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4 - Società Chimica Italiana

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ANALISI E PROPOSTE<br />

SCUOLA PRIMARIA<br />

La costruzione del curricolo verticale di scienze<br />

nella mia esperienza di insegnante di scuola primaria<br />

Rossana Nencini<br />

Docente scuola primaria, I.C. Barberino del Mugello- Firenze<br />

Riassunto<br />

Una scuola che sappia motivare all’apprendimento delle scienze di base e costruire negli alunni , in tutti gli alunni , una<br />

concreta attitudine verso il sapere scientifico, non può non porre costante attenzione al soggetto che apprende, ai suoi<br />

bisogni cognitivi e motivazionali e alle sue difficoltà, individuando metodologie e modalità relazionali profondamente<br />

diverse dalla scuola tradizionale, con l’abbandono dell’enciclopedismo e con la scelta di saperi essenziali. Ciò si potrà<br />

verificare se le scuole sapranno diventare luoghi di ricerca, se sapranno cioè, con l’aiuto di strutture di supporto,<br />

progettare concretamente l’innovazione curricolare in modo da far diventare le discipline scientifiche strumenti adeguati<br />

al raggiungimento di competenze significative e durature.<br />

Nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione nel capitolo<br />

l’Organizzazione del Curricolo, si legge testualmente:<br />

“La costruzione del curricolo scolastico è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e<br />

l’innovazione scolastica”.<br />

Quelle indicazioni ( per altro ancora in vigore) nascono all’interno di una cornice culturale che vede il curricolo<br />

verticale e la sua elaborazione, affidata alle singole scuole, come il cuore del Piano dell’Offerta Formativa di ogni<br />

istituzione scolastica. Il che significa dare priorità all’interno del POF a quei progetti che sono strettamente connessi al<br />

rinnovamento dell’insegnamento delle discipline fondamentali. Rinnovamento indispensabile per realizzare, nel<br />

concreto, una scuola di qualità e di inclusione. La costruzione del curricolo verticale è vista, giustamente, come un<br />

processo, ossia come un complesso procedimento di attività e forme che impegna la scuola in un costante<br />

miglioramento dell’insegnamento volto ad intercettare tutti gli studenti. La costruzione del curricolo verticale è da<br />

considerarsi, infatti, un’impresa molto impegnativa perché comporta il riferimento costante a metodologie e modalità<br />

relazionali che mettano lo studente al centro del processo di costruzione della conoscenza. Le Indicazioni per il<br />

curricolo sono ancora in vigore e le scuole sono tutt’oggi chiamate ad impegnarsi, in questo senso, in tutti i settori del<br />

sapere e, in particolare, nel settore del sapere scientifico. Da anni le indagini comparative internazionali sul rendimento<br />

scolastico nelle scienze mettono in evidenza, per l’Italia, livelli di apprendimento assolutamente insoddisfacenti rispetto<br />

ai paesi con sviluppo socio-economico simile. A questi corrisponde puntualmente un atteggiamento di scarso interesse<br />

verso le scienze e un calo di iscrizioni ai corsi di laurea dedicati alle scienze di base. Le ragioni di tutto questo sono<br />

varie, ma alcune sono indubbiamente legate alla didattica: metodi di insegnamento che non avvicinano i ragazzi<br />

all’indagine, uso limitato e non sistematico della pratica di laboratorio che favorisce lo sviluppo delle capacità di<br />

osservare, manipolare, riflettere, ricorso ad una gamma limitata di strumenti didattici, spesso il solo libro di testo.<br />

20<br />

Lo studente al centro: cosa significa<br />

Significa offrirgli la possibilità di costruire, passo dopo passo le proprie conoscenze, sulla base di una regia attenta e<br />

rigorosa da parte dei docenti, perché possa formarsi una particolare attitudine mentale, un modo efficace di organizzare<br />

il pensiero, di elaborare idee, riflessioni, ragionamenti e compiere al massimo il proprio processo di crescita attraverso<br />

la disciplina. In particolare, nella fascia di età della scuola primaria, significa coinvolgerlo in proposte di insegnamento<br />

che facciano continuo riferimento all’esperienza concreta che sia, però, un’esperienza di qualità: significativa dal punto<br />

di vista disciplinare e capace di interagire con i bisogni cognitivi e motivazionali dell’alunno. Significa operare delle<br />

scelte molto precise all’interno dell’ambito disciplinare individuando quei contenuti e, quindi, le esperienze a loro<br />

riferibili, che fanno parte del vissuto quotidiano dei ragazzi e nei confronti dei quali esiste già una conoscenza<br />

spontanea, anche se ancora irriflessiva, inconsapevole, asistematica. Significa offrirgli l’opportunità di costruire<br />

consapevolezza in merito ad ogni esperienza riflettendo su di essa per darne una propria rappresentazione. Significa<br />

dare valore alla discussione collettiva fra pari, ossia al pensare insieme, che diventa momento decisivo sia nello<br />

sviluppo della concettualizzazione che nel potenziamento della motivazione. Esperienza, riflessione individuale e<br />

collettiva, si completano a vicenda dando valenza sia alle individualità che al confronto con i coetanei, in un clima di<br />

ascolto, condivisione e valorizzazione del contributo di tutti per lo sviluppo e l’arricchimento delle conoscenze di<br />

ognuno. Anche se con modalità e caratteristiche cognitive diverse, ogni alunno deve avere l’opportunità di sentirsi<br />

CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Ottobre – Dicembre 2009

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