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Bitches Brew<br />
M<strong>il</strong>es Davis era stato soprattutto sollecitato dalle pressioni della<br />
produzione per allestire un ‘prodotto’ che tenesse <strong>il</strong> passo con le<br />
vendite degli artisti rock da poco scritturati dalla Columbia. Così la<br />
visione artistica di M<strong>il</strong>es poté entrare in una fruttuosa tensione con<br />
gli interessi del suo editore, producendo una quantità di tentativi<br />
musicalmente straordinari anche quando meno riusciti, e che culmineranno<br />
appunto nel doppio album uscito nel 1970. Tutto questo<br />
non sarebbe però successo senza la sott<strong>il</strong>e mediazione di Teo Ma -<br />
ce ro, produttore-compositore, che seppe indirizzare le intuizioni e le<br />
direttive di M<strong>il</strong>es entro una cornice compositiva in senso rigoroso.<br />
Egli era infatti un compositore uscito dalla Ju<strong>il</strong>liard (commissioni da<br />
Leonard Bern stein), un sassofonista di tutto rispetto (con Charles<br />
Mingus, tra gli altri) e un pioniere della musica elettroacustica che<br />
frequentava Ed gar Varèse. Macero amava sperimentare con <strong>il</strong> montaggio<br />
dei na stri, e in effetti Bitches Brew non sarebbe quello che è<br />
senza <strong>il</strong> suo sa pien te lavoro di ricomposizione. Que sto album è in -<br />
fatti un vero e proprio compendio di tutte le possib<strong>il</strong>ità di intervento<br />
sul ‘girato’ in fase di montaggio: a partire dal non-intervento, ossia<br />
dalla documentazione pura e semplice, alla correzione, fino al completo<br />
stravolgimento della sequenza registrata.<br />
Consultando un corposo materiale d’archivio, insieme alle innumerevoli<br />
carte raccolte da Teo Macero, e grazie all’accesso ai nastri<br />
di lavoro conservati presso la Sony Music (già Columbia), in Bitches<br />
Brew. Genesi del capolavoro di M<strong>il</strong>es Davis (Il Saggiatore) abbiamo<br />
ricostruito minutamente la genesi di Bitches Brew. Il racconto<br />
abbraccia i tre anni, 1968-1970, in cui la musica di M<strong>il</strong>es conobbe<br />
forse l’evoluzione più interessante della sua intera carriera, e al<br />
centro del quale sta una cronaca accurata e completa delle fasi<br />
della preparazione, della registrazione e della postproduzione.<br />
Fotografie e documenti inediti <strong>il</strong>lustrano una vicenda che parte da -<br />
gli ultimi mesi del leggendario quintetto con cui M<strong>il</strong>es lavorò negli<br />
anni sessanta fino ai trionfi nel tempio del rock, <strong>il</strong> F<strong>il</strong>lmore East. Il<br />
volume è arricchito da una dettagliata cronologia che segue M<strong>il</strong>es<br />
e i suoi musicisti giorno dopo giorno per due anni, oltre a bibliografia,<br />
e discografie molto dettagliate.<br />
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