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VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it

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a messa nel giorno di S. Giacomo apostolo <strong>il</strong> Maggiore (25 luglio)<br />

, annota infine che una volta alla chiesa era annesso ~n'ospedale,<br />

di cui è rimasto l'edificio, nel quale però non è osp<strong>it</strong>ato<br />

nessuno.<br />

Il vescovo Marco Cornelio, r<strong>it</strong>ornato a Vigodarzere nel<br />

1620, attesta di aver vis<strong>it</strong>ato la chiesa di S. Giacomo di Salgaro<br />

(Sancti J acabi de Salgaria). Gli intro<strong>it</strong>i di 6 ducati spettano al<br />

canonico Girolamo Zabarella; nel 1659 passeranno al canonico<br />

Polin e nel 1684 al canonico Francesconi.<br />

Una descrizione più particolareggiata della chiesa l'aveva<br />

fatta <strong>il</strong> C<strong>it</strong>tadella,lO pochi anni prima. La local<strong>it</strong>à Hospedaletto,<br />

dice. con Salgaro S. Uliana e S. Dono, fanno festa a S. Giacomo<br />

maggiore. Ha un beneficio di 130 campi che è goduto dal canonico<br />

padovano Agostino Valier. La chiesa è « selegiata e ha in<br />

tutto sei porte e di sopra porta tavoli e volta con cupola, è lunga<br />

m. 58 e larga m. 19, ha tre altari, una campana, ed è officiata<br />

da diversi rare volte per essere sotto la cura di Vigodarzere,<br />

sebbene a Campodarsego molti hanno messa ».<br />

Venne vis<strong>it</strong>ata <strong>il</strong> 26 maggio 1680 da S. Gregorio Barbarigo<br />

che la chiama oratorio-Ospedaletto. La polizza dei beni<br />

della parrocchia di Vigodarzere, fatta nel 1680, distingue quelli<br />

posti in Vigodarzere e quelli in Salgaro. .<br />

Il 1 giugno 1753 ebbe una vis<strong>it</strong>a <strong>il</strong>lustre, quella del Cardinale<br />

Rezzonico, poi Papa con <strong>il</strong> nome di Clemente XIII: « è una<br />

chiesa dice -, con sacrestia e campan<strong>il</strong>e con una campana».<br />

Il cardinale Giustiniani in vis<strong>it</strong>a pastorale <strong>il</strong> 19 maggio<br />

1780 , la trova in buona conservazione e con le reliquie delle ossa<br />

di S. Giacomo Maggiore Apostolo.<br />

La chiesa-oratorio di S. Giacomo, ricordata nella vis<strong>it</strong>a palO<br />

G. CITTADELLA, Descr<strong>it</strong>tione di Padova. et <strong>suo</strong> <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> con. l'inventar;<br />

ecci., brevemente fatta l'anno saluti/ero 1605, ms. B.P. 324 della Blb!. CIvIca dI P ,<br />

p. 317.<br />

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storale del 1811 ancora ben conservata, non compare invece in<br />

quella del 1877; forse perché incamerata e venduta assieme ai<br />

<strong>suo</strong>i beni, dal Demanio, nel 1874, anno in cui furono venduti<br />

anche i fondi della fabbriceria di Vigodarzere, in segu<strong>it</strong>o alle<br />

leggi anticlericali del governo <strong>it</strong>aliano.<br />

4) LA PARROCCHIA DI TERRAGLIONE<br />

L'attuazione di questa parrocchia risale al 1928, quando era<br />

arciprete di Vigodarzere don Girolamo Rizzato.<br />

Per costruire la chiesa in un primo momento fu scelta la local<strong>it</strong>à<br />

Ragazzo, all'incrocio di via Terraglione con via Ca' Zusto,<br />

e solo in segu<strong>it</strong>o si scelse <strong>il</strong> posto attuale, tra la ferrovia e <strong>il</strong><br />

Muson.<br />

Il 19 marzo 1928 ci fu benedizione della prima pietra della<br />

nuova chiesa, int<strong>it</strong>olata a S. Antonio da Padova,ll su progetto<br />

del geometra Lion.<br />

Nel 1931 fece l'ingresso <strong>il</strong> nuovo curato, don Giuseppe<br />

li G. STANO, S. Antonio di Padova, in «Bibliotheca Sanctorum », II, Roma,<br />

1962, pp. 156-188. Nato a Lisbona ca. <strong>il</strong> 1190-95, è detto «di Padova» perché lasciò<br />

i più importanti ricordi della sua attiv<strong>it</strong>à apostolica in questa c<strong>it</strong>tà, dove mori <strong>il</strong><br />

13 giugno 1231 e dove si venera <strong>il</strong> '<strong>suo</strong> sepolclo. Francescano, predicatore insigne,<br />

Dottore della Chiesa universale, taumaturgo. Una ventina di giorni prima della su.]<br />

fine, si r<strong>it</strong>irò nella sol<strong>it</strong>udine di Camposampiero, presso l'amico conte Tiso. Aggravatasi<br />

l'idropisia di cui soffriva da tempo, si fece ricondurre a Padova ma dovette<br />

fermarsi per via nel conventino dell'Arcella.<br />

Come t<strong>it</strong>olare della parrocchiale felice sarebbe stata anche la scelta di S. Giacomo,<br />

patrono della chiesa-osp<strong>it</strong>ale di Salgaro. (J. E. ALONSO, S. Giacomo <strong>il</strong> Maggiore,<br />

in «Bibliotheca Sanctorum », V, .Roma, 1965, pp. 363-388. Detto <strong>il</strong> Maggiore,<br />

per distinguerlo dall'omonimo apostolo e cugino del Signore. Fratello di Giovanni<br />

Evangelista, occupa sempre uno dei primi posti nella lista degli apostoli, nei fatti<br />

della v<strong>it</strong>a di Gesù e della storia della Chiesa prim<strong>it</strong>iva. Fu decap<strong>it</strong>ato per ordine di<br />

Erode Agrippa verso <strong>il</strong> 42).<br />

La «sagra» paesana viene tenuta in onore della Madonna della Neve, <strong>il</strong><br />

5 agosto o nella domenica seguente. Però prima del 1958 la si teneva nel gio1'11o<br />

della Madonna della Salute, alla quale era pure int<strong>it</strong>olato un cap<strong>it</strong>ello vicino<br />

alla parrocchiale, <strong>il</strong> 21 novembre o nella domenica seguente.<br />

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