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4 - Società Chimica Italiana

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Le indicazioni della DDSCI per l'insegnamento delle Scienze: uno sguardo all'Europa<br />

spesso organizzate e supportate a livello locale (comuni, associazioni genitori) anche quando fanno parte di<br />

organizzazioni più ampie.<br />

2. Gli insegnanti hanno un ruolo chiave nel rinnovamento dell’educazione scientifica. Far parte di una rete<br />

professionale permette ai docenti di migliorare la qualità del loro insegnamento e supporta la loro motivazione:<br />

l’isolamento è spesso uno degli aspetti negativi della pratica professionale che incide sul loro morale e sulla loro<br />

motivazione. La rete, complementare ai metodi tradizionali di formazione in servizio, offre opportunità di cooperare<br />

dentro la scuola e tra scuole, riflettere collaborativamente, scambiare idee, materiali ed esperienze, avere la<br />

collaborazione di ricercatori e stimoli e supporti dalla ricerca.<br />

3. In Europa questo rinnovamento delle pratiche didattiche nelle scienze è in corso in due iniziative innovative: i<br />

progetti “Pollen” e “Sinus-Transfer”. Queste iniziative stanno dimostrando di essere in grado di aumentare<br />

l’interesse e il rendimento dei bambini in campo scientifico e con qualche adattamento potrebbero essere implementate<br />

efficacemente su maggior scala in modo da avere l’impatto desiderato. Il livello di finanziamento richiesto è<br />

compatibile con gli strumenti di finanziamento dell’Unione Europea.<br />

Raccomandazioni del gruppo Rocard<br />

Raccomandazione 1<br />

Poiché è in gioco il futuro dell'Europa, gli attori della scuola devono richiedere azioni per il miglioramento<br />

dell'educazione scientifica alle Autorità responsabili ai diversi livelli: locale, regionale, nazionale ed europeo.<br />

Raccomandazione 2<br />

I miglioramenti nell'educazione scientifica vanno realizzati attraverso le nuove forme di didattica, promuovendo<br />

l'introduzione degli approcci basati sull'investigazione (IBSE), e lo sviluppo di reti professionali per gli insegnanti.<br />

Raccomandazione 3<br />

Si deve prestare particolare attenzione a stimolare la partecipazione delle ragazze alla nuova didattica e accrescere la<br />

loro autostima rispetto all'apprendimento scientifico.<br />

Raccomandazione 4<br />

Si devono introdurre misure atte a promuovere la partecipazione delle città e delle comunità locali attraverso azioni<br />

collaborative a livello europeo, al fine di accelerare il rinnovamento dell'educazione scientifica mediante la<br />

condivisione del know how.<br />

Raccomandazione 5<br />

Si devono migliorare i collegamenti tra le attività nazionali e quelle Europee e si devono creare le opportunità per<br />

aumentare le azioni di supporto, attraverso gli strumenti del Programma Quadro e i programmi EAC, ad iniziative<br />

come Pollen e Sinus Transfer. Il livello di sostegno economico necessario da parte della Comunità Europea è<br />

ragionevolmente stimato in circa 60 milioni di euro per i prossimi 6 anni 22 .<br />

Raccomandazione 6<br />

La Commissione Europea dovrebbe creare e sostenere un Comitato Consultivo Europeo per l'Educazione Scientifica<br />

composto da rappresentanti di tutti gli attori. ”<br />

Conclusioni generali del rapporto<br />

“Per quanto fissare i curricula sia prerogativa dei Ministri degli Stati Membri, si potrebbe fare molto a livello Europeo<br />

per un miglioramento sostanziale dell’insegnamento delle scienze: azioni per promuovere l’adozione di nuove<br />

metodologie didattiche, azioni per aiutare i docenti a presentare gli argomenti in modo efficace ed accattivante, azioni<br />

volte a stimolare un apprendimento basato sull’investigazione.<br />

La revisione e il miglioramento dell’insegnamento scientifico deve diventare una priorità per i politici Europei. Non<br />

solo perchè esso è essenziale per lo sviluppo dei singoli Paesi ma è anche essenziale se gli Stati Membri della<br />

Comunità Europea intendono intraprendere la via per rispondere agli obiettivi di Lisbona.”<br />

16<br />

Occorrerebbe che queste linee strategiche fossero accolte anche dal nostro Paese, non fosse altro che per far fronte in<br />

modo sistematico ai fallimenti e alla elevata mortalità scolastica, ma per far ciò occorre che chi sta al Governo investa<br />

nella scuola le risorse necessarie a promuovere il superamento dei limiti messi in chiaro dal rapporto Rocard, invece di<br />

operare all’opposto con tagli indiscriminati, per nulla legati a questioni di merito. L’UE ha promosso e finanziato<br />

progetti tesi al cambiamento e il documento Rocard ce ne informa opportunamente:<br />

“Il Gruppo ha avuto l’opportunità di esaminare molte iniziative di alto livello le cui attività contribuiscono allo<br />

sviluppo di interesse verso la scienza e il coinvolgimento dei giovani in questo campo di studi. La specificità di Pollen e<br />

______________________________<br />

22. Dunque nel periodo 2007-2013.<br />

CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Ottobre – Dicembre 2009

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