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Scarica il quaderno - Vicenza Jazz

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Francesco Martinelli<br />

88<br />

di due secoli, e fanno di questa città <strong>il</strong> più attivo e continuativo<br />

centro di cultura ebraica nel mondo occidentale.”<br />

Zorn è nato a New York nel 1953, e le sue ispirazioni vanno dai<br />

compositori d’avanguardia come Charles Ives e John Cage ai sassofonisti<br />

contemporanei come Anthony Braxton, Ornette Cole man,<br />

Albert Ayler, Roscoe Mitchell e Evan Parker, senza dimenticare <strong>il</strong><br />

blues e <strong>il</strong> rock.<br />

La ricerca sonora estrema del free gli fornisce gli strumenti per<br />

rappresentare drammaticamente la “notte dei cristalli”, <strong>il</strong> pogrom<br />

del novembre del 1938, dal quale partirono le persecuzioni contro<br />

gli ebrei nella Germania nazista. Al suo cd “Kristallnacht” del 1993<br />

partecipano Mark Feldman, Marc Ribot, Anthony Coleman, Mark<br />

Dresser, W<strong>il</strong>liam Winant, Frank London e David Krakauer: una<br />

sorta di “who’s who” della Radical Jewish Music.<br />

Nel 1994 con Dave Douglas alla tromba, Greg Cohen al contrabbasso,<br />

e Joey Baron alla batteria, Zorn fonda i Masada, uno dei suoi<br />

progetti di maggior impatto, ispirato al quartetto di Ornette Cole -<br />

man con Don Cherry, Charlie Haden e B<strong>il</strong>ly Higgins o Ed Blackwell<br />

alla batteria. In uno dei primi articoli italiani sul gruppo, Marcello<br />

Lorrai scrive: “Zorn forza <strong>il</strong> klezmer in una dimensione informale e<br />

contemporanea, mettendolo, anche se fugacemente, in rapporto<br />

con <strong>il</strong> linguaggio del jazz di ricerca e dell’avant-garde; e pare interessato,<br />

nel r<strong>il</strong>eggerlo, più che al lato giocoso e di socialità popolare,<br />

su cui sembra invece porre l’accento <strong>il</strong> clarinettista neroamericano<br />

Don Byron, all’aspetto più profondo di struggimento e di<br />

malinconia, che, prodotto da una situazione specifica di discriminazione,<br />

riesce ad assurgere a espressione di valore universale”.<br />

Ormai sciolti nella formazione originale, i Masada oltre ad aver<br />

prodotto una enorme discografia in varie formazioni hanno costituito<br />

la sorgente del book compositivo di Zorn, da lui adattato a<br />

gruppi di soli archi, per piano, o alla versione elettrica del gruppo<br />

con Marc Ribot e Cyro Baptista.<br />

Buona parte dei collaboratori di Zorn si trovano nelle opere dedicate<br />

alla tradizione ebraica dal clarinettista afroamericano Don<br />

Byron, <strong>il</strong> cui disco dedicato nel 1992 a Mickey Katz fu particolar-

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