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Varietà segnalate<br />

Come già accennato esistono molte varietà di avena con<br />

caratteristiche diverse. Le cultivar più recenti sono più resistenti<br />

all’allettamento ed al freddo. Tra le più promettenti di nuova<br />

costituzione ci sono le cv Genziana, Alcudia e Bionda. Quella usata<br />

nel progetto NOVOROD è la varietà Genziana.<br />

Questa cv fornisce alte rese e buona qualità merceologica in tutti gli<br />

ambienti in cui è stata testata. E’ possibile inoltre seminarla sia in<br />

autunno che in primavera con produzioni anche superiori alle 5 t/ha.<br />

Epoche di semina, concimazioni, ed altre tecniche colturali<br />

L’avena può essere seminata in autunno o primavera. La semina<br />

autunnale va fatta anticipata rispetto al frumento e allo stesso orzo,<br />

quindi in ottobre, mentre quella primaverile in marzo-aprile.<br />

La quantità di seme più consigliabile è di 120-150 kg/ha, adottando<br />

le densità inferiori nel caso di semine precoci.<br />

La concimazione azotata va commisurata, oltre che alla fertilità, del<br />

terreno e al clima, alla resistenza all’allettamento delle varietà<br />

impiegate. Le dosi massime applicabili alla cv. Ava (meno soggetta<br />

all’allettamento) sono di 60-80 Kg/ha di N; sulle altre varietà, più<br />

allettabili, 30-40 unità sono il massimo che si può dare. La risposta<br />

dell’avena alla concimazione azotata è ancora più spettacolare che<br />

negli altri cereali. Il diserbo ricalca quello del frumento (ovviamente<br />

con esclusione degli avenicidi).<br />

Normalmente non viene effettuata alcuna irrigazione.<br />

Con buone cultivar si possono raggiungere, in condizioni ottimali, 4-<br />

5 t/ha. Buone sono da considerare rese di 3,5-4 t/ha.<br />

Potenzialità di coltivazione in Campania<br />

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