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Il futuro demografico dell'Italia - Dipartimento di Economia politica

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questo e per le <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> calcolo utilizzate, i dati presentati in questo paragrafo risultano<br />

leggermente <strong>di</strong>versi da quelli del paragrafo precedente.<br />

5.1 L’articolazione temporale dei flussi migratori<br />

Come conseguenza della nuova ipotesi sul vincolo migratorio, il fabbisogno occupazionale<br />

totale risulta uguale a 5 milioni nello scenario 2 e a 7,3 milioni nello scenario 3. L’ipotesi che la<br />

risposta della popolazione residente sia proporzionale al fabbisogno, vale a <strong>di</strong>re che l’offerta <strong>di</strong><br />

lavoro residente sia positivamente correlata alla domanda, determina un fabbisogno <strong>di</strong> manodopera<br />

straniera <strong>di</strong> 3,25 milioni nello scenario 2 e <strong>di</strong> oltre 4,7 milioni nello scenario 3. I sal<strong>di</strong> migratori<br />

relativi alla popolazione in età lavorativa risultano quin<strong>di</strong> uguali a 4,8 ed a 7 milioni<br />

<strong>Il</strong> fabbisogno occupazionale totale risulta strettamente crescente nei tre intervalli considerati.<br />

Ciò è dovuto soprattutto all’andamento del fabbisogno occupazionale <strong>di</strong> origine demografica.<br />

Prendendo come riferimento lo scenario 2, il FOD complessivo è <strong>di</strong> 2,7 milioni <strong>di</strong> unità con valori<br />

quinquennali pari, rispettivamente, a 685mila, 837mila e 1.178mila unità 300 . Questi dati possono<br />

apparire sorprendenti, in primo luogo perché il valore totale risulta pari ad oltre il 95,% del calo<br />

della popolazione in età lavorativa, in secondo luogo perché l’andamento temporale <strong>di</strong>fferisce da<br />

quello della PEL le cui contrazioni presentano un andamento ad U con un minimo nel secondo<br />

periodo. La spiegazione <strong>di</strong> entrambi i fenomeni sta nello slittamento in avanti -e quin<strong>di</strong> verso classi<br />

<strong>di</strong> età caratterizzate da tassi <strong>di</strong> occupazione decisamente inferiori- delle classi <strong>di</strong> età più numerose.<br />

Come conseguenza delle ipotesi adottate, il fabbisogno occupazionale totale risulta sempre più<br />

elevato per gli uomini che per le donne, fatta eccezione per il secondo quinquennio. L’opposto è<br />

vero per il contributo della popolazione residente. <strong>Il</strong> primo fenomeno prevale sul secondo;<br />

pertanto, il fabbisogno <strong>di</strong> manodopera straniera maschile risulta sempre maggiore <strong>di</strong> quello<br />

femminile. Infine, data la maggiore elasticità dei flussi femminili il tasso <strong>di</strong> femminilizzazione dei<br />

sal<strong>di</strong> risulta <strong>di</strong> circa il 55% in entrambi gli scenari, con valori leggermente più elevati nello<br />

scenario 3.<br />

300 Nello scenario 3 il fabbisogno occupazionale <strong>di</strong> origine demografica è solo <strong>di</strong> poco inferiore (2.670mila), a seguito <strong>di</strong><br />

un numero leggermente maggiore <strong>di</strong> immigrati nella fase pre-lavorativa.<br />

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