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Scarica il quaderno - Vicenza Jazz

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Maurizio Franco<br />

62<br />

l’incrocio musicale tra retaggio nero e mondo europeo, dal quale <strong>il</strong><br />

jazz è nato, aveva già avuto un suo sv<strong>il</strong>uppo newyorchese con <strong>il</strong><br />

cosiddetto Stride Piano, derivato dal Ragtime e indubbiamente <strong>il</strong><br />

più complesso, orchestrale e concertistico st<strong>il</strong>e pianistico della storia<br />

del jazz. Anzi, probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> primo st<strong>il</strong>e individuale di tutta la<br />

storia del jazz, fiorito nei locali di Harlem e con protagonisti soprattutto<br />

strumentisti e compositori neri del calibro di James P. John -<br />

son, W<strong>il</strong>lie “The Lion” Smith e Thomas “Fats” Wal ler. Il loro modo<br />

di suo nare, basato su molteplici figurazioni della mano sinistra, che<br />

si intrecciavano paritariamente (quindi non in funzione di accompagnamento)<br />

con le linee eseguite dalla mano destra, era debitore<br />

del Ragtime, ma si apriva ad inflessioni blues e contemplava<br />

aspetti estemporizzativi basati sulla variazione. Questo st<strong>il</strong>e si evolverà<br />

verso la fine degli anni ’20 grazie alla grande personalità di Earl<br />

Hines, partner di Louis Armstrong e iniziatore della linea moderna<br />

dello strumento, basata sulla predominanza delle idee melodiche<br />

della mano destra. Come si può notare, la scena musicale jazzistica<br />

si dimostrava rapida nei cambiamenti e proponeva la convivenza<br />

di idee e soluzioni musicali differenti. Sempre a proposito di una<br />

linea autoctona del jazz di New York, dobbiamo ricordare che la<br />

musica per grande orchestra è soprattutto un prodotto della città e,<br />

sin dagli albori, non tenne conto degli aspetti polifonici, che erano<br />

invece la prerogativa degli st<strong>il</strong>i provenienti da New Orleans. Sarà<br />

Fletcher Henderson, più di ogni altro, a dare vita alla prima big band<br />

della storia jazzistica, ma dobbiamo a Paul Whiteman la realizzazione<br />

del passaggio dall’orchestra sinfonica alla dance band di ampie<br />

dimensioni. Henderson e Whiteman, un pianista e compositore<br />

afroamericano e un violinista e direttore d’orchestra bianco, sono i<br />

due poli del jazz orchestrale degli anni ’20 prima dell’arrivo sulla<br />

scena di Duke Ellington, a riprova della varietà di proposte presenti<br />

in un ambito che, come abbiamo già sottolineato indicando alcuni<br />

dei suoi percorsi, si presentava incredib<strong>il</strong>mente ricco. Hen der -<br />

son, insieme al suo arrangiatore Don Redman, sv<strong>il</strong>uppava le trame<br />

che sarebbero poi sfociate nello st<strong>il</strong>e Swing, dando spazio al linguaggio<br />

solistico e facendo dialogare tra loro le sezioni orchestrali;

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