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Non si tratta, ovviamente, di un aumento del contenuto di proteine<br />

(l’alimentazione ha scarsi effetti sul tenore in proteine) ma<br />

semplicemente, a causa di razioni sempre meno fibrose e a fibra<br />

corta, di una graduale diminuzione del contenuto di grasso. Il<br />

risultato finale è rappresentato da formaggi sempre più “gessosi”.<br />

L’impiego di razioni e sistemi di allevamento “meno intensivi” è uno<br />

degli scopi del progetto NOVOROD. Il contenuto di grasso e di<br />

proteina nel formaggio essendo il substrato di tutte, o quasi, le<br />

trasformazioni enzimatiche e batteriche che avvengono nel corso<br />

della maturazione, influenzano le caratteristiche organolettiche e<br />

sensoriali dei formaggi. In sostanza, tutto quello che, al termine della<br />

stagionatura di un formaggio, percepiamo è, comunque, legato al<br />

contenuto di grasso e proteina del latte. Non a caso i due fenomeni<br />

fondamentali della maturazione sono la lipolisi (scissione del grasso)<br />

e la proteolisi (scissione delle proteine).<br />

Il tenore in grasso può, quindi, essere aumentato, o almeno<br />

preservato, con opportune razioni e/o con l’impiego di idonee<br />

integrazioni alimentari. L’introduzione, con il progetto NOVOROD,<br />

nel piano colturale delle aziende, di essenze foraggere, idonee sia<br />

all’ambiente di coltivazione e sia all’alimentazione dei bovini, ha<br />

proprio lo scopo di garantire la formulazione di razioni con adeguati<br />

contenuti di foraggi (il tenore del grasso nel latte e nei formaggi è<br />

espressione del rapporto foraggi/concentrati della razione). Alcune<br />

integrazioni, invece, come il lino sono state introdotte sia per<br />

aumentare il grasso e il valore nutrizionale dei formaggi (contenuto<br />

di acidi grassi polinsaturi, CLA, ecc.) e sia, per testare coltivazioni<br />

che potrebbero rappresentare una valida alternativa a materie prime,<br />

con effetti sul valore nutrizionale del latte e dei formaggi, di<br />

provenienza esterna e sia per tentare una azione di recupero di risorse<br />

vegetali un tempo coltivate nelle aree interessate dal progetto.<br />

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