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adulterio - paulo coelho

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Non ha importanza. Nei ristoranti, il cibo è sempre uguale: tanto burro, pietanze molto decorate e,<br />

visto che viviamo in una delle città più care del mondo, un prezzo esorbitante che non vale<br />

assolutamente il menù servito.<br />

Ma cenare fuori è un rito. Siamo accolti dal maître, che ci accompagna al “nostro” tavolo (lo<br />

sottolinea, anche se è da tempo che non mettiamo piede nel locale), ci domanda se desideriamo il<br />

solito vino (certo che sì) e ci porge il menù. Lo scorro dall’inizio alla fine,<br />

prima di scegliere il piatto di sempre. Anche mio marito opta per il tradizionale “Agnello arrosto<br />

con lenticchie”. Il maître torna per illustrarci le specialità del giorno: ascoltiamo educatamente,<br />

commentiamo con un paio di parole gentili e ordiniamo le nostre pietanze abituali.<br />

* * *<br />

Il primo bicchiere di vino – nessun esame meticoloso né assaggio rituale, visto che siamo sposati<br />

da dieci anni – finisce rapidamente, fra discorsi di lavoro e lamentele riguardo alla mancata visita<br />

dell’artigiano incaricato del controllo dell’impianto di riscaldamento di casa.<br />

“Come vanno gli articoli sulle elezioni di domenica prossima?” domanda mio marito.<br />

“Mi hanno assegnato un argomento che reputo particolarmente interessante: ‘La vita privata di un<br />

politico può essere giudicata dagli elettori?’ Il pezzo costituisce un approfondimento dell’articolo<br />

che era in prima pagina stamane, quello in cui si parlava del deputato ricattato dai nigeriani.<br />

L’opinione generale degli intervistati è: ‘Non ci riguarda. Non siamo come gli Stati Uniti, e questo è<br />

un motivo d’orgoglio.’”<br />

Chiacchieriamo di altri argomenti d’attualità: la percentuale di votanti è salita del 38% rispetto<br />

all’ultima elezione per il Consiglio Nazionale; gli autisti del TPG (Transports Publics Genevois) si<br />

lamentano per i turni pesanti, ma sono contenti del loro lavoro; una donna è stata investita<br />

mentre attraversava sulle strisce pedonali; un treno ha deragliato, bloccando la circolazione<br />

ferroviaria per oltre due ore, e altre futilità del genere.<br />

Mi verso un secondo bicchiere di vino, senza aspettare l’antipasto offerto dalla casa e senza<br />

domandare a mio marito com’è andata la sua giornata. Lui ha ascoltato con espressione<br />

interessata tutti i miei racconti. A questo punto, si starà domandando perché siamo qui.<br />

“Oggi mi sembri allegra,” dice, dopo che il cameriere ci ha servito la portata principale.<br />

All’improvviso, mi rendo conto che sto parlando ininterrottamente da venti minuti. “È successo<br />

qualcosa di speciale?”<br />

Se mi avesse fatto questa domanda il giorno in cui sono stata al Parc des Eaux-Vives, sarei arrossita<br />

e avrei elencato la lista di scuse che mi ero preparata. E invece non ho niente da nascondere: la<br />

giornata è trascorsa nel solito tran tran, nonostante io mi sia sforzata di convincermi che sono<br />

molto importante per il mondo.<br />

“Allora, di che cosa volevi parlarmi?”<br />

Mi preparo a confessare tutto, e porto alle labbra il terzo bicchiere di vino. A quel punto si avvicina<br />

il maître, cogliendomi di sorpresa mentre sto per saltare nell’abisso. Scambiamo qualche parola<br />

senza importanza: preziosi momenti della mia vita vengono sprecati fra gentilezze reciproche.<br />

Mio marito ordina un’altra bottiglia di vino. Dopo averci augurato buon appetito, l’uomo si<br />

allontana per andare a prenderla. È allora che comincio:<br />

“Mi dirai che ho bisogno di un medico. Be’, non è così. Rispetto tutti gli impegni e non mi sottraggo<br />

alle varie incombenze, in casa e al lavoro. Ma da alcuni mesi sono triste…”<br />

“Be’, francamente ne sono stupito. Ti ho appena detto che mi sembri più allegra.”<br />

“Certo. La mia tristezza è ormai diventata una routine: non la nota più nessuno. Sono felice di<br />

avere qualcuno con cui parlarne. Comunque, ciò che voglio dirti non riguarda affatto la mia<br />

apparente allegria. Non riesco più a dormire bene. Mi sento egoista. Cerco di far colpo sugli altri,<br />

come se fossi ancora una bambina. Mi rifugio in bagno a piangere, senza alcun motivo. Negli ultimi<br />

mesi, ho fatto l’amore con trasporto soltanto una volta – e tu sai perfettamente quando è

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