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Le SS italiane - Giuliocesaro.it

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meglio) e gli hanno consegnato le armi. Il 3 novembre si è battuto contro le<br />

<strong>SS</strong>, pur sapendo cosa gli sarebbe cap<strong>it</strong>ato se fosse stato catturato. A questo<br />

punto i "band<strong>it</strong>i" l'hanno inv<strong>it</strong>ato a tornarsene a casa sua, dove l'aspetta la<br />

moglie e un figlio. Olivi eri ha detto di «no l>. «Rimango con voi fino alla fine<br />

l>. Il 20 febbraio 1945, durante un rastrellamento nazista, una raffica<br />

di m<strong>it</strong>ragliatore l'ha abbattuto accanto ad un altro partigiano. I "band<strong>it</strong>i"<br />

adesso si radunano, int<strong>it</strong>olano al suo nome la compagnia guastatori<br />

del comando Battaglione Alpini Susa in via di cost<strong>it</strong>uzione e stabiliscono,<br />

a fine guerra, di concedere un sussidio alla vedova dell'ex-<strong>SS</strong> <strong>it</strong>aliana.<br />

Un altro volontario nelle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong>, un tenente del genio in SPE (servizio<br />

permanente effettivo) di cui il documento che abbiamo esaminato non<br />

rivela il nome perché le operazioni belliche non sono ancora fin<strong>it</strong>e, fatto<br />

prigioniero nel luglio 1944, è entrato a far parte della formazione giellista<br />

che l'ha catturato il mese successivo. Promosso anche lui "allievo patriota",<br />

il 12 settembre, di sera, ha partecipato con estremo coraggio al sabotaggio<br />

della ferrovia Susa-Bussoleno, a poche diecine di metri da una batteria tedesca.<br />

Poi ha guidato molte altre azioni fino a diventare il comandante del<br />

plotone sabotatori della 36' compagnia partigiana. Il 12 marzo 1945 i<br />

"band<strong>it</strong>i" l'hanno promosso "patriota" ridandogli sul campo il grado di tenente<br />

che aveva nell'eserc<strong>it</strong>o regolare. « Lo richiediamo tutti », dice il documcnto<br />

con cui viene presentata la proposta, «dal Comandante all'ultimo<br />

uomo, e tutti se ne rendono garanti. Viva I>Italia libera! " 24. La proposta,<br />

del tutto eccezionale, è sub<strong>it</strong>o accettata. E il tenente continuerà a battersi<br />

riuscendo a sopravvivere alla guerra. Se fosse caduto in mano alle <strong>SS</strong> <strong><strong>it</strong>aliane</strong><br />

dalle cui file era usc<strong>it</strong>o, nessuno l'avrebbe salvato dal plotone d'esecuzIOne.<br />

CAPITOLO XII<br />

NASCE, MA SOLTANTO PER 50 GIORNI,<br />

LA 29' DIVISIONE <strong>SS</strong> ITALIANE<br />

<strong>Le</strong> vignette di Boccasile <strong>SS</strong><br />

Osservando le vignette di Boccasile su "Avanguardia" uno potrebbe anche<br />

credere di star sfogliando un giornale di altri pianeti che riferisce di uomini<br />

fanatici che fanno a gara nello scannarsi. Invece quello è proprio un giornale<br />

della Milano nazifascista 1944-45 che affonda con tutta un'epoca, il<br />

fronte è a poche ore d'automobile e lui, il disegnatore più'famoso del Regime,<br />

chiuso in uno studio sorvegliato da uomini armati, continua a schizzare<br />

donne procaci e luridi americani o ebrei. Tra poco si udranno anche i cannoni<br />

degli Alleati, ma lui non si scompone: in corpo ha una tale carica di<br />

odio contro la democrazia e, invece, un tale affetto per gli uomini che si<br />

fregiano del teschio da non avvertire il correre del tempo e l'avvicinarsi<br />

dell'apocalisse. Oppure l'avverte, e vuole perdersi in essa.<br />

Su "Avanguardia" L'angolo di Boccasile ha sempre qualche trovata: la<br />

penna che schizza le figure intinge con voluttà nel veleno. Ad esempio: due<br />

signorine dal seno straripante, la v<strong>it</strong>a esile, le gambe lunghissime, le gonne<br />

corte guardano passare un caporale americano dal muso di scimmia. «Ha<br />

fatto cadere molte donne <strong><strong>it</strong>aliane</strong> ai suoi piedi », dice una. «Sex appeal »,<br />

chiede l'altra. «No», risponde la prima, «pistola-m<strong>it</strong>ragliatrice».<br />

Oppure: c'è una signorina, sempre dal seno prorompente, che giace a<br />

terra, in una pozza di sangue. Ha le gonne alzate e le gambe floride spuntano<br />

in avanti. C'è un soldato negro americano che spiega la s<strong>it</strong>uazione ad<br />

un vigile, che potrebbe essere di Milano: «No bodevo sabere che qui stare<br />

viedado fare gomplimenti a signorine. Gabirete, da Sing-Sing hanno mandado<br />

me a liberare Idalia e ... l'abidudine ... ».<br />

Oppure ancora, con evidente doppio senso, Un ufficiale alleato si rimette<br />

gli stivaloni stando seduto sulla sponda del letto di una ragazza allegra,<br />

dalle gonne cortissime. «È vero», gli chiede la ragazza, «che dovete<br />

prendere Berlino entro il 15 novembre". «Oh yes », risponde l'ufficiale,<br />

«entro il15 o il 16».<br />

Un'altra, comparsa nella rubrica Cose d'America. C'è Nic - sta scr<strong>it</strong>to<br />

proprio cosÌ - seduto su una poltrona, e sembra Al Capone. Ha una gran-<br />

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