Le SS italiane - Giuliocesaro.it
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gimento di polizia <strong>SS</strong> conservate negli archivi degli Stati Un<strong>it</strong>i 20. Più che<br />
di un atto operativo, si tratta di una pratica burocratica, a due settimane<br />
dalla cap<strong>it</strong>olazione generale.<br />
Il numero "29" passa dai russi agli <strong>it</strong>aliani<br />
La Wajjen-Grenadier-Brigade del' <strong>SS</strong> (<strong>it</strong>alienische Nr. 1) è diventata, dal<br />
9 marzo 1945, la 29. Waffen-Grenadier-Divùion del' <strong>SS</strong> (<strong>it</strong>alienische Nr.<br />
1). Di divisioni <strong>SS</strong> numero 29 ve ne sono così due: la prima è una di volontari<br />
russi della zona tra Orel e Kursk, i cui primi reparti di "protezione<br />
civile regionale" si sono già formati alla fine del 1941 sotto la direzione di<br />
Stanislav Vladislavovic Kaminski. Nell'aprile del 1944 l'un<strong>it</strong>à - chiamata<br />
Russkaja Isvibod<strong>it</strong>ielnaja Narodnaja Armija, RONA - si sposta in occidente<br />
e conta oltre tremila uomini, intorno ai quali ruotano circa 10.500<br />
civili, 2.000 cavalli, 1.481 autoveicoli e 1.500 buoi e mucche. La RONA diventa<br />
una brigata popolare che poi sarà sciolta, mentre una parte delle<br />
truppe confluirà nelle un<strong>it</strong>à del generale Andrej Andreevic Vlassov, l'excomandante<br />
della 2' Armata d'attacco bolscevica schierata in difesa di Mosca<br />
passato ai nazisti.<br />
Il numero "29" resta per un po' nei documenti della <strong>SS</strong> assegnato ai<br />
russi, poi passa ai volontari <strong>it</strong>aliani. I russi hanno una seconda divisione<br />
<strong>SS</strong>, la trentesima, composta di ruteni bianchi, che si batterà anche sul Reno<br />
e poi verrà spezzettata e distribu<strong>it</strong>a per motivi di sicurezza in altre divisioni<br />
germaniche di <strong>SS</strong>.<br />
La sezione grafica del Comando <strong>SS</strong> di Berlino stabilisce per i volontari<br />
<strong>it</strong>aliani dalle mostrine rosse questa nuova suddivisione:<br />
- Wajjen-Grenadier-Regiment del' <strong>SS</strong> 81 (ilal. Nr. 1) con i battaglioni I<br />
e II;<br />
- Wajjen-Grenadier-Regiment del' <strong>SS</strong> 82 (<strong>it</strong>al. Nr. 2) con i battaglioni I<br />
e III;<br />
- Waffen-Artillerie-Regimenl del' <strong>SS</strong> 29 (ilal. Art. Rgt. Nr. 1) con i battaglioni<br />
I (l'e 2' batteria) e II (3' e 4' batteria).<br />
<strong>Le</strong> altre' un<strong>it</strong>à divisionali che portano il Nr. 29 sono un Battaglione<br />
complementi (Ersatz-Bataillon), un Battaglione Ufficiali (Ojjiziers-Bataillon),<br />
una sezione cacciatori di carro (<strong>SS</strong>-Panzerjager-Abt. 29), un'un<strong>it</strong>à di<br />
pronto impiego (Kommando), un<strong>it</strong>à di riserva (Ersatz-Einhe<strong>it</strong>en) e un Depos<strong>it</strong>o<br />
e addestramento reclute (Rekr. Aujjang-Depot) a Cremona. Naturalmente<br />
fanno parte dell'organico la Polizia Mil<strong>it</strong>are (Feldgendarmerie),<br />
il Tribunale divisionale da campo (Feldgericht), il carcere (Kerker), la<br />
compagnia amministrazione (Verwaltungskompanie), la compagnia riforni-<br />
240<br />
l<br />
i (Nachschubskompanie), la compagnia san<strong>it</strong>à ( an<strong>it</strong>i.i1slwmpanie),<br />
m en fri' . . (D l<br />
d<br />
colonne trasporti (1. ,.md 2. Kw. K%nnen), un u lCIO Interpreti 0 -<br />
ue . .,<br />
mel-Scheramt), .la pos~a da cam'p0 (F~ldpo.rtamt» .la sezlOD v~terlTIaJ'l.a<br />
(Vele r inli1'abl e~ lung) J Il contro plOnagglo (Ab.weh~ ·) , I c~ ll egamenl1 teIefont-<br />
. e telex i servizi d'informazione meteorologica, Il genio.<br />
CI ' '1 G T '<br />
La divisione, così ome pro pettata, è un po' mi za e eorge e<strong>SS</strong>ITI,<br />
lore di un'opera melicolosa sulle Forze rmate naziste (Verbtinde und<br />
~'/JPp en dcI' deulschen Wehrmacht und Wa!f.e~ <strong>SS</strong> im Z weilen. We lt~rieg<br />
1939- 1945 ) pubb1i.cata dal Bundesa1'Chw-MI/zUi1'al'chw della GeJ1maOla red<br />
l'aie con la collaborazione dell'Arbe<strong>it</strong>kreis jUl' Wehrjorschung e stampata<br />
d:Ua Casa ed<strong>it</strong>rice E.S. Miuler b- Solm Gmbl! di Francoforl~ sul Meno,<br />
'sa che «la formazione di un terzo Reggimento e l'ampliamento del<br />
pre C I . . , d' .<br />
Reggimento di artiglieria non sono menZIOnati » nell allO a nOI sopra clta-<br />
[O. Tuttavia, sempre in aprile, compaiono un nuovo Comando ~el B~ttaglione<br />
Fucilieri 29 (Stab des Fils. Btl. 29), un comando della sez~one n~or~<br />
nimenti reggimentale (Stab des Verso Rgts.), una compagma g~men<br />
(Pion.Kp.) e una compagnia per le informazioni (Nachr.-Kp.). Nel manuali<br />
che indicano le un<strong>it</strong>à d~lla Wehrmacht e della <strong>SS</strong> - le Schematlsche<br />
Kriegsgliederungen - la formazione di u~a divisione in .Italia ~on è .menzionata,<br />
ma, anche se gli atti veri e propn sono comparsI a meta apnle, la<br />
asc<strong>it</strong>a della divisione, come risulta da altri documenti, risale al 9 marzo<br />
~ 945. Il problema è puramente burocratico, di classifica storico-mil<strong>it</strong>are:<br />
sul piano pratico il documento usc<strong>it</strong>o dagli uffici <strong>SS</strong> di Ber.l~no. no~ apporta<br />
alcuna modifica alla s<strong>it</strong>uazione, che è disastrosa, e anche plU di pnma.<br />
Mentre tutto ciò avviene "Avanguardia" pubblica a Milano un articolo<br />
di fondo allucinante. Siamo al 31 marzo, mancano 25 giorni alla fine, è int<strong>it</strong>olato<br />
L'imperativo dell'ora e dice: «Anche per l'Italia v~r:à l'ra i~ cui ci<br />
saranno più uomini al fronte e ~elle offici~e e meno uoml~1 nel ~af:e. e sot~<br />
to le gallerie. Occorre prepararsI per quell ora e tagliare dietro di se I ponti<br />
delle comod<strong>it</strong>à e dell'egoismo: questo è il comandamento dell'ora! » . Quando<br />
si accenna a «meno uomini sotto le gallerie» è chiaro che si indica Milano<br />
con la Galleria V<strong>it</strong>torio Emanuele, il punto di passeggio coperto che<br />
va da Piazza del Duomo a Piazza della Scala. Ma è un linguaggio fuori<br />
della realtà, una mania di persecuzione, che ricalca le veline del regime fascista<br />
defunto: non ci sono in galleria, tra l'altro semidistrutta dai bombardamenti,<br />
né giovanotti con i capelli ricciuti né signorine profumate dalle<br />
gambe fini e slanciate né signori che portano a passeggio il cagnolino, ~om~<br />
nelle vignette di Boccasile. I primi redattori dei giornaletti stampat~ da~<br />
nuclei propaganda dei Battaglioni <strong>SS</strong> scrivevano così ~pp~na tornat.! da!<br />
Lagel' in Germania; i redattori del settimanale nazista di Milano cont~nuano<br />
ancora adesso nello stesso stile, anche se la c<strong>it</strong>tà è deserta, piena d! macerie<br />
e di paura, con le pattuglie che girano di notte e di giorno ed i treni<br />
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