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Le SS italiane - Giuliocesaro.it

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Sui muri di Cuneo - le arcate di via Roma e i pilastri e le colonne<br />

corso Nizza - i volontari <strong>SS</strong> hanno affisso i primi tre numeri del l<br />

giornaletto " Folgore" con la testata percorsa da una saetta rossa. La "Q<br />

zetta del Popolo" di Torino ha mandato un proprio inviato, M ario Ca<br />

li, e questi racconta la sua vis<strong>it</strong>a alla redazione, installata in una fu re<br />

«Un tavolo con la r<strong>it</strong>uale coperta da campo, poche scartoffie fermale<br />

una Beretta calibro nove, due rose in un vasetto fu cili m<strong>it</strong>raglia tori<br />

) )<br />

di bombe a mano. Vi in contriamo il comandante, cap<strong>it</strong>ano Tullio Trav<br />

un genovese tutto fuoco adorato dai suoi uomini, sopraggiunto a verifi<br />

una magnifica arma automatica di provenienza nemica. "Sapete come<br />

chiamano qui dentro Tom Mix alla riscossa!". E ne ride, quasi lu in<br />

lui ex-bersagliere e tiratore di vaglia. Ci presenta poi i "redattoi-i": il<br />

nente Allodi, ex-paracadutista, detto "il pericolo pubblico n. 1" per qu<br />

della montagna, e il sottotenente A<strong>it</strong>a, ex-autiere e " proto' del giornale ..<br />

momento del commiato il sottotenente domanda se il giornalista torneli<br />

trovarli a Cuneo. "Sì, forse in primavera", dice l'altro. "In primavera J<br />

In primavera noi saremo laggiù"» Il. "Laggiù" vorrebbe dire "prima<br />

nea": ma in prima linea il battaglione di Cuneo non andrà mai. Sarà, in<br />

ce, avviato in montagna a snidare i "ribelli".<br />

AI Comando delle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong> - ora si chiama ufficialmente Kornm<br />

do Italienische Freiwilligen <strong>Le</strong>gionen - arriva da Berlino una nota<br />

H immler. È il '1" febbraio 1944 e stabilisce le modal<strong>it</strong>à di consegna de<br />

decorazioni per mer<strong>it</strong>i distinti nella lotta ai band<strong>it</strong>i (Verleihunfsbesll<br />

mungen fur das Bandenkampfabzeichen). C'è una medaglia di tre tipi<br />

di bronzo, d'argento e d'oro - che mostra, stilizzato, un pugnale <strong>SS</strong><br />

trafigge un nido di serpenti velenosi: viene consegnata a chi in questo p<br />

ti colare settore delle operazioni mil<strong>it</strong>ari ha al suo attivo rispettivamente<br />

50 o 100 giorni di combattimento in prima linea, uomo contro uo<br />

(Mann gegen Mann). Quella d'oro personalmente da Himmler. I gio<br />

devono risultare dal libretto personale di ogni soldato ed essere contro<br />

mati dal comandante del reparto. In caso di morte, dice Himmler, la d<br />

razione viene consegnata ai familiari. Se la decorazione viene smarr<strong>it</strong>a<br />

secondo esemplare può essere acquistato soltanto a pagamento e presen'<br />

do i documenti relativi 12. Queste disposizioni verranno applicate tra<br />

nell ' Italia centro-settentrionale considerata «terr<strong>it</strong>orio di caccia ai bandi '<br />

La nota relativa pubblicata nel Foglio d'ordini delle <strong>SS</strong> firmato dal<br />

Harster, <strong>SS</strong>-Brigadefuhrer und Generalmajor der Polizei, dice testua lm<br />

te: «Der R eichsfuhrer-<strong>SS</strong> hat m<strong>it</strong> Wirkung vom 1.4.1944 in Bereich<br />

Hochslen <strong>SS</strong>-und Polizeifuhrers in Italien die Gebiete Ober<strong>it</strong>alien<br />

Millel<strong>it</strong>alien zu Bandenkampfgebieten erkliirt ». Gli ufficiali e i volon tari<br />

caccia di decorazioni ne prendono sub<strong>it</strong>o nota 13.<br />

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Arrivano gli specialisti antipartigiani<br />

linaccia dei partigiani è particolaf'menle pesante in Va lle d'Aosta, do­<br />

La :condo una lettera del capo della provincia, Cesare Augusto Carnazzi<br />

',l e: saV'JOcatO fascista di Bergamo al segretario di M ussolini, G iovanni Dol­<br />

~ n e al ministro dell ' Interno, G uido Buffa rini Guicli, i ribelli " temano<br />

I,~oni di sabotaggio che possano mettere in difficoltà la nostra forza, crean-<br />

: ' quindi nella popola.zione ~id~ cia in n~i ~ Dopo lo. sbarco a Nettuno, l ~<br />

ola d'ordine per tali gruppI di sbandall e stata eVIdentemente q uella di<br />

~"~~ s ifica r e le azioni ribellistiche [...] Ora si sta preparando [... J UI'I'azione<br />

~~t esa<br />

a far saltar la sirada della Mongiovetta nonché il viadotto ferrovia­<br />

~o di Bard per tagliare decisamente la Valle d Aosta da l resto della provincia<br />

e tentar e successivamente l'attacco della c<strong>it</strong>tà stessa con l'occupazio-<br />

Cl delle caserme la liberazione dei detenuti dalle carceri, l'eliminazione<br />

: egli elementi fasci ti. Tale azione dovrebbe concordare con la discesa dalla<br />

Svizzera, appena la Valle sia isolata, di truppe <strong><strong>it</strong>aliane</strong> colà rugg<strong>it</strong>e e comandate<br />

da uffici ali già di stanza ad Aosta. N aturalmente noi non dormiamo<br />

», dice Carnazzi, «ed abbiamo pertanto predisposto tutte le misure atte<br />

a stroncare ed arginare ogni tentativo di sovvertimento dell'ordine pubblico».<br />

Carnazzi spiega di avere l'autorizzazione «di poter disporre come e<br />

dove voglio del Battaglione della Milizia Armata di stanza ad Aosta» e<br />

chiede carburante e almeno 30.000 colpi per m<strong>it</strong>ra Beretta. «Penso di poter<br />

guardare con fiducia e sicurezza », conclude, «a tutte le eventuali azioni che<br />

possano essere tentate dai ribelli. Ma io li precederò» 14.<br />

Intanto arrivano da Munsingen e partono volontari per le nuove formazioni<br />

<strong>SS</strong>. Un treno di otto vagoni con un ufficiale e 310 soldati che fanno<br />

parte di un nucleo che ha segu<strong>it</strong>o un corso d'addestramento arriva a<br />

Vercelli il 3 febbraio, mentre il 20, alle 17.35, parte da Milano per la Germania<br />

una tradotta di diciotto vagoni con 20 ufficiali e 571 soldati. Pochi<br />

giorni prima, in quella stessa Stazione Centrale, era scoppiata una bomba<br />

sul treno della Wehrmacht proveniente da Torino provocando parecchi<br />

morti. Il 23 febbraio altri due treni di volontari <strong>SS</strong> part<strong>it</strong>i da Mondovì passano<br />

il confine del Brennero: il primo, con sedici vagoni, ha a bordo 45 ufficiali<br />

e 429 soldati, il secondo è più pi ~ colo, appena cinque vagoni, e porta<br />

otto ufficiali e 157 soldati. Mentre questi convogli viaggiano verso i campi<br />

d'addestramento nazisti, il 28 febbraio arriva al comando tappa di Verona<br />

una tradotta con sei vagoni: il fonogramma che ha annunciato il treno precisa<br />

che si tratta di 205 ufficiali <strong>it</strong>aliani già prigionieri negli Ofliiger che<br />

vogliono combattere, kampfwillig 15 . Al cuni saranno inviati alla scuola delle<br />

<strong>SS</strong> di Lauenburg, in Pomerania, assieme a colleghi francesi e olandesi, e<br />

altri a quella di Sophienwalde, nella Prussia occidentale, dove incontreranno<br />

ufficiali volontari fi amminghi e bulgari.<br />

A Pinerolo, dove si trova ora il comando generale dei volontari <strong>it</strong>aliani,<br />

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