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adulterio - paulo coelho

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Lui si alza, si avvicina alla porta e la chiude a chiave. Poi torna verso di me e mi bacia. Ricambio<br />

quel bacio: è passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo baciati. Jacob, che forse un giorno<br />

potrei aver amato, adesso è sposato con una docente universitaria. E io sono la moglie di un<br />

finanziere, ricco ma gran lavoratore, e ho una famiglia.<br />

Potrei respingerlo, dicendo che non siamo più due ragazzini, ma Jacob mi attrae. Non solo ho<br />

scoperto un nuovo ristorante giapponese, ma sto anche facendo una cosa terribilmente sbagliata.<br />

Sono riuscita a trasgredire le regole, e il mondo non mi è crollato addosso! Da tempo, non ero così<br />

felice.<br />

Attimo dopo attimo, mi sento sempre meglio, più coraggiosa, più libera. Allora faccio qualcosa che<br />

ho sempre sognato, fin dall’epoca del liceo.<br />

Mi inginocchio sul pavimento, gli abbasso la cerniera dei pantaloni e comincio a succhiargli il pene.<br />

Lui mi afferra per i capelli e si muove al ritmo delle mie labbra. Viene in meno di un minuto.<br />

“Splendido… Eccelso.”<br />

Non commento. Al limite, ha soddisfatto più lui che me: Jacob ha avuto un’eiaculazione precoce.<br />

* * *<br />

Dopo il peccato, arriva la paura di essere scoperta per il crimine commesso.<br />

Tornando verso il giornale, compro spazzolino e dentifricio. Ogni mezz’ora, mi rifugio nel bagno<br />

della redazione per controllare che non vi sia nulla sul mio viso o sulla blusa Versace con inserti di<br />

pizzo, perfetti per trattenere una traccia. Osservo i colleghi con la coda dell’occhio, ma nessuno –<br />

o nessuna, visto che le donne hanno una sorta di radar per queste cose – sembra aver notato<br />

alcunché.<br />

Perché l’ho fatto? Era come se un’altra persona si fosse impossessata della mia volontà e mi<br />

avesse trascinato in quella situazione, nella quale non c’era niente di erotico. Volevo forse<br />

dimostrare a Jacob di essere una donna indipendente, libera, padrona del mio corpo? Mi sono<br />

comportata in quel modo per far colpo su di lui o per tentare di sfuggire a quello che la mia amica<br />

ha chiamato “inferno”?<br />

Tutto continuerà come prima. Non mi trovo di fronte a un bivio. So dove devo andare e spero che,<br />

con il passare degli anni, riuscirò a guidare la mia famiglia lungo una strada che non porti a<br />

reputare il lavaggio dell’automobile un evento straordinario. I grandi cambiamenti avvengono con<br />

il tempo – e io ne ho fin troppo a disposizione.<br />

Perlomeno è quello che spero.<br />

Quando rientro a casa, cerco di non mostrare né felicità né tristezza. E questo attira<br />

immediatamente l’attenzione dei bambini.<br />

“Mamma, sei un po’ strana, oggi…”<br />

Vorrei rispondere che è proprio così, perché ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare –<br />

comunque, non<br />

mi sento minimamente in colpa: ho solo paura di essere scoperta.<br />

Arriva mio marito e, come sempre, mi dà un bacio; poi mi domanda com’è andata la giornata e che<br />

cosa prevede la cena. Gli rispondo con le frasi alle quali è abituato. Se non noterà una qualche<br />

variante nella nostra routine, non sospetterà che oggi pomeriggio ho fatto un pompino a un uomo<br />

politico.<br />

Il che, tra parentesi, non mi ha procurato alcun piacere fisico. E così adesso sto quasi impazzendo<br />

dal desiderio: ho voglia di un uomo, bramo i suoi baci; ho bisogno di sentire il dolore e il piacere di<br />

un corpo sopra il mio.<br />

* * *<br />

Quando saliamo in camera, mi accorgo di essere eccitata, impaziente di fare l’amore con lui. Ma<br />

devo procedere con assoluta calma, senza fretta – non devo esagerare, altrimenti potrebbe<br />

insospettirsi.

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