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CAPITOLO VI<br />
Le essenze foraggere utilizzate nel progetto NOVOROD<br />
Fra gli obiettivi del progetto NOVOROD c’è quello di testare<br />
l’introduzione negli ordinamenti colturali di foraggere ad elevato<br />
potenziale di modifica del contenuto di sostanze ad azione<br />
nutrizionale nel latte e nel formaggio (FORAN), come descritto nella<br />
sezione dedicata agli effetti dell’alimentazione sulle caratteristiche<br />
qualitative dei prodotti di origine animale. Fra queste, in particolare<br />
sono state scelte graminacee e leguminose, ed una specie come il<br />
lino, ad elevato contenuto di acidi grassi insaturi ed in particolare<br />
Omega 3 e CLA.<br />
Inoltre è stato sperimentato per l’alimentazione bovina l’uso di scarti<br />
tradizionalmente usati come foraggere nell’area pilota del progetto,<br />
ad esempio le foglie del carciofo Bianco di Pertosa, utilizzate fino<br />
agli anni ’70 in particolare per l’alimentazione degli ovi-caprini.<br />
Le specie scelte sono adatte per la coltivazione nella nostra regione<br />
secondo le tecniche e le esigenze pedo-climatiche descritte per<br />
ognuna di esse nelle schede che seguono.<br />
Le graminacee proposte dal progetto sono l’avena, il triticale ed il<br />
sorgo. Le leguminose sono la veccia ed il pisello proteico.<br />
Come oleaginosa è stato scelto il lino, tradizionalmente presente<br />
nella regione come tessile, ma introdotto recentemente nelle filiere<br />
zootecniche in centro Europa e nell’Italia centrale. Il progetto<br />
NOVOROD ha collaudato in Campania l’uso di varietà di lino adatte<br />
all’alimentazione zootecnica caratterizzate da rusticità ed elevato<br />
contenuto in acidi grassi polinsaturi.<br />
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