Nello zaino - Sezione Vicenza
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12 - <strong>Nello</strong> <strong>zaino</strong><br />
In alcuni paesi si sono sostituiti ai sindaci troppo tiepidi verso l’anniversario dell’Unità<br />
FESTA PER I 150 ANNI<br />
ALPINI GRANDI PROTAGONISTI<br />
In prima linea per difendere la Patria in guerra, gli alpini sono stati protagonisti anche nelle celebrazioni<br />
per i 150 anni dell’unità d’Italia. In tutti i gruppi c’è stata una cerimonia, dal semplice alzabandiera<br />
a manifestazioni più articolate. In qualche paese il gruppo Ana ha sostituito il Comune nell’organizzare<br />
le cerimonie per celebrare la ricorrenza dell’Unità nazionale, spesso con buona collaborazione delle scuole<br />
La bandiera vivente di<br />
Montegalda e Grisignano<br />
I gruppi alpini di Montegalda e Grisignano, le amministrazioni<br />
comunali e l’istituto comprensivo G. Toaldo<br />
di Montegalda, hanno attuato una speciale collaborazione<br />
per consentire ai ragazzi e ragazze delle due<br />
scuole medie di Montegalda e Grisignano di celebrare<br />
in modo particolare l’evento.<br />
Circa 250 studenti, insegnanti, dirigente scolastico,<br />
sindaci, alcuni assessori, rappresentanze d’arma ed associazioni<br />
e tanti alpini si sono radunati nella piazza antistante<br />
il municipio di Montegalda, per l’alzabandiera<br />
e gli onori ai Caduti, vissuti peraltro con significativa<br />
partecipazione da tutti. Il momento più suggestivo è arrivato<br />
quando ragazzi e ragazze, vestiti nei tre colori verde,<br />
bianco, rosso, con la villa palladiana a fare da cornice,<br />
hanno composto un Tricolore “vivente” in varie<br />
forme. Fra le più belle e significative, quella riportata<br />
nella foto di copertina di questo numero di Alpin fa grado,<br />
assieme alle autorità, insegnanti, rappresentanze che<br />
hanno partecipato all’evento.<br />
Dispiace che le scuole primarie abbiano deciso di<br />
dissociarsi dalla manifestazione, impedendo la partecipazione<br />
di tutti gli studenti dell’istituto comprensivo che,<br />
altrimenti, avrebbe visto la partecipazione di circa 700<br />
ragazzi. Nell’occasione, tutte le classi intervenute hanno<br />
poi presentato i lavori preparati per la celebrazione<br />
dell’anniversario.<br />
Questa manifestazione è stata anche l’occasione per<br />
iniziare una nuova<br />
collaborazione fra i<br />
due gruppi Ana interessati,<br />
collaborazione<br />
che si auspica<br />
possa intensificarsi<br />
nel tempo<br />
specialmente con il<br />
coinvolgimento<br />
delle scuole dell’istituto<br />
comprensivo.<br />
Un sentito grazie è andato al dirigente scolastico<br />
dott.ssa Bollettin, alla prof.ssa Rigo, ai sindaci, alle amministrazioni<br />
comunali di Montegalda e Grisignano per<br />
la totale disponibilità nella realizzazione dell’evento al<br />
fine trasmettere ai giovani il valore del Tricolore.<br />
F.G.<br />
Dai ragazzi di Caldogno<br />
un inno alla speranza<br />
Una ventata di freschezza, di vivacità e di allegria<br />
portata dai ragazzi di quinta delle scuole di Rettorgole<br />
e Caldogno, ha pervaso il salone del piano nobile di Villa<br />
Caldogno ove scolari ed alpini hanno coinvolto amministratori<br />
pubblici e corpo insegnante in una carrellata<br />
su fatti e protagonisti che hanno popolato gli ultimi<br />
150 anni di storia del nostro Paese. Pur non rientrando<br />
nel loro programma didattico, i ragazzi hanno dimostrato<br />
buona conoscenza delle vicende del nostro Risorgimento,<br />
certamente grazie a quanto trasmesso dalle maestre e recepito<br />
in famiglia. A rendere tutti protagonisti hanno<br />
contribuito i ritornelli di quelli della compagnia “Piccozza<br />
& Rampon” e dei ragazzi che in coro hanno cantato<br />
“O Venezia che sei la più bella” e “Sul cappello che<br />
noi portiamo” in segno di omaggio e riconoscenza agli<br />
alpini che, per mano del capogruppo Domenico Cappellari<br />
e del consigliere Giampietro Gollin, hanno ricevuto<br />
ognuno un tricolore.<br />
Belle e soprattutto concrete le parole del primo cittadino<br />
Marcello Vezzaro, “il sindaco con gli stivali”<br />
scherzosamente assimilato ad uno sceriffo, magari con<br />
tanto di pistole. Gli stivali non erano però di duro cuoio<br />
americano ma morbida gomma per muoversi nel fango<br />
di una Caldogno che ancora non ha finito di leccarsi le<br />
ferite dell’alluvione.<br />
Tra le simpatiche poesie recitate, ne vogliamo riportare<br />
una inedita e composta per l’occasione:<br />
«Vorrei, vorrei un’Italia per i bambini, di fiori e di giardini.<br />
Un’Italia per le persone, ma anche per i gatti, i cani,<br />
gli uccellini. Un’Italia custodita ai confini, dai no-