Le SS italiane - Giuliocesaro.it
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ComjJagnia comando: cap<strong>it</strong>ano Adolfo Alessi, nato a Bagni di Lucca il 28<br />
gennaio 1902. Centurione della M VSN dal 1 ° giugno 1940, è stato sul<br />
fronte greco nel 1941 in un Battaglione di Camicie Nere e dal maggio<br />
1942 all'8 settembre 1943 ha preso parte a tutti i rastrellamenti in Bosnia<br />
Croazia e Dalmazia con il 97° Btg. Camicie Nere.<br />
'<br />
Aiutante maggiore in seconda, il tenente Bruno Minucci, nato a Siena<br />
il 5 settembre 1913, già impiegato al Monte dei Paschi di Siena. Volonta_<br />
rio in Africa Orientale, si è specializzato in «operazioni di grande polizia»<br />
nel Goggiam, a ovest del Lago Tana, e poi «nei rastrellamenti contro le<br />
bande dalmate e bosniache comuniste" quale comandante del plotone esploratori<br />
del 97° Blg. Camicie Nere.<br />
Prima compagll<strong>it</strong>l fuciliai: cap<strong>it</strong>ano in SPE Remo Buldrini nalO a Rimini<br />
il l° gennaio 19 14. È stato in Africa S ltcnLrionalc con il 28° Reggimento<br />
fanteria della Divisione Pauia, quale comandante della compagnia morlai<br />
da 81 e della compagnia Ard<strong>it</strong>i. Dall'Africa è passato poi in Croazia con la<br />
Divisione Murge.<br />
Primo plotone fucilieri, tenente Domenico Ricciardi, nato ad Avellino il<br />
lo gennaio 1915. Insegnante di disegno, comandante donale dei giovani fascisti,<br />
è stato in Slovenia e in Montenegro nel 1941 con il 144 Battaglione<br />
0<br />
Camicie Nere e poi ha preso parte a tUlli i l'a trellamenli esegu<strong>it</strong>i in Dalmazia<br />
e Croazia dal 97 0<br />
Battaglione Cami ie Nere, a cui è stato trasfer<strong>it</strong>o<br />
dopo averne fatto richiesta al duce.<br />
Plotone m<strong>it</strong>raglieri, sottotenente Nicandro Bovenzi, nato a Calvi Risorta<br />
(Napoli) il 15 settembre 1921. È stato in Grecia con l'11° Battaglione<br />
mortai della Divisione Brennao, poi in Africa Settentrionale (232 reggimento<br />
fanteria) e quindi in Albania «partecipando ai rastrellamenti fino<br />
0<br />
all'infausto 8 settembre l>. «In data 1 O settembre 1943» dice il suo curriculum<br />
«collaborò con il suo reparto con i reparti tedeschi in Albania >'.<br />
Seconda compagnia fucilieri: tenente Giuseppe Rapone, nato a Pescocostanzo<br />
(L'Aquila) 1'8 novembre 1901. Fondatore del fascio nella sua c<strong>it</strong>tà<br />
istruttore premil<strong>it</strong>are e ufficiale della G.I.L. (Gioventù <strong>it</strong>aliana del L<strong>it</strong>to~<br />
l'io), è stato in Sicilia con la 168' <strong>Le</strong>gione Camicie Nere e poi, «in segu<strong>it</strong>o<br />
a tre domande per l'oltremare», assegnato in Croazia aII'89° Battaglione<br />
Camicie Nere d'assalio « partecipando a tutti i rastrellamenti quale comandante<br />
di plotone fucilieri ».<br />
Plotone fucilieri, sottotenente Giuseppe Giorgi, nato a Santa Lucia<br />
d'Albana (Pala) il 20 settembre 1920. Ufficiale in SPE dal 25 marzo 1943,<br />
è stato poi sul fronte balcanico con il 4° Reggimento Bersaglieri.<br />
Plotone fucilieri, sotto tenente Roberto Sisto, nato a Boiano (Campobasso)<br />
il 24 agosto 1919. Segretario del GUF (Gruppo univers<strong>it</strong>ario fascista)<br />
di Boiano e capomanipolo della G IL (Gioventù <strong>it</strong>aliana del l<strong>it</strong>torio), ha<br />
preso parte alle operazioni in Jugoslavia nel 22 0 Battaglione GAF (Guardia<br />
alla frontiera) e nel 2° Battaglione Ard<strong>it</strong>i speciali di Corpo d>Armata.<br />
770<br />
Terza compagnia fucilieri: cap<strong>it</strong>ano Guglielmo Brown, nato a Firenze il 13<br />
maggio 1912. Ufficiale dei bersaglieri (3° e 5° Rgt.), è stato capo-manipolo<br />
della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale nel 92° Battaglione Camicie<br />
Nere di Firenze, poi in Albania con la stessa un<strong>it</strong>à e quindi in Slovenia col<br />
71 0 Battaglione Camicie Nere col grado di centurione. La sua iscrizione alla<br />
Milizia risale al 1930 ed al part<strong>it</strong>o fascista al 1934. Vice-comandante è<br />
il tenente Francesco Plezzani, nato ad Algringen (Germania) il 21 novembre<br />
1911 e residente a Plezzo (Gorizia). Capomanipolo della Milizia Volontaria<br />
Sicurezza N azionale, è stato sul fronte greco-albanese col 232 0<br />
Reggimento fanteria Brennero. Fatto prigioniero dai tedeschi e trasportato<br />
in Germania, ha ader<strong>it</strong>o alle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong> fin dai primi giorni.<br />
Plotone fucilieri: sottotenente Pietro Sartori, nato a Mirano (Venezia)<br />
il 4 gennaio 1916. È stato sul fronte occidentale e su quello jugoslavo con il<br />
37' reggimento fanteria di Alessandria. All'armistizio è passato a fianco dei<br />
tedeschi arruolandosi nelle <strong>SS</strong>.<br />
Comanda il plotone mortai aggregato alla Compagnia comando il tenente<br />
di artiglieria Armando Cimmino, nato a Napoli il 10 marzo 1910,<br />
che - dopo una parentesi in Africa Settentrionale con le divisioni Ariete e<br />
Pavia - era in congedo e che ilIo febbraio 1944 ha presentato domanda<br />
per essere richiamato in servizio nelle <strong>SS</strong>. Funzionario deI!a Confederazione<br />
fascista dei lavoratori del commercio di Milano, è iscr<strong>it</strong>to al Part<strong>it</strong>o nazionale<br />
fascista dal 1932 e dal 20 settembre 1943 a quello repubblicano,<br />
entrando a far parte nella metropoli lombarda della commissione di revisione<br />
del gruppo "Antonio Sciesa".<br />
Tutti, quindi, ufficiali di provata fede fascista, scelti dai tedeschi dopo<br />
un'accurata selezione. Lo stesso avverrà, ma con cr<strong>it</strong>eri molto più duri, per<br />
il battaglione Debica che, in maggio, si affiancherà al Vendetta, ma più a<br />
nord, nella zona di Civ<strong>it</strong>avecchia, e di lui non parlerà quasi nessuno. II<br />
Debica è la formazione venuta dalla Polonia che, dopo la sosta a Milano, e<br />
l'addestramento ed i feroci rastrellamenti in Val Pellice, ha avuto il cambio<br />
dai battaglioni di Bologna e Trieste, ed è part<strong>it</strong>a alla volta di Roma inquadrata<br />
nel Kampfgruppe (gruppo da combattimento) agli ordini dell'<strong>SS</strong><br />
Standartenfuhrer Karl Dieb<strong>it</strong>sch, un ufficiale di Hannover che, già artigliere<br />
nella Marina guglielmina, si è fatto le ossa nelle <strong>SS</strong> (è stato Kulturreferent,<br />
consigliere culturale, di Himmler, era nel Quartier generale del<br />
Fi.ihrer durante la campagna di Polonia, ha mil<strong>it</strong>ato nelle divisioni <strong>SS</strong> Tolenkopf<br />
e Wiking e in un Corpo corazzato delle <strong>SS</strong>: la sua tessera nazista<br />
porta il numero 4.690.956, quella delle <strong>SS</strong> il numero 141.900). Nel suo<br />
Kampfgruppe si trova anche il battaglione Barbarigo della Decima Mas,<br />
comandato dal cap<strong>it</strong>ano di corvetta Umberto Bardelli.<br />
Il 27 aprile la l' Brigata d'assalto della <strong>Le</strong>gione <strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana diventa<br />
agli effetti burocratici la l' Brigata <strong>it</strong>aliana granatieri <strong>SS</strong>. Lo annuncia con<br />
il TagesbeJehl n. 65 lo stesso Wolff. Due giorni prima "Avanguardia" ha<br />
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