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CAPITOLO V<br />
Arricchimento nutrizionale dei formaggi attraverso<br />
l’alimentazione degli animali<br />
Parlare di arricchimento, di una matrice come il formaggio,<br />
soprattutto se formaggi stagionati (con basso contenuto di acqua),<br />
con un elevato contenuto di sali minerali (calcio), grasso e proteine,<br />
può sembrare un paradosso. Le motivazioni sono diverse e limitate,<br />
generalmente, a molecole e microcomponenti poco considerati. Si<br />
tratta, infatti, di dare la giusta importanza nell’ambito dei<br />
macrocomponenti (grasso, proteine, ecc.) alle singole molecole<br />
costitutive (acidi grassi liberi e totali, amminoacidi, vitamine ecc.).<br />
Sono proprio queste molecole, poco importanti dal punto di vista<br />
quantitativo, a esercitare effetti positivi sulla salute umana. Un<br />
formaggio con un contenuto elevato di grasso è generalmente<br />
demonizzato dai “dietologi”che si preoccupano solo di vietarceli.<br />
Grasso elevato, infatti, è sinonimo di colesterolo elevato e,<br />
comunque, di qualcosa di dannoso per la salute umana. Vedremo, o<br />
almeno cercheremo di dimostrare, che questo non è sempre vero. Se<br />
consideriamo come parametri di valutazione alcune molecole di tipo<br />
nutrizionale, le differenze fra latti e fra formaggi diventano<br />
importanti.<br />
In cosa arricchire<br />
Alcune molecole sono definite con l’aggettivo “essenziale”. Il<br />
termine “essenziale” non è solo sinonimo di “primario”, importante,<br />
fondamentale, ma indica un concetto molto preciso. Un nutriente è<br />
essenziale se l’organismo umano non è in grado di sintetizzarlo e, di<br />
conseguenza, la dieta rappresenta l’unica fonte di quel nutriente.<br />
Esiste, poi, un certo numero di sostanze non “essenziali” dal punto di<br />
vista nutrizionale, ma che, comunque, possono avere effetti benefici<br />
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