Nello zaino - Sezione Vicenza
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<strong>Nello</strong> <strong>zaino</strong> - 13<br />
Le quinte di Caldogno<br />
stri cari e forti alpini. Un’Italia<br />
saggia, di pace e fratellanza,<br />
che somigli tanto<br />
alla Speranza!».<br />
La conclusione non poteva<br />
che essere al canto di<br />
“Fratelli d’Italia”, forse non<br />
eseguito con tutte le note al loro posto ma con tanto, tanto<br />
entusiasmo, in un’esplosione di vitalità di giovani vite<br />
in cui sono riposte le nostre speranze ed il nostro futuro.<br />
Gi.Gi.<br />
Una “lezione di patria”<br />
per i bambini di Lonigo<br />
La scuola statale dell’infanzia “Ada Mancassola” di<br />
Lonigo ospita circa 80 bambini di cui circa 1/3 provenienti<br />
da paesi extracomunitari. Tante sono le attività e le<br />
esperienze che le insegnanti propongono di anno in anno,<br />
nell’intento di offrire ai piccoli alunni esperienze coinvolgenti<br />
e ricche di contenuti con attenzione sempre rivolta<br />
agli eventi sociali, alle tradizioni, al momento storico<br />
e, per i bambini stranieri, all’integrazione. Le insegnanti<br />
da qualche anno programmano esperienze di integrazione<br />
ed accoglienza, anche in collaborazione con l’esterno,<br />
con l’obiettivo di costruire un contesto multiculturale<br />
capace di valorizzare il territorio e le sue risorse.<br />
Tra le esperienze passate si possono ricordare il progetto<br />
“a tavola con tutto il mondo” che è stato premiato al 1°<br />
posto nel concorso “a bocca aperta” del Comune di <strong>Vicenza</strong><br />
e che ha visto<br />
venire a scuola mamme<br />
di varia nazionalità<br />
a raccontare i loro<br />
costumi e le loro<br />
usanze anche facendo<br />
assaggiare i loro<br />
cibi della tradizione.<br />
Quest’anno scolastico<br />
ha visto i bambini protagonisti di un’esperienza<br />
sull’unità d’Italia fornendo nozioni<br />
basilari di storia patria. A scuola, naturalmente<br />
data la loro tenera età, è stata letta la<br />
storia di Pinocchio a puntate quale racconto<br />
letterario che rende bene il quadro dell’Italia<br />
del secondo ’800.<br />
Il progetto didattico è poi proseguito con<br />
l’attività per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia,<br />
insegnando a tutti bambini anche a cantare<br />
l’Inno Nazionale, cercando di spiegare loro<br />
pure il significato del testo, che è stato appreso<br />
con grande gioia in tutta la sua solennità.<br />
Ogni attività è finalizzata a sviluppare quei sentimenti<br />
di pace, amore, collaborazione, disponibilità accoglienza,<br />
senso di appartenenza, capacità di riconoscere le proprie<br />
radici e la storia che ci ha permesso di godere il benessere<br />
raggiunto.<br />
Chi meglio degli alpini - si son dette le maestre - poteva<br />
portare la sintesi di tutto ciò<br />
Il Gruppo Alpini di Lonigo è andato a scuola a spiegare<br />
il valore ed il significato dell’Ana, della Patria e<br />
della Bandiera (cantando anche canzoni della tradizione<br />
nazionale).<br />
I bambini hanno riassunto l’esperienza con disegni<br />
e rielaborazioni verbali come le seguenti: • “gli Alpini:<br />
quando qualche gente è in pericolo vanno ad aiutare”; •<br />
“quando c’è un terremoto o un’alluvione gli Alpini vanno<br />
e salvano le persone”; • “la bandiera italiana è arrivata<br />
quando gli Alpini hanno unito i pezzi dell’Italia; il<br />
loro capo mi sembra si chiamava Garibaldi”; • “Gli alpini<br />
si attaccano le medaglie sul cappello per fare le sfilate<br />
e sapere a quali sfilate sono andati. Anche il nonno<br />
di Anna aveva le medaglie sul cappello”; • “tutti gli Alpini<br />
sono un gruppo grande come l’Italia”; • “I colori<br />
della bandiera vogliono dire: verde speranza in un mondo<br />
migliore, bianco pace perché le persone non fanno<br />
più la guerra, rosso amore che tutti si vogliano bene”; •<br />
“gli alpini hanno una penna sul cappello perché quando<br />
avevano perso la bandiera un alpino ha trovato una penna<br />
di corvo e ha pensato che quella era la loro bandiera<br />
e adesso la tengono sempre sul cappello”.