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Le SS italiane - Giuliocesaro.it

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sul suo viso,<br />

e vi depone, pallido,<br />

un sorriso.<br />

Un sorriso che sembra<br />

voglia dire:<br />

- Cap<strong>it</strong>ano,<br />

Vi ho fallo un volontario .. .<br />

io ... sul punto di morire .. . !<br />

Una notte nell 'Alta Val di Susa<br />

La prima corrispondenza dalle «gole alpine», cioè dalle vallate piemontesi<br />

dove si trovano le bande partigiane, compare su "Avanguardia" sabato 13<br />

maggio, a fianco dei servizi dal fronte di Nettuno. E- datata «Zona di operazioni»<br />

ed ha come t<strong>it</strong>olo Fuochi nella notte. L'ha scr<strong>it</strong>ta il sottotenente L.<br />

Revelli, il quale racconta una notte nell'Alta Val di Susa, con i volontari<br />

<strong>it</strong>aliani <strong>SS</strong> .appostati in sei caposaldi mentre gli aerei alleati cercano i fuochi<br />

di segnalazione per lanciare rifornimenti ai partigiani. È un'introduzione<br />

psicologicamente cauta e indolore al cap<strong>it</strong>olo Lotta ai band<strong>it</strong>i, che si appoggia<br />

più che altro ad una specie di "folclore" mil<strong>it</strong>aresco e sorvola sul<br />

sangue che scorre nello scontro tra fratelli e fratelli .<br />

«Il battaglione è in assetto di combattimento l>, racconta l'ufficiale delle<br />

Waffen-<strong>SS</strong>, «e si avvia verso le zone assegnategli per obiettivo. Giungono<br />

informazioni più precise: il nemico ha lanciato un centinaio di paracadute<br />

nella zona compresa fra monte B., il colletto di San G. e B. Quando arriviamo<br />

al nostro posto di blocco di F. il sergente ci mostra contento il regalo<br />

calato dondolando dal cielo proprio nel giardino della casetta che osp<strong>it</strong>a i<br />

nostri soldati. Il paracadute, col suo bianco cassone di cartone molto spesso<br />

e resistente, è venuto ad afflosciarsi esattamente in mezzo a quei quattro<br />

metri di terra davanti alla casa, tra le risate dei nostri legionari all'indirizzo<br />

degli inglesi , compiacenti donatori di una m<strong>it</strong>ragliatrice, quattro fucili<br />

m<strong>it</strong>ragliatori, venti pistole e quattro scatole di munizioni. Il nostro portafortuna<br />

quatlordicenne si è entusiasmato: ha il volto acceso, gli occhi lucidi.<br />

"Signor tenente, chissà la faccia di quegli aviatori inglesi se 'saprebbero'<br />

che ce l'han mandato giù proprio a noi della <strong>SS</strong>! " . Il sacco piovuto dal cielo<br />

non poteva non colpire la sua fantasia di ragazzo.<br />

Ogni reparto ha avuto l'indicazione della local<strong>it</strong>à da raggiungere. Bisogna<br />

far presto, il rastrellamento deve essere esegu<strong>it</strong>o il più celermente possibile,<br />

per impedire che i ribelli possano fare in tempo a vuotare i cassoni e<br />

a tagliare la corda con le armi che questa volta gli inglesi hanno davvero<br />

portato. Dopo alcuni minuti di attesa, di un silenzio opprimente, che riesce<br />

anche a fare un poco di paura, la stretta valle rintrona dei primi colpi.<br />

130<br />

Una m<strong>it</strong>ragliatrice là in fondo comincia a cantare ... La fucileria diventa<br />

sempre più intensa. I ribelli, sorpresi dall'attacco improvviso dei legionari,<br />

cercano di riguadagnare la montagna. <strong>Le</strong> fiammate delle nostre bombe a<br />

mano squarciano qua e là l'oscur<strong>it</strong>à della notte. I razzi verdi, ad intervalli,<br />

segnalano la posizione raggiunta dalle nostre punte. Il crep<strong>it</strong>are di fucileria<br />

ora diminuisce sempre più sensibilmente. Alle tre del mattino gli ultimi<br />

spari, e la valle torna silenziosa ».<br />

Il sottotenente L. Revelli chiude il servizio con una "predica". «I legionari<br />

della <strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana», dice, «non vogliono usare le armi contro i loro fratelli,<br />

essi sanno che tra le file dei partigiani vi sono anche molti camerati<br />

valorosi, che hanno combattuto eroicamente al loro fianco in Etiopia e in<br />

Albania, in Libia e in Russia. Che tra di loro non vi sono solo dei band<strong>it</strong>i o<br />

dei senza patria venduti al nemico, ma anche <strong>it</strong>aliani che amano la loro<br />

Patria, e che in quel tragico giorno di settembre, dinanzi allo sfacelo, hanno<br />

preso la via della montagna. A questi vogliono parlare i volontari della<br />

<strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana, a questi chiedono di ascoltare l'invocazione della Patria. 11<br />

fronte dell'Italia è a Nettuno, il nemico dell'Italia è a Nettuno. Là si combatte<br />

perché la Patria non muoia».<br />

Ma che cos'è veramente la «<strong>Le</strong>gione <strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana» Lo spiega in un suo<br />

ed<strong>it</strong>oriale lo stesso periodico stampato a Milano per i volontari sparsi nelle<br />

varie zone assegnate dal Comando tedesco per i rastrellamenti. «Nella <strong>Le</strong>gione<br />

», riporta "Avanguardia" del 20 maggio 1944, «esistono solamente<br />

doveri, perché i dir<strong>it</strong>ti si conquistano sul campo di battaglia; nella <strong>Le</strong>gione<br />

è proib<strong>it</strong>o lamentarsi, perché chi si lamenta non è degno di essere un <strong>SS</strong>;<br />

nella <strong>Le</strong>gione bisogna obbedire ciecamente perché nessuna colpa è più grave<br />

della disobbedienza. Ed ancora ricordate che oggi la <strong>SS</strong> è un ordine europeo<br />

e che dal momento del vostro arruolamento sino alla fine dei vostri<br />

giorni voi avrete fratelli tedeschi, francesi , valloni, belgi, olandesi, norvegesi,<br />

danesi, spagnoli, ucraini, lettoni ed estoni, questi ultimi da mesi duramente<br />

impegnati contro il bolscevismo. Ma soprattutto pensate che il vostro<br />

passato non deve più esistere per voi come non esiste per la <strong>Le</strong>gione sino al<br />

giorno nel quale, paghi del dovere compiuto, voi farete v<strong>it</strong>toriosi r<strong>it</strong>orno alle<br />

vostre famiglie e ai vostri doveri di c<strong>it</strong>tadini.<br />

E un'altra cosa dovete ascoltare. La <strong>SS</strong> è una milizia scelta, è una milizia<br />

d'onore e di fede, non è - come vorrebbero far credere i nostri nemici<br />

(che sono poi i nemici dell'Italia, cioè gli ebrei, i massoni e i ... simpatizzanti)<br />

'- una specie di Ghepeù mascherata. La <strong>Le</strong>gione <strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana è composta<br />

esclusivamente di truppe combattenti, di soldati che hanno giurato,<br />

per la v<strong>it</strong>a e per la morte, di rest<strong>it</strong>uire all'Italia il suo onore, la sua indipendenza<br />

e i suoi confini.»<br />

Il linguaggio, come si nota, è cambiato, ha assunto un «tono germanico»,<br />

secondo gli ideali di Himmler. La <strong>Le</strong>gione <strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana è uno dei gruppi<br />

di quell'eserc<strong>it</strong>o europeo con le mostrine nere (o di altro colore) che si<br />

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