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Gli Alpini e lo Sport - 9
Il gruppo sportivo Alpini
di Vicenza
Importanti risultati del GSA di Vicenza
Tutti sul podio gli atleti del Gruppo Sportivo Alpini di
Vicenza (nella foto) che hanno partecipato al 5º giro podistico
dell’Umbria svoltosi dal 21 al 25 aprile tra i luoghi
più caratteristici della Regione, toccando le città di Cannara
– Gubbio – Umbertide e Corciano.
Il programma del giro comprendeva un totale di km 32 suddivisi
in 4 tappe, tra cui una cronometro individuale, che alternavano
salite impegnative, (il percorso dei ceri di Gubbio)
discese e circuiti in aperta campagna. Alla manifestazione
che ha registrato un totale di 180 Atleti partecipanti provenienti
da tutta Italia, gli Alpini del G.S.A di Vicenza hanno
conseguito la coppa come 10° società sportiva partecipante
con i suoi atleti che hanno affrontato con entusiasmo sia le
erte salite delle vƒalli Umbre sia il caldo, insolito per la stagione,
riportando i seguenti ottimi piazzamenti:
Pertegato Giuliana 2° classif. Cat MF 40, Campese Anna
3° classif. cat MF 45, Danese M.Antonietta 2° classif.
Cat MF50, Valente Raffaello 1° classif, cat MM55, Corso
Vittorino 4°cat MM55. Da non sottovalutare la prestazione
del presidente del Gruppo Sportivo, Olfeo Dal Lago giunto
13° ma misuratosi con top runners di assoluto valore. Ricchi
premi in natura hanno ripagato i nostri atleti delle loro fatiche.
Al ritorno dalla trasferta, di nuovo in pista per affrontare
accanto ai colleghi vicentini le prossime prove che il ricco
calendario estivo propone.
Torrebelvicino – Cuneo
Alpini che pedalano !
sotto la tavola a gustare i piatti tipici locali.
Il giorno dopo il drappello raggiunge dapprima a Cremona
poi su verso Pavia e poi Broni dove, dopo un bis del pranzo
del giorno prima, si imbocca la strada per Tortona ed in
serata, dopo 195 chilometri, ecco le prime case di Oviglio,
nei pressi di Alessandria dove il gruppo decide di passare
la seconda notte. Da qui inizia la zona collinare e dal punto
di vista paesaggistico, la tappa più bella. Un buon bagno
ristoratore in piscina ed anche qui, giù a degustare i piatti
tentatori della cucina piemontese, ben accompagnati da un
Dolcetto d’Alba di grande rispetto. Sonno ristoratore e la
mattina cavalcata tra le colline di Nizza Monferrato, di Alba,
Canelli e Bra e finalmente, dopo altri 120 chilometri, ecco
Cuneo! Grande accoglienza da parte degli amici alpini di
Torrebelvicino già in loco, che ospitano nel loro stand confortevole
ed egregiamente allestito nei pressi del centro della
città, la pattuglia degli atleti.
È stata un’esperienza bellissima; una di quelle che non si
scordano. Con la mente si torna a rivivere le accoglienze incontrate
lungo il percorso; i momenti di grande gioia all’arrivo
a Cuneo. La grande amicizia consolidata nel gruppo e con
chi si è incontrato e conosciuto per strada.
E poi l’apoteosi con le stupende giornate di sabato e domenica,
vissute in sfilata ed ancora per le strade, in mezzo alla
gente, in mezzo a tanti alpini, circondati dal calore di tante
vecchie e nuove amicizie. Questa è stata l’Adunata per i cicloalpini
di Torrebelvicino: una gran bella Adunata!
a cura di Massimo Zuccato
Gli alpini partecipanti al raid, iscritti
al Veloce Club Torre – “Vallortigara
Servizi Ambientali”
L’11 maggio si è concluso il raid che
ha avuto per protagonisti nove “cicloalpini”
partiti da Torrebelvicino
e giunti a Cuneo per l’Adunata
Nazionale. Sono state tappe lunghe
ed impegnative sotto un sole decisamente
estivo che ha lasciato sui
partecipanti la classica tintarella del
ciclista. Il primo giorno, passando da
Lonigo, si sono fermati per salutare il
loro ex parroco, Don Vittorio, e quindi
via alla volta di Mantova. A metà
giornata, sulle rive del fiume Mincio,
breve sosta. Verso sera, alla fine di un
torrido pomeriggio, arrivo a Pessina
Cremonese, dopo aver percorso 170
chilometri in sette ore e, prima del
meritato riposo, giù con le gambe
Sandro Cimberle, Adolfo Zaupa, Daniro Lattenero, Giuseppe Zambon, Gianni Casara, Massimo Zuccato,
Francesco Broccardo, Guido Marchioro e l’alpino-autista Renzo Bonadimani - (foto M. Zuccato)