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maggiore utilizzo. La possibilità di inserimento della cv Mikaela nel panorama agricolo della regione Campania è da valutare in seguito ai risultati che saranno ottenuti nell’ambito del progetto NOVOROD. Pisello proteico Il pisello proteico (Pisum sativum Asch. et Gr.) è la leguminosa che presenta le maggiori potenzialità produttive e stabilità di resa, produce proteine di elevato valore nutrizionale sia per i monogastrici che per i ruminanti, è di uso consolidato nella mangimistica ed ha un ampio areale di adattamento. Ha una limitata presenza di fattori antinutrizionali, un discreto contenuto di lisina e presenta un basso rischio di contaminazioni fungine. E’ una leguminosa azotofissatrice per cui i suoi residui arricchiscono il terreno. Esigenze ambientali Il pisello proteico viene seminato in autunno nelle zone mediterranee mentre in Italia settentrionale viene seminato in primavera e cresce con temperature variabili tra 10 e 20 °C. La temperatura minima di germinazione è 4,4 °C. Le gelate primaverili possono danneggiare la pianta e teme il ristagno idrico per cui si adatta male a terreni asfittici, umidi e freddi. Il suo pH ottimale è compreso tra 5,5 e 6,5. Varietà segnalate Varietà molto interessanti sono Ideal (SIS), a semina primaverile, molto precoce con possibilità di semina autunnale tardiva nelle zone ad inverno meno rigido, e Pepone (SIS) che ha evidenziato una stabile ed eccellente potenzialità produttiva in tutti gli ambienti di coltivazione. La cv Baccara ha dato ottimi risultati in una prova di alimentazione bovina condotta in Emilia-Romagna. La Magistral (SEMFOR) è molto resistente al freddo. 45
Nell’ambito del progetto NOVOROD è stata utilizzata la cv Genial (SEMFOR) che è una varietà di recente introduzione e manifesta buona resistenza al freddo, ottima resistenza all’allettamento e buona resa in granella. Epoca di semina, concimazioni, ed altre tecniche colturali L’epoca di semina è autunnale, invernale o primaverile in relazione alle varietà impiegate. Si consigliano profondità di 3-4 cm, in terreni di medio impasto e anche 5 cm in terreni leggeri. Si usa una quantità di seme in modo da ottenere 70-80 piante /mq alla raccolta. Per la preparazione del letto di semina, si cerca di limitare il numero di passaggi sul terreno per non costipare eccessivamente il suolo ed assicurare una sufficiente porosità dello strato arabile. E’ altrettanto importante ottenere un letto di semina omogeneo per effettuare al meglio le operazioni di raccolta ed avere minori perdite di prodotto. La concimazione azotata non è di norma necessaria perché la coltura è azotofissatrice. In casi particolari (es. terreno asfittico) può rendersi utile una somministrazione di 30–40 kg/ha di N in copertura. Si somministra il fosforo in quantità pari a 100-110 kg/ha, mentre per il potassio non sembrano necessari apporti massicci e ci si limita a distribuirne 100–120 kg/ha, con massimi di 160 in terreni poveri. Il pisello è coltura poco competitiva nei confronti delle malerbe. Ci sono molti principi attivi registrati per il diserbo del pisello. Tra questi Glyphosate, Sethoxydim e Trifluralin. Potenzialità di coltivazione in Campania La possibilità di inserimento della cultivar Genial negli ordinamenti coltuirali e nell’alimentazione animale all’interno della Regione Campania va valutata dopo i risultati ottenuti nell’ambito del progetto NOVOROD. 46
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maggiore utilizzo. La possibilità di inserimento della cv Mikaela nel<br />
panorama agricolo della regione Campania è da valutare in seguito ai<br />
risultati che saranno ottenuti nell’ambito del progetto NOVOROD.<br />
Pisello proteico<br />
Il pisello proteico (Pisum sativum Asch. et Gr.) è la leguminosa che<br />
presenta le maggiori potenzialità produttive e stabilità di resa,<br />
produce proteine di elevato valore nutrizionale sia per i monogastrici<br />
che per i ruminanti, è di uso consolidato nella mangimistica ed ha un<br />
ampio areale di adattamento. Ha una limitata presenza di fattori<br />
antinutrizionali, un discreto contenuto di lisina e presenta un basso<br />
rischio di contaminazioni fungine. E’ una leguminosa azotofissatrice<br />
per cui i suoi residui arricchiscono il terreno.<br />
Esigenze ambientali<br />
Il pisello proteico viene seminato in autunno nelle zone mediterranee<br />
mentre in Italia settentrionale viene seminato in primavera e cresce<br />
con temperature variabili tra 10 e 20 °C. La temperatura minima di<br />
germinazione è 4,4 °C. Le gelate primaverili possono danneggiare la<br />
pianta e teme il ristagno idrico per cui si adatta male a terreni<br />
asfittici, umidi e freddi. Il suo pH ottimale è compreso tra 5,5 e 6,5.<br />
Varietà segnalate<br />
Varietà molto interessanti sono Ideal (SIS), a semina primaverile,<br />
molto precoce con possibilità di semina autunnale tardiva nelle zone<br />
ad inverno meno rigido, e Pepone (SIS) che ha evidenziato una<br />
stabile ed eccellente potenzialità produttiva in tutti gli ambienti di<br />
coltivazione. La cv Baccara ha dato ottimi risultati in una prova di<br />
alimentazione bovina condotta in Emilia-Romagna. La Magistral<br />
(SEMFOR) è molto resistente al freddo.<br />
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