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Francesco Martinelli<br />
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pri gruppi come la Raderman’s Novelty Orchestra.<br />
Il diverso contesto sociale porta alla fusione tra la musica strumentale<br />
da ballo, tradizionalmente separata da quella vocale, e<br />
l’accompagnamento dei cantanti nelle canzoni e nel teatro musicale<br />
yiddish. Nello stesso tempo musicisti ebrei forniscono musiche<br />
“regionali” per ristoranti russi e club di danza del ventre greci<br />
e armeni, presentandosi ironicamente come cosacchi o rumeni, e<br />
mescolandosi con strumentisti di altre minoranze etniche.<br />
Afferma Coen: «Sul piano musicale tutto ciò si tradusse in un<br />
nuovo tipo di musica, che coniugava <strong>il</strong> sound ebraico con le nuove<br />
frontiere sonore offerte dal jazz. Esistono dei punti di contatto<br />
innegab<strong>il</strong>i tra la musica degli immigrati ebrei e le prime forme di<br />
jazz degli afroamericani. I musicisti di entrambe le tradizioni provenivano<br />
da ambienti socioeconomici e culturali dominati dallo<br />
strapotere dell’America bianca e protestante. Sul piano più strettamente<br />
musicale, gli organici strumentali erano accomunati da<br />
una massiccia presenza di ottoni su cui dominava <strong>il</strong> solismo del<br />
clarinetto. Se gli ebrei portarono a casa gli strumenti che avevano<br />
imparato a suonare nelle bande delle armate zariste, i musicisti<br />
afroamericani degli stati del Sud si impossessarono di trombe e<br />
tromboni abbandonati dopo la fine della guerra civ<strong>il</strong>e americana.<br />
Lo stesso approccio vocalizzante, l’uso del vibrato e dei glissati, <strong>il</strong><br />
gusto per la varietà timbrica connotano questi due mondi musicali,<br />
più vicini di quanto si possa immaginare».<br />
Il teatro musicale yiddish e quello afroamericano esercitarono la<br />
loro influenza sulla nascente tradizione di Broadway e sui compositori,<br />
molti dei quali ebrei, come Jerome Kern, Irving Berlin,<br />
George Gershwin, Cole Porter, Hoagy Carmichael, Harold Arlen e<br />
Richard Rodgers, autori dell’industria editoriale che veniva chiamata<br />
Tin Pan Alley, per <strong>il</strong> fracasso causato dai pianisti che eseguivano<br />
i brani davanti a possib<strong>il</strong>i compratori.<br />
L’esempio più noto di questa complessa interazione è quello che<br />
viene considerato <strong>il</strong> primo f<strong>il</strong>m sonoro, “Il cantante di jazz” di Alan<br />
Crosland, del 1927, in cui Al Jolson (Asa Yoelson) di origine lituana<br />
interpreta una storia direttamente ispirata alla sua vicenda perso-