Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica

L’andamento del settore nel distretto di Carpi ricalca, a grandi linee, quello
del tessile-abbigliamento a livello nazionale. Nel 2005-2006, tuttavia, per la
prima volta dal 1990, si assiste ad un aumento del valore della produzione (a
prezzi costanti).
Come a livello nazionale, la dinamica delle esportazioni locali ha registrato
significative differenze tra la maglieria e la confezione di tessuto: l’export di
tessuti in maglia subisce una pesante diminuzione, mentre quello di prodotti
di confezione fa registrare andamenti positivi. Anche i mercati esteri di sbocco
sono mutati: il principale mercato rimane l’Europa(15) e tuttavia, anche a
seguito dell’ “allargamento”, nuovi mercati europei acquistano peso. A ciò si
aggiunge un aumento delle esportazioni di filati e tessuti collegati alla
delocalizzazione di produzioni all’estero nella forma di TPP. 34
Negli stessi anni si registra una diminuzione delle imprese e degli occupati.
In particolare, il processo di selezione colpisce soprattutto le imprese di
subfornitura di piccolissima dimensione che vedono contrarre in misura
significativa il numero dei lavoratori occupati.
La specializzazione e le imprese 35
Nel 2006 nel distretto di Carpi sono presenti 220 imprese finali di maglieria
e 90 di confezioni su tessuto, con un fatturato complessivo di 1.280 milioni di
euro e circa 3.700 addetti. A queste si aggiungono circa 850 imprese
subfornitrici, molte delle quali di piccolissima dimensione, per valori
dell’occupazione prossimi ai 3.600 addetti e un fatturato di circa 160 milioni
di euro.
Tra le imprese che si rivolgono al mercato finale, le micro-imprese (meno
di 9 addetti), sono ancora i due terzi del totale, ma stanno subendo un
drastico ridimensionamento con relativa perdita di occupazione. 36
Contestualmente aumenta il peso delle imprese relativamente più grandi.
Le prime 10 imprese, che contavano per il 25,1% del fatturato e il 16,6%
degli addetti nel 1990, hanno oggi una quota pari al 34,9% del fatturato e al
20,9% degli addetti.
Tra il 2002 e il 2005 si assiste ad un mutamento di grande portata nella
composizione merceologica della produzione. Per la prima volta nella storia
del distretto di Carpi, la confezione supera, in termini di fatturato, la
maglieria. Il processo è molto veloce: le imprese finali di maglieria, che erano
pari al 53,7% del fatturato totale nel 2002, nel 2005 contano per il 39%.
Nel distretto continua a aumentare la quota della produzione realizzata
secondo il calendario “programmato” che prevede la progettazione e la
Asia. Tali limitazioni sono state smantellate progressivamente nel corso degli anni fino
alla loro definitiva eliminazione nel 2005. L’afflusso massiccio di prodotti tessili e
dell’abbigliamento ha portato a una temporanea determinazione di quote nel corso
dell’estate che va sotto il nome di accordo Mandelson.
34 I principali paesi esteri di provenienza delle importazioni per l’intera provincia sono
Turchia, Cina, Romania (per i prodotti tessili) e Cina, Tunisia e ancora Turchia (per
l’abbigliamento).
35 I dati riportati in questo paragrafo sono tratti da R&I Srl - Osservatorio del settore
tessile abbigliamento nel sistema produttivo di Carpi, VIII Rapporto, Carpi, febbraio
2007.
36 La contrazione più significativa riguarda le micro imprese (fino a 9 addetti) che, dal
2002 al 2005, in linea con ciò che accade in altre regioni italiane, passano da 237 a
208 (rispettivamente 66,5 e 64,1 del totale a inizio e a fine periodo).
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