Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica

Quando Selcom acquisisce la Digitek ha inizio un piano di riorganizzazione
aziendale che prevede una modernizzazione della gestione, uno sviluppo delle
diverse funzioni aziendali (con una netta separazione tra gestione
amministrativa, gestione finanziaria, e gestione delle risorse umane). La
gestione finanziaria è in mano alla controllante. Nel contempo, non sempre
con successo, si sperimentano forme di integrazione tra progettazione e
realizzazione industriale, realizzate pressoché interamente all’interno.
Nello stesso periodo si avvia un processo di selezione dei fornitori e
l’implementazione di sistemi ERP, più adatti al gestire la complessità interna e
le relazioni con i fornitori e i clienti rispetto ai gestionali precedenti.
Nel settore automotive i principali competitor sono la Bosh e la Siemens,
ma anche Magneti Marelli e Stugmotive.
I principali clienti sono Audi, GM Buzzi, KSS, Exmamo, Landini,
Gambardini, Magneti Marelli, Maserati e Telecom. Inoltre, sul mercato
europeo si servono anche Volkswagen, Mercedes e, fra gli ultimi in ordine di
tempo, Yamaha (Europa), General Motors (Europa). Un ruolo del tutto
particolare hanno Saab e Ducati.
All’interno dell’impianto, entrambi i clienti hanno una linea dedicata.
L’impresa sta valutando come entrare nel mercato americano e in quello
australiano, e giapponese (Toyota) per quanto riguarda l’industria della
competizione sportiva.
La delocalizzazione non viene considerata da Digitek strategicamente
rilevante. Vi è l’approvvigionamento di materie prime e di alcune componenti,
che giungono dalla Cina e dagli USA. Il tentativo di creare una joint venture
nella Silicon Valley fino ad ora non ha avuto successo.
Digitek ha filiato un’impresa che si occupa unicamente di ricerca e
sviluppo. Collabora con le facoltà di ingegneria del territorio, sebbene, fino ad
ora, tale rapporto non si sia rivelato strategico: l’università è invece
fondamentale quale fornitore di giovani ingegneri preparati.
La Digitek ha prospettive di sviluppo rilevanti a partire da prodotti di
qualità e in un mercato di dimensioni non trascurabili.
La vera forza dell’impresa risiede in un’organizzazione efficiente e nei
know-how sviluppati nel tempo e grazie ad una rete consolidata di clienti.
L’opportunità di allargare il proprio mercato è tangibile, e vi sono primi
sintomi di possibili sinergie con altre imprese (locali e no) nell’ambito
dell’automotive. All’avanguardia per prodotto, tecnologia e organizzazione,
l’impresa, ad ogg,i non è internazionalizzata.
UNIFER
Il fornitore specializzato che si rivolge al mercato mondiale
Unifer nasce nel 1993 come semplice “conto lavoro” per l’Ansa Marmitte.
Oggi è un’impresa che ha un prodotto proprio nel medesimo ambito
produttivo, ha una quarantina di dipendenti, fattura 7-8 milioni di euro e 40
addetti e con una rete commerciale fortemente orientata verso i mercati
esteri.
E’ una società a responsabilità limitata, controllata da una società
finanziaria, STT, che ha una partecipazione rilevante in una società con
prodotti complementari e sede a Maranello.
La produzione riguarda perlopiù i tubi in acciaio perforati. La progettazione
e la realizzazione del prodotto avviene interamente all’interno dell’impresa,
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