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VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it

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Il vecchio corso, dagli accurati studi del Gloria 2 e della<br />

Gasparotto,3 risulterebbe unico da Bassano a Friole.<br />

Da qui si divideva in due rami: l'uno, chiamato Medoacus<br />

Maior, seguiva la destra dell'attuale corso, passava per S. Pietro<br />

in Gù, Camisano, Mestrino, Rubano e Sarmeola ed entrava in<br />

Padova per S. Agostino; l'altro detto Medoacus Minor, secondario<br />

e di sinistra, da Friole proseguiva per Carmignano, Grantorto,<br />

Piazzola, Curtarolo, Limena, poi piegava verso sud, verso « Via<br />

dell'Arzere », che tagliava tra i due Teggé ed entrava in Padova<br />

a sud di Ponte Molino.<br />

Una importante deviazione di una parte dei deflussi del<br />

Brenta nel Bacchiglione, è <strong>il</strong> Brentella: 4 canale artificiale, lungo<br />

da Limena a Volta di Brusegana Km. 11, costru<strong>it</strong>o nel 1314 dal<br />

comune di Padova, per avere l'acqua anche quando Vicenza,<br />

in lotta coi padovani, per costringerli alla resa, deviava le acque<br />

del Bacchiglione nel Bisatto.<br />

Per proteggere l'imboccatura di Limena, fu costru<strong>it</strong>o un<br />

fort<strong>il</strong>izio, presidiato da soldati; mentre, per regolare <strong>il</strong> flusso<br />

dell'acqua, furono costru<strong>it</strong>i nel 1370 i Colmelloni. 5<br />

4) GLI ARGINI DEL BRENTA<br />

È certo che ai tempi dei Romani i fiumi non erano protetti<br />

dagli argini, ma da selve o boschi che avevano un innegab<strong>il</strong>e e<br />

tuttora invidiato potere di difesa.<br />

Dopo <strong>il</strong> 1000, l'aumento di benessere e popolazione portò<br />

la necess<strong>it</strong>à di diminuire le zone boschive ed aumentare quelle<br />

coltivab<strong>il</strong>i: nacque cosÌ l'esigenza di sost<strong>it</strong>uire alle difese naturali<br />

quelle artificiali. 6<br />

La costruzione degli argini iniziò, secondo <strong>il</strong> Gloria,7 verso<br />

la fine del sec. XII, in quanto gli statuti del Comune Patavino,<br />

che parlano della costruzione di argini, portano la formula: «statuto<br />

anteriore al 1236 », formula comune a tutti gli statuti anteriori<br />

al dominio di Ezzelino da Romano (1237-1256).<br />

I lavori venivano esegu<strong>it</strong>i per opera e a spese di quei paesi<br />

che vi avevano maggior vantaggio.<br />

Uno statuto anteriore al 1236, parla di costruzione ex-novo<br />

degli argini del Brenta. Un altro decreto del 1265, del podestà<br />

Lorenzo Tiepolo, obbliga Limena e Altichiero a lavorare per la<br />

costruzione e manutenzione della loro parte di argine, e Vigodarzere,<br />

Saletto, Fornace, Sorriva, Non e S. Maria di Non per<br />

la parte di qua, cioè nord. 8<br />

Questi statuti non rimasero lettera morta. Nell'anno 1275,<br />

essendo già stati costru<strong>it</strong>i gli argini del Brenta da Limena alla<br />

laguna, si designarono i paesi per la loro manutenzione. 9<br />

Speciali leggi ne regolavano la larghezza: la base di venti<br />

piedi, di dodici la somm<strong>it</strong>à, e l'altezza di diciotto. Inoltre se<br />

qualcuno in occasione delle piene, avesse tagliato un pubblico<br />

argine, era punib<strong>il</strong>e con la pena di morte. Altre leggi, molto severe,<br />

ordinavano lo sgombero di materiali estranei dai fiumi e<br />

2 A, GLORIA, Intorno al corso dei fiumi nel <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> padovano del sec, I a<br />

tutto l'XI, Padova, 1877, pp, 20 ss, (per <strong>il</strong> Brenta),<br />

3 C. GASPAROTTO, Padova romana, c<strong>it</strong>" p, 80 ss" tav, VIII.<br />

4 G, GENNARI, Dell'antico corso dei fiumi in Padova e nei <strong>suo</strong>i contorni,<br />

Padova, 1776, pp, 80 ss,<br />

5 Nel 1649 una piena straordinaria rovesciò e distrusse interamente <strong>il</strong> Colme 1-<br />

Ione principale, con gravi conseguenze per la c<strong>it</strong>tà di Padova ad ogni piena del<br />

Brenta, Solamente nel 1774 <strong>il</strong> manufatto regolatore venne riedificato, senza però essere<br />

panconato per cui i vantaggi furono lim<strong>it</strong>ati. Nel decennio 1850-60, durante la<br />

134<br />

esecuzione del progetto Fossombroni-Paleocapa, per la regolazione delle acque del<br />

Brenta e del Bacchiglione, fu dotato di paratoie a tenuta perfetta che regolano a<br />

piacere <strong>il</strong> flusso dell'acqua,<br />

6 A, GLORIA, Gli argini dei fiumi dai tempi romani alla fine del sec, XII,<br />

in «Atti e Memorie Accad, di Padova », T. VI (1889-90), D, L, p, lO ss,<br />

7 A, GLORIA, Gli argini dei fiumi, ci t. , p, 12,<br />

8 A, GLORIA, Statuti del Comune di Padova dal sec, XII all'anno 1285, Padova,<br />

1873, libro IV, rubr, VI, st, 1000-1004 e 1008, p, 322 ss,<br />

9 A, GLORIA, Statuti del Comune di Padova, c<strong>it</strong>" pp, 320-321-322,<br />

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