4 - Società Chimica Italiana
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"Il curricolo sperimentato" e le proposte della DD/SCI<br />
Un percorso didattico per la 1° classe del Biennio<br />
Istituto Tecnico Industriale<br />
Rossella Grassi 1<br />
Docente di <strong>Chimica</strong> - Scuola Secondaria di Secondo Grado IIS “ Leonardo da Vinci” – Firenze<br />
Riassunto<br />
Questo contributo vuol sottolineare come l’opportuna scelta dei contenuti disciplinari adeguati al livello scolare<br />
dell’allievo, uniti a metodologie didattiche che lo rendano parte attiva del suo apprendimento, in sintonia con le<br />
proposte di “Indicazioni…” per la chimica avanzate dalla DD/SCI, riescano a creare percorsi didattici facilmente<br />
accessibili e coinvolgenti nei quali l’alunno si può orientare con naturalezza, sviluppando a volte solo curiosità, a volte<br />
vera passione per le discipline scientifiche. L’assunto è dimostrato con il racconto-diario del percorso didattico sulle<br />
Trasformazioni della Materia sviluppato, secondo le precedenti premesse, in una classe prima di Istituto Tecnico<br />
Industriale.<br />
Domande<br />
Ci possiamo domandare perché ormai da vari anni sembra che i giovani abbiano perso la passione per la scienza tanto<br />
che le facoltà scientifiche sono costrette ad attuare strategie di richiamo. In genere le passioni si definiscono nel<br />
percorso didattico della scuola media superiore e credo che molti allievi arrivino curiosi di avvicinarsi a discipline come<br />
la <strong>Chimica</strong> o la Fisica o le Scienze Naturali. Se però questa curiosità si trasforma in noia o peggio in sensazione di<br />
essere di fronte a concetti incomprensibili, ecco che non solo la scienza non sarà presa in considerazione come<br />
professione della vita ma sarà ricordata con disagio. Quante volte, se dico che sono insegnante di <strong>Chimica</strong>, mi sento<br />
rispondere:<br />
<br />
Eppure le Scienze sono una chiave di lettura fondamentale del mondo che ci circonda anche per i più convinti degli<br />
umanisti. Quelli che chiamiamo i saperi fondanti delle discipline scientifiche sono indispensabili per capire fenomeni<br />
scientifici, pur presentati a livello divulgativo. Tuttavia nella nostra società l’ignoranza scientifica è considerata meno<br />
grave di quella umanistica, forse perché essendo la cultura scientifica meno diffusa sono percentualmente poche le<br />
persone che se ne accorgono.<br />
Tornando alla domanda iniziale, da anni sappiamo la risposta: tutto dipende dalla metodologia con la quale l’allievo<br />
viene guidato nei percorsi didattici. Sarà questa che accompagnerà ad una chiara e accessibile acquisizione di<br />
competenze oppure allontanerà per sempre lo studente in particolare dalle discipline scientifiche.<br />
Contenuti e Metodologia Didattica per la <strong>Chimica</strong><br />
Contenuti<br />
Ogni docente dovrebbe avere ben chiaro quali sono i contenuti disciplinari che dovranno far parte del patrimonio<br />
culturale di ogni cittadino e quali sono destinati al livello specialistico.<br />
In questo senso il lavoro del Gruppo Scuola Secondaria di Secondo Grado – Primo Biennio della Commissione<br />
Curricoli della DD-SCI mi trova perfettamente d’accordo, in particolare sull’argomento più controverso: eliminare o no<br />
il concetto di mole dal Biennio della scuola superiore. Noi chimici siamo molto affezionati alla mole e lasciare allievi,<br />
che forse non studieranno più la <strong>Chimica</strong> come disciplina, senza che siano venuti in contatto con questo concetto chiave<br />
per l’interpretazione quantitativa delle reazioni, ci sembra una vera eresia. Ma se analizziamo con animo più neutrale ed<br />
oggettivo, ci accorgiamo che la mole è argomento per addetti ai lavori, per chi deve far emergere proprio l’aspetto<br />
quantitativo delle trasformazioni chimiche, non certo per il cittadino che lavora in altri campi. Siamo confortati in<br />
questa considerazione anche dal parere di esperti di ricerca didattica, convinti che la comprensione effettiva di questo<br />
concetto sia riservata ai maggiori di 16 anni (cfr. Riferimenti bibliografici)<br />
Invece fondamentale come base culturale per decifrare i fenomeni scientifici è la capacità di distinguere e caratterizzare<br />
una sostanza pura e saperla separare da miscugli di altre sostanze.<br />
1. Tutor per la scuola superiore del Piano Nazionale Insegnare Scienze Sperimentali (ISS) nel Presidio Scuola Secondaria di Primo<br />
Grado “Pieraccini, Verdi, Rosselli” di Firenze<br />
Ottobre – Dicembre 2009 CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola<br />
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