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Nello zaino - Sezione Vicenza

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Lettere in redazione- 19<br />

A proposito degli alpini in televisione<br />

Egregio presidente Galvanin, egregio direttore Biesuz,<br />

a fronte dell’articolo pubblicato a pagina 11 di Alpin<br />

fa Grado di marzo 2011 a firma di Federico Murzio, circa<br />

la partecipazione alla trasmissione televisiva, siamo<br />

a chiedere il diritto di replica dato che, anche se non direttamente<br />

citati, è facilissimo, per non dire scontato,<br />

capire di chi si tratta tanto più che esistono, per l’appunto,<br />

le immagini televisive.<br />

Troviamo l’articolo profondamente lesivo della nostra<br />

dignità di persone e di Alpini, soprattutto nella seconda<br />

parte dell’articolo. Premesso che in linea generale,<br />

Federico Murzio è liberissimo di avere la sua opinione<br />

personale sul fatto che sia o meno opportuna la<br />

partecipazione a questo tipo di eventi, contestiamo l’articolo<br />

nel merito e nel modo. Innanzitutto ciò che non<br />

è sufficientemente specificato è che quella “rappresentanza<br />

Ana” era una rappresentanza ufficiale dell’Ana,<br />

la cui partecipazione è stata decisa dal presidente<br />

Perona. Tra l’altro non vi erano solo i tre consiglieri<br />

della sezione di <strong>Vicenza</strong>, ma anche il vicepresidente<br />

vicario della sezione di Monza, il responsabile<br />

del servizio d’ordine nazionale, consiglieri delle sezioni<br />

di Milano, Monza, Padova, Valdagno oltre a quattro<br />

capigruppo e rappresentanti alpini di Bari, Napoli,<br />

Torino, Roma in aggiunta a quelli delle succitate sezioni.<br />

Va considerato che proprio perché era una rappresentanza<br />

ufficiale dell’Ana, al nostro arrivo a Roma<br />

siamo stati ricevuti ed accompagnati dal delegato<br />

nazionale di Roma ed ospitati per il pranzo nella sede<br />

della sezione di Roma.<br />

Il presidente sezionale Galvanin era stato precedentemente<br />

informato dell’evento, in particolare della<br />

partecipazione dei consiglieri di <strong>Vicenza</strong> e, se lo<br />

avesse ritenuto opportuno, poteva decidere che nessun<br />

rappresentante della sezione di <strong>Vicenza</strong> vi avrebbe<br />

partecipato. In realtà, in coerenza con ciò che usa<br />

ripetere ai capigruppo e cioè che devono uniformarsi<br />

alle direttive degli organi superiori dell’Ana, anche lui<br />

si è uniformato alle direttive del presidente nazionale.<br />

Possiamo anche concordare che la rappresentanza<br />

non fosse al più alto livello dell’Ana, ma quante volte<br />

i consiglieri rappresentano la sezione in varie occasioni<br />

E non per questo l’importanza della sezione<br />

ne viene sminuita.<br />

Eppoi nessuno di noi ha “sgomitato per esserci”. Semplicemente<br />

ci è stata chiesta la disponibilità di due giorni<br />

(tra cui uno lavorativo) per rappresentare l’Ana. Come<br />

sempre fanno gli alpini, dato che non ci siamo proposti<br />

ma siamo stati chiamati, ognuno di noi l’ha intesa<br />

come un dovere, tanto più che come al solito, a fronte<br />

dell’impegno di tempo e risorse personali, nessuno di<br />

noi ne ha guadagnato nulla.<br />

Grave anche affermare nell’articolo: “quando si accetta<br />

di partecipare... (omiss)... è buona regola riflettere<br />

prima sull’opportunità di farlo”; implicitamente si sta<br />

accusando, in primis, il presidente Perona di non aver<br />

riflettuto a sufficienza prima di accettare la partecipazione<br />

dell’Ana alla suddetta trasmissione.<br />

Per quanto concerne il “giochino”, nessuno di noi conosceva<br />

le modalità con cui si sarebbe svolto, e l’impegno<br />

è stato preso veramente sul serio consci che eravamo<br />

comunque i rappresentanti dell’Ana. È facile parlare<br />

col “senno di poi” per criticarne le modalità, e comunque<br />

nessuno era obbligato a guardarlo, tanto meno<br />

Federico.<br />

Ci saremmo aspettati che prima della pubblicazione<br />

di un articolo con critiche personali ai partecipanti, in<br />

particolare a noi consiglieri della sezione di <strong>Vicenza</strong>, Federico<br />

Murzio ci avesse contattati per informarsi meglio<br />

delle modalità e delle ragioni della nostra partecipazione;<br />

questo sarebbe, a nostro avviso, doveroso con qualsiasi<br />

persona, tanto più fra alpini e tanto più fra consiglieri<br />

sezionali, come siamo noi e Federico.<br />

Ci permettiamo anche di evidenziare l’inopportunità<br />

di un articolo siffatto, perché le critiche espresse a noi<br />

consiglieri della sezione di <strong>Vicenza</strong>, che come più sopra<br />

spiegato sono a nostro avviso immotivate, sono peraltro<br />

chiaramente estensibili indistintamente a tutti i<br />

partecipanti, non ultimi i dirigenti Ana delle altre sezioni<br />

presenti. Dato che Alpin fa grado viene spedito a tutte<br />

le sezioni, ci chiediamo se questo articolo, quando lo<br />

leggeranno, non finirà per mettere in difficoltà il presidente<br />

Galvanin e l’intera sezione di <strong>Vicenza</strong> nei confronti<br />

delle sezioni partecipanti alla trasmissione, del<br />

presidente Perona e del CDN. Scrivendolo non ha pensato<br />

al danno che può causare alla sezione<br />

Rimane pure da chiarire se questa opinione è un’opinione<br />

personale oppure se rappresenta la linea editoriale<br />

di Alpin fa Grado o addirittura della sezione di <strong>Vicenza</strong>.<br />

Ma non può tuttavia rappresentare la posizione<br />

della sezione, o di Alpin fa Grado che ne è l’organo informativo,<br />

perché il presidente Galvanin non si è opposto<br />

alla partecipazione. Quindi è solo un’opinione personale.<br />

Ma allora chi è Federico Murzio per “pontificare” in

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