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Il futuro demografico dell'Italia - Dipartimento di Economia politica

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frequentano la scuola e l’università. La proporzione, pur abbastanza simile nelle tre circoscrizioni,<br />

presenta valori che aumentano da nord a sud dove ben il 35,3% delle persone a carico rientra in<br />

questa categoria.<br />

900<br />

800<br />

700<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

Graf. 4.6- Italia e ripartizioni ; persone a carico per mille occupati per con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong>chiarata; valori assoluti; 1995 e 2006<br />

Fase formativa PIO Casalinga/o Ritirati dal lavoro In altra con<strong>di</strong>zione<br />

Nord 439 65 265 466 54<br />

Centro 505 117 334 458 66<br />

Sud 818 352 574 455 118<br />

Italia 558 156 365 461 74<br />

I ritirati dal lavoro pesano per il 28,6%. In questa caso il valore decresce da nord a sud. <strong>Il</strong> nord,<br />

con il 36,2%, è l’unica circoscrizione dove il peso dei ritirati è maggiore <strong>di</strong> quello dei giovani nella<br />

fase formativa. Nel sud, i ritirati rappresentano meno del 20%, quasi 16 punti percentuali in meno<br />

degli studenti. <strong>Il</strong> sud si <strong>di</strong>stingue anche per valori decisamente sopra la me<strong>di</strong>a delle persone in cerca<br />

<strong>di</strong> occupazione e delle casalinghe.<br />

40,0<br />

Graf. 4.7- Italiae ripartizioni ; persone a carico per mille occupati per con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong>chiarata; composizione poercentuale; 1995 e 2006<br />

30,0<br />

20,0<br />

10,0<br />

0,0<br />

Fase formativa PIO Casalinga/o Ritirati dal lavoro In altra con<strong>di</strong>zione<br />

Nord 34,0 5,1 20,5 36,2 4,2<br />

Centro 34,1 7,9 22,5 31,0 4,5<br />

Sud 35,3 15,2 24,8 19,6 5,1<br />

Italia 34,6 9,7 22,6 28,6 4,6<br />

Si tratta <strong>di</strong> risultati in notevole contrasto con quella che è l’opinione comune e che trova più<br />

spazio nelle <strong>di</strong>scussioni politiche e nei proclami dei mass me<strong>di</strong>a. Di fatto essi sono però del tutto<br />

coerenti con il considerevole prolungarsi della fase formativa registratosi negli ultimi venti anni,<br />

con un’età me<strong>di</strong>a della popolazione che <strong>di</strong>minuisce da nord a sud, con il fatto che un tasso <strong>di</strong><br />

occupazione molto inferiore provochi nelle regioni meri<strong>di</strong>onali non solo una più elevata<br />

<strong>di</strong>soccupazione, ma anche una maggiore incidenza delle casalinghe e sia all’origine <strong>di</strong> un numero<br />

<strong>di</strong> ritirati dal lavoro molto inferiore.<br />

In conclusione le nostre elaborazioni mostrano che:<br />

• <strong>Il</strong> carico sociale non è solamente un problema <strong>demografico</strong>, ma anche ed<br />

essenzialmente un problema economico;<br />

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