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VIGODARZERE: e il suo territorio - Giuliocesaro.it

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eo, tuttora rett<strong>il</strong>inea, secondo era via Bragni. Mentre a nord del<br />

decumano Codiverno-Limena, ora scomparso, è rimasto <strong>il</strong>lim<strong>it</strong>es<br />

di via Pontarola e a sud quello di via Beladoro, che segnava <strong>il</strong><br />

confine tra le parrocchie di Vigodarzere e Terraglione. In tutta<br />

la zona, in lavori di aratura, sono frequenti i r<strong>it</strong>rovamenti di materiale<br />

archeologico romano. Ricerche anal<strong>it</strong>iche sul luogo potrebbero<br />

senz' altro portare a ulteriori scoperte .14<br />

A ovest della strada del Santo, le divagazioni del corso del<br />

Brenta hanno tolto ogni segno della centuriazione a Vigodarzere<br />

e a Saletto. A Tavo rimangono tracce del decumano detto di Campodarsego,<br />

che passava nei pressi di Cavino e dei molini di Agugiaro,<br />

e a sud del primo lim<strong>it</strong>e che passava in Baruchella. Tra <strong>il</strong><br />

cardine dell'Aurelia e quello di Arsego-Limena, che costeggiava<br />

<strong>il</strong> Piovego, sono rimaste le calli di via Perarello e via Piave.<br />

I numerosi reperti archeologici trovati nella centuriazione<br />

di Camposampiero sono non solo indicatori di una v<strong>it</strong>a organizzata<br />

ed economicamente sicura, ma permettono anche di individuare,<br />

sia pure approssimativamente, i centri più importanti<br />

chiamati dai romani pagi (specie di distretti), con a capo i magistri<br />

che eserc<strong>it</strong>avano la loro autor<strong>it</strong>à nei v<strong>il</strong>laggi (vici) della<br />

circoscrizione. Secondo la Gasparotto uno di questi pagi era<br />

Camposampiero, mentre importanti centri rurali erano S. Giorgio<br />

delle Pertiche, Campodarsego e Limena; Curtarolo, addir<strong>it</strong>tura,<br />

un pagus o una mansio (stazioni di posta) .15<br />

Riguardo a Vigodarzere le alluvioni e le deviazioni dei corsi<br />

fluviali del Brenta e del Muson hanno pressoché concellato ogni<br />

resto archeologico. Il fatto però di trovarsi quasi alla confluenza<br />

14 P. KANDLER, L'Agro Colonico di Padova, ms. B.P. 11-1616 della Biblioteca<br />

Civica di PD, 1858, p. 36, pone Vigodarzere nella parte ultralus dextratus (uno dei<br />

quattro quadranti in cui la colonia era divisa dalla inserzione del decumano col<br />

cardo massimo) della colonia e nella confluenza del Decumano T erw sud e del Cardo<br />

Secundo ovest. Nomi colonici romani sarebbero: Carbonara, Limena, Marcello, Non,<br />

Tavo, Reschigliano, Via Piovega, Vigo.<br />

15 C. GASPAROTTO, Carta archeologica, c<strong>it</strong>., pp. lO ss.<br />

22<br />

SALETTO DI <strong>VIGODARZERE</strong> - Mosaico di età romano-imperiale, del II-III secolo<br />

dopo Cristo, di tipo rustico, appartenente a una casa colonica romana, trovato<br />

vicino all'argine, non lontano dalla parrocchiale.<br />

(Gabinetto fotografico del Museo Civico di Padova)<br />

dell' Aurelia, che passava vicino alla stazione ferroviaria, colla Val<br />

Medoaci, e la antich<strong>it</strong>à del centro, fa pensare che anche qui ci sia<br />

stato un centro romano.<br />

Saletto, che ai tempi romani era un<strong>it</strong>o al grosso centro di<br />

Limena, dove furono trovate numerose lapidi funerarie imperiali,t6<br />

ha dato di recente alla luce un mosaico di età romano-imperiale<br />

del III sec. d. c., di tipo rustico, a disegno geometrico.<br />

Il mosaico presenta, al centro, un nodo e due quadrati intrecciantisi<br />

con le pelte ai lati, verso l'esterno figure di ottagoni con<br />

le caratteristiche losanghe e rosette. 17<br />

16 C. GASPAROTTO, Carta Archeologica, c<strong>it</strong>., n, 3, p, 16,<br />

17 La prof. Giulia Pogolari, ha depos<strong>it</strong>ato nell'archivio della Soprintendenza<br />

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