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Le SS italiane - Giuliocesaro.it

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sole Enzo Celebrano, e formato dal I e dal II Battaglione del 2° Reggimento<br />

di fanteria) e quello Degli Oddi (cioè del primo seniore milanese Carlo<br />

Degli Oddi, che ha avuto l'esperienza dell'impiego sul fronte di Nettuno);<br />

il terzo, cioè il battaglione Debica, in Piemonte, in un'area molto difficile,<br />

la \faI d'Ossola.<br />

L'operazione programmata in Lombardia - oltre alla « ripul<strong>it</strong>ura»<br />

della \falsassina, cui prendono parte reparti delle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong> assieme al<br />

Battaglione allievi ufficiali della CNR: 1'11 ottobre è morto in uno scontro<br />

il legionario Mario Fabbris - riguarda il rastrellamento delle zone Monte<br />

Sicolo-\falle di Fonteno-Zona di Fonteno, tra il lago di Iseo e quello di<br />

Endine, nel Bergamasco. L'ordine segreto 19 diramato il 27 ottobre da Enzo<br />

Celebrano, che si trova all'Albergo S. Antonio di Lovere assieme al suo<br />

aiutante maggiore, cap<strong>it</strong>ano Scavo, informa che invece, un gruppo di <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong> provenienti dalle<br />

basi di Rivoli Torinese e di Oulx si spinge fin sul crinale del Rocciame­<br />

Ione, affiancato da reparti della Guardia N azionale Repubblicana. I volontari<br />

salgono da Mompantero a Monte Pampalù e al rifugio La Riposa, a<br />

quota 2205, e mettono in azione batterie di mortai da 81 per stanare da<br />

quelle gole i partigiani che probabilmente vi si sono rifugiati per sfuggire<br />

al rastrellamento. L'azione è coordinata dal comando germanico: dall'altra<br />

parte del crinale, avendo come base il rifugio sopra il lago di Malciaussià,<br />

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