13.02.2015 Views

Lavieri

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

come un barattolo di pelati, bastone levato in aria a vedere di<br />

buttar giú qualche stella, e giostra su sé stesso come un pupazzo<br />

saraceno. — Ma chi è ’stu Napulïone i’ nun l’aggio mai ntiso.<br />

— E mmanco ll’aje veduto, nce scummetto! — strafotte uno<br />

scugnizzo seduto, scalzo, simile a Huck Finn, e schiatta a ridere:<br />

seduto su di un’alta botte.<br />

Ai piedi della botte, un malandrino dall’aria di un moscone,<br />

chino, trivella il legno e raccoglie lesto il ben spillato scuro denso<br />

nettare dentro una tazza che avidamente aspetta si colmi tutta<br />

per poi tutta svuotarsela dentro le volpine fauci.<br />

— Stanotte v’ ’a damme a gratisse! — esclama sorridendo una<br />

sfarfallante prostituta, quella fucsia delle tre, e porge il bracciotto<br />

al braccetto dello scugnizzo, che salta giú e in quattro salti li ha<br />

già inghiottiti il nero di un vicolo. Le altre due prendono con sé<br />

rispettivamente il malandrino e il suo compare, il finto cieco.<br />

— Addó me purtate — scherza — i’ nun ce veco.<br />

— Vie’! vie’, ca te facimme tuccà!<br />

Si leva un grido, un bambino è morto, nessuno mi sente. Le<br />

prostitute ridono troppo forte.<br />

La danza delle maschere ha rotto il cerchio, e ora si snoda<br />

serpentina intorno alle case, sussultoria, costante. Fascia tutto.<br />

È un treno a molle. Un vecchietto distratto viene urtato, perde<br />

il cappello, resta a guardare come un battilocchio. Non lo sa che<br />

arriva Napoleone<br />

La tarantella di Rossini.<br />

14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!