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Il futuro demografico dell'Italia - Dipartimento di Economia politica

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secondo. L’incidenza dei giovani dovrebbe scendere per entrambe le previsioni sotto il 13% e<br />

quella degli anziani salire verso o superare il 18%. Osserviamo, infine, che nella previsione del<br />

2001 il numero dei nati nel 2021 dovrebbe scendere a 431mila e in quella del 2005 a 457mila.<br />

Tav. 8.33 - Previsioni Istat; popolazione totale per gran<strong>di</strong> classi <strong>di</strong> età; 2006 e 2021<br />

Prev. 2001-2050 Prev. 2005-2050<br />

2006 2021 Diff. 2006 2021 Diff.<br />

valori assoluti<br />

0-14 8.318 7.289 -1.028 8.271 7.623 -649<br />

15-69 41.733 40.195 -1.538 42.002 40.913 -1.089<br />

70 e + 8.320 10.500 2.180 8.379 10.435 2.056<br />

Totale 58.371 57.984 -386 58.653 58.971 318<br />

nati 549 431 -119 551 457 -95<br />

I nostri scenari delineano una situazione del tutto <strong>di</strong>versa. La popolazione totale aumenta <strong>di</strong><br />

circa 4,7 milioni nello scenario 2 e <strong>di</strong> 7,7 nello scenario 3. Ciò è dovuto, oltre allo scontato<br />

aumento degli anziani, ad aumenti sia dei giovani, sia della popolazione in età lavorativa, aumenti<br />

la cui consistenza <strong>di</strong>pende dall’intensità dell’andamento occupazionale. Come conseguenza, la<br />

struttura della popolazione per gran<strong>di</strong> classi <strong>di</strong> età subirebbe delle mo<strong>di</strong>fiche abbastanza marginali.<br />

L’incidenza degli anziani salirebbe dal 14,2% al 16,8% nello scenario 2 e al 16% nello scenario 3;<br />

quella dei giovani rimarrebbe costante nello scenario 3 e scenderebbe al 13,7% nello scenario 2.<br />

Tav. 8.34 - Scenari 2 e 3; popolazione totale per gran<strong>di</strong> classi <strong>di</strong> età; 2006 e 2021<br />

2006 (a) 2021 S2 (b) 2021S3 (c) b - c c - d<br />

valori assoluti<br />

0-14 8.303 8.693 9.369 390 1.066<br />

15-69 42.264 44.285 46.593 2.021 4.328<br />

70 e + 8.374 10.661 10.661 2.287 2.287<br />

Totale 58.941 63.640 66.623 4.698 7.682<br />

Composizione %<br />

b - c c - d<br />

0-14 14,1 13,7 14,1 -0,4 0,0<br />

15-69 71,7 69,6 69,9 -2,1 -1,8<br />

70 e + 14,2 16,8 16,0 2,5 1,8<br />

5.6 <strong>Il</strong> carico sociale<br />

L’aumento della popolazione prodotto dalle nostre ipotesi <strong>di</strong> scenario (+8% e +13%) risulta in<br />

entrambi i casi inferiore a quello dell’occupazione. <strong>Il</strong> numero delle persone a carico per mille<br />

occupati <strong>di</strong>minuisce, pertanto, sia nello scenario 2, sia nello scenario 3, scendendo dalle 1.564 del<br />

2006 alle 1.517 e alle 1.415 del 2021. In entrambi i casi, il leggero aumento degli anziani a carico<br />

è più che controbilanciato dal calo dei giovani, ma soprattutto degli inoccupati in età lavorativa,<br />

prodotto dall’aumento del tasso <strong>di</strong> occupazione.<br />

Tav. 8.35 - Italia; persone a carico per mille occupati<br />

per tipologia; 2006 e 2021 negli scenari 2 e 3<br />

2006<br />

2021<br />

S2 S3<br />

Totale 1564 1517 1415<br />

Giovani (0-14) 361 344 340<br />

Inoccupati (15-69) 839 752 689<br />

Anziani (70 e +) 364 422 387<br />

L’incapacità dell’in<strong>di</strong>catore <strong>demografico</strong> <strong>di</strong> cogliere gli aspetti rilevanti del problema può<br />

essere evidenziato, ancora una volta, mostrando la “lettura” che esso fornisce delle previsioni<br />

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