0508-07 Alpin fa Grado_imp.indd - Sezione Vicenza
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Incontri - 13<br />
Adunata a Strigno degli artiglieri<br />
del gruppo “Pieve di Cadore”<br />
e del Generale Innecco<br />
Il Sindaco, il Capo<br />
Gruppo ANA e il<br />
Tenente Innecco, in<br />
occasione del 50° anniversario<br />
dell’arrivo<br />
del gruppo a Strigno,<br />
Vi aspettano alle ore<br />
09,30 del 23 settembre<br />
20<strong>07</strong> davanti al cancello<br />
della Caserma<br />
De Gol. Inquadrati<br />
sfileremo per le vie del Paese, che salutammo 50 anni orsono,<br />
per recarci a messa e ricordare chi è “andato avanti”.<br />
Depositeremo, inoltre, una corona al monumento dei Caduti,<br />
ascolteremo con pazienza i discorsi di circostanza e poi berremo<br />
un “ombra” e ci daremo appuntamento per il 2012.<br />
Ricordata a Colico la battaglia<br />
di Nikolajewka 26 gennaio 1943<br />
Commovente cerimonia sul Lago di Como<br />
del Presidente della locale <strong>Sezione</strong> <strong>Alpin</strong>i dr. Bernardi, e delle<br />
autorità locali hanno riconosciuto il sacrificio e la dignità<br />
dei combattenti e degli <strong>Alpin</strong>i in particolare. Anche <strong>Vicenza</strong><br />
e Bassano hanno partecipato coi propri rappresentanti alla<br />
toccante cerimonia in ricordo dei morti di Russia. Insieme ai<br />
gagliardetti di pressoché tutte le Sezioni d’Italia erano presenti<br />
per la <strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong> il Cav. Gaetano Dalla Riva, il<br />
Consigliere Mario Leonardi e l’alfiere Pier Giorgio Lanaro,<br />
per Bassano era presente il Consigliere Monegatto insieme<br />
ad altri <strong>Alpin</strong>i e parenti dei caduti e combattenti della<br />
Campagna 1940-1943 in terra di Russia.<br />
a cura di Pier Giorgio Lanaro.<br />
Ritorno a casa del 7° Rgt <strong>Alpin</strong>i<br />
dall’Afghanistan<br />
Caloroso abbraccio agli <strong>Alpin</strong>i del 7° Rgt.<br />
Il giorno 15 marzo 20<strong>07</strong> si è svolta a Belluno la cerimonia<br />
di “Bentornato” agli alpini del 7° Rgt. di ritorno dall’Afghanistan.<br />
Dal palco delle autorità ho assistito allo schieramento delle<br />
truppe, rendendo gli onori, alla Bandiera di guerra del 7°<br />
Rgt. alpini, al Labaro nazionale dell’A.N.A, ai Gon<strong>fa</strong>loni dei<br />
Comuni e della provincia, ai Vessilli e Gagliardetti presenti.<br />
Sono convinto che quando rientreranno dalla meritata licenza<br />
trascorsa coi loro cari, saranno ancora più convinti del<br />
loro lavoro che li porta dove c’è bisogno di umanità e di<br />
bravi ragazzi che sanno adempiere al loro dovere.<br />
Grazie ragazzi e tenete alto il nome degli <strong>Alpin</strong>i ovunque<br />
andrete!<br />
a cura Enzo Paolo Simonelli<br />
Inaugurato il Museo<br />
del Settimo <strong>Alpin</strong>i a Belluno<br />
Anche quest’anno si sono incontrati a febbraio a Colico sul<br />
Lago di Como, <strong>Alpin</strong>i provenienti da ogni parte d’Italia per<br />
ricordare l’anniversario di Nikolajewka. La Campagna di<br />
Russia è un <strong>fa</strong>tto d’arme che divide la memoria collettiva.<br />
Giovani incolpevoli, che seguendo fedelmente gli obblighi<br />
di chiamata alle armi furono sacrificati in massa sulle<br />
steppe e nei lager sovietici, appaiono spesso meno degni di<br />
ricordo e di rispetto, di fronte ai combattenti per altre cause.<br />
La cerimonia ha visto la commovente orazione dell’ex<br />
Presidente nazionale Perazzini. Altri interventi come quello<br />
Sulla loggia spiccano figure di alpini, foto del 1915 - 18 rielaborate<br />
a grandezza d’uomo, che guardano verso il grande<br />
cortile e sembrano dire al visitatore: questa è la nostra casa,<br />
su, entrate, venite a vedere la nostra storia. Non potrebbe<br />
essere migliore il primo incontro con il Museo storico del 7°<br />
<strong>Alpin</strong>i, inaugurato nel giorno della Festa delle Repubblica a<br />
Villa Pat, a Sedico (Belluno). Una volta dentro si ha subito la<br />
sensazione di entrare nella storia del più vicentino dei reggimenti<br />
alpini, perché i circa 400 documenti (fotografie, armi,<br />
documenti, cartoline, libri, giornali e bandiere) sono resi vivi<br />
da una serie di foto storiche edite a grandezza d’uomo che<br />
<strong>fa</strong>nno vivere tutti quegli oggetti, ben distribuiti in ambienti<br />
che invitano alla memoria, li presentano assieme alle persone<br />
che li hanno usati, se ne sono serviti e li hanno subiti.<br />
Un museo vivo anche perché i reperti raccolti nel 1937 dal col.<br />
Carlo Ghe e aggiornati in anni successivi, sono affiancati da