t~mpo in cui lUllO sembrava facile: "Se per gli altri il Med<strong>it</strong>erraneo è una strada, per noi Italiani è una v<strong>it</strong>a». . .. Com supremo regalo Himmler' su proposta ~ Wolff, concede agh I~ali ani sopravvissuti il dir<strong>it</strong>to di portare, al pOStO di quell. rO,sse, le r:nostrlne nerc delle <strong>SS</strong>, «Con la prova data in modo completo», ~lce I~ oltre Il. comu_ nicalo relativo, «è prevista per queste un<strong>it</strong>à, come ultenore r1COnOSCI,~e~to, un distintivo parli colare - simile a quelli portati da val~rose DIVISIO~ germaniche - sulla mostrina destra che, periI momento, nmane s~ro~v l: sta di contrassegno», La prova del fuoco ha lrasf~rn:alo , dunque, ~gh oc~hl nazisti quesli volontari <strong>it</strong>aliani in vere S , al pari di quelle daneSI, bosnrache, galiziane, norvegesi, belghe e francesi impiegate sul fronle dell'Est. L 'allenamento antiguerriglia coi cani Ma la maggioranza dei volontari <strong>it</strong>aliani non andrà mai ~n li~ea, contro gli angloamericani o contro i russi, e sarà sempre lenuta In disparte. I due battaglioni che - su sollec<strong>it</strong>azione di Mussolini e ~er ~~o ~co po puramente pol<strong>it</strong>ico - sono stati ammessi al fronte come veri mllnan ha~no g~duto, se così si può dire, di un privilegio, Tutti gli altri,. co~'era, chIaro fm dal principio nelle intenzioni di Himmler, verranno Impiegali sempre come forza di sicurezza e di polizia alle spalle della Wehrmach.t, nella lo~t a alle bande partigiane. Nonostante i giuramenti di fedeltà a H<strong>it</strong>ler ~ le ~Ipet~~e manifestazioni di adesione al nazionalsocialismo durante le cenmome mIlItari l'ombra della possibil<strong>it</strong>à di un cedimento continua a sussistere. E poi que'1I0 della lotta antiguerriglia è il settore che più interessa ~er~ino. . Come dice "Avanguardia", alla mezzanotte del 25 magg,lO e scaduto il termine « fissato dalla generos<strong>it</strong>à del Duce perché gli sbandal1 ~cwè, nellmguaggio fascista, coloro che sono andati in montagna a .battersl. c~nt:o ! nazisti ed i seguaci di Salò, N.d.R.] rientrino nei ranghI. M.oltlsslml. h~nno già risposto all'appello. Gli uffici di reclutame.nto della <strong>Le</strong>gl~ne <strong>SS</strong> Italt~na hanno visto comparire giovani di tutte le cla<strong>SS</strong>I che hann~ chIesto semphcemente di venire arruolati, di poter indossare la nostra umforme. So n molti. Pure, essi rappresentano una minima parte di coloro che hanno ntr~va~ to la via della ragione e si sono presentati alle autor<strong>it</strong>à repubblicane, plen~ di amarezza e di vergogna per la suprema vigliaccheria commessa [... ] Agli sbandati giunga ancora una volta il nostro. fraterno. in:,<strong>it</strong>o. G~ù dalle montagne. Qui, fra noi, nei ranghi della <strong>Le</strong>gl~ne ~S Italtana, VI attende u~a uniforme senza macchia, vi attende un fucde, VI attende una allegra sene di canzoni vi attendono l'onore e la gloria. Coraggio, ragazzi! Vi daremo la mano e, s~tto la stessa bandiera, marceremo contro il nemico, nel nome della Patria». In ver<strong>it</strong>à, i ragazzi che si presentavano volontari erano veramente po- 122 chi. E tra quei pochi, parecchi facevano parte dei gruppi che erano stati catturati nelle c<strong>it</strong>tà e nei paesi. Un partigiano della zona di Sondrio, di nome "Azzurro", era andato un giorno al cinema Sociale, e quel giorno - era proprio il tempo del decreto del duce - i tedeschi fecero una retata. "Hanno chiuso le porte", raccontò poi, «e tutti quelli che uscivano, mano a mano, dovevano presentare la carta di ident<strong>it</strong>à. Chi aveva quell'età, pressappoco, [del servizio mil<strong>it</strong>are, N.d.R.], avanti su un camion. Ci hanno portati tutti quanti al distretto. Dovemmo cantare Gio vinezza, e pedate nel sedere. Eravamo su tre o quattro camion. Dal distretto ci hanno portati alla Bicocca [la zona degli stabilimenti Pirelli e delle caserme deLle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong> in viale Suzzani 125, nella pm·te nord di Milano, N.d.R.]. Lì alla Bicocca era il centro delle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong> e tedesche. Che facevano le eserc<strong>it</strong>aziomi coi cani. Contro la lotta partigiana. Strisciavano sempre su della sabbia [... ] Dalle sentinelle che stavano tutte sul muro di cinta abbiamo sent<strong>it</strong>o che la maggior parte di noi sarebbe andata in Germania o sarebbe stata incorporata nella Montel'Osa [la divisione alpini della repubblica di Salò, N.d.R.]. Chi voleva poteva firmare per le <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong>. Non so in quale giorno è stato, ma ci fu un grande bombardamento a Milano, e un mezzo temporale durante l'incursione. Avevamo chiesto ad una sentinella che era valtellinese se non c'era il mezzo di scappare. Quello, che era di Colico, ci disse: "Di qui non si può scappare se non c'è un bombardamento di mezzo". Con quel bombardamento lui ci ha lasciati andare su nella sua torretta, e siamo scappati" 3. Eserc<strong>it</strong>andosi a strisciare sulla sabbia ed a condurre i cani, quei volontari della Bicocca simulavano le tattiche che avrebbero dovuto seguire in certi agguati in montagna. Ormai era chiaro a tutti che a questo scopo sarebbero stati formati gruppi speciali di pronto impiego, o addir<strong>it</strong>tura "bande antibande", secondo le tecniche che le <strong>SS</strong> avevano perfezionato specialmente nelle difficili operazioni nei Balcani contro i partigiani di T<strong>it</strong>o. C'è poco da illudersi, ormai. E anche su "Avanguardia", come vedremo, accanto alle corrispondenze piene di enfasi dalla testa di ponte di Nettuno comincia ad apparire qualche servizio prima timido, quasi circospetto, di-llle "gole alpine" e poi, mentre con la caduta di Roma cala il sipario sulla parentesi mil<strong>it</strong>are vera e propria dei volontari <strong>it</strong>aliani, questa sorta di articoli senza alcun riferimento alla local<strong>it</strong>à e senza date occupa uno spazio sempre più ampio assieme a rapporti dalla Normandia e dal fronte dell'Est che nulla hanno a che spartire con la v<strong>it</strong>a della <strong>Le</strong>gione <strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana. In quei giorni - siamo alla metà di maggio del 1944 - si sparge la voce che ad una ragazzina di sei anni, che ab<strong>it</strong>a a Ponte San Pietro, alla periferia di Bergamo, è apparsa la Vergine, annunciando la prossima fine della guerra. La gente, affascinata a quella profezia, comincia ad affluire sul posto. La strada Bergamo-Como rimane bloccata, e il comando tedesco - che ha ben altri problemi cui badare - comincia a preoccuparsi seria- 723
mente\ perché a Ponte an PieLro ci sono gli stabilimenti aeronautici Ca. proni. Perciò la notizia è rapidamente messa a tacere· e i giornali non ne parlano pill, mentre, invece, viene accelerata la preparazione dei reparti per il loro impiego antipartigiano. Sono tempi difficili: il problema più assillante per ogni famiglia è quel. lo di procurarsi cibo. E logico che una voce come quella della Madonna che annuncia la fine del conn<strong>it</strong>lo possa rapidamente prendere piede e crea. re sCI'ie conseguenze dal punto di vista psicologico. Delle difficoltà nei ri. fornimenti alimentari risentono anche le stesse <strong>SS</strong>, il cui comando - in .concorr nza con gli <strong>it</strong>aliani - attinge al mercato nero usando quel denaro che ottiene con estrema facil<strong>it</strong>à stampando liberamente carta mon ta tanlq a Novara che a Bergamo. AI mercato nero i prezzi sono paurosamente alti. In quel tempo da lupi ad Imperia - come informa un rapporto delle autor<strong>it</strong>à tedesche - l'olio costa sOllobanco 600-800 lire al chilo e il burro 350-400. La farina di grano è sulle 40-50 lire e sylle 26-30 quella dj mais, per la polenta. Un mise· l'O chilo di patate viene offerto a 18-22 lire, il riso a 35-40 il lardo cne l'appresenta una rar<strong>it</strong>à a 250-300. Un chUo di carne di manzo costa 130· 180 lire, un chilo di zucchero 100-160. Il sale marino non scende mai sotto quota 150, perché in quel lurbine di guerra l'appresema un bene prezioso come per gli ab<strong>it</strong>anti delle zone interne dell Africa. I tedeschi, infatti, non manderanno che verso la fine della guerra un po' del loro algemma. Un singolo uovo viene offerto a 8-8 lire e mezzo, e non è facile trovarlo. I bai· coni delle
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