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Scarica il quaderno - Vicenza Jazz

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Enzo Boddi<br />

52<br />

mus intriso di soul e r&b della natia Ph<strong>il</strong>adelphia; le radici ebraiche.<br />

Tant’è vero che in molti casi le sue analisi, sempre volte ad evitare<br />

l’approccio convenzionale della variazione, hanno dato luogo a vere<br />

e proprie reinvenzioni.<br />

L’opera di Gustav Mahler (1860-1911) è stata scandagliata a fondo<br />

da Caine con esiti artistici ancora insuperati. Del compositore au -<br />

striaco Caine è riuscito a recuperare ed elaborare in una sintesi di<br />

stringente attualità <strong>il</strong> respiro drammatico, <strong>il</strong> retaggio del Ro man ti ci -<br />

smo di area germanica, certi fermenti anticipatori del l’Espres sio ni -<br />

smo viennese e la matrice ebraica con le sue contraddizioni. Nato<br />

a Kalischt in Boemia da un’um<strong>il</strong>e famiglia di commercianti ebrei,<br />

Mahler si era infatti dovuto convertire al cat to licesimo nel 1897, in<br />

funzione della nomina a direttore dell’Opera di Vienna.<br />

La ricognizione mahleriana di Caine ebbe inizio nel 1997 con la realizzazione<br />

di “Urlicht-Primal Light”, senz’altro uno dei vertici della<br />

sua produzione, con <strong>il</strong> supporto di una formazione di assoluto r<strong>il</strong>ievo:<br />

Dave Douglas (tromba), Josh Roseman (trombone), David<br />

Binney (soprano), Don Byron (clarinetto), Mark Feldman (violino),<br />

Larry Gold (cello), Danny Blume (chitarra ed elettronica), Michael<br />

Formanek (contrabbasso), Joey Baron (batteria), Aaron Bensous -<br />

san, Arto Lindsay e Dean Bowman (voce), DJ Olive (giradischi). In<br />

quest’incisione si riscontrano molteplici indizi dei criteri operativi<br />

adottati da Caine, a cominciare dal sapore popolare – a tratti riecheggiante<br />

un’orchestrina klezmer – che permea la marcia funebre<br />

dalla Sinfonia n. 5. Un estratto dal terzo movimento della Sinfonia<br />

n. 1 è animato da una serie di invenzioni in cui prevale <strong>il</strong> retaggio di<br />

New Orleans, segnatamente nelle polifonie e nei timbri sporchi di<br />

tromba e clarinetto. Un frammento dei Kindertotenlieder osc<strong>il</strong>la tra<br />

una bossa stralunata, resa ancor più anomala dalla cant<strong>il</strong>ena di<br />

Lindsay, e un piano trio solidamente jazzistico. L’Adagietto della<br />

Sinfonia n. 5 – reso celebre anche dalla colonna sonora di Morte a<br />

Venezia di Visconti – è sottoposto ad un processo di progressiva<br />

aggregazione e disgregazione attraverso la dialettica tra Douglas e<br />

Byron. Lo hazan (cantore di sinagoga) Bensoussan è protagonista con<br />

melismi e cant<strong>il</strong>lazioni in Des Knaben Wunderhorn e Der Abschied.

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