gazzetta 326 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA<br />
Carbonia . Anno XVI n° <strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005 . Euro 1,03 . e-mail: <strong>gazzetta</strong><strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />
www.<strong>gazzetta</strong><strong>del</strong>sulcis.it<br />
ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE<br />
Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />
Tel. 0781.64324 - 674922<br />
LAVORI DI BONIFICA IGEA-ATI IFRAS<br />
La Regione ha finalmente messo<br />
in moto il capitolo <strong>del</strong>le bonifiche<br />
assegnando la competenza di tali interventi<br />
alla società Igea che detiene<br />
professionalità adeguate e titolarità<br />
d’intervento. Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Ambiente Tonino Dessì,<br />
la Giunta ha dato il suo benestare<br />
mediante una convenzione con Igea.<br />
L’Assessore <strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />
in sede di Giunta, ha ricordato<br />
che il Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
n. 468 <strong>del</strong> 18 settembre<br />
2001, attuativo <strong>del</strong>la L. 426/98, ha<br />
individuato le aree <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong><br />
Guspinese tra quelle di interesse<br />
nazionale ai fini <strong>del</strong>la bonifica<br />
dei siti inquinati da effettuare secondo<br />
le modalità stabilite dal Decreto<br />
<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente n. 471<br />
<strong>del</strong> 1999. Con lo stesso decreto n.<br />
468 <strong>del</strong> 2001 sono stati ripartiti i fondi<br />
disponibili tra le Regioni; alla Sardegna<br />
è stato attribuito un contributo<br />
di € 12.394.965,57 per il biennio<br />
2002-2003 e € 1.704.307,77 annuali<br />
quale limite d’impegno ventennale<br />
per l’accensione di un mutuo pari a<br />
€ 21.848.866,38.<br />
L’Assessore ha ricordato ai colleghi<br />
Monteponi<br />
di Giunta che il 23 ottobre 2001 è<br />
stata stipulata una convenzione tra<br />
Ministero <strong>del</strong> Lavoro, Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />
Ministero per i Beni e<br />
le Attività Culturali, Ministero <strong>del</strong>le<br />
Attività Produttive e la Regione Autonoma<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, con la quale<br />
veniva individuata l’ATI-IFRAS<br />
- Intini - Servizi Globali - come<br />
referente per consentire, attraverso<br />
la stabilizzazione di 486 lavoratori<br />
socialmente utili, l’avvio dei lavori<br />
di bonifica, risanamento ambientale,<br />
valorizzazione archeologica e<br />
museale, risanamento nelle aree ex<br />
minerarie.<br />
II servizio Gestione dei Rifiuti e Bonifica<br />
dei Siti Inquinati <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
ha inoltre predisposto la bozza <strong>del</strong>la<br />
convenzione che attribuisce alla Società<br />
IGEA, così come<br />
previsto dalla <strong>del</strong>iberazione n. 25/47<br />
<strong>del</strong> 3 giugno 2004, un contributo di<br />
€ 12.394.965,57 pari al 50%<br />
<strong>del</strong>le spese da sostenere per l’attività<br />
da svolgere, nel rispetto <strong>del</strong> comma<br />
1 <strong>del</strong>l’art. 5 <strong>del</strong> DM Ambiente<br />
468/01 che ammette il concorso<br />
pubblico, nella realizzazione degli<br />
interventi di messa in sicurezza, di<br />
caratterizzazione, di bonifica e ripristino<br />
ambientale, anche qualora ci si<br />
trovi in presenza di soggetti<br />
privati titolari di diritti reali su beni<br />
immobili.<br />
La Giunta ha inoltre dato mandato<br />
all’Assessorato <strong>del</strong>l’Industria di<br />
reperire, nel prossimo quadriennio,<br />
in qualità di azionista unico <strong>del</strong>la<br />
Società IGEA, quota parte corrispondente<br />
al rimanente 50% <strong>del</strong>l’intervento<br />
complessivo proposto, pari<br />
a ulteriori € 12.394.965,57 e di dare,<br />
inoltre, specifiche direttive alla Soc.<br />
IGEA. affinché si dia seguito operativo<br />
all’Intesa preliminare sottoscritta<br />
con l’ATI-IFRAS, approvata con<br />
Delib.G.R. n. 14/45 <strong>del</strong> 18.3.2004,<br />
per garantire la fattibilità di tutte le<br />
attività previste all’art. 2 <strong>del</strong>la Convenzione<br />
stipulata tra la R.A.S. e<br />
l’ATI IFRAS.<br />
PAG. 7<br />
LA FORZA DELLA RAGIONE<br />
SULL’ENTE PARCO GEOMINERARIO<br />
PAG. 5<br />
VENTICINQUE ANNI DI LAVORO<br />
DI PADRE SALVATORE MORITTU<br />
Padre Salvatore Morittu<br />
PAG. 18<br />
CARBONIA<br />
TANTA VOGLIA DI CULTURA<br />
PORTOVESME<br />
LA ILA SI CONSOLIDA<br />
ILA<br />
PAG. 5<br />
Carbonia - Teatro<br />
PAG. 21
2<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Regione<br />
IL GOVERNO RICONOSCE ED EROGA<br />
LA PRIMA PARTE DEL CONTENZIOSO<br />
PER IL GETTITO FISCALE IVA ED IRPEF<br />
DA DESTINARE ALLA SARDEGNA<br />
I rappresentanti <strong>del</strong>le Organizzazioni<br />
sindacali e <strong>del</strong>le Associazioni<br />
imprenditoriali, Giampaolo<br />
Diana <strong>del</strong>la CGIL, Mario<br />
Medde <strong>del</strong>la CISL e Gino Mereu<br />
<strong>del</strong>la UIL, nonché Gianni Bigio<br />
<strong>del</strong>la Confindustria Sardegna,<br />
Francesco Porcu <strong>del</strong> tavolo di<br />
Coordinamento Associazioni<br />
datoriali, si sono incontrati col<br />
Ministro <strong>del</strong>l’Interno Giuseppe<br />
Pisanu e, successivamente, col<br />
Sottosegretario <strong>del</strong> Consiglio<br />
Gianni Letta, per fare il punto<br />
sul dialogo Stato-Regione in ordine<br />
alle entrate tributarie <strong>del</strong>la<br />
Sardegna.<br />
I due rappresentanti <strong>del</strong> Governo<br />
hanno ribadito l’impegno<br />
già assunto dal Presidente <strong>del</strong><br />
Consiglio Silvio Berlusconi a<br />
provvedere, in via amministrativa<br />
entro il corrente anno, ad<br />
erogare un anticipo sulla base<br />
dei dati <strong>del</strong> 2003, pari a 193 milioni<br />
di euro per ciascuno degli<br />
anni 2004 e 2005.<br />
Naturalmente, precisa una nota<br />
<strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />
dei Ministri, resta fermo l’impegno<br />
ad attivare le sedi istituzionali<br />
competenti per definire l’intero<br />
contenzioso nello spazio di<br />
tre-quattro mesi. Nell’esprimere<br />
soddisfazione, i rappresentanti<br />
sindacali ed imprenditoriali si<br />
sono riservati di verificare gli<br />
impegni assunti all’assito <strong>del</strong>la<br />
definizione <strong>del</strong> contenzioso.<br />
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE SORU<br />
All’arrivo <strong>del</strong>le prime notizie<br />
da Roma e <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />
<strong>del</strong> ministro Pisanu e dei sindacati<br />
regionali, Soru aveva<br />
commentato: ‘’Riconoscono<br />
che per il tramite di un semplice<br />
provvedimento amministrativo<br />
può essere definita l’IVA<br />
per il 2004 e il 2005: è quello<br />
che noi stiamo sostenendo da<br />
tre mesi. E’ quello che il Governo<br />
cercava di negare fino a<br />
due settimane fa dicendo che<br />
avremmo dovuto riferirci alla<br />
Il Gruppo <strong>del</strong>la Margherita nel<br />
ribadire il proprio impegno nella<br />
“vertenza statutaria”, riafferma la<br />
piena competenza <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione sarda nella trattativa<br />
relativa alle Entrate e giudica positivamente<br />
l’azione sinora svolta<br />
dall’On. Soru, azione caratterizzata<br />
e permeata da una forte rivendicazione<br />
autonomistica.<br />
Non è altresì condivisibile l’azione<br />
portata avanti dalle organizzazioni<br />
sindacali e imprenditoriali nell’incontro<br />
con alcuni rappresentanti<br />
<strong>del</strong> Governo, tra l’altro non competenti<br />
nella materia finanziaria:<br />
azione che di fatto può compromettere<br />
il risultato <strong>del</strong>l’intera rivendicazione.<br />
Il presunto acconto di 386 milioni<br />
di euro che viene spacciato dal<br />
Governo nazionale come risorsa<br />
aggiuntiva, altro non è che un semplice<br />
trasferimento di cassa per<br />
risorse già riconosciuteci relative<br />
all’IVA introitata dalla Stato.<br />
Il neo centralismo statale <strong>del</strong> Governo<br />
contrappone una indisponibilità<br />
totale ad un giusto risarcimento<br />
di un diritto negato alla<br />
comunità sarda in tutti questi anni.<br />
Si nega, infatti, quanto richiesto<br />
con fermezza dal Presidente Soru<br />
che reclama, già per l’anno 2006,<br />
900 milioni di euro di risorse aggiuntive<br />
relative ai trasferimenti<br />
IVA e IRPEF spettanti e quote effettivamente<br />
versate alla Regione,<br />
Commissione Stato-Regione<br />
e fare la trafila dei Siciliani, e<br />
invece per il semplice tramite<br />
di un provvedimento amministrativo<br />
si definisce l’IVA.<br />
Noi stiamo dicendo che l’IVA<br />
per il 2004 e il 2005 non può<br />
essere i 2 decimi, visto che i<br />
Siciliani hanno i 10 decimi,<br />
visto che il Trentino Alto Adige<br />
ha i 9 decimi, il Friuli ha 8<br />
decimi. Noi stiamo chiedendo<br />
per la Sardegna 7 decimi, lo<br />
stiamo chiedendo abbondantemente<br />
a ragione visto che<br />
nel frattempo le spese che lo<br />
Stato ha trasferito alla Regione<br />
sono enormi. Mentre il Governo<br />
ci propone, seppure in<br />
via di acconto, i 2 decimi, noi<br />
dobbiamo continuare a dire<br />
che non possiamo in attesa<br />
che venga definito il cosiddetto<br />
contenzioso, proporre alla<br />
Sardegna un bilancio che la<br />
strozza in maniera definitiva.<br />
La nostra mobilitazione non<br />
molla neanche di un passo.<br />
Documento Gruppo <strong>del</strong>la Margherita<br />
Sulla vertenza statutaria Sardegna<br />
IL PIANO DEI SERVIZI SOCIALI<br />
IN COMMISSIONE REGIONALE<br />
«Il nuovo piano regionale dei servizi sociali<br />
e sanitari da risposte adeguate al bisogno di<br />
benessere sociale e alla necessità di riqualificazione<br />
e promozione <strong>del</strong> welfare locale.<br />
È un punto di partenza imprescindibile per<br />
qualsiasi mo<strong>del</strong>lo di sviluppo»: l’ha dichiarato<br />
il Consigliere regionale di Progetto<br />
Sardegna Alessandro Frau, relatore <strong>del</strong><br />
documento nella Commissione consiliare<br />
Sanità, durante l’illustrazione <strong>del</strong> testo.<br />
«Il documento parte dall’analisi dei bisogni<br />
<strong>del</strong>la popolazione sarda e mette al centro dei<br />
suoi interventi la persona, la famiglia e la<br />
comunità. Si pone l’obiettivo di migliorare<br />
il sistema di protezione sociale, di favorire<br />
l’integrazione sociale dei soggetti che vivono<br />
ai margini <strong>del</strong>la società, di gettare le basi<br />
per la creazione di un tessuto forte e coeso»,<br />
ha detto ancora Frau.<br />
Per quanto riguarda il welfare locale, il<br />
consigliere di Progetto Sardegna ha spiegato<br />
che «il Piano supera alcune criticità <strong>del</strong><br />
documento precedente e punta alla progettazione<br />
di un’azione programmata e mirata<br />
<strong>del</strong>le istituzioni territoriale, capace di creare<br />
sinergia tra competenze e soggetti diversi e<br />
integrare politiche diverse come formazione,<br />
assistenza, sanità, lavoro, casa, mobilità,<br />
nonché un accordo sul mancato<br />
trasferimento <strong>del</strong>le risorse pregresse<br />
relative agli ultimi 10 anni per<br />
un importo di circa 4,5 miliardi di<br />
euro.<br />
Il Gruppo <strong>del</strong>la Margherita, nella<br />
convinzione che il difficile momento<br />
che sta attraversando la Sardegna è<br />
reso ancor più grave dall’atteggiamento<br />
<strong>del</strong> Governo che continua a<br />
negare risorse fondamentali per la<br />
nostra Regione, ritiene che allo stato<br />
dei fatti la mobilitazione generale<br />
ed unitaria di tutte le rappresentanze<br />
politiche e sociali debba mantenere<br />
toni decisamente alti e auspica il<br />
massimo consenso a sostegno <strong>del</strong>l’azione<br />
rivendicatrice portata avanti<br />
dal Presidente Soru.<br />
cultura».<br />
Infatti, «è auspicata la crescita di un sistema<br />
plurale e coordinato di interventi e servizi,<br />
in cui il pubblico sia presente in forme giuridiche,<br />
anche differenti, ma coordinate con<br />
i soggetti <strong>del</strong> terzo settore».<br />
In conclusione, Frau ha parlato <strong>del</strong>l’innovazione<br />
introdotta nel Piano dei servizi<br />
sociali: «l’introduzione <strong>del</strong> Piano di zona<br />
(legge n328/200, art.19), definito dai Comuni<br />
facenti parte di un territorio ed adottato<br />
attraverso accordi di programma». «É<br />
uno strumento per la ricomposizione <strong>del</strong>le<br />
politiche sociali, mirante a far interagire<br />
diversi soggetti, quali ASL, Comuni, Province,<br />
Scuole, Associazioni di volontariato<br />
e no profit. Alla Regione andrà il ruolo di<br />
programmazione e di verifica dei risultati,<br />
attraverso l’interazione con gli enti locali».<br />
DIGITALE TERRESTRE PIU AVANZATO<br />
PER IL PRESIDENTE RENATO SORU<br />
La Regione sarda ha chiesto che non si<br />
spenga nell’Isola il segnale <strong>del</strong>la televisione<br />
analogica. ‘’Farò una battaglia<br />
perché non si può negare ai Sardi il<br />
diritto di continuare a vedere la televisione<br />
nel modo in cui la vedono, a<br />
cominciare dai programmi <strong>del</strong> servizio<br />
pubblico’’. Il Presidente Renato Soru<br />
ha chiarito la posizione <strong>del</strong>la Regione<br />
sul passaggio alla televisione digitale<br />
terrestre che si sta preparando in Sardegna,<br />
oltre che nella Val d’Aosta,<br />
per il mese di gennaio 2006, nel corso<br />
di un incontro con una <strong>del</strong>egazione<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Stampa Sarda alla<br />
quale ha preso parte anche il presidente<br />
<strong>del</strong>la FNSI , Franco Siddi.<br />
Ai cinque rappresentanti <strong>del</strong> sindacato<br />
(oltre a Siddi, il presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Francesco Birocchi, Piergiorgio<br />
Pinna, Paolo Paolini e Celestino<br />
Tabasso) il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
ha detto: ‘’Non metteremo una lira in<br />
una operazione che si sta rivelando <strong>del</strong><br />
tutto diversa da quella che avevamo<br />
negoziato nell’aprile scorso con il Ministero<br />
<strong>del</strong>le Telecomunicazioni e le reti<br />
televisive Rai, Mediaset e La 7, firmando<br />
un protocollo che è stato totalmente<br />
disatteso’’.<br />
La richiesta che allora la Regione avanzò,<br />
impegnandosi a investire proprie risorse,<br />
era quella di cogliere l’occasione<br />
<strong>del</strong>la sperimentazione in Sardegna <strong>del</strong>la<br />
tecnologia digitale terrestre, per portare<br />
nelle case dei Sardi non semplicemente<br />
la televisione commerciale e magari a<br />
pagamento, con un’offerta limitata di<br />
programmi, ma la televisione come terminale<br />
<strong>del</strong>la rete, collegata all’adsl per<br />
l’accesso veloce a internet, a un personal<br />
computer e a un’antenna. ‘’Questa,<br />
ha detto Renato Soru, è la rete con il suo<br />
terminale televisivo: è libera, aperta,<br />
democratica, che fa sì che anche la televisione<br />
ci dia la possibilità di un utilizzo<br />
attivo, con contenuti che io decido di<br />
prendere, via etere o da internet, e che<br />
fa sì che io interloquisca con la pubblica<br />
amministrazione, oltre ad averne i servizi<br />
direttamente a casa’’.<br />
‘’Ma di questa idea <strong>del</strong>la tv digitale terrestre,<br />
ha continuato il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione, non è rimasto niente. I decoder<br />
che si stanno vendendo con il contributo<br />
pubblico saranno superati fra sei mesi.<br />
Non c’è traccia <strong>del</strong> decoder <strong>del</strong> genere<br />
di quello che abbiamo proposto noi, e<br />
tanto meno <strong>del</strong>l’idea di fare in Sardegna<br />
la tecnologia dei decoder. Non c’è<br />
traccia dei laboratori che la Fondazione<br />
Bordoni o le reti televisive si erano<br />
impegnate ad aprire in Sardegna nel<br />
Renato Soru<br />
campo dei servizi, <strong>del</strong>la produzione dei<br />
contenuti. Non vedo nient’altro che la<br />
pay-tv, sostenuta dal contributo pubblico,<br />
una grande operazione <strong>del</strong>le tv commerciali<br />
private, e senza investimenti,<br />
che estende enormemente il mercato<br />
<strong>del</strong>l’utenza puramente televisiva’’. La<br />
Regione Sardegna ‘’non è interessata a<br />
finanziare decoder stupidi da 10 euro, e<br />
nemmeno a fare spendere ai Sardi per<br />
vedere qualche programma televisivo in<br />
più a pagamento’’.<br />
Il Presidente <strong>del</strong>la Regione ha ricordato<br />
alla <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>la<br />
Stampa le tappe <strong>del</strong> ‘’negoziato’’ con il<br />
Ministero e le televisioni rappresentate<br />
dall’associazione DigiTv.<br />
Fu il Governo, su proposta <strong>del</strong>la Fondazione<br />
Bordoni, a proporre che la<br />
Sardegna e la Valle d’Aosta, in ragione<br />
<strong>del</strong> loro isolamento, sperimentassero<br />
per prime il passaggio dalla televisione<br />
analogica a quella digitale terrestre.<br />
La Regione, interpellata, trova che la<br />
nuova tecnologia può essere uno strumento<br />
ulteriore di comunicazione, che<br />
offre un mezzo per fare comunicare<br />
meglio la pubblica amministrazione<br />
e i cittadini: una banda per i dati, una<br />
banda per l’audio-video. Comincia una<br />
trattativa, durante la quale il Presidente<br />
Soru pone la questione dei decoder, <strong>del</strong>la<br />
loro tecnologia, chiede che non siano<br />
solo strumento di ricezione passiva, che<br />
permettano l’interattività.<br />
L’idea <strong>del</strong> Presidente e <strong>del</strong>la Giunta è<br />
quella <strong>del</strong>la Rete (il sistema pubblico di<br />
connettività) in relazione con il digitale<br />
terrestre, per portare nelle case di tutti i<br />
Sardi, con la massima semplicità di accesso,<br />
tutto ciò che le nuove tecnologie<br />
possono veicolare, dalla televisione fino<br />
ai servizi <strong>del</strong>la pubblica amministrazione<br />
Uno scenario (la Sardegna è al primo<br />
posto in Italia per volume di investimenti<br />
pubblici nel settore) che offre all’Isola<br />
Le dimissioni dal Consiglio regionale<br />
di Pasquale Onida, sostituito<br />
<strong>del</strong> primo dei non eletti<br />
nelle file di Forza Paris nel collegio<br />
provinciale di Oristano<br />
Domenico Gallus, hanno comportato<br />
una piccola variazione<br />
nella composizione <strong>del</strong>le Commissioni<br />
permanenti. Pur non subendo<br />
stravolgimenti per effetto<br />
<strong>del</strong>le dimissioni in argomento, in<br />
quanto il neo consigliere Gallus<br />
è rimasto nello stesso gruppo<br />
Forza Paris, di cui faceva parte<br />
il dimissionario Onida, alcune<br />
Commissioni, hanno nel frattempo<br />
“completato” i loro uffici di<br />
Presidenza: Pinna è stato eletto<br />
anche importanti occasioni di sviluppo.<br />
La sperimentazione <strong>del</strong> digitale<br />
doveva infatti essere collegata all’avvio<br />
di laboratori di ricerca nel parco<br />
scientifico Polaris, con l’obiettivo di<br />
rafforzare l’identità <strong>del</strong> polo ICT (information<br />
communication technology)<br />
già insediato, con alcune aziende altamente<br />
specializzate, nelle strutture di<br />
Pula. In questo senso, le reti nazionali<br />
(Rai, Mediaset e la 7) e la Fondazione<br />
Ugo Bordoni (partner tecnologico <strong>del</strong><br />
Ministero) avevano assicurato la propria<br />
adesione alla proposta.<br />
Il Ministero condivise l’impostazione<br />
progettuale <strong>del</strong>la Regione, in particolare<br />
nella prospettiva di un intervento<br />
integrato. Quello che cioè, come aveva<br />
ricordato il presidente Soru già in occasione<br />
<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l’accordo,<br />
utilizza tutte le modalità trasmissive per<br />
superare concretamente il digital-divide<br />
portando connettività in tutti i Comuni<br />
<strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Era questo lo spirito <strong>del</strong>l’accordo che<br />
andava oltre il semplice spegnimento<br />
<strong>del</strong>l’attuale televisione analogica. La<br />
Regione puntava cioè a realizzare un<br />
“sistema”, <strong>del</strong> quale il digitale terrestre<br />
è una componente, una applicazione<br />
tecnologica. Quella che attraverso un<br />
decoder consente di ricevere a casa, sul<br />
proprio televisore (oltre ai normali programmi<br />
tv) anche i servizi “interattivi”<br />
che consentono di dialogare con l’amministrazione.<br />
Ricevendo informazioni,<br />
ma anche moduli, documenti, certificati<br />
eccetera. Tutto ciò che già è possibile<br />
avere dal proprio computer, diventerà<br />
accessibile anche col telecomando secondo<br />
semplici schemi di interrogazione<br />
e risposta sullo schermo.<br />
Il decoder da distribuire in Sardegna<br />
doveva essere già predisposto per la<br />
futura connettività. Il Presidente Soru<br />
aveva chiesto al Ministero che l’apparecchio<br />
doveva prevedere la ricezione<br />
Adsl e WiMax e la trasmissione wireless<br />
(senza fili) per servire più televisori<br />
sintonizzati su canali diversi. Il WiMax,<br />
la cui sperimentazione è in fase di avvio<br />
anche in Italia, rappresenta lo strumento<br />
per definire l’intero circuito <strong>del</strong>la<br />
connettività regionale, consentendo la<br />
copertura trasmissiva di aree non raggiunte<br />
dalle fibre ottiche.<br />
Il protocollo d’intesa firmato ad aprile<br />
conteneva tutti questi impegni, e quello<br />
<strong>del</strong>la Regione di investire proprie<br />
risorse in un progetto <strong>del</strong> genere. ‘’Io di<br />
questo non ho visto niente’’, ha ripetuto<br />
Renato Soru alla <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong> sindacato<br />
dei giornalisti.<br />
ANCORA MUTATA LA FISIONOMIA<br />
DELLE COMMISSIONI REGIONALI<br />
presidente <strong>del</strong>la Prima, Contu<br />
vicepresidente <strong>del</strong>la Terza, Rassu<br />
vicepresidente <strong>del</strong>la Quinta.<br />
Tutto ciò ha portato al definitivo<br />
assetto che consentirà alle Commissioni<br />
di svolgere il loro lavoro<br />
con regolarità. Capo servizio<br />
<strong>del</strong>le Commissioni è rimasto Ermenegildo<br />
Lallai.
Regione<br />
LA NUOVA CONTINUITA’ TERRITORIALE<br />
DISPOSTA PER AGEVOLARE I SARDI<br />
“La nuova continuità territoriale<br />
deve essere pensata<br />
prima di tutto per i Sardi che<br />
devono essere messi in condizione<br />
di viaggiare a prezzi<br />
bassi, su voli garantiti, in orari<br />
comodi e non devono essere<br />
mai più considerati cittadini<br />
di serie B”. Lo ha detto il<br />
presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
regionale trasporti Giuseppe<br />
Pirisi (DS) durante l’audizione<br />
<strong>del</strong>l’Assessore regionale<br />
Sandro Broccia.<br />
L’esponente <strong>del</strong>la Giunta ha<br />
illustrato il progetto di continuità<br />
territoriale che sarà<br />
applicato dalla prossima primavera.<br />
Un progetto a lungo<br />
studiato dalla Giunta regionale<br />
e che ora richiede una scelta<br />
politica: agevolare i residenti<br />
o applicare tariffe indistinte<br />
(per residenti e per non residenti),<br />
come richiesto dal<br />
Ministero dei Trasporti e dall’Enac,<br />
elevando di 25 euro a<br />
tratta il prezzo dei biglietti per<br />
chi è residente in Sardegna. I<br />
pareri sono discordi. Da una<br />
parte c’è la necessità di incrementare<br />
i flussi turistici, dall’altra<br />
quella di conservare il<br />
diritto dei Sardi di viaggiare<br />
a prezzi contenuti. “La continuità<br />
territoriale, ha detto il<br />
Presidente Pirisi, è una conquista<br />
importante e tale deve<br />
rimanere. La confusione che<br />
si è creata non deve ripercuotersi<br />
sulle tasche dei Sardi e<br />
sul diritto alla mobilità.” Durante<br />
l’audizione l’Assessore<br />
ha confermato che il Ministero<br />
ha messo a disposizione<br />
15 milioni di euro e ha ribadito<br />
che l’idea <strong>del</strong>la Giunta<br />
è quella di garantire la continuità<br />
territoriale dai principali<br />
aeroporti italiani (oltre<br />
con Roma e Milano anche<br />
con gli aeroporti di Palermo,<br />
Napoli, Firenze, Bologna, Torino<br />
e Verona). Sulle tariffe da<br />
applicare l’Assessore è stato<br />
chiaro: la scelta <strong>del</strong>la Giunta<br />
è quella di mantenere basse le<br />
tariffe dei residenti e di fissare<br />
un tetto massimo per i non residenti.<br />
“Oggi viaggiamo con<br />
le tariffe che sono state fissate<br />
nel febbraio <strong>del</strong> 2001, con<br />
il solo adeguamento Istat. Per<br />
esempio: per la tratta Cagliari<br />
– Roma nel 2000 si pagavano<br />
35 euro; 37 euro nel 2003, 39<br />
euro nel 2005. L’aumento <strong>del</strong><br />
costo <strong>del</strong> biglietto è dovuto<br />
all’evoluzione <strong>del</strong> costo <strong>del</strong><br />
carburante che è passato dai<br />
253 dollari per tonnellata <strong>del</strong><br />
luglio 2001, ai 280 dollari per<br />
tonnellata <strong>del</strong> gennaio 2004,<br />
ai 535 dollari per tonnellata<br />
<strong>del</strong> giugno 2005, ai 750 dollari<br />
per tonnellata <strong>del</strong> settembre<br />
scorso.<br />
Il costo <strong>del</strong> carburante incide<br />
tra il 20% e il 25% <strong>del</strong> totale<br />
<strong>del</strong> costo di un’ora di volo.<br />
Nel caso di un aereo MD 80<br />
(uno dei velivoli più usati nelle<br />
tratte da e per la Sardegna)<br />
LO SCIOPERO DEI GIORNALISTI SARDI:<br />
RINNOVO CONTRATTO MA NON SOLO<br />
Franco Siddi<br />
I giornalisti sardi hanno aderito<br />
allo sciopero di due giorni indetto<br />
dalla Federazione nazionale<br />
<strong>del</strong>la stampa in seguito alla netta<br />
chiusura degli editori <strong>del</strong>la Fieg,<br />
<strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’emittenza<br />
locale Aeranti-Corallo e <strong>del</strong>l’Agenzia<br />
per il Pubblico impiego<br />
Aran nelle vertenze per i rinnovi<br />
contrattuali <strong>del</strong>la categoria.<br />
L’adesione convinta alla mobilitazione<br />
nazionale è stata ribadita<br />
nel corso <strong>del</strong>l’affollata assemblea<br />
generale che si è svolta<br />
a Cagliari, alla presenza <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong>la FNSI, Franco<br />
Siddi e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />
<strong>del</strong>la Stampa sarda<br />
Francesco Birocchi. Un dibattito<br />
acceso e partecipato ha messo<br />
a fuoco i temi <strong>del</strong>la professione,<br />
con particolare riguardo proprio<br />
alla vertenza contrattuale e al<br />
fenomeno <strong>del</strong> precariato, che ha<br />
assunto, in Sardegna, dimensioni<br />
allarmanti, tali da mettere a rischio<br />
il sistema di garanzie che<br />
Francesco Birocchi<br />
Giuseppe Pirisi<br />
tutela l’indipendenza e l’autonomia<br />
dei giornalisti. Testimonianze<br />
drammatiche sulla condizione dei<br />
giornalisti precari, spesso sfruttati<br />
e sottopagati, hanno disegnato un<br />
quadro che richiede un impegno<br />
supplementare <strong>del</strong> sindacato a tutti<br />
i livelli.<br />
Al termine dei lavori ha cominciato<br />
a prendere forma un coordinamento<br />
dei precari che agirà in<br />
ambito sindacale per sostenere le<br />
iniziative da assumere.<br />
Sono state avanzate proposte articolate<br />
che il Consiglio direttivo<br />
<strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>la stampa<br />
esaminerà nella sua prossima riunione<br />
per tradurle in un piano di<br />
lavoro operativo. Il punto di partenza<br />
è fornito dai risultati <strong>del</strong>l’indagine<br />
svolta dalla Commissione<br />
precariato <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>la<br />
stampa (illustrati già agli stati generali<br />
<strong>del</strong>la categoria, ad Alghero).<br />
I giornalisti che lavorano senza<br />
contratto, o con contratto a termine<br />
e che ricavano dalla professione<br />
reddito esclusivo o comunque<br />
principale sono, in Sardegna, 240.<br />
Il numero dei precari supera il<br />
totale dei giornalisti contrattualizzati<br />
nelle redazioni e pertanto,<br />
pur tenendo conto <strong>del</strong> tourn over<br />
e ipotizzando anche incrementi di<br />
organico, è praticamente impossibile<br />
che, nel giro di pochi anni, i<br />
media esistenti nell’Isola possano<br />
assorbire l’intera area <strong>del</strong> precariato.<br />
Dall’insieme <strong>del</strong>le proposte<br />
emerse è possibile tracciare alcune<br />
linee di intervento che il sindacato<br />
dovrà perseguire, all’interno<br />
<strong>del</strong>le redazioni e all’esterno. Occorrerà<br />
procedere a definire le caratteristiche<br />
dei giornalisti precari<br />
da stabilizzare, individuando, per<br />
ogni singola azienda, i criteri di<br />
utilizzazione e i bacini prioritari<br />
di reperimento professionale, per<br />
limitare l’espandersi <strong>del</strong> fenomeno<br />
e riassorbirlo.<br />
L’Associazione <strong>del</strong>la stampa ha<br />
messo a disposizione dei giornalisti<br />
precari lo “sportello free-lance”,<br />
già operativo per assicurare<br />
assistenza legale e consulenza<br />
fiscale e <strong>del</strong> lavoro. Il sindacato<br />
si impegna inoltre a ricercare,<br />
con l’Ordine professionale, momenti<br />
di collaborazione sempre<br />
più stretta, anche allo scopo di<br />
fornire tutte quelle informazioni<br />
utili ad un corretto inserimento<br />
professionale.<br />
Un impegno particolare dovrà essere<br />
rivolto alla promozione <strong>del</strong><br />
un modo nuovo<br />
di lettura<br />
dei problemi<br />
<strong>del</strong> territorio<br />
puoi anche<br />
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il consumo, per 60 minuti di<br />
volo, è di 3,5 tonnellate. Ma<br />
quali sono le novità rispetto<br />
al passato Sicuramente<br />
aumenteranno il numero dei<br />
voli (per esempio il Cagliari<br />
- Roma, per la stagione invernale,<br />
passerà dagli attuali<br />
8 voli a 9/10; nella stagione<br />
estiva dai 10/13 collegamenti<br />
attuali a 12 /15); saranno predisposti<br />
controlli settimanali<br />
per stabilire quale è l’esatto<br />
riempimento <strong>del</strong>l’aereo (quando<br />
supererà l’80 – 85%, entro<br />
i 15 giorni successivi, la compagnia<br />
dovrà aumentare gli aeromobili<br />
su quella rotta), sarà<br />
predisposta una sanzione sui ritardi<br />
(quando è responsabile la<br />
compagnia, per ritardi superiori<br />
ai 20 minuti, scatterà un credito<br />
nei confronti <strong>del</strong> passeggero di<br />
15 euro che potrà essere utilizzato<br />
nell’acquisto di un biglietto<br />
successivo); da giugno tutti<br />
i posti in aereo saranno dedicati<br />
alla continuità territoriale<br />
(fino ad ora i posti con le tariffe<br />
per i residenti erano 140 su<br />
ogni aereo), sarà istituita una<br />
commissione, presieduta dall’Assessore<br />
ai trasporti, per verificare<br />
la corretta applicazione<br />
degli oneri di servizio pubblico.<br />
Alla fine <strong>del</strong>l’incontro si è<br />
parlato anche di collegamenti<br />
low cost soprattutto con lo scalo<br />
di Cagliari. L’assessore ha<br />
detto che dal 30 marzo ci saranno<br />
tre nuovi collegamenti<br />
e che si sta trattando per far<br />
diventare operativi il Cagliari<br />
– Bruxelles, il Cagliari – Parigi,<br />
il Cagliari – Dublino.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Dai primi mesi <strong>del</strong> 2006 sarà<br />
istituita l’Autorità regionale<br />
per le comunicazioni in Sardegna<br />
(ARCoS) l’organismo che<br />
sostituirà il CO.RE.RAT. La<br />
commissione consiliare “Informazione”<br />
presieduta da Paolo<br />
Pisu (PRC) ha, infatti, approvato<br />
a larga maggioranza gli articoli<br />
<strong>del</strong> PL che istituisce il nuovo organismo.<br />
Il testo ora passa, per il<br />
parere finanziario alla commissione<br />
Bilancio. Nel frattempo la<br />
seconda commissione aprirà una<br />
serie di consultazioni con gli<br />
editori, i giornalisti e i rappresentanti<br />
<strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>l’informazione<br />
e degli utenti per, eventuali,<br />
modifiche al testo prima<br />
<strong>del</strong> voto definitivo. Si prevede<br />
che la commissione “Informazione”<br />
licenzi definitivamente il<br />
PL prima <strong>del</strong>la fine di Novembre<br />
e che entro i primi mesi <strong>del</strong> 2006<br />
il nuovo organismo possa essere<br />
operativo.<br />
L’ARCoS è un’autorità regionale<br />
indipendente cui spetta<br />
l’esercizio <strong>del</strong>le funzioni amministrative<br />
regionali in materia<br />
di comunicazioni e quelle direttamente<br />
attribuite ai comitati<br />
regionali per le comunicazioni<br />
3<br />
AUTORITA’ COMUNICAZIONI<br />
AL POSTO DEL CORERAT<br />
dalle leggi nazionali.<br />
Si tratta di un’autorità regionale<br />
indipendente che si caratterizza<br />
per una specifica competenza<br />
tecnica e per una sostanziale indipendenza<br />
rispetto all’indirizzo<br />
politico <strong>del</strong>l’esecutivo regionale.<br />
I componenti saranno 5 (nel Corerat<br />
sono 9) e dovranno essere<br />
in possesso di requisiti specifici<br />
di competenza, imparzialità e<br />
indipendenza. Non potranno far<br />
parte <strong>del</strong> nuovo organismo, infatti,<br />
coloro che negli ultimi tre anni<br />
abbiano ricoperto cariche politiche<br />
o di partito oppure che siano stati<br />
proprietari di imprese operanti nel<br />
campo <strong>del</strong>la comunicazione.<br />
Inoltre, l’articolo 2 bis introduce,<br />
per la prima volta in una<br />
legge regionale, il principio che<br />
i curricula siano valutati dalla<br />
commissione competente che<br />
potrà anche sentire i candidati.<br />
I componenti <strong>del</strong>l’ARCoS<br />
avranno lo stesso trattamento<br />
economico riconosciuto agli<br />
amministratori degli enti strumentali<br />
<strong>del</strong>la Regione.<br />
La proposta di legge prevede anche<br />
l’istituzione <strong>del</strong>la Consulta<br />
regionale per le comunicazioni.<br />
lavoro giornalistico negli uffici<br />
stampa <strong>del</strong>la pubblica amministrazione,<br />
con una capillare opera<br />
di sensibilizzazione, procedendo,<br />
nella perdurante assenza di contrattualizzazione<br />
specifica, con gli<br />
strumenti disponibili.<br />
Dall’assemblea generale <strong>del</strong>l’Associazione<br />
<strong>del</strong>la stampa è partito<br />
un invito, pressante, ad un impegno<br />
morale di tutti i colleghi<br />
pensionati che gestiscono uffici<br />
stampa retribuiti di enti pubblici o<br />
di società private, affinché rinuncino<br />
spontaneamente ai propri incarichi<br />
e li mettano a disposizione<br />
dei colleghi disoccupati e precari;<br />
mentre ai giornalisti contrattualizzati<br />
che lavorano nelle redazioni<br />
è stata ricordata la norma deontologica<br />
che li impegna a non occuparsi<br />
di uffici stampa.<br />
Il lavoro <strong>del</strong> sindacato dovrà proseguire<br />
anche nella vigilanza sul<br />
rispetto <strong>del</strong>le regole <strong>del</strong> lavoro<br />
giornalistico nelle iniziative editoriali<br />
che si avvalgono di contributi<br />
pubblici e nel prossima introduzione<br />
<strong>del</strong> “digitale terrestre” che<br />
dovrà costituire un’opportunità<br />
di crescita <strong>del</strong> sistema di informazione<br />
radiotelevisiva anche a<br />
livello regionale.<br />
AL FORUM PASSAPAROLA NUOVI ACCORDI<br />
PER LA PROMOZIONE DELL’EDITORIA SARDA<br />
La Sardegna sarà la terza Regione italiana<br />
a istituire i presìdi <strong>del</strong> libro, dopo la<br />
Puglia e il Piemonte. La notizia è stata<br />
data ufficialmente dall’Assessore regionale<br />
<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione Elisabetta<br />
Pilia in occasione <strong>del</strong> secondo Forum<br />
<strong>del</strong> libro <strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la lettura<br />
“Passaparola”, che è stato organizzato a<br />
Bari dall’Associazione Presìdi <strong>del</strong> libro,<br />
fondata dall’editore Giuseppe Laterza.<br />
Elisabetta Pilia ha presentato l’iniziativa<br />
<strong>del</strong>la Regione, che ha stanziato un primo<br />
finanziamento per sostenere la nascita di<br />
un’associazione regionale, cui sarà affidato<br />
il coordinamento su tutto il territorio<br />
<strong>del</strong>le attività dei gruppi di lettori, oltre<br />
alla certificazione dei progetti proposti.<br />
Negli ultimi mesi sono intanto arrivate<br />
decine di richieste d’adesione da tutte le<br />
Province, da singoli cittadini così come<br />
da Pubbliche Amministrazioni interessate<br />
alla diffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong><br />
libro. L’obiettivo <strong>del</strong>l’Assessore Pilia è<br />
di coinvolgere in particolare il mondo<br />
<strong>del</strong>la scuola, favorendo la creazione di<br />
“comunità di piccoli lettori” negli istituti<br />
scolastici.<br />
Il Forum Passaparola è stato anche l’occasione<br />
per promuovere l’editoria sarda.<br />
Elisabetta Pilia ha incontrato grandi<br />
distributori <strong>del</strong>l’editoria nazionale e ha<br />
chiesto a Dario Giambelli, Amministratore<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>le Librerie Feltrinelli,<br />
di riservare alcuni scaffali <strong>del</strong>le librerie<br />
<strong>del</strong> gruppo, in particolare quella <strong>del</strong>l’aeroporto<br />
Costa Smeralda di Olbia, ai<br />
libri sulla Sardegna e alle produzioni degli detti ai lavori di Passaparola ha mostrato<br />
editori regionali. Identica richiesta è stata particolare interesse per le nuove politiche<br />
fatta a Bruno Mari, Direttore editoriale per l’editoria regionale: “E’ stato apprezzato<br />
e condiviso l’impegno <strong>del</strong>la Regione<br />
<strong>del</strong>la Giunti, che di recente ha acquistato<br />
150 nuove librerie, di cui alcune con sede a sostenere l’editoria nella conquista di<br />
in Sardegna. “Al Forum di Bari ho riscontrato<br />
un grande attenzione per la Sardegna. Cosa che stiamo facendo garantendo un<br />
nuovi mercati, ha aggiunto l’Assessore.<br />
Nell’Isola i lettori di almeno<br />
APERTO<br />
un libro sono<br />
TUTTO<br />
contributo<br />
L’ANNO<br />
per incentivare la stipula di<br />
il 43,8%. Il valore SALA regionale CONFERENZE è leggermente CLIMATIZZATA contratti con CON agenzie 100 letterarie POSTI nazionali e<br />
più elevato, circa E SALETTE 3 punti, ATTIGUE rispetto alla DOTATE media<br />
nazionale POSSIBILITA’ che nel 2002 DI SOGGIORNO era <strong>del</strong> 41,4%. E RISTORAZIONE tuali costi di traduzione SALE RICEVIMENTI di singole opere,<br />
internazionali DI ACCESSORI per E l’abbattimento CONFORT di even-<br />
Superiamo regioni come Lazio, Abruzzo, nel caso di acquisto di diritti e per la promozione”.<br />
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4<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005 Provincia Carbonia - Iglesias<br />
Una Provincia ancora tutta da costruire,<br />
ma con buone possibilità<br />
di riuscita perché nata senza appesantimenti<br />
burocratici e d’organico<br />
ereditati dalla storica istituzione<br />
cagliaritana. Da ciò consegue che<br />
ogni piccolo passo avanti sarà frutto<br />
di valutazioni attente e rispondenti<br />
alle reali esigenze <strong>del</strong> territorio Sud<br />
Occidentale sardo.<br />
Di questi concetti base s’è dimostrato<br />
convinto il neo Assessore <strong>del</strong> Bilancio,<br />
Finanze e Patrimonio Antonio<br />
Castiglione che di buon grado ha<br />
accettato il confronto con “<strong>Gazzetta</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”.<br />
D) Il suo Assessorato ha un compito<br />
<strong>del</strong>icato e vitale. Ma allo stato attuale<br />
di che Bilancio e Patrimonio si<br />
può parlare<br />
R) L’incarico deve essere teso a far<br />
si che le risorse che venivano prima<br />
destinate alla Provincia di Cagliari<br />
vengano adesso spese anche per la<br />
Provincia Carbonia Iglesias. Noi<br />
veniamo da decenni di “riqualificazione<br />
<strong>del</strong> Poetto”, “Monte Claro”,<br />
quasi che la Provincia s’identificasse<br />
in questi poli cagliaritani. Noi,<br />
obiettivamente, abitanti <strong>del</strong> territorio<br />
che oggi rientra nella Provincia<br />
Carbonia Iglesias, non trovavamo<br />
riscontro di queste risorse finanziarie.<br />
Abbiamo l’opportunità, con<br />
i trasferimenti che ci spettano, per<br />
I sottoscritti Consiglieri regionali,<br />
PREMESSO che a più di un anno<br />
dal varo <strong>del</strong>le nuove province e a<br />
sei mesi dalle elezioni gli enti provinciali<br />
neo-costituiti <strong>del</strong>la Gallura,<br />
<strong>Sulcis</strong>, Medio Campidano e Ogliastra<br />
si trovano di fronte ad una totale<br />
paralisi burocratico amministrativa<br />
per via <strong>del</strong>l’assoluta inadeguatezza<br />
dei fondi loro assegnati;<br />
CONSIDERATO che la stessa giunta<br />
regionale, già all’indomani <strong>del</strong>le<br />
elezioni provinciali, aveva garantito<br />
che avrebbe conferito alle nuove<br />
province risorse certe e sufficienti<br />
per l’espletamento <strong>del</strong>la loro attività<br />
istituzionale e per l’adeguamento di<br />
uffici e personale;<br />
RILEVATO che, oltre alla assoluta<br />
insufficienza di fondi, si aggiunge<br />
da parte <strong>del</strong>la Regione un forte e<br />
inspiegabile ritardo anche in merito<br />
al trasferimento di specifiche competenze<br />
e funzioni, così come già<br />
abbondantemente preannunciato;<br />
EVIDENZIATO che i cittadini<br />
guardano alle nuove province come<br />
ad un credibile interlocutore per<br />
risolvere le problematiche legate<br />
allo sviluppo dei propri territori e<br />
LA PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS<br />
VISTA DALL’ASSESSORE CASTIGLIONE<br />
principio da parte <strong>del</strong>lo Stato, <strong>del</strong>la<br />
Regione e con l’autonomia impositiva<br />
che abbiamo da incassare (IPT,<br />
Tosap ecc.) e che prima venivano<br />
convogliate solo su Cagliari, di poter<br />
avviare una programmazione<br />
seria. In questi mesi abbiamo fatto<br />
la scoperta che presso le casse regionali<br />
erano giacenti 3 milioni di euro<br />
per la strada Masua-Buggerru, ma<br />
che per distrazione <strong>del</strong>la Provincia<br />
di Cagliari non sono stati spesi.<br />
D) La Provincia Carbonia Iglesias<br />
non godrà di un tenore di famiglia<br />
benestante, ma potrebbe campare<br />
dignitosamente.<br />
R) Campare, programmare e far si<br />
che, attraverso il mio Assessorato,<br />
vengano ripartite le risorse a tutti<br />
gli Assessori e quindi attuare il programma<br />
che il Presidente Gaviano<br />
ha esposto durante la seduta svoltasi<br />
a Carbonia. Non dobbiamo rincorrere<br />
dei sogni, ma dobbiamo fare in<br />
modo che l’operatività si traduca in<br />
progetti concreti e utili per la cittadinanza.<br />
Sicuramente, il primo progetto che<br />
ci scadrà al 15 di dicembre salvo<br />
proroga, è quello <strong>del</strong>la costituzione<br />
dei Sistemi Turistici Locali. Abbiamo<br />
ottenuto il finanziamento di 20<br />
mila euro dalla Provincia di Cagliari<br />
dedicato a questo capitolo di bilancio.<br />
Dovremo pubblicare il bando ed<br />
elaborare il progetto, per arrivare al<br />
punto che veda i Comuni fare sistema<br />
e in conseguenza ci sia un’offerta<br />
turistica. Perché il problema è trovare<br />
un’alternativa al vecchio apparato industriale<br />
e alla monocultura mineraria.<br />
Abbiamo l’artigianato, l’agricoltura e<br />
turismo. Questi sono altri tre settori<br />
nei quali bisogna investire risorse senza<br />
perdere quello che abbiamo avuto,<br />
in quanto non possiamo rinunciare al<br />
polo industriale di Portovesme. Però<br />
abbiamo il compito di vigilare. Ci<br />
saranno le risorse destinate all’Assessorato<br />
<strong>del</strong>l’Ambiente per vigilare sulla<br />
tutela <strong>del</strong>la salute dei cittadini, però bisogna<br />
trovare valide alternative per far<br />
si che i nostri giovani non abbiano più<br />
ad emigrare. Il nostro grande problema<br />
è che ci troviamo all’interno di una<br />
Provincia con appena 130 mila abitanti,<br />
quindi piccola, che però perde ogni<br />
anno, tra Carbonia e Iglesias, 1.600<br />
giovani che scelgono l’emigrazione.<br />
D) L‘ambiente, una volta recuperato,<br />
INTERPELLANZA LADU Silvestro – MURGIONI Eugenio–<br />
GALLUS Domenico sulla scarsità di risorse finanziarie dei<br />
nuovi enti provinciali e sul mancato trasferimento di competenze.<br />
per questo motivo hanno diritto di<br />
rivolgersi ad un ente che sia autonomo<br />
e incisivo sotto il profilo politico<br />
e finanziario. Oggi, però, queste province<br />
sono <strong>del</strong>le autentiche scatole<br />
vuote, incapaci di dare la benché<br />
minima risposta al territorio;<br />
ATTESO infine che la Giunta regionale<br />
se intende essere credibile nelle<br />
sue battaglie per rivendicare alla Sardegna<br />
autonomia, risorse e funzioni<br />
non può non provvedere secondo le<br />
sue competenze a risolvere prioritariamente<br />
la situazione di oggettiva<br />
difficoltà nella quale versano le nuove<br />
province (che sono regionali e non<br />
statali e quindi dipendono totalmente<br />
dalla Regione),<br />
chiedono di interpellare il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale per<br />
sapere:<br />
- se intenda o meno provvedere, in<br />
tempi certi e possibilmente brevi,<br />
ad adottare gli opportuni provvedimenti<br />
e le iniziative tese a porre<br />
fine a questa situazione davvero<br />
incresciosa nella quale versano le<br />
province neo costituite a causa <strong>del</strong>l’assoluta<br />
inadeguatezza <strong>del</strong>le risorse<br />
loro destinate;<br />
- se intenda o meno conferire alle<br />
nuove province tutte le competenze<br />
e funzioni necessarie perché possano<br />
davvero costituire un presidio democratico<br />
in grado di fornire, unitamente<br />
alle altre istituzioni regionali,<br />
un decisivo impulso per la crescita<br />
economica, sociale e culturale <strong>del</strong>la<br />
Sardegna.<br />
Silvestro Ladu<br />
Eugenio Murgioni<br />
Domenico Gallus<br />
Antonio Castigli-<br />
Pino Piras<br />
può essere riusato e portato in condizioni<br />
di produrre.<br />
R) Noi abbiamo la fortuna di nascere e<br />
di non dover ereditare i vizi <strong>del</strong>la vecchia<br />
Provincia. Il Ministero <strong>del</strong>l’Innovazione<br />
Tecnologica ha predisposto<br />
una serie di progetti per il cosiddetto<br />
E-governent, per non parlare <strong>del</strong>la<br />
sperimentazione <strong>del</strong>la Tv digitale<br />
che ha i suoi problemi. Noi abbiamo<br />
una bassa penetrazione di computer<br />
tra la popolazione, ma un’altissima<br />
percentuale di telefonia e televisori.<br />
Il 99,99% degli Italiani e dei Sardi<br />
ha la televisione. Se noi partiamo con<br />
una struttura snella e riusciamo a far si<br />
che il cittadino possa, per i servizi che<br />
chiede a noi (autorizzazioni, licenze<br />
ecc.) in maniera autonoma, senza personale<br />
che faccia sportello, andremo<br />
a risparmiare e ciò consentirà di fare<br />
programmazione. C’è, quindi, da fare<br />
un ragionamento che non dobbiamo<br />
diventare una Provincia che ha dentro<br />
di se esclusivamente l’apparato<br />
burocratico, ma una Provincia snella<br />
che riesce a destinare i flussi finanziari<br />
alle politiche <strong>del</strong>lo sviluppo. Io spero<br />
di portare avanti il progetto <strong>del</strong>l’informatizzazione<br />
per i Comuni sotto i<br />
5.000 abitanti ( su 23 Comuni in Provincia<br />
ce ne sono 15). La maggior parte<br />
di questo Comuni non ha la ADSL.<br />
Come facciamo noi ad intervenire<br />
per evitare che si sentano isolati e far<br />
capire che non c’è il duopolio Carbonia-Iglesias<br />
Dobbiamo far arrivare la<br />
Provincia anche a Musei, Nuxis, Masainas,<br />
Buggerru.<br />
D) Realisticamente, questa Provincia<br />
potrà reggere<br />
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS<br />
Carbonia via Fertilia, 40 – Tel. 0781/6695(1) Fax 0781/670821<br />
Iglesias via Argentaria, 14 - Tel. 0781/31095 Fax 0781/33025<br />
e-mail: provcarboniaiglesias@tiscali.it<br />
PRESIDENTE<br />
PIERFRANCO GAVIANO<br />
ASSESSORI<br />
CARLA CICILLONI- Vicepresidente “Politiche <strong>del</strong>la tutela Ambientale”<br />
MARINELLA RITA GROSSO<br />
“ Politiche Sociali , Sanitarie e per la Famiglia”<br />
TIZIANA FRONGIA<br />
“ Politiche <strong>del</strong>la Scuola, <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la Formazione Professionale”<br />
EMANUELE CANI<br />
“ Politiche <strong>del</strong>la Pianificazione <strong>del</strong> Territorio, <strong>del</strong>l’Urbanistica e dei Trasporti”<br />
ANTONELLO BALLOI<br />
“Politiche dei Lavori Pubblici e Viabilità”<br />
ALBERTO SECHI<br />
“Politiche Culturali, Sportive, Spettacolo e per il Tempo Libero”<br />
MAURO ESU<br />
“ Attività Produttive”<br />
ANTONIO CASTIGLIONE<br />
“Bilancio, Finanze e Patrimonio”<br />
Opere di edilizia industriale e civile<br />
Movimento terra e scavi<br />
Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />
Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />
Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />
R) Noi fortunatamente non ereditiamo<br />
alcun peso cagliaritano. Possiamo<br />
programmare la nostra Provincia ex<br />
novo, rapportata con una popolazione<br />
di 130 mila abitanti. Ora si tratterà di<br />
vedere se Siliqua, Vallermosa e Teulada,<br />
sperimentata la nuova perifericità<br />
di Cagliari, non decidano di aggregarsi<br />
al <strong>Sulcis</strong>. Ma ciò non muterebbe<br />
i programmi. Occorrerà lavorare<br />
con serietà e con attenzione.<br />
Sede Legale:<br />
Sede Amministrativa:<br />
tel. :<br />
telefax :<br />
sito web :<br />
Iglesias via Tavolara 1<br />
Iglesias zona industriale “Sa Stoia”<br />
0781 21186 - 21150<br />
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Lavoro<br />
Non era mai successo che gli<br />
industriali sardi acquisissero<br />
fette di mercato straniero,<br />
andando ad acquistare stabilimenti<br />
industriali fuori <strong>del</strong>l’Italia.<br />
Nel nuovo segno dei<br />
tempi, il gruppo industriale<br />
Tes, il cui azionista di riferimento<br />
è Roberto Carboni (circa<br />
mille buste paga nell’Isola),<br />
nelle scorse settimane ha<br />
perfezionato l’accordo d’acquisto,<br />
con la multinazionale<br />
Alcan, <strong>del</strong>lo stabilimento di<br />
Rhenalu de Froges (Grenoble<br />
in Francia) per la produzione<br />
di foglio sottile d’alluminio.<br />
“Il nostro obiettivo, ha tenuto<br />
a precisare Roberto Carboni<br />
azionista di riferimento <strong>del</strong><br />
Gruppo Tes che mette insieme<br />
diverse unità produttive,<br />
è quello di consolidare la<br />
realtà Ila di Portovesme che,<br />
col completamento <strong>del</strong>la fase<br />
d’investimento <strong>del</strong> Contratto<br />
d’area (ulteriori 20 milioni di<br />
euro), puntiamo a potenziare<br />
mediante anche l’installazione<br />
di una quarta linea di laminazione<br />
<strong>del</strong> metallo d’alluminio<br />
sottile. Tutto ciò acquisirà<br />
maggiore valore nel momento<br />
in cui andremo a beneficiare<br />
Da sinistra - Gambacorta - Binetti - Carboni<br />
ILA DI PORTOVESME SI “INTERNAZIONALIZZA”<br />
GETTANDO UN PONTE SU TERRA FRANCESE<br />
<strong>del</strong>l’energia elettrica agevolata,<br />
già prevista per le realtà<br />
industriali energivore di Portovesme”.<br />
L’operazione di acquisizione<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento francese di<br />
Froges è andata in porto grazie<br />
al lavoro svolto dall’Amministratore<br />
Unico e dal Direttore<br />
generale <strong>del</strong>la Ila, rispettivamente<br />
Stefania Gambacorta e<br />
Andrea Binetti.<br />
“Con questa operazione, ha<br />
spiegato l’Amministratore<br />
Unico Stefania Gambacorta,<br />
la Ila andrà a consolidare la<br />
propria filiera <strong>del</strong> ciclo produttivo,<br />
in quanto gli impianti<br />
francesi riceveranno il nastro<br />
dallo stabilimento sardo come<br />
materia prima (foil stock). Lo<br />
stabilimento di Froges, che<br />
conta 58 maestranze, non è fermo,<br />
ma esso è stato rilevato in<br />
piena produzione, che d’ora in<br />
avanti verrà modificata per via<br />
<strong>del</strong> differente sistema di lavorazione.<br />
Il sistema impiegato<br />
dalla Ila porta alla produzione<br />
IL CESIL DI CARBONIA<br />
ALLARGA L’IMPEGNO<br />
L’Assessore dei Servizi Sociali<br />
Vittorio Macrì ha sottoscritto con<br />
altri Comuni <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> un Protocollo<br />
d’Intesa proposto dal Cesil-<br />
Centro Servizi per l’Inserimento<br />
Lavorativo dei Soggetti Svantaggiati<br />
<strong>del</strong> Comune di Carbonia per<br />
l’estensione <strong>del</strong> servizio tramite<br />
la realizzazione di uno sportello<br />
itinerante.<br />
L’iniziativa risponde all’invito<br />
rivolto dalla Regione Sardegna,<br />
Assessorato <strong>del</strong> Lavoro, affinché<br />
gli enti sprovvisti di tale servizio<br />
si associno al Comune territorialmente<br />
più vicino, dotato di un<br />
Cesil.<br />
L’Assessorato alle Politiche Sociali,<br />
insieme agli operatori Cesil, si è<br />
attivato per promuovere l’iniziativa,<br />
sensibilizzare i Comuni limitrofi<br />
e proporre il Protocollo d’Intesa<br />
che metterà a disposizione dei<br />
soggetti aderenti le professionalità<br />
acquisite in un anno e mezzo di<br />
attività <strong>del</strong> Centro di Carbonia,<br />
garantendo il miglioramento <strong>del</strong><br />
servizio offerto agli utenti non<br />
residenti a Carbonia, molti dei<br />
quali già serviti dal Centro.<br />
Diversi Comuni, tra i quali Giba,<br />
San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco<br />
e Tratalias, hanno formalizzato<br />
l’adesione con la sottoscrizione <strong>del</strong><br />
Protocollo. Tuttavia tale adesione<br />
potrà essere ancora sottoscritta dagli<br />
altri enti che intendessero avvalersi<br />
<strong>del</strong>la competenza maturata dal<br />
Cesil di Carbonia.<br />
<strong>del</strong> foglio sottile d’alluminio<br />
mediante la colata diretta <strong>del</strong><br />
metallo fuso fra due cilindri<br />
raffreddati, dai quali emerge il<br />
nastro <strong>del</strong>lo spessore di circa<br />
6 mm. Allo stato attuale nella<br />
Ila esistono tre laminatoi,<br />
dai quali può uscire il foglio<br />
sottilissimo <strong>del</strong>lo spessore di<br />
7 micron. Ora anche in Francia<br />
cercheremo di produrre il<br />
foglio sottilissimo il cui mercato,<br />
soprattutto nella grande<br />
distribuzione, presenta larghe<br />
potenzialità di commesse”.<br />
Le stesse maestranze francesi<br />
hanno manifestato grande<br />
interesse al nuovo sistema di<br />
produzione (laminazione a<br />
freddo) anche perché il prodotto<br />
che verrà fuori degli<br />
impianti di Froges avrà una<br />
maggiore rispondenza nel<br />
mercato internazionale.<br />
“La prima fase, in attesa di<br />
arrivare al mutamento d’indirizzo<br />
produttivo, ha spiegato<br />
il Direttore Andrea Binetti,<br />
prevede che gruppi di mae-<br />
Sergio Rombi<br />
stranze francesi assumano conoscenza<br />
degli impianti sardi<br />
nei quali affiancheranno, per<br />
qualche tempo, i colleghi di<br />
Portovesme. Solo dopo aver<br />
consolidato la professionalità<br />
<strong>del</strong>le maestranze francesi<br />
si passerà a sviluppare il nastro<br />
sottile anche a Froges,<br />
le cui produzioni porteranno<br />
il Gruppo Tes su posizioni di<br />
grande interesse per il mercato<br />
europeo. Possiamo constatare<br />
che è ancora in crescita<br />
l’impiego <strong>del</strong> foglio sottile<br />
per converter, vaschette e foglio<br />
da incarto. E’ proprio su<br />
questo fronte che intendiamo<br />
consolidare il nostro impegno<br />
e le produzioni”.<br />
Allo stato attuale in Europa si consumano<br />
circa 500 mila tonnellate<br />
di alluminio in foglio sottile, di cui<br />
il 4% prodotto dalla Ila di Portovesme.<br />
Vista in questi termini la<br />
collocazione potrebbe non rappresentare<br />
una posizione d’interesse,<br />
se non per il fatto che questo<br />
stabilimento sardo, in Italia, costituisce<br />
la fabbrica più avanzata<br />
e fornitrice <strong>del</strong>la materia prima<br />
di notissime case nazionali che<br />
operano, appunto, nel settore <strong>del</strong><br />
foglio sottilissimo, soprattutto con<br />
quella che comunemente viene<br />
chiamata “carta stagnola”, ma che<br />
altro non è che foglio sottilissimo<br />
d’alluminio destinato ai più larghi<br />
usi domestici e commerciali.<br />
Tuttavia, con l’acquisizione <strong>del</strong>lo<br />
stabilimento di Rhenalu de Froges,<br />
in Francia, il gruppo cui appartiene<br />
la Ila di Portovesme andrà ad<br />
aumentare le proprie produzioni,<br />
passando dalle attuali 12 mila tonnellate<br />
annue a circa 20-22 mila e<br />
collocandosi tra i più qualificati<br />
produttori di questo manufatto<br />
d’alluminio.<br />
Ciò sta a dimostrare che anche<br />
l’industria sarda, ma soprattutto il<br />
management sardo, sta prendendo<br />
coscienza <strong>del</strong>la globalizzazione e<br />
che il mercato và aggredito e non<br />
subito. L’operazione <strong>del</strong>l’allargamento<br />
produttivo in terra di Francia<br />
di società sarde, non può essere<br />
vista esclusivamente in chiave<br />
di accordo a livello industriale, ma<br />
come inversione di tendenza degli<br />
imprenditori isolani, decisi a stare<br />
sul mercato globalizzato. D’altro<br />
canto l’interesse suscitato presso<br />
le autorità francesi dall’acquisizione<br />
(Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
francese, Prefetto, Sindaco, Sindacati,<br />
maestranze) <strong>del</strong>lo stabilimento<br />
da parte <strong>del</strong> Gruppo Tes,<br />
di cui fa parte la Ila capofila <strong>del</strong><br />
foglio d’alluminio sottile, sta a dimostrare<br />
che management, professionalità<br />
e spirito imprenditoriale<br />
non difettano nei Sardi. Semmai,<br />
essi soffrono <strong>del</strong>l’incurabile gelosia<br />
e <strong>del</strong>la scarsa propensione alla<br />
collaborazione, anche su fronti di<br />
comune interesse.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
5<br />
NUOVE FETTE DI MERCATO IN EUROPA<br />
PER NATALE<br />
RICORDIAMOCI<br />
DI CHI NON HA<br />
LA SPERANZA<br />
DI SOPRAVVIVERE<br />
ILA<br />
ILA<br />
LA FORZA DELLA RAGIONE<br />
Per telefono o in maniera diretta,<br />
sono state diverse le persone che si<br />
sono complimentate con “<strong>Gazzetta</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” per il coraggio dimostrato<br />
in ordine alla confusa, ancorché<br />
singhiozzante gestione <strong>del</strong>l’Ente<br />
Parco Geominerario. Di ciò,<br />
ovviamente, non abbiamo tratto<br />
vanto, perché abbiamo solo testimoniato,<br />
fuori da qualsiasi cortina<br />
fumogena, quanto sta accadendo<br />
all’interno <strong>del</strong> Consiglio Direttivo<br />
<strong>del</strong>l’Ente in argomento.<br />
La forza <strong>del</strong>la ragione, e non la<br />
moralità che taluno toglie di tasca<br />
in maniera occasionale e solo in<br />
presenza di un diretto interesse,<br />
impone di testimoniare, ai lettori<br />
<strong>del</strong> giornale e a quanti hanno ancora<br />
a cuore l’Ente Parco Geominerario,<br />
la scarsa credibilità di coloro<br />
che l’amministrano.<br />
Tale scarsa credibilità scaturisce<br />
dall’azione che i registi <strong>del</strong> Consiglio<br />
Direttivo stanno portando<br />
avanti, con l’intento di modificare<br />
Statuto e Regolamento <strong>del</strong>l’Ente<br />
in argomento, per trasformarlo da<br />
Ente di “coordinamento scientifico”<br />
in un nuovo carrozzone politico-partitico.<br />
In questa prospettiva sono state<br />
frettolosamente decise le assunzioni<br />
dei primi cinque Direttori<br />
d’Area, cui poi se ne sarebbe aggiunto<br />
un sesto. Quali siano state<br />
le valutazioni sui “curricula” dei<br />
fortunati destinatari di tali scelte,<br />
restano di scarsa trasparenza.<br />
Restano tali perché tra i candidati<br />
c’erano tecnici qualificati di<br />
primissimo piano, mentre invece<br />
sono stati scelti alcuni nomi che di<br />
esperienza tecnico-professionale<br />
avevano solo quella partitica o di<br />
aver fe<strong>del</strong>mente assolto al ruolo di<br />
gregario in determinati periodi precedenti<br />
il riconoscimento ufficiale<br />
<strong>del</strong> Parco Geominerario Storico<br />
Ambientale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Già il fatto stesso che la richiamata<br />
assunzione sia stata adottata<br />
con sette voti favorevoli e quattro<br />
contrari (il Consiglio Direttivo è<br />
formato di sedici componenti) la<br />
dice lunga. Tuttavia resta inspiegabile<br />
il comportamento <strong>del</strong> Presidente<br />
Emilio Pani che, pur di stare<br />
attaccato all’incarico, si sia fatto<br />
ingabbiare da certuni personaggi<br />
<strong>del</strong> Consiglio Direttivo di cui è diventato<br />
ossequioso e servizievole.<br />
Altro aspetto inquietante è che i<br />
rappresentanti dei vari Ministeri,<br />
e la stessa Presidenza <strong>del</strong>la Regione,<br />
hanno già intuito la china che<br />
l’Ente Parco sta prendendo, però<br />
non proferiscono alcuna denuncia<br />
pubblica. Guarda a caso, solo qualche<br />
Sindaco di area non di centro<br />
destra, starebbe illustrando, in sede<br />
riservata, ciò che potrebbe capitare<br />
di qui a breve tempo. Inoltre la denuncia<br />
pubblica lanciata dal Segretario<br />
regionale <strong>del</strong>la CGIL Giampaolo<br />
Diana, contro la “inusuale”<br />
assunzione dei Direttori d’Area è<br />
stata finora l’iceberg di una situazione<br />
che rischia di far affondare<br />
l’Ente Parco Geominerario Storico<br />
Ambientale <strong>del</strong>la Sardegna. In<br />
conclusione: se quanto finora deciso<br />
dall’attuale apparato di sinistra<br />
<strong>del</strong> Consiglio Direttivo l’avessero<br />
fatto personaggi <strong>del</strong> centro destra,<br />
cosa sarebbe successo A tale risposta<br />
non può essere fatta cortina<br />
con la presunta, e ormai inquinata,<br />
vocazione politica <strong>del</strong> Presidente<br />
Emilio Pani e di qualche suo addetto<br />
di segreteria. (m.c.).<br />
RIAPERTO AD IGLESIAS LO SPORTELLO CATASTALE<br />
PRESSO LA SEDE DELLA 19^ COMUNITA’ MONTANA<br />
Dall’inizio <strong>del</strong> mese di novembre<br />
è stato riattivato il servizio<br />
inerente il rilascio <strong>del</strong>le visure<br />
e certificazioni catastali, servizio<br />
svolto presso l’apposito<br />
sportello decentrato attivato<br />
dalla 19^ Comunità Montana.<br />
Gli utenti interessati dovranno<br />
recarsi nella nuova sede <strong>del</strong>la<br />
Comunità Montana medesima,<br />
ubicata in Iglesias, Via<br />
Argentaria n°14. (Detta via<br />
risulta parallela alla più nota<br />
via Genova e trovasi dietro il<br />
deposito F.M.S. di fronte al<br />
parcheggio aperto <strong>del</strong> supermercato<br />
CONAD).<br />
“Già nella vecchia sede <strong>del</strong>la<br />
Comunità Montana, ha detto<br />
il Presidente Marco Marras,<br />
avevamo avuto un ampio<br />
riscontro per il servizio<br />
catastale offerto ai cittadini.<br />
Ora, nei nuovi locali, abbiamo<br />
pensato di riattivarlo, anche<br />
dietro le sollecitazioni che<br />
ci sono arrivate sia da parte<br />
di cittadini che dei Sindaci<br />
<strong>del</strong> territorio. Chiunque fosse<br />
interessato, potrà recarsi<br />
negli uffici di via Argentaria<br />
ed avere le risposte e i documenti<br />
richiesti”.<br />
un modo nuovo<br />
di lettura<br />
dei problemi<br />
<strong>del</strong> territorio<br />
puoi anche<br />
abbonarti<br />
TEL. 0781-675289<br />
333-6077645<br />
FAX 1782282316
6<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Speciale<br />
L’OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA REGIONALE<br />
L’economia mondiale è in espansione,<br />
quella europea mostra una<br />
modesta crescita e l’Italia esce timidamente<br />
dalla fase di contrazione.<br />
In un tale contesto, i dati relativi<br />
all’economia <strong>del</strong>la Sardegna offrono<br />
spunti favorevoli su tutti i fronti:<br />
l’Isola prosegue e consolida il recupero<br />
che era già visibile nel precedente<br />
trimestre, precoce rispetto al<br />
resto d’Italia ma anche generalmente<br />
più cauto.<br />
Il clima di fiducia in Sardegna prosegue<br />
la sua ascesa nel mese di ottobre<br />
(indice pari a 93) e si colloca<br />
in posizione intermedia tra il Mezzogiorno<br />
(96) e la media nazionale<br />
(89), che mostrano anch’essi valori<br />
in crescita rispetto al trimestre precedente.<br />
Il recupero <strong>del</strong> clima di fiducia<br />
in Sardegna ha avuto<br />
inizio prima <strong>del</strong> resto <strong>del</strong> Paese, nel<br />
secondo trimestre 2005, ma sia in<br />
Italia che nel Sud la sua crescita ora<br />
appare più rapida rispetto ai valori<br />
registrati nell’Isola. Pur mantenendosi<br />
ben sopra i valori<br />
medi nazionali, le aziende sarde si<br />
mostrano più prudenti.<br />
Il miglior clima di fiducia si basa<br />
innanzitutto su un livello di ordini<br />
in generale caratterizzato da valori<br />
positivi e nettamente superiori rispetto<br />
a Italia e Mezzogiorno. Nel<br />
resto <strong>del</strong> Paese infatti è visibile un<br />
miglioramento ma i valori restano<br />
negativi. Entrambe le componenti<br />
<strong>del</strong>l’indicatore, ossia gli ordini dall’estero<br />
e quelli dal resto d’Italia,<br />
sono positive nella nostra Isola. Nel<br />
caso degli ordini interni l’indicatore<br />
diventa positivo in Sardegna per<br />
la prima volta dal 2003 e si attesta<br />
ben al di sopra <strong>del</strong>le altre macroaree,<br />
che mostrano ancora saldi negativi,<br />
in fase di recupero dai livelli estremamente<br />
bassi di inizio anno.<br />
Gli ordini dall’estero mostrano lo<br />
stesso andamento, ma ancora più<br />
marcato. Si registra però una lieve<br />
inversione di tendenza nel mese di<br />
ottobre, quando l’Isola mostra una<br />
leggera flessione negli ordini dall’estero<br />
non condivisa dal resto <strong>del</strong><br />
Paese. Anche la tendenza degli ordini<br />
è percepita dalle aziende sarde su<br />
livelli più alti di quelli dichiarati dai<br />
colleghi meridionali e italiani.<br />
Ma sono soprattutto gli indici di tendenza<br />
<strong>del</strong>la produzione industriale<br />
e le giacenze ad indurre all’ottimismo.<br />
Le giacenze migliorano (ossia<br />
diminuiscono) dal mese di giugno in<br />
Sardegna e da agosto nel resto <strong>del</strong><br />
Paese, compreso il meridione. I saldi<br />
di tendenza <strong>del</strong>la produzione industriale<br />
isolana mostrano maggior<br />
clima di fiducia.<br />
Osservatorio <strong>del</strong>la Congiuntura<br />
Parte <strong>del</strong>le aziende si prepara a livelli<br />
di produzione più alta nei mesi<br />
futuri. Dopo la forte flessione <strong>del</strong>la<br />
prima parte <strong>del</strong> 2005, tutti gli indicatori<br />
medi confermano il recupero<br />
dei livelli e le aspettative di<br />
produzione in tutte e tre le macroaree,<br />
ma il recupero dei produttori<br />
sardi è più consistente che altrove:<br />
nelle altre zone il miglioramento si<br />
manifesta infatti come diminuzione<br />
di saldi negativi. Si nota che<br />
gli indicatori di livello mostrano un<br />
quadro migliore rispetto al resto <strong>del</strong><br />
Paese, ma gli indici di tendenza – e<br />
quindi la visione <strong>del</strong>le aziende per i<br />
prossimi mesi – rivelano che la Sardegna<br />
è proverbialmente diffidente.<br />
Le aspettative degli imprenditori,<br />
riguardo ai livelli futuri <strong>del</strong>la produzione,<br />
si attestano a livelli inferiori rispetto<br />
alla media <strong>del</strong> Mezzogiorno e appena<br />
migliori<br />
<strong>del</strong>la media nazionale.<br />
Continua la ripresa anche nel grado<br />
di utilizzo degli impianti, che nel<br />
terzo trimestre 2005 si attesta al<br />
74%. È un valore sempre inferiore<br />
ai valori nazionali (pari al 76% nello<br />
stesso periodo) ma ora<br />
allineato al grado di utilizzo degli<br />
impianti nel Mezzogiorno – un recupero<br />
di ben sei<br />
punti percentuali dopo il punto di minimo<br />
di fine 2004. I segnali positivi<br />
dal lato produzione trovano parziale<br />
conferma nei dati sull’occupazione:<br />
i dati ISTAT relativi al secondo trimestre<br />
2005 mostrano un aumento<br />
degli occupati <strong>del</strong>l’1,4% rispetto al<br />
trimestre precedente. Ma il numero<br />
di persone in cerca di occupazione è<br />
aumentato <strong>del</strong>la stessa percentuale,<br />
lasciando così invariato il tasso di<br />
occupazione. Il tasso di disoccupazione<br />
migliora in termini tendenziali<br />
<strong>del</strong>lo 0,5 percento, attestandosi al<br />
13,1% - valore inferiore alla media<br />
meridionale (pari a 14,4%), ma più<br />
che doppio in confronto al Nord<br />
(4,1%).<br />
Rispetto al trimestre precedente,<br />
duemila unità hanno rinunciato a<br />
cercar lavoro; si tratta soprattutto<br />
di uomini, mentre è aumentata di<br />
9.000 unità l’occupazione femminile.<br />
Ricordiamo che il tasso di disoccupazione<br />
nazionale, al 7,7%, è<br />
sempre inferiore a quello sardo.<br />
Le esportazioni dalla Sardegna verso<br />
il resto <strong>del</strong> mondo continuano nei<br />
mesi da aprile a giugno l’evoluzione<br />
positiva registrata il precedente trimestre,<br />
crescendo <strong>del</strong> 28% dal I° al<br />
II° trimestre 2005. Se confrontiamo<br />
il totale <strong>del</strong> primo semestre 2005<br />
con lo stesso periodo <strong>del</strong> 2004 la<br />
crescita arriva addirittura al 45,1%:<br />
un primato nazionale che stacca di<br />
oltre 23 punti percentuali la performance<br />
<strong>del</strong>la<br />
regione Sicilia, al secondo posto per<br />
crescita <strong>del</strong>l’export.<br />
Principale motore <strong>del</strong>la crescita <strong>del</strong>le<br />
esportazioni è il settore petrolifero,<br />
che aumenta l’export <strong>del</strong> 62%<br />
rispetto al secondo trimestre 2004<br />
e compensa una performance meno<br />
felice degli altri comparti. Senza i<br />
settori <strong>del</strong>la lavorazione petrolio,<br />
infatti, il valore <strong>del</strong>le esportazioni si<br />
riduce ad un terzo <strong>del</strong> totale e la crescita<br />
semestrale scende al 19%.<br />
Guardando ai settori di produzione<br />
tradizionale <strong>del</strong>la Sardegna emerge<br />
un quadro più problematico: il comparto<br />
agro-alimentare ha esportato<br />
il 9% in meno rispetto allo stesso<br />
periodo <strong>del</strong> 2004 e le esportazioni<br />
di tessili e minerali non metalliferi<br />
sono calate <strong>del</strong>l’11%. Migliora<br />
invece la capacità di esportare dei<br />
settori <strong>del</strong>la carta, prodotti in legno<br />
e altre attività manifatturiere.<br />
Infine l’esame <strong>del</strong>le nuove attività<br />
imprenditoriali registrate alla Camera<br />
di Commercio secondo movimprese,<br />
per il III trimestre 2005,<br />
dà anch’esso risultati favorevoli: il<br />
tasso di sviluppo (ossia il rapporto<br />
tra imprese nuove al netto <strong>del</strong>le<br />
cessate e imprese attive) cresce in<br />
Sardegna dallo 0,04% <strong>del</strong> periodo<br />
precedente allo 0,5%. Analizzando<br />
gli indici di sviluppo <strong>del</strong>le quattro<br />
vecchie Province si evince che i livelli<br />
più elevati riguardano Cagliari<br />
(+0,6%) seguita da Sassari (0,53%)<br />
Oristano (0,29%) e Nuoro (0,19%).<br />
Nell’Isola il rapporto tra imprese<br />
neo-registrate e imprese attive (indice<br />
di natalità) è pari all’1,6%, mentre<br />
l’indice di mortalità è <strong>del</strong>l’1,2%.<br />
Il settore <strong>del</strong>le costruzioni registra<br />
il maggior numero netto di nuove<br />
imprese (154, una volta sottratto<br />
il numero di imprese cessate nello<br />
stesso<br />
periodo), seguito dal commercio<br />
(95), mentre le maggiori flessioni<br />
sono in agricoltura, dove la differenza<br />
tra iscritte e cessate è pari a<br />
-66, e nei trasporti (- 38).<br />
LETTERA<br />
C O M I TATO P E R I L L AV O R O<br />
FLUMINIMAGGIORE e BUGGERRU<br />
VERSO IL MEDIO CAMPIDANO<br />
Abbiamo in diverse occasioni<br />
richiamato la necessità di infrastrutture<br />
se si vuole promuovere<br />
lavoro e sviluppo. Un vecchio<br />
proverbio cinese, e i Cinesi, si sa,<br />
sono maestri quando si tratta di<br />
filosofia e di saggezza, recita: Se<br />
ti vuoi arricchire, costruisci una<br />
strada.<br />
Un territorio senza infrastrutture,<br />
o con infrastrutture carenti, non è<br />
competitivo, ma rischia l’ isolamento,<br />
l’ inefficienza e lo rende<br />
arcaico economicamente. L’ assurdo<br />
è che a Cagliari e a Sassari<br />
esistono strade al limite <strong>del</strong>l’ incredibile<br />
per complessità e molto<br />
spesso si rendono inutili, mentre<br />
nel <strong>Sulcis</strong> è un grande problema.<br />
Non c’ è una strada che ci accompagni<br />
alla SS 131. Oppure<br />
che si realizzi una grande opera<br />
che assicuri la vicinanza al Nord-<br />
Sardegna. L’ incongruenza è che<br />
il Governo nazionale pensi a realizzare<br />
un opera ciclopica, come<br />
il “ Ponte sullo Stretto”, e non<br />
metta la Sardegna in condizioni<br />
di ridurre i tempi di spostamento<br />
dal Sud al Nord e viceversa.<br />
Noi insistiamo sul ruolo strategico<br />
<strong>del</strong>le infrastrutture.<br />
Fluminimaggiore e Buggerru<br />
restano isolate da sempre. Per<br />
giunta, alcuni tratti di strade diventano<br />
impietose per pericolose<br />
frane bloccando le Comunità per<br />
diverso tempo.<br />
Abbiamo, anche in questo caso,<br />
esplicitato la proposta di progettare<br />
e realizzare una strada che porti a<br />
Gonosfanadiga o Villacidro.<br />
Medio Campidano e <strong>Sulcis</strong> potrebbero<br />
in questo caso attuare un<br />
programma di economia <strong>del</strong> tipo<br />
agricolo e turistico. Non basta<br />
avere un territorio ambientale e<br />
ricco di storia, se non si realizzano<br />
opportune strade per produrre<br />
ricchezza.<br />
L’ augurio è che le Province <strong>del</strong><br />
Medio Campidano e <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>,<br />
con la Regione Sarda, prendano<br />
a cuore la richiamata priorità, per<br />
mostrare di credere nella crescita<br />
economica di questa parte di Sardegna,<br />
così da creare occupazione,<br />
lavoro e sviluppo<br />
Ċoordinatori<br />
COMITATO PER IL LAVORO<br />
MARTIS Giorgio<br />
MURGIA Antonangelo
Lavoro<br />
PROGRAMMA D’INTERVENTO DELLA SOCIETA’ IGEA<br />
PER LE BONIFICHE DEI SITI MINERARI DISMESSI<br />
La Regione ha finalmente messo<br />
in moto il capitolo <strong>del</strong>le bonifiche<br />
assegnando la competenza di tali<br />
interventi alla società Igea che detiene<br />
professionalità adeguate e<br />
titolarità d’intervento. Su proposta<br />
<strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>l’Ambiente Tonino<br />
Dessì, la Giunta ha dato il suo<br />
benestare mediante una convenzione<br />
con Igea.<br />
L’Assessore <strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />
in sede di Giunta, ha ricordato<br />
che il Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
n. 468 <strong>del</strong> 18 settembre<br />
2001, attuativo <strong>del</strong>la L. 426/98, ha<br />
individuato le aree <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong><br />
Guspinese tra quelle di interesse<br />
nazionale ai fini <strong>del</strong>la bonifica<br />
dei siti inquinati da effettuare secondo<br />
le modalità stabilite dal Decreto<br />
<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente n. 471<br />
<strong>del</strong> 1999. Con lo stesso decreto n.<br />
468 <strong>del</strong> 2001 sono stati ripartiti i<br />
fondi disponibili tra le Regioni;<br />
alla Sardegna è stato attribuito un<br />
contributo di € 12.394.965,57 per il<br />
biennio 2002-2003 e € 1.704.307,77<br />
annuali quale limite d’impegno ventennale<br />
per l’accensione di un mutuo<br />
pari a € 21.848.866,38.<br />
L’Assessore ha inoltre ricordato che<br />
il 23 ottobre 2001 è stata stipulata<br />
una convenzione tra Ministero <strong>del</strong><br />
Lavoro, Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />
Ministero per i Beni e le Attività<br />
Culturali, Ministero <strong>del</strong>le Attività<br />
Produttive e la Regione Autonoma<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, con la quale<br />
veniva individuata l’ATI-IFRAS<br />
- Intini - Servizi Globali - come<br />
referente per consentire, attraverso<br />
la stabilizzazione di 486 lavoratori<br />
socialmente utili, l’avvio dei lavori<br />
di bonifica, risanamento ambientale,<br />
valorizzazione archeologica e<br />
museale, risanamento nelle aree ex<br />
minerarie. L’Assessorato <strong>del</strong> Lavoro<br />
in data 21 dicembre 2002 ha stipulato<br />
l’apposita convenzione con l’ATI<br />
- IFRAS nella quale sono previste le<br />
attività sopra evidenziate e garantita<br />
la copertura finanziaria, per le attività<br />
di bonifica, con il mutuo di €<br />
21.848.866,38.<br />
L’Assessore ha rappresentato inoltre<br />
che la Società IGEA è il soggetto deputato<br />
ai sensi <strong>del</strong>l’art. 7 <strong>del</strong>la L.R.<br />
n. 33/1998 alla realizzazione <strong>del</strong>le<br />
opere di messa in sicurezza degli<br />
impianti e di riassetto ambientale<br />
<strong>del</strong>le aree ex minerarie. Allo stato<br />
attuale I’IGEA, società a completo<br />
capitale pubblico, detiene ancora 84<br />
titoli minerari e gestisce aree per circa<br />
31.000 ettari.<br />
Per questo l’IGEA, che sta portando<br />
avanti una serie di progetti di risanamento<br />
minerario e<br />
di riabilitazione ambientale con risorse<br />
<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le Attività<br />
Produttive, ha chiesto i finanziamenti<br />
alla Regione per proseguire gli<br />
interventi di bonifica e risanamento<br />
ambientale nelle aree ex minerarie<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> – <strong>Iglesiente</strong> - Guspinese.<br />
Ne è seguito un contenzioso tra<br />
l’ATI-IFRAS e I’IGEA, che ha contribuito<br />
a ritardare l’attuazione<br />
degli interventi anche perché<br />
l’IGEA. non ha consentito all’ATI-<br />
IFRAS di accedere alle aree da<br />
bonificare.<br />
Tali difficoltà si sono poi risolte<br />
grazie all’Intesa preliminare <strong>del</strong> 16<br />
marzo 2004, approvata con<br />
<strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong>la Giunta regionale<br />
n. 14/45 <strong>del</strong> 18/3/2004, intervenuta<br />
tra la Presidenza <strong>del</strong>la<br />
Regione, gli Assessorati <strong>del</strong>la Programmazione,<br />
<strong>del</strong>l’Industria, <strong>del</strong>la<br />
Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente, <strong>del</strong>la<br />
Pubblica Istruzione, <strong>del</strong> Turismo,<br />
ATI - lFRAS, IGEA e le organizzazioni<br />
sindacali, nella quale si<br />
prevede in particolare la divisione<br />
<strong>del</strong>le aree minerarie dismesse <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong> - <strong>Iglesiente</strong> - Guspinese tra<br />
ATI - lFRAS ed IGEA; riservando<br />
ad IGEA gli interventi di bonifica e<br />
risanamento ambientale ai termini<br />
<strong>del</strong> DM Ambiente 471/99, nelle aree<br />
di Campo Pisano, Monteponi, Monte<br />
Agruxiau e San Giovanni, ecc., afferenti<br />
al Rio San Giorgio e quelle <strong>del</strong><br />
compendio minerario di Masua, secondo<br />
quanto indicato negli allegati<br />
<strong>del</strong>la convenzione parte integrante<br />
<strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>iberazione.<br />
Successivamente la Legge Regionale<br />
n. 6, <strong>del</strong>l’11 maggio 2004, ha previsto<br />
all’art. 17, comma 3, che<br />
possano essere attribuiti direttamente<br />
all’IGEA risorse pubbliche per le<br />
bonifiche, da effettuare<br />
secondo quanto disposto nel D.M. n.<br />
471/99, nelle aree di sua proprietà e<br />
in concessione.<br />
Con i Decreti <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
rispettivamente <strong>del</strong> 27 settembre<br />
2002 e 12 settembre 2003,<br />
sono stati trasferiti alla Regione €<br />
12.394.965,57 di contributo finalizzati<br />
all’attivazione <strong>del</strong>le procedure<br />
di risanamento <strong>del</strong>le aree minerarie<br />
dismesse. Tale somma è stata<br />
iscritta nel bilancio 2003-2004 relativamente<br />
a “Spese per interventi<br />
di risanamento e bonifica <strong>del</strong>le aree<br />
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IN FORMATO DIGITALE A:<br />
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OPPURE FAX 1782282316<br />
minerarie dismesse <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong>-Guspinese<br />
inserite sia nel<br />
Parco Geominerario che dichiarate<br />
sito di interesse Nazionale (Legge<br />
426/98)”.<br />
Con <strong>del</strong>iberazione n. 25/47 <strong>del</strong> 3<br />
giugno 2004 la Giunta regionale ha<br />
deciso di attribuire il<br />
finanziamento di € 12.394.965,57<br />
ad IGEA per la bonifica ed il risanamento<br />
<strong>del</strong>le aree individuate.<br />
Nella medesima <strong>del</strong>iberazione veniva<br />
stabilito che l’attribuzione <strong>del</strong>le<br />
risorse si sarebbe concretizzata<br />
attraverso la stipula di un’apposita<br />
convenzione sulla base di un programma<br />
dettagliato che la Società<br />
IGEA avrebbe dovuto presentare tenendo<br />
conto <strong>del</strong>le “Linee Guida per<br />
la redazione dei progetti<br />
e la realizzazione degli interventri di<br />
bonifica e risanamento ambientale<br />
<strong>del</strong>le Aree Minerarie dimesse<br />
approvate dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
nella Conferenza di Servizi”.<br />
La Società IGEA in data 10 giugno<br />
2005 ha trasmesso il programma incentrato<br />
sulle azioni di<br />
caratterizzazione e messa in sicurezza<br />
d’emergenza <strong>del</strong>le aree individuate<br />
dall’intesa preliminare<br />
siglata in data 16 marzo 2004.<br />
II servizio Gestione dei Rifiuti e Bonifica<br />
dei Siti Inquinati <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
ha inoltre predisposto la bozza <strong>del</strong>la<br />
convenzione che attribuisce alla Società<br />
IGEA, così come<br />
previsto dalla <strong>del</strong>iberazione n. 25/47<br />
<strong>del</strong> 3 giugno 2004, un contributo di<br />
€ 12.394.965,57 pari al 50%<br />
<strong>del</strong>le spese da sostenere per l’attività<br />
da svolgere, nel rispetto <strong>del</strong> comma<br />
1 <strong>del</strong>l’art. 5 <strong>del</strong> DM Ambiente<br />
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DI IGEA<br />
Gianni Podda<br />
L’Igea non potrà essere privatizzata,<br />
perché non esiste un solo<br />
motivo per farlo. Lo hanno sostenuto<br />
i sindacalisti <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong> e, più che mai, l’hanno<br />
gridato a voce alta le RSU di Igea<br />
sia al Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
Renato Soru che all’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Industria Concetta Rau nel<br />
corso di un incontro.<br />
“Se il messaggio non dovesse<br />
essere compreso dai nostri politici<br />
che guidano la Regione, ha<br />
sostenuto Marco Tuveri <strong>del</strong>la<br />
Franco Manca - Presid. IGEA<br />
Segretaria territoriale UIL e RSU<br />
Igea, porteremo a Cagliari i lavoratori.<br />
Non esiste un solo motivo<br />
per privatizzare Igea”.<br />
Il problema di fondo è nato allorché<br />
il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
Renato Soru ha annunciato<br />
la volontà di privatizzare questa<br />
società che, rimasta ultima come<br />
società pubblica (unico azionista<br />
è la Regione) <strong>del</strong> settore minerario<br />
metallurgico, contiene le<br />
residue professionalità d’alta spe-<br />
Marco Tuveri<br />
cializzazione nei lavori di messa<br />
in sicurezza e bonifica dei cantieri<br />
minerari e gallerie. “Secondo<br />
quanto anticipato dal Presidente<br />
Soru, hanno ribadito le RSU, Igea<br />
dovrebbe essere privatizzata attraverso<br />
un bando pubblico. Tutto<br />
ciò appare strano perché, anche<br />
privatizzando la società, le competenze<br />
sui siti minerari e <strong>del</strong> sottosuolo<br />
resterebbe, istituzionalmente,<br />
di proprietà <strong>del</strong>la Regione<br />
che in tal caso dovrebbe nominare<br />
un corpo speciale per i controlli<br />
sugli interventi dei privati”.<br />
Ma il sospetto <strong>del</strong> sindacato è che<br />
intorno a questa partita stia per<br />
scattare l’assalto al “polpettone”<br />
<strong>del</strong>le bonifiche per le quali il Governo<br />
nazionale ha previsto alcune<br />
centinaia di milioni di euro.<br />
Nel frattempo Igea è diventato<br />
un contenitore di alcuni umori<br />
fallimentari, al punto che i lavoratori<br />
di alcune società andate<br />
male, sono finiti nel suo organico.<br />
Così è stato per i lavoratori<br />
di Sardigna Cristal di Alghero,<br />
di Tessilram di Macchiareddu,<br />
altri 30 lavoratori <strong>del</strong> Nuorese e<br />
prossimamente <strong>del</strong>le maestranze<br />
di Palmas Cave di S.Antioco.<br />
“Al momento, ha spiegato Marco<br />
Tuveri, possiamo prendere<br />
atto che la Giunta regionale ha<br />
approvato la <strong>del</strong>ibera con la quale<br />
dà, finalmente, il via libera al<br />
468/01 che ammette il concorso<br />
pubblico, nella realizzazione degli<br />
interventi di messa in sicurezza, di<br />
caratterizzazione, di bonifica e ripristino<br />
ambientale, anche qualora ci si<br />
trovi in presenza di soggetti<br />
privati titolari di diritti reali su beni<br />
immobili.<br />
L’Assessore ha inoltre fatto sapere<br />
che il Servizio Partecipazioni Industriali<br />
<strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Industria<br />
<strong>del</strong>la Regione Sardegna, azionista<br />
unico <strong>del</strong>la Società IGEA, con<br />
nota prot. 10160 <strong>del</strong> 5<br />
settembre 2005 si è impegnato a<br />
reperire nel prossimo quadriennio il<br />
corrispondente 50%, pari a<br />
ulteriori € 12.394.965,57, a copertura<br />
<strong>del</strong>l’intero intervento, per un<br />
totale di € 24.789.931,14.<br />
Sulla base di quanto rappresentato<br />
dall’Assessore Tonino Dessì, la<br />
Giunta ha approvato il programma<br />
presentato da Igea attribuendole un<br />
contributo di € 12.394.965,57, pari<br />
al 50% <strong>del</strong>le spese da<br />
sostenere per l’attività da svolgere.<br />
Ha inoltre dato mandato all’Assessorato<br />
<strong>del</strong>l’Industria di reperire, nel<br />
prossimo quadriennio, in qualità di<br />
azionista unico <strong>del</strong>la Società IGEA,<br />
quota parte corrispondente al rimanente<br />
50% <strong>del</strong>l’intervento complessivo<br />
proposto, pari a ulteriori<br />
€ 12.394.965,57 e di dare, inoltre,<br />
specifiche direttive alla Soc. IGEA.<br />
affinché si dia seguito operativo all’Intesa<br />
preliminare sottoscritta con<br />
l’ATI-IFRAS, approvata con Delib.<br />
G.R. n. 14/45 <strong>del</strong> 18.3.2004, per garantire<br />
la fattibilità di tutte le attività<br />
previste all’art. 2 <strong>del</strong>la Convenzione<br />
stipulata tra la R.A.S. e l’ATI IFRAS<br />
in data 21.12.2001.<br />
risanamento <strong>del</strong>le aree mineraria<br />
dimesse, affidando il compito a<br />
Igea che aveva, a tal proposito,<br />
presentato dei progetti. E già questo<br />
è un dato positivo. Però non si<br />
venga a parlare di privatizzazione<br />
di Igea”.<br />
Finora la volontà <strong>del</strong>le privatizzazione<br />
di Igea da parte <strong>del</strong>la<br />
Regione ha avuto come giustificazione<br />
l’esigenza di fermare i finanziamenti<br />
che ogni anno l’ente<br />
pubblico deve sborsare per tenere<br />
in piedi questa società. “Noi,<br />
però, ha insistito Marco Tuveri,<br />
abbiamo indicato chiaramente al<br />
Presidente Soru come la Regione<br />
non debba più sborsare soldi per<br />
Igea, pur mantenendo il carattere<br />
pubblico.<br />
Basterebbe, come ha indicato solo<br />
di recente, che la Regione desse il<br />
via al Consorzio Igea-Ati Ifras per<br />
finanziarie i lavori di bonifica dei<br />
siti ex minerari, la cui dotazione<br />
è a carico <strong>del</strong> Governo nazionale.<br />
In questa maniera Igea resterebbe<br />
sempre a carattere pubblico,<br />
manterrebbe le finalità istituzionali<br />
<strong>del</strong>la gestione dei compendi<br />
minerari ed offrirebbe continuità<br />
occupativa agli ex LSU in forza<br />
all’Ati-Ifras”.<br />
In buona sostanza, secondo le indicazioni<br />
sindacali, si otterrebbe<br />
più di un risultato concreto, il tutto<br />
coordinati dagli attuali vertici<br />
di Igea (Presidente Franco Manca<br />
e Direttore Generale Ferdinando<br />
Flores) che sono altamente qualificati<br />
per portare avanti questo<br />
progetto e godono <strong>del</strong>la fiducia<br />
sia dei lavoratori che <strong>del</strong>la stessa<br />
Giunta regionale.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
tel. 0781.260047-59<br />
fax 0781.260058<br />
7<br />
MOSTRA A CARBONIA
8<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Lavoro<br />
Senza l’applicazione pratica<br />
<strong>del</strong>le tariffe energetiche agevolate<br />
alle industrie energivore<br />
fino al 2010, per il <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong> non ci potrà essere<br />
alcuna credibilità di riscatto,<br />
sia sul fronte miniera Carbosulcis<br />
né, tantomeno, sull’ipotizzata<br />
costruzione di nuova<br />
centrale elettrica. E’ un discorso<br />
molto chiaro a coloro<br />
che seguono il rincorrersi <strong>del</strong>le<br />
voci, ma soprattutto <strong>del</strong>le<br />
attese <strong>del</strong> pronunciamento da<br />
parte <strong>del</strong>la Comunità Europea<br />
sui tetti stabiliti dall’Autority<br />
per l’Energia e il Gas in ordine<br />
alle agevolazioni tariffarie<br />
sul costo <strong>del</strong>l’energia a favore<br />
di Portovesme srl, Eurallumina,<br />
Ila, Cloro-soda.<br />
Si tratta di un provvedimento<br />
che mira ad “accompagnare”<br />
detta industria di base fino<br />
al 2010, allorché le multinazionali<br />
dovranno dimostrare<br />
un’alternativa soluzione<br />
strutturale, come l’entrata in<br />
esercizio di una nuova centrale<br />
che, marciando a carbone<br />
Portovesme - Nuova Centrale<br />
IL FUTURO DEL SULCIS IGLESIENTE<br />
AFFIDATO AI COSTI ENERGETICI<br />
locale (almeno in parte) sia in<br />
grado di fornire energia a costi<br />
medi <strong>del</strong> mercato europeo per<br />
analoghi impianti industriali.<br />
Se però agli impianti metallurgici<br />
di Portovesme non<br />
verrà riconosciuta l’agevolazione<br />
momentanea <strong>del</strong> costo<br />
agevolato <strong>del</strong>l’energia, appare<br />
assai realistico (peraltro già<br />
annunciato) che le multinazionali<br />
leveranno le tende<br />
ed andranno a produrre dove<br />
l’energia costa meno e gli approvvigionamenti<br />
<strong>del</strong>le materie<br />
prime sono decisamente<br />
meno costose.<br />
Allo stato <strong>del</strong>le cose, quindi,<br />
la politica sarda e quella governativa<br />
deve comprendere<br />
che, con la forza <strong>del</strong>la ragione,<br />
la Sardegna sta chiedendo<br />
quanto altri Paesi hanno già,<br />
senza alcun riscontro concessorio<br />
da parte <strong>del</strong>l’UE.<br />
PARTE LA RIFORMA<br />
CONSORZI BONIFICA<br />
La riforma dei Consorzi di bonifica,<br />
“assolutamente necessaria,<br />
se si vuole far progredire la nostra<br />
agricoltura”, ha mosso i primi<br />
passi nella sua sede naturale:<br />
la Quinta commissione, Agricoltura<br />
ed Ambiente, presieduta da<br />
Alberto Sanna, che ha avviato<br />
l’esame di due proposte in materia<br />
di riforma e di riordino dei<br />
Consorzi di bonifica presentate,<br />
nello scorso mese di luglio, dai<br />
consiglieri <strong>del</strong> centrodestra (tutti)<br />
e dagli esponenti <strong>del</strong> centrosinistra<br />
presenti nella stessa Commissione.<br />
Un iter che si prevede lungo, anche<br />
perché nel corso <strong>del</strong>la prima<br />
audizione su un argomento così<br />
complesso e <strong>del</strong>icato, sono stati<br />
“sentiti” i rappresentanti <strong>del</strong>le<br />
organizzazioni professionali e<br />
quelli <strong>del</strong>la cooperazione, si è<br />
appreso che la Giunta sta elaborando<br />
una propria proposta, non<br />
ancora ufficializzata, e che l’associazione<br />
regionale degli organismi<br />
di bonifica ha predisposto<br />
“una ipotesi di provvedimento<br />
di legge”, recapitato proprio alle<br />
associazioni agricole.<br />
Proposte utili, come base di discussione,<br />
ha sottolineato Alberto<br />
Sanna, che la Commissione esaminerà,<br />
quando arriveranno, con<br />
la consueta attenzione, inserendo<br />
gli aspetti più interessanti e significativi<br />
nel testo che verrà elaborato<br />
e trasmesso all’Aula per la<br />
sua trasformazione in legge.<br />
Prima di avviare l’esame concreto<br />
dei testi disponibili, quindi,<br />
la Commissione ha deciso una<br />
serie di incontri con “i soggetti<br />
interessati alla vita ed all’attività<br />
dei Consorzi”, chiamando “in audizione”<br />
gli operatori agricoli e le<br />
organizzazioni cooperativistiche.<br />
FORMAZIONE RESPONSABILI<br />
ADDETTI PREVENZIONE<br />
un modo nuovo<br />
di lettura<br />
dei problemi<br />
<strong>del</strong> territorio<br />
puoi anche<br />
abbonarti<br />
TEL. 0781-675289<br />
333-6077645<br />
FAX 1782282316<br />
L’Associazione Industriali<br />
Province <strong>del</strong>la Sardegna Meridionale<br />
Cagliari, Carbonia-<br />
Iglesias e Medio Campidano<br />
organizza, presso la propria<br />
sede di Cagliari, un corso per<br />
la formazione dei Responsabili<br />
<strong>del</strong> Servizio di Prevenzione<br />
e Protezione (RSPP)<br />
e degli Addetti al Servizio<br />
di Prevenzione e Protezione<br />
(ASPP).<br />
La frequenza <strong>del</strong> corso permetterà<br />
lo svolgimento <strong>del</strong>le<br />
funzioni di ASPP e di RSPP in<br />
via transitoria, fino a quando<br />
la Conferenza Stato-Regioni<br />
non stabilirà i contenuti <strong>del</strong>la<br />
formazione ai sensi <strong>del</strong>l’art. 2<br />
<strong>del</strong> D. Lgs. 195/2003.<br />
Il corso abiliterà altresì allo<br />
svolgimento diretto da porte<br />
dei datori di lavoro dei compiti<br />
di prevenzione e protezione<br />
dai rischi nei casi previsti<br />
dall’allegato I al D. Lgs.<br />
626/94.<br />
Le lezioni si svolgeranno nei<br />
giorni 29 novembre, 1, 6 e<br />
13 dicembre 2005, dalle ore<br />
16.00 alle ore 20.00, presso la<br />
sede <strong>del</strong>l’Associazione.<br />
Và da se che dette agevolazioni,<br />
quindi, debbano essere<br />
concesse e che occorra dare<br />
risposte immediate per consentire<br />
di avviare le soluzioni<br />
strutturali, sia <strong>del</strong>la miniera<br />
(ancora da privatizzare) e sia<br />
<strong>del</strong>la scelta <strong>del</strong>la tecnologia<br />
per la nuova centrale (il progetto<br />
più accreditato è quello<br />
Sotacarbo).<br />
Il caso contrario vorrebbe significare<br />
l’apocalisse per il<br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> e non solo.<br />
Infatti, oltre la perdita di circa<br />
un terzo <strong>del</strong>l’economia <strong>del</strong><br />
territorio oggi tenuta in piedi<br />
dalla grande industria, verrebbe<br />
meno anche il discorso<br />
miniera carbonifera, nuova<br />
centrale, progetti di consolidamento<br />
e potenziamento<br />
<strong>del</strong>le attuali multinazionali,<br />
con tutto l’indotto che ne deriverebbe.<br />
Gianni Podda<br />
Tale stato di cataclisma determinerebbe<br />
migliaia di nuovi<br />
disoccupati, migliaia di giovani<br />
e famiglie nuovi emigrati,<br />
perdita di ogni condizione<br />
sociale, senza possibilità di<br />
riscatto.<br />
Non si tratta di catastrofismo o<br />
di allarmismo, ma di realistico<br />
ragionamento, prima che la situazione<br />
possa imboccare una<br />
condizione di non ritorno.<br />
Se poi a questo non tranquillizzante<br />
quadro si aggiungessero<br />
le vertenze Igea, FMS,<br />
Ente Parco Geominerario,<br />
LSU, allora la situazione assumerebbe<br />
dimensioni di azzeramento<br />
di ogni possibilità<br />
di sopravvivenza in un territorio<br />
storicamente tra i più<br />
avanzati <strong>del</strong>l’Isola, ma oggi<br />
in mano a gestori politici di<br />
limitata lungimiranza sociale<br />
ed economica.<br />
Carbosulcis - Nastro Trasportatore<br />
GLI AMMINISTRATORI DI GONNESA<br />
HANNO PERSO ANCHE LA FACCIA<br />
Diventa ogni giorno più macroscopica<br />
la dimensione <strong>del</strong>la<br />
pochezza politico-amministrativa<br />
dei gestori <strong>del</strong>l’attuale<br />
fase presso il Comune di<br />
Gonnesa. Il Sindaco Sergio<br />
Puddu e i suoi Assessori stanno<br />
brandendo minacce contro<br />
l’ipotesi <strong>del</strong>lo stoccaggio in<br />
galleria di rifiuti industriali,<br />
come se tale tecnologia non<br />
facesse già parte <strong>del</strong> sistema<br />
di sicurezza e di allocamento<br />
dei rifiuti industriali nel resto<br />
<strong>del</strong> mondo.<br />
Ma ciò che sorprende è la presunzione<br />
di taluni che, senza<br />
alcuna cognizione scientifica<br />
o supporto di esperti (veri<br />
esperti e non raccogliticci)<br />
intenderebbero bloccare il<br />
progetto in galleria perché<br />
“andrebbe ad inquinare falde<br />
acquifere”. È sperabile che la<br />
Carbosulcis abbia fatto pervenire<br />
in Comune a Gonnesa<br />
copia <strong>del</strong> progetto in argomento,<br />
tale da consentire agli<br />
Amministratori di detto Ente<br />
di leggerlo e capire le garanzie<br />
che s’intendono mettere<br />
in essere per prevenire non<br />
solo l’ipotizzato inquinamento<br />
<strong>del</strong>le falde acquifere.<br />
L’altra stranezza è che questo<br />
atteggiamento non sia stato<br />
riservato alla conferenza<br />
di servizi, luogo deputato al<br />
confronto <strong>del</strong>le tesi (favorevoli<br />
e contrarie) per una<br />
qualsiasi decisione di fondamentale<br />
importanza sociale<br />
ed economica, come quella<br />
<strong>del</strong>la ripresa <strong>del</strong>le coltivazioni<br />
carbonifere.<br />
In questa fase è importante<br />
capire se il territorio si trovi<br />
di fronte ad una nuova ondata<br />
di incontrollato ambientalismo<br />
(elezioni in vista),<br />
oppure se le istituzioni pubbliche<br />
e scientifiche hanno<br />
ancora una validità anche per<br />
Gonnesa.
IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />
... E ANCHE CITTA’<br />
Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />
prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />
Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />
non sarà più necessario<br />
recarsi a Cagliari per richiedere<br />
VISURE E<br />
CERTIFICATI CATASTALI<br />
Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />
il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />
ubicati ubicati in IGLESIAS in IGLESIAS via Argentaria via Roma 14 25<br />
IL CATASTO E’ MOLTO<br />
PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />
Tutti gli interessati possono recarsi<br />
presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />
lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />
Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />
GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />
Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU<br />
Il Presidente<br />
<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />
Marco Marras<br />
Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />
che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />
(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />
e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />
di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />
a: 0781. 22881.
10<br />
A Santa Cristina di Paulilatino<br />
(OR), si è svolta l’Assemblea<br />
Regionale di Confartigianato<br />
Imprese Sardegna, che ha visto<br />
coinvolti circa cinquanta<br />
<strong>del</strong>egati provenienti da tutta la<br />
Sardegna, in rappresentanza<br />
<strong>del</strong>le otto Province.<br />
Il Presidente Regionale Mauro<br />
Marras, nella relazione di<br />
apertura, ha sottolineato come<br />
“il primo anno di governo <strong>del</strong>la<br />
Giunta di centro sinistra non<br />
abbia determinato un radicale<br />
cambiamento <strong>del</strong>le politiche a<br />
favore <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>le piccole<br />
imprese”.<br />
“Sulla base <strong>del</strong>le scelte di governo<br />
<strong>del</strong> Presidente Soru – ha<br />
continuato Marras - si fa veramente<br />
grossa fatica a comprendere<br />
quali siano le scelte<br />
strategiche e i settori produttivi<br />
su cui l’attuale maggioranza<br />
intende puntare”.<br />
“Quando tutti i settori produttivi,<br />
nessuno escluso,<br />
vengono infatti considerati<br />
strategici – ha sottolineato il<br />
Presidente - appare evidente<br />
che in realtà nessuno di essi<br />
può essere considerato come<br />
tale. Il taglio indiscriminato di<br />
tutte le voci <strong>del</strong> Bilancio <strong>del</strong>la<br />
Regione equivale ad una “non<br />
scelta””.<br />
“C’è troppa attenzione da parte<br />
di questa Giunta Regionale<br />
alla parte “distruttiva” <strong>del</strong>le<br />
eredità <strong>del</strong>la precedente amministrazione<br />
– ha voluto precisare<br />
- spesso anche sottostimando<br />
quanto di buono è stato<br />
fatto e troppa poca attenzione<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
“SCARSA ATTENZIONE A PICCOLE IMPRESE“<br />
CONFARTIGIANATO CRITICA LA REGIONE<br />
alla parte “costruttiva””.<br />
Preoccupazioni sono state<br />
espresse, inoltre, nei confronti<br />
dei tempi relativi alla Progettazione<br />
Integrata Territoriale:<br />
“Mentre l’Assessorato <strong>del</strong>la<br />
Programmazione è impegnato<br />
nella organizzazione di riunioni<br />
su tutto il territorio regionale<br />
per individuare i progetti da<br />
mettere a bando sulle risorse<br />
<strong>del</strong> POR, l’economia <strong>del</strong>la<br />
nostra Regione appare essere<br />
sempre più paralizzata”.<br />
Marras si è soffermato poi sulla<br />
necessità di puntare, in vista<br />
<strong>del</strong>le scarse risorse finanziarie<br />
che saranno sempre più ridotte<br />
nel futuro, sui settori che<br />
più degli altri concorrono allo<br />
sviluppo: “In un periodo di<br />
ristrettezze finanziarie, come<br />
quello che ci attende nel futuro<br />
- ha continuato - diventa<br />
fondamentale indirizzare le<br />
poche risorse nei settori che,<br />
più degli altri, possono dare<br />
un contributo fondamentale<br />
allo sviluppo <strong>del</strong>la nostra Regione.<br />
In questo quadro, abbiamo<br />
la presunzione - e tutti<br />
gli indicatori economici lo<br />
possono dimostrare con facilità<br />
- di rappresentare il settore<br />
che, negli ultimi anni, più degli<br />
altri ha concorso alla crescita<br />
<strong>del</strong>la nostra economia”.<br />
“È noto a tutti - ha proseguito<br />
- come la Legge 51 si sia<br />
dimostrata uno strumento<br />
formidabile di sviluppo <strong>del</strong><br />
comparto. Il fattore che ne<br />
ha determinato il successo è<br />
rappresentato in primo luogo<br />
LOTTA AL RANDAGISMO<br />
INTERVIENE LA REGIONE<br />
dalla possibilità offerta alle<br />
imprese di avvalersi di uno<br />
strumento agevolativo snello<br />
e veloce”.<br />
“Siamo preoccupati – ha precisato<br />
Marras – che tali modalità<br />
vincenti possano essere<br />
cambiate completamente, per<br />
esempio con l’utilizzo esclusivo<br />
<strong>del</strong> sistema a bando, con<br />
grave danno soprattutto nei<br />
confronti <strong>del</strong>le imprese di piccole<br />
dimensioni”.<br />
Il Presidente di Confartigianato<br />
Imprese Sardegna ha<br />
infine concluso la relazione<br />
denunciando l’adozione, da<br />
parte <strong>del</strong>la Giunta Regionale,<br />
di un Disegno di Legge che<br />
istituisce l’Agenzia Regionale<br />
“Sardegna Promozione ed<br />
Investimenti”, esitato senza<br />
che vi sia stato un opportuno<br />
e preventivo confronto con le<br />
parti datoriali.<br />
A nome <strong>del</strong>l’Organizzazione<br />
Artigiana, oltre a ritenere che<br />
sulle questioni fondamentali<br />
<strong>del</strong>lo sviluppo e <strong>del</strong>la promozione<br />
non possa essere disconosciuto<br />
il contributo che le<br />
associazioni di categoria sono<br />
in grado di fornire nella predisposizione<br />
degli strumenti<br />
normativi più efficaci per lo<br />
sviluppo <strong>del</strong>l’Artigianato, ha<br />
manifestato le proprie forti<br />
preoccupazioni in merito anche<br />
alla parallela decisione di<br />
sospendere alcuni importanti<br />
bandi emanati dall’ISOLA<br />
per favorire la partecipazione<br />
<strong>del</strong>le imprese ad importanti<br />
iniziative di promozione.<br />
Centoundici Comuni riceveranno<br />
800 mila euro per la<br />
lotta al randagismo. Su proposta<br />
<strong>del</strong>l’Assessore regionale<br />
alla Sanità Nerina Dirindin la<br />
Giunta Soru ha approvato il<br />
programma finanziario e messe<br />
in pagamento le somme dovute<br />
alle Amministrazioni per<br />
la gestione <strong>del</strong>le strutture di<br />
ricovero di animali per l’anno<br />
2005. È stato anche costituito<br />
un gruppo di lavoro incaricato<br />
di effettuare <strong>del</strong>le proposte di<br />
modifica alla legge regionale<br />
21 <strong>del</strong> ‘94 per introdurre dei<br />
meccanismi di premialità nei<br />
confronti di quei Comuni che<br />
maggiormente si attiveranno<br />
nella lotta al fenomeno <strong>del</strong><br />
randagismo. Sono stati inoltre<br />
erogati alle aziende Asl 130<br />
mila euro, quale finanziamen-<br />
FONDI RANDAGISMO<br />
SULCIS IGLESIENTE<br />
Su 111 Comuni sardi ammessi<br />
al finanziamento regionale per<br />
la lotta al randagismo, la Provincia<br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> ha visto<br />
riconosciuti gli sforzi compiuti<br />
da appena 6 Comuni che si sono<br />
impegnati su questo fronte. I<br />
Comuni beneficiari dei finanziamenti<br />
sono: Carbonia (16.636<br />
euro), Iglesias (15.469), Narcao<br />
(4.494), Portoscuso (5.382),<br />
S.Antioco (8.230), Tratalias<br />
(3.467).<br />
to <strong>del</strong> piano di sterilizzazione<br />
dei cani dei privati per il 2005.<br />
I fondi necessari al funzionamento<br />
dei canili (gestiti in proprio<br />
o attraverso convenzioni<br />
con le organizzazioni protezionistiche)<br />
sono stati accreditati<br />
ai Comuni che hanno presentato<br />
richiesta entro i termini<br />
stabiliti. Solo 6 Comuni su<br />
117 che hanno presentato domanda<br />
(quelli di Berchidda,<br />
Girasole, Magomadas, San<br />
Sperate, Tiana e Villagrande<br />
Strisaili) sono stati esclusi per<br />
mancata rendicontazione.<br />
A tutti i Comuni è stata assegnata<br />
una quota forfetaria<br />
di 3000 euro. La ripartizione<br />
<strong>del</strong>la somma residua (467<br />
mila euro) è avvenuta invece<br />
in misura percentuale su base<br />
demografica.<br />
Questi criteri (che fino ad oggi<br />
non hanno prodotto i risultati<br />
attesi) saranno validi solo per<br />
l’anno in corso. L’Assessorato<br />
alla Sanità procederà ora in<br />
tempi brevi ad una loro modifica,<br />
con l’obbiettivo di premiare<br />
quei Comuni che maggiormente<br />
si impegnano nella<br />
lotta al randagismo.<br />
COMUNE DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201<br />
UFFICIO CONTRATTI<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che per il giorno 30.11.2005 è indetto Pubblico Incanto per il servizio relativo alla:<br />
“MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AUTOVEICOLI, MACCHINE OPERATRICI DI<br />
PROPRIETA’ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE” – ANNUALITA’ 2006/2007<br />
IMPORTO A BASE D’ASTA PER IL BIENNIO: Euro 99.800,00 I.v.a. inclusa.<br />
1. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />
L’appalto sarà affidato con il sistema <strong>del</strong> pubblico incanto con l’osservanza <strong>del</strong>le norme previste dal Decreto legislativo<br />
n. 157 <strong>del</strong> 17.03.1995 e successive modificazioni ed integrazioni, con aggiudicazione ai sensi <strong>del</strong>l’art. 23 comma 1, lett.<br />
a) <strong>del</strong> suddetto decreto, unicamente al prezzo più basso.<br />
2. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA GARA<br />
Saranno ammesse alla gara per l’affidamento <strong>del</strong>la fornitura in argomento le Ditte:<br />
. iscritte alla C.C.I.A.A. per attività coincidente con quella oggetto <strong>del</strong>l’appalto per cui si concorre;<br />
. svolgenti l’attività ad una distanza non superiore ai 15 Km. dal centro abitato di Iglesias.<br />
3. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO<br />
Comune di Iglesias.<br />
4. NATURA DEL SERVIZIO: Vedi Quaderno di Patti e Prescrizioni.<br />
5. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />
Il presente bando ed il capitolato speciale d’appalto potrà essere visionato presso gli Uffici Tecnici <strong>del</strong> Comune di Iglesias<br />
– Centro Direzionale Amministrativo – Via Isonzo 5 - tel. 0781/274294, tutti i giorni feriali escluso il sabato dalle ore<br />
8,15 alle ore 11,00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16,00 alle ore 17,00; (è escluso l’invio tramite Telefax).<br />
Copia dei suddetti documenti potrà essere richiesto a detti uffici entro cinque giorni dalla data di scadenza <strong>del</strong>le offerte.<br />
E’ escluso l’invio tramite Telefax<br />
6. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE<br />
OFFERTE:<br />
6.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 29.11.2005;<br />
6.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
6.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 8 <strong>del</strong> bando integrale di gara.<br />
6.4 Ammissione <strong>del</strong>le ditte ed apertura <strong>del</strong>le offerte economiche: seduta pubblica il giorno 30.11.2005 alle ore 09,30<br />
presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS.<br />
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO<br />
Ing. Stefania Pusceddu<br />
Lavoro<br />
LETTERA APERTA<br />
ALL’ASSESSORE DIFESA AMBIENTE<br />
D E L L A R E G I O N E S A R D E G N A<br />
Caro Assessore<br />
Gestisco una piccola azienda a<br />
Calasetta, sono un compagno<br />
attivo, e faccio parte di quella<br />
serie di imprenditori che credono<br />
nel futuro <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Purtroppo devo combattere con<br />
i colleghi <strong>del</strong> settore acquicoltura<br />
che anziché consorziarsi si<br />
fanno la guerra a vicenda.<br />
Nel <strong>Sulcis</strong> esiste un solo impianto<br />
con gabbie a mare “Marina<br />
2000”, anche loro di Calasetta<br />
ed occupano circa 15 dipendenti.<br />
Appena questi, dapprima<br />
cari vicini, hanno saputo <strong>del</strong>la<br />
nostra domanda per ottenere la<br />
gabbie a mare, stanno facendo<br />
il possibile per boicottare il<br />
progetto e devo dire che ci sono<br />
riusciti.<br />
Quanto sarebbe meglio creare<br />
un consorzio ed anziché importare<br />
pesce in Sardegna esportarlo<br />
nel resto d’Italia ad in Europa,<br />
come prodotto doc <strong>del</strong>l’isola<br />
di Sant’Antioco.<br />
Gli impianti di allevamento intensivi<br />
a terra sono destinati a<br />
chiudere, alla faccia dei grandi<br />
consulenti regionali che negli<br />
anni 90 li hanno disseminati per<br />
tutto il <strong>Sulcis</strong>. Allevare pesci<br />
in vasche a terra è controproducente,<br />
innaturale, inquinante<br />
e molto costoso. Infatti oltre al<br />
continuo pompaggio di acqua,<br />
le enormi quantità di ossigeno<br />
liquido, le patologie distruttive,<br />
la pulizia e la manutenzione, il<br />
pesce dopo 18 mesi ha un costo<br />
di € 4,50/kg..<br />
Questa è esattamente la cifra di<br />
quanto viene pagato a noi dal<br />
grossista che in un giorno guadagna<br />
più di un euro alla faccia<br />
di chi ha rischiato per un anno e<br />
mezzo. La solita storia che ritroviamo<br />
per tutti i prodotti in agricoltura.<br />
Così un po’ per la mortalità,<br />
un po’ per la concorrenza,<br />
un po’ per il mercato, quasi tutti<br />
gli impianti ittici a terra sono in<br />
crisi e licenziano.<br />
Alla faccia <strong>del</strong>la Grecia, <strong>del</strong>la<br />
Turchia e dei paesi <strong>del</strong> nord<br />
Africa che senza tanti controlli<br />
e burocrazia sfornano sul mercato<br />
enormi quantità di pesce<br />
allevato in gabbie a basso costo,<br />
trattato con antibiotici e<br />
mangimi non certificati che poi<br />
ritroviamo, dopo quattro giorni<br />
di viaggio, sui banchi dei supermercati<br />
a 5,00 €/kg.<br />
Ittica Zeus, data la situazione,<br />
per scongiurare la chiusura, nel<br />
2004 ha deciso di trasformare<br />
l’impianto a terra in gabbie a<br />
mare e specificamente allevare<br />
un pesce biologico a denominazione<br />
di origine “pesce biologico<br />
di Calasetta”.<br />
Passare dai 5 attuali dipendenti<br />
a 15 persone assunte regolarmente<br />
(noi non abbiamo mai<br />
Calasetta - Impianti Ittica ZEUS<br />
fatto lavorare nessuno in nero)<br />
e di passare da 80 a 300 tonnellate<br />
di prodotto il cui costo in<br />
mare si aggira intorno ai 3,00<br />
euro/kg.<br />
Nonostante la crisi economica<br />
ed occupazionale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> una<br />
piccola azienda tenta di invertire<br />
la tendenza, investendo in<br />
proprio ma c’e qualcosa di terribile<br />
che frena tutte le iniziative<br />
in Sardegna nonostante che i<br />
nostri politici <strong>del</strong> centro sinistra<br />
stiano tentando di cambiare la<br />
situazione.<br />
Il grande freno è la burocrazia<br />
e la raccomandazione che si<br />
è insediata con il tempo e rende<br />
vana la buona volontà <strong>del</strong>la<br />
nuova corrente riformatrice e<br />
degli imprenditori seri.<br />
Il Consiglio Comunale di Calasetta,<br />
su interessamento <strong>del</strong><br />
Sindaco, ha dato subito parere<br />
favorevole intuendo che, oltre<br />
ad un prodotto locale di prestigio,<br />
il pesce biologico potrebbe<br />
in qualche modo occupare molti<br />
addetti <strong>del</strong>la piccola pesca, anch’essa<br />
martoriata dalle limitazioni<br />
che tutti sanno e dalla<br />
concorrenza <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>la<br />
pesca che rende il mare sempre<br />
più povero. Anche Legambiente<br />
ha inviato il proprio responsabile<br />
mare Venneri per sottolineare<br />
che l’allevamento biologico in<br />
mare rappresenta il futuro <strong>del</strong>l’alimentazione<br />
umana in contrapposizione<br />
allo scempio <strong>del</strong>le<br />
spadare e ci ha confermato il<br />
patrocinio con lettera allegata.<br />
Sembrava che tutto procedesse<br />
per il meglio finchè la pratica è<br />
giunta nei meandri <strong>del</strong>la burocrazia.<br />
Nonostante il parere positivo<br />
<strong>del</strong> Comune di Calasetta ed il<br />
beneplacito di Legambiente gli<br />
uffici regionali <strong>del</strong>egati al rilascio<br />
<strong>del</strong>la concessione demaniale,<br />
dopo ben cinque mesi dal<br />
protocollo, rispondono “ la batimetria<br />
(cioè la profondità) non<br />
è sufficiente. Logicamente visti<br />
i tempi di risposta i dipendenti<br />
regionali non hanno il problema<br />
<strong>del</strong> posto di lavoro. Anzi hanno<br />
il problema di come far passare<br />
la giornata ed arrivare al tanto<br />
sospirato weekend. I dipendenti<br />
increduli mi hanno accompagnato<br />
più volte presso gli uffici<br />
dai quali dipende il loro futuro,<br />
ma ci siamo ritrovati nei corridoi<br />
ad aspettare tra una riunione<br />
e l’altra, tra un caffé e l’altro,<br />
tra una malattia e l’altra, tra<br />
una missione a l’altra e poi le<br />
ferie…si fermano gli uffici per<br />
due mesi “è inutile che veniate”.<br />
Vai a spiegare ai lavoratori, che<br />
le ferie devono ancora farle per<br />
tenere in piedi l’azienda, che in<br />
qualche modo le pratiche in Regione<br />
dovrebbero andare avanti<br />
Stefano Carbone<br />
lo stesso.<br />
Vai a spiegare a quelli che dovrebbero<br />
essere degli esperti<br />
<strong>del</strong>la scienza <strong>del</strong>l’acquicoltura<br />
che per avere un animale buono<br />
anche da mangiare dovremmo<br />
farlo crescere in un ambiente<br />
molto simile a quello che frequenta<br />
quando è selvatico, con<br />
un fondo tendenzialmente, ricco<br />
di roccia e alghe e non di sabbia.<br />
IL nostro progetto, infatti, propone<br />
un allevamento a bassa<br />
densità di animali, (al contrario<br />
di come avviene nelle attuali<br />
vasche e gabbie a mare), alimentato<br />
in maniera equilibrata<br />
con farine di pesce ottenute<br />
con scarti di lavorazione, olio<br />
di pesce ricco di omega 3.e<br />
soia esente da OGM. Insomma<br />
il primo pesce biologico <strong>del</strong>la<br />
Sardegna.<br />
“Ma no!” Ci impongono. “Il pesce<br />
deve vivere su di un fondo<br />
di 50 metri con sabbia”. Bravi<br />
i nostri esperti: così diventa<br />
chiaro che sembra lavato con<br />
la candeggina, grasso che sa di<br />
mangime, stressato che la carne<br />
è tutta uguale… Insomma possibile<br />
che tutte le innovazioni<br />
sul biologico debbano sempre<br />
farle gli altri e noi arrivare sempre<br />
per ultimi. In Calabria, tanto<br />
per dire, già inizia a funzionare<br />
un impianto biologico pilota.<br />
“Presto saremo noi a sbarcare in<br />
Africa”. Questa l’intenzione dei<br />
5 dipendenti <strong>del</strong>l’azienda che<br />
il 31 dicembre perderanno il<br />
posto di lavoro. Dopo il lavoro<br />
che ormai sta per finire stanno<br />
restaurando una piccola barca a<br />
vela latina e con questa sperano<br />
di arrivare in Tunisia e precisamente<br />
a Cartagine.<br />
“In fondo il grande momento di<br />
splendore culturale e commerciale<br />
l’abbiamo avuto durante il<br />
periodo punico”. Mi ricordano a<br />
malincuore. “Dopotutto, il <strong>Sulcis</strong><br />
e stata sempre la Provincia<br />
dimenticata da qualcuno”. Che<br />
vuoi che gli risponda… dimmelo,<br />
tu caro Assessore<br />
Un saluto e buon lavoro da<br />
Stefano Carbone<br />
340/5315850 email:<br />
postaperstefano@tiscali.it
Lavoro<br />
11<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
L’ANNUNCIATO “RIORDINO” DELLE AREE INDUSTRIALI<br />
RISCHIA DI SCOMPAGINARE GLI ASSETTI TERRITORIALI<br />
In Sardegna resteranno in piedi,<br />
secondo il vecchio schema degli<br />
insediamenti industriali ma comunque<br />
riformate nella loro gestione,<br />
solo cinque Aree di Sviluppo<br />
o Consorzi, mentre i cosiddetti<br />
Consorzi industriali di interesse regionale<br />
(ZIR) passeranno di competenza<br />
ai Comuni in cui ha sede<br />
l’ente di sviluppo.<br />
I cinque organismi che resteranno<br />
in piedi sono: 1) il Consorzio per<br />
l’Area di Sviluppo industriale di<br />
Cagliari (Assemini, Capoterra, Cagliari,<br />
Uta, Sarroch; 2) il Consorzio<br />
per l’Area di Sviluppo Industriale<br />
<strong>del</strong>la Sardegna Centrale (Ottana,<br />
Noragugume, Bolotana, Lula, Galtellì,<br />
Dorgali); 3) il Consorzio per<br />
il Nucleo di Industrializzazione<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> (Portoscuso);<br />
4) il Consorzio per il Nucleo di<br />
Industrializzazione <strong>del</strong>l’Oristanese<br />
(Oristano, Santa Giusta); 5) il<br />
Consorzio per l’Area di Sviluppo<br />
Industriale Sassari-Portotorres (Alghero,<br />
Sassari, Portotorres).<br />
Saranno invece soppressi: il Consorzio<br />
Industriale Nord-Est Sardegna,<br />
il Consorzio Industriale<br />
di Tortolì-Arbatax, il Consorzio<br />
Industriale Chilivani-Ozieri, il<br />
Consorzio Industriale di Iglesias, il<br />
Consorzio Industriale di Macomer,<br />
il Consorzio Industriale Nuoro-<br />
Pratosardo, il Consorzio Predda<br />
Niedda-Sassari, Il Consorzio Industriale<br />
di Siniscola, il Consorzio<br />
Industriale di Tempio, il Consorzio<br />
Industriale <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Tirso, il<br />
Consorzio Industriale di Villacidro.<br />
Questo è il progetto <strong>del</strong>la Giunta<br />
regionale che attende il parere <strong>del</strong>l’Aula,<br />
dove il suo cammino non<br />
sarà certamente agevole per tutte le<br />
implicanze che detta riforma comporterà,<br />
non ultime quelle di natura<br />
politica.<br />
Tra le vittime c’è anche il Consorzio<br />
di Villacidro che tutto sommato<br />
è sempre stato all’altezza <strong>del</strong> suo<br />
ruolo ed è stato nel tempo un volano<br />
di sviluppo, in un’area con<br />
l’economia abbastanza stabile.<br />
“Il processo di riforma che s’intende<br />
perseguire con il disegno di<br />
legge, si legge nella relazione che<br />
accompagna il progetto <strong>del</strong>l’Ese-<br />
Gianni Podda<br />
cutivo regionale, prevede il trasferimento<br />
dei compiti e <strong>del</strong>le attività<br />
fino ad oggi svolte dai Consorzi industriali<br />
in capo ai Comuni, singoli<br />
o associati in Unione di Comuni.<br />
Competenze che dovranno essere<br />
esercitate, oltre che in coerenza<br />
con la programmazione regionale,<br />
nel rispetto degli strumenti di<br />
programmazione economica e di<br />
politica industriale provinciale. Si<br />
differenziano realtà territoriali che<br />
presentano caratteristiche e problematiche<br />
tali da rendere necessari<br />
servizi e supporti infrastrutturali<br />
che soltanto soggetti attrezzati<br />
quali i Consorzi industriali possono<br />
garantire. Conseguentemente il<br />
sistema cortile non viene totalmente<br />
liquidato ma vengono conservati<br />
quei Conrosi comprendenti grandi<br />
insediamenti produttivi nell’ambito<br />
dei quali si sono realizzate nel<br />
tempo e permangono le iniziative<br />
di maggior complessità riguardanti<br />
l’industria di base e, in modo particolare,<br />
la chimica e l’alluminio”.<br />
“Il ruolo dei nuovi Consorzi, prosegue<br />
la nota regionale, sarà inoltre<br />
ridefinito sulla base di regole che<br />
ne individuino sia i profili strategici<br />
che quelli amministrativi e funzionali,<br />
secondo modalità che puntino<br />
all’efficienza, alla trasparenza e<br />
all’economicità. La Regione procederà,<br />
nell’ambito <strong>del</strong>le proprie<br />
competenze in materia di programmazione,<br />
ad individuare le aree industriali<br />
e a definire criteri omogenei<br />
di gestione <strong>del</strong>le infrastrutture e<br />
dei servizi <strong>del</strong>le aree attrezzate da<br />
parte dei soggetti pubblici e privati.<br />
Verranno altresì indicate le modalità<br />
e i criteri per l’assegnazione<br />
<strong>del</strong>le aree industriali alle imprese<br />
richiedenti promuovendo piani e<br />
progetti di sviluppo generale con<br />
particolare riguardo alla riqualificazione<br />
ambientale e al riutilizzo<br />
<strong>del</strong>le aree produttive eventualmente<br />
dismesse”.<br />
Resta <strong>del</strong> tutto evidente che le<br />
nuove aree o consorzi industriali<br />
affidati alla competenza comunale<br />
richiederanno un’organizzazione<br />
finora non prevista e che potrebbe,<br />
in pratica, bloccare ogni possibile<br />
sviluppo nel breve e medio termine.<br />
La domanda che in ambito politico<br />
viene avanzata è la seguente:<br />
chi, d’ora in avanti, sarà abilitato a<br />
concedere il nulla osta all’insediamento<br />
industriale<br />
La stessa Provincia dovrà dotarsi<br />
di organismi tecnici e di consulenti<br />
di provata esperienza, per evitare il<br />
collasso nelle aree industriali.<br />
Altro aspetto importante è legato<br />
alla titolarità <strong>del</strong>l’area industriale:<br />
vale solo l’ubicazione <strong>del</strong>l’area<br />
cosiddetta industriale, oppure il diritto<br />
acquisito dai diversi Comuni<br />
ed enti che hanno dato luogo alla<br />
nascita <strong>del</strong>l’organismo industriale<br />
e che ne fanno parte statutariamente<br />
con rogito notarile Sono<br />
domande cui l’Assemblea regionale<br />
dovrà dare rassicuranti risposte<br />
nel momento l’argomento passerà<br />
all’esame dei singoli gruppi e Consiglieri.<br />
CARBONIA<br />
LAVORI DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE<br />
DI IMMOBILI DELLA “CITTA’ DI FONDAZIONE”<br />
Quattro progetti definitivi-esecutivi,<br />
redatti dall’ing. Giampaolo<br />
Porcedda, sono stati approvati<br />
dalla Giunta comunale di Carbonia<br />
nel corso di una <strong>del</strong>le sue<br />
ultime sedute. Si tratta di progetti<br />
che interessano lavori di recupero,<br />
riqualificazione e restauro di<br />
immobili legati alla fondazione<br />
<strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>le sue più popolose<br />
frazioni. L’Amministrazione<br />
comunale intende mantenere in<br />
stato di efficienza detti immobili,<br />
al fine di conservare i connotati di<br />
“città di fondazione”, intorno al<br />
cui carattere si stà moltiplicando<br />
l’interesse degli urbanisti di tutto<br />
il mondo.<br />
I progetti approvati riguardano: 1)<br />
recupero degli spazi pubblici <strong>del</strong>la<br />
città di fondazione (via Gramsci<br />
di Carbonia, piazza S.Barbara di<br />
Bacu Abis e piazza Venezia di<br />
Cortoghiana). La spesa complessiva<br />
è stata valutata in 1.800.000<br />
di euro e si farà fronte con fondi<br />
POR Sardegna 2000-2006 previsti<br />
nel bilancio 2005; 2) recupero e restauro<br />
<strong>del</strong>l’ex albergo operaio storico<br />
con funzione di Centro Educativo<br />
Giovanile Integrato. La spesa complessiva<br />
è stata valutata in 2.000.000<br />
di euro, finanziata per 1.500.000 con<br />
fondi POR Sardegna 2000-2006 e<br />
per 500.000 euro con fondi <strong>del</strong>la<br />
Legge regionale 37/98 previsti nel<br />
bilancio 2005; 3) riqualificazione<br />
funzionale ed ambientale <strong>del</strong>l’asse<br />
attrezzato per l’accessibilità sostenibile<br />
alla città di fondazione.<br />
La spesa complessiva <strong>del</strong>l’opera<br />
è di 4.000.000 di euro e sarà finanziata<br />
per 3.404.400 euro con<br />
fondi POR Sardegna 2000-2006<br />
e per la restante parte con fondi<br />
<strong>del</strong>la Legge regionale 37/98 e<br />
Pino Piras<br />
con mutuo <strong>del</strong>la Cassa Depositi e<br />
Prestiti; 4) restauro e recupero <strong>del</strong><br />
padiglione tornerie e forge come<br />
struttura polifunzionale integrata,<br />
Alta Formazione universitaria<br />
e Centro Congressi. L’importo<br />
complessivo è di 2.160.000 euro e<br />
si farà fronte con fondi <strong>del</strong> POR<br />
Sardegna 2000-2006 previsti nel<br />
bilancio 2005.<br />
In altra seduta, la Giunta ha approvato<br />
il progetto preliminare <strong>del</strong><br />
Polo Intermodale, concernente la<br />
realizzazione di opere edili, stradali<br />
e infrastrutture, redatto dall’ing.<br />
Giampaolo Porcedda. La spesa<br />
complessiva è di 8.800.000 euro e<br />
si farà fronte con fondi assegnati<br />
dal CIPE alla Regione Autonoma<br />
Sardegna.<br />
Cortoghiana<br />
Portovesme - Area Industriale dal satellite<br />
“Nel disegno complessivo <strong>del</strong>ineato<br />
risultano fondamentali<br />
le azioni volte alla promozione<br />
<strong>del</strong> territorio e allo sviluppo di<br />
leve di marketing insediativi<br />
al fine di favorire l’attrazione<br />
e la localizzazione in Sardegna<br />
di investimenti esterni nei<br />
settori strategici <strong>del</strong>l’economia<br />
regionale. Tale obiettivo viene<br />
perseguito attraverso la costituenda<br />
Agenzia avente lo scopo<br />
di accompagnare gli investitori<br />
esterni nelle diverse fasi <strong>del</strong><br />
loro insediamento nella realtà<br />
produttiva sarda. Tali investitori<br />
dovranno operare in coerenza<br />
con le linee di politica industriale<br />
regionale e in stretto raccordo<br />
con le Province e i diversi<br />
soggetti pubblici e privati che<br />
interagiscono nella formazione<br />
di detti processi. All’Agenzia<br />
sarà affidato l’esercizio <strong>del</strong><br />
foto Mauro Innocenti<br />
Carbonia - dal satellite<br />
“Il marketing territoriale: come si organizza<br />
e si promuove un’area” sarà<br />
il tema <strong>del</strong>l’importante convegno nazionale<br />
in programma a Carbonia per<br />
sabato 10 dicembre 2005. L’iniziativa<br />
è dall’Amministrazione comunale in<br />
collaborazione con TP-Associazione<br />
Italiana dei Pubblicitari.<br />
La manifestazione, che si avvarrà <strong>del</strong><br />
contributo <strong>del</strong>l’Assessorato regionale<br />
degli Affari Generali, sarà animata<br />
da un gruppo di prestigiosi relatori<br />
che affronteranno l’argomento <strong>del</strong>lo<br />
ruolo di sportello regionale per<br />
la promozione di nuovi investimenti,<br />
la fornitura di servizi<br />
d’informazione e l’assistenza<br />
tecnica e amministrativa per la<br />
nascita di nuove imprese e per<br />
il loro consolidamento.<br />
La Regione, nell’ambito <strong>del</strong>le<br />
proprie funzioni in materia di<br />
sviluppo economico territoriale,<br />
garantisce il coordinamento<br />
dei consorzi e <strong>del</strong>le aree industriali,<br />
individua le nuove aree<br />
industriali, definisce i criteri<br />
<strong>del</strong>la gestione unitaria <strong>del</strong>le infrastrutture,<br />
determina le modalità<br />
e criteri per l’assegnazione<br />
<strong>del</strong>le aree industriali alle imprese,<br />
promuove piani e progetti di<br />
sviluppo generale con particolare<br />
riguardo alla riqualificazione<br />
e al riutilizzo <strong>del</strong>le aree produttive<br />
eventualmente dimesse.<br />
Le Province esercitano le competenze<br />
loro spettanti in coerenza<br />
con gli indirizzi emanati<br />
dalla Regione e d’intesa con i<br />
Comuni competenti per territorio,<br />
attraverso gli strumenti<br />
di programmazione economica<br />
e di politica industriale provinciale.<br />
I Comuni o le Unioni di Comuni<br />
esercitano le funzioni e i<br />
compiti già svolti dai Consorzi<br />
industriali posti in liquidazione.<br />
Al fine di consentire in tempi<br />
brevi l’effettivo trasferimento<br />
<strong>del</strong>le risorse agli enti locali è<br />
nominato un commissario per<br />
ciascuna Provincia, il quale<br />
subentra agli organi degli enti<br />
disciolti. Ciascun commissario<br />
provvede ad elaborare il piano<br />
di liquidazione degli enti ricadenti<br />
nella sua competenza<br />
secondo le norme e procedure<br />
previste dal codice civile”.<br />
MARKETING TERRITORIALE<br />
E PROMOZIONE DELLE AREE<br />
UN CONVEGNO A CARBONIA<br />
sviluppo <strong>del</strong> territorio sia dal punto di<br />
vista metodologico sia col racconto<br />
di esperienze già fatte in altre Regioni<br />
e in altre aree <strong>del</strong> Paese.<br />
Non solo Carbonia e il <strong>Sulcis</strong>, ma<br />
l’intera Regione avranno modo di<br />
confrontarsi con tematiche di come<br />
si valorizzano le risorse locali organizzandole<br />
in rete, coinvolgendo la<br />
partecipazione <strong>del</strong>la popolazione e<br />
definendo adeguate strategie di comunicazione.
La Residenza Sanitaria Assistenziale Sant’Elia di Nuxis<br />
è una struttura socio - sanitaria integrata<br />
Convenzionata con l’Azienda USL n° 7 di Carbonia<br />
ACCREDITAMENTO RSA: det. Regione Sardegna n° 1647 <strong>del</strong> 17.08.2004<br />
ACCREDITAMENTO CDI: det. Regione Sardegna n° 113 <strong>del</strong> 15.02.2005<br />
IL SERVIZIO È RIVOLTO<br />
- Soggetti anziani non auto<br />
- Soggetti anziani e non, a<br />
- Soggetti non anziani affe<br />
- Soggetti affetti da scleros<br />
- Soggetti lungodegenti o in<br />
- Soggetti neurovegetativi s<br />
COME ACCEDERE AI SERVIZI DELLA RESIDENZA SANT’ELIA<br />
Gli Ospiti che desiderano accedere ai servizi offerti<br />
devono predisporre e presentare le seguenti domande:<br />
- Al Servizio Sociale Professionale <strong>del</strong> Comune di Residenza<br />
- Al Servizio Materno Infantile <strong>del</strong>la ASL di Residenza<br />
- Alla Residenza Sanitaria Sant’Elia di Nuxis<br />
L’Ufficio Relazioni col Pubblico <strong>del</strong>la Residenza Sant’Elia<br />
è a completa disposizione di tutti coloro che intendono avviare<br />
le pratiche di inserimento in struttura fornendo loro<br />
tutte le informazioni utili per la presentazione <strong>del</strong>le domande<br />
L’accesso alla RSA è vincolato al parere positivo espresso<br />
dall’Unità di valutazione Territoriale (UVT)<br />
attivata presso ogni Azienda USL.<br />
SERVIZI SANITARI SANT’ELIA di NUXIS Società per Azioni - Sede Legale: Cagliari - Via <strong>del</strong> Fangario 12 - Sede Operativa: Nuxis Località Su Guventu Tel. 0781.9091 - Fax. 0781
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Sant’ Elia di Nuxis<br />
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- Assistenza infermieristica 24 ore su 24<br />
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sono disponibili i seguenti servizi extra:<br />
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e addetti all’assistenza<br />
.909309 - Codice Fiscale e Partita Iva 02869620928 - Iscrizione Registro <strong>del</strong>le Imprese REA CCIAA Cagliari 229820 - Capitale sociale: Euro 10.900.000,00 interamente versati
14<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Salute<br />
L’Assessorato regionale alla<br />
Sanità e all’Assistenza Sociale<br />
ha organizzato a Cagliari una<br />
serie di incontri di divulgazione<br />
scientifica dal titolo “I Giovedì<br />
<strong>del</strong>la Salute”. L’iniziativa si articolerà<br />
in dieci appuntamenti dal<br />
3 novembre 2005 al 23 marzo<br />
2006 presso la sala conferenze<br />
<strong>del</strong> Banco di Sardegna (in viale<br />
Bonaria) con inizio alle 17.<br />
L’obbiettivo dei “Giovedì <strong>del</strong>la<br />
Salute” è quello di accompagnare<br />
la ripresa <strong>del</strong>la programmazione<br />
socio-sanitaria attraverso il confronto<br />
con esperti e personalità<br />
di livello nazionale su temi che<br />
vanno dall’etica alla tossicodipendenza,<br />
dall’obesità agli adolescenti,<br />
dai farmaci al rapporto<br />
fra magistratura e salute.<br />
Protagonisti dei “Giovedì <strong>del</strong>la<br />
Salute” saranno, nell’ordine, Giovanni<br />
Berlinguer, Antonio Cao,<br />
Donato Greco, Michele Carruba,<br />
Felice Casson, Massimo Barra,<br />
Silvio Garattini, Alessandro Liberati,<br />
Vittorino Andreoli e Mario<br />
Scano. Ad ogni incontro interverranno<br />
anche relatori qualificati<br />
CICLO DI INCONTRI “I GIOVEDÌ DELLA SALUTE”<br />
OSPITI BERLINGUER, CASSON, GARATTINI E ANDREOLI<br />
che inquadreranno i singoli temi<br />
nell’ambito regionale.<br />
Gli incontri sono aperti a tutti i<br />
cittadini e sono rivolti particolarmente<br />
ai giovani medici, agli<br />
studenti di medicina, ai dirigenti<br />
degli ospedali e agli operatori socio-sanitari.<br />
Nel corso dei “Giovedì<br />
<strong>del</strong>la Salute” sarà possibile<br />
avere un quadro quanto più aggiornato<br />
sul dibattito in corso in<br />
ambito nazionale e internazionale<br />
su temi di grande interesse, per<br />
accrescere la cultura <strong>del</strong>la sanità e<br />
favorire la formazione all’interno<br />
<strong>del</strong> Servizio Sanitario Nazionale.<br />
Il ciclo “I Giovedì <strong>del</strong>la Salute”,<br />
aperto il 3 novembre da Giovanni<br />
Berlinguer (professore emerito<br />
alla Sapienza di Roma, parlamentare<br />
europeo e già presidente <strong>del</strong><br />
Comitato Nazionale di Bioetica)<br />
il quale ha trattato di “Etica e<br />
sanità”. All’incontro, che è stato<br />
coordinato dal giornalista Giorgio<br />
Melis, è intervenuta anche Anna<br />
Pintore, ordinario di Filosofia <strong>del</strong><br />
Diritto alla facoltà di Giurisprudenza<br />
<strong>del</strong>l’Università di Cagliari.<br />
Il 17 novembre è stato Antonio<br />
Cao (Professore emerito <strong>del</strong>l’Università<br />
di Cagliari e Direttore<br />
<strong>del</strong>l’Istituto di Neurogenetica<br />
e Neurofarmacologia <strong>del</strong> Cnr) a<br />
trattare il tema “Sardegna: terra<br />
di genetisti”.<br />
Donato Greco sarà invece il protagonista<br />
<strong>del</strong>l’incontro <strong>del</strong> 1° dicembre.<br />
Direttore <strong>del</strong>la Direzione<br />
Generale <strong>del</strong>la Prevenzione Sanitaria<br />
e Direttore Operativo <strong>del</strong><br />
Centro Nazionale per il Controllo<br />
<strong>del</strong>le Malattie al Ministero <strong>del</strong>la<br />
Salute, Greco risponderà alla domanda<br />
“Prevenire è meglio che<br />
curare”.<br />
L’obesità è uno dei mali <strong>del</strong>la società<br />
contemporanea. A trattarne<br />
gli aspetti medici e sociali sarà il<br />
15 dicembre Michele Carruba Direttore<br />
<strong>del</strong> Centro di Studio e Ricerca<br />
sull’Obesità all’Università<br />
di Milano. Il tema sarà “Obesità:<br />
epidemia <strong>del</strong> terzo millennio”.<br />
CONTRO LA TRICHINELLOSI OBBLIGATORIO<br />
L’ESAME DEI CINGHIALI IN SARDEGNA<br />
La Regione si affida ai cacciatori e<br />
alle compagnie di caccia grossa per<br />
combattere la trichinellosi, una malattia<br />
parassitaria trasmissibile dagli<br />
animali all’uomo per via alimentare,<br />
che si contrae mangiando carni<br />
(crude o poco cotte) di cinghiale, ma<br />
anche di altre specie, come maiale e<br />
cavallo. In queste carni, non visibili<br />
ad occhio nudo, possono essere<br />
contenute le larve di un parassita (la<br />
trichinella, appunto) che può causare<br />
dolori muscolari ed altri disturbi e<br />
che (fortunatamente in casi rari) può<br />
anche essere mortale.<br />
Dopo un caso di trichinella riscontrato<br />
nello scorso mese di aprile ad<br />
Orgosolo e causato dal consumo di<br />
salsicce preparate con carni di una<br />
scrofa allevata a pascolo brado, un<br />
decreto <strong>del</strong>l’Assessore regionale<br />
alla Sanità Nerina Dirindin rende<br />
ora obbligatorio l’esame trichinoscopico<br />
su tutti i cinghiali cacciati<br />
in Sardegna.<br />
Con questo provvedimento, al pari<br />
di quanto avviene in altre Regioni<br />
italiane e per garantire la sicurezza<br />
alimentare degli stessi cacciatori, si<br />
è disposto che ciascun cinghiale abbattuto<br />
venga sottoposto ad esame<br />
effettuato sui campioni di muscoli<br />
diaframmatici (i pilastri <strong>del</strong> diaframma),<br />
prelevati dagli stessi cacciatori,<br />
posti in recipiente idoneo e<br />
opportunamente analizzati.<br />
Il ritiro <strong>del</strong> campione avverrà a cura<br />
<strong>del</strong> Servizi Veterinari <strong>del</strong>le Asl. Il<br />
risultato <strong>del</strong>l’esame, che sarà eseguito<br />
dall’Istituto Zooprofilattico,<br />
sarà comunicato ai cacciatori attraverso<br />
il Servizio Veterinario entro<br />
pochi giorni. Il consumo <strong>del</strong>le carni<br />
potrà avvenire solo dopo il risultato<br />
favorevole <strong>del</strong>l’esame. Anche<br />
se una cottura completa (fino a 71<br />
gradi) ed un congelamento a -15<br />
gradi per non meno di 4 settimane<br />
consentono di rendere innocuo il<br />
parassita, solo l’esame trichinoscopico<br />
dà garanzia di sicurezza <strong>del</strong>le<br />
carni. Quelle che dovessero risultare<br />
positive per trichinella saranno<br />
poste sotto sequestro e distrutte dal<br />
Servizio Veterinario <strong>del</strong>le Asl.<br />
Perché le azioni intraprese dalla<br />
Regione possano avere successo, è<br />
fondamentale la collaborazione dei<br />
cacciatori ai quali si chiede non solo<br />
di far analizzare un campione di<br />
ogni cinghiale abbattuto, ma anche<br />
di consegnare le volpi cacciate, di<br />
evitare di abbandonare resti di selvatici<br />
cacciati o morti, e di provvedere<br />
al ritiro dall’ambiente di selvatici<br />
morti, consegnandoli all’Ente Foreste,<br />
alle Guardie Forestali, ai Servizi<br />
Veterinari <strong>del</strong>le Asl o all’Izs.<br />
Per combattere la trichinellosi l’Assessorato<br />
regionale alla Sanità ha<br />
inoltre programmato una serie di<br />
indagini sierologiche sulla popolazione<br />
<strong>del</strong>la zona in cui si è manifestata<br />
per la prima volta la malattia,<br />
prevedendo anche ricerche <strong>del</strong> parassita<br />
sulle volpi e intensificando<br />
la vigilanza e i controlli sui maiali<br />
allevati allo stato brado.<br />
Tutte queste iniziative, oltre ad evitare<br />
rischi nei consumatori, consentiranno<br />
di monitorare la eventuale<br />
diffusione <strong>del</strong>la trichinella e dunque<br />
di modulare le azioni sanitarie in<br />
base all’effettivo pericolo.<br />
La trichinella è presente e temuta<br />
in tutto il mondo, tanto da rendere<br />
obbligatoria la ricerca <strong>del</strong> parassita<br />
su tutti i maiali adulti macellati. In<br />
Sardegna non era mai stata evidenziata,<br />
né nell’uomo né negli animali<br />
domestici e selvatici, fino allo scorso<br />
mese di aprile, quando la malattia<br />
è stata diagnosticata nei componenti<br />
di una famiglia e loro parenti (in tutto<br />
una decina di persone). L’Istituto<br />
Superiore di Sanità ha classificato la<br />
trichinella trovata nell’Isola come<br />
Trichinella Bruitovi, che è la stessa<br />
specie presente, oltre che nell’Italia<br />
Continentale, anche in Corsica, in<br />
Spagna, in Francia e nel resto <strong>del</strong>l’Europa.<br />
Per ogni informazione, questi sono<br />
i numeri di telefono dei Servizi Veterinario<br />
Territoriali <strong>del</strong>le Asl. Sassari<br />
079-2062838/9, Olbia 0789-<br />
552317, Nuoro 0784-240008, Lanusei<br />
0782-470431 e 0782-622581,<br />
Oristano 0783-317767, Sanluri 070-<br />
9359500, Carbonia 0781-668342,<br />
Cagliari 070-6092705.<br />
Il calendario <strong>del</strong> 2006 si apre il 12<br />
gennaio con l’intervento <strong>del</strong> magistrato<br />
e consigliere comunale a<br />
Venezia Felice Casson, che interverrà<br />
su “Il diritto alla salute”.<br />
Due settimane dopo, il 26 gennaio,<br />
spazio a Massimo Barra<br />
(vicepresidente internazionale di<br />
Croce Rossa e Mezza Luna Rossa,<br />
e direttore <strong>del</strong>la Fondazione<br />
Villa Maraini). L’incontro verterà<br />
sul tema “Droga, emarginazione:<br />
il potere <strong>del</strong> malato, il potere <strong>del</strong>le<br />
istituzioni”.<br />
Due appuntamenti anche nel<br />
mese di febbraio. Il 9 Silvio<br />
Garattini (direttore <strong>del</strong>l’Istituto<br />
“Mario Negri” di Milano) parlerà<br />
di “Farmaci: utili, inutili, dannosi”.<br />
Il 23 Alessandro Liberati (docente<br />
di Statistica Medica e Biometria<br />
alle Università di Modena e<br />
Reggio Emilia, e Direttore <strong>del</strong><br />
Centro Cochrane Italiano “Mario<br />
Negri” di Milano) tratterà il tema<br />
“Come si fa a dire che una cura<br />
“fa bene”…”. È sicuramente uno<br />
degli psichiatri italiani più noti<br />
e apprezzati. Vittorino Andreoli<br />
il 9 marzo sarà protagonista dei<br />
“Giovedì <strong>del</strong>la Salute” in un incontro<br />
su “Adolescenti: la fatica<br />
di vivere”.<br />
Il ciclo “I Giovedì <strong>del</strong>la Salute”<br />
si concluderà il 23 marzo con il<br />
Procuratore regionale <strong>del</strong>la Corte<br />
dei Conti Mario Scano che parlerà<br />
<strong>del</strong> tema “Tutelare la salute,<br />
tutelare i conti pubblici”.<br />
IL PRIMO INCONTRO :<br />
GIOVANNI BERLINGUER<br />
Sempre più spesso le conquiste<br />
scientifiche in grado<br />
di migliorare le cure mediche<br />
si scontrano con la necessità<br />
di rendere più chiaro<br />
il rapporto tra etica e salute.<br />
Il problema non riguarda<br />
solo questioni “di frontiera”<br />
(come la clonazione umana)<br />
ma investe anche aspetti che<br />
toccano la quotidianità di<br />
tutti. Oggi infatti è possibile<br />
preselezionare il sesso di<br />
un nascituro, mentre organi<br />
prelevati da animali possono<br />
essere trapiantati sull’uomo.<br />
Il rapporto tra etica e salute<br />
riguarda inoltre il tema<br />
<strong>del</strong>l’assistenza sanitaria nei<br />
paesi sottosviluppati, dove<br />
molte nazioni stanno sfidando<br />
le case farmaceutiche<br />
e producono a basso costo<br />
medicine da impiegare contro<br />
malattie come l’Aids.<br />
Organizzati dall’Assessorato<br />
regionale alla Sanità e<br />
all’Assistenza Sociale con<br />
l’obbiettivo di accompagnare<br />
la ripresa <strong>del</strong>la programmazione<br />
socio-sanitaria<br />
attraverso il confronto con<br />
esperti e personalità di livello<br />
nazionale, i “Giovedì <strong>del</strong>la<br />
Salute” si articoleranno in<br />
dieci incontri in programma<br />
fino al prossimo 23 marzo su<br />
temi che vanno dalla genetica<br />
alla tossicodipendenza,<br />
dall’obesità agli adolescenti,<br />
dai farmaci al rapporto fra<br />
magistratura e salute.<br />
Gli incontri sono aperti a<br />
tutti i cittadini e sono rivolti<br />
particolarmente ai giovani<br />
medici, agli studenti di<br />
medicina, ai dirigenti degli<br />
ospedali e agli operatori socio-sanitari.<br />
Nel corso dei<br />
“Giovedì <strong>del</strong>la Salute” sarà<br />
possibile avere un quadro<br />
quanto più aggiornato sul<br />
dibattito in corso in ambito<br />
nazionale e internazionale su<br />
temi di grande interesse, per<br />
accrescere la cultura <strong>del</strong>la<br />
sanità e favorire la formazione<br />
all’interno <strong>del</strong> Servizio<br />
Sanitario Nazionale. Il<br />
filmato degli incontri sarà<br />
inoltre scaricabile dal sito<br />
www.sardegnasalute.com<br />
Dopo Berlinguer e Antonio<br />
Cao, i protagonisti <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
saranno, nell’ordine,<br />
Donato Greco, Michele<br />
Carruba, Felice Casson,<br />
Massimo Barra, Silvio Garattini,<br />
Alessandro Liberati,<br />
Vittorino Andreoli e Mario<br />
Scano. Ad ogni incontro interverranno<br />
anche relatori<br />
qualificati che inquadreranno<br />
i singoli temi nell’ambito<br />
regionale.<br />
SERVIZIO SANITARIO REGIONE SARDEGNA<br />
AZIENDA USL N° 7 – CARBONIA<br />
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA<br />
Si rende noto che l’Azienda USL n°<br />
7, con sede in Carbonia- via Dalmazia<br />
83, ha indetto i seguenti appalti,<br />
da espletarsi a mezzo pubblico incanto-<br />
procedura aperta- ai sensi <strong>del</strong><br />
D.Lgs. 358/92 e <strong>del</strong> D.Lgs. 157/95 e<br />
successive modificazioni ed integrazioni:<br />
1) III esperimento di gara-Affidamento<br />
triennale <strong>del</strong> servizio di assistenza<br />
domiciliare integrata prorogabile per<br />
ulteriori 12 mesi<br />
Termine presentazione offerta ore<br />
13.00 <strong>del</strong> giorno 09.01.2006<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore<br />
10.00 <strong>del</strong> giorno 11.01.2006<br />
2) Affidamento annuale servizio di<br />
pulizia, dei servizi integrati/multiservizi<br />
presso i Presidi Ospedalieri e<br />
Servizi Territoriali <strong>del</strong>l’Azienda USL<br />
7 prorogabile per ulteriori 12 mesi e<br />
con possibilità di affidamento biennale<br />
o triennale previa autorizzazione<br />
regionale<br />
Termine presentazione offerta ore<br />
13.00 <strong>del</strong> giorno 16.01.2006<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore<br />
10.00 <strong>del</strong> giorno 18.01.2006<br />
Il Bando integrale, i Capitolati Generale<br />
e Speciale sono disponibili presso<br />
il Servizio Acquisti <strong>del</strong>l’azienda<br />
in via Dalmazia 83 Carbonia, tutti<br />
i giorni feriali (sabato escluso)<br />
dalle ore 9.00 alle ore 13.00- Tel.<br />
0781.6683228- Fax 0781.6683224-<br />
524.<br />
La richiesta dei Capitolati (a anche a<br />
mezzo fax) deve essere accompagnata<br />
dalla copia <strong>del</strong> versamento (unico<br />
anche per più gare) di € 10,00 sul<br />
cc/p 16765091 intestato al Banco di<br />
Sardegna-Tesoreria Azienda Usl n° 7<br />
Carbonia.<br />
Gli appalti sono soggetti all’approvazione<br />
regionale. I Bandi integrali<br />
sono stati inviati alla G.U. CE e alla<br />
GURI in data 07.11.2005. La pubblicazione<br />
<strong>del</strong> presente Bando non vincola<br />
l’Azienda USL.<br />
IL DIRETTORE GENERALE
Realtà locale<br />
IL DIRETTORE BENEDETTO BARRANU<br />
VARA LA SQUADRA ORGANIZZATIVA<br />
DELLA SANITA’ NELLA ASL 7 SULCIS<br />
Marco Massa<br />
Un vero e proprio progetto obiettivo<br />
è quanto il neo Direttore Generale<br />
<strong>del</strong>la ASL 7 di Carbonia ha voluto<br />
impostare dopo alcune settimane <strong>del</strong><br />
suo insediamento. Il progetto obiettivo,<br />
teso a disporre di un assetto<br />
dirigenziale operativo, è finalizzato<br />
al conseguimento dei risultati che la<br />
Giunta regionale gli ha affidato.<br />
Così, quasi con una decisione a sorpresa,<br />
che taluno ha impropriamente<br />
definito “rivoluzionaria”, Benedetto<br />
Barranu ha distribuito, nei settori<br />
chiave <strong>del</strong>l’organizzazione sanitaria<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>, i suoi uomini<br />
sui quali ha riversato piena fiducia.<br />
Così, alla nomina a Direttore sanitario<br />
(confermato) di Pietro Chessa e<br />
di Direttore amministrativo Sergio<br />
Salis, è stato deciso di affidare<br />
l’ufficio di Direzione generale a<br />
Gonaria Porcu. Coordinatore <strong>del</strong><br />
Dipartimento amministrativo è stato<br />
designato Gerolamo Agulli, al quale<br />
è stata attribuita anche la responsabilità<br />
per l’edilizia e le opere pubbliche<br />
<strong>del</strong>l’ufficio Staff <strong>del</strong>la Direzione<br />
generale. Al medesimo Gerolamo<br />
Agulli è stata affidata la Direzione<br />
amministrativa dei presidi ospedalieri<br />
di Iglesias.<br />
Al servizio Acquisti, servizi Tecnici<br />
e Gestione Patrimoniale è stata designata<br />
Agnese Foddis, mentre al Personale<br />
è stata incaricata Margherita<br />
Cannas. Il servizio Affari generali è<br />
Benedetto Barranu<br />
stato affidato a Teresa Garau; mentre<br />
Bilancio, Contabilità, Programmazione<br />
e Gestione Risorse è stato affidato<br />
a Giampaolo Sanna, il quale dovrà<br />
anche interessarsi <strong>del</strong>la gestione<br />
amministrativa <strong>del</strong> distretto sanitario<br />
di Carbonia.<br />
Patrizia Meloni coordinerà l’ufficio<br />
relazioni col pubblico (URP) strutturato<br />
in due sezioni (Carbonia e<br />
Iglesias). Patrizia Meloni dovrà altresì<br />
curare il settore <strong>del</strong>le Relazioni<br />
esterne <strong>del</strong>lo Staff <strong>del</strong>la Direzione<br />
generale. Al CUP (Centro Unico<br />
Prenotazioni) è stato designato Antonello<br />
Cuccuru. L’ufficio Sviluppo e<br />
Gestione <strong>del</strong>le professioni infermieristiche<br />
ed ostetriche è stato affidato<br />
ad Orlando Meloni; alle Politiche di<br />
Sviluppo e Miglioramento continuo<br />
<strong>del</strong>la qualità aziendale dovrà pensarci<br />
Tore Arca, mentre Carlo Contini<br />
è stato nominato Coordinatore<br />
amministrativo <strong>del</strong> servizio Affari<br />
Generali.<br />
Altro incarico riguarda Mariolina<br />
Fodde cui spetterà seguire il Servizio<br />
Acquisti; Gigliola Venturi sarà<br />
la Coordinatrice amministrativa <strong>del</strong><br />
servizi acquisti nel settore gestione<br />
patrimoniale. Daniele Agulli, infine,<br />
sarà il coordinatore amministrativo<br />
<strong>del</strong> servizio <strong>del</strong> Personale nel settore<br />
organizzazione e metodi.<br />
Raffaele De Matteis<br />
E’ certamente un novello di qualità,<br />
quello presentato dalla cantina<br />
Sardus Pater di S.Antioco<br />
sulla vendemmia 2005. La presentazione,<br />
con la sola degustazione,<br />
è avvenuta nei nuovi<br />
locali <strong>del</strong>la cantina dove centinaia<br />
di cultori <strong>del</strong> vino (sono<br />
arrivati anche da Cagliari) si<br />
sono dati appuntamento per un<br />
serata celebrativa. Al centro <strong>del</strong>le<br />
attenzioni, ovviamente, c’era<br />
il novello “Cannai” 2005 che,<br />
preceduto dalla degustazione di<br />
prodotti caseari, affumicati ittici<br />
<strong>del</strong>la locale ditta Fernando Fois<br />
e da ottimo pane casereccio, ha<br />
fatto la sua gran bella figura davanti<br />
ad un pubblico eterogeneo<br />
e competente.<br />
Il battesimo, tuttavia, non è stato<br />
solo <strong>del</strong> novello “Cannai”,<br />
ma anche <strong>del</strong> nuovo Consiglio<br />
d’Amministrazione <strong>del</strong>la cantina<br />
Sardus Pater guidato dal Presidente<br />
Raffaele De Matteis.<br />
“Se il buon giorno di vede dal<br />
mattino, ha detto il Presidente<br />
De Matteis, possiamo dire che<br />
il “Cannai” ha già superato, a<br />
pieni voti, il suo esame davanti<br />
al pubblico dei consumatori. Già<br />
buona parte <strong>del</strong>le 22.000 bottiglie<br />
prodotte hanno incontrato il<br />
gradimento dei ristoratori, <strong>del</strong>la<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
15<br />
S.ANTIOCO<br />
COL BUON NOVELLO “CANNAI”<br />
LA CANTINA SARDUS PATER<br />
SI RIPRESENTA SUL MERCATO<br />
Sergio Rombi<br />
S.Antioco - Cantina Sociale<br />
grande distribuzione e <strong>del</strong> commercio<br />
minuto. Il giusto equilibrio,<br />
tra qualità <strong>del</strong> prodotto e<br />
il prezzo, fanno <strong>del</strong> “Cannai” un<br />
vino novello che lascerà il segno<br />
in questi prossimi mesi che<br />
precedono l’uscita ufficiale <strong>del</strong><br />
“Carignano Sardus Pater” vendemmia<br />
2005. L’intero Consiglio<br />
di Amministrazione <strong>del</strong>la cantina<br />
di S.Antioco ha riposto piena<br />
fiducia sulla competenza e sulla<br />
collaborazione <strong>del</strong>l’enologo internazionale<br />
qual è Riccardo Cotarella<br />
che ha trovato nei nostri<br />
mosti <strong>del</strong> Carignano eccezionali<br />
potenzialità per far fare un salto<br />
di qualità all’enopolio e alle nostre<br />
produzioni”.<br />
Il richiamato impegno, volto al<br />
rilancio di quella che un tempo<br />
era la maggiore cantina sociale<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, trova motivo anche<br />
nel mezzo secolo di vita di<br />
questa cooperativa di soci che,<br />
dai circa 1.200 di anni fa sono rimasti<br />
in circa 500. “Stiamo completando<br />
i lavori di rinnovo degli<br />
impianti di imbottigliamento e di<br />
razionalizzazione degli spazi, ha<br />
detto ancora Raffaele De Matteis<br />
Presidente <strong>del</strong>la cantina Sardus<br />
Pater di S.Antioco. Abbiamo<br />
avuto piena fiducia da parte di<br />
tutti i soci e quindi intendiamo<br />
onorare gli impegni assunti. Già<br />
quest’estate, in occasione <strong>del</strong>la<br />
manifestazione “Calici sotto le<br />
stelle” abbiamo brindato col “Carignano<br />
<strong>del</strong> cinquantenario” ottenendo<br />
un larghissimo apprezzamento.<br />
Adesso, tale dimostrazione<br />
di stima e di incoraggiamento<br />
l’abbiamo raccolta col novello<br />
“Cannai” e tutto sembra guidato<br />
dalla buona stella la cui rotta,<br />
però, dovremo saperla tenere con<br />
la collaborazione di tutti”.<br />
Iglesias CTO<br />
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COMUNE DI CARBONIA<br />
INSERITO NELL’ALBO<br />
DEL SERVIZIO CIVILE<br />
L’Assessore <strong>del</strong>le Politiche<br />
Sociali Vittorio Macrì<br />
ha fatto sapere che l’Ufficio<br />
Nazionale per il Servizio<br />
Civile ha accolto la<br />
domanda <strong>del</strong> Comune di<br />
Carbonia relativamente<br />
all’inserimento nell’albo<br />
nazionale degli enti in cui<br />
è possibile svolgere il servizio<br />
civile.<br />
Con l’importante accreditamento,<br />
il Comune è stato<br />
inserito nella quarta classe<br />
<strong>del</strong>l’albo nazionale, che ha<br />
individuato cinque sedi comunali<br />
abilitate ad ospitare<br />
l’attuazione <strong>del</strong> progetto.<br />
Ora il Comune di Carbonia<br />
attende l’approvazione<br />
dei progetti presentati per<br />
poter dar luogo al servizio<br />
civile nel quale verranno<br />
impiegati dei giovani <strong>del</strong><br />
posto.<br />
NUOVI FINANZIAMENTI<br />
AI COMUNI COSTIERI<br />
La Regione ha stabilito la ripartizione<br />
dei fondi destinati<br />
ai Comuni costieri sardi, per<br />
garantire i servizi essenziali<br />
a supporto <strong>del</strong>la balneazione.<br />
Si tratta, complessivamente,<br />
di 400 mila euro ed attengono<br />
all’annata 2004.<br />
Per quanto riguarda la Provincia<br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> a<br />
beneficiarne sono stati i Comuni:<br />
Buggerru (7.019 euro),<br />
Calasetta (10.328), Carloforte<br />
(13.181), Fluminimaggiore<br />
(4.651), Giba (5.165), Gonnesa<br />
(6.619), Iglesias (8.588),<br />
Masainas (4.908), Portoscuso<br />
(6.334), S.Giovanni Suergiu<br />
(9.672), S.Anna Arresi<br />
(5.963), S.Antioco (17.802).<br />
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Realtà locale<br />
LA CANTINA SOCIALE DI CALASETTA<br />
HA RITROVATO LA SUA IDENTITA’<br />
Calasetta - Cantina Sociale<br />
Dallo scorso mese d’agosto anche<br />
la Cantina di Calasetta ha promosso<br />
l’iniziativa chiamata “Cantina Aperta”,<br />
mostrando a chiunque fosse interessato<br />
il modo in cui viene ricavato il<br />
vino e in seguito imbottigliato. Quest’ultima<br />
parte rappresenta il vero e<br />
proprio cambiamento di direzione nella<br />
produzione e nel modo di percepire<br />
una risorsa.<br />
La cantina, infatti, per settant’anni a<br />
partire dal 1932, ha venduto il vino<br />
ad altri produttori senza realizzare un<br />
proprio marchio. Dunque Calasetta<br />
produceva un vino di buona qualità, da<br />
quando i soci erano solo 17 a oggi in<br />
cui i soci sono più di 300, senza che<br />
nessuno lo valorizzasse, perché privo<br />
di identità.<br />
L’attuale fase di cambiamento, invece,<br />
tende a valorizzare il prodotto, come<br />
il Carignano <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, caratteristicamente<br />
forte e molto alcolico, ma che<br />
nel passato veniva considerato ottimo<br />
solo come vino da taglio.<br />
Oggi il Carignano prodotto dalla cantina<br />
sociale di Calasetta è un ottimo vino<br />
da pasto, con gradazione alcolica equilibrata,<br />
per via dei processi di vinificazione.<br />
Il Carignano <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, doc dal<br />
1987, è prodotto nella zona Sud-Occidentale<br />
<strong>del</strong>la Sardegna.Questo vuol<br />
dire che quel tipo di uva è autoctona,<br />
ovvero che quel vitigno si è sviluppato<br />
adattandosi al luogo geografico e al<br />
territorio che lo ha ospitato fin quasi a<br />
fondersi con esso. Infatti, nonostante<br />
piccole quantità siano presenti anche<br />
in Toscana, Marche, Lazio, è in Sardegna<br />
che il Carignano ha avuto la sua<br />
più grande espansione.<br />
È difficile determinare con esattezza<br />
la provenienza <strong>del</strong> vitigno chiamato<br />
oggi Carignano, essendo quella <strong>del</strong>la<br />
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La ILA SpA produce laminati di alluminio, sottile, semisottile e verniciati.<br />
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Francesca Biggio<br />
vite una <strong>del</strong>le prime colture apparse<br />
nell’area <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> e poi arricchita dai<br />
popoli che si sono succeduti. La tesi<br />
più accreditata lo vuole proveniente<br />
dalla Spagna, Aragona, e probabilmente<br />
introdotto nell’Isola durante il<br />
XIV secolo. Grazie alla sua resistenza<br />
ai venti ricchi di salsedine, provenienti<br />
dal mare, in Sardegna si sarebbe concentrato<br />
nella zona Sud-Occidentale.<br />
Ma il cambiamento di Direzione <strong>del</strong>la<br />
cantina di Calasetta, si sta manifestando<br />
anche nel suo interesse a partecipare<br />
e ad essere presente ai vari incontri<br />
regionali e nazionali, rivalutando così<br />
un prodotto di Calasetta e mostrando<br />
una ricchezza che era sotto gli occhi<br />
di tutti, ma per qualche strana ragione<br />
sembrava dimenticata. “È bene ricordare,<br />
è stato sottolineato, che la terra è<br />
sempre una ricchezza, e che saper coltivare<br />
i suoi prodotti è una risorsa che<br />
rende profondi e stabili le tradizioni e i<br />
legami di una comunità”.<br />
E a questo proposito sono calzanti le<br />
parole di Wang Lung, il personaggio <strong>del</strong><br />
romanzo La buona terra di Pearl Buck.<br />
Quando ormai vecchio, sente i figli che<br />
intendono vendere la terra che a lui era<br />
costata sacrifici, che aveva dato ai suoi<br />
figli l’opportunità di studiare, che era<br />
il tesoro che l’aveva salvato dalla miseria<br />
e gli dava forza nei momenti bui,<br />
dice ai figli, tra le lacrime:<br />
“Quando si comincia a vendere la<br />
terra è la fine di una famiglia. Dalla<br />
terra siamo venuti, e alla terra<br />
dobbiamo tornare…se conserverete<br />
la terra vivrete…nessuno potrà mai<br />
portarvela via.”<br />
La Idroterme Villasor Srl, tra le sue produzioni, annovera<br />
rotoli e contenitori di alluminio per uso alimentare.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Radio Iglesias<br />
17<br />
DIBATTITO<br />
LA PROGRAMMAZIONE LOCALE<br />
DEI SERVIZI ASSISTENZIALI<br />
Enzo Petraroia*<br />
Ritorna di grande attualità, negli<br />
ultimi mesi <strong>del</strong>l’anno, l’impegno<br />
per la programmazione socio<br />
–assistenziale locale. I nostri referenti<br />
comunali sono chiamati a<br />
profondere tutto il loro impegno<br />
per seguire la stesura e la presentazione<br />
dei “progetti” comunali,<br />
con particolare attenzione all’area<br />
degli anziani, dei disabili e<br />
dei cittadini più esposti. Ci pare<br />
utile perciò esporre al riguardo<br />
alcune nostre considerazioni.<br />
In una democrazia moderna,<br />
non solo predicata, ma vissuta<br />
nelle azioni concrete di ogni<br />
giorno, il ruolo essenziale di chi<br />
ha responsabilità nel settore socio-assistenziale,<br />
si estrinseca<br />
al meglio nella Pubblica Amministrazione,<br />
solo nel confronto<br />
e nell’ascolto degli altri. È un<br />
metodo amministrativo utile, non<br />
Enzo Petraroia<br />
solo un dovere etico. Nel campo<br />
dei servizi alla persona, inoltre,<br />
l’ascolto, il confronto, l’accettazione<br />
di nuove idee, di nuove<br />
proposte confluiscono spesso nella<br />
conoscenza di nuove opportunità e<br />
modalità di intervento. In particolare,<br />
per quanto riguarda l’handicap,<br />
la disabilità e la non autosufficienza<br />
– e tra questi gli anziani sono i<br />
più – le situazioni personali, spesso<br />
complesse e stressanti, coinvolgono<br />
non solo interi nuclei familiari<br />
e parentali, ma anche il vicinato, il<br />
quartiere, la parrocchia il volontariato…<br />
I casi allora diventano reali “problemi”<br />
di tutti in quanto “concittadini”,<br />
nessuno escluso se non per<br />
egoistico proposito.<br />
Non solo un buon operatore sociale,<br />
ma anche un buon amministratore<br />
locale, dunque, devono sentire<br />
impellente la necessità di “saltare il<br />
recinto” per orientarsi verso nuovi<br />
orizzonti operativi con nuove strategie,<br />
anche differenziate, a favore<br />
di quanti vivono un mondo marginale<br />
fatto di ristrettezze materiali,<br />
ma anche spesso di esclusione e di<br />
dimenticanza totale, svuotando di<br />
significato concreto le ricorrenti,<br />
spesso abusate, parole come solidarietà,<br />
comunicazione, accoglienza,<br />
partecipazione.<br />
Ben lo sappiamo: costa sacrificio<br />
“saltare il recinto” così rassicurante<br />
<strong>del</strong> proprio ruolo e <strong>del</strong>le<br />
proprie competenze, ovvero,<br />
spesso solo per addossarci reciprocamente<br />
sottili distinzioni<br />
di responsabilità d’intervento.<br />
Se non facessimo propria questa<br />
nuova lettura nel fatto socio-assistenziale,<br />
non potremmo rispettare<br />
certamente la tanto conclamata<br />
nuova fase <strong>del</strong>lo “stato sociale”<br />
così ben <strong>del</strong>ineata dalla legge<br />
328/2000, sostanzialmente già<br />
recepita nel testo <strong>del</strong> Disegno<br />
di legge Regionale sul “sistema<br />
integrato dei servizi alla persona”…..<br />
È in atto un profondo<br />
avanzamento culturale che ci riguarda<br />
tutti.<br />
Nuove povertà non solo materiali,<br />
dunque, ma anche di relazione<br />
e di valori (nel tempo consolidati<br />
ed ora vacillanti), nuove consuetudini<br />
di vita, nuovi approcci e<br />
nuove sollecitazioni dai massmedia,<br />
nuove riscoperte <strong>del</strong>la<br />
persona nella sua unicità e dignità…..<br />
impongono a tutti una<br />
partecipazione di Comunità, non<br />
elitaria e ristretta <strong>del</strong>egata a pochi<br />
addetti ed a pochissimi responsabili.<br />
Si impone perciò un diverso<br />
coinvolgimento per un produttivo<br />
sistema di servizi alla persona<br />
integrata nel sociale e nel<br />
sanitario…… La valorizzazione<br />
<strong>del</strong> ruolo familiare e <strong>del</strong> proprio<br />
ambiente di vita devono costituire<br />
puntelli essenziali per le risposte<br />
più idonee e personalizzate alle<br />
proprie istanze di assistenza. Eguale<br />
rispetto perciò per una giusta distribuzione<br />
di risorse e di mezzi per<br />
un “mix” controllato e vigilato tra<br />
il pubblico ed il privato, soprattutto<br />
nei settori <strong>del</strong>icatissimi <strong>del</strong>l’handicap,<br />
<strong>del</strong>le disabilità gravi, <strong>del</strong>la<br />
non-autosufficienza, <strong>del</strong>le sofferenze<br />
mentali….<br />
La Famiglia, la Scuola, il Privato<br />
sociale, il Volontariato, le Organizzazioni<br />
sindacali di tutela e di<br />
rappresentanza insieme alle Amministrazioni<br />
Pubbliche ed alle<br />
ASL, sono veramente considerate,<br />
nelle nostre programmazione<br />
socio-assistenziali locali, valide<br />
Nuxis - RSA<br />
“agenzie”comunque e sempre da<br />
coinvolgere La domanda purtroppo<br />
non appare retorica, spesso.<br />
La nostra è una società complessa<br />
in cui migliorare e razionalizzare<br />
l’assistenza diventa un grande<br />
“impegno comunitario”sotto la<br />
spinta culturale e partecipativa<br />
di tutte le agenzie che formano<br />
la rete per possibili interventi.<br />
La formazione, l’informazione e<br />
soprattutto il confronto e il coinvolgimento<br />
effettivo (non solo occasionale<br />
di fine anno ……) devono<br />
costituire anche nel nostro territorio<br />
un metodo irrinunciabile per chi<br />
opera nel sociale e per il sociale.<br />
Anche i nostri Capi Lega ed i nostri<br />
referenti locali continuano a porsi<br />
in questa logica di lettura.<br />
* Segretario territoriale FNP-CISL<br />
per le Politiche Sociali<br />
Soluzioni<br />
di apparecchiature<br />
e arredamento<br />
per l’ufficio<br />
30 anni di esperienza<br />
al vostro servizio
18<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Sociale<br />
Era doveroso celebrare il quarto di<br />
secolo d’impegno costante, e senza<br />
alcuna sosta, portato da padre Salvatore<br />
Morittu verso i giovani che<br />
si sono fatti ingannare dalla droga.<br />
All’inizio non fu facile neppure per<br />
padre Morittu, quel fraticello minuto<br />
di statura, ma gigante d’intuizione<br />
e di temperamento. La Provvidenza<br />
gli è stata costantemente<br />
vicina, come è stata vicina a tutti i<br />
collaboratori in questa difficile sfida<br />
sociale, dove regole e canoni potevano<br />
e possono essere sconvolti da<br />
un momento all’altro.<br />
Ebbene, il 5 novembre scorso, padre<br />
Salvatore Morittu e i collaboratori,<br />
attorniati da una folta schiera<br />
di estimatori e di benefattori,<br />
hanno voluto celebrare le “nozze<br />
d’argento” di un impegno che, realisticamente<br />
disseminato anche di<br />
sconfitte, ha dato risposte positive a<br />
centinaia di giovani che oggi vivono<br />
una vita normale e di famiglia dopo<br />
aver stretto i denti ed aver creduto<br />
nel riscatto offerto dalla Comunità<br />
Terapeutica.<br />
Partito da una piccola Comunità,<br />
ricavata nei locali di “San Mauro”<br />
in Cagliari, padre Salvatore Morittu<br />
è andato avanti, perché ha sempre<br />
creduto nel lavoro comunitario, ed<br />
CENTINAIA DI GIOVANI STRAPPATI ALLA DROGA<br />
IN VENTICINQUE ANNI DELLA PRIMA COMUNITA’<br />
VARATA IN SARDEGNA DA PADRE MORITTU<br />
Marco Massa<br />
ha aperto altri centri: le comunità di<br />
Campu e Luas (Capoterra-Cagliari),<br />
S’Aspru (Siligo-Sassari), la Casa<br />
Famiglia “S.Antonio Abate” di Sassari<br />
e il Centro d’Accoglienza “Città<br />
di Sassari” per malati terminali.<br />
“Dopo 25 anni, ha spiegato padre<br />
Salvatore Morittu, salendo sul<br />
“monte” e rivivendo il dipanarsi<br />
<strong>del</strong>le storie, dei successi e degli insuccessi,<br />
c’è bisogno incontenibile<br />
di ringraziare per essere stati protagonisti<br />
di questa storia. Ringraziare<br />
Dio: sempre a nostro fianco come<br />
Padre provvidente, inquietante nel<br />
volersi fidare di noi, amoroso nel<br />
voler valorizzare ogni nostro talento”.<br />
Ma guardando il cammino fatto,<br />
padre Salvatore Morittu, con grande<br />
serenità ha riflettuto su quanto<br />
fatto. “Gli emarginati, i drogati, gli<br />
alcolisti, i malati di AIDS: è duro<br />
convivere con i loro drammi, ma ci<br />
richiamano alle nostre responsabilità<br />
e ci fanno riscoprire la gioia <strong>del</strong>la<br />
BASSA NATALITA’ E INVECCHIAMENTO<br />
AREE CRITICHE DEL PIANO SOCIALE<br />
Di fronte a prospettive allarmanti<br />
(lo Stato riduce in Finanziaria<br />
le risorse riservate al<br />
welfare) per mantenere i livelli<br />
assistenziali, in Settima commissione<br />
(presidente l’on. Pierangelo<br />
Masia) comincia l’iter<br />
<strong>del</strong>l’esame <strong>del</strong> Piano regionale<br />
dei servizi sociali predisposto<br />
dalla Giunta e illustrato dall’Assessore<br />
Dirindin. Un piano<br />
impegnativo, il cui obiettivo<br />
finale è quello di “rafforzare<br />
la dignità <strong>del</strong>la persona e dare<br />
peso alle politiche sociali”, attuando<br />
la riforma di pari passo<br />
con quella sanitaria, perché fra<br />
i due ambiti c’è interdipendenza.<br />
Basti pensare alla carenza<br />
dei servizi sul territorio rispetto<br />
ad handicap, invecchiamento<br />
<strong>del</strong>la popolazione, disagio sociale,<br />
per i quali la sanità deve<br />
fare supplenza con oneri spesso<br />
elevati.<br />
La Regione era partita col piede<br />
giusto alla fine degli anni 90<br />
approvando una legge molto<br />
avanzata rispetto alla legislazione<br />
nazionale, rinnovata in<br />
quel solco; una legge, tuttavia,<br />
non sempre applicata per una<br />
serie di ostacoli che il piano ha<br />
cercato di individuare e rimuovere.<br />
Una lunga serie di incontri<br />
con gli enti locali, le aziende<br />
sanitarie, il terzo settore hanno<br />
consentito di “disegnare” un<br />
progetto che ora arriva in Consiglio<br />
per l’approvazione finale.<br />
Le risorse non sono “scandalosamente<br />
poche”, ma “in linea<br />
con altre Regione più forti”; si<br />
tratta, evidentemente, di stabilire<br />
le priorità e gli obiettivi.<br />
Col proposito di qualificare la<br />
spesa. Disponibili 168,5 milioni<br />
di euro per una spesa pro capite<br />
di 102 euro, da un minimo per<br />
Cagliari – dove tuttavia l’area<br />
metropolitana evidenzia una<br />
forte attrazione che riguarda<br />
molti soggetti deboli – a un<br />
massimo per Oristano – dove<br />
sulla popolazione attiva grava<br />
un forte carico sociale (in media,<br />
su una coppia adulta, la responsabilità<br />
di almeno un’altra<br />
persona bisognosa di sostegno).<br />
Situazione che l’Oristanese peraltro<br />
condivide con Ogliastra e<br />
Nuorese.<br />
Il piano – ha sottolineato l’Assessore<br />
– “è stato scritto con le<br />
persone che hanno bisogno dei<br />
servizi e non per le persone.<br />
Esso affronta gli elementi critici<br />
(debole integrazione tra sanità e<br />
sociale, leggi di settore a tutela<br />
<strong>del</strong>le categorie, mancanza di<br />
strategie territoriali ampie, carenza<br />
di interventi personalizzati)<br />
per favorire un riequilibrio<br />
territoriale.<br />
Senza la soluzione di questi<br />
problemi, la spesa è meno efficace.<br />
Un esempio è offerto<br />
dagli interventi a sostegno degli<br />
handicap gravi: 22 milioni di<br />
Pierangelo Masia<br />
euro erogati direttamente alle<br />
famiglie, le quali, in assenza di<br />
una rete di servizi, hanno dovuto<br />
operare da sole non sempre<br />
compiendo le scelte migliori.<br />
Il primo ostacolo da superare<br />
resta un dato strutturale che<br />
impoverisce, anno per anno,<br />
l’Isola: la bassa natalità, assai<br />
più bassa <strong>del</strong>la media nazionale.<br />
Problema non tanto da piano dei<br />
servizi sociali – ha sottolineano<br />
l’on. Silvio Lai (Ds), quando<br />
da Dpef. Se non si determina<br />
un’inversione di tendenza, fra<br />
vent’anni la Sardegna perderà il<br />
20 per cento <strong>del</strong>la popolazione e<br />
andrà diritta verso un invecchiamento<br />
record. Il piano prevede<br />
una serie di azioni che dovrebbero,<br />
tuttavia, essere meglio puntualizzate<br />
– lo hanno sottolineato<br />
i consiglieri Vargiu (Riformatori)<br />
e Cocco (Margherita) – in più attente<br />
politiche per la famiglia.<br />
Portato a regime entro il 2006 il<br />
Piano dovrebbe entrare nella fase<br />
di programmazione. Un impegno<br />
difficile, ha concluso l’Assessore<br />
chiedendo alla Commissione la<br />
massima collaborazione possibile.<br />
Da parte sua la Regione<br />
dovrà monitorare la spesa, soprattutto<br />
quella che compete<br />
ai Comuni e che rappresenta il<br />
53 per cento, quel “fondo indistinto”<br />
dal quale in buona parte<br />
dipenderà il buon esito degli interventi.<br />
Un aspetto ritenuto importante<br />
sarà l’associazione fra Comuni.<br />
Quelli piccoli, da soli, non hanno<br />
la forza né le risorse per intervenire<br />
(anche se – ha sottolineato<br />
l’on. Gallus, di Fortza Paris, che è<br />
Sindaco di un piccolo centro <strong>del</strong>l’Oristanese<br />
– precedenti esperienze<br />
non sono andate a buon<br />
fine, soprattutto per i tempi <strong>del</strong>la<br />
burocrazia).<br />
Altro nodo, la gestione. Più<br />
sarà unitaria (Regione, Comuni,<br />
Province, forze sociali e associazioni)<br />
più il risultato sarà<br />
probabile.<br />
Il Presidente Masia ha tirato<br />
le somme di un incontro “utile<br />
per la Commissione”, che ora<br />
rifletterà sulla proposta <strong>del</strong>la<br />
Giunta. Temi come denatalità e<br />
invecchiamento richiedono un<br />
approfondimento e rappresentano,<br />
forse, la vera sfida degli<br />
anni a venire.<br />
Padre Salvatore Morittu<br />
vita pulita, condivisa e redenta”.<br />
Ovviamente il fondatore <strong>del</strong>la prima<br />
Comunità Terapeutica in Sardegna<br />
non poteva non ricordare, in occasione<br />
<strong>del</strong>la celebrazione dei 25 anni<br />
di attività, i suoi collaboratori e volontari.<br />
“Tutti i volontari: hanno testimoniato<br />
con i fatti l’amore all’uomo<br />
al di là di ogni interesse personale ed<br />
hanno reso possibile che tanti giovani<br />
dalla droga ritornassero alla vita. 25<br />
anni: una storia di sogni, di ferite, di<br />
sfide per riportare l’Uomo al centro<br />
<strong>del</strong> mondo come Dio lo ha voluto”.<br />
LE COMUNITA’ TERAPEUTICHE<br />
In più di una circostanza, certi ambienti<br />
hanno sbandierato un immotivato fallimento<br />
<strong>del</strong>le Comunità Terapeutiche,<br />
specie quelle istituzionalmente mirate<br />
al recupero dei tossicodipendenti. Forse<br />
nell’agire dei “tirafili” di codesti ambienti<br />
c’era (e c’è ancora) un malcelato<br />
motivo d’omertà o di copertura di traffici<br />
e di business che muove un’economia<br />
sommersa, il più <strong>del</strong>le volte con ramificazioni<br />
persino internazionali.<br />
Chi abbia conosciuto, o per esperienza<br />
diretta o di riflesso, cosa sia una Comunità<br />
Terapeutica non può parlarne male.<br />
Non foss’altro perché in quell’ambiente,<br />
ospiti e operatori, vivono in perfetto<br />
sincronismo con la finalità di far dimenticare,<br />
foss’anche ad un solo soggetto, il<br />
rapporto con la droga.<br />
Quando si dice che un giovane è stato<br />
aiutato ad uscire dalla dipendenza<br />
<strong>del</strong>la droga, si esprime solo in parte il<br />
risultato conseguito. Infatti il giovane<br />
“redento” è recuperato alla vita, alla<br />
comunità, alla famiglia. La prima visione<br />
che gli appare, sotto differente luce,<br />
è la sua condizione riscattata e non più<br />
appannata dagli effetti artificiali di una<br />
sostanza che riusciva a fargli vivere una<br />
vita irreale.<br />
Il grande merito, quindi, <strong>del</strong>le Comunità<br />
Terapeutiche resta interamente valido<br />
ancora oggi, perché, il più <strong>del</strong>le volte, il<br />
tossicodipendente recuperato è un uomo<br />
forte e capace di riaffrontare la vita.<br />
Molti di questi giovani, dopo aver vissuto<br />
per circa due-tre anni in Comunità<br />
per riscattarsi, decidono di fermarsi a<br />
lavorare in quell’ambiente al quale desiderano<br />
rendere qualcosa per il beneficio<br />
ricevuto.<br />
Oggi, in un epoca in cui la giornata è<br />
scandita da sfide e gare, da concorsi a<br />
punti, da competizioni medianiche,<br />
anche la Comunità Terapeutica viene<br />
valutata sulla base dei numeri. Ecco,<br />
allora, che certi ambienti superficiali<br />
guardano alle percentuali con esito positivo,<br />
a quelle di rinuncia, ai sistemi di<br />
conduzione <strong>del</strong>la vita comunitaria, al<br />
tipo d’integrazione graduale che viene<br />
praticata, a chi gestisce l’iniziativa.<br />
Fortunatamente le percentuali di riuscita<br />
sui giovani tossicodipendenti giustificano<br />
abbondantemente la presenza e la<br />
vita <strong>del</strong>le Comunità Terapeutiche, molte<br />
<strong>del</strong>le quali (o in buona parte) si reggono<br />
sul volontariato. Ma vi è di più. Il giovane,<br />
nel periodo di permanenza in Comunità,<br />
riesce persino ad imparare un<br />
mestiere o a mettere a disposizione dei<br />
suoi “colleghi” l’esperienza precedente<br />
maturata in campo lavorativo. Non un<br />
“soggiorno” disintossicante e basta, ma<br />
anche di graduale reinnesto col mondo<br />
<strong>del</strong> lavoro, mediante il quale è più facile<br />
riposizionarsi nella società civile,<br />
la quale potrà avvalersi di un cittadino<br />
recuperato ed attivo, piuttosto che di<br />
uno passivo, magari che vive ai margini<br />
<strong>del</strong>la comunità (m.c.).
Artigianato<br />
L’ARTIGIANATO TESSILE DI VILLAMASSARGIA<br />
PRIMO COL MARCHIO COLLETTIVO GEOGRAFICO<br />
Alessandro Carta<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
19<br />
GONNESA<br />
SALTA IL MOTOCROSS NAZIONALE<br />
Villamassargia - Artigianato Tessile<br />
L’artigianato tessile di Villamassargia<br />
sarà tra i primi prodotti sardi<br />
che potranno fregiarsi <strong>del</strong> MCG, il<br />
Marchio Collettivo Geografico, che<br />
lo distinguerà da analoghi prodotti<br />
provenienti da altre località. “E’ stato<br />
creato un Marchio Collettivo Geografico,<br />
ha spiegato Cristiano Erriu<br />
Direttore <strong>del</strong> Centro Servizi Promozionali<br />
per le Imprese <strong>del</strong>la Camera<br />
di Commercio di Cagliari, ed è stata<br />
approntata una serie di strumenti<br />
e procedure per la sua utilizzazione<br />
come previsto per DOP/IGP. Ci<br />
sono alcune importanti differenze,<br />
legate principalmente alle procedure<br />
che, nel caso <strong>del</strong> MCG, sono più<br />
rapide, più snelle e meno onerose.<br />
La documentazione occorrente è,<br />
infatti, abbastanza semplice e il suo<br />
approntamento richiede tempi sufficientemente<br />
contenuti. Ad oggi, ha<br />
spiegato ancora il Direttore Cristiano<br />
Erriu, sono stati elaborati i disciplinari<br />
di produzione per gli agrumi di<br />
Muravera, l’amaretto campidanese,<br />
il civraxiu, il miele di corbezzolo, la<br />
panada di Assemini, il prodotto <strong>del</strong>l’artigianato<br />
tessile di Villamassargia,<br />
il cestino tradizionale di Sinnai,<br />
il coltello tradizionale di Guspini, la<br />
filigrana sarda”.<br />
Il Marchio Collettivo Geografico ha<br />
la sua fonte giuridica nelle Direttive<br />
<strong>del</strong>la CEE, la quale dispone che “gli<br />
Stati membri possono stabilire che i<br />
segni o le indicazioni che, in commercio,<br />
possono servire per indicare<br />
la provenienza geografica dei prodotti<br />
o dei servizi, possano costituire dei<br />
marchi collettivi, oppure marchi di<br />
garanzia o di certificazione”.<br />
L’uso dei Marchi Collettivi Geografici<br />
per prodotti, dei quali si vuole<br />
attestare la provenienza da un determinato<br />
territorio, è abbastanza<br />
Si tratta di arazzi, biancheria, complementi<br />
di arredo, coperte, copriletto,<br />
tappeti. Tutti gli oggetti riportano<br />
motivi decorativi tradizionali, legati<br />
al mondo animale, vegetale ed alla<br />
vita quotidiana, come uccelli di differenti<br />
forme e dimensioni, diversi tipi<br />
di piante, foglie, fiori, tralci di vite,<br />
ostensori, scene di ballo o motivi<br />
geometrici.<br />
La lavorazione è effettuata con telai<br />
orizzontali manuali, di più antica<br />
concezione o con telai elettrici. I<br />
diffuso negli altri Paesi europei,<br />
specialmente in Francia. Inoltre solo<br />
una DOP/IGP può offrire una tutela<br />
piena <strong>del</strong>la denominazione contro<br />
qualsiasi impiego commerciale di<br />
prodotti contraffatti o imitati.<br />
In questo contesto Villamassargia ha<br />
fatto da battistrada, sia per difendere<br />
da contraffazioni la sua produzione<br />
<strong>del</strong>l’artigianato tessile, e sia per<br />
coinvolgere in questo discorso anche<br />
altre realtà che con l’artigianato<br />
tessile hanno una altrettanto lunga<br />
tradizionale.<br />
ARTIGIANATO TESSILE<br />
DI VILLAMASSARGIA<br />
materiali adoperati sono la lana di<br />
pecora, il cotone ed il lino. Fra le<br />
tecniche di lavorazione si ricordano<br />
quella ad acini o pibionis (la tessitrice<br />
forma dei grani in rilievo che fanno<br />
risaltare i decori), quella a su sceràu<br />
(la tessitura contemporanea <strong>del</strong>la tela<br />
e <strong>del</strong>la decorazione) e quella a su pei<br />
(che utilizza due spole di lana: una si<br />
mantiene per tutto il manufatto e forma<br />
il colore di fondo; l’altra , di volta<br />
in volta di colore diverso, forma una<br />
striscia con varie geometrie).<br />
Continua la <strong>del</strong>usione per gli appassionati<br />
di motocross <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> e di tutta la<br />
Sardegna. Ormai è ufficiale: non ci sarà<br />
l’appuntamento di fine stagione con la presenza<br />
di alcuni tra i protagonisti mondiali<br />
<strong>del</strong>la MX1 e MX2, presso l’Arena Cross<br />
di Gonnesa.<br />
Infatti, come già successo per la prova di<br />
campionato, assegnata dalla Federazione<br />
al Moto Club MCM Gonnesa ma svoltasi a<br />
Villacidro a causa <strong>del</strong>l’inagibilità <strong>del</strong>l’impianto,<br />
i dirigenti si sono visti costretti ad<br />
accantonare anche quest’altro progetto organizzativo,<br />
che fino ad alcuni mesi fa aveva<br />
ricevuto, tramite un importante sponsor,<br />
la garanzia di avere la disponibilità di<br />
Michael Pichon e Joel Smets, protagonisti,<br />
per l’appunto, <strong>del</strong> Campionato Mondiale<br />
di motocross.<br />
“Una presenza altamente qualificata che<br />
avrebbe trainato anche altri specialisti<br />
nazionali, ha dichiarato il Presidente <strong>del</strong><br />
Motoclub gonnesino. Con una situazione<br />
<strong>del</strong> genere, in cui versa l’impianto, e la<br />
totale assenza di volontà <strong>del</strong>l’attuale Amministrazione,<br />
per quanto le compete nel<br />
trovare le adeguate soluzioni, ci sentiamo<br />
completamente snobbati e sommersi da<br />
un’insolente indifferenza oltre aver subito<br />
un notevole danno anche economico, in<br />
considerazione <strong>del</strong> nostro assetto dilettantistico<br />
e di fronte all’assoluto immobilismo<br />
si vedono svanire i nostri progetti e<br />
le relative ambizioni”.<br />
Certo che la perdita d’eventi di tale dimensione,<br />
in una zona che si sta rivelando<br />
carente d’iniziative, ma che esprime propositi<br />
interessanti in virtù <strong>del</strong>le numerose<br />
professionalità presenti, lascia il cosiddetto<br />
amaro in bocca.<br />
E’ importante ricordare che l’impianto di<br />
motocross di Gonnesa, da sempre il riferimento<br />
di questa specialità, aveva ormai<br />
raggiunto un ottimo livello e il Moto Club<br />
di Gonnesa era riuscito anche ad ottenere<br />
dalla competente Federazione l’omologazione<br />
di 1^ categoria: mancavano solo<br />
pochi dettagli per andare a regime. Però<br />
alcune circostanze, dettate da inesperienza<br />
e superficialità da parte di alcuni che hanno<br />
effettuato dei lavori impropri per una<br />
maldestra manutenzione, hanno provocato<br />
la fermata <strong>del</strong>l’impianto e la conseguente<br />
inagibilità sportiva.<br />
“E pensare che in questi ultimi anni, ha<br />
spiegato ancora il Presidente <strong>del</strong> Moto<br />
club di Gonnesa, grazie ad una consolidata<br />
collaborazione tra le società <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, si<br />
sono viste importanti e qualificate manifestazioni<br />
a livello nazionale, tant’è vero che<br />
per l’anno prossimo il Moto Club Iglesias<br />
ha ottenuto la possibilità di organizzare la<br />
prova italiana <strong>del</strong> campionato Europeo di<br />
Enduro e pertanto saremo tutti in prima<br />
fila per questo importante avvenimento.<br />
Questa è anche la conseguenza che altri attenti<br />
Amministratori hanno capito di dover<br />
valorizzare, abbinando il connubio sport e<br />
promozione turistica, il territorio. Ma evidentemente<br />
Gonnesa pensa ad altro”.<br />
GEOTUR DI IGLESIAS PROMUOVE<br />
UN CORSO D’ACCOMPAGNATORE<br />
NELLE ESCURSIONI MINERARIE<br />
La Geotur, società iglesiente che<br />
da anni svolge un qualificato ruolo<br />
nell’ambito <strong>del</strong>le proposte di visite<br />
guidate lungo i percorsi minerari ma<br />
non solo, ha promosso un corso per<br />
“accompagnatore escursionistico”.<br />
Lo scopo è quello di illustrare ai<br />
corsisti la situazione, e le potenzialità,<br />
<strong>del</strong>lo sviluppo e <strong>del</strong>le sue problematiche<br />
in relazione al ruolo <strong>del</strong>l’accompagnatore<br />
escursionistico,<br />
soprattutto nelle aree minerarie.<br />
Il corso, che si svolgerà in Iglesias<br />
nel mese di dicembre 2005, avrà la<br />
frequenza pomeridiana-serale per<br />
la durata di 20 ore suddivise in sette<br />
giornate. Ad esso potranno partecipare<br />
il massimo di 12 unità. Per<br />
informazioni: Tel. 0781.43137.
20<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Turismo<br />
DIBATTITO SUL TURISMO<br />
IL PAESE DEI DIVIETI<br />
Beppe Tassone<br />
Ricordo, come fosse ieri, un’assemblea<br />
al Liceo, oltre trent’anni fa: tanti ragazzi<br />
nell’aula magna, un po’ di fumo ed un<br />
enorme lenzuolo appeso al muro con su<br />
scritto: ”Vietato vietare”.<br />
Era l’epoca <strong>del</strong>la contestazione e tutti<br />
eravamo convinti che “l’immaginazione<br />
si sarebbe portata al potere” e che il<br />
maggio francese si sarebbe impadronito<br />
di tutta l’Europa.<br />
Di quei ”favolosi anni”, per dirla con<br />
Mario Capanna, restano alcune fotografie,<br />
tanti ricordi ed un eskimo nell’armadio<br />
conservato come si trattasse di<br />
una preziosa reliquia.<br />
Quel lenzuolo mi è tornato alla mente<br />
leggendo gli articoli che la stampa tedesca<br />
ha, nella scorsa estate, dedicato all’Italia,<br />
diventato il “Paese dei divieti”.<br />
In effetti, non vi é che l’imbarazzo <strong>del</strong>la<br />
scelta: no agli zoccoli in piazzetta, guai<br />
al gelato nel carruggio, niente cono nei<br />
negozi, guai alle magliette nel bu<strong>del</strong>lo<br />
e proibizione dei calzoncini sul passeggio.<br />
In spiaggia no alla sdraio in posizione<br />
diversa da quella decisa dal bagnino,<br />
stop alla palla, al ping pong, al panino<br />
non fornito dal bar <strong>del</strong>lo stabilimento ed<br />
alla bevanda in borsa termica.<br />
Si badi,<br />
non su tutto il territorio nazionale, ma<br />
qua e là, in virtù di ordinanze emesse<br />
da diverse (e competenti) autorità, tutte<br />
tese, certamente, a garantire il benessere<br />
ai villeggianti, ma altrettanto brave a<br />
creare una confusione incredibile nelle<br />
menti e nei comportamenti degli stranieri,<br />
non certo adusi ai nostri italianissimi<br />
sofismi.<br />
Così una turista finlandese (che di leggi<br />
italiane forse poco ne sapeva) avendo<br />
comprato un oggetto (sicuramente taroccato)<br />
da un venditore ambulante si<br />
è vista appioppare una mega multa e sicuramente<br />
ancora si starà chiedendo se<br />
è possibile che in una nazione europea<br />
si sanzioni chi acquista da un ambulante<br />
( che si deve a buona ragione reputare<br />
in regola) e non il solo venditore, se la<br />
merce è irregolare.<br />
Del resto chi ha un CB sa benissimo<br />
che, nel nostro <strong>del</strong>izioso Paese, quelli<br />
non omologati sono in libera vendita,<br />
ma non si possono utilizzare: allora<br />
perché n’è consentita la commercializzazione,<br />
si potrebbe chiedere la solita<br />
turista finlandese, rimasta scottata dall’ambulante<br />
non in regola<br />
Certo, tutto quanto fa parte <strong>del</strong> folclore<br />
italiano e molti turisti, tornati a casa,<br />
ne parleranno col sorriso sulle labbra,<br />
raccontando di avventure comiche <strong>del</strong>le<br />
quali sono stati malaugurati protagonisti<br />
sul tipo: ”Per continuare la passeggiata<br />
mi son dovuto togliere gli zoccoli<br />
e camminare a piedi nudi, peccato che<br />
non fosse proibito fumare in quel luogo<br />
così mi sono scottato i piedi…”.<br />
Già perché la località nella quale i mozziconi<br />
accesi erano interdetti era diversa<br />
da quella che impediva gli zoccoli…<br />
Forse il prossimo anno, con un miglior<br />
coordinamento si riuscirà anche a correlare<br />
le cose, magari prevedendo anche il<br />
gelato che non si scioglie e non gocciola<br />
sotto il sole ed i calzoncini che, come<br />
la gomma americana, si allungano o si<br />
accorciano a seconda <strong>del</strong> luogo ove ci<br />
si trova.<br />
Il fatto è che certi provvedimenti <strong>del</strong>le<br />
pubbliche amministrazioni, adottati, per<br />
carità, a fin di bene, ma scoordinati tra<br />
loro creano danni incredibili e fanno<br />
nascere il desiderio a molti di cambiare<br />
zona.<br />
Non a caso, anche sulla stampa italiana,<br />
sono apparsi articoli, sempre più preoccupanti,<br />
sul fatto che in Italia sia in atto una<br />
sorta di processo autolesionistico, destinato<br />
a creare danni incredibili sotto il profilo<br />
<strong>del</strong>l’affluenza e quindi <strong>del</strong>la ricchezza<br />
prodotta.<br />
Un turismo vecchio e stanco, è stato definito<br />
sul quotidiano torinese “La Stampa”,<br />
che rischia, anche nei luoghi più<br />
frequentati, di non dimostrarsi all’altezza<br />
<strong>del</strong>la situazione: stabilimenti balneari che<br />
aprono alle sette <strong>del</strong> mattino, ma chiudono<br />
alle diciannove, inagibilità notturna <strong>del</strong>le<br />
spiagge, poca innovazione, incapacità a<br />
creare nuove attrazioni.<br />
L’immagine che ne viene fuori è quella<br />
di un sistema sclerotizzato ed anche<br />
arteriosclerotico, incapace di adeguarsi,<br />
convinto che sia sufficiente un poco di<br />
sole per attirare i flussi ed anche per<br />
convincerli a tornare l’anno successivo,<br />
senza alcun fenomeno di destagionalizzazione<br />
e senza alcuna capacità di percorrere<br />
vie nuove.<br />
Lo dimostra l’incaponimento con il quale<br />
ci si scaglia, in alcune località, contro<br />
l’unico fenomeno turistico in contro tendenza,<br />
quello dei camper: divieti invece di<br />
aree, multe invece che promozione.<br />
Intanto la Croazia va…ed anche la Spagna,<br />
la Turchia, la Grecia: piangere sul<br />
latte versato serve a poco occorre una<br />
sterzata forte, nel mondo imprenditoriale<br />
come il quello amministrativo.<br />
Ormai è chiaro che le persone hanno<br />
cambiato atteggiamento, che le modifiche<br />
sociologiche che si sono registrate<br />
sono forti ed irreversibili, che è necessario<br />
“dare spazio all’immaginazione” prima di<br />
essere travolti dai fatti.<br />
Nel maggio francese i giovani ritmavano<br />
un “Ce n’est que un debut…”, è meglio<br />
tenerne conto prima che le gelaterie<br />
rimangano vuote non tanto per il fatto<br />
che è vietato dare una leccata al cono<br />
mentre si passeggia, ma perché…si è<br />
andati a passeggiare da qualche altra<br />
parte!<br />
LETTERA IN REDAZIONE<br />
“Le Cinque Parole”<br />
Opera Umanitari fondata da fratel Vincenzo RE<br />
Associazione di Volontariato<br />
per l’Adozione a Distanza e la<br />
Solidarietà Sociale. O.N.L.U.S.<br />
Iscritta al n° 942 <strong>del</strong> Registro<br />
Regionale <strong>del</strong> Volontariato Organizzato<br />
<strong>del</strong>la Regione Autonoma<br />
<strong>del</strong>la Sardegna dal 01/01/2001<br />
Egregio Direttore, a nome <strong>del</strong>l’Associazione<br />
che rappresento,<br />
la ringrazio per l’accoglienza che<br />
ha voluto dedicarci sul suo organo<br />
d’informazione <strong>del</strong>la nostra<br />
Provincia.<br />
Il 2005 rappresenta per noi il decimo<br />
anno dalla nostra ufficializzazione<br />
ed il quindicesimo dalla<br />
effettiva nascita voluta dal nostro<br />
amatissimo padre Vincenzo Re,<br />
missionario in Argentina per 40<br />
lunghi anni , che ha voluto continuare<br />
la sua opera umanitaria<br />
“a distanza” nonostante il forzato<br />
allontanamento dall’amatissima<br />
seconda patria.<br />
Oggi, dopo la sua morte avvenuta<br />
nell’Aprile <strong>del</strong> 1998, continuiamo<br />
nell’opera. Col nostro impegno<br />
e volontà siamo riusciti a<br />
concretizzare ciò che ci eravamo<br />
proposti di raggiungere: rendere<br />
l’Associazione un concreto sostegno<br />
non solo all’infanzia ma<br />
anche alla famiglia. In Argentina,<br />
a Claypole, la cittadina dove ha<br />
sede la nostra sede staccata, non<br />
ci limitiamo ad assistere quotidianamente<br />
i piccoli adottati. La<br />
realtà che esprimiamo è diventata<br />
quella di un bambino e <strong>del</strong>la<br />
sua famiglia sempre più presenti<br />
nella nostra struttura durante tutto<br />
l’anno. Tutto ciò è stato possibile<br />
grazie alla bontà e disponibilità<br />
dei tantissimi padrini e<br />
madrine, al nostro impegno qui<br />
a Carbonia ed a quello in loco a<br />
Claypole.<br />
Non ci limitiamo più alla distribuzione<br />
di beni di primaria necessità<br />
ogni qualvolta inviavamo<br />
le rimesse in denaro (ogni due<br />
mesi), oggi le famiglie possono<br />
rivolgersi alla nostra sede, ogni<br />
qualvolta abbiano una necessità.<br />
Le visite mediche preventive, per<br />
tanti bambini e genitori, come<br />
pure l’approvvigionamento di<br />
medicinali ed interventi medici<br />
specialistici, sono ormai una costante,<br />
sollevando in tal modo le<br />
famiglie da un elevatissimo costo<br />
rappresentato in Argentina dal<br />
Servizio Sanitario.<br />
Siamo riusciti, con grande fatica<br />
ed impegno, nell’educazione<br />
alla famiglia sia dei genitori che<br />
dei propri figli, consideriamo un<br />
successo vedere tutta la famiglia,<br />
padre compreso, partecipare attivamente<br />
alla vita associativa a<br />
Claypole, discutere con entrambi<br />
i genitori dei loro figli e <strong>del</strong>le svariate<br />
problematiche famigliari,<br />
trovando spesso soluzioni idonee<br />
per dar loro un concreto aiuto.<br />
Un esempio concreto di impegno,<br />
comprensione e valutazione<br />
di pressanti esigenze, lo abbiamo<br />
riscontrato quando si sono<br />
dovute realizzare alcune abitazioni<br />
per famiglie con estrema<br />
difficoltà a vivere in fatiscenti<br />
baracche di lamiera e cartone. In<br />
quelle occasioni, discutendo con<br />
diverse famiglie locali, siamo<br />
riusciti a far valutare la diversità<br />
<strong>del</strong>le esigenze che si presentavano,<br />
come pure la priorità da dare<br />
agli interventi. Quelle case sono<br />
state edificate e consegnate con<br />
l’assenso di tante altre famiglie<br />
bisognose e, nel lavoro di costruzione,<br />
siamo riusciti ad impegnare<br />
tantissimi padri di famiglia<br />
con i figli più grandi, come pure<br />
abbiamo impegnato le madri e le<br />
figlie a mantenere costantemente<br />
l’abitazione in condizioni degne<br />
per pulizia ed ordine.<br />
Queste per noi sono grandi conquiste<br />
che vanno ad aggiungersi<br />
al quotidiano aiuto <strong>del</strong>la mensa,<br />
allo stagionale cambio <strong>del</strong> vestiario<br />
e <strong>del</strong>le calzature, alla fornitura<br />
di libri di testo scolastici,<br />
quaderni, penne matite e giochi<br />
per l’infanzia.<br />
Le assicuriamo che il nostro lavoro<br />
sta continuando e continuerà<br />
in modo costante e qualificato,<br />
cercando sempre di utilizzare<br />
l’impegno economico di tanti padrini,<br />
madrine e persone sconosciute<br />
che con la loro fiducia, ci<br />
hanno <strong>del</strong>egato a tradurlo in reale<br />
aiuto umanitario.<br />
Al termine di questa breve nota<br />
voglio ricordare il nostro impegno<br />
locale verso tantissime famiglie<br />
indigenti presenti in città. Tale<br />
impegno viene portato avanti con<br />
la nostra sezione denominata “Il<br />
Bisogno Nascosto”. Per creare<br />
questa struttura, anch’essa voluta<br />
da fratel Vincenzo Re che sempre<br />
diceva “non guardate solo a distanza,<br />
ma anche molto più vicino<br />
di quanto voi pensate esistono<br />
casi che hanno bisogno d’aiuto”,<br />
ci siamo dotati di adeguati locali,<br />
di apparecchiature per lo stoccaggio<br />
dei generi alimentari sia<br />
a lunga che breve conservazione,<br />
di locale per il deposito di vestiario.<br />
Con questa struttura assistiamo<br />
circa 90 famiglie dal punto di<br />
vista alimentare, <strong>del</strong> vestiario e<br />
dei medicinali. In questo nostro<br />
impegno ci serviamo <strong>del</strong> banco<br />
Alimentare Regionale, <strong>del</strong> banco<br />
Farmaceutico e <strong>del</strong>le tantissime<br />
offerte che provengono spesso<br />
anonimamente alla nostra sede.<br />
Non dimentichiamo, inoltre, il<br />
costante aiuto che ci viene dal<br />
nostro Comune tramite l’Assessorato<br />
responsabile.<br />
Prima di salutarla la informo che<br />
nello scorso mese di Settembre<br />
si è provveduto al rinnovo <strong>del</strong>le<br />
cariche sociali. Il nuovo gruppo<br />
dirigente è formato da Pietro<br />
Gemmo SALIU Presidente,<br />
Marco SELVAGGIO Segretario,<br />
Paola LICHERI consigliere, Silvana<br />
ABIS, Marianna MANCO-<br />
NI e Mafalda PASELLA sono le<br />
responsabili <strong>del</strong> Bisogno Nascosto.<br />
Ringraziandola per la cortesia e<br />
disponibilità prestataci cordialmente<br />
la saluto.<br />
Pietro Saliu<br />
PROFICUO ACCORDO SARDEGNA-SPAGNA<br />
PER GLI EVENTI DI NATURA CULTURALE<br />
Un accordo per promuovere<br />
scambi culturali nel Mediterraneo,<br />
attraverso l’organizzazione<br />
di eventi dedicati all’arte contemporanea,<br />
al design, alla grafica,<br />
al cinema e alla musica, è stato<br />
siglato nelle scorse settimane tra<br />
Sardegna e Catalogna.<br />
L’Assessore regionale <strong>del</strong>la Pubblica<br />
Istruzione, Beni Culturali,<br />
Informazione, Spettacolo, Sport,<br />
Elisabetta Pilia, e Caterina Mieras,<br />
Assessore <strong>del</strong>la Cultura <strong>del</strong>la<br />
Catalogna, si sono impegnate ad<br />
avviare il progetto in occasione<br />
<strong>del</strong>l’incontro che si è tenuto ad<br />
Alghero per l’inaugurazione <strong>del</strong>la<br />
mostra sull’Architettura rurale<br />
nei territori di Vallespir, Garrotxa,<br />
Solsonés e Alghero. “Dopo esserci<br />
confrontate sulle politiche culturali<br />
portate avanti nelle rispettive<br />
Regioni, ha spiegato l’Assessore<br />
CARBONIA<br />
INTERVENTI URBANIZZAZIONE<br />
QUARTIERE “SA PERDA BIANCA”<br />
Il Comune di Carbonia ha ottenuto un<br />
prestito di 120 mila euro dalla Cassa<br />
Depositi e Prestiti per la sistemazione<br />
<strong>del</strong>la strada d’accesso <strong>del</strong>la lottizzazione<br />
“Sa Perda Bianca”, nota come Carbonia<br />
2. Con il prestito il Comune ha ottenuto<br />
le risorse finanziarie necessarie per iniziare<br />
a realizzare, partendo dalle strade,<br />
le opere di urbanizzazione <strong>del</strong> popoloso<br />
quartiere.<br />
“L’intervento diretto <strong>del</strong> Comune, per<br />
l’esecuzione <strong>del</strong>le opere, ha spiegato il<br />
Sindaco Salvatore Cherchi, si è reso necessaria<br />
per l’inerzia e l’inadempienza<br />
<strong>del</strong>la cooperativa cui spettava, in base alla<br />
convenzione stipulata col Comune, la realizzazione<br />
<strong>del</strong>le opere. Il Comune si è trovato<br />
costretto ad intervenire, per risolvere<br />
i gravi problemi lamentati da numerose<br />
Pilia, ci siamo trovate d’accordo<br />
sull’esigenza di stimolare la circolazione<br />
di cultura e il confronto di<br />
idee nel Mediterraneo, anche nella<br />
prospettiva <strong>del</strong>la creazione di una<br />
macroregione mediterranea, che<br />
abbia una sua autonomia e un<br />
peso decisionale nelle politiche<br />
<strong>del</strong>l’Unione europea”.<br />
Elisabetta Pilia e Caterina Mieras<br />
hanno deciso di predisporre<br />
un calendario di eventi culturali<br />
da organizzare in Sardegna e in<br />
Catalogna, che coinvolgeranno il<br />
mondo <strong>del</strong>l’arte contemporanea,<br />
<strong>del</strong> design e <strong>del</strong>la grafica, oltre a<br />
quello <strong>del</strong> cinema e <strong>del</strong>la musica.<br />
A breve l’Assessore Pilia andrà a<br />
Barcellona per definire le date <strong>del</strong>le<br />
iniziative.<br />
famiglie, sostituendosi alla cooperativa<br />
inadempiente e anticipando i fondi per<br />
coprire i costi <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong>le<br />
opere. Insieme all’iter burocratico per<br />
l’ottenimento <strong>del</strong> prestito, si perfezioneranno<br />
le procedure per la riscossione<br />
<strong>del</strong>la fideiussione, versata dai soci <strong>del</strong>la<br />
cooperativa, che dovrà coprire le spese<br />
anticipate dal Comune”.
Cultura<br />
TANTA VOGLIA DI CULTURA E DI TEATRO<br />
CARBONIA IN UNA NUOVA DIMENSIONE<br />
Carbonia - Anfiteatro Monte Sirai<br />
Il suo lavoro è stato il bancone<br />
tipografico, ma la sua passione è<br />
sempre stata la musica. Ebbene,<br />
tanta passione, nelle scorse settimane<br />
e grazie al fotografo Giancarlo<br />
Leo, si è materializzata in una mostra<br />
fotografica, nel cui ambito sono<br />
state ricostruite le tappe <strong>del</strong> maestro<br />
Battista Casteggio, allievo <strong>del</strong>l’indimenticato<br />
Rosolino Ferrara di cui<br />
Casteggio ha ereditato la professione<br />
e la passione musicale. Rosolino<br />
Ferrara era infatti il titolare <strong>del</strong>la<br />
storica tipografia iglesiente, ma anch’esso<br />
con la passione <strong>del</strong>la musica,<br />
tant’è che per lungo tempo era<br />
stato persino direttore <strong>del</strong>la banda<br />
cittadina “Giuseppe Verdi”. Battista<br />
Casteggio, banconiere tipografo,<br />
non solo nel tempo successe in<br />
tipografia a Rosolino Ferrara, ma<br />
percorse pari pari le stesse tappe<br />
musicali <strong>del</strong> suo maestro. Lo strumento<br />
prediletto è sempre stato la<br />
“cornetta in sì bemolle” con la quale<br />
Mai come in questi ultimi<br />
tempi Carbonia si è dimostrata<br />
attenta e partecipe a momenti<br />
culturali. La riapertura<br />
<strong>del</strong> Teatro Centrale ha dato<br />
il maggior stimolo verso la<br />
prosa e i concerti, ma non di<br />
meno sono stati gli appuntamenti<br />
con le arti visive (collettive<br />
o singole), tra i quali<br />
alcuni di respiro nazionale<br />
come quello ancora in essere<br />
dei “Macchiaioli”.<br />
Vale la pena ricordare il ricco<br />
cartellone estivo, con concerti,<br />
rappresentazioni teatrali e<br />
serate dedicate alla poesia, nel<br />
suggestivo scenario di Monte<br />
Sirai. In contemporanea, nelle<br />
sale espositive <strong>del</strong>la Torre Civica<br />
sono andate avanti alcune<br />
mostre d’arte pittorica e di<br />
fotografie storiche che hanno,<br />
forse per la prima volta per dimensione,<br />
attratto anche turisti<br />
<strong>del</strong>l’hinterland.<br />
Gli appuntamenti con la cultura<br />
sono andati avanti con<br />
un interessante programma<br />
di presentazione di libri (“Incontri<br />
letterari”), alla presenza<br />
degli autori; quindi con alcuni<br />
appuntamenti dedicati ai più<br />
giovani.<br />
Ma il momento clou <strong>del</strong>la stagione<br />
culturale carboniense<br />
è appena iniziata. Tre i filoni<br />
che si vanno intrecciando e<br />
che stanno portando, ogni volta,<br />
centinaia di spettatori dentro<br />
il Teatro Centrale.<br />
Il primo riguarda il “Circuito<br />
di danza” proposto dall’Associazione<br />
Enti Locali per lo<br />
Spettacolo.<br />
La seconda proposta è<br />
“Un’Isola di musica” con ben<br />
otto concerti lirici (vocalestrumentale)<br />
organizzati, in<br />
collaborazione coi Comuni<br />
di Carbonia, Tempio e Nuoro,<br />
dal Teatro Lirico di Cagliari, la<br />
cui programmazione, iniziata<br />
il 19 ottobre scorso, si concluderà<br />
il 12 maggio 2006.<br />
Il terzo grande appuntamento<br />
è con la prosa. La stagione<br />
2005-2006 ha preso avvio il<br />
15 novembre scorso e si concluderà<br />
il 12 aprile 2006. Quest’anno,<br />
al Teatro Centrale di<br />
Carbonia approderanno grandi<br />
nomi come Mario Scaccia,<br />
Marcello Batoli, Stefano Randisi,<br />
Cesare Saliu, Lucrezia<br />
Lante <strong>del</strong>la Rovere e Rocco<br />
Papaleo, Lella Costa, Paolo<br />
Quattrini e Maurizio Micheli.<br />
Purtroppo, come avvenuto<br />
l’anno scorso, la corsa agli<br />
abbonamenti selezionerà il<br />
fortunato pubblico che avrà<br />
accesso alle singole rappresentazioni.<br />
Questo è il limite degli spazi<br />
esistenti nell’intera Provincia<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> dove<br />
alcun’altra sala è in grado di<br />
Alessandro Carta<br />
spaziava sul resto <strong>del</strong> corpo bandistico.<br />
Tanta era la passione che per un certo<br />
periodo Battista Casteggio, sobbarcandosi<br />
il disagio <strong>del</strong> viaggio,<br />
suonò, come cornetta solista, nella<br />
banda musicale di Cagliari. Ma poi<br />
rientrò ad Iglesias dove divenne<br />
Direttore <strong>del</strong>la banda “Giuseppe<br />
Verdi”.<br />
Furono schiere di giovani allievi che<br />
dettero nuovo incoraggiamento musicale<br />
a Casteggio, per il quale orari<br />
e giorni <strong>del</strong>la settimana non contavano,<br />
se c’era di mezzo la banda<br />
musicale.<br />
Fu addirittura il compianto parroco<br />
di Portoscuso don Giannino Valdes<br />
che lo pregò di mettere in piedi anche<br />
nella cittadina balneare una banda<br />
musicale. Nel giro di un anno anche<br />
la banda musicale di Portoscuso<br />
fu una realtà, grazie all’abnegazione<br />
e alla direzione <strong>del</strong> maestro Battista<br />
Casteggio.<br />
Sergio Rombi<br />
ospitare compagnie di prosa<br />
al pari di Carbonia. Malgrado<br />
i limiti fisici degli spazi dove<br />
poter proporre appuntamenti<br />
culturali di maggiore respiro,<br />
emerge evidente che la gente<br />
ha voglia di immergersi nella<br />
prosa, nei concerti e in quant’altro<br />
sia capace di migliorare<br />
la personale sensibilità verso<br />
la cultura in generale. Potrebbe<br />
essere questo un segno dal<br />
quale partire per sensibilizzare<br />
anche i giovani con qualcosa<br />
di meno effimero.<br />
“Nonostante i gravi tagli operati<br />
da Stato e Regione, ha<br />
spiegato il Sindaco di Carbonia<br />
Salvatore Cherchi, il Cedac,<br />
Circuito Teatrale che vede<br />
l’associazione di 15 Comuni<br />
sardi, continua a garantire<br />
spettacoli di altissimo livello<br />
a costi contenuti, proponendo<br />
a Carbonia, per il terzo anno<br />
consecutivo, un cartellone di<br />
spettacoli che il Comune non<br />
avrebbe potuto acquistare singolarmente.<br />
Le preoccupazioni<br />
però sono tante e l’Amministrazione<br />
comunale si è fatta<br />
promotrice di un documento,<br />
inviato alla Regione, per chiedere<br />
la salvaguardia di circuiti<br />
come il Cedac che permettono<br />
la circolazione di iniziative<br />
culturali di spessore, secondo<br />
standard ottimali di qualità e<br />
prezzo”.<br />
Carbonia Teatro Centrale<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
21<br />
INTESA REGIONE-CONFERENZA EPISCOPALE<br />
PER LA SALVAGUARDIA DEI BENI CULTURALI<br />
Rinsaldare e rafforzare la<br />
collaborazione tra la Regione<br />
e la Conferenza Episcopale<br />
sarda perché il patrimonio<br />
architettonico, artistico,<br />
librario e storico di proprietà<br />
ecclesiastica sia pienamente<br />
integrato nelle iniziative di<br />
salvaguardia e valorizzazione<br />
dei beni culturali in Sardegna.<br />
Con questo obiettivo<br />
l’Assessore regionale dei<br />
Beni Culturali, Elisabetta<br />
Pilia, ha convocato la Commissione<br />
paritetica sui beni<br />
culturali formata da Regione<br />
Sardegna e Conferenza<br />
ecclesiastica sarda, da lei<br />
presieduta come stabilito nel<br />
protocollo d’intesa sottoscritto<br />
nel 1999. Erano presenti<br />
monsignor Antioco Piseddu,<br />
Presidente <strong>del</strong>la Consulta regionale<br />
per i Beni Culturali<br />
ecclesiastici <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
il vicepresidente don Leone<br />
Porru e il segretario don<br />
Francesco Tamponi e il dirigente<br />
<strong>del</strong>l’Assessorato Beni<br />
Culturali, Antonina Scanu.<br />
Dall’incontro è emersa la<br />
necessità di una revisione urgente<br />
<strong>del</strong> protocollo d’intesa<br />
regionale <strong>del</strong> ‘99 per adeguarlo<br />
alla nuova intesa che,<br />
a livello nazionale, è stata<br />
concordata dal Ministero per<br />
I SESSANT’ANNI IN MUSICA DI BATTISTA CASTEGGIO<br />
SPACCATO CULTURALE DELLA VECCHIA IGLESIAS<br />
i Beni e le Attività culturali e<br />
dal cardinale Camillo Ruini,<br />
Presidente <strong>del</strong>la Conferenza<br />
Episcopale italiana, e firmata<br />
il 26 gennaio 2005. Si è deciso<br />
di istituire un gruppo di<br />
lavoro formato da 4 persone<br />
(2 in rappresentanza <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
Beni Culturali e 2<br />
<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale<br />
sarda) che entro il 1° dicembre<br />
dovrà predisporre una<br />
nuova bozza <strong>del</strong>l’intesa.<br />
Il nuovo protocollo d’intesa<br />
servirà a ridefinire le funzioni<br />
<strong>del</strong>la Commissione paritetica,<br />
che finora si era riunita<br />
solo una volta. Su indicazione<br />
<strong>del</strong>l’Assessore Pilia,<br />
d’ora in avanti dovrà essere<br />
invece fissato un calendario<br />
di incontri sui progetti di<br />
collaborazione, necessari per<br />
favorire la valorizzazione <strong>del</strong><br />
patrimonio ecclesiastico regionale<br />
e la sua integrazione<br />
nel sistema regionale dei musei<br />
e <strong>del</strong>le biblioteche.<br />
w w w . g a z z e t -<br />
t a d e l s u l c i s . i t<br />
0781 675289 - 333 6077645<br />
Portoscuso - M. Battista Casteggio con la Banda Cittadina
22<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
Cultura<br />
L’ANGELO DI MARIA GABRIELLA ARU<br />
CHE ASSISTE E CONSIGLIA UN GIOVANE<br />
Massimo Carta<br />
La figura <strong>del</strong>l’Angelo custode, o<br />
Spirito guida come viene chiamato<br />
in certi ambienti, rappresenta<br />
nell’immaginario collettivo<br />
una sorta di “salvagente”, al<br />
quale raramente si rivolge una<br />
qualche attenzione, né tanto<br />
meno una preghiera. Sembra<br />
sia caduta di moda. Solo in rari<br />
casi, quando una mano esterna<br />
ed invisibile solleva dall’imminente<br />
ed improvviso pericolo,<br />
si pensa che il proprio Angelo<br />
custode abbia fatto scudo. Eppure<br />
c’è anche chi non crede<br />
alla presenza reale <strong>del</strong> proprio<br />
Spirito guida.<br />
Certamente non è il caso di Maria<br />
Gabriella Aru, la quale non<br />
solo ne è testimone quotidiana,<br />
ma ad esso ha dedicato un<br />
libro-romanzo “Oltre quel portone…Mebaithel”.<br />
Il libro tratta<br />
<strong>del</strong>l’avventura di un adolescente,<br />
Michael, di 15 anni. “Il<br />
ragazzo è uno dei tanti presenti<br />
nella società attuale, espressione<br />
dei più consueti stereotipi<br />
comportamentali. A seguito di<br />
un incidente, Michael vive nell’aldilà.<br />
Tutta l’avventura risente<br />
di “Verità” teologiche in cui<br />
l’autrice crede profondamente.<br />
Di fatto, comunque, nel romanzo<br />
si riscontrano valori universalmente<br />
accettati che vanno<br />
oltre il singolo credo religioso.<br />
Michael, nel suo viaggio, è<br />
TESTIMONI DI UNA COMUNE RADICE<br />
A R T I S T I S A R D I E M I G R A T I<br />
Artisti di fama come Delitala,<br />
Nivola, Sironi e Sassu o Biasi,<br />
Ciusa, Dessy, Figari, Floris con<br />
tanti altri hanno rappresentato e<br />
proposto con talento l’immagine<br />
<strong>del</strong>la Sardegna. Determinante e<br />
significativo e anche l’apporto e<br />
ruolo -d’infaticata attività artistica<br />
spesso abbinata al normale impegno<br />
lavorativo- svolto dagli innumerevoli<br />
artisti sardi emigrati che<br />
hanno operato ed operano tutt’ora<br />
fuori dall’Isola; figure che su disterru<br />
ha arricchito di contatti, di<br />
nuove esperienze creative e che<br />
considerano la Sardegna come<br />
luogo d’ideale ritorno in cui attingere,<br />
dal profondo dei sentimenti,<br />
valori e tracce-memorie identitarie.<br />
Le segnalazioni, che brevemente<br />
si propongono, sono tratte<br />
dalle numerose pubblicazioni curate<br />
dal critico e già direttore di<br />
un periodico d’arte e letteratura<br />
Gavino Colòmo Era, nativo di Illorai<br />
vive a Firenze fin dal 1964,<br />
e dalla conoscenza diretta di artisti<br />
sardi attivi in Lombardia. Il<br />
nuorese Graziano Capra, da circa<br />
un quarantennio in Australia a<br />
Sydney, ha sempre lavorato nel<br />
settore edilizio, come artigiano<br />
specializzato, coltivando l’istintiva<br />
passione per la pittura e scultura.<br />
Ora, raggiunta l’età <strong>del</strong>la<br />
pensione, si dedica intensamente<br />
a una produzione artistica più<br />
ampia e a tutto campo che spazia<br />
dall’intaglio agli affreschi, dai<br />
murales alle sculture in cemento;<br />
e, ancora lavorazioni in ceramica<br />
o maschere de “su carrasegare de<br />
Mamujada”. Tutta l’opera <strong>del</strong> Capra<br />
ha un’esclusiva fonte ispiratrice:<br />
la Sardegna nella tradizione<br />
artigianale. Custodisce una mira<br />
e un sogno: realizzare a Sydney<br />
un museo etnografico <strong>del</strong>la cultura<br />
popolare sarda. Altro corregionale<br />
operante sempre in Australia<br />
è il dorgalese Francesco Loi, apprezzato<br />
ceramista, che nel segno<br />
di una continuità locale-familiare<br />
crea e decora oggetti artistici con<br />
una tecnica e genuinità naif. Conosciuto<br />
a un vasto pubblico, per<br />
le frequenti mostre e l’attenzione<br />
<strong>del</strong>la stampa locale, vive e lavora<br />
a Brunswick di Melbourne dove<br />
svolge anche una stimolante attività<br />
didattica in alcuni colleges<br />
australiani. Emigrato in Oceania<br />
dal 1969, dopo aver frequentato<br />
l’Istituto Professionale per l’Industria<br />
e Artigianato. A Spa, in<br />
Belgio, svolge attivita di pittore,<br />
incisore e disegnatore Fortunato<br />
Agus. Con originalissimo stile,<br />
difficile da inserire in una determinata<br />
corrente, s’ispira a soggetti<br />
sardi e alla sua Ussana; piccolo<br />
centro agricolo <strong>del</strong> Campidano di<br />
Cagliari (territorio riccamente coltivato<br />
a vigneti e agrumeti) dove<br />
è vissuto fino al 1970. Nel curriculum<br />
artistico di Agus numerose<br />
mostre personali e collettive in<br />
prestigiose sedi come Cagliari,<br />
Roma, Firenze, Liegi, Bruxelles,<br />
Namur e naturalmente nella città<br />
termale di Spa. Sempre in Belgio,<br />
a Quaregnon, fino a qualche<br />
anno fa è vissuto l’artista Remo<br />
Pintus. Originario di Cortoghiana,<br />
nel <strong>Sulcis</strong>, con diploma alla<br />
Scuola per minatori di Carbonia.<br />
Giovane ventenne -era il 1958-<br />
ha seguito il padre già emigrato<br />
e da autodidatta si è dedicato al<br />
bassorilievo, la pittura e scultura.<br />
Significativi i lavori in ceramica.<br />
Di pari passo, e con successo, si<br />
è imposto nell’attività lavorativa:<br />
ha avviato un’azienda che conta<br />
venti dipendenti. Frequenti le mostre<br />
a Parigi e Bruxelles con sue<br />
opere presenti in enti pubblici e al<br />
Museo <strong>del</strong>le Belle Arti di Mons.<br />
Poco prima di morire aveva convertito<br />
un’ex struttura mineraria in<br />
galleria d’arte e centro culturale a<br />
disposizione degli artisti europei.<br />
Altra storia artistica e di emigrazione<br />
belga è quella <strong>del</strong> pittore<br />
Mario Piras, nato a Villacidro, e<br />
con studi all’Accademia di Belle<br />
Cristoforo Puddu<br />
Arti di Charleroi. Creativamente<br />
attivo è assai noto in tutto il Belgio<br />
per le qualificate partecipazioni<br />
a collettive; diversi e prestigiosi<br />
i riconoscimenti ricevuti in Italia e<br />
in Germania Federale. La critica<br />
ufficiale evidenzia i suoi paesaggi<br />
“con prospettive profonde” e “i<br />
colori luminosi, dolci, tranquilli”<br />
dai quali “traspare la sua nostalgia<br />
per il tempo passato”. La Francia,<br />
terra di grandi fermenti artistici e<br />
culla <strong>del</strong>l’arte moderna, è invece<br />
il luogo d’emigrazione, dal 1961,<br />
di Albino Martis da Sarrock. Duri<br />
anni di lavoro iniziale in fonderia<br />
fino al passaggio naturale all’attività<br />
edile con la costituzione<br />
di un’impresa. Pervenuto all’età<br />
<strong>del</strong>la pensione realizza il sogno<br />
di una vita: dedicarsi alla scultura.<br />
Martis, che scolpisce su marmo,<br />
pietra e legno, ha rappresentato,<br />
con armoniose opere, personalità<br />
di grande attualità come Madre<br />
Teresa da Calcutta e Giovanni<br />
Paolo II. Un pregevole busto scultoreo<br />
di Grazia Deledda è custodito<br />
al circolo culturale sardo “Città<br />
di Nora” di Sedan. Martis vive a<br />
Deville ed espone con risultati<br />
favorevoli di critica e pubblico in<br />
varie località francesi Sempre nel<br />
Benelux, nella città olandese di<br />
Groningen, vive e lavora il sassarese<br />
Antonio Giuseppe Sassu che,<br />
con fervore e calore naif, rappresenta<br />
pittoricamente il suo reale e<br />
genuino legame con la Sardegna.<br />
I suoi dipinti sono largamente conosciuti<br />
e considerati nell’Isola e<br />
in Olanda. Sassu, dipendente <strong>del</strong>le<br />
ferrovie olandesi dopo un’iniziale<br />
esperienza nell’industria tessile,<br />
oltre alla pittura coltiva la scrittura:<br />
è sensibile poeta in olandese,<br />
italiano e in limba. A Groningen,<br />
nota sede universitaria, vive una<br />
vivace comunità sarda e vi è attivo<br />
il sodalizio “Gennargentu”. Tra<br />
gli artisti sardi in Italia segnaliamo<br />
Maria Aurora Pintore, domiciliata<br />
a Basiglio (MI) nel quartiere di<br />
accompagnato dal suo Angelo<br />
custode, Mebaithel, che diventa<br />
il personaggio che guida il ragazzo<br />
a conoscere se stesso e il<br />
mondo, in maniera sempre più<br />
profonda e consapevole. Mebaithel,<br />
offre a Michael alcuni<br />
importanti strumenti di discernimento<br />
<strong>del</strong>la realtà”.<br />
Così, in quella dimensione di<br />
“aldilà”, Michael capisce che<br />
“il male ha tante facce: una siringa<br />
piena di roba, che ti fa<br />
stare taaanto bene. La sigaretta,<br />
il denaro! Tante piccole e grandi<br />
schiavitù! Sono tante, e sono<br />
subdole, le facce <strong>del</strong> male!”.<br />
Al contrario, nell’”aldilà” “ i<br />
pensieri sono puri, spurgati di<br />
ogni pregiudizio umano, perché<br />
la via <strong>del</strong> bene è obbligata. Così<br />
“le anime hanno una conoscenza<br />
perfettibile, ma non ancora<br />
perfetta. Non come gli uomini,<br />
che vorrebbero il bene e fanno<br />
il male”.<br />
Alla luce di questo discernimento,<br />
o nuova dimensione,<br />
Michael, dopo un’iniziale diffidenza<br />
verso l’Angelo Mebaithel,<br />
comincia a riflettere.<br />
“Quante cose inutili ho fatto. E<br />
solo quando si riflette ci si rende<br />
conto da quante cose inutili<br />
si dipende…Un diversivo per<br />
passare la serata, come il fumo<br />
di cannabis in altri momenti,<br />
per godere degli eccessi di una<br />
fugace emozione”. Michael,<br />
grazie al suo Angelo custode,<br />
comincia ad imparare “che la<br />
realtà non è sempre solo quella<br />
che vedi con gli occhi mortali,<br />
ma va anche oltre la percezione<br />
sensibile”.<br />
Ma il romanzo di Maria Gabriella<br />
Aru assume maggiore<br />
dimensione nel momento in<br />
cui, sempre accompagnato dal<br />
suo Angelo, Michael si trova ad<br />
assistere, sempre dalla posizione<br />
di “aldilà”, a riti cruenti satanici,<br />
durante i quali il dissacramento<br />
<strong>del</strong>la vita naturale, <strong>del</strong>la<br />
morale, <strong>del</strong>la morte stessa si<br />
livella ed assume la dimensione<br />
luciferina.<br />
Quest’ultima parte rappresenta<br />
un passaggio assai forte e la<br />
stessa lettura presuppone maturità<br />
cognitiva per poter assimilare<br />
i concetti espressi.<br />
Per l’autrice <strong>del</strong> libro, l’intero<br />
racconto assume riprova <strong>del</strong>la<br />
sua Fede, peraltro vissuta in<br />
costante testimonianza in famiglia<br />
e sul posto di lavoro. “Oltre<br />
quel portone…Mebaithel” se<br />
apparentemente può sembrare<br />
agile e facile da leggere, nel<br />
contempo induce alla riflessione.<br />
E’ sempre consigliabile, con<br />
l’Angelo a fianco.<br />
Milano Tre. E’ nata ad Asmara<br />
da padre originario di Bonorva.<br />
Dopo un’infanzia in Eritrea, ha<br />
vissuto la giovinezza in Campania<br />
e dal 1963, a seguito <strong>del</strong> marito<br />
ingegnere di una multinazionale,<br />
una trentennale permanenza in<br />
Arabia Saudita. Autodidatta, opera<br />
principalmente all’interno <strong>del</strong>la<br />
pittorica surrealista. Nel segno<br />
d’immagini fantastiche-contradditorie,<br />
che spaziano in un mondo<br />
tra sogno e realtà, rappresenta e<br />
riesce ad esprimere verità, valori<br />
e contenuti profondamente umani<br />
ed universali. Caratteristica, e<br />
sostenuta da tonalità equilibrate,<br />
l’armonia <strong>del</strong>le forme-figure, il<br />
dinamismo e l’energia pulsante di<br />
istintiva originalità fanno <strong>del</strong>le sue<br />
opere dei rari e singolari “capolavori”.<br />
Numerosi i riconoscimenti<br />
e primi premi conseguiti essenzialmente,<br />
a partire dal 1969, nel<br />
mondo arabo (Arabia Saudita:<br />
Dhahran Art e Ras Tanura Art)<br />
e in Italia. Mostre personali a<br />
Dhahran Theater (Arabia Saudita),<br />
Parma, Ferrara, Milano e<br />
Basiglio. E ancora collettive in<br />
Arabia Saudita, in Italia (Parma,<br />
Milano, Sanremo, Caserta,<br />
ecc.), in Spagna (Marbella e Cadiz)<br />
e Francia (Parigi e Chantilly);<br />
manifestazioni sempre supportate<br />
dal sostegno di critica,<br />
pubblico e stampa specializzata.<br />
In questa carrellata, sono stati<br />
indicati solo alcuni artisti simbolo<br />
<strong>del</strong>l’emigrazione sarda, ma<br />
tanti altri meritano l’attenzione<br />
e la conoscenza di significative<br />
storie personali ed artistiche.<br />
Avanziamo la proposta: che la<br />
Regione Sardegna si faccia promotrice<br />
di una mostra collettiva,<br />
che veda riuniti e protagonisti i<br />
nostri artisti emigrati nei cinque<br />
continenti. D’altronde è questo<br />
il desiderio anche di Roberto<br />
Cocco, figlio di genitori sardi in<br />
Perù ad Arequipa, che sogna di<br />
esporre le sue opere da scultore<br />
nell’amata madre Sardegna.<br />
IL RICORDO DI BRUNO PIVA<br />
Bruno Piva<br />
Tra i più giovani il nome di Bruno<br />
Piva non era familiare. Certamente<br />
lo era tra coloro che, soprattutto<br />
in Iglesias, hanno avuto a che<br />
fare col mondo imprenditoriale di<br />
cui Bruno Piva era un ragioniere<br />
commercialista. In Sardegna era<br />
arrivato ai primi degli anni Settanta<br />
ed assunse da subito la direzione<br />
amministrativa <strong>del</strong>l’allora Comsal<br />
di Portovesme.<br />
Fu una parentesi, dalla quale si<br />
distaccò per dare avvio ad uno<br />
studio di consulenze che seguì<br />
fino a qualche mese fa, allorché<br />
lo stato di salute cominciava a<br />
diventare sempre più cagionevole,<br />
di fronte al quale anche la sua<br />
forte fibra si è arresa.<br />
Era stato Bruno Piva a varare la<br />
società di consulenza commerciale<br />
Saccif, con uffici ad Iglesias<br />
e Narcao. Negli anni più recenti<br />
era stato persino incaricato di rimettere<br />
ordine in qualche società<br />
operante nell’area industriale di<br />
Iglesias, sulla quale ha avuto la<br />
meglio la serrata, per la pesantezza<br />
gestionale che era andata<br />
aumentando negli anni. Fe<strong>del</strong>e al<br />
suo ideale politico, in una circostanza<br />
fu anche candidato a Sindaco<br />
<strong>del</strong> Comune di Iglesias.<br />
Fin dai primi anni di vita di<br />
“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”, Bruno<br />
Piva fu un convinto sostenitore<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa editoriale ed in<br />
qualche momento non mancò<br />
di collaborare con suoi scritti,<br />
sempre arguti e attuali. L’Editore,<br />
il Direttore e la Redazione di<br />
“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” nel ricordare<br />
l’amico Bruno, sono vicini<br />
ai familiari.<br />
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Cultura<br />
IGLESIAS<br />
LA “MONUMENTALITÀ” DEL CAMPOSANTO CITTADINO<br />
NEL PREZIOSO LIBRO SCRITTO DA FRANCESCO CHERCHI<br />
Francesco Cherchi<br />
Le ragioni <strong>del</strong>la “monumentalità”<br />
<strong>del</strong> cimitero di Iglesias adesso ci<br />
sono tutte, e forse anche di più.<br />
Più che un libro, quello scritto da<br />
Francesco Cherchi (“All’ombra<br />
de’ cipressi…” edit. Aipsa), sembra<br />
una vera e propria raccolta documentale<br />
sul cimitero cittadino di<br />
Iglesias che, pur ricco di arte funeraria<br />
legata ad illustri personaggi<br />
<strong>del</strong>la Iglesias “metà Ottocento”,<br />
non ha avuto finora quel meritato<br />
riconoscimento di “Camposanto<br />
monumentale” forse perché non<br />
ubicato in una grande città.<br />
Eppure la Soprintendente ai Beni<br />
Architettonici, Artistici e Storici<br />
Lucia Siddi, nel presentare il volume<br />
di Francesco Cherchi, non<br />
ha esitato di definire il cimitero<br />
di Iglesias “un museo all’aperto”<br />
per la qualità <strong>del</strong>l’arte ivi presente<br />
e che trova in Giuseppe Sartorio<br />
la massima espressione artistica<br />
scultorea.<br />
“Questo cimitero, ha spiegato Lucia<br />
Siddi, oltre la qualità <strong>del</strong>l’arte<br />
impressa nei singoli monumenti,<br />
offre uno spaccato <strong>del</strong>la società<br />
iglesiente da metà Ottocento e<br />
fino agli anni Venti <strong>del</strong> Novecento.<br />
Più che un cimitero di morti è un<br />
luogo per vivi. Perché è possibile<br />
leggervi, attraverso i messaggi che<br />
arrivano dai monumenti funerari,<br />
ceto sociale, moda e costumi,<br />
fede, esemplarità di vita, professione,<br />
impegno sociale. Peccato<br />
che molti di questi monumenti<br />
stiano andando in rovina, perché<br />
meriterebbero maggiore attenzione<br />
e cura, ma non solo da parte<br />
<strong>del</strong>le istituzioni”.<br />
Il messaggio lanciato da Francesco<br />
Cherchi, attraverso il libro<br />
“All’ombra de’ cipressi…”, è stato<br />
raccolto da centinaia di concittadini<br />
che hanno letteralmente gremito<br />
la sala <strong>del</strong>l’Archivio Storico<br />
(malgrado la riprovevole usanza<br />
iglesiente di programmare più<br />
manifestazioni al medesimo orario<br />
<strong>del</strong> medesimo fine settimana)<br />
dove è avvenuta la presentazione.<br />
Onore al merito, oltre che <strong>del</strong>l’autore,<br />
anche <strong>del</strong>la Aipsa Edizioni<br />
rappresentata per l’occasione da<br />
Maria Baldussi.<br />
Il Comune, invece, è stato rappresentato<br />
dall’Assessore <strong>del</strong>la<br />
Cultura Cinzia Guaita la quale ha<br />
fatto proprio il messaggio <strong>del</strong> libro<br />
che, oltre il richiamo ad una <strong>del</strong>le<br />
tante pagine culturali legate al passato<br />
di Iglesias, ha convenuto sulla<br />
necessità che “si faccia qualcosa<br />
perché il Camposanto venga classificato<br />
monumentale ed assuma<br />
il carattere “museale” per le tante<br />
opere d’arte in esso conservate”.<br />
Tra l’altro, il libro in argomento<br />
ripercorre, col supporto dei<br />
documenti d’archivio e con la<br />
pubblicazione di una rarissima<br />
fotografia di Giuseppe Sartorio,<br />
quella che è stata la genesi e la<br />
storia successiva alla nascita <strong>del</strong><br />
Camposanto iglesiente che, visto<br />
con la medesima luce <strong>del</strong>l’auto-<br />
Massimo Carta<br />
re <strong>del</strong> libro, diventa un autentico<br />
“museo all’aperto”, ma non solo<br />
per i cittadini <strong>del</strong> posto.<br />
“Attraverso un ricchissimo repertorio<br />
fotografico (le immagini<br />
sono quasi 250), scrive nella presentazione<br />
il giornalista Roberto<br />
Cherchi, l’autore squaderna dinanzi<br />
a noi particolari che spesso<br />
sfuggono anche all’occhio più<br />
attento. Ma, soprattutto, la puntuale<br />
ricostruzione degli epitaffi<br />
sulle lapidi, molti dei quali ormai<br />
sono di ardua se non impossibile<br />
decifrazione a causa <strong>del</strong>l’edacità<br />
<strong>del</strong> tempo e <strong>del</strong>l’incuria degli<br />
uomini, fa di questo libro un prezioso<br />
strumento di memoria. Quei<br />
nomi, quelle date, quelle frasi<br />
scolpiti sul marmo o sulla pietra<br />
dagli scalpellini ci restituiscono,<br />
oggi ad oltre un secolo di distanza,<br />
l’immagine <strong>del</strong>l’Iglesias borghese<br />
d’inizio Novecento”. “All’ombra<br />
dei cipressi, c’è davvero la nostra<br />
storia, quella collettiva e quella individuale.<br />
Ci sono le nostre gioie e<br />
i nostri dolori, le nostre speranze e<br />
le nostre <strong>del</strong>usioni, il nostro orgoglio<br />
e le nostre miserie, la nostra<br />
ragione e la nostra fede”.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>326</strong> <strong>del</strong> 25 Novembre 2005<br />
23<br />
CONCORSI PUBBLICI<br />
a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />
Iglesias - Presentazione libro Cherchi<br />
CAMPOSANTO PIENO D’OPERE D’ARTE<br />
NON CLASSIFICATO “MONUMENTALE”<br />
Talvolta anche i defunti parlano,<br />
non solo alle coscienze di quanti<br />
sono sopravvissuti. Né il loro parlare<br />
è rivolto al singolo che cerchi<br />
di rapportarsi con la memoria, i<br />
quali fenomeni diventano ogni<br />
giorno oggetto di studi paranormali.<br />
Talvolta, invece, i morti<br />
parlano, sia pure con un linguaggio<br />
silenzioso tale da non essere<br />
percepito dai sensi, attraverso il<br />
messaggio lasciato all’esterno <strong>del</strong>la<br />
definitiva dimora, nella quale<br />
parenti e amici hanno deciso di far<br />
riposare le inanimate spoglie.<br />
Così capita che i defunti <strong>del</strong> cimitero<br />
monumentale di Iglesias<br />
riescano a parlare di storia, di<br />
miniere, di economia cittadina, di<br />
momenti tragici e persino di vita<br />
associativa. Ovviamente è un discorso<br />
che essi fanno a quanti, nel<br />
render loro visita, esprimono attraverso<br />
i messaggi che compaiono<br />
sulle lapidi, obelischi, cippi o<br />
colonne.<br />
Si tratta di autentiche opere d’arte<br />
funebre, che attualizzano la storia<br />
cittadina e dei suoi personaggi<br />
più importanti, i quali hanno voluto<br />
lasciare una traccia <strong>del</strong> loro<br />
passaggio anche dopo la morte.<br />
Il cimitero di Iglesias è pieno di<br />
queste testimonianze. Per buona<br />
parte detti monumenti funebri<br />
appartengono a personaggi che<br />
in qualche maniera legarono il<br />
proprio nome a quello <strong>del</strong>le fiorenti<br />
miniere locali, oppure alla<br />
vita sociale e politica <strong>del</strong>la città.<br />
Tra questi non sono pochi coloro<br />
che, provenienti da fuori Sardegna,<br />
hanno vissuto in Iglesias ed in<br />
questa città sono stati sepolti. Così<br />
Boldetti, Posthoff, Enrile, Gerini,<br />
Pelle ecc.<br />
Diversi di questi monumenti risultano<br />
realizzati dall’artista Giuseppe<br />
Sartorio (o da allievi <strong>del</strong>la sua<br />
scuola frequentanti i laboratori),<br />
uno scultore proveniente dal Piemonte,<br />
la cui fama non si stabilì<br />
solo in Iglesias, ma in Piemonte, a<br />
Roma ed in altre località. In Sardegna<br />
addirittura impiantò due laboratori<br />
(Cagliari e Sassari) dove<br />
si presume lavorassero allievi,<br />
certamente autori di diversi lavori<br />
attribuiti al loro maestro Giuseppe<br />
Sartorio.<br />
Nel cimitero monumentale di Iglesias<br />
sono 65 i monumenti firmati<br />
da Sartorio (secondo Francesco<br />
Cherchi in Iglesias ve ne sarebbero<br />
altri cinque (fuori <strong>del</strong> camposanto),<br />
così pure a Cagliari, Oristano,<br />
Ozieri, Cuglieri, Buggerru. Numerosi<br />
sono anche i monumenti<br />
funebri realizzati da Sartorio fuori<br />
<strong>del</strong>l’Isola.
Via Su Pranu, 12<br />
09010 Santadi (CA)<br />
tel. 0781.950127<br />
fax 0781.950012<br />
www.cantinasantadi.it