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VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it

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vecchi, donne e fanciulli. A S. Giustina in Colle, vennero fuc<strong>il</strong>ate<br />

23 persone a pochi metri dalla chiesa parrocchiale e con essi<br />

l'Arciprete e <strong>il</strong> giovane Cooperatore. V<strong>il</strong>la del Conte, S. Anna<br />

Morosina, Curtarolo soggiacquero a rappresaglie non meno san-<br />

• 4<br />

gumose.<br />

Il 28 apr<strong>il</strong>e 1945, Saletto di Vigodarzere è anch'esso sotto<br />

minaccia di rappresaglie. I tedeschi, che provengono da Padova<br />

per la Valsugana sotto l'incalzare della VIII Armata Alleata, a<br />

Limena tentano di passare <strong>il</strong> Brenta, essendo stati distrutti i ponti<br />

di Pontevigodarzere e Curtarolo. Temendo però le rappresaglie<br />

dei partigiani, a Saletto fanno un rastrellamento di una cinquantina<br />

di persone che minacciano di uccidere dinanzi alla chiesa.<br />

Mentre <strong>il</strong> parroco don Antonio Moletta e la signora Adelaide<br />

Giacomelli, che sapeva <strong>il</strong> tedesco, riescono coraggiosamente ad<br />

allontanare la tempesta, soldati tedeschi sparano all'impazzata ed<br />

uccidono <strong>il</strong> cooperatore don Beniamino Guzzo (9-9-1888 - 28-<br />

4-1945), dentro la propria casa e <strong>il</strong> sig. Guido Munaron<br />

(29-4-1945).<br />

Nella notte di sabato 28 e domenica 29, i tedeschi passano<br />

<strong>il</strong> Brenta e lasciano liberi gli ostaggi. Sub<strong>it</strong>o dopo gli alleati sferrano<br />

un m<strong>it</strong>ragliamento aereo in Maresana e ci sono perd<strong>it</strong>e di<br />

uomini e armamenti da parte tedesca. A Tavo, gli alleati accampati<br />

nel Tavello, non permettono <strong>il</strong> passaggio dei tedeschi sul<br />

Terraglione: raffiche di m<strong>it</strong>raglia infrangono i vetri della chiesa.<br />

Domenica notte passa nella seren<strong>it</strong>à e al mattino del lunedì<br />

30, gran festa per salutare l'eserc<strong>it</strong>o alleato liberatore. « Le campane<br />

<strong>suo</strong>nano a festa, i soldati sono accolti festosamente dalla<br />

popolazione. Il tricolore sventola nell'alto dei campan<strong>il</strong>i e nelle<br />

case. La guerra è fin<strong>it</strong>a ».<br />

Al comune di Vigodarzere la guerra costò 90 morti.<br />

3) OPERE PUBBLICHE<br />

Tra le opere pubbliche, realizzate in questo ultimo secolo,<br />

ricordiamo, nel campo san<strong>it</strong>ario, la costruzione di un lazzaretto<br />

comunale sopra un fondo di Saletto, in via Cap<strong>it</strong>ello, di proprietà<br />

del sig. Angelo Mason, per circoscrivere l'epidemia collerica (pellagra)<br />

del 1866. Nel 1911 venne costru<strong>it</strong>o unlazzaretto o casa<br />

di segregazione stab<strong>il</strong>e a Salgaro, per i comuni di Vigodarzere e<br />

Cadoneghe.<br />

L'ist<strong>it</strong>uzione stab<strong>il</strong>e della posta a Saletto presso <strong>il</strong> municipio,<br />

risale al 1907 . Prima, <strong>il</strong> cursore comunale andava a prenderla<br />

a Padova fino al 1872, e dopo a Limena.<br />

La luce elettrica e <strong>il</strong> telefono, solo però nei centri di Vigodarzere<br />

e Saletto, arrivò nel 1911.<br />

Tra le opere stradali ricordiamo, nel 1875, l'abbassamento<br />

dell'argine dinanzi al Municipio di Vigodarzere. Nel 1928 fu costru<strong>it</strong>a<br />

via Roma, mentre prima, dopo <strong>il</strong> passaggio a livello, si deviava<br />

per l'argine del Muson. Le prime opere di asfaltatura, lim<strong>it</strong>atamente<br />

ai centri di Vigodarzere, Saletto e Tavo risalgono al<br />

1950. L'opera di maggior r<strong>il</strong>ievo è stata compiuta dalla Provincia<br />

di Padova, negli anni 1965-66, con la asfaltatura dei terragli di<br />

via V<strong>il</strong>la Bozza e di via Terraglione e con la costruzione di una<br />

nuova strada dietro la chiesa di Saletto. Intanto <strong>il</strong> comune ne!<br />

1967 terminava l'asfaltatura delle vie Ca' Zusto, Cap<strong>it</strong>ello-Busiago<br />

e Piovego.<br />

Il 6 maggio 1956 fu inaugurato <strong>il</strong> « Ponte della Libertà»,<br />

presenti le massime autor<strong>it</strong>à civ<strong>il</strong>i e religiose e l'ing. progettista<br />

Schvarcz.<br />

Per l'ed<strong>il</strong>izia scolastica, già nel secolo scorso, erano state<br />

costru<strong>it</strong>e le vecchie scuole di Vigodarzere, ora As<strong>il</strong>o Infant<strong>il</strong>e, e<br />

quelle di via Busiago di Saletto. 5 Nel 1912, furono costru<strong>it</strong>e quel-<br />

48<br />

4 G .. E. FANTELLI, La Resistenza dei Cattolici nel Padovano, c<strong>it</strong>., p. 231 55.<br />

5 B. TREVI SAN, Relazione generale su! procedimento istruttivo ed<br />

educativo delle Scuole Elementari pubbliche del Comune di Vigodarzere, anno 5CO-<br />

49

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