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Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica

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In aggregato, circa la metà degli scambi (56%) riguarda consociate<br />

presenti all’estero. Se si rapportano le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> questo flusso al totale<br />

dell’export <strong>di</strong> prodotti biome<strong>di</strong>cali dalla provincia <strong>di</strong> Modena verso l’estero,<br />

emerge che una quota straor<strong>di</strong>nariamente alta (poco meno del 95%)<br />

dell’export è dato dal commercio infragruppo verso consociate estere. Su un<br />

totale <strong>di</strong> 339 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> export, 317 sono realizzati con la “casa madre”<br />

o le filiali estere. Parte molto consistente va attribuita alla Gambro Dasco.<br />

Questo flusso è indotto almeno in parte da un regime fiscale <strong>di</strong>fferenziato (e<br />

sfavorevole alle imprese localizzate in Italia). Ma, a determinare flussi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni così rilevanti, e a far sì che siano altre consociate a trasformarsi in<br />

piattaforme che gestiscono il commercio, inclusi, non <strong>di</strong> rado, anche i paesi<br />

del Sud Europa, sono anche altri fattori <strong>di</strong> carattere strutturale: sui mercati<br />

internazionali, la catena del valore è in larghissima misura controllata da<br />

centri che stanno al <strong>di</strong> fuori del sistema locale.<br />

In questo senso, il sistema produttivo biome<strong>di</strong>cale dell’Area Nord ha un<br />

tratto <strong>di</strong>stintivo e peculiare, rispetto ad altri <strong>di</strong>stretti industriali emiliani e<br />

italiani. Mentre in molti altri sistemi produttivi locali e <strong>di</strong>stretti industriali<br />

prevalgono strutture a rete, nelle quali le imprese hanno un grado <strong>di</strong> potere<br />

<strong>di</strong> mercato simile e mettono in comune competenze complementari, nel<br />

<strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> Mirandola emerge una struttura quasi-gerarchica (nel senso che è<br />

possibile identificare una chiara subor<strong>di</strong>nazione ad un leader della catena che<br />

impone regole che le altre imprese della catena devono rispettare).<br />

Ed è chi governa la catena del valore che, in larga parte, decide come si<br />

produce e dove. Come si comprende facilmente questo pone a rischio i<br />

produttori impegnati in lavorazioni più facilmente sostituibili e a più alta<br />

intensità <strong>di</strong> lavoro.<br />

Il secondo elemento su cui riflettere riguarda l’attività <strong>di</strong> ricerca e sviluppo.<br />

Che tale attività sia rilevante è certo: la quasi totalità delle imprese ha una<br />

attività <strong>di</strong> R&S, con un’incidenza me<strong>di</strong>a della spesa sul fatturato che è circa<br />

doppia rispetto all’insieme dell’industria manifatturiera (a seconda del<br />

comparto oscilla tra il 6 e 12%). 30<br />

La tabella 7 in<strong>di</strong>ca i brevetti attivi per le imprese più note del biome<strong>di</strong>cale.<br />

Anche se vi è una presenza <strong>di</strong> imprese me<strong>di</strong>o-piccole, con tutta evidenza, ad<br />

avere un’attività <strong>di</strong> brevettazione più intensa sono le imprese <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni (e le multinazionali). Questo ovviamente non sorprende dati i costi<br />

<strong>di</strong> implementazione e <strong>di</strong> gestione del brevetto. L’aspetto su cui soffermarsi,<br />

tuttavia, riguarda l’andamento della domanda <strong>di</strong> brevetti nel tempo.<br />

Dal 1990 al 2001, la domanda <strong>di</strong> brevetti (deposito) da parte delle imprese<br />

aumenta in modo consistente: da 15 l’anno all’inizio del periodo a poco meno<br />

<strong>di</strong> 40 l’anno a fine periodo.<br />

Negli ultimi cinque anni, invece, si assiste ad un’inversione <strong>di</strong> tendenza<br />

e le domande <strong>di</strong> brevetto depositate si assestano su valori <strong>di</strong> poco superiori a<br />

quelle dei primissimi anni Novanta (poco più <strong>di</strong> 20 l’anno). Le ragioni per le<br />

quali ciò accade non sono ovvie. Comprenderle, in realtà, ha una importanza<br />

non trascurabile per il futuro del sistema locale. Una prima ipotesi è che la<br />

30 Secondo i dati <strong>di</strong> bilancio l’incidenza della spesa in R&S sul fatturato è assai<br />

<strong>di</strong>fferenziata tra i <strong>di</strong>versi gruppi, con valori al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a per il gruppo<br />

Gambro-Dasco e al <strong>di</strong> sopra della me<strong>di</strong>a per Sorin Group Italia e Fresenius HemoCare<br />

Italia.<br />

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