4 - Società Chimica Italiana
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Rosarina Carpignano, Giuseppina Cerrato, Daniela Lanfranco<br />
di Sinus-Transfer 23 è quella di promuovere un cambiamento nell’approccio didattico usato nell’insegnamento della<br />
scienza. Inoltre queste iniziative danno l’opportunità di sviluppare una rete europea di docenti di scienze, il che sembra<br />
essere un fattore chiave nel promuovere l’eccellenza.<br />
Pollen e Sinus-Transfer sono iniziative significative ed adeguate. Pollen ha dimostrato che il suo approccio può essere<br />
applicato in differenti contesti nazionali. I partner di Pollen, che seguono lo stesso approccio pedagogico lo hanno<br />
comunque implementato in modi differenti in funzione delle condizioni locali, rivelando così una buona flessibilità del<br />
progetto.”<br />
Migliorare le competenze per il 21° secolo: un programma di cooperazione europea nella scuola<br />
Poco più di un anno fa, nel luglio 2008, mentre già la nostra scuola si dibatteva nelle difficoltà introdotte con i tagli, il<br />
maestro unico e mentre la Commissione Curricoli della DDSCI stava per licenziare i suoi documenti 24 , la Commissione<br />
delle Comunità Europee ha inviato al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al<br />
Comitato delle Regioni una Comunicazione dal titolo “Improving competences for the 21st Century: An Agenda for<br />
European Cooperation on Schools” 25 , accompagnata da un Documento di Lavoro 26 contenente i risultati di una pubblica<br />
consultazione, svoltasi dal luglio al dicembre 2007, dal titolo “Scuole per il 21° secolo” 27 .<br />
Riferire come stiamo facendo punto per punto le tappe evolutive dell’elaborazione avvenuta in Europa ci restituisce la<br />
complessità di una elaborazione che si fonda su principi chiari e che, rispondendo ad esplicite esigenze della Comunità<br />
Europea in riferimento a ciò che avviene nel resto del mondo, non può essere tacciata di ideologismi. La consultazione a<br />
cui si riferisce il Documento “Scuole per il 21° secolo” ci offre infatti una fotografia dell’esistente, aggiornata al 2007,<br />
ma sufficientemente rappresentativa della realtà fattuale essendo stata diretta a vari soggetti ( autorità decisionali a<br />
livello nazionale, regionale o locale, organizzazioni formali di attori nel campo dell’educazione, insegnanti, studenti,<br />
genitori, cittadini interessati a questo aspetto delle nostre società): una rilevazione importante, coerente al contesto<br />
teorico ed empirico a cui si riferisce la Comunicazione della Commissione. Anche qui, per facilitare chi voglia mettere<br />
in ordine i fatti, riportiamo una sintesi della Comunicazione.<br />
Preparare i giovani per il 21° secolo<br />
I mutamenti economici e sociali nell’Unione Europea offrono nuove opportunità e nuove sfide. Ai giovani viene<br />
richiesto un campo di competenze più vasto di quanto mai sia stato richiesto prima per inserirsi con successo in<br />
un’economia globalizzata e in società sempre più diverse. Molti troveranno impiego in lavori che ancora non esistono:<br />
a molti verranno richieste elevate capacità linguistiche, interculturali e imprenditoriali. La tecnologia continuerà a<br />
cambiare il mondo in modi che non possiamo immaginare. Sfide come il cambiamento del clima richiederanno<br />
adattamento radicale. In questo mondo sempre più complesso la creatività e la capacità di continuare ad apprendere e<br />
ad innovare conterà quanto, se non di più, del possesso di aree specifiche di conoscenza soggette a diventare obsolete.<br />
La norma sarà apprendere per tutta la vita. L’elemento”istruzione” del triangolo “ricerca-innovazione-istruzione”<br />
dovrebbe essere potenziato, iniziando presto, nella scuola. Le competenze e attitudini all’apprendimento acquisite nella<br />
scuola sono essenziali per lo sviluppo di nuove abilità per nuovi lavori nella vita. Investire nei giovani è una priorità<br />
essenziale.<br />
Scopo della Comunicazione<br />
La sfida che l’EU deve affrontare è quindi quella di insistere sulla riforma dei sistemi scolastici mediante accesso<br />
facilitato e maggiori opportunità, in modo da permettere che ogni giovane possa sviluppare pienamente il proprio<br />
potenziale, così da diventare attivamente partecipe nell’emergente economia della conoscenza e rinforzare la<br />
solidarietà sociale.<br />
La Commissione ritiene che l’educazione scolastica debba essere una priorità chiave del prossimo ciclo del processo di<br />
Lisbona.<br />
Le maggiori sfide che i sistemi scolastici devono affrontare in cooperazione tra loro possono essere identificate e raggruppate<br />
in 3 aree:<br />
- focus sulle competenze<br />
- apprendimento di alta qualità per ogni studente<br />
- insegnanti e personale della scuola”.<br />
Prima di procedere oltre, ci permettiamo di sottolineare come le Istituzioni UE sottolineino l’esigenza di una scuola<br />
“per competenze” e di un insegnamento che consenta “un apprendimento di alta qualità per ogni studente”: difficile<br />
______________________________<br />
23. Vedi i siti: www.pollen-europa.net/ e http://sinus-transfer.uni-bayreuth.de/home.html<br />
24. La pubblicazione risale all’Ottobre 2008.<br />
25. SEC (2008) 2177<br />
26. COM (2008) 425<br />
27. SEC (2007) 1009; http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/consult/index_en.html<br />
Ottobre – Dicembre 2009 CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola<br />
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