VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it
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CAPITOLO IV<br />
IL COMUNE DI <strong>VIGODARZERE</strong><br />
NELL'ULTIMO SECOLO (1866-1969)<br />
E LE DUE GUERRE MONDIALI<br />
1) IL COMUNE DI <strong>VIGODARZERE</strong> DOPO L'UNITÀ D'ITALIA<br />
Di questo periodo abbiamo una importante fonte storica:<br />
le Delibere Comunali. Iniziano dal 1866 e sono conservate presso<br />
l'Archivio Comunale di Vigodarzere. Le prime portano la firma<br />
del sindaco Francesco Giacomelli. Questa importante carica, fino<br />
al governo fascista, sarà monopolio dei De Zigno, Giacomelli e<br />
Farini.<br />
Pur restando Vigodarzere capoluogo, la sede per comod<strong>it</strong>à<br />
fu portata a Saletto e <strong>il</strong> <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> fu privato delle local<strong>it</strong>à Bragni<br />
e Brombeo, passate entrambe sotto <strong>il</strong> comune di Cadoneghe. La<br />
sede municipale e quella del medico condotto erano nelle vecchie<br />
scuole di Saletto.!<br />
Nel 1930, sotto <strong>il</strong> podestà Benoni, ci fu <strong>il</strong> trasporto della<br />
sede comunale a Vigodarzere, nella ex v<strong>il</strong>la Grimani, già Ca'<br />
Zusto. Ciò creò forti dissidi, a guerra fin<strong>it</strong>a, tra i due paesi. Nel<br />
1 É un edificio molto antico, già proprietà della signora Fontana mar<strong>it</strong>ata Gia··<br />
comelli, c prima ancora, pare, dei Trevisan.<br />
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