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Il futuro demografico dell'Italia - Dipartimento di Economia politica

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Questo atteggiamento nei confronti dei fenomeni naturali e sociali è la proiezione sul mondo <strong>di</strong><br />

una visione antropomorfa della realtà, il riflesso della <strong>di</strong>retta esperienza che l’uomo ha della sua<br />

vita, racchiusa tra la nascita e la morte, ma ritmata da eventi biologici che segnano il passaggio tra<br />

<strong>di</strong>versi ruoli sociali.<br />

Ciò ha fatto sì che fin dai primor<strong>di</strong> la vita umana sia stata percepita come una successione <strong>di</strong><br />

fasi, che trovano riscontro in vere <strong>di</strong>scontinuità biologiche, le più importanti delle quali sono quelle<br />

collegata alla fertilità. A seconda del livello <strong>di</strong> complessità raggiunto da ogni società, le fasi<br />

biologiche sono caratterizzate da <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> attività, <strong>di</strong>ritti e doveri definiti e regolati da<br />

consuetu<strong>di</strong>ni, norme e prassi. Non è quin<strong>di</strong> sorprendente che la sociologia, abbia in<strong>di</strong>viduato nelle<br />

fasi della vita una prospettiva analitica interessante ed abbia affidato all’età un ruolo fondamentale.<br />

"Nella fitta segnaletica che in<strong>di</strong>rizza e scan<strong>di</strong>sce la vita in<strong>di</strong>viduale, così come le relazioni e<br />

organizzazioni sociali, l’età è uno dei segnali più scontati: regola entrate e uscite da <strong>di</strong>versi ambiti<br />

<strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> doveri (scuola, lavoro, citta<strong>di</strong>nanza <strong>politica</strong> e così via), ritmi <strong>di</strong> progressione e <strong>di</strong><br />

accesso a <strong>di</strong>ritti e risorse (età minime e massime legali, ma anche informali, per l'espletamento<br />

delle più varie attività) 238 .<br />

La riflessione sociologica sull'età e sull'invecchiamento ha dato origine a due approcci, uno<br />

attento soprattutto a come le norme <strong>di</strong> età determinano comportamenti e strategie in<strong>di</strong>viduali, l'altro<br />

modelli <strong>di</strong> organizzazione sociale 239.<br />

Secondo questo ultimo approccio, che mi pare il più rilevante per gli obiettivi che qui ci si<br />

propone, sia la popolazione, sia i ruoli sono stratificati in base all'età in strati o sta<strong>di</strong>, il cui numero<br />

ed i cui confini <strong>di</strong>fferiscono da epoca a epoca e da luogo a luogo 240 . Tali strati <strong>di</strong> età sono visti<br />

come la risultante dell'interazione dei processi <strong>di</strong> età che coinvolgono le persone e delle <strong>di</strong>namiche<br />

societarie che riguardano i ruoli. Partendo da questa impostazione numerose indagini empiriche<br />

hanno indagato l'effetto <strong>di</strong> variazioni della "struttura" sugli strati e sulle <strong>di</strong>namiche societarie<br />

nonché sulla <strong>di</strong>alettica tra <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> età e <strong>di</strong>namiche dei ruoli sociali 241 .<br />

E’ mia intenzione sostituire alla prospettiva sociologica quella economica e costruire un<br />

quadro concettuale che permetta <strong>di</strong> comprendere il rapporto tra passaggio del tempo, strutture<br />

demografiche e fasi economiche della vita. Questo quadro concettuale dovrà altresì consentire <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>are le conseguenze degli eventi demografici sulle popolazioni presenti nelle varie fasi e le loro<br />

implicazioni per quanto riguarda le interrelazioni economiche che fra <strong>di</strong> esse intercorrono. Solo<br />

così sarà possibile fare emergere i problemi economici che il passaggio del tempo crea per le<br />

popolazioni e per il loro benessere economico. .<br />

<strong>Il</strong> concetto <strong>di</strong> fase della vita che s’intende utilizzare è sostanzialmente molto simile a quello <strong>di</strong><br />

strato utilizzato dai sociologi: anche le fasi, come gli strati, sono formate da un insieme <strong>di</strong> coorti<br />

contigue; sono normalmente successive una all'altra in termini temporali; i loro confini non sono<br />

nettamente definiti, ma occupano una fascia <strong>di</strong> età; le loro caratteristiche e durata sono<br />

storicamente definite; i passaggi da una all'altra (le transizioni) sono fenomeni complessi e talvolta<br />

molto problematici. Esse sono però in<strong>di</strong>viduate, oltre che dall’età, dal ruolo economico delle<br />

persone che in esse si trovano.<br />

La popolazione totale <strong>di</strong> un dato territorio può allora essere vista come la risultante <strong>di</strong> più sotto<br />

- popolazioni, ognuna relativa ad una determinata fase della vita. I livelli e le caratteristiche <strong>di</strong> tali<br />

popolazioni sono <strong>di</strong>namicamente interconnessi in quanto sono, in toto o in parte, la risultante dei<br />

flussi che le collegano. Dato il contesto istituzionale, la consistenza e la <strong>di</strong>namica temporale <strong>di</strong><br />

alcuni <strong>di</strong> tali flussi sono determinate unicamente o prevalentemente dal trascorrere del tempo,<br />

mentre su altri incidono profondamente anche le decisioni dei singoli attori.<br />

Da una prospettiva economica le tre fasi fondamentali che scan<strong>di</strong>scono la vita degli in<strong>di</strong>vidui e<br />

che, sospinti dal processo <strong>di</strong> invecchiamento, le attraversano una dopo l'altra sono la fase<br />

formativa, la fase produttiva, la fase post –lavorativa 242.<br />

238 Cfr. C. Saraceno, 1986, pag. 7.<br />

239 Ibidem<br />

240 Questa impostazione è stata sviluppata soprattutto nei lavori <strong>di</strong> M. Ryley, M. Johnson e A. Foner (1972).<br />

241 Poiché la <strong>di</strong>visione della popolazione in strati acquista significato solo nella misura in cui gli strati costituiscono<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> aspetti socialmente significativi <strong>di</strong> persone e ruoli, tra i compiti <strong>di</strong> questo approccio vi è anche quello <strong>di</strong><br />

determinare empiricamente quali siano gli strati presenti in una data società in un dato momento.<br />

242 Su questo punto si veda M. Anderson, 1985.<br />

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