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gazzetta 326 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA<br />

Carbonia . Anno XVI n° <strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005 . Euro 1,03 . e-mail: <strong>gazzetta</strong><strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />

www.<strong>gazzetta</strong><strong>del</strong>sulcis.it<br />

ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE<br />

Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />

Tel. 0781.64324 - 674922<br />

LAVORI DI BONIFICA IGEA-ATI IFRAS<br />

La Regione ha finalmente messo<br />

in moto il capitolo <strong>del</strong>le bonifiche<br />

assegnando la competenza di tali interventi<br />

alla società Igea che detiene<br />

professionalità adeguate e titolarità<br />

d’intervento. Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Ambiente Tonino Dessì,<br />

la Giunta ha dato il suo benestare<br />

mediante una convenzione con Igea.<br />

L’Assessore <strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />

in sede di Giunta, ha ricordato<br />

che il Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

n. 468 <strong>del</strong> 18 settembre<br />

2001, attuativo <strong>del</strong>la L. 426/98, ha<br />

individuato le aree <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong><br />

Guspinese tra quelle di interesse<br />

nazionale ai fini <strong>del</strong>la bonifica<br />

dei siti inquinati da effettuare secondo<br />

le modalità stabilite dal Decreto<br />

<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente n. 471<br />

<strong>del</strong> 1999. Con lo stesso decreto n.<br />

468 <strong>del</strong> 2001 sono stati ripartiti i fondi<br />

disponibili tra le Regioni; alla Sardegna<br />

è stato attribuito un contributo<br />

di € 12.394.965,57 per il biennio<br />

2002-2003 e € 1.704.307,77 annuali<br />

quale limite d’impegno ventennale<br />

per l’accensione di un mutuo pari a<br />

€ 21.848.866,38.<br />

L’Assessore ha ricordato ai colleghi<br />

Monteponi<br />

di Giunta che il 23 ottobre 2001 è<br />

stata stipulata una convenzione tra<br />

Ministero <strong>del</strong> Lavoro, Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />

Ministero per i Beni e<br />

le Attività Culturali, Ministero <strong>del</strong>le<br />

Attività Produttive e la Regione Autonoma<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, con la quale<br />

veniva individuata l’ATI-IFRAS<br />

- Intini - Servizi Globali - come<br />

referente per consentire, attraverso<br />

la stabilizzazione di 486 lavoratori<br />

socialmente utili, l’avvio dei lavori<br />

di bonifica, risanamento ambientale,<br />

valorizzazione archeologica e<br />

museale, risanamento nelle aree ex<br />

minerarie.<br />

II servizio Gestione dei Rifiuti e Bonifica<br />

dei Siti Inquinati <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

ha inoltre predisposto la bozza <strong>del</strong>la<br />

convenzione che attribuisce alla Società<br />

IGEA, così come<br />

previsto dalla <strong>del</strong>iberazione n. 25/47<br />

<strong>del</strong> 3 giugno 2004, un contributo di<br />

€ 12.394.965,57 pari al 50%<br />

<strong>del</strong>le spese da sostenere per l’attività<br />

da svolgere, nel rispetto <strong>del</strong> comma<br />

1 <strong>del</strong>l’art. 5 <strong>del</strong> DM Ambiente<br />

468/01 che ammette il concorso<br />

pubblico, nella realizzazione degli<br />

interventi di messa in sicurezza, di<br />

caratterizzazione, di bonifica e ripristino<br />

ambientale, anche qualora ci si<br />

trovi in presenza di soggetti<br />

privati titolari di diritti reali su beni<br />

immobili.<br />

La Giunta ha inoltre dato mandato<br />

all’Assessorato <strong>del</strong>l’Industria di<br />

reperire, nel prossimo quadriennio,<br />

in qualità di azionista unico <strong>del</strong>la<br />

Società IGEA, quota parte corrispondente<br />

al rimanente 50% <strong>del</strong>l’intervento<br />

complessivo proposto, pari<br />

a ulteriori € 12.394.965,57 e di dare,<br />

inoltre, specifiche direttive alla Soc.<br />

IGEA. affinché si dia seguito operativo<br />

all’Intesa preliminare sottoscritta<br />

con l’ATI-IFRAS, approvata con<br />

Delib.G.R. n. 14/45 <strong>del</strong> 18.3.2004,<br />

per garantire la fattibilità di tutte le<br />

attività previste all’art. 2 <strong>del</strong>la Convenzione<br />

stipulata tra la R.A.S. e<br />

l’ATI IFRAS.<br />

PAG. 7<br />

LA FORZA DELLA RAGIONE<br />

SULL’ENTE PARCO GEOMINERARIO<br />

PAG. 5<br />

VENTICINQUE ANNI DI LAVORO<br />

DI PADRE SALVATORE MORITTU<br />

Padre Salvatore Morittu<br />

PAG. 18<br />

CARBONIA<br />

TANTA VOGLIA DI CULTURA<br />

PORTOVESME<br />

LA ILA SI CONSOLIDA<br />

ILA<br />

PAG. 5<br />

Carbonia - Teatro<br />

PAG. 21


2<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Regione<br />

IL GOVERNO RICONOSCE ED EROGA<br />

LA PRIMA PARTE DEL CONTENZIOSO<br />

PER IL GETTITO FISCALE IVA ED IRPEF<br />

DA DESTINARE ALLA SARDEGNA<br />

I rappresentanti <strong>del</strong>le Organizzazioni<br />

sindacali e <strong>del</strong>le Associazioni<br />

imprenditoriali, Giampaolo<br />

Diana <strong>del</strong>la CGIL, Mario<br />

Medde <strong>del</strong>la CISL e Gino Mereu<br />

<strong>del</strong>la UIL, nonché Gianni Bigio<br />

<strong>del</strong>la Confindustria Sardegna,<br />

Francesco Porcu <strong>del</strong> tavolo di<br />

Coordinamento Associazioni<br />

datoriali, si sono incontrati col<br />

Ministro <strong>del</strong>l’Interno Giuseppe<br />

Pisanu e, successivamente, col<br />

Sottosegretario <strong>del</strong> Consiglio<br />

Gianni Letta, per fare il punto<br />

sul dialogo Stato-Regione in ordine<br />

alle entrate tributarie <strong>del</strong>la<br />

Sardegna.<br />

I due rappresentanti <strong>del</strong> Governo<br />

hanno ribadito l’impegno<br />

già assunto dal Presidente <strong>del</strong><br />

Consiglio Silvio Berlusconi a<br />

provvedere, in via amministrativa<br />

entro il corrente anno, ad<br />

erogare un anticipo sulla base<br />

dei dati <strong>del</strong> 2003, pari a 193 milioni<br />

di euro per ciascuno degli<br />

anni 2004 e 2005.<br />

Naturalmente, precisa una nota<br />

<strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

dei Ministri, resta fermo l’impegno<br />

ad attivare le sedi istituzionali<br />

competenti per definire l’intero<br />

contenzioso nello spazio di<br />

tre-quattro mesi. Nell’esprimere<br />

soddisfazione, i rappresentanti<br />

sindacali ed imprenditoriali si<br />

sono riservati di verificare gli<br />

impegni assunti all’assito <strong>del</strong>la<br />

definizione <strong>del</strong> contenzioso.<br />

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE SORU<br />

All’arrivo <strong>del</strong>le prime notizie<br />

da Roma e <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />

<strong>del</strong> ministro Pisanu e dei sindacati<br />

regionali, Soru aveva<br />

commentato: ‘’Riconoscono<br />

che per il tramite di un semplice<br />

provvedimento amministrativo<br />

può essere definita l’IVA<br />

per il 2004 e il 2005: è quello<br />

che noi stiamo sostenendo da<br />

tre mesi. E’ quello che il Governo<br />

cercava di negare fino a<br />

due settimane fa dicendo che<br />

avremmo dovuto riferirci alla<br />

Il Gruppo <strong>del</strong>la Margherita nel<br />

ribadire il proprio impegno nella<br />

“vertenza statutaria”, riafferma la<br />

piena competenza <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione sarda nella trattativa<br />

relativa alle Entrate e giudica positivamente<br />

l’azione sinora svolta<br />

dall’On. Soru, azione caratterizzata<br />

e permeata da una forte rivendicazione<br />

autonomistica.<br />

Non è altresì condivisibile l’azione<br />

portata avanti dalle organizzazioni<br />

sindacali e imprenditoriali nell’incontro<br />

con alcuni rappresentanti<br />

<strong>del</strong> Governo, tra l’altro non competenti<br />

nella materia finanziaria:<br />

azione che di fatto può compromettere<br />

il risultato <strong>del</strong>l’intera rivendicazione.<br />

Il presunto acconto di 386 milioni<br />

di euro che viene spacciato dal<br />

Governo nazionale come risorsa<br />

aggiuntiva, altro non è che un semplice<br />

trasferimento di cassa per<br />

risorse già riconosciuteci relative<br />

all’IVA introitata dalla Stato.<br />

Il neo centralismo statale <strong>del</strong> Governo<br />

contrappone una indisponibilità<br />

totale ad un giusto risarcimento<br />

di un diritto negato alla<br />

comunità sarda in tutti questi anni.<br />

Si nega, infatti, quanto richiesto<br />

con fermezza dal Presidente Soru<br />

che reclama, già per l’anno 2006,<br />

900 milioni di euro di risorse aggiuntive<br />

relative ai trasferimenti<br />

IVA e IRPEF spettanti e quote effettivamente<br />

versate alla Regione,<br />

Commissione Stato-Regione<br />

e fare la trafila dei Siciliani, e<br />

invece per il semplice tramite<br />

di un provvedimento amministrativo<br />

si definisce l’IVA.<br />

Noi stiamo dicendo che l’IVA<br />

per il 2004 e il 2005 non può<br />

essere i 2 decimi, visto che i<br />

Siciliani hanno i 10 decimi,<br />

visto che il Trentino Alto Adige<br />

ha i 9 decimi, il Friuli ha 8<br />

decimi. Noi stiamo chiedendo<br />

per la Sardegna 7 decimi, lo<br />

stiamo chiedendo abbondantemente<br />

a ragione visto che<br />

nel frattempo le spese che lo<br />

Stato ha trasferito alla Regione<br />

sono enormi. Mentre il Governo<br />

ci propone, seppure in<br />

via di acconto, i 2 decimi, noi<br />

dobbiamo continuare a dire<br />

che non possiamo in attesa<br />

che venga definito il cosiddetto<br />

contenzioso, proporre alla<br />

Sardegna un bilancio che la<br />

strozza in maniera definitiva.<br />

La nostra mobilitazione non<br />

molla neanche di un passo.<br />

Documento Gruppo <strong>del</strong>la Margherita<br />

Sulla vertenza statutaria Sardegna<br />

IL PIANO DEI SERVIZI SOCIALI<br />

IN COMMISSIONE REGIONALE<br />

«Il nuovo piano regionale dei servizi sociali<br />

e sanitari da risposte adeguate al bisogno di<br />

benessere sociale e alla necessità di riqualificazione<br />

e promozione <strong>del</strong> welfare locale.<br />

È un punto di partenza imprescindibile per<br />

qualsiasi mo<strong>del</strong>lo di sviluppo»: l’ha dichiarato<br />

il Consigliere regionale di Progetto<br />

Sardegna Alessandro Frau, relatore <strong>del</strong><br />

documento nella Commissione consiliare<br />

Sanità, durante l’illustrazione <strong>del</strong> testo.<br />

«Il documento parte dall’analisi dei bisogni<br />

<strong>del</strong>la popolazione sarda e mette al centro dei<br />

suoi interventi la persona, la famiglia e la<br />

comunità. Si pone l’obiettivo di migliorare<br />

il sistema di protezione sociale, di favorire<br />

l’integrazione sociale dei soggetti che vivono<br />

ai margini <strong>del</strong>la società, di gettare le basi<br />

per la creazione di un tessuto forte e coeso»,<br />

ha detto ancora Frau.<br />

Per quanto riguarda il welfare locale, il<br />

consigliere di Progetto Sardegna ha spiegato<br />

che «il Piano supera alcune criticità <strong>del</strong><br />

documento precedente e punta alla progettazione<br />

di un’azione programmata e mirata<br />

<strong>del</strong>le istituzioni territoriale, capace di creare<br />

sinergia tra competenze e soggetti diversi e<br />

integrare politiche diverse come formazione,<br />

assistenza, sanità, lavoro, casa, mobilità,<br />

nonché un accordo sul mancato<br />

trasferimento <strong>del</strong>le risorse pregresse<br />

relative agli ultimi 10 anni per<br />

un importo di circa 4,5 miliardi di<br />

euro.<br />

Il Gruppo <strong>del</strong>la Margherita, nella<br />

convinzione che il difficile momento<br />

che sta attraversando la Sardegna è<br />

reso ancor più grave dall’atteggiamento<br />

<strong>del</strong> Governo che continua a<br />

negare risorse fondamentali per la<br />

nostra Regione, ritiene che allo stato<br />

dei fatti la mobilitazione generale<br />

ed unitaria di tutte le rappresentanze<br />

politiche e sociali debba mantenere<br />

toni decisamente alti e auspica il<br />

massimo consenso a sostegno <strong>del</strong>l’azione<br />

rivendicatrice portata avanti<br />

dal Presidente Soru.<br />

cultura».<br />

Infatti, «è auspicata la crescita di un sistema<br />

plurale e coordinato di interventi e servizi,<br />

in cui il pubblico sia presente in forme giuridiche,<br />

anche differenti, ma coordinate con<br />

i soggetti <strong>del</strong> terzo settore».<br />

In conclusione, Frau ha parlato <strong>del</strong>l’innovazione<br />

introdotta nel Piano dei servizi<br />

sociali: «l’introduzione <strong>del</strong> Piano di zona<br />

(legge n328/200, art.19), definito dai Comuni<br />

facenti parte di un territorio ed adottato<br />

attraverso accordi di programma». «É<br />

uno strumento per la ricomposizione <strong>del</strong>le<br />

politiche sociali, mirante a far interagire<br />

diversi soggetti, quali ASL, Comuni, Province,<br />

Scuole, Associazioni di volontariato<br />

e no profit. Alla Regione andrà il ruolo di<br />

programmazione e di verifica dei risultati,<br />

attraverso l’interazione con gli enti locali».<br />

DIGITALE TERRESTRE PIU AVANZATO<br />

PER IL PRESIDENTE RENATO SORU<br />

La Regione sarda ha chiesto che non si<br />

spenga nell’Isola il segnale <strong>del</strong>la televisione<br />

analogica. ‘’Farò una battaglia<br />

perché non si può negare ai Sardi il<br />

diritto di continuare a vedere la televisione<br />

nel modo in cui la vedono, a<br />

cominciare dai programmi <strong>del</strong> servizio<br />

pubblico’’. Il Presidente Renato Soru<br />

ha chiarito la posizione <strong>del</strong>la Regione<br />

sul passaggio alla televisione digitale<br />

terrestre che si sta preparando in Sardegna,<br />

oltre che nella Val d’Aosta,<br />

per il mese di gennaio 2006, nel corso<br />

di un incontro con una <strong>del</strong>egazione<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Stampa Sarda alla<br />

quale ha preso parte anche il presidente<br />

<strong>del</strong>la FNSI , Franco Siddi.<br />

Ai cinque rappresentanti <strong>del</strong> sindacato<br />

(oltre a Siddi, il presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Francesco Birocchi, Piergiorgio<br />

Pinna, Paolo Paolini e Celestino<br />

Tabasso) il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

ha detto: ‘’Non metteremo una lira in<br />

una operazione che si sta rivelando <strong>del</strong><br />

tutto diversa da quella che avevamo<br />

negoziato nell’aprile scorso con il Ministero<br />

<strong>del</strong>le Telecomunicazioni e le reti<br />

televisive Rai, Mediaset e La 7, firmando<br />

un protocollo che è stato totalmente<br />

disatteso’’.<br />

La richiesta che allora la Regione avanzò,<br />

impegnandosi a investire proprie risorse,<br />

era quella di cogliere l’occasione<br />

<strong>del</strong>la sperimentazione in Sardegna <strong>del</strong>la<br />

tecnologia digitale terrestre, per portare<br />

nelle case dei Sardi non semplicemente<br />

la televisione commerciale e magari a<br />

pagamento, con un’offerta limitata di<br />

programmi, ma la televisione come terminale<br />

<strong>del</strong>la rete, collegata all’adsl per<br />

l’accesso veloce a internet, a un personal<br />

computer e a un’antenna. ‘’Questa,<br />

ha detto Renato Soru, è la rete con il suo<br />

terminale televisivo: è libera, aperta,<br />

democratica, che fa sì che anche la televisione<br />

ci dia la possibilità di un utilizzo<br />

attivo, con contenuti che io decido di<br />

prendere, via etere o da internet, e che<br />

fa sì che io interloquisca con la pubblica<br />

amministrazione, oltre ad averne i servizi<br />

direttamente a casa’’.<br />

‘’Ma di questa idea <strong>del</strong>la tv digitale terrestre,<br />

ha continuato il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Regione, non è rimasto niente. I decoder<br />

che si stanno vendendo con il contributo<br />

pubblico saranno superati fra sei mesi.<br />

Non c’è traccia <strong>del</strong> decoder <strong>del</strong> genere<br />

di quello che abbiamo proposto noi, e<br />

tanto meno <strong>del</strong>l’idea di fare in Sardegna<br />

la tecnologia dei decoder. Non c’è<br />

traccia dei laboratori che la Fondazione<br />

Bordoni o le reti televisive si erano<br />

impegnate ad aprire in Sardegna nel<br />

Renato Soru<br />

campo dei servizi, <strong>del</strong>la produzione dei<br />

contenuti. Non vedo nient’altro che la<br />

pay-tv, sostenuta dal contributo pubblico,<br />

una grande operazione <strong>del</strong>le tv commerciali<br />

private, e senza investimenti,<br />

che estende enormemente il mercato<br />

<strong>del</strong>l’utenza puramente televisiva’’. La<br />

Regione Sardegna ‘’non è interessata a<br />

finanziare decoder stupidi da 10 euro, e<br />

nemmeno a fare spendere ai Sardi per<br />

vedere qualche programma televisivo in<br />

più a pagamento’’.<br />

Il Presidente <strong>del</strong>la Regione ha ricordato<br />

alla <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>la<br />

Stampa le tappe <strong>del</strong> ‘’negoziato’’ con il<br />

Ministero e le televisioni rappresentate<br />

dall’associazione DigiTv.<br />

Fu il Governo, su proposta <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Bordoni, a proporre che la<br />

Sardegna e la Valle d’Aosta, in ragione<br />

<strong>del</strong> loro isolamento, sperimentassero<br />

per prime il passaggio dalla televisione<br />

analogica a quella digitale terrestre.<br />

La Regione, interpellata, trova che la<br />

nuova tecnologia può essere uno strumento<br />

ulteriore di comunicazione, che<br />

offre un mezzo per fare comunicare<br />

meglio la pubblica amministrazione<br />

e i cittadini: una banda per i dati, una<br />

banda per l’audio-video. Comincia una<br />

trattativa, durante la quale il Presidente<br />

Soru pone la questione dei decoder, <strong>del</strong>la<br />

loro tecnologia, chiede che non siano<br />

solo strumento di ricezione passiva, che<br />

permettano l’interattività.<br />

L’idea <strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong>la Giunta è<br />

quella <strong>del</strong>la Rete (il sistema pubblico di<br />

connettività) in relazione con il digitale<br />

terrestre, per portare nelle case di tutti i<br />

Sardi, con la massima semplicità di accesso,<br />

tutto ciò che le nuove tecnologie<br />

possono veicolare, dalla televisione fino<br />

ai servizi <strong>del</strong>la pubblica amministrazione<br />

Uno scenario (la Sardegna è al primo<br />

posto in Italia per volume di investimenti<br />

pubblici nel settore) che offre all’Isola<br />

Le dimissioni dal Consiglio regionale<br />

di Pasquale Onida, sostituito<br />

<strong>del</strong> primo dei non eletti<br />

nelle file di Forza Paris nel collegio<br />

provinciale di Oristano<br />

Domenico Gallus, hanno comportato<br />

una piccola variazione<br />

nella composizione <strong>del</strong>le Commissioni<br />

permanenti. Pur non subendo<br />

stravolgimenti per effetto<br />

<strong>del</strong>le dimissioni in argomento, in<br />

quanto il neo consigliere Gallus<br />

è rimasto nello stesso gruppo<br />

Forza Paris, di cui faceva parte<br />

il dimissionario Onida, alcune<br />

Commissioni, hanno nel frattempo<br />

“completato” i loro uffici di<br />

Presidenza: Pinna è stato eletto<br />

anche importanti occasioni di sviluppo.<br />

La sperimentazione <strong>del</strong> digitale<br />

doveva infatti essere collegata all’avvio<br />

di laboratori di ricerca nel parco<br />

scientifico Polaris, con l’obiettivo di<br />

rafforzare l’identità <strong>del</strong> polo ICT (information<br />

communication technology)<br />

già insediato, con alcune aziende altamente<br />

specializzate, nelle strutture di<br />

Pula. In questo senso, le reti nazionali<br />

(Rai, Mediaset e la 7) e la Fondazione<br />

Ugo Bordoni (partner tecnologico <strong>del</strong><br />

Ministero) avevano assicurato la propria<br />

adesione alla proposta.<br />

Il Ministero condivise l’impostazione<br />

progettuale <strong>del</strong>la Regione, in particolare<br />

nella prospettiva di un intervento<br />

integrato. Quello che cioè, come aveva<br />

ricordato il presidente Soru già in occasione<br />

<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l’accordo,<br />

utilizza tutte le modalità trasmissive per<br />

superare concretamente il digital-divide<br />

portando connettività in tutti i Comuni<br />

<strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Era questo lo spirito <strong>del</strong>l’accordo che<br />

andava oltre il semplice spegnimento<br />

<strong>del</strong>l’attuale televisione analogica. La<br />

Regione puntava cioè a realizzare un<br />

“sistema”, <strong>del</strong> quale il digitale terrestre<br />

è una componente, una applicazione<br />

tecnologica. Quella che attraverso un<br />

decoder consente di ricevere a casa, sul<br />

proprio televisore (oltre ai normali programmi<br />

tv) anche i servizi “interattivi”<br />

che consentono di dialogare con l’amministrazione.<br />

Ricevendo informazioni,<br />

ma anche moduli, documenti, certificati<br />

eccetera. Tutto ciò che già è possibile<br />

avere dal proprio computer, diventerà<br />

accessibile anche col telecomando secondo<br />

semplici schemi di interrogazione<br />

e risposta sullo schermo.<br />

Il decoder da distribuire in Sardegna<br />

doveva essere già predisposto per la<br />

futura connettività. Il Presidente Soru<br />

aveva chiesto al Ministero che l’apparecchio<br />

doveva prevedere la ricezione<br />

Adsl e WiMax e la trasmissione wireless<br />

(senza fili) per servire più televisori<br />

sintonizzati su canali diversi. Il WiMax,<br />

la cui sperimentazione è in fase di avvio<br />

anche in Italia, rappresenta lo strumento<br />

per definire l’intero circuito <strong>del</strong>la<br />

connettività regionale, consentendo la<br />

copertura trasmissiva di aree non raggiunte<br />

dalle fibre ottiche.<br />

Il protocollo d’intesa firmato ad aprile<br />

conteneva tutti questi impegni, e quello<br />

<strong>del</strong>la Regione di investire proprie<br />

risorse in un progetto <strong>del</strong> genere. ‘’Io di<br />

questo non ho visto niente’’, ha ripetuto<br />

Renato Soru alla <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong> sindacato<br />

dei giornalisti.<br />

ANCORA MUTATA LA FISIONOMIA<br />

DELLE COMMISSIONI REGIONALI<br />

presidente <strong>del</strong>la Prima, Contu<br />

vicepresidente <strong>del</strong>la Terza, Rassu<br />

vicepresidente <strong>del</strong>la Quinta.<br />

Tutto ciò ha portato al definitivo<br />

assetto che consentirà alle Commissioni<br />

di svolgere il loro lavoro<br />

con regolarità. Capo servizio<br />

<strong>del</strong>le Commissioni è rimasto Ermenegildo<br />

Lallai.


Regione<br />

LA NUOVA CONTINUITA’ TERRITORIALE<br />

DISPOSTA PER AGEVOLARE I SARDI<br />

“La nuova continuità territoriale<br />

deve essere pensata<br />

prima di tutto per i Sardi che<br />

devono essere messi in condizione<br />

di viaggiare a prezzi<br />

bassi, su voli garantiti, in orari<br />

comodi e non devono essere<br />

mai più considerati cittadini<br />

di serie B”. Lo ha detto il<br />

presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />

regionale trasporti Giuseppe<br />

Pirisi (DS) durante l’audizione<br />

<strong>del</strong>l’Assessore regionale<br />

Sandro Broccia.<br />

L’esponente <strong>del</strong>la Giunta ha<br />

illustrato il progetto di continuità<br />

territoriale che sarà<br />

applicato dalla prossima primavera.<br />

Un progetto a lungo<br />

studiato dalla Giunta regionale<br />

e che ora richiede una scelta<br />

politica: agevolare i residenti<br />

o applicare tariffe indistinte<br />

(per residenti e per non residenti),<br />

come richiesto dal<br />

Ministero dei Trasporti e dall’Enac,<br />

elevando di 25 euro a<br />

tratta il prezzo dei biglietti per<br />

chi è residente in Sardegna. I<br />

pareri sono discordi. Da una<br />

parte c’è la necessità di incrementare<br />

i flussi turistici, dall’altra<br />

quella di conservare il<br />

diritto dei Sardi di viaggiare<br />

a prezzi contenuti. “La continuità<br />

territoriale, ha detto il<br />

Presidente Pirisi, è una conquista<br />

importante e tale deve<br />

rimanere. La confusione che<br />

si è creata non deve ripercuotersi<br />

sulle tasche dei Sardi e<br />

sul diritto alla mobilità.” Durante<br />

l’audizione l’Assessore<br />

ha confermato che il Ministero<br />

ha messo a disposizione<br />

15 milioni di euro e ha ribadito<br />

che l’idea <strong>del</strong>la Giunta<br />

è quella di garantire la continuità<br />

territoriale dai principali<br />

aeroporti italiani (oltre<br />

con Roma e Milano anche<br />

con gli aeroporti di Palermo,<br />

Napoli, Firenze, Bologna, Torino<br />

e Verona). Sulle tariffe da<br />

applicare l’Assessore è stato<br />

chiaro: la scelta <strong>del</strong>la Giunta<br />

è quella di mantenere basse le<br />

tariffe dei residenti e di fissare<br />

un tetto massimo per i non residenti.<br />

“Oggi viaggiamo con<br />

le tariffe che sono state fissate<br />

nel febbraio <strong>del</strong> 2001, con<br />

il solo adeguamento Istat. Per<br />

esempio: per la tratta Cagliari<br />

– Roma nel 2000 si pagavano<br />

35 euro; 37 euro nel 2003, 39<br />

euro nel 2005. L’aumento <strong>del</strong><br />

costo <strong>del</strong> biglietto è dovuto<br />

all’evoluzione <strong>del</strong> costo <strong>del</strong><br />

carburante che è passato dai<br />

253 dollari per tonnellata <strong>del</strong><br />

luglio 2001, ai 280 dollari per<br />

tonnellata <strong>del</strong> gennaio 2004,<br />

ai 535 dollari per tonnellata<br />

<strong>del</strong> giugno 2005, ai 750 dollari<br />

per tonnellata <strong>del</strong> settembre<br />

scorso.<br />

Il costo <strong>del</strong> carburante incide<br />

tra il 20% e il 25% <strong>del</strong> totale<br />

<strong>del</strong> costo di un’ora di volo.<br />

Nel caso di un aereo MD 80<br />

(uno dei velivoli più usati nelle<br />

tratte da e per la Sardegna)<br />

LO SCIOPERO DEI GIORNALISTI SARDI:<br />

RINNOVO CONTRATTO MA NON SOLO<br />

Franco Siddi<br />

I giornalisti sardi hanno aderito<br />

allo sciopero di due giorni indetto<br />

dalla Federazione nazionale<br />

<strong>del</strong>la stampa in seguito alla netta<br />

chiusura degli editori <strong>del</strong>la Fieg,<br />

<strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’emittenza<br />

locale Aeranti-Corallo e <strong>del</strong>l’Agenzia<br />

per il Pubblico impiego<br />

Aran nelle vertenze per i rinnovi<br />

contrattuali <strong>del</strong>la categoria.<br />

L’adesione convinta alla mobilitazione<br />

nazionale è stata ribadita<br />

nel corso <strong>del</strong>l’affollata assemblea<br />

generale che si è svolta<br />

a Cagliari, alla presenza <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>la FNSI, Franco<br />

Siddi e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />

<strong>del</strong>la Stampa sarda<br />

Francesco Birocchi. Un dibattito<br />

acceso e partecipato ha messo<br />

a fuoco i temi <strong>del</strong>la professione,<br />

con particolare riguardo proprio<br />

alla vertenza contrattuale e al<br />

fenomeno <strong>del</strong> precariato, che ha<br />

assunto, in Sardegna, dimensioni<br />

allarmanti, tali da mettere a rischio<br />

il sistema di garanzie che<br />

Francesco Birocchi<br />

Giuseppe Pirisi<br />

tutela l’indipendenza e l’autonomia<br />

dei giornalisti. Testimonianze<br />

drammatiche sulla condizione dei<br />

giornalisti precari, spesso sfruttati<br />

e sottopagati, hanno disegnato un<br />

quadro che richiede un impegno<br />

supplementare <strong>del</strong> sindacato a tutti<br />

i livelli.<br />

Al termine dei lavori ha cominciato<br />

a prendere forma un coordinamento<br />

dei precari che agirà in<br />

ambito sindacale per sostenere le<br />

iniziative da assumere.<br />

Sono state avanzate proposte articolate<br />

che il Consiglio direttivo<br />

<strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>la stampa<br />

esaminerà nella sua prossima riunione<br />

per tradurle in un piano di<br />

lavoro operativo. Il punto di partenza<br />

è fornito dai risultati <strong>del</strong>l’indagine<br />

svolta dalla Commissione<br />

precariato <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>la<br />

stampa (illustrati già agli stati generali<br />

<strong>del</strong>la categoria, ad Alghero).<br />

I giornalisti che lavorano senza<br />

contratto, o con contratto a termine<br />

e che ricavano dalla professione<br />

reddito esclusivo o comunque<br />

principale sono, in Sardegna, 240.<br />

Il numero dei precari supera il<br />

totale dei giornalisti contrattualizzati<br />

nelle redazioni e pertanto,<br />

pur tenendo conto <strong>del</strong> tourn over<br />

e ipotizzando anche incrementi di<br />

organico, è praticamente impossibile<br />

che, nel giro di pochi anni, i<br />

media esistenti nell’Isola possano<br />

assorbire l’intera area <strong>del</strong> precariato.<br />

Dall’insieme <strong>del</strong>le proposte<br />

emerse è possibile tracciare alcune<br />

linee di intervento che il sindacato<br />

dovrà perseguire, all’interno<br />

<strong>del</strong>le redazioni e all’esterno. Occorrerà<br />

procedere a definire le caratteristiche<br />

dei giornalisti precari<br />

da stabilizzare, individuando, per<br />

ogni singola azienda, i criteri di<br />

utilizzazione e i bacini prioritari<br />

di reperimento professionale, per<br />

limitare l’espandersi <strong>del</strong> fenomeno<br />

e riassorbirlo.<br />

L’Associazione <strong>del</strong>la stampa ha<br />

messo a disposizione dei giornalisti<br />

precari lo “sportello free-lance”,<br />

già operativo per assicurare<br />

assistenza legale e consulenza<br />

fiscale e <strong>del</strong> lavoro. Il sindacato<br />

si impegna inoltre a ricercare,<br />

con l’Ordine professionale, momenti<br />

di collaborazione sempre<br />

più stretta, anche allo scopo di<br />

fornire tutte quelle informazioni<br />

utili ad un corretto inserimento<br />

professionale.<br />

Un impegno particolare dovrà essere<br />

rivolto alla promozione <strong>del</strong><br />

un modo nuovo<br />

di lettura<br />

dei problemi<br />

<strong>del</strong> territorio<br />

puoi anche<br />

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il consumo, per 60 minuti di<br />

volo, è di 3,5 tonnellate. Ma<br />

quali sono le novità rispetto<br />

al passato Sicuramente<br />

aumenteranno il numero dei<br />

voli (per esempio il Cagliari<br />

- Roma, per la stagione invernale,<br />

passerà dagli attuali<br />

8 voli a 9/10; nella stagione<br />

estiva dai 10/13 collegamenti<br />

attuali a 12 /15); saranno predisposti<br />

controlli settimanali<br />

per stabilire quale è l’esatto<br />

riempimento <strong>del</strong>l’aereo (quando<br />

supererà l’80 – 85%, entro<br />

i 15 giorni successivi, la compagnia<br />

dovrà aumentare gli aeromobili<br />

su quella rotta), sarà<br />

predisposta una sanzione sui ritardi<br />

(quando è responsabile la<br />

compagnia, per ritardi superiori<br />

ai 20 minuti, scatterà un credito<br />

nei confronti <strong>del</strong> passeggero di<br />

15 euro che potrà essere utilizzato<br />

nell’acquisto di un biglietto<br />

successivo); da giugno tutti<br />

i posti in aereo saranno dedicati<br />

alla continuità territoriale<br />

(fino ad ora i posti con le tariffe<br />

per i residenti erano 140 su<br />

ogni aereo), sarà istituita una<br />

commissione, presieduta dall’Assessore<br />

ai trasporti, per verificare<br />

la corretta applicazione<br />

degli oneri di servizio pubblico.<br />

Alla fine <strong>del</strong>l’incontro si è<br />

parlato anche di collegamenti<br />

low cost soprattutto con lo scalo<br />

di Cagliari. L’assessore ha<br />

detto che dal 30 marzo ci saranno<br />

tre nuovi collegamenti<br />

e che si sta trattando per far<br />

diventare operativi il Cagliari<br />

– Bruxelles, il Cagliari – Parigi,<br />

il Cagliari – Dublino.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Dai primi mesi <strong>del</strong> 2006 sarà<br />

istituita l’Autorità regionale<br />

per le comunicazioni in Sardegna<br />

(ARCoS) l’organismo che<br />

sostituirà il CO.RE.RAT. La<br />

commissione consiliare “Informazione”<br />

presieduta da Paolo<br />

Pisu (PRC) ha, infatti, approvato<br />

a larga maggioranza gli articoli<br />

<strong>del</strong> PL che istituisce il nuovo organismo.<br />

Il testo ora passa, per il<br />

parere finanziario alla commissione<br />

Bilancio. Nel frattempo la<br />

seconda commissione aprirà una<br />

serie di consultazioni con gli<br />

editori, i giornalisti e i rappresentanti<br />

<strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>l’informazione<br />

e degli utenti per, eventuali,<br />

modifiche al testo prima<br />

<strong>del</strong> voto definitivo. Si prevede<br />

che la commissione “Informazione”<br />

licenzi definitivamente il<br />

PL prima <strong>del</strong>la fine di Novembre<br />

e che entro i primi mesi <strong>del</strong> 2006<br />

il nuovo organismo possa essere<br />

operativo.<br />

L’ARCoS è un’autorità regionale<br />

indipendente cui spetta<br />

l’esercizio <strong>del</strong>le funzioni amministrative<br />

regionali in materia<br />

di comunicazioni e quelle direttamente<br />

attribuite ai comitati<br />

regionali per le comunicazioni<br />

3<br />

AUTORITA’ COMUNICAZIONI<br />

AL POSTO DEL CORERAT<br />

dalle leggi nazionali.<br />

Si tratta di un’autorità regionale<br />

indipendente che si caratterizza<br />

per una specifica competenza<br />

tecnica e per una sostanziale indipendenza<br />

rispetto all’indirizzo<br />

politico <strong>del</strong>l’esecutivo regionale.<br />

I componenti saranno 5 (nel Corerat<br />

sono 9) e dovranno essere<br />

in possesso di requisiti specifici<br />

di competenza, imparzialità e<br />

indipendenza. Non potranno far<br />

parte <strong>del</strong> nuovo organismo, infatti,<br />

coloro che negli ultimi tre anni<br />

abbiano ricoperto cariche politiche<br />

o di partito oppure che siano stati<br />

proprietari di imprese operanti nel<br />

campo <strong>del</strong>la comunicazione.<br />

Inoltre, l’articolo 2 bis introduce,<br />

per la prima volta in una<br />

legge regionale, il principio che<br />

i curricula siano valutati dalla<br />

commissione competente che<br />

potrà anche sentire i candidati.<br />

I componenti <strong>del</strong>l’ARCoS<br />

avranno lo stesso trattamento<br />

economico riconosciuto agli<br />

amministratori degli enti strumentali<br />

<strong>del</strong>la Regione.<br />

La proposta di legge prevede anche<br />

l’istituzione <strong>del</strong>la Consulta<br />

regionale per le comunicazioni.<br />

lavoro giornalistico negli uffici<br />

stampa <strong>del</strong>la pubblica amministrazione,<br />

con una capillare opera<br />

di sensibilizzazione, procedendo,<br />

nella perdurante assenza di contrattualizzazione<br />

specifica, con gli<br />

strumenti disponibili.<br />

Dall’assemblea generale <strong>del</strong>l’Associazione<br />

<strong>del</strong>la stampa è partito<br />

un invito, pressante, ad un impegno<br />

morale di tutti i colleghi<br />

pensionati che gestiscono uffici<br />

stampa retribuiti di enti pubblici o<br />

di società private, affinché rinuncino<br />

spontaneamente ai propri incarichi<br />

e li mettano a disposizione<br />

dei colleghi disoccupati e precari;<br />

mentre ai giornalisti contrattualizzati<br />

che lavorano nelle redazioni<br />

è stata ricordata la norma deontologica<br />

che li impegna a non occuparsi<br />

di uffici stampa.<br />

Il lavoro <strong>del</strong> sindacato dovrà proseguire<br />

anche nella vigilanza sul<br />

rispetto <strong>del</strong>le regole <strong>del</strong> lavoro<br />

giornalistico nelle iniziative editoriali<br />

che si avvalgono di contributi<br />

pubblici e nel prossima introduzione<br />

<strong>del</strong> “digitale terrestre” che<br />

dovrà costituire un’opportunità<br />

di crescita <strong>del</strong> sistema di informazione<br />

radiotelevisiva anche a<br />

livello regionale.<br />

AL FORUM PASSAPAROLA NUOVI ACCORDI<br />

PER LA PROMOZIONE DELL’EDITORIA SARDA<br />

La Sardegna sarà la terza Regione italiana<br />

a istituire i presìdi <strong>del</strong> libro, dopo la<br />

Puglia e il Piemonte. La notizia è stata<br />

data ufficialmente dall’Assessore regionale<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione Elisabetta<br />

Pilia in occasione <strong>del</strong> secondo Forum<br />

<strong>del</strong> libro <strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la lettura<br />

“Passaparola”, che è stato organizzato a<br />

Bari dall’Associazione Presìdi <strong>del</strong> libro,<br />

fondata dall’editore Giuseppe Laterza.<br />

Elisabetta Pilia ha presentato l’iniziativa<br />

<strong>del</strong>la Regione, che ha stanziato un primo<br />

finanziamento per sostenere la nascita di<br />

un’associazione regionale, cui sarà affidato<br />

il coordinamento su tutto il territorio<br />

<strong>del</strong>le attività dei gruppi di lettori, oltre<br />

alla certificazione dei progetti proposti.<br />

Negli ultimi mesi sono intanto arrivate<br />

decine di richieste d’adesione da tutte le<br />

Province, da singoli cittadini così come<br />

da Pubbliche Amministrazioni interessate<br />

alla diffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong><br />

libro. L’obiettivo <strong>del</strong>l’Assessore Pilia è<br />

di coinvolgere in particolare il mondo<br />

<strong>del</strong>la scuola, favorendo la creazione di<br />

“comunità di piccoli lettori” negli istituti<br />

scolastici.<br />

Il Forum Passaparola è stato anche l’occasione<br />

per promuovere l’editoria sarda.<br />

Elisabetta Pilia ha incontrato grandi<br />

distributori <strong>del</strong>l’editoria nazionale e ha<br />

chiesto a Dario Giambelli, Amministratore<br />

<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>le Librerie Feltrinelli,<br />

di riservare alcuni scaffali <strong>del</strong>le librerie<br />

<strong>del</strong> gruppo, in particolare quella <strong>del</strong>l’aeroporto<br />

Costa Smeralda di Olbia, ai<br />

libri sulla Sardegna e alle produzioni degli detti ai lavori di Passaparola ha mostrato<br />

editori regionali. Identica richiesta è stata particolare interesse per le nuove politiche<br />

fatta a Bruno Mari, Direttore editoriale per l’editoria regionale: “E’ stato apprezzato<br />

e condiviso l’impegno <strong>del</strong>la Regione<br />

<strong>del</strong>la Giunti, che di recente ha acquistato<br />

150 nuove librerie, di cui alcune con sede a sostenere l’editoria nella conquista di<br />

in Sardegna. “Al Forum di Bari ho riscontrato<br />

un grande attenzione per la Sardegna. Cosa che stiamo facendo garantendo un<br />

nuovi mercati, ha aggiunto l’Assessore.<br />

Nell’Isola i lettori di almeno<br />

APERTO<br />

un libro sono<br />

TUTTO<br />

contributo<br />

L’ANNO<br />

per incentivare la stipula di<br />

il 43,8%. Il valore SALA regionale CONFERENZE è leggermente CLIMATIZZATA contratti con CON agenzie 100 letterarie POSTI nazionali e<br />

più elevato, circa E SALETTE 3 punti, ATTIGUE rispetto alla DOTATE media<br />

nazionale POSSIBILITA’ che nel 2002 DI SOGGIORNO era <strong>del</strong> 41,4%. E RISTORAZIONE tuali costi di traduzione SALE RICEVIMENTI di singole opere,<br />

internazionali DI ACCESSORI per E l’abbattimento CONFORT di even-<br />

Superiamo regioni come Lazio, Abruzzo, nel caso di acquisto di diritti e per la promozione”.<br />

LOCALITA’ SPIAGGIA GRANDE - CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIA<br />

Molise, Scilla, Puglia, Basilicata, Campania,<br />

Calabria”. Il pubblico nazionale di ad-<br />

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Un’occasione per tutti di ritrovarsi a tavola<br />

in un ambiente di simpatia e ... di gusto.<br />

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4<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005 Provincia Carbonia - Iglesias<br />

Una Provincia ancora tutta da costruire,<br />

ma con buone possibilità<br />

di riuscita perché nata senza appesantimenti<br />

burocratici e d’organico<br />

ereditati dalla storica istituzione<br />

cagliaritana. Da ciò consegue che<br />

ogni piccolo passo avanti sarà frutto<br />

di valutazioni attente e rispondenti<br />

alle reali esigenze <strong>del</strong> territorio Sud<br />

Occidentale sardo.<br />

Di questi concetti base s’è dimostrato<br />

convinto il neo Assessore <strong>del</strong> Bilancio,<br />

Finanze e Patrimonio Antonio<br />

Castiglione che di buon grado ha<br />

accettato il confronto con “<strong>Gazzetta</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”.<br />

D) Il suo Assessorato ha un compito<br />

<strong>del</strong>icato e vitale. Ma allo stato attuale<br />

di che Bilancio e Patrimonio si<br />

può parlare<br />

R) L’incarico deve essere teso a far<br />

si che le risorse che venivano prima<br />

destinate alla Provincia di Cagliari<br />

vengano adesso spese anche per la<br />

Provincia Carbonia Iglesias. Noi<br />

veniamo da decenni di “riqualificazione<br />

<strong>del</strong> Poetto”, “Monte Claro”,<br />

quasi che la Provincia s’identificasse<br />

in questi poli cagliaritani. Noi,<br />

obiettivamente, abitanti <strong>del</strong> territorio<br />

che oggi rientra nella Provincia<br />

Carbonia Iglesias, non trovavamo<br />

riscontro di queste risorse finanziarie.<br />

Abbiamo l’opportunità, con<br />

i trasferimenti che ci spettano, per<br />

I sottoscritti Consiglieri regionali,<br />

PREMESSO che a più di un anno<br />

dal varo <strong>del</strong>le nuove province e a<br />

sei mesi dalle elezioni gli enti provinciali<br />

neo-costituiti <strong>del</strong>la Gallura,<br />

<strong>Sulcis</strong>, Medio Campidano e Ogliastra<br />

si trovano di fronte ad una totale<br />

paralisi burocratico amministrativa<br />

per via <strong>del</strong>l’assoluta inadeguatezza<br />

dei fondi loro assegnati;<br />

CONSIDERATO che la stessa giunta<br />

regionale, già all’indomani <strong>del</strong>le<br />

elezioni provinciali, aveva garantito<br />

che avrebbe conferito alle nuove<br />

province risorse certe e sufficienti<br />

per l’espletamento <strong>del</strong>la loro attività<br />

istituzionale e per l’adeguamento di<br />

uffici e personale;<br />

RILEVATO che, oltre alla assoluta<br />

insufficienza di fondi, si aggiunge<br />

da parte <strong>del</strong>la Regione un forte e<br />

inspiegabile ritardo anche in merito<br />

al trasferimento di specifiche competenze<br />

e funzioni, così come già<br />

abbondantemente preannunciato;<br />

EVIDENZIATO che i cittadini<br />

guardano alle nuove province come<br />

ad un credibile interlocutore per<br />

risolvere le problematiche legate<br />

allo sviluppo dei propri territori e<br />

LA PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS<br />

VISTA DALL’ASSESSORE CASTIGLIONE<br />

principio da parte <strong>del</strong>lo Stato, <strong>del</strong>la<br />

Regione e con l’autonomia impositiva<br />

che abbiamo da incassare (IPT,<br />

Tosap ecc.) e che prima venivano<br />

convogliate solo su Cagliari, di poter<br />

avviare una programmazione<br />

seria. In questi mesi abbiamo fatto<br />

la scoperta che presso le casse regionali<br />

erano giacenti 3 milioni di euro<br />

per la strada Masua-Buggerru, ma<br />

che per distrazione <strong>del</strong>la Provincia<br />

di Cagliari non sono stati spesi.<br />

D) La Provincia Carbonia Iglesias<br />

non godrà di un tenore di famiglia<br />

benestante, ma potrebbe campare<br />

dignitosamente.<br />

R) Campare, programmare e far si<br />

che, attraverso il mio Assessorato,<br />

vengano ripartite le risorse a tutti<br />

gli Assessori e quindi attuare il programma<br />

che il Presidente Gaviano<br />

ha esposto durante la seduta svoltasi<br />

a Carbonia. Non dobbiamo rincorrere<br />

dei sogni, ma dobbiamo fare in<br />

modo che l’operatività si traduca in<br />

progetti concreti e utili per la cittadinanza.<br />

Sicuramente, il primo progetto che<br />

ci scadrà al 15 di dicembre salvo<br />

proroga, è quello <strong>del</strong>la costituzione<br />

dei Sistemi Turistici Locali. Abbiamo<br />

ottenuto il finanziamento di 20<br />

mila euro dalla Provincia di Cagliari<br />

dedicato a questo capitolo di bilancio.<br />

Dovremo pubblicare il bando ed<br />

elaborare il progetto, per arrivare al<br />

punto che veda i Comuni fare sistema<br />

e in conseguenza ci sia un’offerta<br />

turistica. Perché il problema è trovare<br />

un’alternativa al vecchio apparato industriale<br />

e alla monocultura mineraria.<br />

Abbiamo l’artigianato, l’agricoltura e<br />

turismo. Questi sono altri tre settori<br />

nei quali bisogna investire risorse senza<br />

perdere quello che abbiamo avuto,<br />

in quanto non possiamo rinunciare al<br />

polo industriale di Portovesme. Però<br />

abbiamo il compito di vigilare. Ci<br />

saranno le risorse destinate all’Assessorato<br />

<strong>del</strong>l’Ambiente per vigilare sulla<br />

tutela <strong>del</strong>la salute dei cittadini, però bisogna<br />

trovare valide alternative per far<br />

si che i nostri giovani non abbiano più<br />

ad emigrare. Il nostro grande problema<br />

è che ci troviamo all’interno di una<br />

Provincia con appena 130 mila abitanti,<br />

quindi piccola, che però perde ogni<br />

anno, tra Carbonia e Iglesias, 1.600<br />

giovani che scelgono l’emigrazione.<br />

D) L‘ambiente, una volta recuperato,<br />

INTERPELLANZA LADU Silvestro – MURGIONI Eugenio–<br />

GALLUS Domenico sulla scarsità di risorse finanziarie dei<br />

nuovi enti provinciali e sul mancato trasferimento di competenze.<br />

per questo motivo hanno diritto di<br />

rivolgersi ad un ente che sia autonomo<br />

e incisivo sotto il profilo politico<br />

e finanziario. Oggi, però, queste province<br />

sono <strong>del</strong>le autentiche scatole<br />

vuote, incapaci di dare la benché<br />

minima risposta al territorio;<br />

ATTESO infine che la Giunta regionale<br />

se intende essere credibile nelle<br />

sue battaglie per rivendicare alla Sardegna<br />

autonomia, risorse e funzioni<br />

non può non provvedere secondo le<br />

sue competenze a risolvere prioritariamente<br />

la situazione di oggettiva<br />

difficoltà nella quale versano le nuove<br />

province (che sono regionali e non<br />

statali e quindi dipendono totalmente<br />

dalla Regione),<br />

chiedono di interpellare il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale per<br />

sapere:<br />

- se intenda o meno provvedere, in<br />

tempi certi e possibilmente brevi,<br />

ad adottare gli opportuni provvedimenti<br />

e le iniziative tese a porre<br />

fine a questa situazione davvero<br />

incresciosa nella quale versano le<br />

province neo costituite a causa <strong>del</strong>l’assoluta<br />

inadeguatezza <strong>del</strong>le risorse<br />

loro destinate;<br />

- se intenda o meno conferire alle<br />

nuove province tutte le competenze<br />

e funzioni necessarie perché possano<br />

davvero costituire un presidio democratico<br />

in grado di fornire, unitamente<br />

alle altre istituzioni regionali,<br />

un decisivo impulso per la crescita<br />

economica, sociale e culturale <strong>del</strong>la<br />

Sardegna.<br />

Silvestro Ladu<br />

Eugenio Murgioni<br />

Domenico Gallus<br />

Antonio Castigli-<br />

Pino Piras<br />

può essere riusato e portato in condizioni<br />

di produrre.<br />

R) Noi abbiamo la fortuna di nascere e<br />

di non dover ereditare i vizi <strong>del</strong>la vecchia<br />

Provincia. Il Ministero <strong>del</strong>l’Innovazione<br />

Tecnologica ha predisposto<br />

una serie di progetti per il cosiddetto<br />

E-governent, per non parlare <strong>del</strong>la<br />

sperimentazione <strong>del</strong>la Tv digitale<br />

che ha i suoi problemi. Noi abbiamo<br />

una bassa penetrazione di computer<br />

tra la popolazione, ma un’altissima<br />

percentuale di telefonia e televisori.<br />

Il 99,99% degli Italiani e dei Sardi<br />

ha la televisione. Se noi partiamo con<br />

una struttura snella e riusciamo a far si<br />

che il cittadino possa, per i servizi che<br />

chiede a noi (autorizzazioni, licenze<br />

ecc.) in maniera autonoma, senza personale<br />

che faccia sportello, andremo<br />

a risparmiare e ciò consentirà di fare<br />

programmazione. C’è, quindi, da fare<br />

un ragionamento che non dobbiamo<br />

diventare una Provincia che ha dentro<br />

di se esclusivamente l’apparato<br />

burocratico, ma una Provincia snella<br />

che riesce a destinare i flussi finanziari<br />

alle politiche <strong>del</strong>lo sviluppo. Io spero<br />

di portare avanti il progetto <strong>del</strong>l’informatizzazione<br />

per i Comuni sotto i<br />

5.000 abitanti ( su 23 Comuni in Provincia<br />

ce ne sono 15). La maggior parte<br />

di questo Comuni non ha la ADSL.<br />

Come facciamo noi ad intervenire<br />

per evitare che si sentano isolati e far<br />

capire che non c’è il duopolio Carbonia-Iglesias<br />

Dobbiamo far arrivare la<br />

Provincia anche a Musei, Nuxis, Masainas,<br />

Buggerru.<br />

D) Realisticamente, questa Provincia<br />

potrà reggere<br />

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS<br />

Carbonia via Fertilia, 40 – Tel. 0781/6695(1) Fax 0781/670821<br />

Iglesias via Argentaria, 14 - Tel. 0781/31095 Fax 0781/33025<br />

e-mail: provcarboniaiglesias@tiscali.it<br />

PRESIDENTE<br />

PIERFRANCO GAVIANO<br />

ASSESSORI<br />

CARLA CICILLONI- Vicepresidente “Politiche <strong>del</strong>la tutela Ambientale”<br />

MARINELLA RITA GROSSO<br />

“ Politiche Sociali , Sanitarie e per la Famiglia”<br />

TIZIANA FRONGIA<br />

“ Politiche <strong>del</strong>la Scuola, <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la Formazione Professionale”<br />

EMANUELE CANI<br />

“ Politiche <strong>del</strong>la Pianificazione <strong>del</strong> Territorio, <strong>del</strong>l’Urbanistica e dei Trasporti”<br />

ANTONELLO BALLOI<br />

“Politiche dei Lavori Pubblici e Viabilità”<br />

ALBERTO SECHI<br />

“Politiche Culturali, Sportive, Spettacolo e per il Tempo Libero”<br />

MAURO ESU<br />

“ Attività Produttive”<br />

ANTONIO CASTIGLIONE<br />

“Bilancio, Finanze e Patrimonio”<br />

Opere di edilizia industriale e civile<br />

Movimento terra e scavi<br />

Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />

Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />

Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />

R) Noi fortunatamente non ereditiamo<br />

alcun peso cagliaritano. Possiamo<br />

programmare la nostra Provincia ex<br />

novo, rapportata con una popolazione<br />

di 130 mila abitanti. Ora si tratterà di<br />

vedere se Siliqua, Vallermosa e Teulada,<br />

sperimentata la nuova perifericità<br />

di Cagliari, non decidano di aggregarsi<br />

al <strong>Sulcis</strong>. Ma ciò non muterebbe<br />

i programmi. Occorrerà lavorare<br />

con serietà e con attenzione.<br />

Sede Legale:<br />

Sede Amministrativa:<br />

tel. :<br />

telefax :<br />

sito web :<br />

Iglesias via Tavolara 1<br />

Iglesias zona industriale “Sa Stoia”<br />

0781 21186 - 21150<br />

0781 21191<br />

www.fratellilocci.it


Lavoro<br />

Non era mai successo che gli<br />

industriali sardi acquisissero<br />

fette di mercato straniero,<br />

andando ad acquistare stabilimenti<br />

industriali fuori <strong>del</strong>l’Italia.<br />

Nel nuovo segno dei<br />

tempi, il gruppo industriale<br />

Tes, il cui azionista di riferimento<br />

è Roberto Carboni (circa<br />

mille buste paga nell’Isola),<br />

nelle scorse settimane ha<br />

perfezionato l’accordo d’acquisto,<br />

con la multinazionale<br />

Alcan, <strong>del</strong>lo stabilimento di<br />

Rhenalu de Froges (Grenoble<br />

in Francia) per la produzione<br />

di foglio sottile d’alluminio.<br />

“Il nostro obiettivo, ha tenuto<br />

a precisare Roberto Carboni<br />

azionista di riferimento <strong>del</strong><br />

Gruppo Tes che mette insieme<br />

diverse unità produttive,<br />

è quello di consolidare la<br />

realtà Ila di Portovesme che,<br />

col completamento <strong>del</strong>la fase<br />

d’investimento <strong>del</strong> Contratto<br />

d’area (ulteriori 20 milioni di<br />

euro), puntiamo a potenziare<br />

mediante anche l’installazione<br />

di una quarta linea di laminazione<br />

<strong>del</strong> metallo d’alluminio<br />

sottile. Tutto ciò acquisirà<br />

maggiore valore nel momento<br />

in cui andremo a beneficiare<br />

Da sinistra - Gambacorta - Binetti - Carboni<br />

ILA DI PORTOVESME SI “INTERNAZIONALIZZA”<br />

GETTANDO UN PONTE SU TERRA FRANCESE<br />

<strong>del</strong>l’energia elettrica agevolata,<br />

già prevista per le realtà<br />

industriali energivore di Portovesme”.<br />

L’operazione di acquisizione<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento francese di<br />

Froges è andata in porto grazie<br />

al lavoro svolto dall’Amministratore<br />

Unico e dal Direttore<br />

generale <strong>del</strong>la Ila, rispettivamente<br />

Stefania Gambacorta e<br />

Andrea Binetti.<br />

“Con questa operazione, ha<br />

spiegato l’Amministratore<br />

Unico Stefania Gambacorta,<br />

la Ila andrà a consolidare la<br />

propria filiera <strong>del</strong> ciclo produttivo,<br />

in quanto gli impianti<br />

francesi riceveranno il nastro<br />

dallo stabilimento sardo come<br />

materia prima (foil stock). Lo<br />

stabilimento di Froges, che<br />

conta 58 maestranze, non è fermo,<br />

ma esso è stato rilevato in<br />

piena produzione, che d’ora in<br />

avanti verrà modificata per via<br />

<strong>del</strong> differente sistema di lavorazione.<br />

Il sistema impiegato<br />

dalla Ila porta alla produzione<br />

IL CESIL DI CARBONIA<br />

ALLARGA L’IMPEGNO<br />

L’Assessore dei Servizi Sociali<br />

Vittorio Macrì ha sottoscritto con<br />

altri Comuni <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> un Protocollo<br />

d’Intesa proposto dal Cesil-<br />

Centro Servizi per l’Inserimento<br />

Lavorativo dei Soggetti Svantaggiati<br />

<strong>del</strong> Comune di Carbonia per<br />

l’estensione <strong>del</strong> servizio tramite<br />

la realizzazione di uno sportello<br />

itinerante.<br />

L’iniziativa risponde all’invito<br />

rivolto dalla Regione Sardegna,<br />

Assessorato <strong>del</strong> Lavoro, affinché<br />

gli enti sprovvisti di tale servizio<br />

si associno al Comune territorialmente<br />

più vicino, dotato di un<br />

Cesil.<br />

L’Assessorato alle Politiche Sociali,<br />

insieme agli operatori Cesil, si è<br />

attivato per promuovere l’iniziativa,<br />

sensibilizzare i Comuni limitrofi<br />

e proporre il Protocollo d’Intesa<br />

che metterà a disposizione dei<br />

soggetti aderenti le professionalità<br />

acquisite in un anno e mezzo di<br />

attività <strong>del</strong> Centro di Carbonia,<br />

garantendo il miglioramento <strong>del</strong><br />

servizio offerto agli utenti non<br />

residenti a Carbonia, molti dei<br />

quali già serviti dal Centro.<br />

Diversi Comuni, tra i quali Giba,<br />

San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco<br />

e Tratalias, hanno formalizzato<br />

l’adesione con la sottoscrizione <strong>del</strong><br />

Protocollo. Tuttavia tale adesione<br />

potrà essere ancora sottoscritta dagli<br />

altri enti che intendessero avvalersi<br />

<strong>del</strong>la competenza maturata dal<br />

Cesil di Carbonia.<br />

<strong>del</strong> foglio sottile d’alluminio<br />

mediante la colata diretta <strong>del</strong><br />

metallo fuso fra due cilindri<br />

raffreddati, dai quali emerge il<br />

nastro <strong>del</strong>lo spessore di circa<br />

6 mm. Allo stato attuale nella<br />

Ila esistono tre laminatoi,<br />

dai quali può uscire il foglio<br />

sottilissimo <strong>del</strong>lo spessore di<br />

7 micron. Ora anche in Francia<br />

cercheremo di produrre il<br />

foglio sottilissimo il cui mercato,<br />

soprattutto nella grande<br />

distribuzione, presenta larghe<br />

potenzialità di commesse”.<br />

Le stesse maestranze francesi<br />

hanno manifestato grande<br />

interesse al nuovo sistema di<br />

produzione (laminazione a<br />

freddo) anche perché il prodotto<br />

che verrà fuori degli<br />

impianti di Froges avrà una<br />

maggiore rispondenza nel<br />

mercato internazionale.<br />

“La prima fase, in attesa di<br />

arrivare al mutamento d’indirizzo<br />

produttivo, ha spiegato<br />

il Direttore Andrea Binetti,<br />

prevede che gruppi di mae-<br />

Sergio Rombi<br />

stranze francesi assumano conoscenza<br />

degli impianti sardi<br />

nei quali affiancheranno, per<br />

qualche tempo, i colleghi di<br />

Portovesme. Solo dopo aver<br />

consolidato la professionalità<br />

<strong>del</strong>le maestranze francesi<br />

si passerà a sviluppare il nastro<br />

sottile anche a Froges,<br />

le cui produzioni porteranno<br />

il Gruppo Tes su posizioni di<br />

grande interesse per il mercato<br />

europeo. Possiamo constatare<br />

che è ancora in crescita<br />

l’impiego <strong>del</strong> foglio sottile<br />

per converter, vaschette e foglio<br />

da incarto. E’ proprio su<br />

questo fronte che intendiamo<br />

consolidare il nostro impegno<br />

e le produzioni”.<br />

Allo stato attuale in Europa si consumano<br />

circa 500 mila tonnellate<br />

di alluminio in foglio sottile, di cui<br />

il 4% prodotto dalla Ila di Portovesme.<br />

Vista in questi termini la<br />

collocazione potrebbe non rappresentare<br />

una posizione d’interesse,<br />

se non per il fatto che questo<br />

stabilimento sardo, in Italia, costituisce<br />

la fabbrica più avanzata<br />

e fornitrice <strong>del</strong>la materia prima<br />

di notissime case nazionali che<br />

operano, appunto, nel settore <strong>del</strong><br />

foglio sottilissimo, soprattutto con<br />

quella che comunemente viene<br />

chiamata “carta stagnola”, ma che<br />

altro non è che foglio sottilissimo<br />

d’alluminio destinato ai più larghi<br />

usi domestici e commerciali.<br />

Tuttavia, con l’acquisizione <strong>del</strong>lo<br />

stabilimento di Rhenalu de Froges,<br />

in Francia, il gruppo cui appartiene<br />

la Ila di Portovesme andrà ad<br />

aumentare le proprie produzioni,<br />

passando dalle attuali 12 mila tonnellate<br />

annue a circa 20-22 mila e<br />

collocandosi tra i più qualificati<br />

produttori di questo manufatto<br />

d’alluminio.<br />

Ciò sta a dimostrare che anche<br />

l’industria sarda, ma soprattutto il<br />

management sardo, sta prendendo<br />

coscienza <strong>del</strong>la globalizzazione e<br />

che il mercato và aggredito e non<br />

subito. L’operazione <strong>del</strong>l’allargamento<br />

produttivo in terra di Francia<br />

di società sarde, non può essere<br />

vista esclusivamente in chiave<br />

di accordo a livello industriale, ma<br />

come inversione di tendenza degli<br />

imprenditori isolani, decisi a stare<br />

sul mercato globalizzato. D’altro<br />

canto l’interesse suscitato presso<br />

le autorità francesi dall’acquisizione<br />

(Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

francese, Prefetto, Sindaco, Sindacati,<br />

maestranze) <strong>del</strong>lo stabilimento<br />

da parte <strong>del</strong> Gruppo Tes,<br />

di cui fa parte la Ila capofila <strong>del</strong><br />

foglio d’alluminio sottile, sta a dimostrare<br />

che management, professionalità<br />

e spirito imprenditoriale<br />

non difettano nei Sardi. Semmai,<br />

essi soffrono <strong>del</strong>l’incurabile gelosia<br />

e <strong>del</strong>la scarsa propensione alla<br />

collaborazione, anche su fronti di<br />

comune interesse.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

5<br />

NUOVE FETTE DI MERCATO IN EUROPA<br />

PER NATALE<br />

RICORDIAMOCI<br />

DI CHI NON HA<br />

LA SPERANZA<br />

DI SOPRAVVIVERE<br />

ILA<br />

ILA<br />

LA FORZA DELLA RAGIONE<br />

Per telefono o in maniera diretta,<br />

sono state diverse le persone che si<br />

sono complimentate con “<strong>Gazzetta</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” per il coraggio dimostrato<br />

in ordine alla confusa, ancorché<br />

singhiozzante gestione <strong>del</strong>l’Ente<br />

Parco Geominerario. Di ciò,<br />

ovviamente, non abbiamo tratto<br />

vanto, perché abbiamo solo testimoniato,<br />

fuori da qualsiasi cortina<br />

fumogena, quanto sta accadendo<br />

all’interno <strong>del</strong> Consiglio Direttivo<br />

<strong>del</strong>l’Ente in argomento.<br />

La forza <strong>del</strong>la ragione, e non la<br />

moralità che taluno toglie di tasca<br />

in maniera occasionale e solo in<br />

presenza di un diretto interesse,<br />

impone di testimoniare, ai lettori<br />

<strong>del</strong> giornale e a quanti hanno ancora<br />

a cuore l’Ente Parco Geominerario,<br />

la scarsa credibilità di coloro<br />

che l’amministrano.<br />

Tale scarsa credibilità scaturisce<br />

dall’azione che i registi <strong>del</strong> Consiglio<br />

Direttivo stanno portando<br />

avanti, con l’intento di modificare<br />

Statuto e Regolamento <strong>del</strong>l’Ente<br />

in argomento, per trasformarlo da<br />

Ente di “coordinamento scientifico”<br />

in un nuovo carrozzone politico-partitico.<br />

In questa prospettiva sono state<br />

frettolosamente decise le assunzioni<br />

dei primi cinque Direttori<br />

d’Area, cui poi se ne sarebbe aggiunto<br />

un sesto. Quali siano state<br />

le valutazioni sui “curricula” dei<br />

fortunati destinatari di tali scelte,<br />

restano di scarsa trasparenza.<br />

Restano tali perché tra i candidati<br />

c’erano tecnici qualificati di<br />

primissimo piano, mentre invece<br />

sono stati scelti alcuni nomi che di<br />

esperienza tecnico-professionale<br />

avevano solo quella partitica o di<br />

aver fe<strong>del</strong>mente assolto al ruolo di<br />

gregario in determinati periodi precedenti<br />

il riconoscimento ufficiale<br />

<strong>del</strong> Parco Geominerario Storico<br />

Ambientale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Già il fatto stesso che la richiamata<br />

assunzione sia stata adottata<br />

con sette voti favorevoli e quattro<br />

contrari (il Consiglio Direttivo è<br />

formato di sedici componenti) la<br />

dice lunga. Tuttavia resta inspiegabile<br />

il comportamento <strong>del</strong> Presidente<br />

Emilio Pani che, pur di stare<br />

attaccato all’incarico, si sia fatto<br />

ingabbiare da certuni personaggi<br />

<strong>del</strong> Consiglio Direttivo di cui è diventato<br />

ossequioso e servizievole.<br />

Altro aspetto inquietante è che i<br />

rappresentanti dei vari Ministeri,<br />

e la stessa Presidenza <strong>del</strong>la Regione,<br />

hanno già intuito la china che<br />

l’Ente Parco sta prendendo, però<br />

non proferiscono alcuna denuncia<br />

pubblica. Guarda a caso, solo qualche<br />

Sindaco di area non di centro<br />

destra, starebbe illustrando, in sede<br />

riservata, ciò che potrebbe capitare<br />

di qui a breve tempo. Inoltre la denuncia<br />

pubblica lanciata dal Segretario<br />

regionale <strong>del</strong>la CGIL Giampaolo<br />

Diana, contro la “inusuale”<br />

assunzione dei Direttori d’Area è<br />

stata finora l’iceberg di una situazione<br />

che rischia di far affondare<br />

l’Ente Parco Geominerario Storico<br />

Ambientale <strong>del</strong>la Sardegna. In<br />

conclusione: se quanto finora deciso<br />

dall’attuale apparato di sinistra<br />

<strong>del</strong> Consiglio Direttivo l’avessero<br />

fatto personaggi <strong>del</strong> centro destra,<br />

cosa sarebbe successo A tale risposta<br />

non può essere fatta cortina<br />

con la presunta, e ormai inquinata,<br />

vocazione politica <strong>del</strong> Presidente<br />

Emilio Pani e di qualche suo addetto<br />

di segreteria. (m.c.).<br />

RIAPERTO AD IGLESIAS LO SPORTELLO CATASTALE<br />

PRESSO LA SEDE DELLA 19^ COMUNITA’ MONTANA<br />

Dall’inizio <strong>del</strong> mese di novembre<br />

è stato riattivato il servizio<br />

inerente il rilascio <strong>del</strong>le visure<br />

e certificazioni catastali, servizio<br />

svolto presso l’apposito<br />

sportello decentrato attivato<br />

dalla 19^ Comunità Montana.<br />

Gli utenti interessati dovranno<br />

recarsi nella nuova sede <strong>del</strong>la<br />

Comunità Montana medesima,<br />

ubicata in Iglesias, Via<br />

Argentaria n°14. (Detta via<br />

risulta parallela alla più nota<br />

via Genova e trovasi dietro il<br />

deposito F.M.S. di fronte al<br />

parcheggio aperto <strong>del</strong> supermercato<br />

CONAD).<br />

“Già nella vecchia sede <strong>del</strong>la<br />

Comunità Montana, ha detto<br />

il Presidente Marco Marras,<br />

avevamo avuto un ampio<br />

riscontro per il servizio<br />

catastale offerto ai cittadini.<br />

Ora, nei nuovi locali, abbiamo<br />

pensato di riattivarlo, anche<br />

dietro le sollecitazioni che<br />

ci sono arrivate sia da parte<br />

di cittadini che dei Sindaci<br />

<strong>del</strong> territorio. Chiunque fosse<br />

interessato, potrà recarsi<br />

negli uffici di via Argentaria<br />

ed avere le risposte e i documenti<br />

richiesti”.<br />

un modo nuovo<br />

di lettura<br />

dei problemi<br />

<strong>del</strong> territorio<br />

puoi anche<br />

abbonarti<br />

TEL. 0781-675289<br />

333-6077645<br />

FAX 1782282316


6<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Speciale<br />

L’OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA REGIONALE<br />

L’economia mondiale è in espansione,<br />

quella europea mostra una<br />

modesta crescita e l’Italia esce timidamente<br />

dalla fase di contrazione.<br />

In un tale contesto, i dati relativi<br />

all’economia <strong>del</strong>la Sardegna offrono<br />

spunti favorevoli su tutti i fronti:<br />

l’Isola prosegue e consolida il recupero<br />

che era già visibile nel precedente<br />

trimestre, precoce rispetto al<br />

resto d’Italia ma anche generalmente<br />

più cauto.<br />

Il clima di fiducia in Sardegna prosegue<br />

la sua ascesa nel mese di ottobre<br />

(indice pari a 93) e si colloca<br />

in posizione intermedia tra il Mezzogiorno<br />

(96) e la media nazionale<br />

(89), che mostrano anch’essi valori<br />

in crescita rispetto al trimestre precedente.<br />

Il recupero <strong>del</strong> clima di fiducia<br />

in Sardegna ha avuto<br />

inizio prima <strong>del</strong> resto <strong>del</strong> Paese, nel<br />

secondo trimestre 2005, ma sia in<br />

Italia che nel Sud la sua crescita ora<br />

appare più rapida rispetto ai valori<br />

registrati nell’Isola. Pur mantenendosi<br />

ben sopra i valori<br />

medi nazionali, le aziende sarde si<br />

mostrano più prudenti.<br />

Il miglior clima di fiducia si basa<br />

innanzitutto su un livello di ordini<br />

in generale caratterizzato da valori<br />

positivi e nettamente superiori rispetto<br />

a Italia e Mezzogiorno. Nel<br />

resto <strong>del</strong> Paese infatti è visibile un<br />

miglioramento ma i valori restano<br />

negativi. Entrambe le componenti<br />

<strong>del</strong>l’indicatore, ossia gli ordini dall’estero<br />

e quelli dal resto d’Italia,<br />

sono positive nella nostra Isola. Nel<br />

caso degli ordini interni l’indicatore<br />

diventa positivo in Sardegna per<br />

la prima volta dal 2003 e si attesta<br />

ben al di sopra <strong>del</strong>le altre macroaree,<br />

che mostrano ancora saldi negativi,<br />

in fase di recupero dai livelli estremamente<br />

bassi di inizio anno.<br />

Gli ordini dall’estero mostrano lo<br />

stesso andamento, ma ancora più<br />

marcato. Si registra però una lieve<br />

inversione di tendenza nel mese di<br />

ottobre, quando l’Isola mostra una<br />

leggera flessione negli ordini dall’estero<br />

non condivisa dal resto <strong>del</strong><br />

Paese. Anche la tendenza degli ordini<br />

è percepita dalle aziende sarde su<br />

livelli più alti di quelli dichiarati dai<br />

colleghi meridionali e italiani.<br />

Ma sono soprattutto gli indici di tendenza<br />

<strong>del</strong>la produzione industriale<br />

e le giacenze ad indurre all’ottimismo.<br />

Le giacenze migliorano (ossia<br />

diminuiscono) dal mese di giugno in<br />

Sardegna e da agosto nel resto <strong>del</strong><br />

Paese, compreso il meridione. I saldi<br />

di tendenza <strong>del</strong>la produzione industriale<br />

isolana mostrano maggior<br />

clima di fiducia.<br />

Osservatorio <strong>del</strong>la Congiuntura<br />

Parte <strong>del</strong>le aziende si prepara a livelli<br />

di produzione più alta nei mesi<br />

futuri. Dopo la forte flessione <strong>del</strong>la<br />

prima parte <strong>del</strong> 2005, tutti gli indicatori<br />

medi confermano il recupero<br />

dei livelli e le aspettative di<br />

produzione in tutte e tre le macroaree,<br />

ma il recupero dei produttori<br />

sardi è più consistente che altrove:<br />

nelle altre zone il miglioramento si<br />

manifesta infatti come diminuzione<br />

di saldi negativi. Si nota che<br />

gli indicatori di livello mostrano un<br />

quadro migliore rispetto al resto <strong>del</strong><br />

Paese, ma gli indici di tendenza – e<br />

quindi la visione <strong>del</strong>le aziende per i<br />

prossimi mesi – rivelano che la Sardegna<br />

è proverbialmente diffidente.<br />

Le aspettative degli imprenditori,<br />

riguardo ai livelli futuri <strong>del</strong>la produzione,<br />

si attestano a livelli inferiori rispetto<br />

alla media <strong>del</strong> Mezzogiorno e appena<br />

migliori<br />

<strong>del</strong>la media nazionale.<br />

Continua la ripresa anche nel grado<br />

di utilizzo degli impianti, che nel<br />

terzo trimestre 2005 si attesta al<br />

74%. È un valore sempre inferiore<br />

ai valori nazionali (pari al 76% nello<br />

stesso periodo) ma ora<br />

allineato al grado di utilizzo degli<br />

impianti nel Mezzogiorno – un recupero<br />

di ben sei<br />

punti percentuali dopo il punto di minimo<br />

di fine 2004. I segnali positivi<br />

dal lato produzione trovano parziale<br />

conferma nei dati sull’occupazione:<br />

i dati ISTAT relativi al secondo trimestre<br />

2005 mostrano un aumento<br />

degli occupati <strong>del</strong>l’1,4% rispetto al<br />

trimestre precedente. Ma il numero<br />

di persone in cerca di occupazione è<br />

aumentato <strong>del</strong>la stessa percentuale,<br />

lasciando così invariato il tasso di<br />

occupazione. Il tasso di disoccupazione<br />

migliora in termini tendenziali<br />

<strong>del</strong>lo 0,5 percento, attestandosi al<br />

13,1% - valore inferiore alla media<br />

meridionale (pari a 14,4%), ma più<br />

che doppio in confronto al Nord<br />

(4,1%).<br />

Rispetto al trimestre precedente,<br />

duemila unità hanno rinunciato a<br />

cercar lavoro; si tratta soprattutto<br />

di uomini, mentre è aumentata di<br />

9.000 unità l’occupazione femminile.<br />

Ricordiamo che il tasso di disoccupazione<br />

nazionale, al 7,7%, è<br />

sempre inferiore a quello sardo.<br />

Le esportazioni dalla Sardegna verso<br />

il resto <strong>del</strong> mondo continuano nei<br />

mesi da aprile a giugno l’evoluzione<br />

positiva registrata il precedente trimestre,<br />

crescendo <strong>del</strong> 28% dal I° al<br />

II° trimestre 2005. Se confrontiamo<br />

il totale <strong>del</strong> primo semestre 2005<br />

con lo stesso periodo <strong>del</strong> 2004 la<br />

crescita arriva addirittura al 45,1%:<br />

un primato nazionale che stacca di<br />

oltre 23 punti percentuali la performance<br />

<strong>del</strong>la<br />

regione Sicilia, al secondo posto per<br />

crescita <strong>del</strong>l’export.<br />

Principale motore <strong>del</strong>la crescita <strong>del</strong>le<br />

esportazioni è il settore petrolifero,<br />

che aumenta l’export <strong>del</strong> 62%<br />

rispetto al secondo trimestre 2004<br />

e compensa una performance meno<br />

felice degli altri comparti. Senza i<br />

settori <strong>del</strong>la lavorazione petrolio,<br />

infatti, il valore <strong>del</strong>le esportazioni si<br />

riduce ad un terzo <strong>del</strong> totale e la crescita<br />

semestrale scende al 19%.<br />

Guardando ai settori di produzione<br />

tradizionale <strong>del</strong>la Sardegna emerge<br />

un quadro più problematico: il comparto<br />

agro-alimentare ha esportato<br />

il 9% in meno rispetto allo stesso<br />

periodo <strong>del</strong> 2004 e le esportazioni<br />

di tessili e minerali non metalliferi<br />

sono calate <strong>del</strong>l’11%. Migliora<br />

invece la capacità di esportare dei<br />

settori <strong>del</strong>la carta, prodotti in legno<br />

e altre attività manifatturiere.<br />

Infine l’esame <strong>del</strong>le nuove attività<br />

imprenditoriali registrate alla Camera<br />

di Commercio secondo movimprese,<br />

per il III trimestre 2005,<br />

dà anch’esso risultati favorevoli: il<br />

tasso di sviluppo (ossia il rapporto<br />

tra imprese nuove al netto <strong>del</strong>le<br />

cessate e imprese attive) cresce in<br />

Sardegna dallo 0,04% <strong>del</strong> periodo<br />

precedente allo 0,5%. Analizzando<br />

gli indici di sviluppo <strong>del</strong>le quattro<br />

vecchie Province si evince che i livelli<br />

più elevati riguardano Cagliari<br />

(+0,6%) seguita da Sassari (0,53%)<br />

Oristano (0,29%) e Nuoro (0,19%).<br />

Nell’Isola il rapporto tra imprese<br />

neo-registrate e imprese attive (indice<br />

di natalità) è pari all’1,6%, mentre<br />

l’indice di mortalità è <strong>del</strong>l’1,2%.<br />

Il settore <strong>del</strong>le costruzioni registra<br />

il maggior numero netto di nuove<br />

imprese (154, una volta sottratto<br />

il numero di imprese cessate nello<br />

stesso<br />

periodo), seguito dal commercio<br />

(95), mentre le maggiori flessioni<br />

sono in agricoltura, dove la differenza<br />

tra iscritte e cessate è pari a<br />

-66, e nei trasporti (- 38).<br />

LETTERA<br />

C O M I TATO P E R I L L AV O R O<br />

FLUMINIMAGGIORE e BUGGERRU<br />

VERSO IL MEDIO CAMPIDANO<br />

Abbiamo in diverse occasioni<br />

richiamato la necessità di infrastrutture<br />

se si vuole promuovere<br />

lavoro e sviluppo. Un vecchio<br />

proverbio cinese, e i Cinesi, si sa,<br />

sono maestri quando si tratta di<br />

filosofia e di saggezza, recita: Se<br />

ti vuoi arricchire, costruisci una<br />

strada.<br />

Un territorio senza infrastrutture,<br />

o con infrastrutture carenti, non è<br />

competitivo, ma rischia l’ isolamento,<br />

l’ inefficienza e lo rende<br />

arcaico economicamente. L’ assurdo<br />

è che a Cagliari e a Sassari<br />

esistono strade al limite <strong>del</strong>l’ incredibile<br />

per complessità e molto<br />

spesso si rendono inutili, mentre<br />

nel <strong>Sulcis</strong> è un grande problema.<br />

Non c’ è una strada che ci accompagni<br />

alla SS 131. Oppure<br />

che si realizzi una grande opera<br />

che assicuri la vicinanza al Nord-<br />

Sardegna. L’ incongruenza è che<br />

il Governo nazionale pensi a realizzare<br />

un opera ciclopica, come<br />

il “ Ponte sullo Stretto”, e non<br />

metta la Sardegna in condizioni<br />

di ridurre i tempi di spostamento<br />

dal Sud al Nord e viceversa.<br />

Noi insistiamo sul ruolo strategico<br />

<strong>del</strong>le infrastrutture.<br />

Fluminimaggiore e Buggerru<br />

restano isolate da sempre. Per<br />

giunta, alcuni tratti di strade diventano<br />

impietose per pericolose<br />

frane bloccando le Comunità per<br />

diverso tempo.<br />

Abbiamo, anche in questo caso,<br />

esplicitato la proposta di progettare<br />

e realizzare una strada che porti a<br />

Gonosfanadiga o Villacidro.<br />

Medio Campidano e <strong>Sulcis</strong> potrebbero<br />

in questo caso attuare un<br />

programma di economia <strong>del</strong> tipo<br />

agricolo e turistico. Non basta<br />

avere un territorio ambientale e<br />

ricco di storia, se non si realizzano<br />

opportune strade per produrre<br />

ricchezza.<br />

L’ augurio è che le Province <strong>del</strong><br />

Medio Campidano e <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>,<br />

con la Regione Sarda, prendano<br />

a cuore la richiamata priorità, per<br />

mostrare di credere nella crescita<br />

economica di questa parte di Sardegna,<br />

così da creare occupazione,<br />

lavoro e sviluppo<br />

Ċoordinatori<br />

COMITATO PER IL LAVORO<br />

MARTIS Giorgio<br />

MURGIA Antonangelo


Lavoro<br />

PROGRAMMA D’INTERVENTO DELLA SOCIETA’ IGEA<br />

PER LE BONIFICHE DEI SITI MINERARI DISMESSI<br />

La Regione ha finalmente messo<br />

in moto il capitolo <strong>del</strong>le bonifiche<br />

assegnando la competenza di tali<br />

interventi alla società Igea che detiene<br />

professionalità adeguate e<br />

titolarità d’intervento. Su proposta<br />

<strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>l’Ambiente Tonino<br />

Dessì, la Giunta ha dato il suo<br />

benestare mediante una convenzione<br />

con Igea.<br />

L’Assessore <strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />

in sede di Giunta, ha ricordato<br />

che il Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

n. 468 <strong>del</strong> 18 settembre<br />

2001, attuativo <strong>del</strong>la L. 426/98, ha<br />

individuato le aree <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong><br />

Guspinese tra quelle di interesse<br />

nazionale ai fini <strong>del</strong>la bonifica<br />

dei siti inquinati da effettuare secondo<br />

le modalità stabilite dal Decreto<br />

<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente n. 471<br />

<strong>del</strong> 1999. Con lo stesso decreto n.<br />

468 <strong>del</strong> 2001 sono stati ripartiti i<br />

fondi disponibili tra le Regioni;<br />

alla Sardegna è stato attribuito un<br />

contributo di € 12.394.965,57 per il<br />

biennio 2002-2003 e € 1.704.307,77<br />

annuali quale limite d’impegno ventennale<br />

per l’accensione di un mutuo<br />

pari a € 21.848.866,38.<br />

L’Assessore ha inoltre ricordato che<br />

il 23 ottobre 2001 è stata stipulata<br />

una convenzione tra Ministero <strong>del</strong><br />

Lavoro, Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />

Ministero per i Beni e le Attività<br />

Culturali, Ministero <strong>del</strong>le Attività<br />

Produttive e la Regione Autonoma<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, con la quale<br />

veniva individuata l’ATI-IFRAS<br />

- Intini - Servizi Globali - come<br />

referente per consentire, attraverso<br />

la stabilizzazione di 486 lavoratori<br />

socialmente utili, l’avvio dei lavori<br />

di bonifica, risanamento ambientale,<br />

valorizzazione archeologica e<br />

museale, risanamento nelle aree ex<br />

minerarie. L’Assessorato <strong>del</strong> Lavoro<br />

in data 21 dicembre 2002 ha stipulato<br />

l’apposita convenzione con l’ATI<br />

- IFRAS nella quale sono previste le<br />

attività sopra evidenziate e garantita<br />

la copertura finanziaria, per le attività<br />

di bonifica, con il mutuo di €<br />

21.848.866,38.<br />

L’Assessore ha rappresentato inoltre<br />

che la Società IGEA è il soggetto deputato<br />

ai sensi <strong>del</strong>l’art. 7 <strong>del</strong>la L.R.<br />

n. 33/1998 alla realizzazione <strong>del</strong>le<br />

opere di messa in sicurezza degli<br />

impianti e di riassetto ambientale<br />

<strong>del</strong>le aree ex minerarie. Allo stato<br />

attuale I’IGEA, società a completo<br />

capitale pubblico, detiene ancora 84<br />

titoli minerari e gestisce aree per circa<br />

31.000 ettari.<br />

Per questo l’IGEA, che sta portando<br />

avanti una serie di progetti di risanamento<br />

minerario e<br />

di riabilitazione ambientale con risorse<br />

<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le Attività<br />

Produttive, ha chiesto i finanziamenti<br />

alla Regione per proseguire gli<br />

interventi di bonifica e risanamento<br />

ambientale nelle aree ex minerarie<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> – <strong>Iglesiente</strong> - Guspinese.<br />

Ne è seguito un contenzioso tra<br />

l’ATI-IFRAS e I’IGEA, che ha contribuito<br />

a ritardare l’attuazione<br />

degli interventi anche perché<br />

l’IGEA. non ha consentito all’ATI-<br />

IFRAS di accedere alle aree da<br />

bonificare.<br />

Tali difficoltà si sono poi risolte<br />

grazie all’Intesa preliminare <strong>del</strong> 16<br />

marzo 2004, approvata con<br />

<strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong>la Giunta regionale<br />

n. 14/45 <strong>del</strong> 18/3/2004, intervenuta<br />

tra la Presidenza <strong>del</strong>la<br />

Regione, gli Assessorati <strong>del</strong>la Programmazione,<br />

<strong>del</strong>l’Industria, <strong>del</strong>la<br />

Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente, <strong>del</strong>la<br />

Pubblica Istruzione, <strong>del</strong> Turismo,<br />

ATI - lFRAS, IGEA e le organizzazioni<br />

sindacali, nella quale si<br />

prevede in particolare la divisione<br />

<strong>del</strong>le aree minerarie dismesse <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong> - <strong>Iglesiente</strong> - Guspinese tra<br />

ATI - lFRAS ed IGEA; riservando<br />

ad IGEA gli interventi di bonifica e<br />

risanamento ambientale ai termini<br />

<strong>del</strong> DM Ambiente 471/99, nelle aree<br />

di Campo Pisano, Monteponi, Monte<br />

Agruxiau e San Giovanni, ecc., afferenti<br />

al Rio San Giorgio e quelle <strong>del</strong><br />

compendio minerario di Masua, secondo<br />

quanto indicato negli allegati<br />

<strong>del</strong>la convenzione parte integrante<br />

<strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>iberazione.<br />

Successivamente la Legge Regionale<br />

n. 6, <strong>del</strong>l’11 maggio 2004, ha previsto<br />

all’art. 17, comma 3, che<br />

possano essere attribuiti direttamente<br />

all’IGEA risorse pubbliche per le<br />

bonifiche, da effettuare<br />

secondo quanto disposto nel D.M. n.<br />

471/99, nelle aree di sua proprietà e<br />

in concessione.<br />

Con i Decreti <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

rispettivamente <strong>del</strong> 27 settembre<br />

2002 e 12 settembre 2003,<br />

sono stati trasferiti alla Regione €<br />

12.394.965,57 di contributo finalizzati<br />

all’attivazione <strong>del</strong>le procedure<br />

di risanamento <strong>del</strong>le aree minerarie<br />

dismesse. Tale somma è stata<br />

iscritta nel bilancio 2003-2004 relativamente<br />

a “Spese per interventi<br />

di risanamento e bonifica <strong>del</strong>le aree<br />

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IN FORMATO DIGITALE A:<br />

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OPPURE FAX 1782282316<br />

minerarie dismesse <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong>-Guspinese<br />

inserite sia nel<br />

Parco Geominerario che dichiarate<br />

sito di interesse Nazionale (Legge<br />

426/98)”.<br />

Con <strong>del</strong>iberazione n. 25/47 <strong>del</strong> 3<br />

giugno 2004 la Giunta regionale ha<br />

deciso di attribuire il<br />

finanziamento di € 12.394.965,57<br />

ad IGEA per la bonifica ed il risanamento<br />

<strong>del</strong>le aree individuate.<br />

Nella medesima <strong>del</strong>iberazione veniva<br />

stabilito che l’attribuzione <strong>del</strong>le<br />

risorse si sarebbe concretizzata<br />

attraverso la stipula di un’apposita<br />

convenzione sulla base di un programma<br />

dettagliato che la Società<br />

IGEA avrebbe dovuto presentare tenendo<br />

conto <strong>del</strong>le “Linee Guida per<br />

la redazione dei progetti<br />

e la realizzazione degli interventri di<br />

bonifica e risanamento ambientale<br />

<strong>del</strong>le Aree Minerarie dimesse<br />

approvate dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

nella Conferenza di Servizi”.<br />

La Società IGEA in data 10 giugno<br />

2005 ha trasmesso il programma incentrato<br />

sulle azioni di<br />

caratterizzazione e messa in sicurezza<br />

d’emergenza <strong>del</strong>le aree individuate<br />

dall’intesa preliminare<br />

siglata in data 16 marzo 2004.<br />

II servizio Gestione dei Rifiuti e Bonifica<br />

dei Siti Inquinati <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

ha inoltre predisposto la bozza <strong>del</strong>la<br />

convenzione che attribuisce alla Società<br />

IGEA, così come<br />

previsto dalla <strong>del</strong>iberazione n. 25/47<br />

<strong>del</strong> 3 giugno 2004, un contributo di<br />

€ 12.394.965,57 pari al 50%<br />

<strong>del</strong>le spese da sostenere per l’attività<br />

da svolgere, nel rispetto <strong>del</strong> comma<br />

1 <strong>del</strong>l’art. 5 <strong>del</strong> DM Ambiente<br />

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DI IGEA<br />

Gianni Podda<br />

L’Igea non potrà essere privatizzata,<br />

perché non esiste un solo<br />

motivo per farlo. Lo hanno sostenuto<br />

i sindacalisti <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> e, più che mai, l’hanno<br />

gridato a voce alta le RSU di Igea<br />

sia al Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Renato Soru che all’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Industria Concetta Rau nel<br />

corso di un incontro.<br />

“Se il messaggio non dovesse<br />

essere compreso dai nostri politici<br />

che guidano la Regione, ha<br />

sostenuto Marco Tuveri <strong>del</strong>la<br />

Franco Manca - Presid. IGEA<br />

Segretaria territoriale UIL e RSU<br />

Igea, porteremo a Cagliari i lavoratori.<br />

Non esiste un solo motivo<br />

per privatizzare Igea”.<br />

Il problema di fondo è nato allorché<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Renato Soru ha annunciato<br />

la volontà di privatizzare questa<br />

società che, rimasta ultima come<br />

società pubblica (unico azionista<br />

è la Regione) <strong>del</strong> settore minerario<br />

metallurgico, contiene le<br />

residue professionalità d’alta spe-<br />

Marco Tuveri<br />

cializzazione nei lavori di messa<br />

in sicurezza e bonifica dei cantieri<br />

minerari e gallerie. “Secondo<br />

quanto anticipato dal Presidente<br />

Soru, hanno ribadito le RSU, Igea<br />

dovrebbe essere privatizzata attraverso<br />

un bando pubblico. Tutto<br />

ciò appare strano perché, anche<br />

privatizzando la società, le competenze<br />

sui siti minerari e <strong>del</strong> sottosuolo<br />

resterebbe, istituzionalmente,<br />

di proprietà <strong>del</strong>la Regione<br />

che in tal caso dovrebbe nominare<br />

un corpo speciale per i controlli<br />

sugli interventi dei privati”.<br />

Ma il sospetto <strong>del</strong> sindacato è che<br />

intorno a questa partita stia per<br />

scattare l’assalto al “polpettone”<br />

<strong>del</strong>le bonifiche per le quali il Governo<br />

nazionale ha previsto alcune<br />

centinaia di milioni di euro.<br />

Nel frattempo Igea è diventato<br />

un contenitore di alcuni umori<br />

fallimentari, al punto che i lavoratori<br />

di alcune società andate<br />

male, sono finiti nel suo organico.<br />

Così è stato per i lavoratori<br />

di Sardigna Cristal di Alghero,<br />

di Tessilram di Macchiareddu,<br />

altri 30 lavoratori <strong>del</strong> Nuorese e<br />

prossimamente <strong>del</strong>le maestranze<br />

di Palmas Cave di S.Antioco.<br />

“Al momento, ha spiegato Marco<br />

Tuveri, possiamo prendere<br />

atto che la Giunta regionale ha<br />

approvato la <strong>del</strong>ibera con la quale<br />

dà, finalmente, il via libera al<br />

468/01 che ammette il concorso<br />

pubblico, nella realizzazione degli<br />

interventi di messa in sicurezza, di<br />

caratterizzazione, di bonifica e ripristino<br />

ambientale, anche qualora ci si<br />

trovi in presenza di soggetti<br />

privati titolari di diritti reali su beni<br />

immobili.<br />

L’Assessore ha inoltre fatto sapere<br />

che il Servizio Partecipazioni Industriali<br />

<strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Industria<br />

<strong>del</strong>la Regione Sardegna, azionista<br />

unico <strong>del</strong>la Società IGEA, con<br />

nota prot. 10160 <strong>del</strong> 5<br />

settembre 2005 si è impegnato a<br />

reperire nel prossimo quadriennio il<br />

corrispondente 50%, pari a<br />

ulteriori € 12.394.965,57, a copertura<br />

<strong>del</strong>l’intero intervento, per un<br />

totale di € 24.789.931,14.<br />

Sulla base di quanto rappresentato<br />

dall’Assessore Tonino Dessì, la<br />

Giunta ha approvato il programma<br />

presentato da Igea attribuendole un<br />

contributo di € 12.394.965,57, pari<br />

al 50% <strong>del</strong>le spese da<br />

sostenere per l’attività da svolgere.<br />

Ha inoltre dato mandato all’Assessorato<br />

<strong>del</strong>l’Industria di reperire, nel<br />

prossimo quadriennio, in qualità di<br />

azionista unico <strong>del</strong>la Società IGEA,<br />

quota parte corrispondente al rimanente<br />

50% <strong>del</strong>l’intervento complessivo<br />

proposto, pari a ulteriori<br />

€ 12.394.965,57 e di dare, inoltre,<br />

specifiche direttive alla Soc. IGEA.<br />

affinché si dia seguito operativo all’Intesa<br />

preliminare sottoscritta con<br />

l’ATI-IFRAS, approvata con Delib.<br />

G.R. n. 14/45 <strong>del</strong> 18.3.2004, per garantire<br />

la fattibilità di tutte le attività<br />

previste all’art. 2 <strong>del</strong>la Convenzione<br />

stipulata tra la R.A.S. e l’ATI IFRAS<br />

in data 21.12.2001.<br />

risanamento <strong>del</strong>le aree mineraria<br />

dimesse, affidando il compito a<br />

Igea che aveva, a tal proposito,<br />

presentato dei progetti. E già questo<br />

è un dato positivo. Però non si<br />

venga a parlare di privatizzazione<br />

di Igea”.<br />

Finora la volontà <strong>del</strong>le privatizzazione<br />

di Igea da parte <strong>del</strong>la<br />

Regione ha avuto come giustificazione<br />

l’esigenza di fermare i finanziamenti<br />

che ogni anno l’ente<br />

pubblico deve sborsare per tenere<br />

in piedi questa società. “Noi,<br />

però, ha insistito Marco Tuveri,<br />

abbiamo indicato chiaramente al<br />

Presidente Soru come la Regione<br />

non debba più sborsare soldi per<br />

Igea, pur mantenendo il carattere<br />

pubblico.<br />

Basterebbe, come ha indicato solo<br />

di recente, che la Regione desse il<br />

via al Consorzio Igea-Ati Ifras per<br />

finanziarie i lavori di bonifica dei<br />

siti ex minerari, la cui dotazione<br />

è a carico <strong>del</strong> Governo nazionale.<br />

In questa maniera Igea resterebbe<br />

sempre a carattere pubblico,<br />

manterrebbe le finalità istituzionali<br />

<strong>del</strong>la gestione dei compendi<br />

minerari ed offrirebbe continuità<br />

occupativa agli ex LSU in forza<br />

all’Ati-Ifras”.<br />

In buona sostanza, secondo le indicazioni<br />

sindacali, si otterrebbe<br />

più di un risultato concreto, il tutto<br />

coordinati dagli attuali vertici<br />

di Igea (Presidente Franco Manca<br />

e Direttore Generale Ferdinando<br />

Flores) che sono altamente qualificati<br />

per portare avanti questo<br />

progetto e godono <strong>del</strong>la fiducia<br />

sia dei lavoratori che <strong>del</strong>la stessa<br />

Giunta regionale.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

tel. 0781.260047-59<br />

fax 0781.260058<br />

7<br />

MOSTRA A CARBONIA


8<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Lavoro<br />

Senza l’applicazione pratica<br />

<strong>del</strong>le tariffe energetiche agevolate<br />

alle industrie energivore<br />

fino al 2010, per il <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> non ci potrà essere<br />

alcuna credibilità di riscatto,<br />

sia sul fronte miniera Carbosulcis<br />

né, tantomeno, sull’ipotizzata<br />

costruzione di nuova<br />

centrale elettrica. E’ un discorso<br />

molto chiaro a coloro<br />

che seguono il rincorrersi <strong>del</strong>le<br />

voci, ma soprattutto <strong>del</strong>le<br />

attese <strong>del</strong> pronunciamento da<br />

parte <strong>del</strong>la Comunità Europea<br />

sui tetti stabiliti dall’Autority<br />

per l’Energia e il Gas in ordine<br />

alle agevolazioni tariffarie<br />

sul costo <strong>del</strong>l’energia a favore<br />

di Portovesme srl, Eurallumina,<br />

Ila, Cloro-soda.<br />

Si tratta di un provvedimento<br />

che mira ad “accompagnare”<br />

detta industria di base fino<br />

al 2010, allorché le multinazionali<br />

dovranno dimostrare<br />

un’alternativa soluzione<br />

strutturale, come l’entrata in<br />

esercizio di una nuova centrale<br />

che, marciando a carbone<br />

Portovesme - Nuova Centrale<br />

IL FUTURO DEL SULCIS IGLESIENTE<br />

AFFIDATO AI COSTI ENERGETICI<br />

locale (almeno in parte) sia in<br />

grado di fornire energia a costi<br />

medi <strong>del</strong> mercato europeo per<br />

analoghi impianti industriali.<br />

Se però agli impianti metallurgici<br />

di Portovesme non<br />

verrà riconosciuta l’agevolazione<br />

momentanea <strong>del</strong> costo<br />

agevolato <strong>del</strong>l’energia, appare<br />

assai realistico (peraltro già<br />

annunciato) che le multinazionali<br />

leveranno le tende<br />

ed andranno a produrre dove<br />

l’energia costa meno e gli approvvigionamenti<br />

<strong>del</strong>le materie<br />

prime sono decisamente<br />

meno costose.<br />

Allo stato <strong>del</strong>le cose, quindi,<br />

la politica sarda e quella governativa<br />

deve comprendere<br />

che, con la forza <strong>del</strong>la ragione,<br />

la Sardegna sta chiedendo<br />

quanto altri Paesi hanno già,<br />

senza alcun riscontro concessorio<br />

da parte <strong>del</strong>l’UE.<br />

PARTE LA RIFORMA<br />

CONSORZI BONIFICA<br />

La riforma dei Consorzi di bonifica,<br />

“assolutamente necessaria,<br />

se si vuole far progredire la nostra<br />

agricoltura”, ha mosso i primi<br />

passi nella sua sede naturale:<br />

la Quinta commissione, Agricoltura<br />

ed Ambiente, presieduta da<br />

Alberto Sanna, che ha avviato<br />

l’esame di due proposte in materia<br />

di riforma e di riordino dei<br />

Consorzi di bonifica presentate,<br />

nello scorso mese di luglio, dai<br />

consiglieri <strong>del</strong> centrodestra (tutti)<br />

e dagli esponenti <strong>del</strong> centrosinistra<br />

presenti nella stessa Commissione.<br />

Un iter che si prevede lungo, anche<br />

perché nel corso <strong>del</strong>la prima<br />

audizione su un argomento così<br />

complesso e <strong>del</strong>icato, sono stati<br />

“sentiti” i rappresentanti <strong>del</strong>le<br />

organizzazioni professionali e<br />

quelli <strong>del</strong>la cooperazione, si è<br />

appreso che la Giunta sta elaborando<br />

una propria proposta, non<br />

ancora ufficializzata, e che l’associazione<br />

regionale degli organismi<br />

di bonifica ha predisposto<br />

“una ipotesi di provvedimento<br />

di legge”, recapitato proprio alle<br />

associazioni agricole.<br />

Proposte utili, come base di discussione,<br />

ha sottolineato Alberto<br />

Sanna, che la Commissione esaminerà,<br />

quando arriveranno, con<br />

la consueta attenzione, inserendo<br />

gli aspetti più interessanti e significativi<br />

nel testo che verrà elaborato<br />

e trasmesso all’Aula per la<br />

sua trasformazione in legge.<br />

Prima di avviare l’esame concreto<br />

dei testi disponibili, quindi,<br />

la Commissione ha deciso una<br />

serie di incontri con “i soggetti<br />

interessati alla vita ed all’attività<br />

dei Consorzi”, chiamando “in audizione”<br />

gli operatori agricoli e le<br />

organizzazioni cooperativistiche.<br />

FORMAZIONE RESPONSABILI<br />

ADDETTI PREVENZIONE<br />

un modo nuovo<br />

di lettura<br />

dei problemi<br />

<strong>del</strong> territorio<br />

puoi anche<br />

abbonarti<br />

TEL. 0781-675289<br />

333-6077645<br />

FAX 1782282316<br />

L’Associazione Industriali<br />

Province <strong>del</strong>la Sardegna Meridionale<br />

Cagliari, Carbonia-<br />

Iglesias e Medio Campidano<br />

organizza, presso la propria<br />

sede di Cagliari, un corso per<br />

la formazione dei Responsabili<br />

<strong>del</strong> Servizio di Prevenzione<br />

e Protezione (RSPP)<br />

e degli Addetti al Servizio<br />

di Prevenzione e Protezione<br />

(ASPP).<br />

La frequenza <strong>del</strong> corso permetterà<br />

lo svolgimento <strong>del</strong>le<br />

funzioni di ASPP e di RSPP in<br />

via transitoria, fino a quando<br />

la Conferenza Stato-Regioni<br />

non stabilirà i contenuti <strong>del</strong>la<br />

formazione ai sensi <strong>del</strong>l’art. 2<br />

<strong>del</strong> D. Lgs. 195/2003.<br />

Il corso abiliterà altresì allo<br />

svolgimento diretto da porte<br />

dei datori di lavoro dei compiti<br />

di prevenzione e protezione<br />

dai rischi nei casi previsti<br />

dall’allegato I al D. Lgs.<br />

626/94.<br />

Le lezioni si svolgeranno nei<br />

giorni 29 novembre, 1, 6 e<br />

13 dicembre 2005, dalle ore<br />

16.00 alle ore 20.00, presso la<br />

sede <strong>del</strong>l’Associazione.<br />

Và da se che dette agevolazioni,<br />

quindi, debbano essere<br />

concesse e che occorra dare<br />

risposte immediate per consentire<br />

di avviare le soluzioni<br />

strutturali, sia <strong>del</strong>la miniera<br />

(ancora da privatizzare) e sia<br />

<strong>del</strong>la scelta <strong>del</strong>la tecnologia<br />

per la nuova centrale (il progetto<br />

più accreditato è quello<br />

Sotacarbo).<br />

Il caso contrario vorrebbe significare<br />

l’apocalisse per il<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> e non solo.<br />

Infatti, oltre la perdita di circa<br />

un terzo <strong>del</strong>l’economia <strong>del</strong><br />

territorio oggi tenuta in piedi<br />

dalla grande industria, verrebbe<br />

meno anche il discorso<br />

miniera carbonifera, nuova<br />

centrale, progetti di consolidamento<br />

e potenziamento<br />

<strong>del</strong>le attuali multinazionali,<br />

con tutto l’indotto che ne deriverebbe.<br />

Gianni Podda<br />

Tale stato di cataclisma determinerebbe<br />

migliaia di nuovi<br />

disoccupati, migliaia di giovani<br />

e famiglie nuovi emigrati,<br />

perdita di ogni condizione<br />

sociale, senza possibilità di<br />

riscatto.<br />

Non si tratta di catastrofismo o<br />

di allarmismo, ma di realistico<br />

ragionamento, prima che la situazione<br />

possa imboccare una<br />

condizione di non ritorno.<br />

Se poi a questo non tranquillizzante<br />

quadro si aggiungessero<br />

le vertenze Igea, FMS,<br />

Ente Parco Geominerario,<br />

LSU, allora la situazione assumerebbe<br />

dimensioni di azzeramento<br />

di ogni possibilità<br />

di sopravvivenza in un territorio<br />

storicamente tra i più<br />

avanzati <strong>del</strong>l’Isola, ma oggi<br />

in mano a gestori politici di<br />

limitata lungimiranza sociale<br />

ed economica.<br />

Carbosulcis - Nastro Trasportatore<br />

GLI AMMINISTRATORI DI GONNESA<br />

HANNO PERSO ANCHE LA FACCIA<br />

Diventa ogni giorno più macroscopica<br />

la dimensione <strong>del</strong>la<br />

pochezza politico-amministrativa<br />

dei gestori <strong>del</strong>l’attuale<br />

fase presso il Comune di<br />

Gonnesa. Il Sindaco Sergio<br />

Puddu e i suoi Assessori stanno<br />

brandendo minacce contro<br />

l’ipotesi <strong>del</strong>lo stoccaggio in<br />

galleria di rifiuti industriali,<br />

come se tale tecnologia non<br />

facesse già parte <strong>del</strong> sistema<br />

di sicurezza e di allocamento<br />

dei rifiuti industriali nel resto<br />

<strong>del</strong> mondo.<br />

Ma ciò che sorprende è la presunzione<br />

di taluni che, senza<br />

alcuna cognizione scientifica<br />

o supporto di esperti (veri<br />

esperti e non raccogliticci)<br />

intenderebbero bloccare il<br />

progetto in galleria perché<br />

“andrebbe ad inquinare falde<br />

acquifere”. È sperabile che la<br />

Carbosulcis abbia fatto pervenire<br />

in Comune a Gonnesa<br />

copia <strong>del</strong> progetto in argomento,<br />

tale da consentire agli<br />

Amministratori di detto Ente<br />

di leggerlo e capire le garanzie<br />

che s’intendono mettere<br />

in essere per prevenire non<br />

solo l’ipotizzato inquinamento<br />

<strong>del</strong>le falde acquifere.<br />

L’altra stranezza è che questo<br />

atteggiamento non sia stato<br />

riservato alla conferenza<br />

di servizi, luogo deputato al<br />

confronto <strong>del</strong>le tesi (favorevoli<br />

e contrarie) per una<br />

qualsiasi decisione di fondamentale<br />

importanza sociale<br />

ed economica, come quella<br />

<strong>del</strong>la ripresa <strong>del</strong>le coltivazioni<br />

carbonifere.<br />

In questa fase è importante<br />

capire se il territorio si trovi<br />

di fronte ad una nuova ondata<br />

di incontrollato ambientalismo<br />

(elezioni in vista),<br />

oppure se le istituzioni pubbliche<br />

e scientifiche hanno<br />

ancora una validità anche per<br />

Gonnesa.


IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />

... E ANCHE CITTA’<br />

Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />

prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />

Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />

non sarà più necessario<br />

recarsi a Cagliari per richiedere<br />

VISURE E<br />

CERTIFICATI CATASTALI<br />

Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />

il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />

ubicati ubicati in IGLESIAS in IGLESIAS via Argentaria via Roma 14 25<br />

IL CATASTO E’ MOLTO<br />

PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />

Tutti gli interessati possono recarsi<br />

presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />

dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />

lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />

Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />

GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />

Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU<br />

Il Presidente<br />

<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />

Marco Marras<br />

Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />

che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />

(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />

e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />

di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />

a: 0781. 22881.


10<br />

A Santa Cristina di Paulilatino<br />

(OR), si è svolta l’Assemblea<br />

Regionale di Confartigianato<br />

Imprese Sardegna, che ha visto<br />

coinvolti circa cinquanta<br />

<strong>del</strong>egati provenienti da tutta la<br />

Sardegna, in rappresentanza<br />

<strong>del</strong>le otto Province.<br />

Il Presidente Regionale Mauro<br />

Marras, nella relazione di<br />

apertura, ha sottolineato come<br />

“il primo anno di governo <strong>del</strong>la<br />

Giunta di centro sinistra non<br />

abbia determinato un radicale<br />

cambiamento <strong>del</strong>le politiche a<br />

favore <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>le piccole<br />

imprese”.<br />

“Sulla base <strong>del</strong>le scelte di governo<br />

<strong>del</strong> Presidente Soru – ha<br />

continuato Marras - si fa veramente<br />

grossa fatica a comprendere<br />

quali siano le scelte<br />

strategiche e i settori produttivi<br />

su cui l’attuale maggioranza<br />

intende puntare”.<br />

“Quando tutti i settori produttivi,<br />

nessuno escluso,<br />

vengono infatti considerati<br />

strategici – ha sottolineato il<br />

Presidente - appare evidente<br />

che in realtà nessuno di essi<br />

può essere considerato come<br />

tale. Il taglio indiscriminato di<br />

tutte le voci <strong>del</strong> Bilancio <strong>del</strong>la<br />

Regione equivale ad una “non<br />

scelta””.<br />

“C’è troppa attenzione da parte<br />

di questa Giunta Regionale<br />

alla parte “distruttiva” <strong>del</strong>le<br />

eredità <strong>del</strong>la precedente amministrazione<br />

– ha voluto precisare<br />

- spesso anche sottostimando<br />

quanto di buono è stato<br />

fatto e troppa poca attenzione<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

“SCARSA ATTENZIONE A PICCOLE IMPRESE“<br />

CONFARTIGIANATO CRITICA LA REGIONE<br />

alla parte “costruttiva””.<br />

Preoccupazioni sono state<br />

espresse, inoltre, nei confronti<br />

dei tempi relativi alla Progettazione<br />

Integrata Territoriale:<br />

“Mentre l’Assessorato <strong>del</strong>la<br />

Programmazione è impegnato<br />

nella organizzazione di riunioni<br />

su tutto il territorio regionale<br />

per individuare i progetti da<br />

mettere a bando sulle risorse<br />

<strong>del</strong> POR, l’economia <strong>del</strong>la<br />

nostra Regione appare essere<br />

sempre più paralizzata”.<br />

Marras si è soffermato poi sulla<br />

necessità di puntare, in vista<br />

<strong>del</strong>le scarse risorse finanziarie<br />

che saranno sempre più ridotte<br />

nel futuro, sui settori che<br />

più degli altri concorrono allo<br />

sviluppo: “In un periodo di<br />

ristrettezze finanziarie, come<br />

quello che ci attende nel futuro<br />

- ha continuato - diventa<br />

fondamentale indirizzare le<br />

poche risorse nei settori che,<br />

più degli altri, possono dare<br />

un contributo fondamentale<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>la nostra Regione.<br />

In questo quadro, abbiamo<br />

la presunzione - e tutti<br />

gli indicatori economici lo<br />

possono dimostrare con facilità<br />

- di rappresentare il settore<br />

che, negli ultimi anni, più degli<br />

altri ha concorso alla crescita<br />

<strong>del</strong>la nostra economia”.<br />

“È noto a tutti - ha proseguito<br />

- come la Legge 51 si sia<br />

dimostrata uno strumento<br />

formidabile di sviluppo <strong>del</strong><br />

comparto. Il fattore che ne<br />

ha determinato il successo è<br />

rappresentato in primo luogo<br />

LOTTA AL RANDAGISMO<br />

INTERVIENE LA REGIONE<br />

dalla possibilità offerta alle<br />

imprese di avvalersi di uno<br />

strumento agevolativo snello<br />

e veloce”.<br />

“Siamo preoccupati – ha precisato<br />

Marras – che tali modalità<br />

vincenti possano essere<br />

cambiate completamente, per<br />

esempio con l’utilizzo esclusivo<br />

<strong>del</strong> sistema a bando, con<br />

grave danno soprattutto nei<br />

confronti <strong>del</strong>le imprese di piccole<br />

dimensioni”.<br />

Il Presidente di Confartigianato<br />

Imprese Sardegna ha<br />

infine concluso la relazione<br />

denunciando l’adozione, da<br />

parte <strong>del</strong>la Giunta Regionale,<br />

di un Disegno di Legge che<br />

istituisce l’Agenzia Regionale<br />

“Sardegna Promozione ed<br />

Investimenti”, esitato senza<br />

che vi sia stato un opportuno<br />

e preventivo confronto con le<br />

parti datoriali.<br />

A nome <strong>del</strong>l’Organizzazione<br />

Artigiana, oltre a ritenere che<br />

sulle questioni fondamentali<br />

<strong>del</strong>lo sviluppo e <strong>del</strong>la promozione<br />

non possa essere disconosciuto<br />

il contributo che le<br />

associazioni di categoria sono<br />

in grado di fornire nella predisposizione<br />

degli strumenti<br />

normativi più efficaci per lo<br />

sviluppo <strong>del</strong>l’Artigianato, ha<br />

manifestato le proprie forti<br />

preoccupazioni in merito anche<br />

alla parallela decisione di<br />

sospendere alcuni importanti<br />

bandi emanati dall’ISOLA<br />

per favorire la partecipazione<br />

<strong>del</strong>le imprese ad importanti<br />

iniziative di promozione.<br />

Centoundici Comuni riceveranno<br />

800 mila euro per la<br />

lotta al randagismo. Su proposta<br />

<strong>del</strong>l’Assessore regionale<br />

alla Sanità Nerina Dirindin la<br />

Giunta Soru ha approvato il<br />

programma finanziario e messe<br />

in pagamento le somme dovute<br />

alle Amministrazioni per<br />

la gestione <strong>del</strong>le strutture di<br />

ricovero di animali per l’anno<br />

2005. È stato anche costituito<br />

un gruppo di lavoro incaricato<br />

di effettuare <strong>del</strong>le proposte di<br />

modifica alla legge regionale<br />

21 <strong>del</strong> ‘94 per introdurre dei<br />

meccanismi di premialità nei<br />

confronti di quei Comuni che<br />

maggiormente si attiveranno<br />

nella lotta al fenomeno <strong>del</strong><br />

randagismo. Sono stati inoltre<br />

erogati alle aziende Asl 130<br />

mila euro, quale finanziamen-<br />

FONDI RANDAGISMO<br />

SULCIS IGLESIENTE<br />

Su 111 Comuni sardi ammessi<br />

al finanziamento regionale per<br />

la lotta al randagismo, la Provincia<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> ha visto<br />

riconosciuti gli sforzi compiuti<br />

da appena 6 Comuni che si sono<br />

impegnati su questo fronte. I<br />

Comuni beneficiari dei finanziamenti<br />

sono: Carbonia (16.636<br />

euro), Iglesias (15.469), Narcao<br />

(4.494), Portoscuso (5.382),<br />

S.Antioco (8.230), Tratalias<br />

(3.467).<br />

to <strong>del</strong> piano di sterilizzazione<br />

dei cani dei privati per il 2005.<br />

I fondi necessari al funzionamento<br />

dei canili (gestiti in proprio<br />

o attraverso convenzioni<br />

con le organizzazioni protezionistiche)<br />

sono stati accreditati<br />

ai Comuni che hanno presentato<br />

richiesta entro i termini<br />

stabiliti. Solo 6 Comuni su<br />

117 che hanno presentato domanda<br />

(quelli di Berchidda,<br />

Girasole, Magomadas, San<br />

Sperate, Tiana e Villagrande<br />

Strisaili) sono stati esclusi per<br />

mancata rendicontazione.<br />

A tutti i Comuni è stata assegnata<br />

una quota forfetaria<br />

di 3000 euro. La ripartizione<br />

<strong>del</strong>la somma residua (467<br />

mila euro) è avvenuta invece<br />

in misura percentuale su base<br />

demografica.<br />

Questi criteri (che fino ad oggi<br />

non hanno prodotto i risultati<br />

attesi) saranno validi solo per<br />

l’anno in corso. L’Assessorato<br />

alla Sanità procederà ora in<br />

tempi brevi ad una loro modifica,<br />

con l’obbiettivo di premiare<br />

quei Comuni che maggiormente<br />

si impegnano nella<br />

lotta al randagismo.<br />

COMUNE DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201<br />

UFFICIO CONTRATTI<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che per il giorno 30.11.2005 è indetto Pubblico Incanto per il servizio relativo alla:<br />

“MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AUTOVEICOLI, MACCHINE OPERATRICI DI<br />

PROPRIETA’ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE” – ANNUALITA’ 2006/2007<br />

IMPORTO A BASE D’ASTA PER IL BIENNIO: Euro 99.800,00 I.v.a. inclusa.<br />

1. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />

L’appalto sarà affidato con il sistema <strong>del</strong> pubblico incanto con l’osservanza <strong>del</strong>le norme previste dal Decreto legislativo<br />

n. 157 <strong>del</strong> 17.03.1995 e successive modificazioni ed integrazioni, con aggiudicazione ai sensi <strong>del</strong>l’art. 23 comma 1, lett.<br />

a) <strong>del</strong> suddetto decreto, unicamente al prezzo più basso.<br />

2. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA GARA<br />

Saranno ammesse alla gara per l’affidamento <strong>del</strong>la fornitura in argomento le Ditte:<br />

. iscritte alla C.C.I.A.A. per attività coincidente con quella oggetto <strong>del</strong>l’appalto per cui si concorre;<br />

. svolgenti l’attività ad una distanza non superiore ai 15 Km. dal centro abitato di Iglesias.<br />

3. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO<br />

Comune di Iglesias.<br />

4. NATURA DEL SERVIZIO: Vedi Quaderno di Patti e Prescrizioni.<br />

5. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />

Il presente bando ed il capitolato speciale d’appalto potrà essere visionato presso gli Uffici Tecnici <strong>del</strong> Comune di Iglesias<br />

– Centro Direzionale Amministrativo – Via Isonzo 5 - tel. 0781/274294, tutti i giorni feriali escluso il sabato dalle ore<br />

8,15 alle ore 11,00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16,00 alle ore 17,00; (è escluso l’invio tramite Telefax).<br />

Copia dei suddetti documenti potrà essere richiesto a detti uffici entro cinque giorni dalla data di scadenza <strong>del</strong>le offerte.<br />

E’ escluso l’invio tramite Telefax<br />

6. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE<br />

OFFERTE:<br />

6.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 29.11.2005;<br />

6.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

6.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 8 <strong>del</strong> bando integrale di gara.<br />

6.4 Ammissione <strong>del</strong>le ditte ed apertura <strong>del</strong>le offerte economiche: seduta pubblica il giorno 30.11.2005 alle ore 09,30<br />

presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS.<br />

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO<br />

Ing. Stefania Pusceddu<br />

Lavoro<br />

LETTERA APERTA<br />

ALL’ASSESSORE DIFESA AMBIENTE<br />

D E L L A R E G I O N E S A R D E G N A<br />

Caro Assessore<br />

Gestisco una piccola azienda a<br />

Calasetta, sono un compagno<br />

attivo, e faccio parte di quella<br />

serie di imprenditori che credono<br />

nel futuro <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Purtroppo devo combattere con<br />

i colleghi <strong>del</strong> settore acquicoltura<br />

che anziché consorziarsi si<br />

fanno la guerra a vicenda.<br />

Nel <strong>Sulcis</strong> esiste un solo impianto<br />

con gabbie a mare “Marina<br />

2000”, anche loro di Calasetta<br />

ed occupano circa 15 dipendenti.<br />

Appena questi, dapprima<br />

cari vicini, hanno saputo <strong>del</strong>la<br />

nostra domanda per ottenere la<br />

gabbie a mare, stanno facendo<br />

il possibile per boicottare il<br />

progetto e devo dire che ci sono<br />

riusciti.<br />

Quanto sarebbe meglio creare<br />

un consorzio ed anziché importare<br />

pesce in Sardegna esportarlo<br />

nel resto d’Italia ad in Europa,<br />

come prodotto doc <strong>del</strong>l’isola<br />

di Sant’Antioco.<br />

Gli impianti di allevamento intensivi<br />

a terra sono destinati a<br />

chiudere, alla faccia dei grandi<br />

consulenti regionali che negli<br />

anni 90 li hanno disseminati per<br />

tutto il <strong>Sulcis</strong>. Allevare pesci<br />

in vasche a terra è controproducente,<br />

innaturale, inquinante<br />

e molto costoso. Infatti oltre al<br />

continuo pompaggio di acqua,<br />

le enormi quantità di ossigeno<br />

liquido, le patologie distruttive,<br />

la pulizia e la manutenzione, il<br />

pesce dopo 18 mesi ha un costo<br />

di € 4,50/kg..<br />

Questa è esattamente la cifra di<br />

quanto viene pagato a noi dal<br />

grossista che in un giorno guadagna<br />

più di un euro alla faccia<br />

di chi ha rischiato per un anno e<br />

mezzo. La solita storia che ritroviamo<br />

per tutti i prodotti in agricoltura.<br />

Così un po’ per la mortalità,<br />

un po’ per la concorrenza,<br />

un po’ per il mercato, quasi tutti<br />

gli impianti ittici a terra sono in<br />

crisi e licenziano.<br />

Alla faccia <strong>del</strong>la Grecia, <strong>del</strong>la<br />

Turchia e dei paesi <strong>del</strong> nord<br />

Africa che senza tanti controlli<br />

e burocrazia sfornano sul mercato<br />

enormi quantità di pesce<br />

allevato in gabbie a basso costo,<br />

trattato con antibiotici e<br />

mangimi non certificati che poi<br />

ritroviamo, dopo quattro giorni<br />

di viaggio, sui banchi dei supermercati<br />

a 5,00 €/kg.<br />

Ittica Zeus, data la situazione,<br />

per scongiurare la chiusura, nel<br />

2004 ha deciso di trasformare<br />

l’impianto a terra in gabbie a<br />

mare e specificamente allevare<br />

un pesce biologico a denominazione<br />

di origine “pesce biologico<br />

di Calasetta”.<br />

Passare dai 5 attuali dipendenti<br />

a 15 persone assunte regolarmente<br />

(noi non abbiamo mai<br />

Calasetta - Impianti Ittica ZEUS<br />

fatto lavorare nessuno in nero)<br />

e di passare da 80 a 300 tonnellate<br />

di prodotto il cui costo in<br />

mare si aggira intorno ai 3,00<br />

euro/kg.<br />

Nonostante la crisi economica<br />

ed occupazionale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> una<br />

piccola azienda tenta di invertire<br />

la tendenza, investendo in<br />

proprio ma c’e qualcosa di terribile<br />

che frena tutte le iniziative<br />

in Sardegna nonostante che i<br />

nostri politici <strong>del</strong> centro sinistra<br />

stiano tentando di cambiare la<br />

situazione.<br />

Il grande freno è la burocrazia<br />

e la raccomandazione che si<br />

è insediata con il tempo e rende<br />

vana la buona volontà <strong>del</strong>la<br />

nuova corrente riformatrice e<br />

degli imprenditori seri.<br />

Il Consiglio Comunale di Calasetta,<br />

su interessamento <strong>del</strong><br />

Sindaco, ha dato subito parere<br />

favorevole intuendo che, oltre<br />

ad un prodotto locale di prestigio,<br />

il pesce biologico potrebbe<br />

in qualche modo occupare molti<br />

addetti <strong>del</strong>la piccola pesca, anch’essa<br />

martoriata dalle limitazioni<br />

che tutti sanno e dalla<br />

concorrenza <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>la<br />

pesca che rende il mare sempre<br />

più povero. Anche Legambiente<br />

ha inviato il proprio responsabile<br />

mare Venneri per sottolineare<br />

che l’allevamento biologico in<br />

mare rappresenta il futuro <strong>del</strong>l’alimentazione<br />

umana in contrapposizione<br />

allo scempio <strong>del</strong>le<br />

spadare e ci ha confermato il<br />

patrocinio con lettera allegata.<br />

Sembrava che tutto procedesse<br />

per il meglio finchè la pratica è<br />

giunta nei meandri <strong>del</strong>la burocrazia.<br />

Nonostante il parere positivo<br />

<strong>del</strong> Comune di Calasetta ed il<br />

beneplacito di Legambiente gli<br />

uffici regionali <strong>del</strong>egati al rilascio<br />

<strong>del</strong>la concessione demaniale,<br />

dopo ben cinque mesi dal<br />

protocollo, rispondono “ la batimetria<br />

(cioè la profondità) non<br />

è sufficiente. Logicamente visti<br />

i tempi di risposta i dipendenti<br />

regionali non hanno il problema<br />

<strong>del</strong> posto di lavoro. Anzi hanno<br />

il problema di come far passare<br />

la giornata ed arrivare al tanto<br />

sospirato weekend. I dipendenti<br />

increduli mi hanno accompagnato<br />

più volte presso gli uffici<br />

dai quali dipende il loro futuro,<br />

ma ci siamo ritrovati nei corridoi<br />

ad aspettare tra una riunione<br />

e l’altra, tra un caffé e l’altro,<br />

tra una malattia e l’altra, tra<br />

una missione a l’altra e poi le<br />

ferie…si fermano gli uffici per<br />

due mesi “è inutile che veniate”.<br />

Vai a spiegare ai lavoratori, che<br />

le ferie devono ancora farle per<br />

tenere in piedi l’azienda, che in<br />

qualche modo le pratiche in Regione<br />

dovrebbero andare avanti<br />

Stefano Carbone<br />

lo stesso.<br />

Vai a spiegare a quelli che dovrebbero<br />

essere degli esperti<br />

<strong>del</strong>la scienza <strong>del</strong>l’acquicoltura<br />

che per avere un animale buono<br />

anche da mangiare dovremmo<br />

farlo crescere in un ambiente<br />

molto simile a quello che frequenta<br />

quando è selvatico, con<br />

un fondo tendenzialmente, ricco<br />

di roccia e alghe e non di sabbia.<br />

IL nostro progetto, infatti, propone<br />

un allevamento a bassa<br />

densità di animali, (al contrario<br />

di come avviene nelle attuali<br />

vasche e gabbie a mare), alimentato<br />

in maniera equilibrata<br />

con farine di pesce ottenute<br />

con scarti di lavorazione, olio<br />

di pesce ricco di omega 3.e<br />

soia esente da OGM. Insomma<br />

il primo pesce biologico <strong>del</strong>la<br />

Sardegna.<br />

“Ma no!” Ci impongono. “Il pesce<br />

deve vivere su di un fondo<br />

di 50 metri con sabbia”. Bravi<br />

i nostri esperti: così diventa<br />

chiaro che sembra lavato con<br />

la candeggina, grasso che sa di<br />

mangime, stressato che la carne<br />

è tutta uguale… Insomma possibile<br />

che tutte le innovazioni<br />

sul biologico debbano sempre<br />

farle gli altri e noi arrivare sempre<br />

per ultimi. In Calabria, tanto<br />

per dire, già inizia a funzionare<br />

un impianto biologico pilota.<br />

“Presto saremo noi a sbarcare in<br />

Africa”. Questa l’intenzione dei<br />

5 dipendenti <strong>del</strong>l’azienda che<br />

il 31 dicembre perderanno il<br />

posto di lavoro. Dopo il lavoro<br />

che ormai sta per finire stanno<br />

restaurando una piccola barca a<br />

vela latina e con questa sperano<br />

di arrivare in Tunisia e precisamente<br />

a Cartagine.<br />

“In fondo il grande momento di<br />

splendore culturale e commerciale<br />

l’abbiamo avuto durante il<br />

periodo punico”. Mi ricordano a<br />

malincuore. “Dopotutto, il <strong>Sulcis</strong><br />

e stata sempre la Provincia<br />

dimenticata da qualcuno”. Che<br />

vuoi che gli risponda… dimmelo,<br />

tu caro Assessore<br />

Un saluto e buon lavoro da<br />

Stefano Carbone<br />

340/5315850 email:<br />

postaperstefano@tiscali.it


Lavoro<br />

11<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

L’ANNUNCIATO “RIORDINO” DELLE AREE INDUSTRIALI<br />

RISCHIA DI SCOMPAGINARE GLI ASSETTI TERRITORIALI<br />

In Sardegna resteranno in piedi,<br />

secondo il vecchio schema degli<br />

insediamenti industriali ma comunque<br />

riformate nella loro gestione,<br />

solo cinque Aree di Sviluppo<br />

o Consorzi, mentre i cosiddetti<br />

Consorzi industriali di interesse regionale<br />

(ZIR) passeranno di competenza<br />

ai Comuni in cui ha sede<br />

l’ente di sviluppo.<br />

I cinque organismi che resteranno<br />

in piedi sono: 1) il Consorzio per<br />

l’Area di Sviluppo industriale di<br />

Cagliari (Assemini, Capoterra, Cagliari,<br />

Uta, Sarroch; 2) il Consorzio<br />

per l’Area di Sviluppo Industriale<br />

<strong>del</strong>la Sardegna Centrale (Ottana,<br />

Noragugume, Bolotana, Lula, Galtellì,<br />

Dorgali); 3) il Consorzio per<br />

il Nucleo di Industrializzazione<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> (Portoscuso);<br />

4) il Consorzio per il Nucleo di<br />

Industrializzazione <strong>del</strong>l’Oristanese<br />

(Oristano, Santa Giusta); 5) il<br />

Consorzio per l’Area di Sviluppo<br />

Industriale Sassari-Portotorres (Alghero,<br />

Sassari, Portotorres).<br />

Saranno invece soppressi: il Consorzio<br />

Industriale Nord-Est Sardegna,<br />

il Consorzio Industriale<br />

di Tortolì-Arbatax, il Consorzio<br />

Industriale Chilivani-Ozieri, il<br />

Consorzio Industriale di Iglesias, il<br />

Consorzio Industriale di Macomer,<br />

il Consorzio Industriale Nuoro-<br />

Pratosardo, il Consorzio Predda<br />

Niedda-Sassari, Il Consorzio Industriale<br />

di Siniscola, il Consorzio<br />

Industriale di Tempio, il Consorzio<br />

Industriale <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Tirso, il<br />

Consorzio Industriale di Villacidro.<br />

Questo è il progetto <strong>del</strong>la Giunta<br />

regionale che attende il parere <strong>del</strong>l’Aula,<br />

dove il suo cammino non<br />

sarà certamente agevole per tutte le<br />

implicanze che detta riforma comporterà,<br />

non ultime quelle di natura<br />

politica.<br />

Tra le vittime c’è anche il Consorzio<br />

di Villacidro che tutto sommato<br />

è sempre stato all’altezza <strong>del</strong> suo<br />

ruolo ed è stato nel tempo un volano<br />

di sviluppo, in un’area con<br />

l’economia abbastanza stabile.<br />

“Il processo di riforma che s’intende<br />

perseguire con il disegno di<br />

legge, si legge nella relazione che<br />

accompagna il progetto <strong>del</strong>l’Ese-<br />

Gianni Podda<br />

cutivo regionale, prevede il trasferimento<br />

dei compiti e <strong>del</strong>le attività<br />

fino ad oggi svolte dai Consorzi industriali<br />

in capo ai Comuni, singoli<br />

o associati in Unione di Comuni.<br />

Competenze che dovranno essere<br />

esercitate, oltre che in coerenza<br />

con la programmazione regionale,<br />

nel rispetto degli strumenti di<br />

programmazione economica e di<br />

politica industriale provinciale. Si<br />

differenziano realtà territoriali che<br />

presentano caratteristiche e problematiche<br />

tali da rendere necessari<br />

servizi e supporti infrastrutturali<br />

che soltanto soggetti attrezzati<br />

quali i Consorzi industriali possono<br />

garantire. Conseguentemente il<br />

sistema cortile non viene totalmente<br />

liquidato ma vengono conservati<br />

quei Conrosi comprendenti grandi<br />

insediamenti produttivi nell’ambito<br />

dei quali si sono realizzate nel<br />

tempo e permangono le iniziative<br />

di maggior complessità riguardanti<br />

l’industria di base e, in modo particolare,<br />

la chimica e l’alluminio”.<br />

“Il ruolo dei nuovi Consorzi, prosegue<br />

la nota regionale, sarà inoltre<br />

ridefinito sulla base di regole che<br />

ne individuino sia i profili strategici<br />

che quelli amministrativi e funzionali,<br />

secondo modalità che puntino<br />

all’efficienza, alla trasparenza e<br />

all’economicità. La Regione procederà,<br />

nell’ambito <strong>del</strong>le proprie<br />

competenze in materia di programmazione,<br />

ad individuare le aree industriali<br />

e a definire criteri omogenei<br />

di gestione <strong>del</strong>le infrastrutture e<br />

dei servizi <strong>del</strong>le aree attrezzate da<br />

parte dei soggetti pubblici e privati.<br />

Verranno altresì indicate le modalità<br />

e i criteri per l’assegnazione<br />

<strong>del</strong>le aree industriali alle imprese<br />

richiedenti promuovendo piani e<br />

progetti di sviluppo generale con<br />

particolare riguardo alla riqualificazione<br />

ambientale e al riutilizzo<br />

<strong>del</strong>le aree produttive eventualmente<br />

dismesse”.<br />

Resta <strong>del</strong> tutto evidente che le<br />

nuove aree o consorzi industriali<br />

affidati alla competenza comunale<br />

richiederanno un’organizzazione<br />

finora non prevista e che potrebbe,<br />

in pratica, bloccare ogni possibile<br />

sviluppo nel breve e medio termine.<br />

La domanda che in ambito politico<br />

viene avanzata è la seguente:<br />

chi, d’ora in avanti, sarà abilitato a<br />

concedere il nulla osta all’insediamento<br />

industriale<br />

La stessa Provincia dovrà dotarsi<br />

di organismi tecnici e di consulenti<br />

di provata esperienza, per evitare il<br />

collasso nelle aree industriali.<br />

Altro aspetto importante è legato<br />

alla titolarità <strong>del</strong>l’area industriale:<br />

vale solo l’ubicazione <strong>del</strong>l’area<br />

cosiddetta industriale, oppure il diritto<br />

acquisito dai diversi Comuni<br />

ed enti che hanno dato luogo alla<br />

nascita <strong>del</strong>l’organismo industriale<br />

e che ne fanno parte statutariamente<br />

con rogito notarile Sono<br />

domande cui l’Assemblea regionale<br />

dovrà dare rassicuranti risposte<br />

nel momento l’argomento passerà<br />

all’esame dei singoli gruppi e Consiglieri.<br />

CARBONIA<br />

LAVORI DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE<br />

DI IMMOBILI DELLA “CITTA’ DI FONDAZIONE”<br />

Quattro progetti definitivi-esecutivi,<br />

redatti dall’ing. Giampaolo<br />

Porcedda, sono stati approvati<br />

dalla Giunta comunale di Carbonia<br />

nel corso di una <strong>del</strong>le sue<br />

ultime sedute. Si tratta di progetti<br />

che interessano lavori di recupero,<br />

riqualificazione e restauro di<br />

immobili legati alla fondazione<br />

<strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>le sue più popolose<br />

frazioni. L’Amministrazione<br />

comunale intende mantenere in<br />

stato di efficienza detti immobili,<br />

al fine di conservare i connotati di<br />

“città di fondazione”, intorno al<br />

cui carattere si stà moltiplicando<br />

l’interesse degli urbanisti di tutto<br />

il mondo.<br />

I progetti approvati riguardano: 1)<br />

recupero degli spazi pubblici <strong>del</strong>la<br />

città di fondazione (via Gramsci<br />

di Carbonia, piazza S.Barbara di<br />

Bacu Abis e piazza Venezia di<br />

Cortoghiana). La spesa complessiva<br />

è stata valutata in 1.800.000<br />

di euro e si farà fronte con fondi<br />

POR Sardegna 2000-2006 previsti<br />

nel bilancio 2005; 2) recupero e restauro<br />

<strong>del</strong>l’ex albergo operaio storico<br />

con funzione di Centro Educativo<br />

Giovanile Integrato. La spesa complessiva<br />

è stata valutata in 2.000.000<br />

di euro, finanziata per 1.500.000 con<br />

fondi POR Sardegna 2000-2006 e<br />

per 500.000 euro con fondi <strong>del</strong>la<br />

Legge regionale 37/98 previsti nel<br />

bilancio 2005; 3) riqualificazione<br />

funzionale ed ambientale <strong>del</strong>l’asse<br />

attrezzato per l’accessibilità sostenibile<br />

alla città di fondazione.<br />

La spesa complessiva <strong>del</strong>l’opera<br />

è di 4.000.000 di euro e sarà finanziata<br />

per 3.404.400 euro con<br />

fondi POR Sardegna 2000-2006<br />

e per la restante parte con fondi<br />

<strong>del</strong>la Legge regionale 37/98 e<br />

Pino Piras<br />

con mutuo <strong>del</strong>la Cassa Depositi e<br />

Prestiti; 4) restauro e recupero <strong>del</strong><br />

padiglione tornerie e forge come<br />

struttura polifunzionale integrata,<br />

Alta Formazione universitaria<br />

e Centro Congressi. L’importo<br />

complessivo è di 2.160.000 euro e<br />

si farà fronte con fondi <strong>del</strong> POR<br />

Sardegna 2000-2006 previsti nel<br />

bilancio 2005.<br />

In altra seduta, la Giunta ha approvato<br />

il progetto preliminare <strong>del</strong><br />

Polo Intermodale, concernente la<br />

realizzazione di opere edili, stradali<br />

e infrastrutture, redatto dall’ing.<br />

Giampaolo Porcedda. La spesa<br />

complessiva è di 8.800.000 euro e<br />

si farà fronte con fondi assegnati<br />

dal CIPE alla Regione Autonoma<br />

Sardegna.<br />

Cortoghiana<br />

Portovesme - Area Industriale dal satellite<br />

“Nel disegno complessivo <strong>del</strong>ineato<br />

risultano fondamentali<br />

le azioni volte alla promozione<br />

<strong>del</strong> territorio e allo sviluppo di<br />

leve di marketing insediativi<br />

al fine di favorire l’attrazione<br />

e la localizzazione in Sardegna<br />

di investimenti esterni nei<br />

settori strategici <strong>del</strong>l’economia<br />

regionale. Tale obiettivo viene<br />

perseguito attraverso la costituenda<br />

Agenzia avente lo scopo<br />

di accompagnare gli investitori<br />

esterni nelle diverse fasi <strong>del</strong><br />

loro insediamento nella realtà<br />

produttiva sarda. Tali investitori<br />

dovranno operare in coerenza<br />

con le linee di politica industriale<br />

regionale e in stretto raccordo<br />

con le Province e i diversi<br />

soggetti pubblici e privati che<br />

interagiscono nella formazione<br />

di detti processi. All’Agenzia<br />

sarà affidato l’esercizio <strong>del</strong><br />

foto Mauro Innocenti<br />

Carbonia - dal satellite<br />

“Il marketing territoriale: come si organizza<br />

e si promuove un’area” sarà<br />

il tema <strong>del</strong>l’importante convegno nazionale<br />

in programma a Carbonia per<br />

sabato 10 dicembre 2005. L’iniziativa<br />

è dall’Amministrazione comunale in<br />

collaborazione con TP-Associazione<br />

Italiana dei Pubblicitari.<br />

La manifestazione, che si avvarrà <strong>del</strong><br />

contributo <strong>del</strong>l’Assessorato regionale<br />

degli Affari Generali, sarà animata<br />

da un gruppo di prestigiosi relatori<br />

che affronteranno l’argomento <strong>del</strong>lo<br />

ruolo di sportello regionale per<br />

la promozione di nuovi investimenti,<br />

la fornitura di servizi<br />

d’informazione e l’assistenza<br />

tecnica e amministrativa per la<br />

nascita di nuove imprese e per<br />

il loro consolidamento.<br />

La Regione, nell’ambito <strong>del</strong>le<br />

proprie funzioni in materia di<br />

sviluppo economico territoriale,<br />

garantisce il coordinamento<br />

dei consorzi e <strong>del</strong>le aree industriali,<br />

individua le nuove aree<br />

industriali, definisce i criteri<br />

<strong>del</strong>la gestione unitaria <strong>del</strong>le infrastrutture,<br />

determina le modalità<br />

e criteri per l’assegnazione<br />

<strong>del</strong>le aree industriali alle imprese,<br />

promuove piani e progetti di<br />

sviluppo generale con particolare<br />

riguardo alla riqualificazione<br />

e al riutilizzo <strong>del</strong>le aree produttive<br />

eventualmente dimesse.<br />

Le Province esercitano le competenze<br />

loro spettanti in coerenza<br />

con gli indirizzi emanati<br />

dalla Regione e d’intesa con i<br />

Comuni competenti per territorio,<br />

attraverso gli strumenti<br />

di programmazione economica<br />

e di politica industriale provinciale.<br />

I Comuni o le Unioni di Comuni<br />

esercitano le funzioni e i<br />

compiti già svolti dai Consorzi<br />

industriali posti in liquidazione.<br />

Al fine di consentire in tempi<br />

brevi l’effettivo trasferimento<br />

<strong>del</strong>le risorse agli enti locali è<br />

nominato un commissario per<br />

ciascuna Provincia, il quale<br />

subentra agli organi degli enti<br />

disciolti. Ciascun commissario<br />

provvede ad elaborare il piano<br />

di liquidazione degli enti ricadenti<br />

nella sua competenza<br />

secondo le norme e procedure<br />

previste dal codice civile”.<br />

MARKETING TERRITORIALE<br />

E PROMOZIONE DELLE AREE<br />

UN CONVEGNO A CARBONIA<br />

sviluppo <strong>del</strong> territorio sia dal punto di<br />

vista metodologico sia col racconto<br />

di esperienze già fatte in altre Regioni<br />

e in altre aree <strong>del</strong> Paese.<br />

Non solo Carbonia e il <strong>Sulcis</strong>, ma<br />

l’intera Regione avranno modo di<br />

confrontarsi con tematiche di come<br />

si valorizzano le risorse locali organizzandole<br />

in rete, coinvolgendo la<br />

partecipazione <strong>del</strong>la popolazione e<br />

definendo adeguate strategie di comunicazione.


La Residenza Sanitaria Assistenziale Sant’Elia di Nuxis<br />

è una struttura socio - sanitaria integrata<br />

Convenzionata con l’Azienda USL n° 7 di Carbonia<br />

ACCREDITAMENTO RSA: det. Regione Sardegna n° 1647 <strong>del</strong> 17.08.2004<br />

ACCREDITAMENTO CDI: det. Regione Sardegna n° 113 <strong>del</strong> 15.02.2005<br />

IL SERVIZIO È RIVOLTO<br />

- Soggetti anziani non auto<br />

- Soggetti anziani e non, a<br />

- Soggetti non anziani affe<br />

- Soggetti affetti da scleros<br />

- Soggetti lungodegenti o in<br />

- Soggetti neurovegetativi s<br />

COME ACCEDERE AI SERVIZI DELLA RESIDENZA SANT’ELIA<br />

Gli Ospiti che desiderano accedere ai servizi offerti<br />

devono predisporre e presentare le seguenti domande:<br />

- Al Servizio Sociale Professionale <strong>del</strong> Comune di Residenza<br />

- Al Servizio Materno Infantile <strong>del</strong>la ASL di Residenza<br />

- Alla Residenza Sanitaria Sant’Elia di Nuxis<br />

L’Ufficio Relazioni col Pubblico <strong>del</strong>la Residenza Sant’Elia<br />

è a completa disposizione di tutti coloro che intendono avviare<br />

le pratiche di inserimento in struttura fornendo loro<br />

tutte le informazioni utili per la presentazione <strong>del</strong>le domande<br />

L’accesso alla RSA è vincolato al parere positivo espresso<br />

dall’Unità di valutazione Territoriale (UVT)<br />

attivata presso ogni Azienda USL.<br />

SERVIZI SANITARI SANT’ELIA di NUXIS Società per Azioni - Sede Legale: Cagliari - Via <strong>del</strong> Fangario 12 - Sede Operativa: Nuxis Località Su Guventu Tel. 0781.9091 - Fax. 0781


La Residenza Sanitaria Assistenziale<br />

Sant’ Elia di Nuxis<br />

A<br />

sufficenti<br />

ffetti da demenze<br />

tti da deficit intellettivo<br />

i multipla<br />

fase terminale <strong>del</strong>la vita<br />

tabilizzati<br />

COME CONTATTARE RSA SANT’ELIA<br />

Telefono: 0781.9091<br />

Fax: 0781.909309<br />

Indirizzo struttura: Residenza RSA Sant’Elia<br />

Loc. Su Guventu - 09010 NUXIS<br />

SERVIZI OFFERTI<br />

- Assistenza medica 24 ore su 24<br />

- Assistenza infermieristica 24 ore su 24<br />

- Attività di riabilitazione<br />

- Assistenza sociale<br />

- Assistenza psicologica<br />

- Attività ricreative, culturali e occupazionali<br />

- Servizio alberghiero<br />

- Cura <strong>del</strong>la persona<br />

(igiene personale - vestizione)<br />

- Vitto<br />

- Servizio lavanderia guardaroba<br />

- Servizio religioso<br />

- Servizio trasporto in ambulanza<br />

- Servizio trasporto disabili<br />

A richiesta <strong>del</strong>l’Ospite dei familiari,<br />

sono disponibili i seguenti servizi extra:<br />

- Servizio telefonico<br />

- Servizio parruccheria<br />

- Custodia beni di valore<br />

IL PERSONALE<br />

Direttore<br />

Direttore sanitario<br />

Equipe medico specialistica<br />

Infermieri professionali<br />

Fisioterapisti<br />

Assistente sociale<br />

Psicologo<br />

Educatori animatori<br />

Coordinatori servizi socio sanitari<br />

Operatori socio-sanitari<br />

e addetti all’assistenza<br />

.909309 - Codice Fiscale e Partita Iva 02869620928 - Iscrizione Registro <strong>del</strong>le Imprese REA CCIAA Cagliari 229820 - Capitale sociale: Euro 10.900.000,00 interamente versati


14<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Salute<br />

L’Assessorato regionale alla<br />

Sanità e all’Assistenza Sociale<br />

ha organizzato a Cagliari una<br />

serie di incontri di divulgazione<br />

scientifica dal titolo “I Giovedì<br />

<strong>del</strong>la Salute”. L’iniziativa si articolerà<br />

in dieci appuntamenti dal<br />

3 novembre 2005 al 23 marzo<br />

2006 presso la sala conferenze<br />

<strong>del</strong> Banco di Sardegna (in viale<br />

Bonaria) con inizio alle 17.<br />

L’obbiettivo dei “Giovedì <strong>del</strong>la<br />

Salute” è quello di accompagnare<br />

la ripresa <strong>del</strong>la programmazione<br />

socio-sanitaria attraverso il confronto<br />

con esperti e personalità<br />

di livello nazionale su temi che<br />

vanno dall’etica alla tossicodipendenza,<br />

dall’obesità agli adolescenti,<br />

dai farmaci al rapporto<br />

fra magistratura e salute.<br />

Protagonisti dei “Giovedì <strong>del</strong>la<br />

Salute” saranno, nell’ordine, Giovanni<br />

Berlinguer, Antonio Cao,<br />

Donato Greco, Michele Carruba,<br />

Felice Casson, Massimo Barra,<br />

Silvio Garattini, Alessandro Liberati,<br />

Vittorino Andreoli e Mario<br />

Scano. Ad ogni incontro interverranno<br />

anche relatori qualificati<br />

CICLO DI INCONTRI “I GIOVEDÌ DELLA SALUTE”<br />

OSPITI BERLINGUER, CASSON, GARATTINI E ANDREOLI<br />

che inquadreranno i singoli temi<br />

nell’ambito regionale.<br />

Gli incontri sono aperti a tutti i<br />

cittadini e sono rivolti particolarmente<br />

ai giovani medici, agli<br />

studenti di medicina, ai dirigenti<br />

degli ospedali e agli operatori socio-sanitari.<br />

Nel corso dei “Giovedì<br />

<strong>del</strong>la Salute” sarà possibile<br />

avere un quadro quanto più aggiornato<br />

sul dibattito in corso in<br />

ambito nazionale e internazionale<br />

su temi di grande interesse, per<br />

accrescere la cultura <strong>del</strong>la sanità e<br />

favorire la formazione all’interno<br />

<strong>del</strong> Servizio Sanitario Nazionale.<br />

Il ciclo “I Giovedì <strong>del</strong>la Salute”,<br />

aperto il 3 novembre da Giovanni<br />

Berlinguer (professore emerito<br />

alla Sapienza di Roma, parlamentare<br />

europeo e già presidente <strong>del</strong><br />

Comitato Nazionale di Bioetica)<br />

il quale ha trattato di “Etica e<br />

sanità”. All’incontro, che è stato<br />

coordinato dal giornalista Giorgio<br />

Melis, è intervenuta anche Anna<br />

Pintore, ordinario di Filosofia <strong>del</strong><br />

Diritto alla facoltà di Giurisprudenza<br />

<strong>del</strong>l’Università di Cagliari.<br />

Il 17 novembre è stato Antonio<br />

Cao (Professore emerito <strong>del</strong>l’Università<br />

di Cagliari e Direttore<br />

<strong>del</strong>l’Istituto di Neurogenetica<br />

e Neurofarmacologia <strong>del</strong> Cnr) a<br />

trattare il tema “Sardegna: terra<br />

di genetisti”.<br />

Donato Greco sarà invece il protagonista<br />

<strong>del</strong>l’incontro <strong>del</strong> 1° dicembre.<br />

Direttore <strong>del</strong>la Direzione<br />

Generale <strong>del</strong>la Prevenzione Sanitaria<br />

e Direttore Operativo <strong>del</strong><br />

Centro Nazionale per il Controllo<br />

<strong>del</strong>le Malattie al Ministero <strong>del</strong>la<br />

Salute, Greco risponderà alla domanda<br />

“Prevenire è meglio che<br />

curare”.<br />

L’obesità è uno dei mali <strong>del</strong>la società<br />

contemporanea. A trattarne<br />

gli aspetti medici e sociali sarà il<br />

15 dicembre Michele Carruba Direttore<br />

<strong>del</strong> Centro di Studio e Ricerca<br />

sull’Obesità all’Università<br />

di Milano. Il tema sarà “Obesità:<br />

epidemia <strong>del</strong> terzo millennio”.<br />

CONTRO LA TRICHINELLOSI OBBLIGATORIO<br />

L’ESAME DEI CINGHIALI IN SARDEGNA<br />

La Regione si affida ai cacciatori e<br />

alle compagnie di caccia grossa per<br />

combattere la trichinellosi, una malattia<br />

parassitaria trasmissibile dagli<br />

animali all’uomo per via alimentare,<br />

che si contrae mangiando carni<br />

(crude o poco cotte) di cinghiale, ma<br />

anche di altre specie, come maiale e<br />

cavallo. In queste carni, non visibili<br />

ad occhio nudo, possono essere<br />

contenute le larve di un parassita (la<br />

trichinella, appunto) che può causare<br />

dolori muscolari ed altri disturbi e<br />

che (fortunatamente in casi rari) può<br />

anche essere mortale.<br />

Dopo un caso di trichinella riscontrato<br />

nello scorso mese di aprile ad<br />

Orgosolo e causato dal consumo di<br />

salsicce preparate con carni di una<br />

scrofa allevata a pascolo brado, un<br />

decreto <strong>del</strong>l’Assessore regionale<br />

alla Sanità Nerina Dirindin rende<br />

ora obbligatorio l’esame trichinoscopico<br />

su tutti i cinghiali cacciati<br />

in Sardegna.<br />

Con questo provvedimento, al pari<br />

di quanto avviene in altre Regioni<br />

italiane e per garantire la sicurezza<br />

alimentare degli stessi cacciatori, si<br />

è disposto che ciascun cinghiale abbattuto<br />

venga sottoposto ad esame<br />

effettuato sui campioni di muscoli<br />

diaframmatici (i pilastri <strong>del</strong> diaframma),<br />

prelevati dagli stessi cacciatori,<br />

posti in recipiente idoneo e<br />

opportunamente analizzati.<br />

Il ritiro <strong>del</strong> campione avverrà a cura<br />

<strong>del</strong> Servizi Veterinari <strong>del</strong>le Asl. Il<br />

risultato <strong>del</strong>l’esame, che sarà eseguito<br />

dall’Istituto Zooprofilattico,<br />

sarà comunicato ai cacciatori attraverso<br />

il Servizio Veterinario entro<br />

pochi giorni. Il consumo <strong>del</strong>le carni<br />

potrà avvenire solo dopo il risultato<br />

favorevole <strong>del</strong>l’esame. Anche<br />

se una cottura completa (fino a 71<br />

gradi) ed un congelamento a -15<br />

gradi per non meno di 4 settimane<br />

consentono di rendere innocuo il<br />

parassita, solo l’esame trichinoscopico<br />

dà garanzia di sicurezza <strong>del</strong>le<br />

carni. Quelle che dovessero risultare<br />

positive per trichinella saranno<br />

poste sotto sequestro e distrutte dal<br />

Servizio Veterinario <strong>del</strong>le Asl.<br />

Perché le azioni intraprese dalla<br />

Regione possano avere successo, è<br />

fondamentale la collaborazione dei<br />

cacciatori ai quali si chiede non solo<br />

di far analizzare un campione di<br />

ogni cinghiale abbattuto, ma anche<br />

di consegnare le volpi cacciate, di<br />

evitare di abbandonare resti di selvatici<br />

cacciati o morti, e di provvedere<br />

al ritiro dall’ambiente di selvatici<br />

morti, consegnandoli all’Ente Foreste,<br />

alle Guardie Forestali, ai Servizi<br />

Veterinari <strong>del</strong>le Asl o all’Izs.<br />

Per combattere la trichinellosi l’Assessorato<br />

regionale alla Sanità ha<br />

inoltre programmato una serie di<br />

indagini sierologiche sulla popolazione<br />

<strong>del</strong>la zona in cui si è manifestata<br />

per la prima volta la malattia,<br />

prevedendo anche ricerche <strong>del</strong> parassita<br />

sulle volpi e intensificando<br />

la vigilanza e i controlli sui maiali<br />

allevati allo stato brado.<br />

Tutte queste iniziative, oltre ad evitare<br />

rischi nei consumatori, consentiranno<br />

di monitorare la eventuale<br />

diffusione <strong>del</strong>la trichinella e dunque<br />

di modulare le azioni sanitarie in<br />

base all’effettivo pericolo.<br />

La trichinella è presente e temuta<br />

in tutto il mondo, tanto da rendere<br />

obbligatoria la ricerca <strong>del</strong> parassita<br />

su tutti i maiali adulti macellati. In<br />

Sardegna non era mai stata evidenziata,<br />

né nell’uomo né negli animali<br />

domestici e selvatici, fino allo scorso<br />

mese di aprile, quando la malattia<br />

è stata diagnosticata nei componenti<br />

di una famiglia e loro parenti (in tutto<br />

una decina di persone). L’Istituto<br />

Superiore di Sanità ha classificato la<br />

trichinella trovata nell’Isola come<br />

Trichinella Bruitovi, che è la stessa<br />

specie presente, oltre che nell’Italia<br />

Continentale, anche in Corsica, in<br />

Spagna, in Francia e nel resto <strong>del</strong>l’Europa.<br />

Per ogni informazione, questi sono<br />

i numeri di telefono dei Servizi Veterinario<br />

Territoriali <strong>del</strong>le Asl. Sassari<br />

079-2062838/9, Olbia 0789-<br />

552317, Nuoro 0784-240008, Lanusei<br />

0782-470431 e 0782-622581,<br />

Oristano 0783-317767, Sanluri 070-<br />

9359500, Carbonia 0781-668342,<br />

Cagliari 070-6092705.<br />

Il calendario <strong>del</strong> 2006 si apre il 12<br />

gennaio con l’intervento <strong>del</strong> magistrato<br />

e consigliere comunale a<br />

Venezia Felice Casson, che interverrà<br />

su “Il diritto alla salute”.<br />

Due settimane dopo, il 26 gennaio,<br />

spazio a Massimo Barra<br />

(vicepresidente internazionale di<br />

Croce Rossa e Mezza Luna Rossa,<br />

e direttore <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Villa Maraini). L’incontro verterà<br />

sul tema “Droga, emarginazione:<br />

il potere <strong>del</strong> malato, il potere <strong>del</strong>le<br />

istituzioni”.<br />

Due appuntamenti anche nel<br />

mese di febbraio. Il 9 Silvio<br />

Garattini (direttore <strong>del</strong>l’Istituto<br />

“Mario Negri” di Milano) parlerà<br />

di “Farmaci: utili, inutili, dannosi”.<br />

Il 23 Alessandro Liberati (docente<br />

di Statistica Medica e Biometria<br />

alle Università di Modena e<br />

Reggio Emilia, e Direttore <strong>del</strong><br />

Centro Cochrane Italiano “Mario<br />

Negri” di Milano) tratterà il tema<br />

“Come si fa a dire che una cura<br />

“fa bene”…”. È sicuramente uno<br />

degli psichiatri italiani più noti<br />

e apprezzati. Vittorino Andreoli<br />

il 9 marzo sarà protagonista dei<br />

“Giovedì <strong>del</strong>la Salute” in un incontro<br />

su “Adolescenti: la fatica<br />

di vivere”.<br />

Il ciclo “I Giovedì <strong>del</strong>la Salute”<br />

si concluderà il 23 marzo con il<br />

Procuratore regionale <strong>del</strong>la Corte<br />

dei Conti Mario Scano che parlerà<br />

<strong>del</strong> tema “Tutelare la salute,<br />

tutelare i conti pubblici”.<br />

IL PRIMO INCONTRO :<br />

GIOVANNI BERLINGUER<br />

Sempre più spesso le conquiste<br />

scientifiche in grado<br />

di migliorare le cure mediche<br />

si scontrano con la necessità<br />

di rendere più chiaro<br />

il rapporto tra etica e salute.<br />

Il problema non riguarda<br />

solo questioni “di frontiera”<br />

(come la clonazione umana)<br />

ma investe anche aspetti che<br />

toccano la quotidianità di<br />

tutti. Oggi infatti è possibile<br />

preselezionare il sesso di<br />

un nascituro, mentre organi<br />

prelevati da animali possono<br />

essere trapiantati sull’uomo.<br />

Il rapporto tra etica e salute<br />

riguarda inoltre il tema<br />

<strong>del</strong>l’assistenza sanitaria nei<br />

paesi sottosviluppati, dove<br />

molte nazioni stanno sfidando<br />

le case farmaceutiche<br />

e producono a basso costo<br />

medicine da impiegare contro<br />

malattie come l’Aids.<br />

Organizzati dall’Assessorato<br />

regionale alla Sanità e<br />

all’Assistenza Sociale con<br />

l’obbiettivo di accompagnare<br />

la ripresa <strong>del</strong>la programmazione<br />

socio-sanitaria<br />

attraverso il confronto con<br />

esperti e personalità di livello<br />

nazionale, i “Giovedì <strong>del</strong>la<br />

Salute” si articoleranno in<br />

dieci incontri in programma<br />

fino al prossimo 23 marzo su<br />

temi che vanno dalla genetica<br />

alla tossicodipendenza,<br />

dall’obesità agli adolescenti,<br />

dai farmaci al rapporto fra<br />

magistratura e salute.<br />

Gli incontri sono aperti a<br />

tutti i cittadini e sono rivolti<br />

particolarmente ai giovani<br />

medici, agli studenti di<br />

medicina, ai dirigenti degli<br />

ospedali e agli operatori socio-sanitari.<br />

Nel corso dei<br />

“Giovedì <strong>del</strong>la Salute” sarà<br />

possibile avere un quadro<br />

quanto più aggiornato sul<br />

dibattito in corso in ambito<br />

nazionale e internazionale su<br />

temi di grande interesse, per<br />

accrescere la cultura <strong>del</strong>la<br />

sanità e favorire la formazione<br />

all’interno <strong>del</strong> Servizio<br />

Sanitario Nazionale. Il<br />

filmato degli incontri sarà<br />

inoltre scaricabile dal sito<br />

www.sardegnasalute.com<br />

Dopo Berlinguer e Antonio<br />

Cao, i protagonisti <strong>del</strong>l’iniziativa<br />

saranno, nell’ordine,<br />

Donato Greco, Michele<br />

Carruba, Felice Casson,<br />

Massimo Barra, Silvio Garattini,<br />

Alessandro Liberati,<br />

Vittorino Andreoli e Mario<br />

Scano. Ad ogni incontro interverranno<br />

anche relatori<br />

qualificati che inquadreranno<br />

i singoli temi nell’ambito<br />

regionale.<br />

SERVIZIO SANITARIO REGIONE SARDEGNA<br />

AZIENDA USL N° 7 – CARBONIA<br />

AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA<br />

Si rende noto che l’Azienda USL n°<br />

7, con sede in Carbonia- via Dalmazia<br />

83, ha indetto i seguenti appalti,<br />

da espletarsi a mezzo pubblico incanto-<br />

procedura aperta- ai sensi <strong>del</strong><br />

D.Lgs. 358/92 e <strong>del</strong> D.Lgs. 157/95 e<br />

successive modificazioni ed integrazioni:<br />

1) III esperimento di gara-Affidamento<br />

triennale <strong>del</strong> servizio di assistenza<br />

domiciliare integrata prorogabile per<br />

ulteriori 12 mesi<br />

Termine presentazione offerta ore<br />

13.00 <strong>del</strong> giorno 09.01.2006<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore<br />

10.00 <strong>del</strong> giorno 11.01.2006<br />

2) Affidamento annuale servizio di<br />

pulizia, dei servizi integrati/multiservizi<br />

presso i Presidi Ospedalieri e<br />

Servizi Territoriali <strong>del</strong>l’Azienda USL<br />

7 prorogabile per ulteriori 12 mesi e<br />

con possibilità di affidamento biennale<br />

o triennale previa autorizzazione<br />

regionale<br />

Termine presentazione offerta ore<br />

13.00 <strong>del</strong> giorno 16.01.2006<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore<br />

10.00 <strong>del</strong> giorno 18.01.2006<br />

Il Bando integrale, i Capitolati Generale<br />

e Speciale sono disponibili presso<br />

il Servizio Acquisti <strong>del</strong>l’azienda<br />

in via Dalmazia 83 Carbonia, tutti<br />

i giorni feriali (sabato escluso)<br />

dalle ore 9.00 alle ore 13.00- Tel.<br />

0781.6683228- Fax 0781.6683224-<br />

524.<br />

La richiesta dei Capitolati (a anche a<br />

mezzo fax) deve essere accompagnata<br />

dalla copia <strong>del</strong> versamento (unico<br />

anche per più gare) di € 10,00 sul<br />

cc/p 16765091 intestato al Banco di<br />

Sardegna-Tesoreria Azienda Usl n° 7<br />

Carbonia.<br />

Gli appalti sono soggetti all’approvazione<br />

regionale. I Bandi integrali<br />

sono stati inviati alla G.U. CE e alla<br />

GURI in data 07.11.2005. La pubblicazione<br />

<strong>del</strong> presente Bando non vincola<br />

l’Azienda USL.<br />

IL DIRETTORE GENERALE


Realtà locale<br />

IL DIRETTORE BENEDETTO BARRANU<br />

VARA LA SQUADRA ORGANIZZATIVA<br />

DELLA SANITA’ NELLA ASL 7 SULCIS<br />

Marco Massa<br />

Un vero e proprio progetto obiettivo<br />

è quanto il neo Direttore Generale<br />

<strong>del</strong>la ASL 7 di Carbonia ha voluto<br />

impostare dopo alcune settimane <strong>del</strong><br />

suo insediamento. Il progetto obiettivo,<br />

teso a disporre di un assetto<br />

dirigenziale operativo, è finalizzato<br />

al conseguimento dei risultati che la<br />

Giunta regionale gli ha affidato.<br />

Così, quasi con una decisione a sorpresa,<br />

che taluno ha impropriamente<br />

definito “rivoluzionaria”, Benedetto<br />

Barranu ha distribuito, nei settori<br />

chiave <strong>del</strong>l’organizzazione sanitaria<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>, i suoi uomini<br />

sui quali ha riversato piena fiducia.<br />

Così, alla nomina a Direttore sanitario<br />

(confermato) di Pietro Chessa e<br />

di Direttore amministrativo Sergio<br />

Salis, è stato deciso di affidare<br />

l’ufficio di Direzione generale a<br />

Gonaria Porcu. Coordinatore <strong>del</strong><br />

Dipartimento amministrativo è stato<br />

designato Gerolamo Agulli, al quale<br />

è stata attribuita anche la responsabilità<br />

per l’edilizia e le opere pubbliche<br />

<strong>del</strong>l’ufficio Staff <strong>del</strong>la Direzione<br />

generale. Al medesimo Gerolamo<br />

Agulli è stata affidata la Direzione<br />

amministrativa dei presidi ospedalieri<br />

di Iglesias.<br />

Al servizio Acquisti, servizi Tecnici<br />

e Gestione Patrimoniale è stata designata<br />

Agnese Foddis, mentre al Personale<br />

è stata incaricata Margherita<br />

Cannas. Il servizio Affari generali è<br />

Benedetto Barranu<br />

stato affidato a Teresa Garau; mentre<br />

Bilancio, Contabilità, Programmazione<br />

e Gestione Risorse è stato affidato<br />

a Giampaolo Sanna, il quale dovrà<br />

anche interessarsi <strong>del</strong>la gestione<br />

amministrativa <strong>del</strong> distretto sanitario<br />

di Carbonia.<br />

Patrizia Meloni coordinerà l’ufficio<br />

relazioni col pubblico (URP) strutturato<br />

in due sezioni (Carbonia e<br />

Iglesias). Patrizia Meloni dovrà altresì<br />

curare il settore <strong>del</strong>le Relazioni<br />

esterne <strong>del</strong>lo Staff <strong>del</strong>la Direzione<br />

generale. Al CUP (Centro Unico<br />

Prenotazioni) è stato designato Antonello<br />

Cuccuru. L’ufficio Sviluppo e<br />

Gestione <strong>del</strong>le professioni infermieristiche<br />

ed ostetriche è stato affidato<br />

ad Orlando Meloni; alle Politiche di<br />

Sviluppo e Miglioramento continuo<br />

<strong>del</strong>la qualità aziendale dovrà pensarci<br />

Tore Arca, mentre Carlo Contini<br />

è stato nominato Coordinatore<br />

amministrativo <strong>del</strong> servizio Affari<br />

Generali.<br />

Altro incarico riguarda Mariolina<br />

Fodde cui spetterà seguire il Servizio<br />

Acquisti; Gigliola Venturi sarà<br />

la Coordinatrice amministrativa <strong>del</strong><br />

servizi acquisti nel settore gestione<br />

patrimoniale. Daniele Agulli, infine,<br />

sarà il coordinatore amministrativo<br />

<strong>del</strong> servizio <strong>del</strong> Personale nel settore<br />

organizzazione e metodi.<br />

Raffaele De Matteis<br />

E’ certamente un novello di qualità,<br />

quello presentato dalla cantina<br />

Sardus Pater di S.Antioco<br />

sulla vendemmia 2005. La presentazione,<br />

con la sola degustazione,<br />

è avvenuta nei nuovi<br />

locali <strong>del</strong>la cantina dove centinaia<br />

di cultori <strong>del</strong> vino (sono<br />

arrivati anche da Cagliari) si<br />

sono dati appuntamento per un<br />

serata celebrativa. Al centro <strong>del</strong>le<br />

attenzioni, ovviamente, c’era<br />

il novello “Cannai” 2005 che,<br />

preceduto dalla degustazione di<br />

prodotti caseari, affumicati ittici<br />

<strong>del</strong>la locale ditta Fernando Fois<br />

e da ottimo pane casereccio, ha<br />

fatto la sua gran bella figura davanti<br />

ad un pubblico eterogeneo<br />

e competente.<br />

Il battesimo, tuttavia, non è stato<br />

solo <strong>del</strong> novello “Cannai”,<br />

ma anche <strong>del</strong> nuovo Consiglio<br />

d’Amministrazione <strong>del</strong>la cantina<br />

Sardus Pater guidato dal Presidente<br />

Raffaele De Matteis.<br />

“Se il buon giorno di vede dal<br />

mattino, ha detto il Presidente<br />

De Matteis, possiamo dire che<br />

il “Cannai” ha già superato, a<br />

pieni voti, il suo esame davanti<br />

al pubblico dei consumatori. Già<br />

buona parte <strong>del</strong>le 22.000 bottiglie<br />

prodotte hanno incontrato il<br />

gradimento dei ristoratori, <strong>del</strong>la<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

15<br />

S.ANTIOCO<br />

COL BUON NOVELLO “CANNAI”<br />

LA CANTINA SARDUS PATER<br />

SI RIPRESENTA SUL MERCATO<br />

Sergio Rombi<br />

S.Antioco - Cantina Sociale<br />

grande distribuzione e <strong>del</strong> commercio<br />

minuto. Il giusto equilibrio,<br />

tra qualità <strong>del</strong> prodotto e<br />

il prezzo, fanno <strong>del</strong> “Cannai” un<br />

vino novello che lascerà il segno<br />

in questi prossimi mesi che<br />

precedono l’uscita ufficiale <strong>del</strong><br />

“Carignano Sardus Pater” vendemmia<br />

2005. L’intero Consiglio<br />

di Amministrazione <strong>del</strong>la cantina<br />

di S.Antioco ha riposto piena<br />

fiducia sulla competenza e sulla<br />

collaborazione <strong>del</strong>l’enologo internazionale<br />

qual è Riccardo Cotarella<br />

che ha trovato nei nostri<br />

mosti <strong>del</strong> Carignano eccezionali<br />

potenzialità per far fare un salto<br />

di qualità all’enopolio e alle nostre<br />

produzioni”.<br />

Il richiamato impegno, volto al<br />

rilancio di quella che un tempo<br />

era la maggiore cantina sociale<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, trova motivo anche<br />

nel mezzo secolo di vita di<br />

questa cooperativa di soci che,<br />

dai circa 1.200 di anni fa sono rimasti<br />

in circa 500. “Stiamo completando<br />

i lavori di rinnovo degli<br />

impianti di imbottigliamento e di<br />

razionalizzazione degli spazi, ha<br />

detto ancora Raffaele De Matteis<br />

Presidente <strong>del</strong>la cantina Sardus<br />

Pater di S.Antioco. Abbiamo<br />

avuto piena fiducia da parte di<br />

tutti i soci e quindi intendiamo<br />

onorare gli impegni assunti. Già<br />

quest’estate, in occasione <strong>del</strong>la<br />

manifestazione “Calici sotto le<br />

stelle” abbiamo brindato col “Carignano<br />

<strong>del</strong> cinquantenario” ottenendo<br />

un larghissimo apprezzamento.<br />

Adesso, tale dimostrazione<br />

di stima e di incoraggiamento<br />

l’abbiamo raccolta col novello<br />

“Cannai” e tutto sembra guidato<br />

dalla buona stella la cui rotta,<br />

però, dovremo saperla tenere con<br />

la collaborazione di tutti”.<br />

Iglesias CTO<br />

FLUMINIMAGGIORE,<br />

…peccato non conoscerlo<br />

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COMUNE DI CARBONIA<br />

INSERITO NELL’ALBO<br />

DEL SERVIZIO CIVILE<br />

L’Assessore <strong>del</strong>le Politiche<br />

Sociali Vittorio Macrì<br />

ha fatto sapere che l’Ufficio<br />

Nazionale per il Servizio<br />

Civile ha accolto la<br />

domanda <strong>del</strong> Comune di<br />

Carbonia relativamente<br />

all’inserimento nell’albo<br />

nazionale degli enti in cui<br />

è possibile svolgere il servizio<br />

civile.<br />

Con l’importante accreditamento,<br />

il Comune è stato<br />

inserito nella quarta classe<br />

<strong>del</strong>l’albo nazionale, che ha<br />

individuato cinque sedi comunali<br />

abilitate ad ospitare<br />

l’attuazione <strong>del</strong> progetto.<br />

Ora il Comune di Carbonia<br />

attende l’approvazione<br />

dei progetti presentati per<br />

poter dar luogo al servizio<br />

civile nel quale verranno<br />

impiegati dei giovani <strong>del</strong><br />

posto.<br />

NUOVI FINANZIAMENTI<br />

AI COMUNI COSTIERI<br />

La Regione ha stabilito la ripartizione<br />

dei fondi destinati<br />

ai Comuni costieri sardi, per<br />

garantire i servizi essenziali<br />

a supporto <strong>del</strong>la balneazione.<br />

Si tratta, complessivamente,<br />

di 400 mila euro ed attengono<br />

all’annata 2004.<br />

Per quanto riguarda la Provincia<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> a<br />

beneficiarne sono stati i Comuni:<br />

Buggerru (7.019 euro),<br />

Calasetta (10.328), Carloforte<br />

(13.181), Fluminimaggiore<br />

(4.651), Giba (5.165), Gonnesa<br />

(6.619), Iglesias (8.588),<br />

Masainas (4.908), Portoscuso<br />

(6.334), S.Giovanni Suergiu<br />

(9.672), S.Anna Arresi<br />

(5.963), S.Antioco (17.802).<br />

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Realtà locale<br />

LA CANTINA SOCIALE DI CALASETTA<br />

HA RITROVATO LA SUA IDENTITA’<br />

Calasetta - Cantina Sociale<br />

Dallo scorso mese d’agosto anche<br />

la Cantina di Calasetta ha promosso<br />

l’iniziativa chiamata “Cantina Aperta”,<br />

mostrando a chiunque fosse interessato<br />

il modo in cui viene ricavato il<br />

vino e in seguito imbottigliato. Quest’ultima<br />

parte rappresenta il vero e<br />

proprio cambiamento di direzione nella<br />

produzione e nel modo di percepire<br />

una risorsa.<br />

La cantina, infatti, per settant’anni a<br />

partire dal 1932, ha venduto il vino<br />

ad altri produttori senza realizzare un<br />

proprio marchio. Dunque Calasetta<br />

produceva un vino di buona qualità, da<br />

quando i soci erano solo 17 a oggi in<br />

cui i soci sono più di 300, senza che<br />

nessuno lo valorizzasse, perché privo<br />

di identità.<br />

L’attuale fase di cambiamento, invece,<br />

tende a valorizzare il prodotto, come<br />

il Carignano <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, caratteristicamente<br />

forte e molto alcolico, ma che<br />

nel passato veniva considerato ottimo<br />

solo come vino da taglio.<br />

Oggi il Carignano prodotto dalla cantina<br />

sociale di Calasetta è un ottimo vino<br />

da pasto, con gradazione alcolica equilibrata,<br />

per via dei processi di vinificazione.<br />

Il Carignano <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, doc dal<br />

1987, è prodotto nella zona Sud-Occidentale<br />

<strong>del</strong>la Sardegna.Questo vuol<br />

dire che quel tipo di uva è autoctona,<br />

ovvero che quel vitigno si è sviluppato<br />

adattandosi al luogo geografico e al<br />

territorio che lo ha ospitato fin quasi a<br />

fondersi con esso. Infatti, nonostante<br />

piccole quantità siano presenti anche<br />

in Toscana, Marche, Lazio, è in Sardegna<br />

che il Carignano ha avuto la sua<br />

più grande espansione.<br />

È difficile determinare con esattezza<br />

la provenienza <strong>del</strong> vitigno chiamato<br />

oggi Carignano, essendo quella <strong>del</strong>la<br />

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http:www.idrotermevillasort.it<br />

Francesca Biggio<br />

vite una <strong>del</strong>le prime colture apparse<br />

nell’area <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> e poi arricchita dai<br />

popoli che si sono succeduti. La tesi<br />

più accreditata lo vuole proveniente<br />

dalla Spagna, Aragona, e probabilmente<br />

introdotto nell’Isola durante il<br />

XIV secolo. Grazie alla sua resistenza<br />

ai venti ricchi di salsedine, provenienti<br />

dal mare, in Sardegna si sarebbe concentrato<br />

nella zona Sud-Occidentale.<br />

Ma il cambiamento di Direzione <strong>del</strong>la<br />

cantina di Calasetta, si sta manifestando<br />

anche nel suo interesse a partecipare<br />

e ad essere presente ai vari incontri<br />

regionali e nazionali, rivalutando così<br />

un prodotto di Calasetta e mostrando<br />

una ricchezza che era sotto gli occhi<br />

di tutti, ma per qualche strana ragione<br />

sembrava dimenticata. “È bene ricordare,<br />

è stato sottolineato, che la terra è<br />

sempre una ricchezza, e che saper coltivare<br />

i suoi prodotti è una risorsa che<br />

rende profondi e stabili le tradizioni e i<br />

legami di una comunità”.<br />

E a questo proposito sono calzanti le<br />

parole di Wang Lung, il personaggio <strong>del</strong><br />

romanzo La buona terra di Pearl Buck.<br />

Quando ormai vecchio, sente i figli che<br />

intendono vendere la terra che a lui era<br />

costata sacrifici, che aveva dato ai suoi<br />

figli l’opportunità di studiare, che era<br />

il tesoro che l’aveva salvato dalla miseria<br />

e gli dava forza nei momenti bui,<br />

dice ai figli, tra le lacrime:<br />

“Quando si comincia a vendere la<br />

terra è la fine di una famiglia. Dalla<br />

terra siamo venuti, e alla terra<br />

dobbiamo tornare…se conserverete<br />

la terra vivrete…nessuno potrà mai<br />

portarvela via.”<br />

La Idroterme Villasor Srl, tra le sue produzioni, annovera<br />

rotoli e contenitori di alluminio per uso alimentare.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Radio Iglesias<br />

17<br />

DIBATTITO<br />

LA PROGRAMMAZIONE LOCALE<br />

DEI SERVIZI ASSISTENZIALI<br />

Enzo Petraroia*<br />

Ritorna di grande attualità, negli<br />

ultimi mesi <strong>del</strong>l’anno, l’impegno<br />

per la programmazione socio<br />

–assistenziale locale. I nostri referenti<br />

comunali sono chiamati a<br />

profondere tutto il loro impegno<br />

per seguire la stesura e la presentazione<br />

dei “progetti” comunali,<br />

con particolare attenzione all’area<br />

degli anziani, dei disabili e<br />

dei cittadini più esposti. Ci pare<br />

utile perciò esporre al riguardo<br />

alcune nostre considerazioni.<br />

In una democrazia moderna,<br />

non solo predicata, ma vissuta<br />

nelle azioni concrete di ogni<br />

giorno, il ruolo essenziale di chi<br />

ha responsabilità nel settore socio-assistenziale,<br />

si estrinseca<br />

al meglio nella Pubblica Amministrazione,<br />

solo nel confronto<br />

e nell’ascolto degli altri. È un<br />

metodo amministrativo utile, non<br />

Enzo Petraroia<br />

solo un dovere etico. Nel campo<br />

dei servizi alla persona, inoltre,<br />

l’ascolto, il confronto, l’accettazione<br />

di nuove idee, di nuove<br />

proposte confluiscono spesso nella<br />

conoscenza di nuove opportunità e<br />

modalità di intervento. In particolare,<br />

per quanto riguarda l’handicap,<br />

la disabilità e la non autosufficienza<br />

– e tra questi gli anziani sono i<br />

più – le situazioni personali, spesso<br />

complesse e stressanti, coinvolgono<br />

non solo interi nuclei familiari<br />

e parentali, ma anche il vicinato, il<br />

quartiere, la parrocchia il volontariato…<br />

I casi allora diventano reali “problemi”<br />

di tutti in quanto “concittadini”,<br />

nessuno escluso se non per<br />

egoistico proposito.<br />

Non solo un buon operatore sociale,<br />

ma anche un buon amministratore<br />

locale, dunque, devono sentire<br />

impellente la necessità di “saltare il<br />

recinto” per orientarsi verso nuovi<br />

orizzonti operativi con nuove strategie,<br />

anche differenziate, a favore<br />

di quanti vivono un mondo marginale<br />

fatto di ristrettezze materiali,<br />

ma anche spesso di esclusione e di<br />

dimenticanza totale, svuotando di<br />

significato concreto le ricorrenti,<br />

spesso abusate, parole come solidarietà,<br />

comunicazione, accoglienza,<br />

partecipazione.<br />

Ben lo sappiamo: costa sacrificio<br />

“saltare il recinto” così rassicurante<br />

<strong>del</strong> proprio ruolo e <strong>del</strong>le<br />

proprie competenze, ovvero,<br />

spesso solo per addossarci reciprocamente<br />

sottili distinzioni<br />

di responsabilità d’intervento.<br />

Se non facessimo propria questa<br />

nuova lettura nel fatto socio-assistenziale,<br />

non potremmo rispettare<br />

certamente la tanto conclamata<br />

nuova fase <strong>del</strong>lo “stato sociale”<br />

così ben <strong>del</strong>ineata dalla legge<br />

328/2000, sostanzialmente già<br />

recepita nel testo <strong>del</strong> Disegno<br />

di legge Regionale sul “sistema<br />

integrato dei servizi alla persona”…..<br />

È in atto un profondo<br />

avanzamento culturale che ci riguarda<br />

tutti.<br />

Nuove povertà non solo materiali,<br />

dunque, ma anche di relazione<br />

e di valori (nel tempo consolidati<br />

ed ora vacillanti), nuove consuetudini<br />

di vita, nuovi approcci e<br />

nuove sollecitazioni dai massmedia,<br />

nuove riscoperte <strong>del</strong>la<br />

persona nella sua unicità e dignità…..<br />

impongono a tutti una<br />

partecipazione di Comunità, non<br />

elitaria e ristretta <strong>del</strong>egata a pochi<br />

addetti ed a pochissimi responsabili.<br />

Si impone perciò un diverso<br />

coinvolgimento per un produttivo<br />

sistema di servizi alla persona<br />

integrata nel sociale e nel<br />

sanitario…… La valorizzazione<br />

<strong>del</strong> ruolo familiare e <strong>del</strong> proprio<br />

ambiente di vita devono costituire<br />

puntelli essenziali per le risposte<br />

più idonee e personalizzate alle<br />

proprie istanze di assistenza. Eguale<br />

rispetto perciò per una giusta distribuzione<br />

di risorse e di mezzi per<br />

un “mix” controllato e vigilato tra<br />

il pubblico ed il privato, soprattutto<br />

nei settori <strong>del</strong>icatissimi <strong>del</strong>l’handicap,<br />

<strong>del</strong>le disabilità gravi, <strong>del</strong>la<br />

non-autosufficienza, <strong>del</strong>le sofferenze<br />

mentali….<br />

La Famiglia, la Scuola, il Privato<br />

sociale, il Volontariato, le Organizzazioni<br />

sindacali di tutela e di<br />

rappresentanza insieme alle Amministrazioni<br />

Pubbliche ed alle<br />

ASL, sono veramente considerate,<br />

nelle nostre programmazione<br />

socio-assistenziali locali, valide<br />

Nuxis - RSA<br />

“agenzie”comunque e sempre da<br />

coinvolgere La domanda purtroppo<br />

non appare retorica, spesso.<br />

La nostra è una società complessa<br />

in cui migliorare e razionalizzare<br />

l’assistenza diventa un grande<br />

“impegno comunitario”sotto la<br />

spinta culturale e partecipativa<br />

di tutte le agenzie che formano<br />

la rete per possibili interventi.<br />

La formazione, l’informazione e<br />

soprattutto il confronto e il coinvolgimento<br />

effettivo (non solo occasionale<br />

di fine anno ……) devono<br />

costituire anche nel nostro territorio<br />

un metodo irrinunciabile per chi<br />

opera nel sociale e per il sociale.<br />

Anche i nostri Capi Lega ed i nostri<br />

referenti locali continuano a porsi<br />

in questa logica di lettura.<br />

* Segretario territoriale FNP-CISL<br />

per le Politiche Sociali<br />

Soluzioni<br />

di apparecchiature<br />

e arredamento<br />

per l’ufficio<br />

30 anni di esperienza<br />

al vostro servizio


18<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Sociale<br />

Era doveroso celebrare il quarto di<br />

secolo d’impegno costante, e senza<br />

alcuna sosta, portato da padre Salvatore<br />

Morittu verso i giovani che<br />

si sono fatti ingannare dalla droga.<br />

All’inizio non fu facile neppure per<br />

padre Morittu, quel fraticello minuto<br />

di statura, ma gigante d’intuizione<br />

e di temperamento. La Provvidenza<br />

gli è stata costantemente<br />

vicina, come è stata vicina a tutti i<br />

collaboratori in questa difficile sfida<br />

sociale, dove regole e canoni potevano<br />

e possono essere sconvolti da<br />

un momento all’altro.<br />

Ebbene, il 5 novembre scorso, padre<br />

Salvatore Morittu e i collaboratori,<br />

attorniati da una folta schiera<br />

di estimatori e di benefattori,<br />

hanno voluto celebrare le “nozze<br />

d’argento” di un impegno che, realisticamente<br />

disseminato anche di<br />

sconfitte, ha dato risposte positive a<br />

centinaia di giovani che oggi vivono<br />

una vita normale e di famiglia dopo<br />

aver stretto i denti ed aver creduto<br />

nel riscatto offerto dalla Comunità<br />

Terapeutica.<br />

Partito da una piccola Comunità,<br />

ricavata nei locali di “San Mauro”<br />

in Cagliari, padre Salvatore Morittu<br />

è andato avanti, perché ha sempre<br />

creduto nel lavoro comunitario, ed<br />

CENTINAIA DI GIOVANI STRAPPATI ALLA DROGA<br />

IN VENTICINQUE ANNI DELLA PRIMA COMUNITA’<br />

VARATA IN SARDEGNA DA PADRE MORITTU<br />

Marco Massa<br />

ha aperto altri centri: le comunità di<br />

Campu e Luas (Capoterra-Cagliari),<br />

S’Aspru (Siligo-Sassari), la Casa<br />

Famiglia “S.Antonio Abate” di Sassari<br />

e il Centro d’Accoglienza “Città<br />

di Sassari” per malati terminali.<br />

“Dopo 25 anni, ha spiegato padre<br />

Salvatore Morittu, salendo sul<br />

“monte” e rivivendo il dipanarsi<br />

<strong>del</strong>le storie, dei successi e degli insuccessi,<br />

c’è bisogno incontenibile<br />

di ringraziare per essere stati protagonisti<br />

di questa storia. Ringraziare<br />

Dio: sempre a nostro fianco come<br />

Padre provvidente, inquietante nel<br />

volersi fidare di noi, amoroso nel<br />

voler valorizzare ogni nostro talento”.<br />

Ma guardando il cammino fatto,<br />

padre Salvatore Morittu, con grande<br />

serenità ha riflettuto su quanto<br />

fatto. “Gli emarginati, i drogati, gli<br />

alcolisti, i malati di AIDS: è duro<br />

convivere con i loro drammi, ma ci<br />

richiamano alle nostre responsabilità<br />

e ci fanno riscoprire la gioia <strong>del</strong>la<br />

BASSA NATALITA’ E INVECCHIAMENTO<br />

AREE CRITICHE DEL PIANO SOCIALE<br />

Di fronte a prospettive allarmanti<br />

(lo Stato riduce in Finanziaria<br />

le risorse riservate al<br />

welfare) per mantenere i livelli<br />

assistenziali, in Settima commissione<br />

(presidente l’on. Pierangelo<br />

Masia) comincia l’iter<br />

<strong>del</strong>l’esame <strong>del</strong> Piano regionale<br />

dei servizi sociali predisposto<br />

dalla Giunta e illustrato dall’Assessore<br />

Dirindin. Un piano<br />

impegnativo, il cui obiettivo<br />

finale è quello di “rafforzare<br />

la dignità <strong>del</strong>la persona e dare<br />

peso alle politiche sociali”, attuando<br />

la riforma di pari passo<br />

con quella sanitaria, perché fra<br />

i due ambiti c’è interdipendenza.<br />

Basti pensare alla carenza<br />

dei servizi sul territorio rispetto<br />

ad handicap, invecchiamento<br />

<strong>del</strong>la popolazione, disagio sociale,<br />

per i quali la sanità deve<br />

fare supplenza con oneri spesso<br />

elevati.<br />

La Regione era partita col piede<br />

giusto alla fine degli anni 90<br />

approvando una legge molto<br />

avanzata rispetto alla legislazione<br />

nazionale, rinnovata in<br />

quel solco; una legge, tuttavia,<br />

non sempre applicata per una<br />

serie di ostacoli che il piano ha<br />

cercato di individuare e rimuovere.<br />

Una lunga serie di incontri<br />

con gli enti locali, le aziende<br />

sanitarie, il terzo settore hanno<br />

consentito di “disegnare” un<br />

progetto che ora arriva in Consiglio<br />

per l’approvazione finale.<br />

Le risorse non sono “scandalosamente<br />

poche”, ma “in linea<br />

con altre Regione più forti”; si<br />

tratta, evidentemente, di stabilire<br />

le priorità e gli obiettivi.<br />

Col proposito di qualificare la<br />

spesa. Disponibili 168,5 milioni<br />

di euro per una spesa pro capite<br />

di 102 euro, da un minimo per<br />

Cagliari – dove tuttavia l’area<br />

metropolitana evidenzia una<br />

forte attrazione che riguarda<br />

molti soggetti deboli – a un<br />

massimo per Oristano – dove<br />

sulla popolazione attiva grava<br />

un forte carico sociale (in media,<br />

su una coppia adulta, la responsabilità<br />

di almeno un’altra<br />

persona bisognosa di sostegno).<br />

Situazione che l’Oristanese peraltro<br />

condivide con Ogliastra e<br />

Nuorese.<br />

Il piano – ha sottolineato l’Assessore<br />

– “è stato scritto con le<br />

persone che hanno bisogno dei<br />

servizi e non per le persone.<br />

Esso affronta gli elementi critici<br />

(debole integrazione tra sanità e<br />

sociale, leggi di settore a tutela<br />

<strong>del</strong>le categorie, mancanza di<br />

strategie territoriali ampie, carenza<br />

di interventi personalizzati)<br />

per favorire un riequilibrio<br />

territoriale.<br />

Senza la soluzione di questi<br />

problemi, la spesa è meno efficace.<br />

Un esempio è offerto<br />

dagli interventi a sostegno degli<br />

handicap gravi: 22 milioni di<br />

Pierangelo Masia<br />

euro erogati direttamente alle<br />

famiglie, le quali, in assenza di<br />

una rete di servizi, hanno dovuto<br />

operare da sole non sempre<br />

compiendo le scelte migliori.<br />

Il primo ostacolo da superare<br />

resta un dato strutturale che<br />

impoverisce, anno per anno,<br />

l’Isola: la bassa natalità, assai<br />

più bassa <strong>del</strong>la media nazionale.<br />

Problema non tanto da piano dei<br />

servizi sociali – ha sottolineano<br />

l’on. Silvio Lai (Ds), quando<br />

da Dpef. Se non si determina<br />

un’inversione di tendenza, fra<br />

vent’anni la Sardegna perderà il<br />

20 per cento <strong>del</strong>la popolazione e<br />

andrà diritta verso un invecchiamento<br />

record. Il piano prevede<br />

una serie di azioni che dovrebbero,<br />

tuttavia, essere meglio puntualizzate<br />

– lo hanno sottolineato<br />

i consiglieri Vargiu (Riformatori)<br />

e Cocco (Margherita) – in più attente<br />

politiche per la famiglia.<br />

Portato a regime entro il 2006 il<br />

Piano dovrebbe entrare nella fase<br />

di programmazione. Un impegno<br />

difficile, ha concluso l’Assessore<br />

chiedendo alla Commissione la<br />

massima collaborazione possibile.<br />

Da parte sua la Regione<br />

dovrà monitorare la spesa, soprattutto<br />

quella che compete<br />

ai Comuni e che rappresenta il<br />

53 per cento, quel “fondo indistinto”<br />

dal quale in buona parte<br />

dipenderà il buon esito degli interventi.<br />

Un aspetto ritenuto importante<br />

sarà l’associazione fra Comuni.<br />

Quelli piccoli, da soli, non hanno<br />

la forza né le risorse per intervenire<br />

(anche se – ha sottolineato<br />

l’on. Gallus, di Fortza Paris, che è<br />

Sindaco di un piccolo centro <strong>del</strong>l’Oristanese<br />

– precedenti esperienze<br />

non sono andate a buon<br />

fine, soprattutto per i tempi <strong>del</strong>la<br />

burocrazia).<br />

Altro nodo, la gestione. Più<br />

sarà unitaria (Regione, Comuni,<br />

Province, forze sociali e associazioni)<br />

più il risultato sarà<br />

probabile.<br />

Il Presidente Masia ha tirato<br />

le somme di un incontro “utile<br />

per la Commissione”, che ora<br />

rifletterà sulla proposta <strong>del</strong>la<br />

Giunta. Temi come denatalità e<br />

invecchiamento richiedono un<br />

approfondimento e rappresentano,<br />

forse, la vera sfida degli<br />

anni a venire.<br />

Padre Salvatore Morittu<br />

vita pulita, condivisa e redenta”.<br />

Ovviamente il fondatore <strong>del</strong>la prima<br />

Comunità Terapeutica in Sardegna<br />

non poteva non ricordare, in occasione<br />

<strong>del</strong>la celebrazione dei 25 anni<br />

di attività, i suoi collaboratori e volontari.<br />

“Tutti i volontari: hanno testimoniato<br />

con i fatti l’amore all’uomo<br />

al di là di ogni interesse personale ed<br />

hanno reso possibile che tanti giovani<br />

dalla droga ritornassero alla vita. 25<br />

anni: una storia di sogni, di ferite, di<br />

sfide per riportare l’Uomo al centro<br />

<strong>del</strong> mondo come Dio lo ha voluto”.<br />

LE COMUNITA’ TERAPEUTICHE<br />

In più di una circostanza, certi ambienti<br />

hanno sbandierato un immotivato fallimento<br />

<strong>del</strong>le Comunità Terapeutiche,<br />

specie quelle istituzionalmente mirate<br />

al recupero dei tossicodipendenti. Forse<br />

nell’agire dei “tirafili” di codesti ambienti<br />

c’era (e c’è ancora) un malcelato<br />

motivo d’omertà o di copertura di traffici<br />

e di business che muove un’economia<br />

sommersa, il più <strong>del</strong>le volte con ramificazioni<br />

persino internazionali.<br />

Chi abbia conosciuto, o per esperienza<br />

diretta o di riflesso, cosa sia una Comunità<br />

Terapeutica non può parlarne male.<br />

Non foss’altro perché in quell’ambiente,<br />

ospiti e operatori, vivono in perfetto<br />

sincronismo con la finalità di far dimenticare,<br />

foss’anche ad un solo soggetto, il<br />

rapporto con la droga.<br />

Quando si dice che un giovane è stato<br />

aiutato ad uscire dalla dipendenza<br />

<strong>del</strong>la droga, si esprime solo in parte il<br />

risultato conseguito. Infatti il giovane<br />

“redento” è recuperato alla vita, alla<br />

comunità, alla famiglia. La prima visione<br />

che gli appare, sotto differente luce,<br />

è la sua condizione riscattata e non più<br />

appannata dagli effetti artificiali di una<br />

sostanza che riusciva a fargli vivere una<br />

vita irreale.<br />

Il grande merito, quindi, <strong>del</strong>le Comunità<br />

Terapeutiche resta interamente valido<br />

ancora oggi, perché, il più <strong>del</strong>le volte, il<br />

tossicodipendente recuperato è un uomo<br />

forte e capace di riaffrontare la vita.<br />

Molti di questi giovani, dopo aver vissuto<br />

per circa due-tre anni in Comunità<br />

per riscattarsi, decidono di fermarsi a<br />

lavorare in quell’ambiente al quale desiderano<br />

rendere qualcosa per il beneficio<br />

ricevuto.<br />

Oggi, in un epoca in cui la giornata è<br />

scandita da sfide e gare, da concorsi a<br />

punti, da competizioni medianiche,<br />

anche la Comunità Terapeutica viene<br />

valutata sulla base dei numeri. Ecco,<br />

allora, che certi ambienti superficiali<br />

guardano alle percentuali con esito positivo,<br />

a quelle di rinuncia, ai sistemi di<br />

conduzione <strong>del</strong>la vita comunitaria, al<br />

tipo d’integrazione graduale che viene<br />

praticata, a chi gestisce l’iniziativa.<br />

Fortunatamente le percentuali di riuscita<br />

sui giovani tossicodipendenti giustificano<br />

abbondantemente la presenza e la<br />

vita <strong>del</strong>le Comunità Terapeutiche, molte<br />

<strong>del</strong>le quali (o in buona parte) si reggono<br />

sul volontariato. Ma vi è di più. Il giovane,<br />

nel periodo di permanenza in Comunità,<br />

riesce persino ad imparare un<br />

mestiere o a mettere a disposizione dei<br />

suoi “colleghi” l’esperienza precedente<br />

maturata in campo lavorativo. Non un<br />

“soggiorno” disintossicante e basta, ma<br />

anche di graduale reinnesto col mondo<br />

<strong>del</strong> lavoro, mediante il quale è più facile<br />

riposizionarsi nella società civile,<br />

la quale potrà avvalersi di un cittadino<br />

recuperato ed attivo, piuttosto che di<br />

uno passivo, magari che vive ai margini<br />

<strong>del</strong>la comunità (m.c.).


Artigianato<br />

L’ARTIGIANATO TESSILE DI VILLAMASSARGIA<br />

PRIMO COL MARCHIO COLLETTIVO GEOGRAFICO<br />

Alessandro Carta<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

19<br />

GONNESA<br />

SALTA IL MOTOCROSS NAZIONALE<br />

Villamassargia - Artigianato Tessile<br />

L’artigianato tessile di Villamassargia<br />

sarà tra i primi prodotti sardi<br />

che potranno fregiarsi <strong>del</strong> MCG, il<br />

Marchio Collettivo Geografico, che<br />

lo distinguerà da analoghi prodotti<br />

provenienti da altre località. “E’ stato<br />

creato un Marchio Collettivo Geografico,<br />

ha spiegato Cristiano Erriu<br />

Direttore <strong>del</strong> Centro Servizi Promozionali<br />

per le Imprese <strong>del</strong>la Camera<br />

di Commercio di Cagliari, ed è stata<br />

approntata una serie di strumenti<br />

e procedure per la sua utilizzazione<br />

come previsto per DOP/IGP. Ci<br />

sono alcune importanti differenze,<br />

legate principalmente alle procedure<br />

che, nel caso <strong>del</strong> MCG, sono più<br />

rapide, più snelle e meno onerose.<br />

La documentazione occorrente è,<br />

infatti, abbastanza semplice e il suo<br />

approntamento richiede tempi sufficientemente<br />

contenuti. Ad oggi, ha<br />

spiegato ancora il Direttore Cristiano<br />

Erriu, sono stati elaborati i disciplinari<br />

di produzione per gli agrumi di<br />

Muravera, l’amaretto campidanese,<br />

il civraxiu, il miele di corbezzolo, la<br />

panada di Assemini, il prodotto <strong>del</strong>l’artigianato<br />

tessile di Villamassargia,<br />

il cestino tradizionale di Sinnai,<br />

il coltello tradizionale di Guspini, la<br />

filigrana sarda”.<br />

Il Marchio Collettivo Geografico ha<br />

la sua fonte giuridica nelle Direttive<br />

<strong>del</strong>la CEE, la quale dispone che “gli<br />

Stati membri possono stabilire che i<br />

segni o le indicazioni che, in commercio,<br />

possono servire per indicare<br />

la provenienza geografica dei prodotti<br />

o dei servizi, possano costituire dei<br />

marchi collettivi, oppure marchi di<br />

garanzia o di certificazione”.<br />

L’uso dei Marchi Collettivi Geografici<br />

per prodotti, dei quali si vuole<br />

attestare la provenienza da un determinato<br />

territorio, è abbastanza<br />

Si tratta di arazzi, biancheria, complementi<br />

di arredo, coperte, copriletto,<br />

tappeti. Tutti gli oggetti riportano<br />

motivi decorativi tradizionali, legati<br />

al mondo animale, vegetale ed alla<br />

vita quotidiana, come uccelli di differenti<br />

forme e dimensioni, diversi tipi<br />

di piante, foglie, fiori, tralci di vite,<br />

ostensori, scene di ballo o motivi<br />

geometrici.<br />

La lavorazione è effettuata con telai<br />

orizzontali manuali, di più antica<br />

concezione o con telai elettrici. I<br />

diffuso negli altri Paesi europei,<br />

specialmente in Francia. Inoltre solo<br />

una DOP/IGP può offrire una tutela<br />

piena <strong>del</strong>la denominazione contro<br />

qualsiasi impiego commerciale di<br />

prodotti contraffatti o imitati.<br />

In questo contesto Villamassargia ha<br />

fatto da battistrada, sia per difendere<br />

da contraffazioni la sua produzione<br />

<strong>del</strong>l’artigianato tessile, e sia per<br />

coinvolgere in questo discorso anche<br />

altre realtà che con l’artigianato<br />

tessile hanno una altrettanto lunga<br />

tradizionale.<br />

ARTIGIANATO TESSILE<br />

DI VILLAMASSARGIA<br />

materiali adoperati sono la lana di<br />

pecora, il cotone ed il lino. Fra le<br />

tecniche di lavorazione si ricordano<br />

quella ad acini o pibionis (la tessitrice<br />

forma dei grani in rilievo che fanno<br />

risaltare i decori), quella a su sceràu<br />

(la tessitura contemporanea <strong>del</strong>la tela<br />

e <strong>del</strong>la decorazione) e quella a su pei<br />

(che utilizza due spole di lana: una si<br />

mantiene per tutto il manufatto e forma<br />

il colore di fondo; l’altra , di volta<br />

in volta di colore diverso, forma una<br />

striscia con varie geometrie).<br />

Continua la <strong>del</strong>usione per gli appassionati<br />

di motocross <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> e di tutta la<br />

Sardegna. Ormai è ufficiale: non ci sarà<br />

l’appuntamento di fine stagione con la presenza<br />

di alcuni tra i protagonisti mondiali<br />

<strong>del</strong>la MX1 e MX2, presso l’Arena Cross<br />

di Gonnesa.<br />

Infatti, come già successo per la prova di<br />

campionato, assegnata dalla Federazione<br />

al Moto Club MCM Gonnesa ma svoltasi a<br />

Villacidro a causa <strong>del</strong>l’inagibilità <strong>del</strong>l’impianto,<br />

i dirigenti si sono visti costretti ad<br />

accantonare anche quest’altro progetto organizzativo,<br />

che fino ad alcuni mesi fa aveva<br />

ricevuto, tramite un importante sponsor,<br />

la garanzia di avere la disponibilità di<br />

Michael Pichon e Joel Smets, protagonisti,<br />

per l’appunto, <strong>del</strong> Campionato Mondiale<br />

di motocross.<br />

“Una presenza altamente qualificata che<br />

avrebbe trainato anche altri specialisti<br />

nazionali, ha dichiarato il Presidente <strong>del</strong><br />

Motoclub gonnesino. Con una situazione<br />

<strong>del</strong> genere, in cui versa l’impianto, e la<br />

totale assenza di volontà <strong>del</strong>l’attuale Amministrazione,<br />

per quanto le compete nel<br />

trovare le adeguate soluzioni, ci sentiamo<br />

completamente snobbati e sommersi da<br />

un’insolente indifferenza oltre aver subito<br />

un notevole danno anche economico, in<br />

considerazione <strong>del</strong> nostro assetto dilettantistico<br />

e di fronte all’assoluto immobilismo<br />

si vedono svanire i nostri progetti e<br />

le relative ambizioni”.<br />

Certo che la perdita d’eventi di tale dimensione,<br />

in una zona che si sta rivelando<br />

carente d’iniziative, ma che esprime propositi<br />

interessanti in virtù <strong>del</strong>le numerose<br />

professionalità presenti, lascia il cosiddetto<br />

amaro in bocca.<br />

E’ importante ricordare che l’impianto di<br />

motocross di Gonnesa, da sempre il riferimento<br />

di questa specialità, aveva ormai<br />

raggiunto un ottimo livello e il Moto Club<br />

di Gonnesa era riuscito anche ad ottenere<br />

dalla competente Federazione l’omologazione<br />

di 1^ categoria: mancavano solo<br />

pochi dettagli per andare a regime. Però<br />

alcune circostanze, dettate da inesperienza<br />

e superficialità da parte di alcuni che hanno<br />

effettuato dei lavori impropri per una<br />

maldestra manutenzione, hanno provocato<br />

la fermata <strong>del</strong>l’impianto e la conseguente<br />

inagibilità sportiva.<br />

“E pensare che in questi ultimi anni, ha<br />

spiegato ancora il Presidente <strong>del</strong> Moto<br />

club di Gonnesa, grazie ad una consolidata<br />

collaborazione tra le società <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, si<br />

sono viste importanti e qualificate manifestazioni<br />

a livello nazionale, tant’è vero che<br />

per l’anno prossimo il Moto Club Iglesias<br />

ha ottenuto la possibilità di organizzare la<br />

prova italiana <strong>del</strong> campionato Europeo di<br />

Enduro e pertanto saremo tutti in prima<br />

fila per questo importante avvenimento.<br />

Questa è anche la conseguenza che altri attenti<br />

Amministratori hanno capito di dover<br />

valorizzare, abbinando il connubio sport e<br />

promozione turistica, il territorio. Ma evidentemente<br />

Gonnesa pensa ad altro”.<br />

GEOTUR DI IGLESIAS PROMUOVE<br />

UN CORSO D’ACCOMPAGNATORE<br />

NELLE ESCURSIONI MINERARIE<br />

La Geotur, società iglesiente che<br />

da anni svolge un qualificato ruolo<br />

nell’ambito <strong>del</strong>le proposte di visite<br />

guidate lungo i percorsi minerari ma<br />

non solo, ha promosso un corso per<br />

“accompagnatore escursionistico”.<br />

Lo scopo è quello di illustrare ai<br />

corsisti la situazione, e le potenzialità,<br />

<strong>del</strong>lo sviluppo e <strong>del</strong>le sue problematiche<br />

in relazione al ruolo <strong>del</strong>l’accompagnatore<br />

escursionistico,<br />

soprattutto nelle aree minerarie.<br />

Il corso, che si svolgerà in Iglesias<br />

nel mese di dicembre 2005, avrà la<br />

frequenza pomeridiana-serale per<br />

la durata di 20 ore suddivise in sette<br />

giornate. Ad esso potranno partecipare<br />

il massimo di 12 unità. Per<br />

informazioni: Tel. 0781.43137.


20<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Turismo<br />

DIBATTITO SUL TURISMO<br />

IL PAESE DEI DIVIETI<br />

Beppe Tassone<br />

Ricordo, come fosse ieri, un’assemblea<br />

al Liceo, oltre trent’anni fa: tanti ragazzi<br />

nell’aula magna, un po’ di fumo ed un<br />

enorme lenzuolo appeso al muro con su<br />

scritto: ”Vietato vietare”.<br />

Era l’epoca <strong>del</strong>la contestazione e tutti<br />

eravamo convinti che “l’immaginazione<br />

si sarebbe portata al potere” e che il<br />

maggio francese si sarebbe impadronito<br />

di tutta l’Europa.<br />

Di quei ”favolosi anni”, per dirla con<br />

Mario Capanna, restano alcune fotografie,<br />

tanti ricordi ed un eskimo nell’armadio<br />

conservato come si trattasse di<br />

una preziosa reliquia.<br />

Quel lenzuolo mi è tornato alla mente<br />

leggendo gli articoli che la stampa tedesca<br />

ha, nella scorsa estate, dedicato all’Italia,<br />

diventato il “Paese dei divieti”.<br />

In effetti, non vi é che l’imbarazzo <strong>del</strong>la<br />

scelta: no agli zoccoli in piazzetta, guai<br />

al gelato nel carruggio, niente cono nei<br />

negozi, guai alle magliette nel bu<strong>del</strong>lo<br />

e proibizione dei calzoncini sul passeggio.<br />

In spiaggia no alla sdraio in posizione<br />

diversa da quella decisa dal bagnino,<br />

stop alla palla, al ping pong, al panino<br />

non fornito dal bar <strong>del</strong>lo stabilimento ed<br />

alla bevanda in borsa termica.<br />

Si badi,<br />

non su tutto il territorio nazionale, ma<br />

qua e là, in virtù di ordinanze emesse<br />

da diverse (e competenti) autorità, tutte<br />

tese, certamente, a garantire il benessere<br />

ai villeggianti, ma altrettanto brave a<br />

creare una confusione incredibile nelle<br />

menti e nei comportamenti degli stranieri,<br />

non certo adusi ai nostri italianissimi<br />

sofismi.<br />

Così una turista finlandese (che di leggi<br />

italiane forse poco ne sapeva) avendo<br />

comprato un oggetto (sicuramente taroccato)<br />

da un venditore ambulante si<br />

è vista appioppare una mega multa e sicuramente<br />

ancora si starà chiedendo se<br />

è possibile che in una nazione europea<br />

si sanzioni chi acquista da un ambulante<br />

( che si deve a buona ragione reputare<br />

in regola) e non il solo venditore, se la<br />

merce è irregolare.<br />

Del resto chi ha un CB sa benissimo<br />

che, nel nostro <strong>del</strong>izioso Paese, quelli<br />

non omologati sono in libera vendita,<br />

ma non si possono utilizzare: allora<br />

perché n’è consentita la commercializzazione,<br />

si potrebbe chiedere la solita<br />

turista finlandese, rimasta scottata dall’ambulante<br />

non in regola<br />

Certo, tutto quanto fa parte <strong>del</strong> folclore<br />

italiano e molti turisti, tornati a casa,<br />

ne parleranno col sorriso sulle labbra,<br />

raccontando di avventure comiche <strong>del</strong>le<br />

quali sono stati malaugurati protagonisti<br />

sul tipo: ”Per continuare la passeggiata<br />

mi son dovuto togliere gli zoccoli<br />

e camminare a piedi nudi, peccato che<br />

non fosse proibito fumare in quel luogo<br />

così mi sono scottato i piedi…”.<br />

Già perché la località nella quale i mozziconi<br />

accesi erano interdetti era diversa<br />

da quella che impediva gli zoccoli…<br />

Forse il prossimo anno, con un miglior<br />

coordinamento si riuscirà anche a correlare<br />

le cose, magari prevedendo anche il<br />

gelato che non si scioglie e non gocciola<br />

sotto il sole ed i calzoncini che, come<br />

la gomma americana, si allungano o si<br />

accorciano a seconda <strong>del</strong> luogo ove ci<br />

si trova.<br />

Il fatto è che certi provvedimenti <strong>del</strong>le<br />

pubbliche amministrazioni, adottati, per<br />

carità, a fin di bene, ma scoordinati tra<br />

loro creano danni incredibili e fanno<br />

nascere il desiderio a molti di cambiare<br />

zona.<br />

Non a caso, anche sulla stampa italiana,<br />

sono apparsi articoli, sempre più preoccupanti,<br />

sul fatto che in Italia sia in atto una<br />

sorta di processo autolesionistico, destinato<br />

a creare danni incredibili sotto il profilo<br />

<strong>del</strong>l’affluenza e quindi <strong>del</strong>la ricchezza<br />

prodotta.<br />

Un turismo vecchio e stanco, è stato definito<br />

sul quotidiano torinese “La Stampa”,<br />

che rischia, anche nei luoghi più<br />

frequentati, di non dimostrarsi all’altezza<br />

<strong>del</strong>la situazione: stabilimenti balneari che<br />

aprono alle sette <strong>del</strong> mattino, ma chiudono<br />

alle diciannove, inagibilità notturna <strong>del</strong>le<br />

spiagge, poca innovazione, incapacità a<br />

creare nuove attrazioni.<br />

L’immagine che ne viene fuori è quella<br />

di un sistema sclerotizzato ed anche<br />

arteriosclerotico, incapace di adeguarsi,<br />

convinto che sia sufficiente un poco di<br />

sole per attirare i flussi ed anche per<br />

convincerli a tornare l’anno successivo,<br />

senza alcun fenomeno di destagionalizzazione<br />

e senza alcuna capacità di percorrere<br />

vie nuove.<br />

Lo dimostra l’incaponimento con il quale<br />

ci si scaglia, in alcune località, contro<br />

l’unico fenomeno turistico in contro tendenza,<br />

quello dei camper: divieti invece di<br />

aree, multe invece che promozione.<br />

Intanto la Croazia va…ed anche la Spagna,<br />

la Turchia, la Grecia: piangere sul<br />

latte versato serve a poco occorre una<br />

sterzata forte, nel mondo imprenditoriale<br />

come il quello amministrativo.<br />

Ormai è chiaro che le persone hanno<br />

cambiato atteggiamento, che le modifiche<br />

sociologiche che si sono registrate<br />

sono forti ed irreversibili, che è necessario<br />

“dare spazio all’immaginazione” prima di<br />

essere travolti dai fatti.<br />

Nel maggio francese i giovani ritmavano<br />

un “Ce n’est que un debut…”, è meglio<br />

tenerne conto prima che le gelaterie<br />

rimangano vuote non tanto per il fatto<br />

che è vietato dare una leccata al cono<br />

mentre si passeggia, ma perché…si è<br />

andati a passeggiare da qualche altra<br />

parte!<br />

LETTERA IN REDAZIONE<br />

“Le Cinque Parole”<br />

Opera Umanitari fondata da fratel Vincenzo RE<br />

Associazione di Volontariato<br />

per l’Adozione a Distanza e la<br />

Solidarietà Sociale. O.N.L.U.S.<br />

Iscritta al n° 942 <strong>del</strong> Registro<br />

Regionale <strong>del</strong> Volontariato Organizzato<br />

<strong>del</strong>la Regione Autonoma<br />

<strong>del</strong>la Sardegna dal 01/01/2001<br />

Egregio Direttore, a nome <strong>del</strong>l’Associazione<br />

che rappresento,<br />

la ringrazio per l’accoglienza che<br />

ha voluto dedicarci sul suo organo<br />

d’informazione <strong>del</strong>la nostra<br />

Provincia.<br />

Il 2005 rappresenta per noi il decimo<br />

anno dalla nostra ufficializzazione<br />

ed il quindicesimo dalla<br />

effettiva nascita voluta dal nostro<br />

amatissimo padre Vincenzo Re,<br />

missionario in Argentina per 40<br />

lunghi anni , che ha voluto continuare<br />

la sua opera umanitaria<br />

“a distanza” nonostante il forzato<br />

allontanamento dall’amatissima<br />

seconda patria.<br />

Oggi, dopo la sua morte avvenuta<br />

nell’Aprile <strong>del</strong> 1998, continuiamo<br />

nell’opera. Col nostro impegno<br />

e volontà siamo riusciti a<br />

concretizzare ciò che ci eravamo<br />

proposti di raggiungere: rendere<br />

l’Associazione un concreto sostegno<br />

non solo all’infanzia ma<br />

anche alla famiglia. In Argentina,<br />

a Claypole, la cittadina dove ha<br />

sede la nostra sede staccata, non<br />

ci limitiamo ad assistere quotidianamente<br />

i piccoli adottati. La<br />

realtà che esprimiamo è diventata<br />

quella di un bambino e <strong>del</strong>la<br />

sua famiglia sempre più presenti<br />

nella nostra struttura durante tutto<br />

l’anno. Tutto ciò è stato possibile<br />

grazie alla bontà e disponibilità<br />

dei tantissimi padrini e<br />

madrine, al nostro impegno qui<br />

a Carbonia ed a quello in loco a<br />

Claypole.<br />

Non ci limitiamo più alla distribuzione<br />

di beni di primaria necessità<br />

ogni qualvolta inviavamo<br />

le rimesse in denaro (ogni due<br />

mesi), oggi le famiglie possono<br />

rivolgersi alla nostra sede, ogni<br />

qualvolta abbiano una necessità.<br />

Le visite mediche preventive, per<br />

tanti bambini e genitori, come<br />

pure l’approvvigionamento di<br />

medicinali ed interventi medici<br />

specialistici, sono ormai una costante,<br />

sollevando in tal modo le<br />

famiglie da un elevatissimo costo<br />

rappresentato in Argentina dal<br />

Servizio Sanitario.<br />

Siamo riusciti, con grande fatica<br />

ed impegno, nell’educazione<br />

alla famiglia sia dei genitori che<br />

dei propri figli, consideriamo un<br />

successo vedere tutta la famiglia,<br />

padre compreso, partecipare attivamente<br />

alla vita associativa a<br />

Claypole, discutere con entrambi<br />

i genitori dei loro figli e <strong>del</strong>le svariate<br />

problematiche famigliari,<br />

trovando spesso soluzioni idonee<br />

per dar loro un concreto aiuto.<br />

Un esempio concreto di impegno,<br />

comprensione e valutazione<br />

di pressanti esigenze, lo abbiamo<br />

riscontrato quando si sono<br />

dovute realizzare alcune abitazioni<br />

per famiglie con estrema<br />

difficoltà a vivere in fatiscenti<br />

baracche di lamiera e cartone. In<br />

quelle occasioni, discutendo con<br />

diverse famiglie locali, siamo<br />

riusciti a far valutare la diversità<br />

<strong>del</strong>le esigenze che si presentavano,<br />

come pure la priorità da dare<br />

agli interventi. Quelle case sono<br />

state edificate e consegnate con<br />

l’assenso di tante altre famiglie<br />

bisognose e, nel lavoro di costruzione,<br />

siamo riusciti ad impegnare<br />

tantissimi padri di famiglia<br />

con i figli più grandi, come pure<br />

abbiamo impegnato le madri e le<br />

figlie a mantenere costantemente<br />

l’abitazione in condizioni degne<br />

per pulizia ed ordine.<br />

Queste per noi sono grandi conquiste<br />

che vanno ad aggiungersi<br />

al quotidiano aiuto <strong>del</strong>la mensa,<br />

allo stagionale cambio <strong>del</strong> vestiario<br />

e <strong>del</strong>le calzature, alla fornitura<br />

di libri di testo scolastici,<br />

quaderni, penne matite e giochi<br />

per l’infanzia.<br />

Le assicuriamo che il nostro lavoro<br />

sta continuando e continuerà<br />

in modo costante e qualificato,<br />

cercando sempre di utilizzare<br />

l’impegno economico di tanti padrini,<br />

madrine e persone sconosciute<br />

che con la loro fiducia, ci<br />

hanno <strong>del</strong>egato a tradurlo in reale<br />

aiuto umanitario.<br />

Al termine di questa breve nota<br />

voglio ricordare il nostro impegno<br />

locale verso tantissime famiglie<br />

indigenti presenti in città. Tale<br />

impegno viene portato avanti con<br />

la nostra sezione denominata “Il<br />

Bisogno Nascosto”. Per creare<br />

questa struttura, anch’essa voluta<br />

da fratel Vincenzo Re che sempre<br />

diceva “non guardate solo a distanza,<br />

ma anche molto più vicino<br />

di quanto voi pensate esistono<br />

casi che hanno bisogno d’aiuto”,<br />

ci siamo dotati di adeguati locali,<br />

di apparecchiature per lo stoccaggio<br />

dei generi alimentari sia<br />

a lunga che breve conservazione,<br />

di locale per il deposito di vestiario.<br />

Con questa struttura assistiamo<br />

circa 90 famiglie dal punto di<br />

vista alimentare, <strong>del</strong> vestiario e<br />

dei medicinali. In questo nostro<br />

impegno ci serviamo <strong>del</strong> banco<br />

Alimentare Regionale, <strong>del</strong> banco<br />

Farmaceutico e <strong>del</strong>le tantissime<br />

offerte che provengono spesso<br />

anonimamente alla nostra sede.<br />

Non dimentichiamo, inoltre, il<br />

costante aiuto che ci viene dal<br />

nostro Comune tramite l’Assessorato<br />

responsabile.<br />

Prima di salutarla la informo che<br />

nello scorso mese di Settembre<br />

si è provveduto al rinnovo <strong>del</strong>le<br />

cariche sociali. Il nuovo gruppo<br />

dirigente è formato da Pietro<br />

Gemmo SALIU Presidente,<br />

Marco SELVAGGIO Segretario,<br />

Paola LICHERI consigliere, Silvana<br />

ABIS, Marianna MANCO-<br />

NI e Mafalda PASELLA sono le<br />

responsabili <strong>del</strong> Bisogno Nascosto.<br />

Ringraziandola per la cortesia e<br />

disponibilità prestataci cordialmente<br />

la saluto.<br />

Pietro Saliu<br />

PROFICUO ACCORDO SARDEGNA-SPAGNA<br />

PER GLI EVENTI DI NATURA CULTURALE<br />

Un accordo per promuovere<br />

scambi culturali nel Mediterraneo,<br />

attraverso l’organizzazione<br />

di eventi dedicati all’arte contemporanea,<br />

al design, alla grafica,<br />

al cinema e alla musica, è stato<br />

siglato nelle scorse settimane tra<br />

Sardegna e Catalogna.<br />

L’Assessore regionale <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione, Beni Culturali,<br />

Informazione, Spettacolo, Sport,<br />

Elisabetta Pilia, e Caterina Mieras,<br />

Assessore <strong>del</strong>la Cultura <strong>del</strong>la<br />

Catalogna, si sono impegnate ad<br />

avviare il progetto in occasione<br />

<strong>del</strong>l’incontro che si è tenuto ad<br />

Alghero per l’inaugurazione <strong>del</strong>la<br />

mostra sull’Architettura rurale<br />

nei territori di Vallespir, Garrotxa,<br />

Solsonés e Alghero. “Dopo esserci<br />

confrontate sulle politiche culturali<br />

portate avanti nelle rispettive<br />

Regioni, ha spiegato l’Assessore<br />

CARBONIA<br />

INTERVENTI URBANIZZAZIONE<br />

QUARTIERE “SA PERDA BIANCA”<br />

Il Comune di Carbonia ha ottenuto un<br />

prestito di 120 mila euro dalla Cassa<br />

Depositi e Prestiti per la sistemazione<br />

<strong>del</strong>la strada d’accesso <strong>del</strong>la lottizzazione<br />

“Sa Perda Bianca”, nota come Carbonia<br />

2. Con il prestito il Comune ha ottenuto<br />

le risorse finanziarie necessarie per iniziare<br />

a realizzare, partendo dalle strade,<br />

le opere di urbanizzazione <strong>del</strong> popoloso<br />

quartiere.<br />

“L’intervento diretto <strong>del</strong> Comune, per<br />

l’esecuzione <strong>del</strong>le opere, ha spiegato il<br />

Sindaco Salvatore Cherchi, si è reso necessaria<br />

per l’inerzia e l’inadempienza<br />

<strong>del</strong>la cooperativa cui spettava, in base alla<br />

convenzione stipulata col Comune, la realizzazione<br />

<strong>del</strong>le opere. Il Comune si è trovato<br />

costretto ad intervenire, per risolvere<br />

i gravi problemi lamentati da numerose<br />

Pilia, ci siamo trovate d’accordo<br />

sull’esigenza di stimolare la circolazione<br />

di cultura e il confronto di<br />

idee nel Mediterraneo, anche nella<br />

prospettiva <strong>del</strong>la creazione di una<br />

macroregione mediterranea, che<br />

abbia una sua autonomia e un<br />

peso decisionale nelle politiche<br />

<strong>del</strong>l’Unione europea”.<br />

Elisabetta Pilia e Caterina Mieras<br />

hanno deciso di predisporre<br />

un calendario di eventi culturali<br />

da organizzare in Sardegna e in<br />

Catalogna, che coinvolgeranno il<br />

mondo <strong>del</strong>l’arte contemporanea,<br />

<strong>del</strong> design e <strong>del</strong>la grafica, oltre a<br />

quello <strong>del</strong> cinema e <strong>del</strong>la musica.<br />

A breve l’Assessore Pilia andrà a<br />

Barcellona per definire le date <strong>del</strong>le<br />

iniziative.<br />

famiglie, sostituendosi alla cooperativa<br />

inadempiente e anticipando i fondi per<br />

coprire i costi <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong>le<br />

opere. Insieme all’iter burocratico per<br />

l’ottenimento <strong>del</strong> prestito, si perfezioneranno<br />

le procedure per la riscossione<br />

<strong>del</strong>la fideiussione, versata dai soci <strong>del</strong>la<br />

cooperativa, che dovrà coprire le spese<br />

anticipate dal Comune”.


Cultura<br />

TANTA VOGLIA DI CULTURA E DI TEATRO<br />

CARBONIA IN UNA NUOVA DIMENSIONE<br />

Carbonia - Anfiteatro Monte Sirai<br />

Il suo lavoro è stato il bancone<br />

tipografico, ma la sua passione è<br />

sempre stata la musica. Ebbene,<br />

tanta passione, nelle scorse settimane<br />

e grazie al fotografo Giancarlo<br />

Leo, si è materializzata in una mostra<br />

fotografica, nel cui ambito sono<br />

state ricostruite le tappe <strong>del</strong> maestro<br />

Battista Casteggio, allievo <strong>del</strong>l’indimenticato<br />

Rosolino Ferrara di cui<br />

Casteggio ha ereditato la professione<br />

e la passione musicale. Rosolino<br />

Ferrara era infatti il titolare <strong>del</strong>la<br />

storica tipografia iglesiente, ma anch’esso<br />

con la passione <strong>del</strong>la musica,<br />

tant’è che per lungo tempo era<br />

stato persino direttore <strong>del</strong>la banda<br />

cittadina “Giuseppe Verdi”. Battista<br />

Casteggio, banconiere tipografo,<br />

non solo nel tempo successe in<br />

tipografia a Rosolino Ferrara, ma<br />

percorse pari pari le stesse tappe<br />

musicali <strong>del</strong> suo maestro. Lo strumento<br />

prediletto è sempre stato la<br />

“cornetta in sì bemolle” con la quale<br />

Mai come in questi ultimi<br />

tempi Carbonia si è dimostrata<br />

attenta e partecipe a momenti<br />

culturali. La riapertura<br />

<strong>del</strong> Teatro Centrale ha dato<br />

il maggior stimolo verso la<br />

prosa e i concerti, ma non di<br />

meno sono stati gli appuntamenti<br />

con le arti visive (collettive<br />

o singole), tra i quali<br />

alcuni di respiro nazionale<br />

come quello ancora in essere<br />

dei “Macchiaioli”.<br />

Vale la pena ricordare il ricco<br />

cartellone estivo, con concerti,<br />

rappresentazioni teatrali e<br />

serate dedicate alla poesia, nel<br />

suggestivo scenario di Monte<br />

Sirai. In contemporanea, nelle<br />

sale espositive <strong>del</strong>la Torre Civica<br />

sono andate avanti alcune<br />

mostre d’arte pittorica e di<br />

fotografie storiche che hanno,<br />

forse per la prima volta per dimensione,<br />

attratto anche turisti<br />

<strong>del</strong>l’hinterland.<br />

Gli appuntamenti con la cultura<br />

sono andati avanti con<br />

un interessante programma<br />

di presentazione di libri (“Incontri<br />

letterari”), alla presenza<br />

degli autori; quindi con alcuni<br />

appuntamenti dedicati ai più<br />

giovani.<br />

Ma il momento clou <strong>del</strong>la stagione<br />

culturale carboniense<br />

è appena iniziata. Tre i filoni<br />

che si vanno intrecciando e<br />

che stanno portando, ogni volta,<br />

centinaia di spettatori dentro<br />

il Teatro Centrale.<br />

Il primo riguarda il “Circuito<br />

di danza” proposto dall’Associazione<br />

Enti Locali per lo<br />

Spettacolo.<br />

La seconda proposta è<br />

“Un’Isola di musica” con ben<br />

otto concerti lirici (vocalestrumentale)<br />

organizzati, in<br />

collaborazione coi Comuni<br />

di Carbonia, Tempio e Nuoro,<br />

dal Teatro Lirico di Cagliari, la<br />

cui programmazione, iniziata<br />

il 19 ottobre scorso, si concluderà<br />

il 12 maggio 2006.<br />

Il terzo grande appuntamento<br />

è con la prosa. La stagione<br />

2005-2006 ha preso avvio il<br />

15 novembre scorso e si concluderà<br />

il 12 aprile 2006. Quest’anno,<br />

al Teatro Centrale di<br />

Carbonia approderanno grandi<br />

nomi come Mario Scaccia,<br />

Marcello Batoli, Stefano Randisi,<br />

Cesare Saliu, Lucrezia<br />

Lante <strong>del</strong>la Rovere e Rocco<br />

Papaleo, Lella Costa, Paolo<br />

Quattrini e Maurizio Micheli.<br />

Purtroppo, come avvenuto<br />

l’anno scorso, la corsa agli<br />

abbonamenti selezionerà il<br />

fortunato pubblico che avrà<br />

accesso alle singole rappresentazioni.<br />

Questo è il limite degli spazi<br />

esistenti nell’intera Provincia<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> dove<br />

alcun’altra sala è in grado di<br />

Alessandro Carta<br />

spaziava sul resto <strong>del</strong> corpo bandistico.<br />

Tanta era la passione che per un certo<br />

periodo Battista Casteggio, sobbarcandosi<br />

il disagio <strong>del</strong> viaggio,<br />

suonò, come cornetta solista, nella<br />

banda musicale di Cagliari. Ma poi<br />

rientrò ad Iglesias dove divenne<br />

Direttore <strong>del</strong>la banda “Giuseppe<br />

Verdi”.<br />

Furono schiere di giovani allievi che<br />

dettero nuovo incoraggiamento musicale<br />

a Casteggio, per il quale orari<br />

e giorni <strong>del</strong>la settimana non contavano,<br />

se c’era di mezzo la banda<br />

musicale.<br />

Fu addirittura il compianto parroco<br />

di Portoscuso don Giannino Valdes<br />

che lo pregò di mettere in piedi anche<br />

nella cittadina balneare una banda<br />

musicale. Nel giro di un anno anche<br />

la banda musicale di Portoscuso<br />

fu una realtà, grazie all’abnegazione<br />

e alla direzione <strong>del</strong> maestro Battista<br />

Casteggio.<br />

Sergio Rombi<br />

ospitare compagnie di prosa<br />

al pari di Carbonia. Malgrado<br />

i limiti fisici degli spazi dove<br />

poter proporre appuntamenti<br />

culturali di maggiore respiro,<br />

emerge evidente che la gente<br />

ha voglia di immergersi nella<br />

prosa, nei concerti e in quant’altro<br />

sia capace di migliorare<br />

la personale sensibilità verso<br />

la cultura in generale. Potrebbe<br />

essere questo un segno dal<br />

quale partire per sensibilizzare<br />

anche i giovani con qualcosa<br />

di meno effimero.<br />

“Nonostante i gravi tagli operati<br />

da Stato e Regione, ha<br />

spiegato il Sindaco di Carbonia<br />

Salvatore Cherchi, il Cedac,<br />

Circuito Teatrale che vede<br />

l’associazione di 15 Comuni<br />

sardi, continua a garantire<br />

spettacoli di altissimo livello<br />

a costi contenuti, proponendo<br />

a Carbonia, per il terzo anno<br />

consecutivo, un cartellone di<br />

spettacoli che il Comune non<br />

avrebbe potuto acquistare singolarmente.<br />

Le preoccupazioni<br />

però sono tante e l’Amministrazione<br />

comunale si è fatta<br />

promotrice di un documento,<br />

inviato alla Regione, per chiedere<br />

la salvaguardia di circuiti<br />

come il Cedac che permettono<br />

la circolazione di iniziative<br />

culturali di spessore, secondo<br />

standard ottimali di qualità e<br />

prezzo”.<br />

Carbonia Teatro Centrale<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

21<br />

INTESA REGIONE-CONFERENZA EPISCOPALE<br />

PER LA SALVAGUARDIA DEI BENI CULTURALI<br />

Rinsaldare e rafforzare la<br />

collaborazione tra la Regione<br />

e la Conferenza Episcopale<br />

sarda perché il patrimonio<br />

architettonico, artistico,<br />

librario e storico di proprietà<br />

ecclesiastica sia pienamente<br />

integrato nelle iniziative di<br />

salvaguardia e valorizzazione<br />

dei beni culturali in Sardegna.<br />

Con questo obiettivo<br />

l’Assessore regionale dei<br />

Beni Culturali, Elisabetta<br />

Pilia, ha convocato la Commissione<br />

paritetica sui beni<br />

culturali formata da Regione<br />

Sardegna e Conferenza<br />

ecclesiastica sarda, da lei<br />

presieduta come stabilito nel<br />

protocollo d’intesa sottoscritto<br />

nel 1999. Erano presenti<br />

monsignor Antioco Piseddu,<br />

Presidente <strong>del</strong>la Consulta regionale<br />

per i Beni Culturali<br />

ecclesiastici <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

il vicepresidente don Leone<br />

Porru e il segretario don<br />

Francesco Tamponi e il dirigente<br />

<strong>del</strong>l’Assessorato Beni<br />

Culturali, Antonina Scanu.<br />

Dall’incontro è emersa la<br />

necessità di una revisione urgente<br />

<strong>del</strong> protocollo d’intesa<br />

regionale <strong>del</strong> ‘99 per adeguarlo<br />

alla nuova intesa che,<br />

a livello nazionale, è stata<br />

concordata dal Ministero per<br />

I SESSANT’ANNI IN MUSICA DI BATTISTA CASTEGGIO<br />

SPACCATO CULTURALE DELLA VECCHIA IGLESIAS<br />

i Beni e le Attività culturali e<br />

dal cardinale Camillo Ruini,<br />

Presidente <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Episcopale italiana, e firmata<br />

il 26 gennaio 2005. Si è deciso<br />

di istituire un gruppo di<br />

lavoro formato da 4 persone<br />

(2 in rappresentanza <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

Beni Culturali e 2<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale<br />

sarda) che entro il 1° dicembre<br />

dovrà predisporre una<br />

nuova bozza <strong>del</strong>l’intesa.<br />

Il nuovo protocollo d’intesa<br />

servirà a ridefinire le funzioni<br />

<strong>del</strong>la Commissione paritetica,<br />

che finora si era riunita<br />

solo una volta. Su indicazione<br />

<strong>del</strong>l’Assessore Pilia,<br />

d’ora in avanti dovrà essere<br />

invece fissato un calendario<br />

di incontri sui progetti di<br />

collaborazione, necessari per<br />

favorire la valorizzazione <strong>del</strong><br />

patrimonio ecclesiastico regionale<br />

e la sua integrazione<br />

nel sistema regionale dei musei<br />

e <strong>del</strong>le biblioteche.<br />

w w w . g a z z e t -<br />

t a d e l s u l c i s . i t<br />

0781 675289 - 333 6077645<br />

Portoscuso - M. Battista Casteggio con la Banda Cittadina


22<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

Cultura<br />

L’ANGELO DI MARIA GABRIELLA ARU<br />

CHE ASSISTE E CONSIGLIA UN GIOVANE<br />

Massimo Carta<br />

La figura <strong>del</strong>l’Angelo custode, o<br />

Spirito guida come viene chiamato<br />

in certi ambienti, rappresenta<br />

nell’immaginario collettivo<br />

una sorta di “salvagente”, al<br />

quale raramente si rivolge una<br />

qualche attenzione, né tanto<br />

meno una preghiera. Sembra<br />

sia caduta di moda. Solo in rari<br />

casi, quando una mano esterna<br />

ed invisibile solleva dall’imminente<br />

ed improvviso pericolo,<br />

si pensa che il proprio Angelo<br />

custode abbia fatto scudo. Eppure<br />

c’è anche chi non crede<br />

alla presenza reale <strong>del</strong> proprio<br />

Spirito guida.<br />

Certamente non è il caso di Maria<br />

Gabriella Aru, la quale non<br />

solo ne è testimone quotidiana,<br />

ma ad esso ha dedicato un<br />

libro-romanzo “Oltre quel portone…Mebaithel”.<br />

Il libro tratta<br />

<strong>del</strong>l’avventura di un adolescente,<br />

Michael, di 15 anni. “Il<br />

ragazzo è uno dei tanti presenti<br />

nella società attuale, espressione<br />

dei più consueti stereotipi<br />

comportamentali. A seguito di<br />

un incidente, Michael vive nell’aldilà.<br />

Tutta l’avventura risente<br />

di “Verità” teologiche in cui<br />

l’autrice crede profondamente.<br />

Di fatto, comunque, nel romanzo<br />

si riscontrano valori universalmente<br />

accettati che vanno<br />

oltre il singolo credo religioso.<br />

Michael, nel suo viaggio, è<br />

TESTIMONI DI UNA COMUNE RADICE<br />

A R T I S T I S A R D I E M I G R A T I<br />

Artisti di fama come Delitala,<br />

Nivola, Sironi e Sassu o Biasi,<br />

Ciusa, Dessy, Figari, Floris con<br />

tanti altri hanno rappresentato e<br />

proposto con talento l’immagine<br />

<strong>del</strong>la Sardegna. Determinante e<br />

significativo e anche l’apporto e<br />

ruolo -d’infaticata attività artistica<br />

spesso abbinata al normale impegno<br />

lavorativo- svolto dagli innumerevoli<br />

artisti sardi emigrati che<br />

hanno operato ed operano tutt’ora<br />

fuori dall’Isola; figure che su disterru<br />

ha arricchito di contatti, di<br />

nuove esperienze creative e che<br />

considerano la Sardegna come<br />

luogo d’ideale ritorno in cui attingere,<br />

dal profondo dei sentimenti,<br />

valori e tracce-memorie identitarie.<br />

Le segnalazioni, che brevemente<br />

si propongono, sono tratte<br />

dalle numerose pubblicazioni curate<br />

dal critico e già direttore di<br />

un periodico d’arte e letteratura<br />

Gavino Colòmo Era, nativo di Illorai<br />

vive a Firenze fin dal 1964,<br />

e dalla conoscenza diretta di artisti<br />

sardi attivi in Lombardia. Il<br />

nuorese Graziano Capra, da circa<br />

un quarantennio in Australia a<br />

Sydney, ha sempre lavorato nel<br />

settore edilizio, come artigiano<br />

specializzato, coltivando l’istintiva<br />

passione per la pittura e scultura.<br />

Ora, raggiunta l’età <strong>del</strong>la<br />

pensione, si dedica intensamente<br />

a una produzione artistica più<br />

ampia e a tutto campo che spazia<br />

dall’intaglio agli affreschi, dai<br />

murales alle sculture in cemento;<br />

e, ancora lavorazioni in ceramica<br />

o maschere de “su carrasegare de<br />

Mamujada”. Tutta l’opera <strong>del</strong> Capra<br />

ha un’esclusiva fonte ispiratrice:<br />

la Sardegna nella tradizione<br />

artigianale. Custodisce una mira<br />

e un sogno: realizzare a Sydney<br />

un museo etnografico <strong>del</strong>la cultura<br />

popolare sarda. Altro corregionale<br />

operante sempre in Australia<br />

è il dorgalese Francesco Loi, apprezzato<br />

ceramista, che nel segno<br />

di una continuità locale-familiare<br />

crea e decora oggetti artistici con<br />

una tecnica e genuinità naif. Conosciuto<br />

a un vasto pubblico, per<br />

le frequenti mostre e l’attenzione<br />

<strong>del</strong>la stampa locale, vive e lavora<br />

a Brunswick di Melbourne dove<br />

svolge anche una stimolante attività<br />

didattica in alcuni colleges<br />

australiani. Emigrato in Oceania<br />

dal 1969, dopo aver frequentato<br />

l’Istituto Professionale per l’Industria<br />

e Artigianato. A Spa, in<br />

Belgio, svolge attivita di pittore,<br />

incisore e disegnatore Fortunato<br />

Agus. Con originalissimo stile,<br />

difficile da inserire in una determinata<br />

corrente, s’ispira a soggetti<br />

sardi e alla sua Ussana; piccolo<br />

centro agricolo <strong>del</strong> Campidano di<br />

Cagliari (territorio riccamente coltivato<br />

a vigneti e agrumeti) dove<br />

è vissuto fino al 1970. Nel curriculum<br />

artistico di Agus numerose<br />

mostre personali e collettive in<br />

prestigiose sedi come Cagliari,<br />

Roma, Firenze, Liegi, Bruxelles,<br />

Namur e naturalmente nella città<br />

termale di Spa. Sempre in Belgio,<br />

a Quaregnon, fino a qualche<br />

anno fa è vissuto l’artista Remo<br />

Pintus. Originario di Cortoghiana,<br />

nel <strong>Sulcis</strong>, con diploma alla<br />

Scuola per minatori di Carbonia.<br />

Giovane ventenne -era il 1958-<br />

ha seguito il padre già emigrato<br />

e da autodidatta si è dedicato al<br />

bassorilievo, la pittura e scultura.<br />

Significativi i lavori in ceramica.<br />

Di pari passo, e con successo, si<br />

è imposto nell’attività lavorativa:<br />

ha avviato un’azienda che conta<br />

venti dipendenti. Frequenti le mostre<br />

a Parigi e Bruxelles con sue<br />

opere presenti in enti pubblici e al<br />

Museo <strong>del</strong>le Belle Arti di Mons.<br />

Poco prima di morire aveva convertito<br />

un’ex struttura mineraria in<br />

galleria d’arte e centro culturale a<br />

disposizione degli artisti europei.<br />

Altra storia artistica e di emigrazione<br />

belga è quella <strong>del</strong> pittore<br />

Mario Piras, nato a Villacidro, e<br />

con studi all’Accademia di Belle<br />

Cristoforo Puddu<br />

Arti di Charleroi. Creativamente<br />

attivo è assai noto in tutto il Belgio<br />

per le qualificate partecipazioni<br />

a collettive; diversi e prestigiosi<br />

i riconoscimenti ricevuti in Italia e<br />

in Germania Federale. La critica<br />

ufficiale evidenzia i suoi paesaggi<br />

“con prospettive profonde” e “i<br />

colori luminosi, dolci, tranquilli”<br />

dai quali “traspare la sua nostalgia<br />

per il tempo passato”. La Francia,<br />

terra di grandi fermenti artistici e<br />

culla <strong>del</strong>l’arte moderna, è invece<br />

il luogo d’emigrazione, dal 1961,<br />

di Albino Martis da Sarrock. Duri<br />

anni di lavoro iniziale in fonderia<br />

fino al passaggio naturale all’attività<br />

edile con la costituzione<br />

di un’impresa. Pervenuto all’età<br />

<strong>del</strong>la pensione realizza il sogno<br />

di una vita: dedicarsi alla scultura.<br />

Martis, che scolpisce su marmo,<br />

pietra e legno, ha rappresentato,<br />

con armoniose opere, personalità<br />

di grande attualità come Madre<br />

Teresa da Calcutta e Giovanni<br />

Paolo II. Un pregevole busto scultoreo<br />

di Grazia Deledda è custodito<br />

al circolo culturale sardo “Città<br />

di Nora” di Sedan. Martis vive a<br />

Deville ed espone con risultati<br />

favorevoli di critica e pubblico in<br />

varie località francesi Sempre nel<br />

Benelux, nella città olandese di<br />

Groningen, vive e lavora il sassarese<br />

Antonio Giuseppe Sassu che,<br />

con fervore e calore naif, rappresenta<br />

pittoricamente il suo reale e<br />

genuino legame con la Sardegna.<br />

I suoi dipinti sono largamente conosciuti<br />

e considerati nell’Isola e<br />

in Olanda. Sassu, dipendente <strong>del</strong>le<br />

ferrovie olandesi dopo un’iniziale<br />

esperienza nell’industria tessile,<br />

oltre alla pittura coltiva la scrittura:<br />

è sensibile poeta in olandese,<br />

italiano e in limba. A Groningen,<br />

nota sede universitaria, vive una<br />

vivace comunità sarda e vi è attivo<br />

il sodalizio “Gennargentu”. Tra<br />

gli artisti sardi in Italia segnaliamo<br />

Maria Aurora Pintore, domiciliata<br />

a Basiglio (MI) nel quartiere di<br />

accompagnato dal suo Angelo<br />

custode, Mebaithel, che diventa<br />

il personaggio che guida il ragazzo<br />

a conoscere se stesso e il<br />

mondo, in maniera sempre più<br />

profonda e consapevole. Mebaithel,<br />

offre a Michael alcuni<br />

importanti strumenti di discernimento<br />

<strong>del</strong>la realtà”.<br />

Così, in quella dimensione di<br />

“aldilà”, Michael capisce che<br />

“il male ha tante facce: una siringa<br />

piena di roba, che ti fa<br />

stare taaanto bene. La sigaretta,<br />

il denaro! Tante piccole e grandi<br />

schiavitù! Sono tante, e sono<br />

subdole, le facce <strong>del</strong> male!”.<br />

Al contrario, nell’”aldilà” “ i<br />

pensieri sono puri, spurgati di<br />

ogni pregiudizio umano, perché<br />

la via <strong>del</strong> bene è obbligata. Così<br />

“le anime hanno una conoscenza<br />

perfettibile, ma non ancora<br />

perfetta. Non come gli uomini,<br />

che vorrebbero il bene e fanno<br />

il male”.<br />

Alla luce di questo discernimento,<br />

o nuova dimensione,<br />

Michael, dopo un’iniziale diffidenza<br />

verso l’Angelo Mebaithel,<br />

comincia a riflettere.<br />

“Quante cose inutili ho fatto. E<br />

solo quando si riflette ci si rende<br />

conto da quante cose inutili<br />

si dipende…Un diversivo per<br />

passare la serata, come il fumo<br />

di cannabis in altri momenti,<br />

per godere degli eccessi di una<br />

fugace emozione”. Michael,<br />

grazie al suo Angelo custode,<br />

comincia ad imparare “che la<br />

realtà non è sempre solo quella<br />

che vedi con gli occhi mortali,<br />

ma va anche oltre la percezione<br />

sensibile”.<br />

Ma il romanzo di Maria Gabriella<br />

Aru assume maggiore<br />

dimensione nel momento in<br />

cui, sempre accompagnato dal<br />

suo Angelo, Michael si trova ad<br />

assistere, sempre dalla posizione<br />

di “aldilà”, a riti cruenti satanici,<br />

durante i quali il dissacramento<br />

<strong>del</strong>la vita naturale, <strong>del</strong>la<br />

morale, <strong>del</strong>la morte stessa si<br />

livella ed assume la dimensione<br />

luciferina.<br />

Quest’ultima parte rappresenta<br />

un passaggio assai forte e la<br />

stessa lettura presuppone maturità<br />

cognitiva per poter assimilare<br />

i concetti espressi.<br />

Per l’autrice <strong>del</strong> libro, l’intero<br />

racconto assume riprova <strong>del</strong>la<br />

sua Fede, peraltro vissuta in<br />

costante testimonianza in famiglia<br />

e sul posto di lavoro. “Oltre<br />

quel portone…Mebaithel” se<br />

apparentemente può sembrare<br />

agile e facile da leggere, nel<br />

contempo induce alla riflessione.<br />

E’ sempre consigliabile, con<br />

l’Angelo a fianco.<br />

Milano Tre. E’ nata ad Asmara<br />

da padre originario di Bonorva.<br />

Dopo un’infanzia in Eritrea, ha<br />

vissuto la giovinezza in Campania<br />

e dal 1963, a seguito <strong>del</strong> marito<br />

ingegnere di una multinazionale,<br />

una trentennale permanenza in<br />

Arabia Saudita. Autodidatta, opera<br />

principalmente all’interno <strong>del</strong>la<br />

pittorica surrealista. Nel segno<br />

d’immagini fantastiche-contradditorie,<br />

che spaziano in un mondo<br />

tra sogno e realtà, rappresenta e<br />

riesce ad esprimere verità, valori<br />

e contenuti profondamente umani<br />

ed universali. Caratteristica, e<br />

sostenuta da tonalità equilibrate,<br />

l’armonia <strong>del</strong>le forme-figure, il<br />

dinamismo e l’energia pulsante di<br />

istintiva originalità fanno <strong>del</strong>le sue<br />

opere dei rari e singolari “capolavori”.<br />

Numerosi i riconoscimenti<br />

e primi premi conseguiti essenzialmente,<br />

a partire dal 1969, nel<br />

mondo arabo (Arabia Saudita:<br />

Dhahran Art e Ras Tanura Art)<br />

e in Italia. Mostre personali a<br />

Dhahran Theater (Arabia Saudita),<br />

Parma, Ferrara, Milano e<br />

Basiglio. E ancora collettive in<br />

Arabia Saudita, in Italia (Parma,<br />

Milano, Sanremo, Caserta,<br />

ecc.), in Spagna (Marbella e Cadiz)<br />

e Francia (Parigi e Chantilly);<br />

manifestazioni sempre supportate<br />

dal sostegno di critica,<br />

pubblico e stampa specializzata.<br />

In questa carrellata, sono stati<br />

indicati solo alcuni artisti simbolo<br />

<strong>del</strong>l’emigrazione sarda, ma<br />

tanti altri meritano l’attenzione<br />

e la conoscenza di significative<br />

storie personali ed artistiche.<br />

Avanziamo la proposta: che la<br />

Regione Sardegna si faccia promotrice<br />

di una mostra collettiva,<br />

che veda riuniti e protagonisti i<br />

nostri artisti emigrati nei cinque<br />

continenti. D’altronde è questo<br />

il desiderio anche di Roberto<br />

Cocco, figlio di genitori sardi in<br />

Perù ad Arequipa, che sogna di<br />

esporre le sue opere da scultore<br />

nell’amata madre Sardegna.<br />

IL RICORDO DI BRUNO PIVA<br />

Bruno Piva<br />

Tra i più giovani il nome di Bruno<br />

Piva non era familiare. Certamente<br />

lo era tra coloro che, soprattutto<br />

in Iglesias, hanno avuto a che<br />

fare col mondo imprenditoriale di<br />

cui Bruno Piva era un ragioniere<br />

commercialista. In Sardegna era<br />

arrivato ai primi degli anni Settanta<br />

ed assunse da subito la direzione<br />

amministrativa <strong>del</strong>l’allora Comsal<br />

di Portovesme.<br />

Fu una parentesi, dalla quale si<br />

distaccò per dare avvio ad uno<br />

studio di consulenze che seguì<br />

fino a qualche mese fa, allorché<br />

lo stato di salute cominciava a<br />

diventare sempre più cagionevole,<br />

di fronte al quale anche la sua<br />

forte fibra si è arresa.<br />

Era stato Bruno Piva a varare la<br />

società di consulenza commerciale<br />

Saccif, con uffici ad Iglesias<br />

e Narcao. Negli anni più recenti<br />

era stato persino incaricato di rimettere<br />

ordine in qualche società<br />

operante nell’area industriale di<br />

Iglesias, sulla quale ha avuto la<br />

meglio la serrata, per la pesantezza<br />

gestionale che era andata<br />

aumentando negli anni. Fe<strong>del</strong>e al<br />

suo ideale politico, in una circostanza<br />

fu anche candidato a Sindaco<br />

<strong>del</strong> Comune di Iglesias.<br />

Fin dai primi anni di vita di<br />

“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”, Bruno<br />

Piva fu un convinto sostenitore<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa editoriale ed in<br />

qualche momento non mancò<br />

di collaborare con suoi scritti,<br />

sempre arguti e attuali. L’Editore,<br />

il Direttore e la Redazione di<br />

“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” nel ricordare<br />

l’amico Bruno, sono vicini<br />

ai familiari.<br />

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@


Cultura<br />

IGLESIAS<br />

LA “MONUMENTALITÀ” DEL CAMPOSANTO CITTADINO<br />

NEL PREZIOSO LIBRO SCRITTO DA FRANCESCO CHERCHI<br />

Francesco Cherchi<br />

Le ragioni <strong>del</strong>la “monumentalità”<br />

<strong>del</strong> cimitero di Iglesias adesso ci<br />

sono tutte, e forse anche di più.<br />

Più che un libro, quello scritto da<br />

Francesco Cherchi (“All’ombra<br />

de’ cipressi…” edit. Aipsa), sembra<br />

una vera e propria raccolta documentale<br />

sul cimitero cittadino di<br />

Iglesias che, pur ricco di arte funeraria<br />

legata ad illustri personaggi<br />

<strong>del</strong>la Iglesias “metà Ottocento”,<br />

non ha avuto finora quel meritato<br />

riconoscimento di “Camposanto<br />

monumentale” forse perché non<br />

ubicato in una grande città.<br />

Eppure la Soprintendente ai Beni<br />

Architettonici, Artistici e Storici<br />

Lucia Siddi, nel presentare il volume<br />

di Francesco Cherchi, non<br />

ha esitato di definire il cimitero<br />

di Iglesias “un museo all’aperto”<br />

per la qualità <strong>del</strong>l’arte ivi presente<br />

e che trova in Giuseppe Sartorio<br />

la massima espressione artistica<br />

scultorea.<br />

“Questo cimitero, ha spiegato Lucia<br />

Siddi, oltre la qualità <strong>del</strong>l’arte<br />

impressa nei singoli monumenti,<br />

offre uno spaccato <strong>del</strong>la società<br />

iglesiente da metà Ottocento e<br />

fino agli anni Venti <strong>del</strong> Novecento.<br />

Più che un cimitero di morti è un<br />

luogo per vivi. Perché è possibile<br />

leggervi, attraverso i messaggi che<br />

arrivano dai monumenti funerari,<br />

ceto sociale, moda e costumi,<br />

fede, esemplarità di vita, professione,<br />

impegno sociale. Peccato<br />

che molti di questi monumenti<br />

stiano andando in rovina, perché<br />

meriterebbero maggiore attenzione<br />

e cura, ma non solo da parte<br />

<strong>del</strong>le istituzioni”.<br />

Il messaggio lanciato da Francesco<br />

Cherchi, attraverso il libro<br />

“All’ombra de’ cipressi…”, è stato<br />

raccolto da centinaia di concittadini<br />

che hanno letteralmente gremito<br />

la sala <strong>del</strong>l’Archivio Storico<br />

(malgrado la riprovevole usanza<br />

iglesiente di programmare più<br />

manifestazioni al medesimo orario<br />

<strong>del</strong> medesimo fine settimana)<br />

dove è avvenuta la presentazione.<br />

Onore al merito, oltre che <strong>del</strong>l’autore,<br />

anche <strong>del</strong>la Aipsa Edizioni<br />

rappresentata per l’occasione da<br />

Maria Baldussi.<br />

Il Comune, invece, è stato rappresentato<br />

dall’Assessore <strong>del</strong>la<br />

Cultura Cinzia Guaita la quale ha<br />

fatto proprio il messaggio <strong>del</strong> libro<br />

che, oltre il richiamo ad una <strong>del</strong>le<br />

tante pagine culturali legate al passato<br />

di Iglesias, ha convenuto sulla<br />

necessità che “si faccia qualcosa<br />

perché il Camposanto venga classificato<br />

monumentale ed assuma<br />

il carattere “museale” per le tante<br />

opere d’arte in esso conservate”.<br />

Tra l’altro, il libro in argomento<br />

ripercorre, col supporto dei<br />

documenti d’archivio e con la<br />

pubblicazione di una rarissima<br />

fotografia di Giuseppe Sartorio,<br />

quella che è stata la genesi e la<br />

storia successiva alla nascita <strong>del</strong><br />

Camposanto iglesiente che, visto<br />

con la medesima luce <strong>del</strong>l’auto-<br />

Massimo Carta<br />

re <strong>del</strong> libro, diventa un autentico<br />

“museo all’aperto”, ma non solo<br />

per i cittadini <strong>del</strong> posto.<br />

“Attraverso un ricchissimo repertorio<br />

fotografico (le immagini<br />

sono quasi 250), scrive nella presentazione<br />

il giornalista Roberto<br />

Cherchi, l’autore squaderna dinanzi<br />

a noi particolari che spesso<br />

sfuggono anche all’occhio più<br />

attento. Ma, soprattutto, la puntuale<br />

ricostruzione degli epitaffi<br />

sulle lapidi, molti dei quali ormai<br />

sono di ardua se non impossibile<br />

decifrazione a causa <strong>del</strong>l’edacità<br />

<strong>del</strong> tempo e <strong>del</strong>l’incuria degli<br />

uomini, fa di questo libro un prezioso<br />

strumento di memoria. Quei<br />

nomi, quelle date, quelle frasi<br />

scolpiti sul marmo o sulla pietra<br />

dagli scalpellini ci restituiscono,<br />

oggi ad oltre un secolo di distanza,<br />

l’immagine <strong>del</strong>l’Iglesias borghese<br />

d’inizio Novecento”. “All’ombra<br />

dei cipressi, c’è davvero la nostra<br />

storia, quella collettiva e quella individuale.<br />

Ci sono le nostre gioie e<br />

i nostri dolori, le nostre speranze e<br />

le nostre <strong>del</strong>usioni, il nostro orgoglio<br />

e le nostre miserie, la nostra<br />

ragione e la nostra fede”.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />

23<br />

CONCORSI PUBBLICI<br />

a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />

Iglesias - Presentazione libro Cherchi<br />

CAMPOSANTO PIENO D’OPERE D’ARTE<br />

NON CLASSIFICATO “MONUMENTALE”<br />

Talvolta anche i defunti parlano,<br />

non solo alle coscienze di quanti<br />

sono sopravvissuti. Né il loro parlare<br />

è rivolto al singolo che cerchi<br />

di rapportarsi con la memoria, i<br />

quali fenomeni diventano ogni<br />

giorno oggetto di studi paranormali.<br />

Talvolta, invece, i morti<br />

parlano, sia pure con un linguaggio<br />

silenzioso tale da non essere<br />

percepito dai sensi, attraverso il<br />

messaggio lasciato all’esterno <strong>del</strong>la<br />

definitiva dimora, nella quale<br />

parenti e amici hanno deciso di far<br />

riposare le inanimate spoglie.<br />

Così capita che i defunti <strong>del</strong> cimitero<br />

monumentale di Iglesias<br />

riescano a parlare di storia, di<br />

miniere, di economia cittadina, di<br />

momenti tragici e persino di vita<br />

associativa. Ovviamente è un discorso<br />

che essi fanno a quanti, nel<br />

render loro visita, esprimono attraverso<br />

i messaggi che compaiono<br />

sulle lapidi, obelischi, cippi o<br />

colonne.<br />

Si tratta di autentiche opere d’arte<br />

funebre, che attualizzano la storia<br />

cittadina e dei suoi personaggi<br />

più importanti, i quali hanno voluto<br />

lasciare una traccia <strong>del</strong> loro<br />

passaggio anche dopo la morte.<br />

Il cimitero di Iglesias è pieno di<br />

queste testimonianze. Per buona<br />

parte detti monumenti funebri<br />

appartengono a personaggi che<br />

in qualche maniera legarono il<br />

proprio nome a quello <strong>del</strong>le fiorenti<br />

miniere locali, oppure alla<br />

vita sociale e politica <strong>del</strong>la città.<br />

Tra questi non sono pochi coloro<br />

che, provenienti da fuori Sardegna,<br />

hanno vissuto in Iglesias ed in<br />

questa città sono stati sepolti. Così<br />

Boldetti, Posthoff, Enrile, Gerini,<br />

Pelle ecc.<br />

Diversi di questi monumenti risultano<br />

realizzati dall’artista Giuseppe<br />

Sartorio (o da allievi <strong>del</strong>la sua<br />

scuola frequentanti i laboratori),<br />

uno scultore proveniente dal Piemonte,<br />

la cui fama non si stabilì<br />

solo in Iglesias, ma in Piemonte, a<br />

Roma ed in altre località. In Sardegna<br />

addirittura impiantò due laboratori<br />

(Cagliari e Sassari) dove<br />

si presume lavorassero allievi,<br />

certamente autori di diversi lavori<br />

attribuiti al loro maestro Giuseppe<br />

Sartorio.<br />

Nel cimitero monumentale di Iglesias<br />

sono 65 i monumenti firmati<br />

da Sartorio (secondo Francesco<br />

Cherchi in Iglesias ve ne sarebbero<br />

altri cinque (fuori <strong>del</strong> camposanto),<br />

così pure a Cagliari, Oristano,<br />

Ozieri, Cuglieri, Buggerru. Numerosi<br />

sono anche i monumenti<br />

funebri realizzati da Sartorio fuori<br />

<strong>del</strong>l’Isola.


Via Su Pranu, 12<br />

09010 Santadi (CA)<br />

tel. 0781.950127<br />

fax 0781.950012<br />

www.cantinasantadi.it

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