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Uri Caine,<br />
musicista<br />
del nostro tempo<br />
di Enzo Boddi<br />
Il controverso rapporto tra musica<br />
classica e jazz è spesso stato affrontato<br />
con eccessivi timori reverenziali<br />
da molti di coloro che – indipendentemente dall’area di appartenenza<br />
– vi si fossero avventurati. Con <strong>il</strong> solo risultato di rimanere a<br />
metà del guado, senza “appropriarsi” veramente della materia, ma<br />
semplicemente adattandola al proprio linguaggio. Senza qui esprimere<br />
giudizi di merito, tra i numerosi esempi affiorano alla mente<br />
gli esperimenti compiuti alla fine degli anni Cinquanta da Gunther<br />
Schuller alla ricerca di una terza corrente poi denominata appunto<br />
“Third Stream”; la componente contrappuntistica di matrice ba -<br />
chia na innestata da John Lewis nel Modern <strong>Jazz</strong> Quartet; le operazioni<br />
pionieristiche di Jacques Loussier e Swingle Singers negli<br />
anni Sessanta; l’Ornette Coleman sinfonico di “Skies of America”;<br />
la trasposizione per quartetto d’archi del repertorio di Thelonious<br />
Monk e B<strong>il</strong>l Evans operata dal Kronos.<br />
Nella sua corposa produzione, documentata essenzialmente dall’etichetta<br />
tedesca Winter & Winter a partire dal 1997, Uri Caine ha<br />
esplorato <strong>il</strong> repertorio di vari autori classici con procedimenti non di<br />
rado radicali, spesso conditi da una certa dose di (auto)ironia. In<br />
altre parole, si è posto <strong>il</strong> problema da un’angolazione particolare:<br />
invece di “jazzificare” la materia, magari con interventi di facciata,<br />
ha messo a punto dei procedimenti che – partendo da una traccia<br />
originale – gli hanno permesso di compiere numerosi collegamenti<br />
con altri mondi. Aprendo una porta dopo l’altra all’interno di una<br />
complessa architettura, Caine convoglia in queste nuove pagine le<br />
principali componenti della sua identità di musicista a tutto tondo:<br />
la solida formazione jazzistica abbinata al bagaglio classico; l’hu-<br />
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