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06.02.2015 Views

Sorgo da foraggio Il sorgo (Sorghum bicolor (L.) Moench.) è stata una delle prime piante ad essere coltivata e sembra che le forme attuali abbiano avuto la loro origine nell’Africa occidentale diverse migliaia di anni fa. La coltivazione del sorgo si è poi diffusa in tutto il mondo, prima in Asia ed Europa, poi in America e Australia. Nelle agricolture di sussistenza del Terzo Mondo la granella viene utilizzata direttamente per l’alimentazione umana, perché in questi paesi la trasformazione zootecnica sarebbe troppo costosa. In questi ambienti le rese sono molto basse (0,5-1 t/ha), sia per la primitiva tecnica colturale sia per le condizioni ambientali avverse: il sorgo infatti viene coltivato dove l’ambiente è troppo arido per il mais. Nelle agricolture progredite la granella di sorgo viene destinata all’alimentazione animale, in concorrenza con quella di mais, di cui ha analogo valore nutritivo. La pianta del sorgo, sia allo stato giovane che a maturazione lattea o cerosa della granella, si presta assai bene all’alimentazione del bestiame. Esigenze ambientali Il sorgo richiede per germinare temperature di 14°C ed è capace di sopportare le deficienze idriche con danni limitati, ma ha comunque bisogno di apporti idrici che per l’intero ciclo (tra piogge e disponibilità di riserve idriche del terreno) posso stimarsi intorno a 300-350 mm (3000-3500 m 3 /ha). In terreni profondi e a buona capacità di ritenzione idrica bastano apporti idrici di 120-150 mm nei mesi da giugno ad agosto per assicurare rese soddisfacenti dal punto di vista tecnico ed economico. Queste condizioni si riscontrano in parecchie zone della regione Campania, anche in molte di quelle zone collinari svantaggiate, 41

comunemente dette “marginali”. Nelle altre zone, troppo aride, il sorgo senza irrigazione non può essere proposto, ma potrebbe dare eccellenti risposte produttive a irrigazioni limitate, aventi carattere di soccorso. Per quanto riguarda il terreno, il sorgo si adatta bene anche a quelli argillosi pesanti con mediocre struttura; tollera un’ampia gamma di acidità (da pH 5,5 a 8,5) e una elevata salinità. Varietà segnalate Alcune varietà di sorgo ibrido sono state testate in ambienti simili a quelli in cui sono state condotte le prove sperimentali del progetto NOVOROD. Tra queste, le cultivar PIPER Sudan Grass ed il BMR 333 (Sorghum bicolor X Sorghum sudanense) sorgo ibrido da foraggio. si sono dimostrate molto interessanti. Queste due varietà hanno dato ottimi risultati produttivi (120 q/ha di fieno e 550 q/ha di insilato, rispettivamente). In particolare, la varietà Piper è stata testata con apporti idrici molto ridotti. Le varietà appartenenti alla famiglia degli ibridi BMR si caratterizzano per avere caratteristiche di produttività e qualità della sostanza secca decisamente migliori rispetto ai sorghi da foraggio convenzionali, ed un minore contenuto di lignina, ma per questo anche maggiore suscettibilità all’allettamento. Per il progetto NOVOROD è stata usata la cultivar LUSSI (APSOV Sementi), che si caratterizza per avere un ciclo medio precoce ed una resa intorno alle 35-55 t/ha. In generale in Italia le cultivar che danno i migliori risultati sono quelle a ciclo medio-precoce. Epoca di semina, concimazioni, ed altre tecniche colturali Il sorgo è una pianta da coltura asciutta per cui vanno applicate tutte le pratiche atte a creare una buona riserva idrica del terreno e a favorire l’approfondimento delle radice, come la lavorazione 42

comunemente dette “marginali”. Nelle altre zone, troppo aride, il<br />

sorgo senza irrigazione non può essere proposto, ma potrebbe dare<br />

eccellenti risposte produttive a irrigazioni limitate, aventi carattere di<br />

soccorso.<br />

Per quanto riguarda il terreno, il sorgo si adatta bene anche a quelli<br />

argillosi pesanti con mediocre struttura; tollera un’ampia gamma di<br />

acidità (da pH 5,5 a 8,5) e una elevata salinità.<br />

Varietà segnalate<br />

Alcune varietà di sorgo ibrido sono state testate in ambienti simili a<br />

quelli in cui sono state condotte le prove sperimentali del progetto<br />

NOVOROD. Tra queste, le cultivar PIPER Sudan Grass ed il BMR<br />

333 (Sorghum bicolor X Sorghum sudanense) sorgo ibrido da<br />

foraggio. si sono dimostrate molto interessanti. Queste due varietà<br />

hanno dato ottimi risultati produttivi (120 q/ha di fieno e 550 q/ha di<br />

insilato, rispettivamente). In particolare, la varietà Piper è stata<br />

testata con apporti idrici molto ridotti. Le varietà appartenenti alla<br />

famiglia degli ibridi BMR si caratterizzano per avere caratteristiche<br />

di produttività e qualità della sostanza secca decisamente migliori<br />

rispetto ai sorghi da foraggio convenzionali, ed un minore contenuto<br />

di lignina, ma per questo anche maggiore suscettibilità<br />

all’allettamento. Per il progetto NOVOROD è stata usata la cultivar<br />

LUSSI (APSOV Sementi), che si caratterizza per avere un ciclo<br />

medio precoce ed una resa intorno alle 35-55 t/ha. In generale in<br />

Italia le cultivar che danno i migliori risultati sono quelle a ciclo<br />

medio-precoce.<br />

Epoca di semina, concimazioni, ed altre tecniche colturali<br />

Il sorgo è una pianta da coltura asciutta per cui vanno applicate tutte<br />

le pratiche atte a creare una buona riserva idrica del terreno e a<br />

favorire l’approfondimento delle radice, come la lavorazione<br />

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