VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it
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zone avvallate sono più umide e più ricche di carbonati. Ne sono<br />
prova parecchie strade infossate, spesso notevolmente, rispetto al<br />
livello della campagna.<br />
2) CONSORZIO BRENTA VECCHIA A SINISTRA 3<br />
Il Consorzio di Difesa, di Scolo e di Irrigazione Brenta Vecchia<br />
a Sinistra, detto anche per semplic<strong>it</strong>à « Consorzio Brenta<br />
Vecchia a Sinistra », fu cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o sotto la Repubblica Veneta. 4<br />
È s<strong>it</strong>uato, come ben indica <strong>il</strong> <strong>suo</strong> nome, alla sinistra del<br />
Brenta, e ha i seguenti confini:<br />
ad est: fiume Muson dei Sassi;<br />
ad ovest: fiume Brenta;<br />
a sud: fiume Brenta;<br />
a nord: Scolo Consorziale Piova e Strada Provinciale Terraglione.<br />
La superfice complessiva è di ettari 1050 ed è s<strong>it</strong>uata tutta<br />
nel Comune Censurario di Vigodarzere.<br />
Quando nel 1602 Venezia divise <strong>il</strong> <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> in 7 prese, per<br />
la regolazione delle acque del Brenta e del Muson, Vigodarzere<br />
faceva parte della V presa. Questa aveva per confini da un lato<br />
Mira, Dolo, Stra e Vigodarzere e dall'altro Mirano, Bastia, Camposampiero<br />
e Vigodarzere.<br />
3 Per le notizie rifer<strong>it</strong>e in questo cap<strong>it</strong>olo, l'autore ha consultato i vari docu.<br />
menti dell'archivio del Consorzio Tergola·Vandura di Camposampiero.<br />
4 Nel 1556, furono creati a Venezia i Provved<strong>it</strong>ori sopra i luoghi incolti da<br />
ridursi a coltura, per aumentare la produzione economica specie delle biade. Questi<br />
soprintendevano ai vari consorzi che si vennero creando poco dopo, in base al mede.<br />
simo decreto. Consorti o comunanze erano unioni di più paesi, con statuti e regolamenti<br />
autonomi, per bonificare e incrementare la coltura agricola dei terreni, specie<br />
con l'apertura e conservazione dei condotti di scolo. Erano e sono tuttora ammini.<br />
strati da un Presidente assist<strong>it</strong>o dai Consiglieri, cui si deve aggiungere un Cassiere<br />
e un Segretario.<br />
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Il Consorzio Brenta Vecchia a Sinistra fu cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, pare,<br />
con decreto del 20 maggio 1806, dal Vice Re Eugenio Napoleone<br />
di Francia e, nel 1955, veniva dichiarato Consorzio di<br />
Miglioramen to Fondiario.<br />
Dal 1966 fa parte del Consorzio di Miglioramento Fondiario<br />
« Tergola-Vandura », che ha sede a Camposampiero ed è derivato<br />
dalla fusione dei tre Consorzi di Miglioramento Fondiario<br />
« Muson Vandura », « Tergola Muson » e « Brenta Vecchia<br />
a Sinistra ».<br />
Gli scopi del Consorzio, nella nostra zona, si possono rias··<br />
sumere nei seguenti punti:<br />
a) provvedere allo scolo naturale delle acque e migliorarne <strong>il</strong><br />
deflusso, mediante <strong>il</strong> coordinamento dei propri scoli al canale<br />
Muson;<br />
b) difendere <strong>il</strong> <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> dalle acque esterne;<br />
c) derivare acqua dal fiume Brenta e Muson per usi agricoli e<br />
igienici. Assume quindi anche la funzione di Consorzio di<br />
irrigazione, pur tenendone distinta e separata gestione.<br />
Lo scarico delle pluviali avviene, in primo luogo, per mezzo<br />
di 5 chiaviche, nel Torrente Muson dei Sassi. Esse sono quelle<br />
dello Scolo Salgaro lungo Km. 3,350, quella dello Scolo Piovetta<br />
di Vigodarzere, lungo dalle origini Ca' Mason fino allo<br />
sbocco nel Muson dei Sassi Km. 4,400, detta Chiavica Grande,<br />
la Chivica Maldura per lo scolo omonimo su cui confluiscono le<br />
acque del centro di Vigodarzere, la Chiavica Ospedaletto vicino<br />
alla famiglia Callegaro e quella Bano.<br />
Durante le piene del Muson le chiaviche devono essere chiuse<br />
e gli scoli afferenti rigurg<strong>it</strong>ano. Il periodo di imped<strong>it</strong>o deflusso<br />
in questi casi eccezionali può essere notevole. In via ordinaria,<br />
però, lo smaltimento è molto lesto, non superando mai le 24<br />
ore.<br />
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