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Il jazz di Re Salomone<br />
armonie di passaggio con accordi diminuiti e di settima, seconde<br />
e seste minori, con un forte cromatismo.<br />
Musica ebrea nel Nuovo Mondo<br />
Malgrado i primi coloni ebrei in America fossero di origine sefardita,<br />
arrivati al seguito dei portoghesi fin dal 1654, sono le succes -<br />
sive ondate d’emigrazione dalla Germania e dall’impero zarista a<br />
fornire la massa delle comunità ebraiche delle metropoli americane<br />
come Chicago e New York. Solitamente gli emigranti ebrei trovavano<br />
lavoro nel campo del tess<strong>il</strong>e e dell’abbigliamento come<br />
venditori ambulanti e nelle fabbriche dai turni massacranti, vivendo<br />
in quartieri affollati e in alloggi malsani affittati a prezzi proibitivi.<br />
Nel 1924, con la chiusura delle frontiere, viene fissata la data<br />
finale dell’influenza europea, e le nuove generazioni di ebrei del<br />
nuovo continente iniziano ad assorbire accanto alla canzone yiddish<br />
e alla musica klezmer tradizionale dei genitori la nuova musica<br />
da ballo americana: fox–trot, two-steps, charleston. Ha scritto<br />
Francesco Spagnolo: «Innanzitutto, l’organico strumentale si trasformò<br />
acquisendo i connotati delle orchestre americane da vaudev<strong>il</strong>le.<br />
Strumenti come lo tsimbl (zimbalon) vennero praticamente<br />
abbandonati, mentre si diffusero cornetta, pianoforte, trombone<br />
a coulisse, banjo, batteria e sassofono. La differente orchestrazione<br />
non era dovuta soltanto alle mutate esigenze st<strong>il</strong>istiche:<br />
un ensemble dal sound più corposo era assai più indicato a raggiungere<br />
le orecchie degli ascoltatori nelle grandi sale da ricevimento<br />
del Nuovo Mon do. I mutamenti si fecero presto sentire:<br />
con <strong>il</strong> modificarsi degli ar rangiamenti, e soprattutto con la progressiva<br />
sostituzione del clarinetto, strumento dalla voce più udib<strong>il</strong>e,<br />
al violino quale strumento leader del discorso musicale».<br />
Negli anni Venti la Yiddish American <strong>Jazz</strong> Band di Joseph Cher -<br />
niavsky comprende i clarinettisti Naftule Brandwein, nato in Gali -<br />
zia ed emigrato negli USA nel 1908, e Dave Tarras, di origini ucraine<br />
ed arrivati negli USA nel 1921, ambedue provenienti da famiglie<br />
di klezmorim. Il trombonista Harry Raderman nello stesso<br />
decennio collabora con Earl Fuller e Ted Lewis oltre a guidare pro-<br />
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