VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it
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ia di Camposampiero, in cui si conservavano i documenti andò<br />
distrutto per un vandalico incendio nel 1809. 3<br />
'<br />
2) CONDIZIONI ECONOMICHE E SOCIALI SOTTO<br />
IL GOVERNO DELLA SERENISSIMA<br />
Sotto Venezia si ebbe un periodo di relativa tranqu<strong>il</strong>l<strong>it</strong>à. Le<br />
guerre ,~rano fatte da mercenari e lontano dalla cap<strong>it</strong>ale. Soddisfacen~e<br />
l mcremento demografico ed economico, ad eccezione degli<br />
a~ll1 1436, 155, 1576, 1631, quando infierÌ la peste che decim~<br />
l~ pop~lazlOne. Continuò la piaga del latifondismo. La propneta<br />
t~rnera continuò ad essere divisa tra signori veneziani e<br />
padov~n~, tra ordini religiosi e patrimoni ecclesiastici, mentre i<br />
cont~dIll1. ,erano costretti a vivere nella misera condizione di mezzadn<br />
e plU spesso ancora di f<strong>it</strong>tavoli.<br />
Co~tin~ò la piaga del pensionatico, che sarà un vero flagello<br />
per l a~ncoltura. Il pensionatico era quel dir<strong>it</strong>to che taluni<br />
avevano dI far pascolare durante l'inverno, dentro certo spazio<br />
detto P~sta, le pecore del piano o del monte su fondi altrui, anc~e<br />
a dIspetto del possessore di questi. Il numero determinato<br />
dI peco~e,. ~~e si pot~va far pascolare in una posta, ne cost<strong>it</strong>uiva<br />
la SOffnlhta. ProprIetario era colui che aveva <strong>il</strong> dir<strong>it</strong>to di<br />
pasco~o m una determinata zona: poteva farvi pascolare pecore<br />
~rO:Ie .oppure concedere ad altri <strong>il</strong> dir<strong>it</strong>to dietro compenso. I<br />
hmItI dI tempo erano dal giorno di S. Michele (29 sett.) fino<br />
alla Madonna di Marzo (25 marzo).<br />
Camb{~i, dal. pont~ ~ecchio del Brenta, la giovinetta Isabella Ravegnana, rap<strong>it</strong>a da<br />
unI s~ ato ~ Massl:nllJano l1uperatore nell'agosto 1509, fuggendogli di mano precip<strong>it</strong>ò<br />
ne lUme e., aHog~. !~oltre. nel palazzo della nob. famiglia Laza1'a (a Casta na1'a)<br />
:1'se alloggIO MaSSln11hano Imperatore per 5 giorni nell'agosto 1509 (A 6 '<br />
] errzto~io padovano <strong>il</strong>lustrato, Padova, 1862, voI. II, p. 134, nota 1-2'). . LORIA,<br />
. G. FRANCESCHETTO, A Camposampiero e a C<strong>it</strong>tadella: <strong>il</strong> movimento degli<br />
insorgenti nel 1809 contro l'occupazione napoleonica, Padova, 1962 (opuscolo).<br />
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A Busiago Nuovo sotto Tavo vicino a V<strong>il</strong>la Bozza, c'era un<br />
Postapecore, di proprietà di Galeazzo Mussato: nel 1806 aveva<br />
una soffrib<strong>il</strong><strong>it</strong>à di 99 pecore.<br />
Un altro era a Tavo, di proprietà del Co. Claudio Mussato,<br />
aveva una soffrib<strong>il</strong><strong>it</strong>à di 130 pecore nel 1780 c. e di 84 nel 1806.<br />
Un terzo a Saletto - Sorriva - Busiago vecchio - Vigodarzere; ne<br />
era proprietaria la famiglia Pisani e aveva una soffrib<strong>il</strong><strong>it</strong>à ne~<br />
1780 c. di 800 pecore (con Bragni e Brombeo) e nel 1806 dI<br />
430 pecore. .<br />
Da un atto di compravend<strong>it</strong>a veniamo a sapere che nel 1497<br />
la famiglia dei da Camerino acquistò <strong>il</strong> Postap~core di Tav~ -<br />
Fornace dai Mussato. Mentre da un altro atto dI compravend<strong>it</strong>a<br />
del 1698 si ricava che la famiglia Trento vende ad Angelo Giacomelli<br />
i' Postapecore di Saletto, Vigodarzere, Salgaro e paesi<br />
vicini per 340 ducati. . . .<br />
Nel 1846, pochi anni prima che l'ist<strong>it</strong>uziOne del penSlo na -<br />
tico fosse abol<strong>it</strong>a, proprietario del postapecore di Vigodarzere<br />
era <strong>il</strong> signor Manfrin e non vi era consuetudine di intr~dur~e<br />
pastori montani, mentre per la frazione di. Sale~t proprletariO<br />
era <strong>il</strong> signor Giacomelli e vi era consuetudme dI mtrodurre pastori<br />
montani. 4<br />
Un altro danno non indifferente per l'agricoltura era cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
dalle estese zone boschive.<br />
La Repubblica Veneta, che di legname aveva m~lto. bi~o~no<br />
per i lavori dell' Arsenale, fec~ leggi severiss~me per Il ~Iprlstmo<br />
e <strong>il</strong> potenziamento dei boschI, anche perche fossero dI contendimento<br />
alle inondazioni dei fiumi.<br />
Un bosco di 29 campi sorgeva a Tavo, in local<strong>it</strong>à Vanzo,<br />
era proprietà dei Mussato, che vi allevavano razze pregiate di<br />
4 A. GLORIA, Leggi sul pensionatico, emanate per le provinc!e ~ene~e dal 1200<br />
ai dì nostri, Padova, 1851, pp. 422 SS. Vedi anche <strong>il</strong> Prospetto dI, fine lIbro. . .<br />
F. CAVALLI, Studi Economici sulle condizioni naturalz e czvtlz della provmcza<br />
di Padova, Padova, 1851, prospetto n. XIV.<br />
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