Il futuro demografico dell'Italia - Dipartimento di Economia politica
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Come abbiamo già visto, tra il 2001 ed il 2006, il livello dell’occupazione è aumentato di 1.435.000 unità. Le uscite complessive dall’occupazione sono state 2.119.000. Le entrate generazionali nell’occupazione sommano pertanto a 3.554.000 289 , pari ad una media annua di 710mila 290 . Abbiamo definito il fabbisogno occupazionale come la somma dei posti di lavoro aggiuntivi e del fabbisogno demografico che a sua volta prendiamo uguale al numero dei posti di lavoro che rimarrebbero scoperti se la popolazione sopravvivente al 2006 mantenesse inalterati i tassi di occupazione specifici dell’anno di partenza, nel nostro caso il 2001. In assenza di flussi migratori la popolazione residente avrebbe registrato una diminuzione di 609mila unità. Ciò porta a stimare un fabbisogno occupazionale di origine demografica pari a 360mila unità. Il fabbisogno occupazionale complessivo del quinquennio 291 risulta così uguale a 1.795.000 unità 292 . Il fabbisogno può essere coperto in tre modi: attraverso l’assorbimento di disoccupazione, attraverso un aumento della partecipazione 293 e, infine, importando manodopera. Nel periodo considerato queste tre modalità hanno contribuito rispettivamente per il 28%% (503.000) 294 , per il 12,3% (220.000) e per il 59,7% (1.072.000). Esse hanno però avuto un peso diverso per la componente maschile e per quella femminile. In particolare, mentre per gli uomini ben il 74,7% del fabbisogno è stato coperto da immigrati, per le donne questa componente ha coperto solo il 45,8% del fabbisogno. Ciò è coerente con il fatto che il bacino della disoccupazione femminile fosse relativamente più abbondante e che vi fosse ancora notevole spazio per l’espansione del tasso di occupazione della popolazione residente. In sostanza, tra il 2001 ed il 2006, si è registrato un fabbisogno occupazionale medio annua di 359mila unità che è stato soddisfatto da 145mila residenti e da 214mila immigrati. 289 La domanda aggiuntiva è caratterizzata da un’incidenza della componente femminile nettamente maggiore della domanda sostitutiva. Le donne hanno avuto oltre la metà dei posti aggiuntivi. Ciò è la conseguenza della struttura per professioni di un’economia ormai fortemente terziarizzata. Di contro, le donne rappresentano solo il 34% delle uscite generazionali, il che dipende da due fattori: da un lato la minor consistenza dell’occupazione femminile e dall’altro il fatto che l’età media delle occupate è inferiore a quella degli occupati, dato che l’aumento degli ingressi nel mercato del lavoro delle donne è iniziato circa 35 anni or sono. Nel complesso le donne rappresentano il 40,6% degli ingressi totali, un valore più elevato di quello del tasso di femminilizzazione di stock il che ha provocato un aumento di questo indicatore dal 38,7% al 39,5%. 290 Le entrate medie annue nella popolazione in età lavorativa sono state decisamente inferiori e pari a 560mila. 291 Il dato è stato ottenuto come somma dei fabbisogni delle singole ripartizioni. Il dato di immigrazione è pertanto al lordo dei flussi migratori sud nord. 292 Il fabbisogno è risultato più pronunciato per le donne, a seguito del maggior decremento della popolazione femminile in età lavorativa. 293 Per valutare il contributo della popolazione residente si è ipotizzato che il suo tasso di partecipazione alla fine del periodo fosse uguale a quello totale. 294 Il dato è superiore al calo effettivo della disoccupazione in quanto all’uscita di 578mila residenti si è accompagnato l’ingresso di 86mila nuovi immigrati. 201
Tav. 8.16 - Italia e ripartizioni; flussi generazionali, fabbisogno e modalità di sua soddisfazione; 2001-2006 Uomini Donne Totale Inc Donne Uomini Donne Totale Inc Donne Italia Nord Domanda aggiuntiva 711 724 1435 50,5 401 377 777 48,5 Domanda sostitutiva 1399 720 2119 34,0 663 367 1030 35,6 Domanda di flusso 2110 1444 3554 40,6 1064 744 1807 41,1 Var occ. tassi costanti -153 -207 -360 57,4 -215 -227 -442 51,4 Fabbisogno 864 931 1.795 51,9 615 604 1.219 49,5 Assorbimento disoccupati 203 299 503 59,6 43 39 81 4,1 Aumento partecipazione 15 205 220 93,2 97 233 330 25,1 Contributo popolazione residente 218 505 723 69,8 139 272 411 29,2 Immigrazione 646 426 1072 39,8 476 332 808 35,7 Centro Sud Domanda aggiuntiva 238 254 493 51,6 72 93 165 56,5 Domanda sostitutiva 258 123 381 32,3 478 230 708 32,5 Domanda di flusso 496 378 874 43,2 550 323 873 37,0 Var occ. tassi costanti -53 -23 -76 29,9 114 43 157 27,4 Fabbisogno 291 277 568 48,7 -42 50 8 646,4 Assorbimento disoccupati 13 40 52 76,0 148 221 369 59,9 Aumento partecipazione 39 118 157 74,9 -121 -146 -267 54,6 Contributo popolazione residente 52 158 210 75,2 27 75 102 73,7 Immigrazione 239 119 359 33,3 -69 -25 -94 L’analisi ripartizionale permette di arricchire ulteriormente l’analisi. Essa mostra, in primo luogo, che anche se l’11,7 della domanda aggiuntiva si è localizzato nel sud, il fabbisogno occupazionale ha riguardato unicamente il centro nord. Nel nord e nel centro il calo della popolazione residente ha infatti originato un fabbisogno demografico che si è aggiunto a quello creato dalla domanda aggiuntiva. Di contro nel sud l’aumento della popolazione residente in età lavorativa ha prodotto ingressi nell’occupazione sufficiente a coprire quasi totalmente la domanda aggiuntiva. Tav. 8.17 - Italia e ripartizioni; contributo percentuale delle modalità di soddisfazione del fabbisogno; 2001-2006 Italia Nord Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Contributo popolazione residente 25,3 54,2 40,3 22,6 45,0 33,7 Assorbimento disoccupati 23,5 32,2 28,0 6,9 6,4 6,7 Aumento partecipazione 1,7 22,0 12,3 15,7 38,6 27,1 Immigrazione 74,7 45,8 59,7 77,4 55,0 66,3 Centro Sud Contributo popolazione residente 17,9 56,9 36,9 9,2 27,1 17,9 Assorbimento disoccupati 4,3 14,4 9,2 50,8 79,8 65,0 Aumento partecipazione 13,6 42,5 27,7 -41,6 -52,7 -47,0 Immigrazione 82,1 43,1 63,1 -23,7 -9,0 -16,6 Nel nord e nel centro, data la situazione di quasi pieno impiego, il contributo della popolazione residente è venuto essenzialmente da un aumento della partecipazione. Il contributo fondamentale è stato però fornito dall’immigrazione che ha coperto ben 2/3 del fabbisogno. I dati del sud mostrano che il calo della disoccupazione è da imputare, per la maggior parte, ad una riduzione della partecipazione, in particolare femminile, e a flussi migratori, prevalentemente maschili. Abbiamo infine calcolato il rapporto tra il saldo migratorio relativo alla popolazione e quello relativo all’occupazione. Esso ci dice quanti immigrati sono necessari per colmare con l’immigrazione un fabbisogno occupazionale di 100 unità. Il dato medio nazionale risulta uguale a 202
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Tav. 8.16 - Italia e ripartizioni; flussi generazionali, fabbisogno e modalità <strong>di</strong> sua sod<strong>di</strong>sfazione; 2001-2006<br />
Uomini Donne Totale Inc Donne Uomini Donne Totale Inc Donne<br />
Italia<br />
Nord<br />
Domanda aggiuntiva 711 724 1435 50,5 401 377 777 48,5<br />
Domanda sostitutiva 1399 720 2119 34,0 663 367 1030 35,6<br />
Domanda <strong>di</strong> flusso 2110 1444 3554 40,6 1064 744 1807 41,1<br />
Var occ. tassi costanti -153 -207 -360 57,4 -215 -227 -442 51,4<br />
Fabbisogno 864 931 1.795 51,9 615 604 1.219 49,5<br />
Assorbimento <strong>di</strong>soccupati 203 299 503 59,6 43 39 81 4,1<br />
Aumento partecipazione 15 205 220 93,2 97 233 330 25,1<br />
Contributo popolazione residente 218 505 723 69,8 139 272 411 29,2<br />
Immigrazione<br />
646 426 1072 39,8 476 332 808 35,7<br />
Centro<br />
Sud<br />
Domanda aggiuntiva 238 254 493 51,6 72 93 165 56,5<br />
Domanda sostitutiva 258 123 381 32,3 478 230 708 32,5<br />
Domanda <strong>di</strong> flusso 496 378 874 43,2 550 323 873 37,0<br />
Var occ. tassi costanti -53 -23 -76 29,9 114 43 157 27,4<br />
Fabbisogno 291 277 568 48,7 -42 50 8 646,4<br />
Assorbimento <strong>di</strong>soccupati 13 40 52 76,0 148 221 369 59,9<br />
Aumento partecipazione 39 118 157 74,9 -121 -146 -267 54,6<br />
Contributo popolazione residente 52 158 210 75,2 27 75 102 73,7<br />
Immigrazione<br />
239 119 359 33,3 -69 -25 -94<br />
L’analisi ripartizionale permette <strong>di</strong> arricchire ulteriormente l’analisi. Essa mostra, in primo<br />
luogo, che anche se l’11,7 della domanda aggiuntiva si è localizzato nel sud, il fabbisogno<br />
occupazionale ha riguardato unicamente il centro nord. Nel nord e nel centro il calo della<br />
popolazione residente ha infatti originato un fabbisogno <strong>demografico</strong> che si è aggiunto a quello<br />
creato dalla domanda aggiuntiva. Di contro nel sud l’aumento della popolazione residente in età<br />
lavorativa ha prodotto ingressi nell’occupazione sufficiente a coprire quasi totalmente la domanda<br />
aggiuntiva.<br />
Tav. 8.17 - Italia e ripartizioni; contributo percentuale delle modalità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione del<br />
fabbisogno; 2001-2006<br />
Italia<br />
Nord<br />
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale<br />
Contributo popolazione residente 25,3 54,2 40,3 22,6 45,0 33,7<br />
Assorbimento <strong>di</strong>soccupati 23,5 32,2 28,0 6,9 6,4 6,7<br />
Aumento partecipazione 1,7 22,0 12,3 15,7 38,6 27,1<br />
Immigrazione 74,7 45,8 59,7 77,4 55,0 66,3<br />
Centro<br />
Sud<br />
Contributo popolazione residente 17,9 56,9 36,9 9,2 27,1 17,9<br />
Assorbimento <strong>di</strong>soccupati 4,3 14,4 9,2 50,8 79,8 65,0<br />
Aumento partecipazione 13,6 42,5 27,7 -41,6 -52,7 -47,0<br />
Immigrazione 82,1 43,1 63,1 -23,7 -9,0 -16,6<br />
Nel nord e nel centro, data la situazione <strong>di</strong> quasi pieno impiego, il contributo della popolazione<br />
residente è venuto essenzialmente da un aumento della partecipazione. <strong>Il</strong> contributo fondamentale<br />
è stato però fornito dall’immigrazione che ha coperto ben 2/3 del fabbisogno. I dati del sud<br />
mostrano che il calo della <strong>di</strong>soccupazione è da imputare, per la maggior parte, ad una riduzione<br />
della partecipazione, in particolare femminile, e a flussi migratori, prevalentemente maschili.<br />
Abbiamo infine calcolato il rapporto tra il saldo migratorio relativo alla popolazione e quello<br />
relativo all’occupazione. Esso ci <strong>di</strong>ce quanti immigrati sono necessari per colmare con<br />
l’immigrazione un fabbisogno occupazionale <strong>di</strong> 100 unità. <strong>Il</strong> dato me<strong>di</strong>o nazionale risulta uguale a<br />
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