Nello zaino - Sezione Vicenza

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16 - <strong>Nello</strong> <strong>zaino</strong> Ricostruita la casa a una famiglia di Marano Studenti del Garbin di Schio in visita al Settimo Si ringrazia per la gentile ospitalità e per la possibilità di visitare la caserma Salsa D’Angelo di Belluno sede del glorioso 7° Reggimento Alpini, reparto che ha visto passare negli anni la maggior parte degli alpini vicentini. Fare l’alpino oggi significa portare alle nuove generazioni i valori di onestà e senso della patria che erano propri dei nostri padri, morti per fare dell’Italia un’unica bandiera. Il 7° Reggimento è stato ed è l’anima di varie iniziative e di pace nel mondo, ricordiamo con particolare commozione i caduti alpini per la pace in Afghanistan. AMarano gli alpini hanno ricostruito la casa ad una famiglia di immigrati che se l’era vista distruggere da un incendio. L’estate scorsa avevano ricevuto un appello dal Comitato emigranti e il direttivo del Gruppo Ana aveva subito aderito. Da un primo sopralluogo si era capito subito che l’impresa non sarebbe stata di poco conto, ma è stata formata subito una squadra operativa, con a capo l’alpino Pietro Zaltron. Il caldo, il duro lavoro e i disagi per una scarsa attrezzatura non hanno piegato gli alpini, muratori, carpentieri, falegnami, elettricisti, posatori, imbianchini e altro, che con tenacia hanno saputo far tornare quei ruderi anneriti una dignitosa casa abitabile. A fine ottobre i lavori si sono conclusi e la famiglia Teylor ha potuto riprendere possesso della sua casa. Un calorosissimo ringraziamento i signori Teylor lo hanno riservato al Gruppo di Marano per la parte economica ed a coloro che hanno lavorato “sul campo”, gli alpini Pietro, Mario, Francesco, Silvano, Lino, Ivano, Guido, Battista, Edoardo e Samuele. Questo il messaggio di ringraziamento scritto dagli studenti dell’Ipsia Garbin di Schio dopo la visita al Settimo a Belluno, promossa dal Gruppo Ana di Seghe di Velo. Vi hanno partecipato 34 ragazzi, con le professoresse Barbara Scapin e Michela Apolloni e gli alpini Odone Rossi, Venanzio Fontana e Maurizio Mattiolo. Fra gli studenti anche il figlio di Fontana, Andrea, “reduce” dalla mininaja e “amico alpino” del Gruppo di Seghe. Il gruppo è stato accolto dal vicecomandante ten. col. Fregona; il cap. De Gruttola ha illustrato alla comitiva la vita militare in tutti i suoi aspetti. Dopo il pranzo in mensa, foto ricordo davanti al monumento “Lassù pugnammo”, dove c’è stato un caloroso incontro con 5 alpini vicentini in servizio al Settimo, fra cui due ragazze.
Sul cappello che noi portiamo... - 17 LA NAPPINA - 1 a puntata Credo che quando, in occasione della recente telecronaca dei solenni funerali del nostro alpino Matteo Miotto, lo sprovveduto telecronista RAI definiva incredibilmente “pon pon” l’accessorio che sta sul nostro cappello alpino ed avente principalmente lo scopo di fissare la penna, universalmente noto con il nome di “nappina”, molti di noi abbiano quanto meno storto il naso; di qui l’idea di tracciare una breve storia delle origini di questo oggetto, perché magari non tutti sanno che... Nell’inverno 1879-80 le tensioni tra l’Italia ed l’Austria-Ungheria, che facevano presagire una guerra imminente, fecero sì che i battaglioni alpini fossero riuniti in 6 reggimenti ed assumessero per la prima volta la denominazione delle valli alpine e dei monti, con la seguente struttura: Reggimento Battaglione Compagnie Il 17 novembre 1880 (G.M. nota N. 218 - divisa e vestiario) vennero adottate per la prima volta in assoluto le nappine sul cappello alpino; esse furono praticamente le stesse prescritte per la fanteria di linea, ossia di forma ellissoidale, alte 53 mm e larghe al massimo 41 mm, in lana rossa con il centro nero, sul quale erano tessuti in lana bianca i numeri delle xompagnie di cui prima; interamente rosse invece erano le nappine per la truppa appartenente agli stati maggiori di eeggimento e di battaglione. a cura di Alberto Pieropan La nappina, la cui anima era di legno ovale verniciato del colore corrispondente a quello della lana, era dotata di un gambo in filo di ferro lungo 50 mm e perforata in modo da poter contenere la penna di corvo. Nell’occasione la coccarda tricolore, posta alla base della penna, veniva spostata nella parte frontale, sopra il fregio metallico, adottato con la medesima disposizione. Per gli ufficiali venne adottata una nappina identica a quella dei loro colleghi di fanteria, di forma ellissoidale e fatta a 4 giri di cordoncino con la croce di Savoia al centro in metallo lucido su fondo rigato; la nappina alta 50 mm e larga 36 mm nel suo punto massimo, era provvista di una piccola tulipa dello stesso metallo saldata alla sommità per il sostegno della penna e di un gambo di filo di ferro. Appena due anni dopo (R.D. del 15 ottobre 1882) questo tipo di nappina venne sostituito con quello che noi tutti oggi conosciamo, la nappina di colore differente a seconda della posizione del battaglione all’interno del reggimento, ovvero: Comando e deposito di reggimento: nappina gialla; I battaglione: nappina bianca; II battaglione: nappina rossa; III battaglione: nappina verde; IV battaglione: nappina blu. Reggim. 1° AltoTanaro 1 a - 2 a - 3 a Val Tanaro 4 a - 5 a - 6 a - 7 a Valcamonica 52 a - 53 a - 54 a - 55 a 2° Val Pesio 8 a - 9 a - 10 a - 11 a Col Tenda 12 a - 13 a - 14 a - 15 a Val Schio 59 a - 60 a - 61 a 3° Val Stura 16 a - 17 a - 18 a - 19 a Val Maira 20 a - 21 a - 22 a - 23 a Monti Lessini 56 a - 57 a - 58 a 4° Val Pellice 24 a - 25 a - 26 a - 27 a Val Chisone 28 a - 29 a - 30 a - 31 a La ripartizione delle nappine fu la seguente: 5° Val Brenta 62 a - 63 a - 64 a Val Dora 32 a - 33 a - 34 a Moncenisio 35 a - 36 a - 37 a nappina bianca nappina rossa nappina verde nappina blu 6° Val Orco 38 a - 39 a - 40 a 3° Val Stura Val Maira Monti Lessini - Val d’Aosta 41 a - 42 a - 43 a 4° Val Pellice Val Chisone Val Brenta - Cadore 65 a - 66 a - 67 a - 68 a 5° Val Dora Moncenisio Valtellina Alta Valtellina Val Tagliamento 69 a - 70 a - 71 a - 72 a 6° Val Orco Val d’Aosta Cadore Val Tagliamento Valtellina 44 a - 45 a - 46 a - 47 a 1° Alto Tanaro Val Tanaro Valcamonica - Alta Valtellina 48 a - 49 a - 50 a - 51 a 2° Val Pesio Col Tenda Val Schio - Dopo questo provvedimento i colori delle nappine non cambiarono più (ad eccezione di quella del comando e deposito reggimentali), ma cambiò il loro abbinamento con i vari battaglioni e ciò in seguito alle innumerevoli variazioni organiche succedutesi nel corso di più di un secolo di storia dei reparti.
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