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Report Centro 2007 - Centro Regionale Veneto Fibrosi Cistica

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AZIENDA OSPEDALIERA<br />

DI VERONA<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> - Regione <strong>Veneto</strong><br />

Relazione annuale delle attività<br />

<strong>2007</strong><br />

a cura di<br />

BM. Assael, Direttore del <strong>Centro</strong><br />

P. Iansa, E. Pintani - Servizio Informatica<br />

Questo testo è pubblico. Il contenuto è accessibile e scaricabile attraverso il sito web<br />

www.cfcverona.it<br />

I dati riportati possono essere citati come appartenenti al Database cfcverona, <strong>2007</strong>.<br />

Non sono disponibili versioni cartacee oltre a quelle direttamente inviate dal <strong>Centro</strong>.


Indice<br />

Aspetti generali e organizzativi 5<br />

Attività assistenziale 7<br />

Struttura semplice funzionale di pediatria 7<br />

Programma pazienti adulti 8<br />

<strong>Centro</strong> per diagnosi complesse di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> 9<br />

Servizio di consulenza genetica 10<br />

Ambulatorio di gastroenterologia 11<br />

Programma adolescenti 11<br />

Servizio di fisioterapia 11<br />

Servizio di psicologia 12<br />

Servizio di assistenza sociale 13<br />

Servizio infermieristico 14<br />

Servizio di fisiopatologia respiratoria 15<br />

Programma trapianto 16<br />

Ambulatorio Discinesia ciliare primitiva 17<br />

Ambulatorio Sindrome di Shwachman 17<br />

Servizio informatica 17<br />

Ricerca clinica 19<br />

Ricerca sperimentale 20<br />

Centri di supporto 21<br />

Treviso 21<br />

Finanziamenti 22<br />

Pubblicazioni del <strong>Centro</strong> anno <strong>2007</strong> 23<br />

Dichiarazione di possibili conflitti di interesse 25<br />

Allegati 27<br />

Approccio multimediale allo screening del portatore di FC: un progetto pilota 29<br />

Sviluppo di approcci innovativi per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC): valutazione<br />

funzionale della proteina Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Transmembrane Conductance<br />

Regulator (CFTR) 33<br />

Progetto triennale per la promozione di un programma di sviluppo della<br />

ricerca clinica <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, Azienda Ospedaliera di Verona 38<br />

Dati del <strong>Centro</strong> 41<br />

3


Aspetti generali e organizzativi<br />

Struttura organizzativa e organigramma<br />

L’organizzazione generale del <strong>Centro</strong> ha vissuto una profonda trasformazione nel corso del <strong>2007</strong><br />

con l’avvio della ristrutturazione che ha comportato come prima tappa lo spostamento del<br />

Laboratorio di Patologia Molecolare. Quest’anno ha visto il consolidamento di vecchi programmi e<br />

l’avviamento di progetti che caratterizzeranno l’attività del <strong>Centro</strong> nel prossimo futuro.<br />

L’organigramma del <strong>Centro</strong> è riportato nella Figura 1.<br />

ORGANIGRAMMA FUNZIONALE DEL CENTRO<br />

DIRETTORE<br />

S ER VIZ IO INFO RM ATICA<br />

SEGRETERIA<br />

R.Q.<br />

SER VIZI DI<br />

AS SISTENZ A<br />

AMBULATORIO<br />

•Generale<br />

• Severi e<br />

trapiantati<br />

•Metabolismo<br />

RICOVERO<br />

•Generale<br />

• Severi e<br />

trapiantati<br />

•Metabolismo<br />

SER VIZI DI<br />

ASSISTENZ A AD<br />

ELE VATA<br />

SPECIALIZZAZIONE<br />

CONSULENZA<br />

GENETICA<br />

GAS TR O ENTERO LO GIA<br />

PSICOLOGIA CLINICA<br />

SERVIZI DI<br />

AS SISTENZ A<br />

NON MEDICA<br />

ASSISTENZA<br />

SOCIALE<br />

SERVIZIO<br />

FISIOTERAPIA<br />

SERVIZIO<br />

STRUMENTI<br />

SER VIZI<br />

LAB. FISIOPAT.<br />

RESPIRATORIA E<br />

TEST DEL<br />

SUDORE<br />

BRONCOSCOPIA<br />

PEDIATRICA<br />

MISURAZIONE<br />

POTENZIALI<br />

NASALI<br />

MALATTIE<br />

RAR E<br />

SINDROME DI<br />

SHWACHMAN<br />

DISCINESIA<br />

CILIARE<br />

SERVIZI<br />

REGIONALI<br />

DIAGNOSI E<br />

AS SISTENZ A<br />

SCREENING<br />

NEONATALE<br />

N.A.D.P.<br />

UNITA’ SEMPLICE<br />

FUNZIONALE DI PEDIATRIA<br />

DIETOLOGIA<br />

RICOVERO<br />

DH<br />

Figura 1<br />

Assistenza e ricerca clinica. Dal punto di vista assistenziale i due principali progetti degli ultimi<br />

anni, Progetto Trapianto e Progetto Pediatrico, sono oramai da considerarsi consolidati. Da una<br />

parte, il <strong>Centro</strong> di Verona è il più attivo nel contesto italiano in quanto a iscrizione di pazienti in<br />

lista trapianto e collabora con diversi Centri Chirurgici. Dall’altra, i risultati ottenuti in termini di<br />

miglioramento della qualità assistenziale dei pazienti nella fascia 0-14 anni giustificano i forti<br />

investimenti organizzativi degli ultimi anni.<br />

Complessivamente, è certo che il livello della qualità assistenziale rimane elevato e per certi versi<br />

migliore. I dati riportati in questo documento indicano chiaramente che gli standard qualitativi<br />

raggiunti sono paragonabili ai migliori livelli riportati in letteratura. Il <strong>Centro</strong> di Verona risponde<br />

pienamente ai criteri previsti dalla legge 548 del 23 dicembre 1993 che istituiva i Centri di<br />

Riferimento <strong>Regionale</strong> e ne stabiliva i compiti e si caratterizza per una presa in carico complessiva<br />

del paziente, per la continuità con un programma di screening neonatale e di diagnosi molecolare,<br />

per l’assistenza attraverso programmi speciali per il controllo della malattia nelle sue fasi iniziali e<br />

nelle sue fasi più gravi. Molto resta da fare, ma questo richiederà, soprattutto, un forte<br />

investimento in termini logistici, in parte legato alla ristrutturazione in corso.<br />

<strong>Centro</strong> pediatrico e <strong>Centro</strong> adulti. Le scelte organizzative si sono dimostrate giuste e apprezzate<br />

dai pazienti e dai loro familiari. Ora si tratta di dare una più precisa organizzazione con autonomia<br />

di obiettivi al <strong>Centro</strong> adulti che segue il maggior numero di pazienti e richiede il maggior impegno<br />

di risorse.<br />

5


Progetto adolescenti. Si va formalizzando un ambulatorio dedicato e con continuità assistenziale<br />

per gli adolescenti per favorire il passaggio dall’ambulatorio pediatrico all’ambulatorio adulti.<br />

Questo nella convinzione che questa particolare età rappresenti un momento cruciale<br />

nell’evoluzione della storia clinica della malattia.<br />

<strong>Centro</strong> per la diagnosi di forme atipiche. Questo <strong>Centro</strong>, unico in Italia e fra i pochi in Europa, è<br />

oramai operativo e offre la possibilità di diagnosi di terzo livello a tutti i pazienti italiani e ai Centri<br />

Regionali che ne facciano richiesta. Esso fa parte del network europeo e il <strong>Centro</strong> si adopera per il<br />

suo riconoscimento da parte nel network americano. Questo <strong>Centro</strong> si dedica ora all’introduzione di<br />

nuove metodologie diagnostiche.<br />

Laboratorio di Patologia Molecolare. Il Laboratorio di Patologia Molecolare è ora accolto in una<br />

nuova struttura dedicata nell’ambito del Laboratorio Centrale dell’ospedale. Il Laboratorio di<br />

Patologia Molecolare diventa parte integrante dell’Azienda Ospedaliera superando una situazione<br />

anomala per la quale il <strong>Centro</strong> doveva eseguire gli esami diagnostici e le analisi legate allo screening<br />

neonatale e alla diagnostica molecolare. Ora il <strong>Centro</strong> può dedicare risorse a nuovi programmi di<br />

crescita e sviluppo, mentre tutta la diagnostica di routine viene garantita o coperta dall’Azienda<br />

Ospedaliera. Sono stati garantiti processi comuni fra <strong>Centro</strong> e Laboratorio di Patologia Molecolare<br />

e il <strong>Centro</strong> mantiene le sue prerogative di controllo dei processi diagnostici e della banca del DNA.<br />

Ricerca clinica. Ancora scarsa è la capacità del <strong>Centro</strong> di condurre ricerca clinica e questo<br />

rappresenta senza dubbio uno dei punti deboli che va urgentemente superato. Si sottolinea la<br />

necessità di sviluppare un progetto di ampio respiro con obiettivo primario di introdurre nuove<br />

terapie. Cruciale sarà riuscire a far parte della rete di Centri Europei per la ricerca clinica della<br />

Società Europea di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

Ricerca sperimentale. Lo spostamento del Laboratorio di Patologia Molecolare non ha ridotto la<br />

capacità del <strong>Centro</strong> di condurre autonomamente ricerca sperimentale. Tuttavia, bisogna<br />

riconoscere che nell’ambito di una struttura ospedaliera non è semplice condurre programmi<br />

complessi e sofisticati di ricerca sperimentale, né questo è l’obiettivo istituzionale di un’Azienda<br />

Ospedaliera. Perciò il <strong>Centro</strong> di Verona procederà gradualmente a localizzare proprie risorse<br />

nell’ambito di Istituti di Ricerca con progetti collaborativi che renderanno più razionale l’uso del<br />

proprio patrimonio di mezzi, operatori e conoscenze. Questa scelta strategica permetterà la<br />

massima flessibilità nei programmi di ricerca.<br />

Informatizzazione. L’informatizzazione continua a costituire un punto di forza del <strong>Centro</strong> e ad<br />

essa sono destinate importanti risorse nella convinzione che rappresenti un vantaggio in termini<br />

clinici e assistenziali, oltre che una notevole opportunità per la ricerca e la valutazione delle<br />

pratiche cliniche.<br />

Sviluppo di progetti collaborativi. Negli ultimi anni il <strong>Centro</strong> di Verona ha scelto di partecipare a<br />

progetti comuni con gruppi nazionali o internazionali di eccellenza. Questa strada viene<br />

confermata e rappresenta un punto di forte qualificazione delle nostre attività. Nel corso del <strong>2007</strong> si<br />

sono mantenute e sviluppate collaborazioni con i Centri di Rotterdam, Chapel Hill, Toronto,<br />

Sidney. Sono stati pubblicati vari lavori scientifici con questi gruppi e il <strong>Centro</strong> di Verona è oggi il<br />

primo in Italia per partecipazione a progetti collaborativi internazionali.<br />

6


Attività assistenziale<br />

I dati del <strong>Centro</strong> sono riassunti nelle figure e nelle tabelle allegate.<br />

Sostanzialmente si osserva che la numerosità dei pazienti continua a crescere, figure 2-3, malgrado<br />

la riduzione dei nuovi nati affetti da <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> in <strong>Veneto</strong> e a una tendenziale riduzione di casi<br />

provenienti da altre Regioni, con esclusione della Lombardia (Figure 3-4). La forte riduzione di<br />

pazienti provenienti dalla Regione Puglia rappresenta il risultato di uno sforzo di collaborazione e<br />

di consulenza a distanza che ha portato allo sviluppo del Servizio di Supporto di Cerignola che ora<br />

è in grado di ridurre la migrazione di pazienti.<br />

Prosegue la tendenza all’aumento dei pazienti adulti con forte crescita percentuale dei pazienti di<br />

oltre 35 anni (Fig. 5).<br />

Si conferma anche la tendenza alla diminuita incidenza di nuovi nati con <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> nel<br />

<strong>Veneto</strong>, già da noi segnalata, compensata da un aumento di diagnosi negli adulti (Fig. 6).<br />

Prosegue anche la tendenza al miglioramento complessivo delle condizioni cliniche. Considerando,<br />

infatti, come indicatore principale, la funzione respiratoria si osserva che la maggioranza dei<br />

pazienti presenta valori nella norma (FEV superiore a 70) mentre solo un piccolo gruppo (il 5%<br />

circa) presenta valori indicativi di malattia grave (FEV


Restano i casi problematici con manifestazioni gravi di malattia fin dalla prima infanzia, ma a<br />

questi bambini viene oggi offerta la prospettiva del trapianto polmonare in età pediatrica che ha<br />

dato risultati buoni oramai valutabili con un’osservazione pluriennale.<br />

Il <strong>Centro</strong> di Verona ha fatto la scelta di investire ulteriormente nel controllo della malattia del<br />

bambino nella convinzione che la prevenzione e l’intervento precoce di questi anni cambieranno<br />

del tutto lo spettro di malattia che dovrà essere curato fra 10-20 anni. Gli obiettivi di oggi sono di<br />

concentrarsi su aspetti meno appariscenti della malattia che possono però finire per acquisire<br />

importanza nell’età adulta.<br />

Attività clinica<br />

La casistica attualmente comprende tutti i pazienti nati dopo il primo gennaio 1996 con <strong>Fibrosi</strong><br />

<strong>Cistica</strong> e patologie assimilabili (gastroenterologiche e pneumologiche), in proiezione si può stimare<br />

che nel 2012 la struttura seguirà 300 pazienti in età pediatrica (0-18 anni) (Fig. 10).<br />

Valutazione della qualità delle cure. Obiettivi primari della presa in carico precoce del bambino<br />

con <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> sono quelli di garantire una crescita normale e di escludere la colonizzazione<br />

cronica da patogeni respiratori che influenzano negativamente il decorso della malattia. I dati<br />

relativi a crescita e colonizzazione cronica da Pseudomonas aeruginosa possono essere considerati<br />

importante parametro di confronto fra diversi Centri e della qualità delle cure.<br />

I pazienti cronicamente colonizzati da P. aeruginosa, nell’età 0-10 anni, sono il 10% (Figure 11-13).<br />

Attività di trapianto pediatrico. Seppure in rari casi la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> può avere un decorso molto<br />

grave fin dai primi anni di vita. Il <strong>Centro</strong> ha intrapreso una collaborazione con il <strong>Centro</strong> Trapianti<br />

di Padova e quello di Bergamo per sviluppare un programma di trapianto di polmone pediatrico.<br />

Fino ad oggi sono stati trapiantati 17 pazienti in età pediatrica (1-18 anni). I risultati a breve<br />

termine possono essere giudicati positivamente sia sul piano del successo chirurgico che del<br />

miglioramento della qualità di vita. Il <strong>Centro</strong> di Verona proseguirà nella politica di iscrizione in<br />

lista di pazienti pediatrici nella convinzione che questo rappresenti una strada utile, anche se i dati<br />

a lungo termine restano da valutare.<br />

Progetti 2008<br />

Nel 2008 si prevede di continuare gli studi collaborativi in corso e di dare inizio a due nuovi studi:<br />

– Valutazione della TAC spirale a basso dosaggio radiante ed alta risoluzione del torace<br />

mirata alla individuazione precoce delle complicanze subcliniche (studio collaborativo con<br />

l’Erasmus Medical Center, Rotterdam).<br />

– Valutazione dell’efficacia di una supplementazione nutrizionale con DHA, acido grasso<br />

della famiglia omega-3 carente nella <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. (Studio collaborativo con il prof Galli,<br />

Università degli studi di Milano e Istituto di Patologia Generale dell’Università di Verona).<br />

– Valutazione dell’efficacia dell’inalazione del Dnase (pulmozyme) con un nuovo<br />

apparecchio aerosolico adattato e personalizzato per ogni singolo paziente (studio<br />

collaborativo con l’Erasmus Medical Center Rotterdam).<br />

– Studio ecografico del contenuto minerale dell’osso per identificare alterazioni precoci del<br />

metabolismo dell’osso prima e durante lo sviluppo puberale (studio collaborativo e<br />

preliminare con la Clinica Pediatrica, Università di Verona).<br />

Programma pazienti adulti<br />

I pazienti adulti rappresentano la maggior parte della casistica seguita dal <strong>Centro</strong>. Per essi il <strong>Centro</strong><br />

di Verona dispone di cinque medici, cinque fisioterapiste oltre che dei Servizi di Psicologia clinica e<br />

Assistenza sociale condivisi con l’Ambulatorio Pediatrico.<br />

8


L’organizzazione di un vero e proprio <strong>Centro</strong> Adulti con metodologie, risorse, obiettivi clinicoassistenziali<br />

e di ricerca clinica rappresenta uno scopo non più procrastinabile. Ma restano difficili<br />

problemi logistici e soprattutto resta aperto il reperimento di nuove risorse.<br />

Il <strong>Centro</strong> Adulti dovrà porsi vari problemi: prendere in carico i pazienti provenienti<br />

dall’ambulatorio adolescenti, migliorare la prognosi della malattia, migliorare i programmi di<br />

separazione di pazienti con infezioni a rischio, individuare forme di terapia compatibili con<br />

l’attività lavorativa, mettere in atto forme di aiuto alla programmazione familiare e di assistenza<br />

sociale, individuare precocemente i pazienti che potranno necessitare di trapianto, programmare<br />

attività specifiche di riabilitazione.<br />

Sarà necessario ottenere il riconoscimento da parte della Regione <strong>Veneto</strong> delle risorse umane e<br />

logistiche necessarie a questo ambizioso progetto.<br />

Programma pazienti con espressione grave di malattia<br />

Con questo obiettivo si è proceduto a:<br />

valutazione periodica dei pazienti: con cadenza semestrale si procede ad un’analisi del database del<br />

<strong>Centro</strong> allo scopo di mantenere un aggiornamento periodico dei pazienti che vengono suddiìvisi in<br />

tre livelli di gravità (Scheda Periodica di Monitoraggio). Sulla base del report si identificano le<br />

specifiche esigenze assistenziali:<br />

• monitoraggio dei pazienti in ossigenoterapia e in ventilazione non invasiva domiciliare;<br />

• monitoraggio dei pazienti in lista d’attesa per trapianto polmonare e trapiantati<br />

Una considerazione a parte meritano i pazienti in età pediatrica, per i quali un attento<br />

monitoraggio ed un’appropriata valutazione clinica sono attuati in stretta collaborazione con il<br />

Servizio Pediatrico di questo <strong>Centro</strong>.<br />

Altri interventi riguardano la revisione delle linee guida di valutazione funzionale respiratoria e la<br />

revisione dei protocolli interni di fisioterapia/riabilitazione per il paziente severo.<br />

<strong>Centro</strong> per diagnosi complesse di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Responsabili Carlo Castellani, Paola Melotti<br />

Questo progetto riveste grande importanza per il nostro <strong>Centro</strong> dato che ci permetterà di entrare<br />

nella rete europea e americana per lo studio di nuove metodiche per la diagnosi di forme<br />

complesse di malattia. Nato con il contributo dell’Associazione Veneta, il <strong>Centro</strong> per lo Studio<br />

Delle Forme Atipiche di Verona è ora il solo attivo in Italia.<br />

Lo studio dei potenziali nasali viene routinariamente eseguito dalla Dr.ssa Paola Melotti ed è<br />

offerto come diagnosi di terzo livello a tutti i pazienti italiani che ne facciano richiesta direttamente<br />

o attraverso un <strong>Centro</strong> regionale di riferimento.<br />

Questo progetto è condotto in collaborazione con:<br />

• Pamela Zeitlin, Johns Hopkins Hospital, Baltimore (USA);<br />

• Linda Ellis, Sick Children Hospital, Toronto (Canada);<br />

• European Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Diagnostic Network (European Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Society);<br />

• Ing. Cinzia Matricciani, ADI Instruments, Roma.<br />

Progetti 2008<br />

Sviluppo di approcci innovativi per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC): valutazione funzionale della proteina<br />

Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Transmembrane Conductance Regulator (CFTR)<br />

Recentemente è stata dimostrata la presenza della proteina CFTR in vari tipi cellulari. Il progetto si<br />

propone di mettere a punto di una procedura per misurare direttamente l’attività del canale CFTR<br />

con metodiche non invasive. Una volta validato, questo metodo comporterebbe notevoli vantaggi<br />

pratici e offrirebbe una ulteriore possibilità di inquadrare casi atipici, particolarmente in età<br />

9


pediatrica. Potrebbe anche rappresentare un sistema per lo studio di farmaci attivi sul difetto di<br />

base, in vitro ed ex vivo.<br />

Il <strong>Centro</strong> si propone di sviluppare nuovi metodi diagnostici per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> in collaborazione<br />

con il Dr. Claudio Sorio del Dipartimento di Patologia Sez. di Patologia Generale Università di<br />

Verona e con il Prof. Mario Buffelli Università di Verona.<br />

CFTR Mutation Study<br />

Studio collaborativo con CF Foundation per identificare quali tra le più di 1500 mutazioni del gene<br />

della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> causano effettivamente malattia, e quali sono invece varianti innocue.<br />

Servizio di Screening neonatale<br />

Responsabile Carlo Castellani<br />

Servizio clinico per lo Screening Neonatale della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> in <strong>Veneto</strong> e Trentino-Alto Adige. Si<br />

occupa dell’interpretazione dei dati forniti dal Laboratorio, dei contatti con i punti nascita, dei<br />

richiami dei neonati sospetti, della diagnosi in età neonatale. Il Servizio è cronologicamente il<br />

primo in Europa e opera ininterrottamente dal 1973.<br />

Progetti 2008<br />

Organizzazione Consensus Conference Europea su Best Practice Guidelines sullo Screening<br />

Neonatale per <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Trenta esperti da tutto il mondo parteciperanno a questo meeting, che si terrà in marzo sul Lago di<br />

Garda.<br />

Collaborazione con il programma di Screening Neonatale per <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> dello stato<br />

dell’Ontario, in Canada<br />

Consulenza esterna per la messa in atto del programma regionale di screening, in un’area di<br />

10.000.000 di abitanti.<br />

Servizio di consulenza genetica<br />

Responsabili Carlo Castellani e Paola Melotti<br />

All’interno del <strong>Centro</strong> è operativo dal Giugno 1989 il Servizio di Consulenza Genetica per <strong>Fibrosi</strong><br />

<strong>Cistica</strong>. Il Servizio è supportato dal Servizio di Patologia Molecolare del Laboratorio Analisi<br />

Chimico-Cliniche, dove dal 1991 vengono ricercate mutazioni del gene della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> per<br />

individuare affetti, portatori, e per diagnosi prenatali. In questi anni hanno ottenuto consulenza<br />

genetica circa 2500 persone.<br />

Grazie ad un grant assegnato dal Network Europeo EUROGENTEST, il Servizio di Consulenza<br />

Genetica del <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> ha sviluppato un programma interattivo per computer che<br />

fornisce informazioni sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, il rischio genetico ed il test per il portatore (indirizzo<br />

provvisorio: http://comex.presentation.it/). Il programma incoraggia gli utenti ad interagire<br />

chiedendo di rispondere a domande di controllo di apprendimento, scegliendo tra varie opzioni, e<br />

di gestire in maniera personalizzata i dati informativi forniti.<br />

Progetti 2008<br />

Il Servizio di consulenza genetica si propone ora di sperimentare questo progetto che viene esposto<br />

in dettaglio nella sezione Allegati (Allegato 1).<br />

Valutazione frequenza varianti rare del gene CFTR con analisi del gene con DHPLC<br />

10


Raccolta e valutazione dati, retrospettiva, in collaborazione con i Laboratori di Genetica Molecolare<br />

dell’Ospedale di Padova e della Fondazione Policlinico di Milano.<br />

Ambulatorio di gastroenterologia<br />

Responsabile Marco Cipolli<br />

L’ambulatorio offre supporto ai problemi gastroenterologici in <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

Segue i pazienti affetti da malattia celiaca con un programma di collaborazione con la Clinica<br />

Pediatrica dell’Università di Verona.<br />

Si occupa in maniera specifica di alcune malattie gastroenterologiche (pancreatici, MICI, etc.)<br />

all’interno di un gruppo collaborativo di cui fanno parte la Clinica Pediatrica, l’Istituto di<br />

Anatomia Patologica e l’Istituto di Radiologia dell’Università di Verona.<br />

Marco Cipolli è inoltre corresponsabile del Team Nutrizionale Pediatrico dell’Azienda Ospedaliera di<br />

Verona di cui fanno parte altri componenti del <strong>Centro</strong> FC.<br />

Programma adolescenti<br />

Responsabile Sonia Volpi<br />

Dal <strong>2007</strong> è stato implementato un ambulatorio dedicato al paziente adolescente (Responsabile<br />

Dr.ssa Sonia Volpi) che avrà come obiettivi specifici seguire il paziente in una fase delicata della<br />

crescita, aumentarne la consapevolezza e la capacità di autonomia delle cure, migliorare la fase di<br />

passaggio all’ambulatorio adulti.<br />

Servizio di fisioterapia<br />

Responsabile Chiara Tartali<br />

Il <strong>Centro</strong> dispone di un servizio di fisioterapia costituito da 7 operatrici, di cui una borsista.<br />

Oltre all’attività assistenziale il servizio si occupa di valutare programmi di riabilitazione, nuove<br />

modalità di terapia aerosolica.<br />

Nel corso del <strong>2007</strong> sono state valutate le modalità di trattamento con l’erogatore e-flow e<br />

l’introduzione della soluzione salina ad alta concentrazione.<br />

Nel corso del 2008 il Servizio sarà coinvolto in sperimentazioni cliniche di valutazione di nuovi<br />

farmaci come il denufosol, l’aztreonam lisinato, una nuova formulazione di Pulmozyme<br />

L’equipe fisioterapica ritiene prioritario mantenere interesse ed impegno in campo di ricerca<br />

riabilitativa. I temi da sviluppare sono: valutazione di nuove tecniche drenanti (Acapella, Vest),<br />

utilizzo di nuovi strumenti aerosolici con nuove modalità di trattamento farmacologico (soluzione<br />

salina ipertonica/e-Flow), le tecniche di drenaggio bronchiale per il neonato e l’età infantile,<br />

sviluppo della ventilazione non invasiva in ambito riabilitativo, i test da campo per la valutazione<br />

della performance fisica.<br />

Le attività formative interne proseguiranno ed è in corso di valutazione la fattibilità di<br />

accreditamento regionale. La Coordinatice proseguirà il Master per Coordinatori delle professioni<br />

sanitarie. È prevista la partecipazione ai Congressi Italiano ed Europeo <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. Proseguirà<br />

la collaborazione con il gruppo italiano fisioterapisti della Società Italiana <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (SIFC) ed<br />

il coinvolgimento con Fisioterapisti di Centri Europei e Internazionali per eventuali stage<br />

Attività scientifiche: partecipazione al Congresso Nazionale SIFC con una relazione su<br />

Applicazione di NIV nel paziente con <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>: discussione di un caso clinico.<br />

Attività didattica: tirocinio di studenti del terzo anno Corso di Laurea in Fisioterapia.<br />

Collaborazioni: con il gruppo italiano fisioterapisti <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> e con la SIFC: stesura di una<br />

brochure sull’attività fisica nel sito internet della SIFC.<br />

11


Servizio di psicologia<br />

Responsabile Sandra Perobelli<br />

Il Servizio offre supporto a pazienti e familiari che incontrano difficoltà nella accettazione e<br />

nell’adattamento alla malattia cronica e alle cure. L’intervento è differenziato in relazione alle<br />

problematiche e all’età del paziente; prevede colloqui individuali e/o familiari, come pure, se<br />

necessarie, valutazioni con l’uso di test psicodiagnostici per la formulazione di un programma<br />

terapeutico.<br />

Oltre all’attività assistenziale, il Servizio svolge:<br />

• ricerche cliniche in collaborazione con le diverse aree di attività del <strong>Centro</strong>, secondo<br />

programmi annuali definiti;<br />

• consulenza all'équipe curante su problematiche che insorgono nel lavoro assistenziale;<br />

• formazione per operatori sanitari coinvolti nella cura di patologie croniche sugli aspetti<br />

psicologici e sulle modalità di intervento assistenziale atte a fornire anche supporto<br />

emotivo.<br />

Attività svolte nel <strong>2007</strong><br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

• Attività di studio sugli aspetti psicologico-psichiatrici del trapianto polmonare anche in<br />

collaborazione con il Gruppo Nazionale GLIPSITO (Gruppo di Lavoro Italiano sugli aspetti<br />

PSIcologico-psichiatrici dei Trapianti d’Organo);<br />

• partecipazione come socio fondatore alla trasformazione del Gruppo Italiano in Società<br />

Scientifica S.I.PSI.T.O;<br />

• ricerca sull’impatto emotivo della diagnosi nei genitori di bambini con “forme atipiche di<br />

FC” identificate attraverso il programma di screening neonatale. I risultati sono stati<br />

presentati, sia come poster che come relazione orale, al 21st North-American CF<br />

Conference tenutasi ad Anaheim-California (ottobre ’07);<br />

• collaborazione al progetto di ricerca Approccio multimediale allo screening del portatore di<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>: un progetto pilota (responsabile Dr. C. Castellani): elaborazione dei metodi di<br />

intervento e di valutazione di efficacia;<br />

• partecipazione in qualità di docente e conduttore di gruppi al Corso Screening neonatale della<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>: l’importanza di un sistema assistenziale condiviso, organizzato dalla Regione<br />

Sicilia per gli operatori responsabili dei programmi di screening in ambito regionale;<br />

• partecipazione in qualità di docente all’evento formativo Presa in carico del paziente con FC<br />

nel Programma <strong>Regionale</strong> per la formazione continua dei Professionisti della Salute,<br />

organizzato dall’Azienda Ospedaliera di Verona per operatori sanitari del <strong>Centro</strong> FC, con<br />

l’intervento su La relazione di aiuto.<br />

Sindrome di Shwachman- Diamond<br />

• elaborazione dei dati relativi ai pazienti con SDS seguiti presso il <strong>Centro</strong> di Verona e<br />

presentazione, come poster e comunicazione orale, al 4th International Congress on<br />

Shwachman-Diamond Syndrome tenutosi a Boston (giugno ’07);<br />

• partecipazione, in qualità di componente, ai lavori del Comitato Scientifico della<br />

Associazione Italiana Sindrome di Shwachman (AISS).<br />

Team Nutrizionale Pediatrico (NAD)<br />

• partecipazione al gruppo di lavoro e attività consulenziale nei casi che necessitano di<br />

nutrizionale artificiale domiciliare, come da accordi regionali;<br />

• contributo al lavoro per la certificazione di qualità dell’attività svolta dal Team.<br />

12


Progetti anno 2008<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

• Preparazione pubblicazione relativa allo studio sulle forme atipiche di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

diagnosticate attraverso lo screening neonatale;<br />

• collaborazione alla realizzazione del progetto Approccio multimediale allo screening del<br />

portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>: un progetto pilota (responsabile Dr. C. Castellani);<br />

• progetto di studio/intervento sul miglioramento della aderenza alle cure, in particolare in<br />

adolescenza. Tale progetto necessita del finanziamento di una borsa di studio per psicologo.<br />

Sindrome di Shwachman<br />

• raccolta dati e valutazione psicologica dei pazienti con SDS afferenti al registro italiano,<br />

non in carico presso il ns. servizio. Raccolta dati da gruppo di controllo e preparazione di<br />

una pubblicazione;<br />

• partecipazione, in qualità di componente, ai lavori del Comitato Scientifico della<br />

Associazione Italiana Sindrome di Shwachman (AISS);<br />

• contributo alla organizzazione scientifica del convegno nazionale della SDS (aprile ’08);<br />

• in relazione all’ampliamento della raccolta dati da pazienti afferenti al registro italiano,<br />

verrà richiesto all’ Associazione (AISS) il finanziamento di una borsa di studio.<br />

Team Nutrizionale Pediatrico (NAD)<br />

• Partecipazione ai lavori del Team, alla valutazione-presa in carico dei casi problematici e al<br />

lavoro per la certificazione di qualità.<br />

Congressi<br />

Per la partecipazione ai convegni internazionali sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> verrà richiesto il<br />

finanziamento all’Azienda ospedaliera.<br />

Servizio di assistenza sociale<br />

Responsabile Patrizia Bortolomeazzi<br />

Principali attività del servizio<br />

• Attività volta alla rimozione degli ostacoli di natura socio-economico-culturale che limitino<br />

o impediscano un’adeguata compliance terapeutica del paziente / nucleo familiare;<br />

• attività di informazione sulla legislazione di riferimento in merito all’organizzazione delle<br />

cure domiciliari, in particolare al momento della diagnosi di FC;<br />

• attivazione servizi farmaceutici territoriali + rapporti con le ASL di residenza dei pazienti ;<br />

• organizzazione logistica di terapie domiciliari complesse (ossigeno-terapia, NIV, NAD<br />

ecc.);<br />

• attivazione forme di assistenza domiciliare o servizi di sollievo in rete col territorio per<br />

pazienti che presentano situazioni di rischio sia sul piano sanitario sia sociale (valutazione<br />

multidisciplinare interna al <strong>Centro</strong>);<br />

• presa in carico di situazioni con grave disagio sociale con progettazione di interventi di<br />

sostegno individualizzati, a breve o lungo termine, in rete coi competenti servizi<br />

territoriali;<br />

• attività volte all’incremento della conciliabilità tra impegno terapeutico e qualità di vita di<br />

paziente / famigliari:<br />

- attività di consulenza, rivolta sia a familiari che pazienti adulti, in merito a: congedi<br />

parentali (Legge 53/00); invalidità civile, handicap, disabilità (Legge n. 118/71; Legge n.<br />

18/81; Legge n. 104/92; Legge n. 68/99)<br />

• attività volte all’inserimento sociale del paziente:<br />

13


- interventi volti all’integrazione scolastica / elaborazione progetti di istruzione<br />

domiciliare in rete con la scuola di appartenenza (Legge n. 104/92);<br />

- interventi volti all’inserimento sportivo (Legge n. 104/92 e Legge n. 548/93);<br />

- attività di consulenza in merito all’organizzazione territoriale ed i meccanismi del<br />

Collocamento mirato (Legge n. 68/99 e vari decreti applicativi);<br />

- elaborazione di progetti di inserimento lavorativo mirato in rete con competenti<br />

servizi territoriali (SIL)<br />

- studio di strategie individualizzate che garantiscano un “minimo reddituale” a<br />

fronte di un progressivo declino fisico e di un accresciuto impegno terapeutico<br />

- sostegno sociale del paziente candidato al trapianto d’organo:<br />

- consulenza in merito a problematiche inerenti alla sfera economica e lavorativa<br />

(prestazioni di natura assistenziale e previdenziale)<br />

- presa in carico ed elaborazione di progetti di sostegno individualizzati per casi a<br />

rischio di marginalità o povertà + costruzione adeguate reti di supporto sul territorio<br />

- organizzazione del trasporto urgente al <strong>Centro</strong> Trapianti al momento della chiamata<br />

- attività volta al reinserimento sociale del paziente trapiantato<br />

• attività di studio e aggiornamento nel corso del <strong>2007</strong><br />

- lezione La presa in carico sociale del paziente con <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> nell’ambito dell’evento<br />

formativo n. VEN FOR 9567 “Presa in carico del paziente con <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>”<br />

(Verona 13 – 15 Febbraio <strong>2007</strong>)<br />

- Elaborazione e sistematico aggiornamento (con contributi multidisciplinari interni<br />

all’U.O.) di modelli di certificazione finalizzati al supporto di paziente / famigliari<br />

nel conseguimento di agevolazioni di varia natura previste dalla vigente normativa<br />

- costante revisione di certificati di prescrizione domiciliare di strumenti terapeutici in<br />

collaborazione con il gruppo FT (avvio sperimentale prescrizione apparecchio<br />

aeroslico eFlow<br />

Servizio infermieristico<br />

Caposala Elena Rizzi<br />

Attività <strong>2007</strong><br />

• Gennaio- Marzo <strong>2007</strong>: corso di aggiornamento interno: “Presa in carico del paziente con <strong>Fibrosi</strong><br />

<strong>Cistica</strong>”, svoltosi in due edizioni, identiche nei contenuti, per un impegno complessivo di sei<br />

pomeriggi, rivolto a tutto il personale del <strong>Centro</strong> con docenti medici ed infermieristici interni.<br />

Accreditato dalla Regione <strong>Veneto</strong>;<br />

• maggio <strong>2007</strong>: partecipazione del personale infermieristico al PBLSD completo;<br />

• luglio-Agosto <strong>2007</strong>: questionario per valutazione fabbisogno formativo personale<br />

infermieristico, di supporto, fisioterapico e tecnico del Servizio;<br />

• ottobre- Novembre <strong>2007</strong>: programmazione bi- triennale corsi di aggiornamento interno;<br />

• partecipazione al BLSD completo e retraining del personale infermieristico e fisioterapico;<br />

• aprile- Maggio <strong>2007</strong>: è terminata la stesura del progetto di miglioramento della gestione<br />

terapeutica nel <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> che ha coinvolto tutto il personale del <strong>Centro</strong> e che è<br />

durata un anno. La realizzazione nasce dell’esigenza dell’organizzazione di delineare un<br />

progetto che sia efficace, appropriato ed in grado di migliorare la gestione del rischio clinico.<br />

Accreditato come formazione sul campo dalla Regione <strong>Veneto</strong>;<br />

• luglio <strong>2007</strong>: inizia implementazione e valutazione del progetto di miglioramento della gestione<br />

terapeutica;<br />

• ottobre-Novembre <strong>2007</strong>: prima valutazione e revisione.<br />

14


Organizzazione<br />

• Ottobre <strong>2007</strong>: inizio lavori per posizionamento porte ad apertura controllata con codice per<br />

accedere al reparto degenze;<br />

• <strong>2007</strong>: Inizia organizzazione del nuovo archivio interno, per i referenti radiologici dei<br />

pazienti in carico al <strong>Centro</strong>;<br />

• riorganizzazione del Servizio Strumenti interno al Servizio;<br />

• riorganizzazione modulistica di Unità Operativa e certificazione della stessa.<br />

Progetti 2008<br />

Formazione<br />

Attraverso il questionario somministrato al personale del <strong>Centro</strong> per la valutazione del fabbisogno<br />

formativo, sono state individuate tre tematiche principali di interesse. I corsi di formazione interna<br />

verteranno sui seguenti argomenti:<br />

• la gestione del paziente pediatrico e depistato;<br />

• la relazione con il paziente e la relazione con il degente terminale;<br />

• l’acquisizione di capacità tecniche su: ventilatori, test diagnostici, sterilizzazione e<br />

fisioterapia;<br />

• corso di formazione sull’integrazione tra personale infermieristico e di supporto<br />

nell’assistenza diretta.<br />

Progetto di miglioramento della gestione terapeutica:<br />

• giugno 2008: termina progetto di miglioramento della gestione terapeutica. Modifiche<br />

definitive;<br />

• valutazione periodica delle ricadute formative;<br />

Progetto integrazione personale infermieristico e di supporto<br />

• coinvolgimento nell’assistenza diretta dell’operatore socio- sanitario, collaborazione attiva<br />

con il personale infermieristico e medico. Attività condivise;<br />

Finalità: aumentare la qualità assistenziale, favorire una maggiore presa in carico del<br />

paziente, favorire la multidisciplinarietà.<br />

Organizzazione<br />

• accessi al Servizio solo controllati (eliminare l’accesso di estranei nel <strong>Centro</strong>);<br />

• servizio strumenti attivo ed organizzato (ruoli, attività, responsabilità chiare);<br />

• archivio referti radiologici ultimato;<br />

• organizzare e gestire lavori di ristrutturazione del <strong>Centro</strong>.<br />

Aggiornamenti/ congressi anno 2008<br />

• Congresso Europeo <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>- Giugno 2008- Praga. (2- 3 infermieri);<br />

• Congresso SIFC- Novembre 2008- Italia. (2- 3 infermieri);<br />

• Congresso SIMPE- Italia. (2- 3 infermieri).<br />

Laboratorio di fisiopatologia respiratoria<br />

Responsabile Ugo Pradal<br />

Le attività svolte nell’anno in corso dal Laboratorio di Fisiopatologia Respiratoria sono così<br />

sintetizzabili:<br />

Attività di diagnostica pneumologica a copertura delle abituali esigenze del <strong>Centro</strong>.<br />

• Il computo delle prestazioni specialistiche fornite è stato centralizzato secondo gli standard<br />

aziendali (GRC).<br />

• Adeguamento dell’emogasanalisi agli standard aziendali.<br />

15


Revisione delle linee guida di valutazione funzionale respiratoria con particolare attenzione al<br />

paziente severo e trapiantando/trapiantato. La diversità dei pazienti assistiti al <strong>Centro</strong>, sia in<br />

termini di età che di gravità di malattia, ha imposto di riconsiderare significato e tempistica delle<br />

varie valutazioni funzionali in modo da renderle adeguate alla specificità del singolo paziente. Gli<br />

accertamenti vengono ora programmati, eseguiti e monitorati secondo il nuovo protocollo, in<br />

maniera centralizzata<br />

Test del sudore. Revisione della metodica ed adeguamento alle nuove raccomandazioni,<br />

recentemente puntualizzate in un documento proDr.o dal Gruppo di lavoro sul test del sudore<br />

della SIFC, al quale il nostro Laboratorio ha partecipato attivamente.<br />

Collaborazione con altri Reparti: polisonnografia e diagnostica funzionale nel lattante in<br />

collaborazione con la Divisione di Pediatria in fase riorganizzativa.<br />

Nel 2008 il Laboratorio di Fisiopatologia Respiratoria procederà alla riorganizzazione informatica<br />

dei dati acquisiti, allineandoli con il database centrale di cartella clinica elettronica, allo scopo di<br />

facilitare le indagini statistiche e rendere possibili studi sull’evoluzione della malattia polmonare e<br />

dei fattori di rischio.<br />

Parallelamente avverrà l’unificazione con i dati della Cartella Clinica (CAMILLA) per una<br />

maggiore usufruibilità delle valutazioni eseguite.<br />

E’ previsto l’ampliamento della diagnostica polmonare attraverso l’aggiornamento della<br />

strumentazione.<br />

E’ ipotizzabile la ripresa dell’attività collaborativa sullo studio del sonno e della funzionalità<br />

respiratoria nel lattante.<br />

Proseguirà la collaborazione per la misurazione della differenza di potenziale nasale.<br />

Programma trapianto<br />

Responsabile Marisol Ocampo<br />

La Tabella II e le Figure 14-15 riassumono l’attività di iscrizione in lista, le collaborazione con centri<br />

di Chirurgia, il numero di pazienti trapiantati.<br />

Mentre resta elevato il numero di pazienti con forme gravi di FC seguiti dal <strong>Centro</strong> e inseriti nei<br />

programmi di riabilitazione e inserimento in lista trapianto, l’attività complessiva risente di un<br />

generale rallentamento del numero di trapianti polmonari.<br />

Il numero complessivo di pazienti seguiti nell’ambito del programma trapianto di Verona è il più<br />

elevato in Italia e uno dei più elevati al mondo. Ciò giustifica la destinazione di risorse ad esso<br />

dedicate.<br />

Anno Inseriti in lista Trapiantati<br />

Polmoni CF Polmoni non CF Fegato/fegato-polmoni<br />

1999 10 - - 5<br />

2000 14 1 1 fegato 7<br />

2001 8 - 2 fegato-polmone 10 polmone + 1 fegato<br />

2002 4 1 - 4 polmone + 1 fegato-polmone<br />

2003 8 - - 5<br />

2004 12 - 1 fegato-polmone 3<br />

2005 14 - - 11<br />

2006 11 - 1 fegato-polmone 8<br />

1 fegato-polmone<br />

<strong>2007</strong> 10 - - 9<br />

TOTALE 91 2 5 65<br />

Tabella II. Attività di trapianto polmonare anni 1999-<strong>2007</strong><br />

16


Ambulatorio Discinesia ciliare primitiva<br />

Responsabile Ugo Pradal<br />

L’attività di ambulatorio nel <strong>2007</strong> si è avvalsa del contributo di un medico in formazione (Dr.ssa E.<br />

Milanesi). Sono stati assistiti complessivamente 43 pazienti. Nell’anno in corso è stato creato un<br />

nuovo database specifico per la DCP che ha permesso una revisione della casistica e di aggiornare<br />

la valutazione clinica di ciascun paziente. Inoltre si è provveduto ad estendere la misurazione<br />

dell’ossido nitrico nasale (nNO, un nuovo test diagnostico che viene eseguito in collaborazione con<br />

la Clinica Pediatrica dell’Università di Verona) ad integrazione dei test diagnostici a nostra<br />

disposizione. In un gruppo di pazienti si sono misurati marcatori di infiammazione attraverso un<br />

test non invasivo nell’esalato. Nel 2008 si prevede il completamento degli studi in corso, la<br />

partecipazione ad uno studio sulla qualità di vita nella DCP in collaborazione con l’Università di<br />

Pisa. Il recente sviluppo di conoscenze nell’ambito della genetica della PCD suggeriscono come<br />

tempestiva la creazione di una banca DNA che permetta di affrontare, sia in termini di<br />

aggiornamento diagnostico, sia in termini di ricerca, il problema della genetica della DCP.<br />

Ambulatorio Sindrome di Shwachman<br />

Responsabile Marco Cipolli<br />

Il <strong>Centro</strong> di Verona segue 15 pazienti affetti da S. di Shwachman-Diamond e conduce ricerca sia<br />

clinica che sperimentale e rappresenta un punto di riferimento per quanto riguarda gli aspetti<br />

clinici fornendo consulenze a pazienti provenienti sia dal territorio nazionale che dall’estero..<br />

In ambito internazionale sono in corso studi collaborativi con i gruppi di ricerca di Toronto e di<br />

Boston. In ambito nazionale è in corso un lavoro collaborativo riguardante la sorveglianza<br />

ematologica. Nel corso del 2008 avranno inizio uno studio collaborativo sulle caratteristiche<br />

genetiche della SDS nella popolazione italiana, uno studio valutativo allargato degli aspetti<br />

neuropsicologici promosso dal nostro <strong>Centro</strong>, una valutazione dei dati del Registro Nazionale<br />

della SDS. Nel 2008 si svolgerà anche il meeting nazionale della SDS che ci vedrà impegnati<br />

direttamente nell’organizzazione scientifica dell’evento. Al momento attuale Marco Cipolli ricopre<br />

la carica di Presidente del Comitato Scientifico della Associazione Italiana SDS e fa parte del<br />

Comitato scientifico della SDS Foundation (USA). Nel <strong>2007</strong> abbiamo ottenuto fondi per la ricerca<br />

da parte dell’AISS (Associazione Italiana Sindrome di Shwachman) per lo studio: Rapporto di 4<br />

anni di analisi genetica del gene della Sindrome di Shwachman e dalla SDS Foundation (USA):<br />

SBDS mRNA expression in Peripheral Blood Leukocytes. Per quest’ultimo studio, il Comitato<br />

Scientifico USA ha ritenuto di prorogare il finanziamento anche per il prossimo anno considerando<br />

l’alto interesse della ricerca in corso. Ulteriori finanziamenti sono stati chiesti all’AISS per le<br />

ricerche che avranno inizio il prossimo anno.<br />

Servizio informatica<br />

Responsabile Patrizia Iansa<br />

È stata completata la ristrutturazione della rete informatica, sono stati aggiornati i programmi ed è<br />

stata messa in opera la cartella clinica centralizzata accessibile da Rovereto e Treviso.<br />

La cartella clinica informatizzata è stata collegata direttamente con il Laboratorio Centrale OCM<br />

dell’Azienda Ospedaliera e i dati dei pazienti sia ambulatoriali che ricoverati sono ora scaricabili<br />

direttamente sulla nostra cartella clinica. È iniziata l’informatizzazione dell’archivio radiologico<br />

con la creazione di un database per le TAC dei pazienti. Si è iniziata l’archiviazione del patrimonio<br />

bibliografico del <strong>Centro</strong> con la creazione di un archivio informatizzato della bibliografia FC con<br />

oltre 3000 articoli scientifici disponibili online. Viene messa a disposizione degli operatori e di tutti<br />

i centri FC italiani una versione su DVD.<br />

17


Progetti conclusi nel corso del <strong>2007</strong><br />

• Procedura di condivisione della cartella clinica informatizzata Camilla con l’Ambulatorio<br />

di supporto di Rovereto via terminal server e adeguamento collegamento con Treviso al<br />

sistema terminal server;<br />

• upgrade software;<br />

• aggiornamento software statistico sigmaplot;<br />

• acquisizione software statistico med-calc;<br />

• rinnovo parco macchine <strong>Centro</strong>;<br />

• 9 pc sono stati sostituiti nel corso del <strong>2007</strong> dal servizio sistemi informativi aziendale ;<br />

• acquisizione referti di laboratorio, microbiologia e radiologia in cartella clinica elettronica;<br />

• aggiornamento procedura richiesta/acquisizione referti di laboratorio nella cartella clinica<br />

elettronica camilla;<br />

• acquisizione dei valori degli ultimi 10 anni (storico);<br />

• tebo: testi e bibliografia on line. articoli sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> raccolti negli ultimi 20 anni su<br />

supporto informatico;<br />

• contiene oggi 28.019 voci bibliografiche e 2735 articoli full text in formato pdf (erano 1.850<br />

nel 2006). La versione 2.0 del <strong>2007</strong> ha aggiunto, rispetto alla precedente, la possibilità di<br />

scaricare il database aggiornato da internet (solo con so windows xp) e di personalizzare il<br />

database aggiungendo nuovi record;<br />

• monitoraggio flusso dati;<br />

• codificate alcune procedure di inserimento dati;<br />

• acquisizione sistema di riconoscimento vocale:<br />

- è stato acquisito il software di riconoscimento vocale Dragon Naturally Speaking per la<br />

dettatura diretta in computer delle lettere di dimissione.<br />

Progetti 2008<br />

Acquisizione referti di laboratorio, microbiologia e radiologia in cartella clinica elettronica<br />

• Collegamento al Picture Archiving And Communication System (PACS) aziendale per<br />

l’acquisizione delle lastre degli esami radiologici, in particolare delle TAC;<br />

• collegamento tra cartella clinica Camilla e Repository aziendale per l’importazione degli<br />

esami microbiologici.<br />

Monitoraggio flusso dati<br />

• Codifica nuove definizioni per la diagnosi di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>;<br />

• allineamento dati registrati tramite gli strumenti in uso presso il Laboratorio di<br />

Fisiopatologia Respiratoria con il Database Camilla;<br />

• Analisi fattibilità importazione dati direttamente dallo spirometro.<br />

TEBO: Testi e Bibliografia On Line<br />

• Nel 2008 si prevede il miglioramento della veste grafica.<br />

Acquisizione sistema di riconoscimento vocale<br />

• Attivazione del sistema di riconoscimento vocale.<br />

Sito Web e attività editoriale<br />

• Realizzazione sito web di gastroenterologia pediatrica;<br />

• trasferimento dominii ad altro provider;<br />

• redazione, progetto grafico e impaginazione Notizie CFC Verona, notiziario trimestrale del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (dal <strong>2007</strong>).<br />

18


Ricerca clinica<br />

La ricerca clinica rappresenta ancora un punto debole del <strong>Centro</strong> di Verona soprattutto per la<br />

scarsa capacità di sviluppare ricerche autonome e di reclutare pazienti per ricerche multicentriche.<br />

Soprattutto, resta scarsa la capacità di condurre ricerche di interesse terapeutico. Si ritiene che sia<br />

una vera e propria criticità data l’importanza del nostro <strong>Centro</strong> nel panorama italiano e<br />

internazionale.<br />

Nel corso del <strong>2007</strong> progetti sono stati:<br />

• Studio multicentrico: GMS Liver Disease, in collaborazione con University of North<br />

Carolina at Chapel Hill e The Hospital for Sick Children, Toronto. Finanziato da NIH -<br />

Responsabili Marco Cipolli e Carlo Castellani.<br />

• An evaluation of liver involvement in a screened cystic fibrosis population over a 15-year<br />

period. In collaborazione con New Children's Hospital at Westmead, Sydney. Responsabile<br />

Marco Cipolli.<br />

• Pancreatitis in Cystic <strong>Fibrosi</strong>s and gene modifiers. In collaborazione con The Hospital for<br />

Sick Children, Toronto. Responsabili Marco Cipolli e Carlo Castellani.<br />

• Studio dei mediatori dell’infiammazione attraverso metodi non invasivi in pazienti con<br />

discinesia ciliare primitiva. Responsabile Ugo Pradal. Collaborazione Clinica pediatrica di<br />

Verona.<br />

• Studio multicentrico: A phase III, randomized, double-blind, placebo-controlled clinical<br />

study evaluating the efficacy and safety of ALTU-135 treatment in patients with cystic<br />

fibrosis-related exocrine pancreatic insufficiency. Inizio preventivato Gennaio 2008.<br />

Finanziato da Altus.<br />

• Studio multicentrico: An open-label clinical study evaluating the long-term safety of<br />

ALTU-135 for the treatment of patients with cystic fibrosis-related exocrine pancreatic<br />

insufficiency. Inizio preventivato: Gennaio 2008. Finanziato da Altus Pharmaceuticals.<br />

• Studio dei potenziali nasali in pazienti con forma atipiche di FC. Responsabili Paola<br />

Melotti e Carlo Castellani.<br />

• Studio delle TAC polmonari pediatriche per individuare le fasi precoci della malattia<br />

polmonare. Responsabili Ciro D’Orazio e Sonia Volpi. Collaborazione con <strong>Centro</strong> FC<br />

pediatrico di Rotterdam.<br />

• Utilizzo del DHA nel trattamento della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. Responsabili Ciro D’Orazio e Sonia<br />

Volpi.<br />

• Partecipazione allo studio sulla colimicina polvere secca inalatoria sponsorizzato dalla casa<br />

farmaceutica Forest.<br />

• Confronto fra dati epidemiologici del <strong>Veneto</strong> e della Bretagna sull’incidenza di FC in<br />

popolazioni sottoposte a screening neonatale.<br />

Progetti 2008<br />

Si ritiene necessario un forte investimento da iniziare nel 2008 per aumentare la capacità del <strong>Centro</strong><br />

di Verona di partecipare a studi clinici, di essere parte del network clinico europeo e di sviluppare<br />

progetti originali. In particolare è necessario acquisire capacità di sviluppare protocolli autonomi,<br />

reclutare pazienti, valorizzare le risorse e le capacità del <strong>Centro</strong>.<br />

Si prevede di istituire una équipe dedicata coordinata da un medico del <strong>Centro</strong> e costituita da due<br />

ricercatori non medici, ma a conoscenza delle problematiche della ricerca clinica, con esperienza di<br />

partecipazione a studi clinici e con conoscenze delle GCP per la gestione di protocolli. Questa<br />

équipe verrà completata con un part-time dedicato di una fisioterapista, di un’infermiera e di un<br />

informatico.<br />

Le risorse necessarie sono per ora limitate a due borse di studio per i ricercatori e i progetti iniziali<br />

saranno:<br />

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- Partecipazione ai protocolli multicentrici su due nuovi farmaci (AZL e Denufosol)<br />

- Ottenimento del riconoscimento per la partecipazione al Network clinico della Società<br />

Europea<br />

- Studio DHA nei pazienti pediatrici<br />

- Studio multicentrico: An open-label clinical study evaluating the long-term safety of ALTU-135 for<br />

the treatment of patients with cystic fibrosis-related exocrine pancreatic insufficiency. Inizio<br />

preventivato: Gennaio 2008. Finanziato da Altus Pharmaceuticals.<br />

Ricerca sperimentale<br />

<strong>Fibrosi</strong> cistica<br />

Il <strong>Centro</strong> di Verona è impegnato nella ricerca sperimentale partecipando a programmi<br />

collaborativi. In particolare la ricerca è volta alla comprensione dei meccanismi molecolari della<br />

risposta infiammatoria in modelli sperimentali di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> e allo sviluppo di strategie<br />

terapeutiche.<br />

Da tempo l’attività è stata concentrata sullo studio del meccanismo d’azione dell’azitromicina,<br />

antibiotico sempre più utilizzato nella terapia della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC). Si stanno studiando i suoi<br />

ruoli non battericidi al fine di mettere in evidenza quelli rilevanti per la terapia della FC: sono<br />

emersi effetti anti-infiammatori. Ma si sta anche valutando l’effetto del farmaco su Pseudomonas<br />

aeruginosa e sulla risposta infiammatoria da essa stimolata. Una parte questi sudi si avvalgono della<br />

collaborazione del laboratorio di proteomica del Dr. Mauri (CNR-Segrate) per l’individuazione di<br />

proteine rilasciate da ceppi di P. aeruginosa associate a virulenza in modelli in vitro e in vivo.<br />

Prosegue la ricerca multicentrica di geni modificatori del grado di gravità della malattia indagando<br />

varianti del gene Multidrug Resistance-associated Protein 1 in pazienti FC.<br />

I titoli dei sottoprogetti sono<br />

Regolazione della via del glutatione da parte dell’azitromicina in cellule CF<br />

Effetto dell’azitromicina in modello murino in topi CF (in coll con T Leal)<br />

Misurazione in esalato e plasma di pazienti CF di mediatori dell’infiammazione (in collaborazione con<br />

Massimo Corradi-Parma)<br />

I progetti sperimentali sono condotti in collaborazione con:<br />

• Alessandra Bragonzi, IERFC Istituti Scientifici San Raffaele, Milano<br />

• Pierluigi Mauri, CNR di Segrate (MI)<br />

• Claudio Sorio, sez. Patologia Generale, Dip. Patologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />

Univ. di Verona<br />

• Alberto Mantovani, Humanitas, Milano<br />

• Isabelle Sermet, Hopital Necker, Parigi<br />

• Alfonso Pompella, Dip. Patologia Sperimentale, Sez. Patologia<br />

• Teresinha Leal, Dept Clinical Chemistry, Université Catholique de Louvain, Brussels<br />

20


Centri di supporto<br />

Treviso<br />

L’ambulatorio viene svolto tutti i mercoledì e venerdì dalle ore 8 alle ore 14. Attualmente<br />

affluiscono all’ambulatorio circa 115 pazienti di età pediatrica ed adulta, appartenenti per la gran<br />

parte alla Provincia di Treviso ma alcuni anche a quella di Venezia e Belluno.<br />

L’attività dell’ambulatorio prevede normalmente una visita medica, una spirometria e un prelievo<br />

microbiologico (esame dell’escreato bronchiale), e quando necessari esami ematochimici e<br />

strumentali (radiografia torace-addome ed ecografie addominali). Tutti i dati raccolti durante la<br />

visita ambulatoriale vengono inseriti nel database CAMILLA condiviso con il <strong>Centro</strong> <strong>Regionale</strong> di<br />

Verona.<br />

Le attività infermieristiche dell’ambulatorio sono garantite da un’infermiera finanziata<br />

dall’Associazione che presta servizio per 18 ore a settimana (3 mattine da 6 ore) e dal personale del<br />

Day Hospital del Reparto di Pediatria.<br />

Nel caso in cui sia necessario eseguire cicli di terapia antibiotica per ev, il personale infermieristico<br />

dà sostegno ai pazienti sia con il posizionamento di accessi venosi per le terapie domiciliari sia con<br />

l’esecuzione della terapia stessa in regime ospedaliero.<br />

È prevista una disponibilità telefonica per i pazienti 24 ore su 24 attiva mediante una segreteria<br />

telefonica (o e-mail) dove è possibile lasciare dei messaggi: i pazienti vengono successivamente<br />

ricontattati dal medico.<br />

Per problemi urgenti sono reperibili sia il Dr. Ros che il Dr. De Zan del Reparto di Pediatria.<br />

Nel <strong>2007</strong> si è consolidato il monitoraggio dei pazienti trapiantati di polmone (4) con il dosaggio<br />

ematico dei farmaci, spirometrie e controlli clinici inoltre si è avviata una collaborazione con il<br />

<strong>Centro</strong> antidiabetico dell’Ospedale Cà Foncello per la gestione del diabete nei nostri pazienti.<br />

Attività nel corso del <strong>2007</strong> (fino al 31/10/07)<br />

Pazienti seguiti 115<br />

Giorni di attività dell’ambulatorio 68<br />

Visite ambulatoriali (fino al 31/10/<strong>2007</strong>) 376 (pari a quelle di tutto il 2006)<br />

Spirometrie (fino al 31/10/<strong>2007</strong>) 276 (pari a quelle di tutto il 2006)<br />

Esami microbiologici (escreati bronchiali) 310<br />

Numero di radiografie del torace 35<br />

21


Finanziamenti<br />

L’attività del <strong>Centro</strong> è sostenuta da donazioni, progetti specifici finanziati da Enti di Ricerca o<br />

dall’Associazione Veneta <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

L’Associazione ha sostenuto il <strong>Centro</strong> con il finanziamento di due medici integrati nell’attività<br />

assistenziale, uno specializzando, l’integrazione stipendiale di una fisioterapista e una borsa di<br />

studio part-time per un biologo di laboratorio.<br />

Il <strong>Centro</strong> ha ricevuto, inoltre, i seguenti finanziamenti per progetti di ricerca<br />

Progetto Ente finanziatore Euro<br />

Computerized Interactive Genetic Counselling EuroGen 10.000<br />

Convegno organizzato dal <strong>Centro</strong> Use and Vari 35.000<br />

interpretation of cystic fibrosis mutation analysis in the<br />

clinical setting<br />

Finanziamento alla Società Europea <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

SBDS mRNA expression in Peripheral Blood Leukocytes SDS Foundation $15.000<br />

(Progetto biennale)<br />

4 anni di analisi genetica del gene della Sindrome di AISS 10.000<br />

Shwachman<br />

Partecipazione al progetto The long pentraxin PTX3 in<br />

host resistance to infection and as a candidate diagnostic<br />

and therapeutic agent in cystic fibrosis (Progetto<br />

triennale)<br />

Telethon 15.000<br />

Ruoli non battericidi dell’azitromicina: rilevanza per la<br />

terapia della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

FFCgrant#17/2006 Progetto biennale<br />

Analysis of polymorphic variants in the 5’ regulatory<br />

region of the Multidrug Resistance-associate Protein 1<br />

(MRP1) gene in CF patients: possible association of<br />

genotype with the severity of disease (Progetto biennale)<br />

Creazione di un <strong>Centro</strong> di eccellenza per la diagnosi di<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>: elettrofisiologia<br />

Ruoli non battericidi dell’azitromicina: rilevanza per la<br />

terapia della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Fondazione per la Ricerca<br />

sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

30.000<br />

ABC2 Foundation 50.000<br />

Associazione Veneta per la<br />

Lotta contro la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Associazione Veneta per la<br />

Lotta contro la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

27.000<br />

20.000<br />

22


Pubblicazioni del <strong>Centro</strong> anno <strong>2007</strong><br />

Abstracts<br />

1. Bergamini G, Cigana C, Sorio C, Della Peruta M, Assael BM, Melotti P. Azithromycin (AZM)<br />

decreases Glutathione-S-Transferase T1 (GSTT1) expression and activity in cystic fibrosis airway<br />

epithelial cells. (European CF Conference in Belek, Turkey, June <strong>2007</strong>).<br />

2. Bergamini G, Cigana C, Sorio C, Della Peruta M, Assael BM, Melotti P. Azithromycin<br />

decreases Glutathione-S-Transferase T1 (GSTT1) and M1 (GSTM1) expression and activity in<br />

cystic fibrosis airway epithelial cells. (North American CF Conference, Anaheim, CA, October<br />

<strong>2007</strong>).<br />

3. Cigana C, Bergamini G, Mauri P, Sorio C, Di Silvestre D, Bragonzi A, Assael BM, Melotti P.<br />

Relevance of oxygen limitation on Pseudomonas aeruginosa strains: effects on released proteins<br />

expression. (North American CF Conference, Anaheim, CA, October <strong>2007</strong>).<br />

4. Cigana C, BM Assael, and Melotti P. Azithromycin reduces Tumor Necrosis Factor (TNF) alpha<br />

expression in CF airway epithelial cells. (North American CF Conference, Denver, CO,<br />

November 2006).<br />

5. Ip WF, Ellis L, Shimamura AA, Dupuis A, Nicolis E, Cipolli M, Rommens JM, Durie PR.<br />

Development of an ELISA for detecting SBDS protein abundance in peripheral blood leukocytes. 4 th<br />

International Congress on Shwachman-Diamond Syndrome, Boston, USA. June 10-12, <strong>2007</strong>.<br />

6. Ip WF, Nicolis E, Ellis L, Shimamura A, Dupuis A, Cipolli M, Rommens JM, Durie PR.<br />

Laboratory measurement of SBDS protein and mRNA levels in SDS patients. 4 th International<br />

Congress on Shwachman-Diamond Syndrome, Boston, USA. June 10-12, <strong>2007</strong>.<br />

7. Mauri P, Sorio C , Cigana C, Di Silvestre D, De Palma A, Bennazzi L, Bergamini G,<br />

Bragonzi A, Assael BM, Melotti P. Detection of bacterial secretion variations among<br />

Pseudomonas aeruginosa strains by multidimensional protein identification technology (MudPIT)<br />

(Global Technology Community Bio Conference: Rediscovering biomarkers: detection, development<br />

& validation. La Jolla, CA, July <strong>2007</strong>).<br />

8. Nicolis E, Durie PR, Ip WF, Rommens JM, Shimamura A, Sainati L, Di Meglio A, Danesino<br />

C, Zecca M, Assael BM, Rizzotti P, Cipolli M. SBDS mRNA expression in Shwachman-<br />

Diamond sindrome patients carrying the 258+2T>C mutation. 4 th International Congress on<br />

Shwachman-Diamond Syndrome, Boston, USA. June 10-12, <strong>2007</strong>.<br />

9. Nicolis E, Faggionato P, D’Orazio C, Assael BM, Rizzotti P, Cipolli M. <strong>Report</strong> of four years of<br />

genetic analysis of the Shwachman-Diamond gene. 4 th International Congress on Shwachman-<br />

Diamond Syndrome, Boston, USA. June 10-12, <strong>2007</strong>.<br />

10. Ocampo M, Pradal U, D’Orazio C, Perobelli S, Bortolameazzi P, Assael BM. Esperienza di<br />

valutazione per il trapianto polmonare nel <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> di Verona, Riunione tecnico-<br />

Scientifica Nord Italia Transplant, Abstract book, Udine ’07.<br />

11. Perobelli S, Casella S, Cattelan C. La valutazione psicologico-psichiatrica nel trapianto d’organo<br />

da cadavere e da vivente: specificità in età evolutiva, Atti convegno L’intervento psicologicopsichiatrico<br />

in area trapianti, <strong>Centro</strong> Nazionale Trapianti, Roma ’06.<br />

12. Perobelli S, D’Orazio C, Assael BM, Cipolli M. Towards a neuropsychological profile in SDS<br />

patients. 4th International Congress on Shwachman-Diamond Syndrome, Boston, USA.<br />

June 10-12, <strong>2007</strong>.<br />

13. Sainati L, Longoni D, Basso G, Biondi A, Fenu S, Spinelli M, Zecca M, Bugarin C, Cipolli M,<br />

Danesino C, Di Meglio AM, Leszl A, Minelli A, Macerati E, Pasquali F, Petaros P, Poli F,<br />

Tridello G, Varotto S. Italian population of Shwachman-Diamond Sindrome (SDS) patients:<br />

result of genetic features and six years of prospective Hematological follow-up.4 th International<br />

Congress on Shwachman-Diamond Syndrome, Boston, USA. June 10-12, <strong>2007</strong>.<br />

14. Stonebraker JR, Friedman KJ, Ling SC, Cipolli M et al. Genetic modifiers of severe liver disease<br />

in cystic fibrosis: a replication study. The 21th Annual North American Cystic <strong>Fibrosi</strong>s<br />

Conference, Anaheim, USA. October 3-6, <strong>2007</strong>.<br />

23


Articoli<br />

1. Bodini A, D’Orazio C, Peroni DG, Corradi M, Zerman L, Folesani G, Assael BM, Boner AL,<br />

Piacentini GL. Il-8 and ph values in exhaled condensate after antibiotics in cystic fibrosis<br />

children. International Journal of Immunopathology and Pharmacology, <strong>2007</strong> in press.<br />

2. Cigana C, Nicolis E, Pasetto , Assael BM, Melotti P. Azithromycin selectively reduces tumor<br />

necrosis factor alpha levels in cystic fibrosis airway epithelial cells. Antimicrob Agents<br />

Chemother. <strong>2007</strong> Mar;51(3):975-81. Epub <strong>2007</strong> Jan 8.<br />

3. Cigana C, Nicolis E, Pasetto M, Assael BM and Paola Melotti. Effects of the macrolide<br />

azithromycin on the expression of ATP Binding Cassette transporters in cystic fibrosis airway<br />

epithelial cells. J Chemother, <strong>2007</strong> in press.<br />

4. Ciminelli BM, Bonizzato A, Bombieri C, Pompei F, Gabaldo M, Ciccacci C, Bagnini A,<br />

Holubova A, Zorzi P, Piskackova T, Macek M Jr, Castellani C, Modiano G, Pignatti PF.<br />

Highly preferential association of NonF508del CF mutations with the M470 allele. J Cyst Fibros.<br />

<strong>2007</strong>; 6: 15-22.<br />

5. Cipolli M, Castellani C, Wilcken B, Massie J, McKay K, Gruca M, Tamanini A, Assael MB,<br />

Gaskin K. Pancreatic phenotype in infants with cystic fibrosis identified by mutation screening.<br />

Arch Dis Child, <strong>2007</strong>; 92:842-846.<br />

6. Cipolli M, Zanolla L, Faggionato P, Schiavon S. Comparative analysis of two different<br />

pancreatic enzyme preparations in patients with cystic fibrosis. A randomised crossover study. JOP.<br />

J Pancreas (online) <strong>2007</strong>; 8 (6) in press.<br />

7. Perobelli S, D’Orazio C, Assael BM, Tamanini A, Castellani C. Emotional distress in parents of<br />

infants with CFTR-related disorders diagnosed through neonatal screening, Pediatric<br />

Pulmonology, suppl. 30, <strong>2007</strong>.<br />

8. Perobelli S. Nutrizione e comportament”, 1° seminario su “Aspetti Nutrizionali in <strong>Fibrosi</strong><br />

<strong>Cistica</strong>”, quaderno n. 1, <strong>2007</strong>, Verona.<br />

9. Piacentini G, Bodini A, Peroni D, Rigotti E, Pigozzi R, Pradal U, Boner A. Nasal nitric oxide<br />

for early diagnosis of prima ry ciliary dyskinesia: practical issues in children. Resp Med J. In press<br />

10. Picci L, Cameran M, Scarpa M, Pradal U, Melotti P, Assael BM, Castellani C. TG15 T5 Allele<br />

in clinically discordant monozygotic twins with cystic fibrosis. Am J Med Gen. <strong>2007</strong> Aug<br />

15;143(16):1936-7).<br />

11. Scotet V, Assael BM, Duguépéroux I, Tamanini A, Audrézet MP, Férec C, Castellani C.<br />

Time trends in birth incidence of cystic fibrosis in two European regions: data from newborn<br />

screening programmes. J of Pediatr <strong>2007</strong>, in press.<br />

12. Southern KW, Munck A, Pollitt R, Travert G, Zanolla L, Dankert-Roelse J, Castellani C. On<br />

behalf of the ECFS CF Neonatal Screening Working Group. A survey of newborn screening for<br />

cystic fibrosis in Europe. J Cyst Fibros. <strong>2007</strong> Jan;6(1):57-65.<br />

13. Treiber M, Schulz HU, Landt O, Drenth JP, Castellani C, Real FX, Akar N, Ammann RW,<br />

Bargetzi M, Bhatia E, Demaine AG, Battagia C, Kingsnorth A, O'reilly D, Truninger K,<br />

Koudova M, Spicak J, Cerny M, Menzel HJ, Moral P, Pignatti PF, Romanelli MG, Rickards<br />

O, De Stefano GF, Zarnescu NO, Choudhuri G, Sikora SS, Jansen JB, Weiss FU,<br />

Pietschmann M, Teich N, Gress TM, Ockenga J, Schmidt H, Kage A, Halangk J, Rosendahl<br />

J, Groneberg DA, Nickel R, Witt H. Keratin 8 sequence variants in patients with pancreatitis and<br />

pancreatic cancer. J Mol Med. 2006 Dec;84(12):1015-22.<br />

24


Dichiarazione di possibili conflitti di interesse<br />

Il <strong>Centro</strong> aderisce alla politica sempre più diffusa nelle Società scientifiche internazionali di<br />

dichiarare possibili conflitti di interesse che insorgessero da sostegni di qualsiasi tipo ricevuti da<br />

organizzazioni private.<br />

BM Assael<br />

Nel corso del <strong>2007</strong> ha partecipato a riunioni di Board scientifici coordinati da:<br />

Gilead – Aztreonam Lisinato<br />

GSK- Vaccinazione HPV e Rotavirus<br />

Inspire- Denufosol<br />

Bayer-Ciprofloxacina per aerosol<br />

Queste partecipazione prevedevano il pagamento di gettoni di presenza e ha<br />

partecipato al 21°Congresso NACF Conference con una sponsorizzazione di Chiesi<br />

Farmaceutici<br />

25


Allegati<br />

27


Allegato 1<br />

Approccio multimediale allo screening del portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>: un<br />

progetto pilota<br />

RESPONSABILE Carlo Castellani<br />

COLLABORATORI DELLA RICERCA<br />

COGNOME<br />

NOME<br />

TITOLO<br />

DI STUDIO (1)<br />

Paola Melotti Laurea in Medicina e<br />

Chirurgia<br />

ENTE DI APPARTENENZA E<br />

QUALIFICA RIVESTITA<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Contrattista<br />

FUNZIONE<br />

SVOLTA AI<br />

FINI DELLA<br />

RICERCA (2)<br />

Genetista<br />

medico<br />

Sandra Perobelli Laurea in Psicologia <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Dirigente psicologo<br />

Annamaria<br />

Capodaglio<br />

Maria<br />

Dechecchi<br />

Cristina<br />

Diploma in Ragioneria<br />

Laurea in Scienze Biologiche<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Segretaria<br />

Laboratorio analisi<br />

Dirigente Biologo<br />

Alberto Bonizzato Laurea in Scienze Biologiche Laboratorio analisi<br />

Contrattista<br />

Consulente<br />

psicologo<br />

Segretaria<br />

Responsabile<br />

analisi<br />

genetiche<br />

Responsabile<br />

analisi<br />

(1) laurea in, laureando/diplomato in<br />

(2) ricercatore, tecnico addetto al laboratorio, etc.<br />

PREMESSE<br />

La <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> è la malattia autosomica recessiva grave più comune nella popolazione italiana.<br />

Dati di screening neonatale riportano un’incidenza di 1/2700-3000, da cui si può desumere una<br />

frequenza di portatori di circa 1 su 27.<br />

Il recente passato ha visto in Italia un cospicuo incremento del numero di test per il portatore di<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. Idealmente questo test andrebbe accoppiato ad una seduta personalizzata di<br />

consulenza genetica. La consulenza genetica ha lo scopo di informare sulle modalità di<br />

trasmissione ereditaria della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, sul rischio personale di avere figli malati, e sulle<br />

caratteristiche del test genetico. In tal modo può consentire di scegliere con consapevolezza se<br />

richiedere per se stessi l’analisi del portatore. La consulenza genetica richiede però notevoli<br />

investimenti in termini di tempo, risorse economiche, e risorse umane. Il numero sempre crescente<br />

di richieste di test genetici rende di fatto impossibile fornire una consulenza specialistica a tutti<br />

coloro che richiedono l’analisi. Diventa quindi sempre più pressante la necessità di metodiche<br />

informative ed educative alternative alla classica consulenza genetica, per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> ma<br />

anche per altre patologie ereditarie.<br />

L’utilizzo di opuscoli e videocassette, non consente alcuna interattività e, spesso, non consente di<br />

ottenere un consenso all’analisi genetica sufficientemente informato. Un approccio nuovo, che<br />

prevede l’utilizzo di programmi interattivi per computer, ha le potenzialità per fornire eccellenti<br />

risultati. Software specificamente progettati a questo scopo possono aiutare a meglio comprendere<br />

il concetto di rischio e le opzioni di analisi, ed in definitiva ad assumere decisioni consapevoli.<br />

29


Il <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> di Verona è stato il primo <strong>Centro</strong> per <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> in Italia, ed è uno dei<br />

maggiori al mondo. Attualmente più di 700 pazienti con <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> sono regolarmente seguiti<br />

al <strong>Centro</strong>, altri ancora vengono valutati più saltuariamente, in collaborazione con centri satellite. Il<br />

<strong>Centro</strong> è istituzionalmente dedicato, oltre che alla diagnosi ed alla cura, alla prevenzione della<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. All’interno del <strong>Centro</strong> è operativo dal Giugno 1989 il Servizio di Consulenza<br />

Genetica per <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. Il Servizio è supportato dal Servizio di Patologia Molecolare del<br />

Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche, dove dal 1991 vengono ricercate mutazioni del gene della<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> per individuare affetti, portatori, e per diagnosi prenatali. In questi anni hanno<br />

ottenuto consulenza genetica circa 2500 persone.<br />

Grazie ad un grant assegnato dal Network Europeo EUROGENTEST, il Servizio di Consulenza<br />

Genetica del <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> ha sviluppato un programma interattivo per computer che<br />

fornisce informazioni sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, il rischio genetico ed il test per il portatore (sito:<br />

http://comex.presentation.it/). Il programma incoraggia gli utenti ad interagire chiedendo di<br />

rispondere a domande di controllo di apprendimento, scegliendo tra varie opzioni, e di gestire in<br />

maniera personalizzata i dati informativi forniti.<br />

OBIETTIVI<br />

Questo programma non si pone l’obiettivo di sostituire le classiche sedute di consulenza genetica.<br />

Il programma può essere sufficiente a comprendere le informazioni di base necessarie a decidere se<br />

fare o meno il test genetico; viceversa non è in grado di sostituire alcune caratteristiche della<br />

consulenza genetica, come il rapporto interpersonale ed il calcolo individuale di rischio.<br />

30<br />

• Esplorare una modalità innovativa per fornire alla popolazione informazioni adeguate e<br />

pertinenti per una scelta personale sull’opportunità di eseguire il test genetico per<br />

individuare lo stato di portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

• Valutare l’uptake nella popolazione in età riproduttiva dell’offerta di un programma<br />

interattivo offerto via internet che illustra il significato del test del portatore di <strong>Fibrosi</strong><br />

<strong>Cistica</strong>.<br />

• Valutare l’attitudine della popolazione nei confronti di una proposta di screening del<br />

portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

• Valutare l’efficacia di modalità autogestite scarsamente invasive (mouth-brushing, spot di<br />

sangue) per la raccolta di campioni biologici per analisi di DNA.<br />

• Valutare se il programma computerizzato interattivo realizzato ha capacità informative<br />

paragonabili a sedute individuali di consulenza genetica.<br />

• Ottenere dagli utenti del programma una valutazione dello strumento proposto in termini<br />

di:<br />

- qualità dell’informazione fornita;<br />

- comprensibilità dell’informazione fornita;<br />

- interattività;<br />

- espressività;<br />

- rispetto della privacy.<br />

MATERIALI E METODI<br />

IL PROGRAMMA INFORMATICO<br />

Il programma è stato specificamente progettato per:<br />

• fornire a chi lo utilizzi l’opportunità di acquisire informazioni secondo un ritmo<br />

personalizzato, a casa propria ;<br />

• incoraggiare l’interattività tramite domande a risposta multipla;<br />

• permettere una scelta consapevole riguardo l’opportunità di richiedere il test genetico per<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

Il programma è suddiviso in capitoli, ognuno dedicato ad aspetti specifici come la descrizione della<br />

malattia, il meccanismo di ereditarietà ed il test genetico. Sono inclusi un testo scritto, che viene


anche letto da uno speaker, ed illustrazioni animate. Coloro che abbiano riposto correttamente ad<br />

alcune specifiche domande poste al termine dei capitoli possono se lo desiderano accedere<br />

direttamente al test genetico, senza consulenza. Coloro che al contrario non avessero risposto<br />

correttamente possono ripercorrere il programma, o comunque richiedere, se lo desiderassero, una<br />

seduta di consulenza genetica. Il programma è disponibile in Italiano ed in Inglese, e consultabile<br />

al sito http://comex.presentation.it/. Non sono previsti costi per la realizzazione del programma,<br />

ma solo per la sua messa in rete (3.000 euro).<br />

PROTOCOLLO DI ANALISI GENETICA<br />

L’analisi simultanea di 35 tra le più frequenti mutazioni presenti nel nostro territorio, verrà<br />

effettuata utilizzando un kit della ditta Innogenetics (INNO-LiPA CFTR19 e CFTR17+Tn Update),<br />

che prevede l’amplificazione del DNA contenente le mutazioni e la successiva ibridazione con<br />

sonde allele-specifiche (metodica Reverse Dot Blot). Nella popolazione originaria del <strong>Veneto</strong>, tale<br />

kit ha un “detection rate” stimato pari all’87%.<br />

Prima dell’analisi i campioni verranno trattati allo scopo di rendere disponibile il DNA per la<br />

successiva amplificazione, il protocollo per il trattamento dei campioni sarà diverso a seconda che<br />

si tratti di sangue essiccato su carta o di brushing buccale.<br />

Tutti gli strumenti necessari all’analisi (thermal cycler e autolipa 48) sono già presenti in<br />

laboratorio ed il personale utilizza il kit INNO-LiPA da vari anni.<br />

Per l’analisi di 150 soggetti in 12 mesi è necessario il lavoro a tempo parziale di un operatore<br />

tecnico (borsa di studio = 10.000 euro).<br />

Il costo in reagenti e materiale di consumo per l’analisi completa di un soggetto è pari a circa 95<br />

euro (95x150= 14.250 euro).<br />

GESTIONE DATI<br />

Un sistema di segreteria provvederà alla gestione delle richieste di utilizzo del programma, alle<br />

spedizioni, ed a parziale elaborazione dei dati. Sono previste spese di hardware (PC 1.500 euro), e<br />

spese postali per l’invio dei campioni biologici e del questionario dal domicilio dei testandi al<br />

Laboratorio, per l’invio del referto dal Servizio di Consulenza Genetica ai testati ( 1.250 euro).<br />

MODALITA' E TEMPI DI ESECUZIONE<br />

Prima fase<br />

Un campione di medici (ginecologi, medici di libera scelta), scelto in funzione della disponibilità<br />

alla collaborazione, verrà informato sulle caratteristiche del progetto tramite lettera, eventualmente<br />

anche col supporto di un breve convegno. Ai medici verrà richiesto di proporre di usufruire del<br />

programma a coppie o singoli, e di registrare il numero di persone a cui abbiano rivolto l’offerta.<br />

Criteri di inclusione per l’offerta sono: 1. età riproduttiva; 2. accesso ad Internet: 3. non gravidanza<br />

in corso; 4. non familiarità per <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. I medici forniranno l’indirizzo di un sito internet per<br />

l’accesso al e l’utilizzo del programma a coloro che siano interessati.<br />

Seconda fase<br />

In occasione del primo accesso verranno forniti ad ogni utente login e password. Il programma<br />

può essere utilizzato senza vincoli di tempo, in un blocco unico od in più sedute, secondo le<br />

necessità e le preferenze dell’utente. Al termine gli utenti avranno compreso le informazioni<br />

necessarie a scegliere consapevolmente se richiedere il test per il portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

Trecento utenti costituiranno la popolazione sotto studio.<br />

Terza fase<br />

Gli utenti che intendano richiedere il test contatteranno via email o telefono la segreteria del<br />

Servizio di Consulenza Genetica del <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. Verranno loro inviati materiale ed<br />

istruzioni per il prelievo di materiale biologico: campione di cellule buccali tramite mouth brushing<br />

o spot di sangue raccolto tramite cartoncino di Guthrie. Il prelievo di materiale biologico può<br />

essere eseguito autonomamente dall’utente, e rispedito tramite busta preaffrancata.<br />

31


Quarta fase<br />

Il Laboratorio provvede ad analisi genetica del campione e refertazione. Il Servizio di Consulenza<br />

Genetica invia risposta personalizzata che includa calcolo della probabilità residua di eterozigosi, e<br />

questionario di valutazione della comprensione del significato del test e della validità<br />

dell’iniziativa, con busta preaffrancata. In caso di singoli individui o di coppie negativi al test non<br />

sono previsti ulteriori contatti, se non su richiesta specifica degli utenti. In caso di singolo<br />

individuo portatore, o di uno o due portatori in una coppia, è offerto colloquio di consulenza<br />

genetica.<br />

Quinta fase<br />

I questionari ricevuti verranno analizzati e comparati con questionari analoghi, compilati nello<br />

stesso periodo da individui che abbiano usufruito di una tradizionale seduta di consulenza<br />

genetica presso il <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (popolazione di controllo).<br />

Tempi di esecuzione previsti<br />

Start up (selezione ed istruzione ginecologi e medici di libera scelta): 6 mesi<br />

Utilizzo programma, analisi genetica 300 individui, popolazione di controllo: 12 mesi<br />

Elaborazione dati: 6 mesi<br />

RISULTATI PREVEDIBILI E POSSIBILI RICADUTE<br />

implementazione di una nuova strategia, che utilizza metodiche multimediali interattive avanzate,<br />

per lo screening del portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

informazioni sull’attitudine della popolazione nei confronti di una proposta di screening del<br />

portatore di <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

diffusione dell’informazione sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, e, più in generale, sul rischio riproduttivo di<br />

malattie ereditarie<br />

individuazione di alcuni portatori del gene della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, con possibilità di espansione<br />

dell’analisi genetica ai familiari dei portatori<br />

esperienza pilota adattabile all’informazione e screening per altre patologie ereditarie<br />

BUDGET<br />

a) Materiale inventariabile €. 1.500<br />

b) Materiale di consumo €. 15.500<br />

c) Collaboratori non dipendenti o non convenzionati<br />

con strutture pubbliche €. 13.000<br />

TOTALE FINANZIAMENTO RICHIESTO €. 30.000<br />

Sono ammessi cambiamenti del piano di spesa, indispensabili per il miglior utilizzo delle somme<br />

assegnate, purchè rientranti nella tipologia delle voci di spesa autorizzate dalla Regione. In caso di<br />

finanziamento inferiore a quello richiesto, il responsabile scientifico potrà utilizzarlo in maniera<br />

proporzionale per le singole voci indicate nel piano di spesa, oppure utilizzarlo interamente per<br />

una singola voce.<br />

Il Responsabile Scientifico e il personale collaboratore della ricerca dipendente o convenzionato<br />

con strutture pubbliche non potranno percepire alcun compenso per lo svolgimento della ricerca.<br />

32


Allegato 2<br />

Sviluppo di approcci innovativi per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC): valutazione<br />

funzionale della proteina Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Transmembrane Conductance<br />

Regulator (CFTR)<br />

La valutazione della funzione del canale transmembrana CFTR nei pazienti affetti da FC è una<br />

procedura diagnostica complessa che attualmente viene eseguita in pochi centri nel mondo. Essa<br />

ha lo scopo di identificare forme atipiche di FC fornendo possibilità di diagnosi nei casi che<br />

risultano dubbi alle valutazioni tradizionali (test del sudore, analisi genetica). Consente inoltre di<br />

poter monitorare nel paziente l’efficacia di farmaci correttori in fase di sperimentazione clinica.<br />

Il <strong>Centro</strong> FC di Verona si è recentemente dotato, grazie anche al supporto del Comitato di Vicenza<br />

dell’Associazione Veneta per la Lotta contro la FC, di tecnologie e competenze che hanno permesso<br />

la messa a punto della metodica standardizzata dal gruppo multicentrico nordamericano<br />

Therapeutics Development Network di misurazione della differenza di potenziali nasali (NPD). E’<br />

stata attuata la procedura di validazione che permette l’accettazione da parte della comunità<br />

scientifica internazionale dei risultati della misura NPD presso la sede del <strong>Centro</strong> FC (e quindi la<br />

possibilità di partecipazione a studi multicentrici e di fornire dati a fine diagnostico) coinvolgendo<br />

diversi gruppi europei membri del European Diagnostic Network (attivo nell’ambito della<br />

European Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Society), i gruppi nordamericano coordinato da P. Zeitlin (Johns Hopkins<br />

Hospital, Baltimore, USA) e canadese diretto da P. Durie (Sick Children Hospital, Toronto,<br />

Canada).<br />

Tale misurazione, che rappresenta attualmente lo stato dell’arte in elettrofisiologia più avanzato ed<br />

accettato nel settore, richiede tuttavia una complessa valutazione direttamente sul paziente che<br />

deve sottostare ad una procedura che, pur essendo resa il meno possibile invasiva, richiede<br />

comunque lunghi tempi tecnici per l’esecuzione e la valutazione dei risultati. Inoltre questa<br />

indagine non è proponibile a pazienti non ancora in età scolare o ad individui con patologie in atto<br />

a livello nasale.<br />

Recentemente è stata dimostrata la presenza della proteina CFTR anche nei monociti umani, un<br />

tipo di globuli bianchi presenti nel sangue e quindi facilmente prelevabili e purificabili in<br />

laboratori adeguatamente attrezzati. Abbiamo quindi pensato di affiancare alla messa a punto di<br />

una procedura ben codificata ed accettata a livello internazionale lo sviluppo di un test innovativo<br />

misurando direttamente l’attività del canale CFTR sui monociti con il vantaggio di poter effettuare<br />

la misurazione di tale parametro su cellule isolate dal paziente con un prelievo di pochissimi<br />

millilitri di sangue. Qualora la procedura avesse successo potremmo in un primo tempo affiancarla<br />

alla misurazione NPD per poterne valutare l’efficienza e la capacità diagnostica con la prospettiva<br />

di poter alla fine ottenere una procedura di valutazione di attività del canale CFTR più semplice,<br />

riproducibile e di minor impatto sul paziente, il cui impegno potrebbe limitarsi ad un limitatissimo<br />

prelievo di sangue. Intendiamo procedere alla messa a punto della procedura avvalendoci della<br />

collaborazione di esperti attivi presso l’Università di Verona, ove esistono ben radicate competenze<br />

nel campo dello studio dei leucociti e dell‘elettrofisiologia su cellule isolate. La metodica proposta<br />

sarebbe utilizzabile per scopi di ricerca nella sperimentazione di nuovi farmaci in grado di<br />

ripristinare la funzione della proteina CFTR, difettosa in <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

Il progetto prevede una serie di fasi facilmente monitorabili da parte dell’ente finanziatore con<br />

tempistiche chiare e rapporti alla fine del primo e secondo anno di attività entro il quale<br />

prevediamo di poter concludere lo studio di fattibilità inclusa la validazione.<br />

33


PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DEL PROGETTO DI RICERCA (importi in Euro)<br />

Attività 2008 2009<br />

Materiale di consumo (costi indicati si intendono senza IVA): Dr. Sorio – Patologia 12.000 8.000<br />

Generale<br />

Dynal ® Monocyte Negative Isolation Kit (598€/kit),<br />

Dynabeads ® MyPure Monocyte Kit.<br />

Technique: Negative isolation. (420€/kit)<br />

The RosetteSep ® Human Monocyte enrichment cocktail (668€/kit)<br />

Il kit che darà i migliori risultati verrà selezionato per i successivi esperimenti:<br />

spesa preventivata: (3 kit 600 €/kit: 1800€)<br />

Magneti per separazione: 1500 €<br />

Reagenti per immunodetezione: 2000€<br />

Terreni di coltura e materiale per pre-purificazione: 2000€<br />

Spese generali: manutenzione strumenti, plastiche sterili per colture cellulari,<br />

ricambi: 3000 €<br />

Piccoli strumenti (centrifuga refrigerata): 5000 €<br />

Materiale inventariabile e di consumo (costi indicati si intendono senza Iva): prof. 17.000 3.000<br />

Buffelli - Fisiologia<br />

Illuminatore per fluorescenza completo di fibra ottica e adattatore per microscopio<br />

Zeiss: 6750 euro<br />

Upgrade software per fluorescenza “In Vivo” Mediacybernectics: 7000 euro<br />

Reagenti e plastiche sterili per colture cellulari: 2916 euro<br />

Scambi di personale con l’estero e partecipazione a convegni 3.000 3.000<br />

TOTALE 32.000 14.000<br />

Al Presidente<br />

dell’Associazione Veneta<br />

per la Lotta contro la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong><br />

Verona, 28.11.07<br />

A sostegno del progetto Sviluppo di approcci innovativi per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC): valutazione<br />

funzionale della proteina Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Transmembrane Conductance Regulator (CFTR) (responsabile<br />

Dr.ssa Paola Melotti, CFC) che si vuol avviare dall’inizio del 2008 si segnala che per permettere la<br />

collaborazione del gruppo del Dr. Claudio Sorio nella sezione di Patologia Generale dell’Università<br />

di Verona viene richiesto il finanziamento aggiuntivo di un assegno di ricerca annuale per l’anno<br />

2008 per il compenso di un ricercatore che parteciperà allo studio. Si allegano la sintesi del<br />

progetto e la richiesta specifica per questa collaborazione con l’Università di Verona per la quale si<br />

segnala l’esigenza di una risposta in tempi brevissimi per permettere la formalizzazione del bando<br />

per la selezione del candidato. Segnalo che questa modalità proposta per il finanziamento di un<br />

assegno di ricerca universitario oltre a formalizzare adeguatamente l’attività del ricercatore<br />

coinvolto nel progetto semplificherebbe ed alleggerirebbe in maniera appropriata l’aspetto fiscale<br />

della collaborazione. E' importante la dicitura di contributo liberale onde evitare l’ eventuale<br />

richiesta di fatturazione con richiesta di IVA. Per eventuali chiarimenti tecnici in merito a<br />

quest’ultimo punto si prega di contattare il Responsabile Amm.vo del Dip.to di Patologia<br />

dell’Università degli Studi di Verona, Dr.. Enrico Cazzaroli, presso il Policlinico di Borgo Roma -<br />

P.le L.A. Scuro 10, TEL/FAX 045/8126446, e-mail: e.cazzaroli@univr.it<br />

Restando a disposizione per ulteriori dettagli porgo cordiali saluti<br />

Prof. B. M. Assael<br />

Direttore del <strong>Centro</strong> FC<br />

34


PROGETTO<br />

Sviluppo di approcci innovativi per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC): valutazione funzionale della proteina<br />

Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Transmembrane Conductance Regulator (CFTR).<br />

La valutazione della funzione del canale transmembrana CFTR nei pazienti affetti da FC è una<br />

procedura diagnostica complessa che attualmente viene eseguita in pochi centri nel mondo. Essa<br />

ha lo scopo di identificare forme atipiche di FC fornendo possibilità di diagnosi nei casi che<br />

risultano dubbi alle valutazioni tradizionali (test del sudore, analisi genetica). Consente inoltre di<br />

poter monitorare nel paziente l’efficacia di farmaci correttori in fase di sperimentazione clinica.<br />

Il <strong>Centro</strong> FC di Verona si è recentemente dotato, grazie anche al supporto del Comitato di Vicenza<br />

dell’Associazione Veneta per la Lotta contro la FC, di tecnologie e competenze che hanno permesso<br />

la messa a punto della metodica standardizzata dal gruppo multicentrico nordamericano<br />

Therapeutics Development Network di misurazione della differenza di potenziali nasali (NPD). E’<br />

stata attuata la procedura di validazione che permette l’accettazione da parte della comunità<br />

scientifica internazionale dei risultati della misura NPD presso la sede del <strong>Centro</strong> FC (e quindi la<br />

possibilità di partecipazione a studi multicentrici e di fornire dati a fine diagnostico) coinvolgendo<br />

diversi gruppi europei membri del European Diagnostic Network (attivo nell’ambito della<br />

European Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Society), i gruppi nordamericano coordinato da P. Zeitlin (Johns Hopkins<br />

Hospital, Baltimore, USA) e canadese diretto da P. Durie (Sick Children Hospital, Toronto,<br />

Canada).<br />

Tale misurazione, che rappresenta attualmente lo stato dell’arte in elettrofisiologia più avanzato ed<br />

accettato nel settore, richiede tuttavia una complessa valutazione direttamente sul paziente che<br />

deve sottostare ad una procedura che, pur essendo resa il meno possibile invasiva, richiede<br />

comunque lunghi tempi tecnici per l’esecuzione e la valutazione dei risultati. Inoltre questa<br />

indagine non è proponibile a pazienti non ancora in età scolare o ad individui con patologie in atto<br />

a livello nasale.<br />

Recentemente è stata dimostrata la presenza della proteina CFTR anche nei monociti umani, un<br />

tipo di globuli bianchi presenti nel sangue e quindi facilmente prelevabili e purificabili in<br />

laboratori adeguatamente attrezzati. Abbiamo quindi pensato di affiancare alla messa a punto di<br />

una procedura ben codificata ed accettata a livello internazionale lo sviluppo di un test innovativo<br />

misurando direttamente l’attività del canale CFTR sui monociti con il vantaggio di poter effettuare<br />

la misurazione di tale parametro su cellule isolate dal paziente con un prelievo di pochissimi<br />

millilitri di sangue. Qualora la procedura avesse successo potremmo in un primo tempo affiancarla<br />

alla misurazione NPD per poterne valutare l’efficienza e la capacità diagnostica con la prospettiva<br />

di poter alla fine ottenere una procedura di valutazione di attività del canale CFTR più semplice,<br />

riproducibile e di minor impatto sul paziente, il cui impegno potrebbe limitarsi ad un limitatissimo<br />

prelievo di sangue. Intendiamo procedere alla messa a punto della procedura avvalendoci della<br />

collaborazione di esperti attivi presso l’Università di Verona, ove esistono ben radicate competenze<br />

nel campo dello studio dei leucociti e dell‘elettrofisiologia su cellule isolate. La metodica proposta<br />

sarebbe utilizzabile per scopi di ricerca nella sperimentazione di nuovi farmaci in grado di<br />

ripristinare la funzione della proteina CFTR, difettosa in <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>.<br />

Il progetto prevede una serie di fasi facilmente monitorabili da parte dell’ente finanziatore con<br />

tempistiche chiare e rapporti alla fine del primo e secondo anno di attività entro il quale<br />

prevediamo di poter concludere lo studio di fattibilità inclusa la validazione.<br />

35


PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DEL PROGETTO DI RICERCA (importi in Euro)<br />

Attività 2008 2009<br />

Materiale di consumo (costi indicati si intendono senza IVA): Dr. Sorio –<br />

Patologia Generale<br />

Dynal ® Monocyte Negative Isolation Kit (598€/kit),<br />

Dynabeads ® MyPure Monocyte Kit.<br />

Technique: Negative isolation. (420€/kit)<br />

The RosetteSep ® Human Monocyte enrichment cocktail (668€/kit)<br />

Il kit che darà i migliori risultati verrà selezionato per i successivi<br />

esperimenti: spesa preventivata: (3 kit 600 €/kit: 1800€)<br />

Magneti per separazione: 1500 €<br />

Reagenti per immunodetezione: 2000€<br />

Terreni di coltura e materiale per pre-purificazione: 2000€<br />

Spese generali: manutenzione strumenti, plastiche sterili per colture<br />

cellulari, ricambi: 3000 €<br />

Piccoli strumenti (centrifuga refrigerata): 5000 €<br />

12.000 8.000<br />

Materiale inventariabile e di consumo (costi indicati si intendono senza 17.000 3.000<br />

Iva): prof. Buffelli - Fisiologia<br />

Illuminatore per fluorescenza completo di fibra ottica e adattatore per<br />

microscopio Zeiss: 6750 euro<br />

Upgrade software per fluorescenza “In Vivo” Mediacybernectics: 7000 euro<br />

Reagenti e plastiche sterili per colture cellulari: 2916 euro<br />

Scambi di personale con l’estero e partecipazione a convegni 3.000 3.000<br />

TOTALE 32.000 14.000<br />

36


DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA<br />

SEZIONE DI PATOLOGIA GENERALE<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

Università degli Studi di Verona<br />

Strada Le Grazie-37134 VERONA (Italy)<br />

Tel. +39-0458027120<br />

Fax +39-0458027127<br />

Verona, 25/11/<strong>2007</strong><br />

Con la presente si richiede l’erogazione di un contributo liberale di 19.000 Euro finalizzato<br />

all’attivazione di un assegno di ricerca o borsa di studio annuale per lo studio da effettuarsi in<br />

collaborazione con il <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> di Verona (referenti: Prof. B.M. Assael e la Dr.ssa Paola<br />

Melotti) relativo a Sviluppo di approcci innovativi per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> (FC): valutazione funzionale della<br />

proteina Cystic <strong>Fibrosi</strong>s Transmembrane Conductance Regulator (CFTR).<br />

Si fa presente che a partire dalla data di disponibilità della somma presso il Dipartimento di<br />

Patologia per l’erogazione dell’assegno di ricerca si dovrà procedere alla formazione di una<br />

commissione interna di valutazione con la pubblicazione di un bando di concorso che deve<br />

rimanere pubblicato per 30 gg prima di poter procedere alla valutazione dei candidati.<br />

Dr. Claudio Sorio<br />

Dipartimento di Patologia<br />

Sez. Di Patologia Generale<br />

Università di Verona<br />

Strada Le Grazie, 8<br />

37134, Verona<br />

Tel: 045/8027688<br />

Fax: 045/8027127<br />

37


Allegato 3<br />

Progetto triennale per la promozione di un programma di sviluppo della<br />

ricerca clinica <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, Azienda Ospedaliera di Verona<br />

RESPONSABILE Marco Cipolli<br />

Sempre di più negli ultimi anni si va sottolineando nel mondo della <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> l’importanza di<br />

impostare una parte della ricerca riguardante la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> sulla sperimentazione clinica di<br />

farmaci e terapie. La ricerca di base con l’obiettivo di giungere ad una terapia per via genica della<br />

malattia rappresenta sicuramente il futuro auspicabile oltre che probabilmente risolutivo per la<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>. Tuttavia, ad oggi, si avverte anche l’importanza di raggiungere risultati veloci in<br />

grado di incidere sulla malattia e migliorare sia la qualità di vita che la sopravvivenza dei pazienti.<br />

In questi ultimi anni si è visto aumentare in modo importante il numero di nuovi farmaci e terapie<br />

che sulla carta sembrano possedere un ruolo importante nella cura della malattia. Di conseguenza,<br />

in questo momento, è grande lo sforzo sia di investimento economico che di persone che si può<br />

osservare in campo internazionale per l’organizzazione di centri in grado di gestire trial pre-clinici<br />

e clinici per valutare l’efficacia di tali sostanze.<br />

È da sottolineare come anche all’ultima conferenza nordamericana sulla <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> di ottobre<br />

<strong>2007</strong> si siano impegnate due sessioni plenarie proprio a discutere su nuove molecole terapeutiche.<br />

Nei prossimi anni sempre più alta sarà la necessità di organizzare e condurre trial clinici nel nostro<br />

<strong>Centro</strong>, così come la domanda di partecipare a studi clinici coordinati da c33entri internazionali.<br />

Da tener presente anche l’industria farmaceutica i cui interessi e necessità di valutare<br />

obiettivamente nuovi farmaci possono coincidere con gli interessi dei ricercatori. Di conseguenza,<br />

in questo scenario, grande sarà la domanda di partecipazione ai pazienti.<br />

Occorre inoltre ricordare che, in questo momento, l’ECFS sta organizzando un network di centri di<br />

cura europei in grado di rispondere a requisiti predefiniti per partecipare a trial clinici<br />

multicentrici.<br />

Il <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> di Verona ha una consolidata esperienza sia di organizzazione che di<br />

partecipazione a studi clinici e possiede molti dei requisiti tecnici ed umani considerati come<br />

necessari in campo internazionale per essere riconosciuto come un <strong>Centro</strong> di Ricerca idoneo a<br />

sperimentazioni che rispondano a criteri di qualità ben definiti.<br />

Un ulteriore sforzo può essere realizzato per rendere il nostro <strong>Centro</strong> rispondente in maniera<br />

completa a questi criteri, portando vantaggi evidenti ai pazienti a noi afferenti. Questi sarebbero<br />

così in grado di conoscere ed eventualmente usufruire con rapidità di ogni nuova possibilità<br />

terapeutica; gli operatori avrebbero invece la possibilità di mantenere sempre un grado di<br />

conoscenza elevato su tutto quello che emerge nel mondo scientifico internazionale della <strong>Fibrosi</strong><br />

<strong>Cistica</strong> oltre a mettere a disposizione le proprie conoscenze già apprezzate da molti centri di ricerca<br />

in varie parti del mondo.<br />

Negli ultimi mesi molte sono state le richieste pervenuteci per partecipare ad importanti studi<br />

riguardanti nuovi farmaci, a ricerche genetiche e valutazioni epidemiologiche.<br />

A questo punto, per mantenere il nostro <strong>Centro</strong> al livello di eccellenza per il quale è conosciuto,<br />

occorre un ulteriore sforzo per migliorare l’organizzazione e l’investimento in termini di persone<br />

dedicate appare fondamentale.<br />

Per meglio evidenziare quanto scritto, nella figura seguente viene mostrato quello che è lo scenario<br />

delle possibilità terapeutiche in questo momento all’orizzonte per la <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, e quindi<br />

l’opportunità di essere coinvolti direttamente in alcuni di questi studi.<br />

38


Un punto fondamentale è ovviamente la capacità del <strong>Centro</strong> di arruolare pazienti. Il numero dei<br />

malati da noi seguiti è sicuramente uno dei maggiori al mondo ma questo, paradossalmente, non<br />

ha favorito sino ad oggi un coinvolgimento massiccio dei nostri pazienti nella ricerca clinica. Solo<br />

una minima parte sono sino ad ora stati coinvolti o hanno accettato di partecipare. Le ragioni<br />

possono essere molteplici, ma ora occorre utilizzare al massimo questa grande potenzialità. Un<br />

coinvolgimento diretto delle famiglie e dei pazienti con un programma specifico di “educazione<br />

alla ricerca” ci appare come un passaggio obbligato, così come vi deve essere completa<br />

integrazione tra il personale impegnato nella ricerca e lo staff clinico.<br />

Risulta pertanto evidente come, in un progetto di formazione di un gruppo di ricerca clinica in<br />

<strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong>, sia fondamentale l’integrazione tra lo staff di ricerca, lo staff clinico, i pazienti e le<br />

famiglie<br />

Il punto di partenza per un miglioramento sia nella qualità che nella quantità della nostra ricerca<br />

clinica è sicuramente quello di impegnare, oltre allo staff del <strong>Centro</strong> <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> interessato al<br />

programma, personale esclusivamente dedicato, con esperienze acquisite nell’ambito della ricerca.<br />

Si ritiene indispensabile la disponibilità di due persone dedicate per un periodo di tre anni, il cui<br />

costo preventivo può essere quantificato in un totale di Euro 150.000.<br />

Il progetto verrà coordinato dal Dr. Marco Cipolli e dovrà poter contare nel primo anno sulla<br />

collaborazione di due borsisti con esperienza di ricerca preclinica e clinica.<br />

Il progetto si varrà dell’esperienza di ricerca di laboratorio in particolare di quanto sviluppato dalla<br />

Dr.oressa Paola Melotti, dell’esperienza acquisita nella messa a punto di metodi di indagine<br />

elettrofisiologica nel paziente e della ricerca genetica particolarmente sviluppata dal nostro <strong>Centro</strong>.<br />

I primi progetti di ricerca clinica previsti per il 2008 sono:<br />

• Valutazione di nuovi antibiotici per via inalatoria (azthreonam lisinato);<br />

• valutazione di nuove terapie per via inalatoria (denufosol);<br />

• partecipazione allo studio PTC;<br />

• valutazione di nuove molecole con potenziale terapeutico nella <strong>Fibrosi</strong> <strong>Cistica</strong> attraverso<br />

l’uso di metodiche elettrofisiologiche;<br />

• trattamento con DHA e folati di pazienti bambini e adulti;<br />

• uso di nuovi preparati enzimatici pancreatici.<br />

39


Dati del <strong>Centro</strong><br />

41


Figura 1 Figura 2<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO SUDDIVISI PER SESSO<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

900<br />

900<br />

800<br />

800<br />

Numerosità Pazienti<br />

700<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

Numero pazienti<br />

700<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

Tot Paz<br />

Femmine<br />

Maschi<br />

200<br />

100<br />

100<br />

0<br />

0<br />

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

1990<br />

1991<br />

1992<br />

1993<br />

1994<br />

1995<br />

1996<br />

1997<br />

1998<br />

1999<br />

Anno<br />

2000<br />

2001<br />

2002<br />

2003<br />

2004<br />

2005<br />

2006<br />

<strong>2007</strong><br />

Anno<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

04/12/<strong>2007</strong> 4<br />

29/11/<strong>2007</strong> 5<br />

Figura 3<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

NUMEROSITÀ PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO SUDDIVISI PER REGIONE DI PROVENIENZA<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

Figura 4<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO PROVENIENTI DA<br />

ALTRE REGIONI<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

600<br />

500<br />

<strong>Veneto</strong> e<br />

Trentino AA<br />

Altre regioni<br />

45<br />

40<br />

35<br />

Altre Regioni<br />

Emilia Romagna<br />

Lombardia<br />

NumeroPazienti<br />

400<br />

300<br />

200<br />

% Pazienti da altre Regioni<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

Puglia<br />

Toscana<br />

100<br />

10<br />

5<br />

0<br />

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

Anno<br />

0<br />

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

Anno<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

29/11/<strong>2007</strong> 6<br />

29/11/<strong>2007</strong> 7


Figura 5 Figura 6<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO SUDDIVISI PER ETA’<br />

(40a)<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

%<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

40 a %<br />

NUMERO NUOVE DIAGNOSI* PER FIBROSI CISTICA IN PAZIENTI VENETI-TRENTINI<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

N° pazienti<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

<strong>2007</strong><br />

2006<br />

2005<br />

2004<br />

2003<br />

2002<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

Nuove diagnosi in<br />

Pazienti veneti e<br />

trentini anni 1990-<br />

<strong>2007</strong><br />

10<br />

5<br />

5<br />

0<br />

0<br />

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

Anno<br />

Anno<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno.<br />

Dall’anno 2006 sono compresi i pazienti in accertamento per fibrosi cistica.<br />

1997<br />

1996<br />

1995<br />

1994<br />

1993<br />

1992<br />

1991<br />

1990<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno.<br />

04/12/<strong>2007</strong> 8<br />

29/11/<strong>2007</strong> 9<br />

Figura 7<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO CON VALORI MEDI DI FEV1%<br />

ANNI 1990-<strong>2007</strong><br />

Figura 8<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PAZIENTI* IN CURA PRESSO IL CENTRO PER GRAVITA’ ED ETA’<br />

ANNO <strong>2007</strong><br />

60<br />

n= 74 167 126 81 92 79 61<br />

140<br />

Fev1%<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

FEV1 < 30 media %<br />

FEV1 30-50 media %<br />

FEV1 50-70 media %<br />

FEV1 >70 media %<br />

media di FEV1%<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

87,4<br />

± 18,2<br />

86,26<br />

± 18,77<br />

73,7<br />

± 23,75<br />

62,9<br />

± 24,4 58,7<br />

± 23,19<br />

56,8<br />

± 24,4<br />

65,5<br />

± 30,1<br />

40<br />

10<br />

20<br />

0<br />

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

Anno<br />

0<br />

classi di età<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

29/11/<strong>2007</strong> 10<br />

29/11/<strong>2007</strong> 11


Figura 9<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

NUMERO DI PAZIENTI* CON ALMENO UNA COLTURA POSITIVA NEGLI ULTIMI 12 MESI<br />

ANNO <strong>2007</strong><br />

500<br />

Figura 10<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

250<br />

NUMEROSITA’ PAZIENTI* AFFERENTI ALL’AMBULATORIO PEDIATRICO<br />

ANNI 2002-<strong>2007</strong><br />

450<br />

400<br />

200<br />

197<br />

214<br />

350<br />

150<br />

148<br />

300<br />

125<br />

250<br />

100<br />

91<br />

87<br />

200<br />

150<br />

50<br />

100<br />

50<br />

0<br />

0<br />

2002 2003 2004 2005 2006 <strong>2007</strong><br />

* numero di pazienti con almeno 1 follow-up nell’anno<br />

Pseud. aerug. B. cepacia Staf. multi-resist.<br />

*Sono compresi nella statistica tutti i pazienti nati a partire dal 01/01/1996 con almeno 1 follow-up nell’anno.<br />

N.B. Dei 214 pazienti del <strong>2007</strong> sono 175 quelli con fibrosi cistica o in accertamento per fibrosi cistica. I pazienti con<br />

altre patologie sono indicati in viola.<br />

29/11/<strong>2007</strong> 12<br />

20/02/2008 13<br />

Figura 11<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PAZIENTI PEDIATRICI <strong>2007</strong> PER ETA’<br />

(TOT. 175, 13% PSEUDOMONAS CRONICI)*<br />

Figura 12<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PER ETA’ DEI PAZIENTI CON PERCENTILE PESO < 5° (TOT. 175, 9.14%


Figura 13 Figura 14<br />

Azienda Ospedaliera Istituti Ospedalieri di Verona – OCM – P.le A. Stefani, 1 – 37126 Verona<br />

CENTRO REGIONALE VENETO DI RICERCA – PREVENZIONE – CURA FIBROSI CISTICA - SERVIZIO MALATTIE RESPIRATORIE E DIGESTIVE CRONICHE DELL’ETA’ EVOLUTIVA<br />

DISTRIBUZIONE PER ETA’ DEI PAZIENTI CON PERCENTILE ALTEZZA < 5°(TOT. 175, 8%

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